A comprova di ciò non scordiamoci che molti artisti americani o inglesi subiscono una fascinazione particolare per il "suono" della nostra lingua e più in generale per il talento incredibile di alcuni nostri musicisti. Tarantino lo ha dichiarato apertamente, tra Morricone e Elisa direi che chi ha visto il suo ultimo Django non abbia alcun dubbio. Mike Patton, secondo me uno dei geni musicali del nostro tempo, ex cantante dei mai dimenticati Faith no More, autore di numerosissimi progetti sperimentali, dove la sonorità vocale è stata il punto cardine, e leader di band davvero fuori dal coro come Fantomas e Tomahawk, ha inciso qualche anno fa con il nome di Mondo Cane un album di cover di grandi classici della musica italiana anni 60, rivisti secondo il suo punto di vista artistico. Saranno solo canzonette, ma interpretate da lui... altro che mancanza di epicità... la bravura dell'artista conta ed esula da ogni limite/confine linguistico. Deep Down, orchestra fantastica (si intravede anche Roy Paci) (no, la canzone non è l'OST del prossimo gioco Capcom... )
Urlo Negro, magheggi vocali, deliri controllati... l'hardcore punk incontra Gino Paoli