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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 05/11/16 in tutte le aree

  1. Io ci ho provato. Gli ho mandato uno screenshot della transazione del DLC (che tra l'altro è l'unico DLC con scritto "Season pass " generico e basta... gli altri acquisti che ho effettuato avevano un intestazione inequivocabile, tipo "Fallout Season Pass" "Forza Motorsport 6 cazz e mazz") Pensavo mi mandassero a cagare. E invece mi è arrivato il codice. Quindi sono andato al negozio, ho messo il codice e pensavo di ordinare ENTRAMBI i mazzi di carte (9+9 = 18 euro o giù di lì) Poi sono andato avanti e ho visto che spedivano dalla California (ca**o...) e il costo MINIMO di spedizione era 22 euro per il servizio più scrauso. Mi son fatto un esame di coscienza e mi son chiesto se volevo spendere 40 euro per due mazzi di carte spediti dalla California che sarebbero arrivati sai quando. Ho rinunciato. Per risponderti: gli mandi un'immagine che attesti che possiedi il DLC (ricevuta transazione, screenshot della tua board col DLC, quello che vuoi) Tempo 4 giorni ti mandano il codice (a me l'han mandato in meno di 24 ore) Con il codice vai al negozio e scegli se prendere 1 o 2 pacchetti di carte (9+9 18 euro) Spese di spedizione 22 euro minimo. N.B. - mi sembra che COMUNQUE non garantiscono la spedizione per disponibilità limitata.
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  2. Sicuro ti ha già segnalato a Neural
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  3. A parte che io sto parlando di tutto tranne che della One (perchè alla fin fine è quello il problema), ma non siamo nella sezione a tolleranza zero (come qualcuno ricordò a me in un altro topic ). Quindi non vedo il problema, nessuno sta flammando, altrimenti sarei il primo a intervenire. L'unica colpa è che ho fatto un OT sui cellulari, questo è legato al fatto che comunque sono ancora più un utente che un mod (difatti non ho manco targhetta/titolo di mod) e devo sinceramente abituarmi alla cosa. Per ogni reclamo comunque sai a chi rivolgerti Fury e se commetto qualche infrazione fai benissimo ad avvertire chi di dovere
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  4. impossibile, è il gioco meno supportato di tutti, meglio halo (cit.)
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  5. aspetta: a marcia della morte se vai contro un qualunque nemico di 10 livelli superiore, non puoi ucciderlo neanche con un unguento superiore, pozioni e decotti, semplicemente non gli fai danno. per il resto bastava mettere tutte le varietà all'interno delle specie presenti, per esempio, in the witcher 1. se ricordi: drowner > morto affogato; ghoul > alghoul > gravier > divoratrice; flender > alp > bruxa. questo per darvi un esempio, li incontravi i nemici "base" nelle prime fasi, il livello successivo lo dovevi ammazzare, facoltativamente, come mini boss nei contratti da cacciatore di teste, per poi incontrarli più comunemente nelle fasi successive, come i morti affogati: incontravi un solo morto affogato nelle campagne, come mini boss, nel capitolo dopo era un nemico comune nella palude di vizima. anche in TW si aveva il problema di diventare praticamente immortale dopo qualche ora, però c'era un pò più di varietà nell'incontrare "specie" nuove ad ogni capitolo. mi chiedo ancora perchè non siano stati inseriti i kikimore e le echinopse...
