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SNOOPERFLY MVP

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  1. Preferisco avere il rispetto dei giocatori e dei tifosi d'europa giocando a viso aperto e che vinca il più forte......il barcellona fino a 10 anni fa aveva solo una coppa dei campioni mentre il nottingham forest 2 ma non penso sarà mai una squadra leggendaria come la prima, non sempre si guarda solo al palmares.......punti di vista, come dici tu, dal tuo punto di vista anche chi tifa Pro Vercelli può dire che la sua squadra è migliore di moltissime altre in Italia se si guardano i trofei vinti. Sta di fatto che grazie a sviste arbitrali sia voi che il bayern siete in finale........un pò come l'anno di Porto - Monaco, a quel giro a Mourinho andò bene, in bocca al lupo.
  2. Probabilmente sia la Juve che il Milan di adesso ne avrebbero presi pure di più tra andata e ritorno, sicuramente non sarebbero mai arrivate a Madrid, sicuramente sarebbe passata la squadra più forte (barcellona) e non quella più fortunata da episodi e sviste arbitrali ma quelle fanno parte del gioco quindi onore a voi ma sono altrettanto sicuro che nessuna delle due sarebbe uscita dal Camp Nou con il 14% di possesso palla e 0 tiri in porta. Questo non è giocare a pallone, la rosa dell'Inter è al pari se non addirittura superiore a quella del Barcellona e giocandovela avete dimostrato che si possono anche battere come all'andata, ieri non ho visto un Inter leggendaria, un impresa eroica, un Mourinho stratega come a San Siro........no, niente di tutto questo, solo 95 minuti di catenaccio (anche in 11 vs 11). Senza nulla togliere al catenaccio eh sia chiaro, dignitoso anche quello se basato su veloci ripartenze e fulminanti ribaltamenti di fronte ma ieri è stato il più ignobile e becero mai visto prima........comunque sia ha sempre ragione chi vince quindi ripeto, onore a voi che ne andate fieri e in bocca al lupo per la finale! ah, ultima considerazione, siccome prevedo risposte su chi mi dirà che in 10 al Camp Nou non si può giocare in maniera diversa gli rispondo che c'è stata una squadra capace di espugnarlo giocando in 10 vs 11. Sapete qual'era??? La Juve del 2003........(espulso Davids, mica un Motta qualsiasi) http://www.youtube.com/watch?v=Ol6W7v3U0CE minuto 4.30
  3. Nemmeno a fifa si riesce a fare un catenaccio simile, quelli della EA dovrebbero reclutare Mourinho come consulente tattico......
  4. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Hai fatto bene a mettere il "se" davanti........ora sappiamo che anche tu hai un cervello.
  5. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/u/2/OHmPPJ1SCN4 Facchetti non voleva mica far pressioni per avere un determinato arbitro, mica parlava di griglie, figuriamoci se conosceva le designazioni prima che fossero fatte o si permetteva di consigliare metodi per avere il numero 1 degli arbitri e poi parliamoci chiaro.....Collina lo nomina Bergamo eh e questo cambia tutto!! Poi si sapeva benissimo che la Juve rubava da anni e aveva tutti gli arbitri e i designatori pronti ad aiutarla nelle partite importanti perchè sennò l'orco Moggi chiudeva tutti in sgabuzzino e buttava la chiave!!! Ohhh è giustissima la punizione per quella manica di farabutti, ladri, mafiosi e brutti ma soprattutto per la Juve che ha sempre rubato anche senza di loro!! Finalmente giustizia fu fatta e vissero tutti felici e contenti.... Già già....... Ps: beh il video l'ha fatto un sito di Juventini quindi che v'aspettavate??? sicuramente hanno montato tutte quelle intercettazioni IRRILEVANTI solo per distorcere la verità che tutta Italia conosce da 4 anni.
