Hola! Mi sembra la storia del tizio che si taglia la protuberanza per far dispetto alla moglie. Che abbiano trovato o no una maschera di Batman in casa del folle che ha sparato sulla folla a Denver è irrilevante. Non si può dare per assunto che la molla scatenante sia stato l'ultimo film dell'uomo pipistrello piuttosto che una nuvola che è passata a coprire il sole nel momento sbagliato. Le persone, tutte, reagiscono in modo differente ad uguali stimoli, e questo vuol dire che di fronte alla maschera di Batman avremo sei miliardi e un po' di possibili reazioni. Che i videogames di oggi siano più "violenti" di quelli del passato è una mezza verità; non sono cambiate più di tanto le storie, ma è cambiato il modo di rendere partecipe il videogiocatore insieme, ovviamente, al comparto grafico dei giochi, che ora possono mostrarci smembramenti in full HD. Se i videogames (e di conseguenza la violenza in essi contenuta) dovesse essere la vera causa di questi comportamenti deviati le forze dell'ordine di ogni singolo Paese avrebbero una bella gatta da pelare a tener dietro a tutti i potenziali serial killer al mondo! Diciamo che fa comodo avere il capro espiatorio della "riproduzione" della violenza, sia essa in forma di musica, disegno, videogioco, film o letteratura. E tornando al nodo centrale del topic, ribadisco che finchè so per certo che quelli che accoppo/torturo/smembro o quant'altro son solo degli ammassi di poligoni e texture sarò pazzamente felice di continuare a farlo, poichè non ledo nessun essere "reale". Tutto qua.