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  6. io sono senza parole su questo capitolo: da una parte lo trovo uno degli RPG migliori in circolazione, dall'altro non so come classificarlo in confronto agli altri due. il primo the witcher l'ho trovato fantastico, aveva quel concetto di esplorazione su quattro o cinque zone principali che mi è sempre piaciuto, perchè rendendo interessanti le quest interne, si acquisiva familiarità con le varie zone. era completo sia nelle quest primarie che quelle principali, fantastico! il due mi è piaciuto, ma non quanto il primo, prima di tutto, complice la "linearità" delle ambientazioni: scegli Roche e vai nella parte "brutta" della vallata, scegli Iorveth e vai nell'unica grande città del gioco, oltre che a ritrovarti sommerso da riferimenti su "il signore degli anelli". non parliamo poi Loc Muine... capitolo sbrigativo e povero secondo me. cavolo però se ho amato Roche e Iorveth come personaggi, davvero fantastici. sul tre... l'ho finito con un carico di emozioni mai avute, forse Lost Odyssey c'era riuscito un pò, ma cavolo, alcune storie mi hanno fatto quasi piangere, non ho problemi ad ammetterlo e dopo la Signora del Bosco (oltre all'aver letto il libro relativo), ho desiderato uccidere l'ultima megera scappata con il medaglione di Vesemir (le mie scelte mi hanno portato al finale in cui Ciri diventa una Witcher). credo che il problema di questo gioco sia la sua lunghezza: ad un certo punto perdi il focus sulla quest principale ed un Radovid che nel primo faceva affari con salamandra e, una volta scoperto, fa a mo di "vabbè, uccidili, non mi servono tant'è", dove nel secondo fa cavare gli occhi a Philippa solo perchè da ragazzino era severa (le altre questioni non c'entrano, l'avrebbe solo uccisa come le altre), diventa "stereotipato" nel momento in cui brucia tutti i maghi del nord, ti incarica di ritrovare Philippa e ordina di ucciderti dopo. io è dal primo che mi aspettavo quella frase, mi chiedo ancora perchè non mi abbia ucciso a Loc Muine. ultimo punto sul sistema di difficoltà. partiamo dai loot: ad inizio gioco non trovi un cavolo, a fine gioco idem, bisogna ricorrere agli schemi da Witcher, almeno si è sicuri di rimanere competitivi una volta superato un certo livello. questo non mi piace per un semplice motivo: non porta interesse ad esplorare, in quanto gli schemi sono segnati sulla mappa una volta comprata, la mappa, dal venditore. nessun livellamento dei nemici: secondo me è, citando fantozzi "una cagata pazzesca!". si ok, incontrare nemico X di livello 5, una volta raggiunto il livello 20 e shottarlo con un colpo, ci fa sentire fighi, ma toglie un sacco di appeal al combattimento. questo per me è un difetto di quasi tutti i giochi in cui è presente questo sistema, dallo Skyrim a DA:I. dopo 20 ore di gioco, anche su 100, non hai la ben che minima difficoltà, questo vale soprattutto in questa saga, perchè è un difetto presente dal primo: sconfitta la bestia, strada in salita, boss fight facilissime e non impegnative anche a difficoltà massima. nel secondo stessa cosa dopo le prime ore a flotsam, la difficoltà per me è stata capire che dovevo piazzare le bombe a terra, per distruggere le tane delle arpie, wow! TW3 anche: il mondo è immenso quindi, arrivati nel Velen, si ha una sensazione di smarrimento enorme, che Skyrim si sogna, io ho avuto paura, fino al livello 25, di incappare per sbaglio un punto interrogativo trasformatosi in un elementale livello 30, o un grifone con tre punti interrogativi sopra. dopo? niente, raggiunto il 30 strada in discesa, questo facendo PRIMA tutti i contratti da witcher disponibili, più le quest secondarie più importanti, perchè poi dopo rimangono le zone da esplorare e li, tra un accampamento di banditi livello 10 ed un tesoro nascosto protetto da 5 drowner livello quattro, solo l'easter egg di Games of Thrones mi ha fatto continuare a tirare avanti per raggiungere il livello 34, con crafting dell'armatura perfetta del lupo, prima della quest finale. spezzo una lancia in favore alle boss fight: nel primo the witcher, come ho già accennato, dopo la bestia diventavano oscenamente facili, un bloodzuiger nella palude mi dava più problemi di un lupo mannaro, in TW2 ancora peggio, con quei quick time, giusto il primo incontro con Letho difficile, ed il boss nascosto. qui, tutti i boss, appartenenti a contratti o meno, li ho trovati impegnativi nel modo giusto, soprattutto Imlerith, Eredin e Caranthir, oltre al demonio presente nelle skellige e, praticamente, tutti i vampiri presenti nel gioco.
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  7. Uguale anche per me. Comunque gioco superbo, finale piaciuto tantissimo(e ho ancora parecchi contratti lasciati)...un nuovo standard per i nuovi RPG, se devo trovare una pecca, beh è la Caccia Selvaggia, già nel finale del 2 ero un po' così nello scoprire che erano semplicemente elfi oscuri, per carità fighissima etc...però quando Eredin si è tolto la maschera ho detto NO! Per piacere rimettitela perchè sembri un ragazzetto emo. Un pò come la sensazione che ho avuto con Mass Effect con i razziatori: nel primo sembravano qualcosa di sovrannaturale,divino, l'alpha e l'omega, la fine della vita come la conosciamo...e poi si scopre che non sono altro che...vabbeh non voglio spoilerare ME3 Mi hanno fatto quell'effetto lì Per il resto è tutto grandioso!