  6. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Forse solo uno sprovveduto o chi legge solo la gazzetta dello sport e guarda controcampo può pensare che la difesa di Moggi sia debole perchè nell'ultima udienza ha sbugiardato completamente l'accusa che dichiarava che non esistevano telefonate di dirigenti interisti con i designatori ed invece per magia ecco che saltano fuori e non dimentichiamoci del fatto che il giudice le abbia ritenute RILEVANTI, e che la federazione aspetta il 20 aprile dopo la prossima udienza per aprire un nuovo fascicolo di indagini sportive......si quella giustizia sportiva a cui non interessa se hai commesso il reato, basta l'intenzione, basta la chiamata....... Poi la cosa ridicola è che stanno facendo una campagna mediatica su chi dei due ha pronunciato la parola "Collina" come se il senso del discorso non fosse quello......scandaloso! C'è chi si dimentica che il giorno prima Facchetti chiama Mazzei e chiede la stessa cosa, anzi fa di più, gli consiglia pure come taroccare il sorteggio per assicurarsi Collina, l'avesse fatto Moggi saremmo finiti sicuramente in B con 2 scudetti revocati e squadra disintegrata....ops mi sa che con NOI l'hanno fatto sul serio!! http://www.ju29ro.com/contro-informazione/...-e-la-luna.html
  7. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Sai qual'è la cosa buffa??? che per il capo delle indagini Auricchio questa è la prova che di solito gli arbitri favorivano la Juventus......non che Carraro ha paura che possa venir fuori un putiferio prima delle elezioni della lega il giorno dopo la partita........sono senza parole.
  8. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    AAA VENDESI SMOKING BIANCO E SPILLETTA "IO SONO ONESTO, NON CHIAMO I DESIGNATORI". USATI SOLO 4 ANNI DA PERSONE PERBENE E PULITE......AFFRETTATEVI!!!!
  9. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Sai Cold, nonostante il tifo io ti reputo una persona intelligente con cui si possa parlare senza cadere sempre nelle offese, ma devo precisare alcune cose errate che scrivi puntualmente in ogni risposta. Dunque ieri al processo non sono state ascoltate nessuna delle 75 nuove intercettazioni che la difesa ha chiesto di trascrivere e di metterle nelle informative perchè il giudice Casoria ha chiesto di portarle nella prossima udienza quindi diciamo che è stato tutto rimandato al 20 aprile. L'unica cosa che posso dirti con certezza è che il giudice ha detto che le nuove intercettazioni trovate dalla difesa SONO RILEVANTI, quindi l'accusa è stata sbugiardata perchè il Pm Narducci aveva sempre sostenuto che non vi fossero telefonate tra i designatori e altri dirigenti, e che se ci fossero state erano solo per auguri di natale e pasqua. Faccio anche chiarezza sulla disinformazione che stà girando ora anche sulle testate giornalistiche di parte......la "madre di tutte le telefonate" non si riferiva affatto a quella della difesa citata ieri dall'avvocato Trofino, bensì era quella che hai riportato tu in cui Moggi confronta la griglia che aveva pronosticato lui con quella di Bergamo. Quella per l'accusa è la MADRE di tutte le telefonate e quella per cui la Juve ha pagato, gli avvocati difensori hanno solo fatto notare che di griglie parlava anche il sig. Facchetti e chiesto al colonnello Auricchio come mai questa telefonata non è stata ne trascritta ne messa nelle informative. La risposta del capo delle indagini sai qual'è stata??? è stata che loro hanno si ascoltato questa telefonata ma non l'hanno ritenuta valida ai fini investigativi e quindi non l'hanno trascritta........strano il fatto che hanno ritenuto invece valida una in cui la moglie di Bergamo parla al telefono con un altra donna per consigli culinari. Poi il fatto che effettivamente il nome Collina lo pronunci Bergamo e non Facchetti non cambia nulla, nemmeno chi sia stato a chiamare, il senso della confersazione era parlare di griglie e di arbitri dato che poi si evince che preferivano evitare Bertini con cui avevano avuto dei "problemini". Vi state arrampicando sugli specchi perchè comunque 2 giorni prima Facchetti chiama Mazzei e parlano della stessa cosa, infatti dice che non devono fare il sorteggio per mettere l'arbitro n. 1 (Collina) e che per farlo designare potrebbero mettere in prima fascia un arbitro che ha già diretto la Juve la giornata prima e quindi non può riarbitrarla e Rosetti che è di Torino e quindi anche lui non può arbitrare la Juve. Questo non è un tentativo di assicurarsi Collina per Inter - Juve????? (ricordo a chi ha poca memoria che fu l'arbitro che nei precedenti Inter - Juve convalidò un gol di Ganz in fuorigioco di 2 metri per poi tornare sul suo errore perchè il guardalinee era fermo da circa 2 minuti con la bandierina alzata, che convalidò il gol di Toldo al 90' in quella Royal Rumble in cui tutti si fiondarono su Buffon, e che ci fece giocare nella piscina di Perugia dopo 2 ore di attesa, cosa fuori ogni regolamento, facendoci perdere quello scudetto.) Che non ci sia nulla di penalmente rilevante in ambito sportivo lo dici tu e la Gazzetta dello Sport, non certo il giudice o chi si vuole mettere le fette di prosciutto sugli occhi e tapparsi le orecchie, ti anticipo che la federazione ha aperto un nuovo fascicolo di indagini e quindi staremo a vedere. Per l'etica sportiva, art. 1 che sommati tra loro si trasformano in art. 6, cosa mai vista prima in un processo sportivo dato che si sono inventati un "illecito strutturato", ribadisco che noi siamo finiti in B, 2 scudetti revocati e squadra disintegrata. Facchetti ha fatto nè più ne meno dell'orco Moggi......anzi in realtà qualcosa di più l'ha pure fatto, perchè Moggi non parlava direttamente con nessun arbitro, mentre Facchetti si (De Santis), Moggi non diceva di passare a ritirare un regalino (da circa 5000 euro) in ufficio da Moratti al designatore. Queste sono intercettazioni misteriosamente tenute nascoste fino ad oggi.....ti sei chiesto il perchè almeno??? Ora, lo dico per l'ennesima volta, il mondo del calcio è un mondo fatto di squali e nulla è cambiato dal 2006 ad oggi. Moggi non era di sicuro un santo ma in quel mondo non c'è nessuno che possa andare in giro a testa alta o con smoking bianchi perchè gli scheletri nell'armadio strabordano per ogni società. Da giorni ti sento dire che "se effettivamente usciranno cose contro l'inter è giusto che ci tolgano lo scudetto di cartone", no mio caro, questa non è affatto giustizia, giustizia sarebbe dare la stessa identica pena inflitta a noi a tutte le società coinvolte ma siamo nella repubblica delle banane e quindi ve la caverete con una tirata di orecchie........questo è il dramma!!!
  10. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Ora basta......bisogna fare chiarezza una volta per tutte. Anche su questo forum c'è ancora chi sostiene che la Juve ha pagato giustamente per fatti molto gravi, che esisteva un sistema Moggi, una cupola, che quello che ha fatto la Juve è sotto gli occhi di tutti, griglie dettate, sim svizzere per complottare inganni, arbitri rinchiusi nello sgabuzzino, sequestro di persona etc etc. No, le cose dimostrate ad oggi non stanno così! 1) Non esiste ad oggi nessuna intercettazione di Moggi con un arbitro (era vietato anche allora ed è una violazione da art. 6 - illecito sportivo) mentre si è scoperto che Facchetti chiamava ed aveva un rapporto di amicizia con De Santis, ecco di seguito alcune intercettazioni tra loro 2. (ripeto per me niente di illecito ma da regolamento era vietato). http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/u/20/ThY9CUkBJPs http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/u/21/MokKopncWgY 2) Non esiste richiesta di favori da parte di Moggi a chicchessia, niente di niente. Luciano Moggi è stato intercettato, pedinato, umiliato e fatto a pezzi in ogni modo possibile e la prova massima della sua colpevolezza è risultata essere una discussione sulle griglie con il designatore Bergamo. Consuetudine che, apprendiamo ora, era ben gradita a tutti. 3) Come può essere credibile un’indagine indirizzata a senso unico, condotta con fretta e superficialità, incentrata sui riassunti della Gazzetta dello Sport, con inquirenti che non si sono neppure degnati di guardare le partite, di verificare se le loro accuse potevano essere dimostrate, che non hanno voluto investigare (“L’Inter non ci interessa” cfr. deposizione di Rosario Coppola), che hanno sbandierato ai quattro venti che “piaccia o non piaccia” non esistevano altre telefonate all’infuori di quelle dei dirigenti già sotto accusa? Niente di tutto questo può essere credibile. 4) Le ammonizioni pilotate non esistono, è una fantasia costruita nella testa di Leonardo Meani nei suoi colloqui telefonici con i guardalinee Copelli e Puglisi, e immediatamente presa per buona: nell’anno oggetto di indagine la Juventus ne ha totalizzate 17, a livello delle altre grandi (le stesse dell’Inter), e ben sotto il primo posto dell’Atalanta. Dieci di queste sono, per giunta, arrivate da arbitri considerati estranei alla cosiddetta Cupola. In un’intercettazione il giornalista Tony Damascelli informa Luciano Moggi delle sanzioni comminate a Nastase, Petruzzi e Gamberini (quest’ultimo nemmeno in diffida) in Fiorentina-Bologna, ma Moggi, stupito, dimostra di non conoscere nemmeno chi fossero i diffidati della gara in questione. Mai, da nessuna parte, si sente o si legge Luciano Moggi chiedere esplicitamente di comminare sanzioni fraudolente. Ed è una leggenda anche la telefonata, imputata a Giraudo, nella quale si ascolta “Se l’arbitro è sveglio ci dimezza l’Udinese”. La conversazione infatti è successiva di un’ora all’incontro Udinese-Brescia dove fu, in maniera assolutamente corretta, espulso il friulano Jankulovski. 