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  8. @Hulong: ho pensato che mettere l'avvertimento a caratteri pseudo-cubitali nel titolo del topic potesse essere sufficiente, ma meglio essere prudenti Allora è il mio turno. Come avete già evidenziato, che non ci venga dato dei fanboy, questo gioco ha due facce. Per amor di schematizzazione, riassumo qui sotto quelli che, a mio avviso, sono i grandi pregi e difetti del titolo. PRO: CONTRO In conclusione, ritengo TW3 una gigantesca occasione mancata di avere un capolavoro, dovendomi accontentare di un ottimo gioco. Il cambio di rotta è evidente, niente più trame ed intrighi in favore di una maggiore drammaticità delle relazioni tra i personaggi, ma questo ha portato ad un inevitabile snaturamento della serie. Togliendo infatti l'aleatorietà del mondo di gioco, dal momento che la trama risulta decisamente meno intricata che nei precedenti capitoli (e a dirla tutta soprattutto rispetto ai libri), è evidente che le scelte proposte possano essere anche meno difficili da prendere e possano essere affrontate con maggior coscienza delle conseguenze. Ciò nonostante è inutile girarci attorno, essendo un gioco ed avendo quindi a che fare con le emozioni, questo titolo me ne ha procurate molte ed intense, senza lasciarmi con la noia per un singolo istante. Facciamo parlare i numeri: l'ho cominciato il 20 maggio e finito il 20 giugno, quindi all'incirca trenta giorni di cui più di sei li ho passati davanti al gioco. In pratica, più di un quinto del mio ultimo mese l'ho passato con TW3, un motivo ci sarà. Ps: mi correggo, la cosa che più mi ha fatto incazzare è che avessi capito dal primo istante chi fosse quel maledetto gufo e non abbia potuto farci niente Secondo me è dovuto al cambio di scenario che è stato intrapreso, come ho scritto prima. In effetti non ho riscontrato veri e propri buchi, semmai ho avuto la sensazione che gli sviluppatori avessero optato per la "scelta facile". Come hai giustamente detto, proprio nelle parti finali del gioco, quand'era il momento di alzare ulteriormente il livello (o mantenersi costanti). Ed anzi, non è nemmeno la trama pricipale ad avermi deluso, semmai la sua linearità. Così come parte di quello che vi ruota intorno, attraverso l'irrilevanza delle quest secondarie nel plasmare la storia stessa. Probabilmente si può dire come, per quanto molto più grande, sia anche molto meno complesso dei precedenti.
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  9. Riguardo Dijkstra, non è la sua morte ciò che mi dà fastidio del suo arco, è come ci si arriva. Intanto la nozione di ammazzare un re e prendere il potere quando eri una spia prima e sei diventato un boss criminale dopo (ovvero, non hai lo straccio di una pretesa di legittimità) mi lascia quantomeno perplesso, ma a parte questo; invece che magari crivellarli di frecce mentre festeggiano, non solo mandi appena, quanti, il doppio? dei tuoi sgherri rispetto a coloro che stai tradendo, ma come vedi che li hanno massacrati senza battere ciglio scendi in campo pure tu. Capirei contro Thaler, ma hai di fronte Roche, Ves e Geralt di Rivia, noto ai più come il migliore spadaccino del Nord e probabilmente anche del Sud, e gli ti getti addosso zoppicando con un bastone. Proprio ciò che mi aspetterei da Dijkstra, sì... E non parliamo neanche della possibile scelta che puoi prendere in quell'occasione, che è a dir poco ridicola e se chiunque degli amici di Geralt lo venisse a sapere gli sputerebbe in faccia, e del fatto che sia l'unico modo per ottenere un finale in cui il Nord vince senza Radovid che continua a fare lo psicopatico. Ed eccoci ad uno dei punti veramente dolenti... Radovid. Non so neanche da dove cominciare. Intanto è stato trasformato in un pazzo furioso; la scena degli scacchi è emblematica dell'imbarazzante lavoro svolto con questo personaggio, ma ogni volta che ce lo ritroviamo di fronte non fa altro che farneticare, mentre il gioco fa di tutto per renderlo un personaggio assolutamente negativo in tutto e per tutto. Come qualità compensativa viene definito un genio strategico e militare, l'unico bastione dei Regni Settentrionali (che ormai sono diventati Redania e basta, casomai avessero potuto inserire un minimo di profondità politica, che in The Witcher 3 è a livello da scuole elementari paragonato al predecessore) che possa tenere