5) I sorteggi erano regolari. Ogni sorteggio si svolgeva in presenza di un notaio e l’estrazione della pallina con il nome dell’arbitro era affidata ad un giornalista ogni volta diverso, che estraeva dopo che Pairetto aveva aperto la pallina contenente la partita da assegnare. Questa circostanza è stata più volte spiegata, persino dall’Unione Stampa Sportiva (comunicato del 15 maggio 2006) e dalle sentenze sportive, che non prendono in considerazione questo ridicolo capo d’accusa per motivare la condanna. Persino Mazzei, in una delle nuove telefonate, cerca di convincere Facchetti che non c’è nulla da fare, anche se si vuole - come l’ex presidente interista desidererebbe - manipolarlo. (non è ugualmente grave a quella di Moggi??? la juve per questo è andata in B e 2 scudetti revocati) http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/u/29/-BQx3Opwgw8 http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/u/0/ezJCMEaXR1Y 6) Moggi conosceva prima i nomi degli arbitri e dei guardalinee? Bugia. Bugia enorme. Veniva avvisato solo dopo l’avvenuta designazione, anche se in anticipo rispetto alle comunicazioni ufficiali agli organi di stampa. Ma c’era chi veniva a conoscenza delle stesse ben prima del DG juventino. Leonardo Meani, ad esempio, come dimostrano gli sms portati dalla difesa al processo di Napoli. E lo stesso Facchetti, che veniva informato, addirittura un giorno prima, su chi fossero i guardalinee di Inter-Juventus. Non di una partita qualsiasi… 7) E finiamola con la storia di Paparesta chiuso nello spogliatoio. La vicenda è stata innumerevoli volte chiarita dall’arbitro stesso (ultima anche a controcampo di Domenica) e archiviata dalla Procura di Reggio Calabria. 8) Moggi poteva decidere le sorti degli arbitri? Altra gigantesca menzogna. Moggi minaccia di far sospendere Paparesta che, invece, arbitra regolarmente già dalla giornata successiva. Anzi, è vero il contrario. Questo dichiara Pairetto di fronte al giudice Casoria: “Chi ha danneggiato la Juve e' tornato subito ad arbitrare, chi l'ha favorita viene sospeso per due mesi e mezzo”. Come nel caso di Racalbuto, dopo Roma-Juventus. 9) Moggi controllava De Santis? Ridicolo. Nell’anno indagato è l’arbitro con cui la Juve ha ottenuto la media punti più bassa (1,4). Così il compianto Giorgio Tosatti in una telefonata Moggi del 20 aprile 2005: “Ormai gli arbitri ti pisciano addosso a te. Ieri l’ho detto, ho detto ieri in Federazione: avete fatto apposta a mandare De Santis perché vada in culo alla Juve”. E Moggi risponde: “Con quest’anno, tra Palermo, Parma e questa qui, ci costa tranquillamente sei punti. Ci ha creato mille problemi in questo campionato. Se noi perdiamo il campionato uno degli artefici è lui perché c’ha dato troppo contro”. Recentemente e come al punto 1 sopra è stato poi dimostrato con chi in realtà intrattenesse rapporti amichevoli l’arbitro romano, con Giacinto Facchetti. 10) Veniamo al punto tanto caro a Coldfire......le schede svizzere. Lo sai che in un processo penale la prova si costituisce in dibattimento??? Questa, quindi, è una prova ancora tutta da dimostrare. Nella realtà, fino ad ora, sono emersi solo elementi ampiamente favorevoli alla difesa. La scheda a Paparesta è un falso, era di suo padre. Quelle di Cassarà e Gabriele (che mai avevano arbitrato la Juventus nelle stagioni 2004/05 e 2005/06), false pure quelle: assolti dalla giustizia ordinaria il 18 gennaio 2010. Gli schemini con le ricostruzioni delle chiamate effettuate sono stati definiti dal Maresciallo Di Laroni, che svolse queste indagini, “presumibili”, senza contare innumerevoli errori nell’assegnazione delle celle, con arbitri da tutt’altra parte al momento delle chiamate loro imputate. A farsi benedire anche la scheda ritenuta essere in possesso di De Santis, come lo stesso arbitro dimostrerà al processo: “Mi viene attribuita una scheda svizzera tra il 7 gennaio e il 28 marzo ma essendo io uno degli organizzatori della cupola, mi sembra strano che potessi averla solo in quel periodo. Io non l’ho mai posseduta né usata, in quel periodo stavo facendo un corso come vicecommissario di polizia penitenziaria, lo frequentavo tutti i giorni e ho portato le prove. In molti degli orari in cui mi viene attribuito l'uso della scheda svizzera ero a scuola a frequentare il corso”. E che dire del fatto che la Juventus, con i cosiddetti arbitri “svizzeri” avesse una media punti inferiore a quella di Milan (2,08 a fronte di una media campionato di 2,07) e di Inter (1,9 su media totale di 1,89). La Juventus infatti totalizzò una media di 1,88 punti, a fronte di una media complessiva ben superiore: 2,26!!! Ora chiarisco le idee anche ad amici Interisti e Milanisti che forse non hanno seguito a dovere le vicende fino ad oggi. C'è chi dice (Coldfire) che le nuove intercettazioni non sono minimamente paragonabili a quelle di Moggi, ne sei così sicuro? No perchè a voler essere pignoli e di parte forse sono peggiori quelle uscite ora e ti spiego i motivi: Come già detto in precedenza non c'è una sola intercettazione di Moggi con un arbitro, laddove Moggi confrontava la griglia arbitrale con Bergamo (intercettazione madre da parte dell'impianto accusatorio) Giacinto Facchetti cerca direttamente di bypassarle, alterando il sorteggio prima di Inter-Juventus del 28 novembre 2004, Luciano Moggi non conosceva le designazioni un giorno prima delle partite, Moggi non falsificava passaporti (cfr. Oriali condannato dalla giustizia ordinaria) con il fine di rendere disponibile un calciatore che, altrimenti, non avrebbe potuto essere schierato. Così si falsano realmente i campionati. Moggi non incontrava gli arbitri prima delle partite (cfr. Moratti che va a salutare Bertini prima di Inter-Sampdoria) e nemmeno durante l’intervallo (cfr. squalifica di Facchetti dopo Chievo-Inter del 2002/03). Mai, nessun dirigente della Juventus F.C. si è permesso di far pedinare e intercettare illegalmente un suo calciatore e, men che meno, dirigenti di altre squadre, arbitri o esponenti della Federcalcio. E il Milan??? Sono loro che parlano con quasi tutti gli arbitri e i guardalinee! Sono loro che hanno il potere. Un proprietario Presidente del Consiglio e un Presidente che, all’epoca dei fatti, era a capo della Lega Calcio e gran cerimoniere dei diritti televisivi. Tre televisioni nazionali al servizio della loro verità, tre televisioni con le quali dire, non dire, omettere, stravolgere. Giornali, radio, siti internet e una valanga di opinionisti al servizio della loro versione dei fatti. Come mai avrebbero potuto due solitari dirigenti avversari (Moggi e Giraudo) mettere nel sacco un impero tanto grande? Infatti non poterono, perché tutto esiste solo nella mente di un personaggio con la strana e peculiare carica di “addetto agli arbitri”. Quel Leonardo Meani, credibile quando dice di difendersi dalla Juve come quando rinnega di intrattenere rapporti con la quasi totalità della classe arbitrale. Non ci credete? Cominciamo da Collina, per il quale venivano organizzati incontri per conto di Galliani, nel ristorante di proprietà di Meani. Per di più nel giorno di chiusura, “così non ci vede nessuno”. Meani che gli augura di essere presto designatore, così “non ti chiamo più”, che gli rammenta quando lo aiutava nelle scelte “mi ricordo di quando avevamo posto il veto a Pisacreta” e che chiamava “il capo, il grande capo” per relazionare di questa sua bellissima amicizia con l’arbitro viareggino. No, queste cose Moggi non le faceva. E che dire del guardalinee Puglisi, definito da Babini, altro guardalinee “Puglia, l’ultrà del Milan”. Prima del derby di Champions, Puglisi chiama l’amicone: “L’importante è che noi riusciamo a fargli il culo a ‘sti interisti”. Qualche giorno dopo Meani lo rincuora sul suo futuro: “Secondo te, perché so? Perché io sto spingendo da matti per te, no!”. Lo stesso Puglisi che chiede a Meani se farà Milan-Chievo e questi che gli risponde che era stato già scelto per Parma-Sampdoria, ma che farà cambiare designazione. Come in effetti accade. E si cautela pure, ridacchiando: “Tu comunque vedi di star zitto su questo cose che ti dico, eh?”. Per finire gli racconta come ha istruito Babini per Milan-Chievo: “Mercoledì da intelligente come vogliono quelli lì, nel dubbio da una parte vai su e dall’altra stai giù. Poi se le cose eclatanti che vedono tutti, nessuno dice niente eh!”. E per lui spingeva anche con Galliani : “Puglisi però bisogna far tutto per metterlo in A e in B, eh?”