testa all'Impero di Nilfgaard, mostrandoci come prova l'annessione di Kaedwen tramite tradimento dei propri alleati durante i momenti cruciali di un'invasione nemica. Ovvero, una mossa assurda che non ha il minimo senso, ma che qui funziona perfettamente perché Radovid è un genio. Giusto. E il bello è che alla fine, nonostante Radovid non abbia nulla di positivo che possa farti pensare che il suo assassinio non sia consigliato a lettere cubitali dal gioco, ti danno anche un pretesto per ammazzarlo senza la minima preoccupazione, facendogli ordinare la tua esecuzione. Perché non rendere la scelta un minimo più difficile (o, ancora meglio, lasciarti dell'amaro in bocca) magari facendogli mostrare rispetto per Geralt e l'intenzione di ricompensarlo, ad esempio? No, guai a renderlo un personaggio che non sia bidimensionale con la personalità di un cattivo da cartone animato, al contrario della tradizione della serie. Giungiamo quindi, sempre per correlazione, al colpo al cuore più grave. La Caccia Selvaggia. In TW1 avevamo Jacques de Aldersberg, in TW2 avevamo Letho, e qui abbiamo un personaggio che, in quanto a complessità e profondità narrativa, non vale l'unghia del dito mignolo di nessuno dei due. Eredin. Non voglio spendere neanche un'altra parola per lamentarmi di lui, o di Imlerith, o di quell'altro di cui quasi manco ti dicono il nome tanto è insignificante, dato che la loro piattezza e banalità parlano da sole. Imperdonabile. Infine, non dimentichiamoci anche il trattamento riservato ai giocatori di The Witcher 2, con la via di Iorveth (50% dei casi) completamente ignorata, la presenza di Anaïs (altro 50% dei casi) completamente ignorata nuovamente, e il fatto che Henselt possa non essere morto (75% dei casi) ignorato anch'esso. Devo dire che mi aspettavo molto, molto di più da CDPR, e la delusione è enorme. Per The Witcher 3 mi duole dire che si sono abbassati al livello dello standard dell'industria, con una trama e una profondità dei personaggi e degli eventi estremamente lacunose, sacrificando per non so quale motivo proprio quelli che erano i punti di forza della software house che si davano per scontati. Prima fra tutte l'eccellente ambiguità morale di scelte e conseguenze, che qui è stata demolita in favore del classico "scelta migliore, scelta un po' peggiore ma accettabile se proprio non vuoi ricaricare, scelta pessima" che tanto erano riusciti ad evitare e capovolgere nei titoli precedenti. Tra le quest di The Witcher 3 appena una manciata di secondarie, oltretutto senza la minima ripercussione ad un livello che non microscopico quando va bene, sfuggono a questo modello. Mi fermo qui per non trasformare questo lungo post in un post interminabile, anche perché probabilmente più ci ragionerò sopra più mi verranno in mente altri motivi per lamentarmi, ma ci tengo a specificare che lo ritengo comunque un grandissimo gioco; il gameplay nonostante le pecche mi ha divertito come pochissime volte in un action-RPG, l'open-world è quello realizzato nel modo migliore che abbia mai visto, sia in termini di vastità e di densità geografica e di attività che di qualità delle cose da fare, il comparto grafico e artistico sono veramente ottimi, quello sonoro non ne parliamo, e la noia non si è presentata nemmeno per un secondo nelle più di cento ore che mi ci sono volute per finirlo. E di cose da fare me ne sono lasciate alle spalle più di qualcuna. Certe quest restano veramente valide sul lato narrativo; se mi aveste chiesto cosa ne pensavo del gioco terminata la prima fase di Velen vi avrei detto che era un capolavoro indiscusso e la migliore esperienza RPG e videoludica in generale che avessi avuto da anni, se me l'aveste chiesto dopo Novigrad avrei detto lo stesso, ma più sono andato avanti... Più i difetti della narrativa si sono resi evidenti come bachi su una mela perfetta, fino a rivelare, alla fine, che il suo interno era pieno di marciume. Un vero e proprio schiaffo in pieno volto verso chi si aspettava, come me, che CDPR mantenesse alti i propri standard. A questo punto non posso fare altro che augurare a me stesso e a loro che per Cyberpunk 2077 si siano messi a lavorare con una rinnovata vivicità che molto probabilmente si è persa in dieci anni di The Witcher e nient'altro che The Witcher, e sperare per il meglio.
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