. D’altra parte il Presidente aveva già capito tutto: “Ho saputo che lei ha già parlato con Puglisi”. Ma avete mai sentito Moggi dire roba del genere? Si era persino stupito l’arbitro Messina, che al telefono con il ristoratore lodigiano, chiede: “Oh, ma li hai designati te i guardalinee (Milan-Chievo, ndr) o loro?” E Copelli? Prima di Milan-Sampdoria viene tranquillizzato: “Hai visto che sto rilanciando e son troppo… sto rilanciando anche Messina”. Copelli è colui che il 13 maggio 2006, davanti a Borrelli, dichiara: “Se un assistente avesse voluto arbitrare un incontro del Milan non si doveva rivolgere ai designatori, ma a Meani”. Già, infatti, tante volte Meani glielo aveva detto direttamente: “Stai tranquillo, adesso ci penso io. Parlo con Galliani, lui lo sa Galliani, gli dico: senta, questo qui è un nostro uomo gli dico io”. E poi le confidenze a Contini, altro guardalinee: “Io e te siamo amici, qualcosina in più me la puoi dare oh… ma va bene… il giocatore tu lo richiami invece di ammonirlo, cioè sono queste cose qui, eh…”. Babini addirittura si spaventa. Dopo aver saputo che Meani aveva scelto i guardalinee di Milan-Chievo, lo chiama per dirgli: “Bisognerebbe rifiutarla quella partita lì, con questa designazione confermano che è tutta una porcheria [...] Ti ho detto che facciamo ridere tutta Italia con questa designazione”. Indimenticabile la promessa a Rodomonti: “T’ho fatto anche prendere sette e mezzo da Cecere […] Comunque, guarda che mi ha telefonato il mio presidente che ti dà l’indirizzo e ti manda a fare anche a te il trapianto dei capelli in Svizzera”. E come dimenticarsi di Meani che chiede a Mazzei di mandare Ambrosino, che dice a Pasquale D’Addato (osservatore AIA di Bologna) di stare sereno per il suo avanzamento di carriera perché ne parlerà a Lanese: “Noi avremmo piacere che questo D’Addato possa fare il presidente regionale. Gli dico: il dottor Galliani vorrebbe fargli fare il presidente”. Si potrebbe andare avanti per molte pagine, ma mi fermo qui, non senza ricordare l’ormai famoso avvertimento a Bergamo in vista della decisiva Milan-Juventus (partita prima della quale Meani regalò orologi alla terna arbitrale… “però a Trefoloni gli fai un bel discorsetto, perché sennò gli tagliamo la testa noi”) e gli amorosi sforzi di Galliani che si muove perché un dossier dell’arbitro Paparesta sulla sua attività lavorativa all’AssoBioDiesel arrivi nelle mani del sottosegretario Gianni Letta. Detto questo, c'è ancora chi crede alle favole??? C'è ancora chi crede che la propria squadra del cuore sia così immacolata da permettersi di indossare smoking bianchi???? La verità è che hanno voluto punire una sola squadra e una sola dirigenza. Io dico solo che vorrei giustizia, nient'altro.....che sia fatta chiarezza e detta la verità una volta per tutte su questa triste pagina del calcio italiano. Ps: un regalino a Coldfire...... Un «regalino» da parte del presidente dell'Inter, Massimo Moratti, per l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, probabilmente in virtù del periodo natalizio. È la prima di altre tre telefonate trascritte dai difensori di Luciano Moggi di cui è stata chiesta proprio oggi l'acquisizione da parte del Tribunale di Napoli dove si sta celebrando l'udienza del processo a Calciopoli. L'intercettazione è del 23 dicembre 2004 e Bergamo chiama l'ex dirigente nerazzurro Giacinto Facchetti. Facchetti: "Se tu chiami Moratti...son stato là anche ieri da lui ...abbiamo parlato". Bergamo: "Io non ho più il suo numero, se tu me lo dai... infatti ricordi...ne avevamo parlato". Facchetti: "Sì dai perchè voleva...se passi di qui un giorno...". Bergamo: "Ma dov'è è a Forte?" Facchetti: "In ufficio, no no a Milano se ti capita di venire giù perchè aveva là un regalino da darti". Bergamo: "Volevo sentirlo anche così anzi avevo piacere anche di incontrarlo, di incontrarvi, insomma per fare così qualche riflessione insieme". Facchetti: "E va bene". Bergamo: "È una situazione che vorrei proprio anch'io aiutarvi a raddrizzare...perchè insomma la squadra non merita la posizione che ha...". Facchetti: "Sono stati dodici pareggi incredibili...". Torniamo alla cronaca di oggi. L'avvocato Paolo Trofino, che aveva citato la telefonata in aula, dice: "Mi è dispiaciuto che il figlio di Facchetti abbia pensato che avessi intenzione di offendere la memoria del padre, che è cosa lontana mille miglia dalle mie intenzioni, come ho dimostrato sin dall'inizio. Per quanto riguarda la telefonata, Moggi è stato accusato per quattro anni di parlare delle griglie con Bergamo. Ho voluto dimostrare che anche il presidente dell'Inter lo faceva. Se dalla trascrizione futura, disposta dal Tribunale, si vedrà che quella frase è pronunciata da un altro interlocutore, per noi si tratterà di un particolare ininfluente"
  11. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Se uscivi a mangiarti un gelato al posto di sparare queste str......te forse era meglio. Documentati meglio prima di parlare! Calciopoli era altro??? Spiegati meglio se hai delle prove. La juve è stata punita per le telefonate fatte ai designatori, si sono inventati un illecito strutturato (un reato che nemmeno esiste), ovvero una serie di art. 1 che sommati tra loro danno un art. 6! Tutte le telefonate che stanno uscendo adesso sono equiparabili a quelle di Moggi, quindi la differenza qual'è? Si sono usati 2 pesi e 2 misure e l'obiettivo è stato colpire una sola squadra, questo è quanto. Ora tutti a difendere la propria squadra dicendo che non c'è nulla di illecito nelle telefonate che stanno uscendo ora, peccato che non vi sia un solo tentativo di alterare una singola partita anche in quelle di Moggi, nessun illecito, ma siamo finiti in B, 2 scudetti revocati, campioni svenduti alle rivali storiche e in ogni stadio d'italia ci urlano ancora Ladri nonostante abbiamo una squadra ridicola ed una società pietosa.......questa è giustizia? Se dovessimo analizzare ogni singola squadra sia italiana che europea (non pensate che all'estero siano verginelli eh) il calcio non esisterebbe nemmeno più. Abbiate almeno il buon gusto di stare tutti zitti e vedremo cosa succederà dopo il 13 aprile.
  12. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Le minacce quali sarebbero scusa?? L'inter pagherà il prezzo più salato?? Beh più salato che revocare 2 scudetti, andare in B con 30 punti di penalizzazioni, svendere il parco giocatori e disintegrare una squadra che era ai vertici italiani ed europei per chissà quanti anni ancora cosa ci può essere???? All'inter non faranno praticamente niente, forse l'unica cosa che faranno è la revoca di quello scudetto di cartone e poi tutto a tarallucci e vino, dopotutto siamo in Italia e ingiustizia sarà......che schifo!! Ah, una piccola premessa! Le intercettazioni sono in totale circa 171.000 e in questi 4 anni sono state ascoltate e trascritte solo 30.000 quindi moltissimo deve ancora venire fuori, e non penso che la Roma sia esclusa da ciò perchè il sig. Bergamo ha dichiarato più volte che si sentiva regolarmente con tutti. Detto questo rispondo anche a chi chiedeva come mai le intercettazioni sull'inter sono uscite solo ora, dunque, durante il processo i legali della difesa hanno dovuto acquistare queste intercettazioni per 25.000 euro ed ascoltarle una ad una (bisogna puntualizzare che i soggetti intercettati non erano mica tutti eh, bensì i designatori e moggi, quindi se sono uscite le intercettazioni di moratti e facchetti è solo perchè era sotto controllo il telefono di Bergamo e Pairetto). In questo periodo si tenevano le udienze del colonnello Auricchio contro la difesa e siccome sia lui (l'uomo a capo delle indagini di calciopoli) che il Pubblico Ministero Narducci hanno sempre dichiarato che non vi era alcuna conversazione di Moratti e Facchetti con i designatori se non per fare gli auguri di natale e pasqua, ecco sono stati puntualmente smentiti e sbugiardati. L'appuntamento da segnare sulla data per tutti è il 13 aprile, giorno in cui la difesa svelerà tante altre intercettazioni a loro dire più compromettenti di quelle uscite finora, vedremo come il colonnello Auricchio (uno che eseguiva le sue indagini leggendo i commenti della Gazzetta dello Sport) risponderà alle loro domande Ah ragazzi, ho aperto il topic di Calciopoli per non disturbare più questo sulla serie A dove si dovrebbe parlare esclusivamente di calcio giocato. Chi vuole continuare a fare domande o ad esprimere la propria opinione su calciopoli ed i fatti di questi giorni è pregato di farlo la, grazie. Niente da fare.....me l'hanno già chiuso dopo un nanosecondo, l'unica cosa che funziona sempre è la censura, ditemi voi se non era più intelligente un topic dove si poteva parlare di questo argomento senza invadere in altri......mah, complimenti a quel genio di moderatore
  13. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Sempre più intelligenti i tuoi interventi...... Se ti va, ma solo se ti va di entrare in quel brutto sito pieno di gobbacci malefici e sentire Facchetti che spinge Mazzei per far arbitrare Inter - Juve a Collina (lo stesso che anni prima convalidò un gol di Toldo nella famosa Royal Rumble di San Siro al 90') ecco il link fresco fresco: http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam Ah......per chi dice "è stata la stessa Juve a chiedere la B" quindi siete colpevoli, dico anche che questa stessa dirigenza, in un altro processo contro la vecchia famosa triade per delle plusvalenze ha chiesto di patteggiare e di pagare una pena di 70 mila euro senza neanche provare a difendersi. Peccato che hanno assolto tutti gli imputati e quindi la Juventus si è ritrovata la fortuna di non pagare nemmeno un euro grazie agli avvocati difensori dei vecchi dirigenti!!
  14. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Ma come faccio a farti capire che nelle telefonate di Moggi non è emerso più di quanto stia uscendo in questi giorni su altri dirigenti??? Oh più che dirti che ti ricarico di 50 euro cosa devo fare per farti trovare delle prove vere???? Non farmi esempi......portami la telefonata in cui Moggi chiede di truccare una partita se pensi di aver ragione. http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/u/13/G8gSu2NeTAI http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/u/12/R5SEUxKLcwY http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/u/11/H9Y5XRUadUQ http://www.youtube.com/user/JU29ROTeam#p/u/10/ZT_35IdXkCE Tiè ascoltatevi questo e poi vediamo chi parla ancora.....
  15. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Mah guarda di solito in un processo l'accusa dovrebbe indagare se il reato è stato commesso o no, non andarsi a leggere i tabellini della gazzetta dello sport come faceva il colonnello Auricchio e ti assicuro che facevano così perchè l'hanno pure dichiarato al processo....è questo il dramma. Se ti accusano di omicidio ci dovrebbe essere il morto o no?? ecco, ancora non l'hanno trovato.....a te ogni considerazione poi. Il documentario l'ho visto e che cosa ha provato?? Tu che da un giorno all'altro hai le prove dell'illecito della Juve e sostieni a voce alta la nostra colpa, dimmi una sola partita truccata, una sola telefonata dove è evidente un illecito sportivo.....sfido chiunque in questo forum a trovarmi delle prove inequivocabili. Il primo che le porta ricarico la sua postepay o paypal di 50 euro.......
  16. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Si, peccato che non si parli di Sim Svizzere.......bensì su comuni cellulari privati. Fino a prova contraria siamo tutti innocenti, purtroppo per noi siamo stati condannati senza la prova del reato........la Juve e Moggi non hanno commesso alcun illecito sportivo, o meglio, è dal 2006 che ancora non hanno trovato una partita truccata, un favore, un arbitro corrotto, una valigetta di soldi, una qualsiasi cosa che abbia violato l'art. 6 (illecito sportivo).
  17. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Mi spiace contraddirti ma devo ricordarti che nel processo di calciopoli e quindi le relative sentenze sportive non hanno preso minimamente in considerazione le sim svizzere dal momento in cui sono state scoperte solo dopo quando la Juve era già stata punita e stava già scontando la sua pena in serie B. Ad oggi questa storia delle sim svizzere resta ancora un mistero irrisolto da parte degli inquirenti (quindi l'accusa) che non sanno trovare uno straccio di prova del reato.
  18. SNOOPERFLY MVP

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    "Viene predisposto a fare bene" "Vedrai, si vince insieme" Da queste intercettazioni si evince ben altra cosa, che i più puliti c'hanno la rogna!!
  19. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Alt.....io ho replicato ad una tua affermazione fatta sulla Juventus in precedenza, da qui poi è iniziato il discorso! La frase di Mesh lascia il tempo che trova dal momento in cui non si capisce per cosa la Juve sia stata punita....non lo sa nemmeno chi faceva le indagini (Auricchio) andandosi a leggere i commenti della Gazzetta. Ps: ammetto che non aspettavo altro che qualcuno sbagliasse a scrivere per correggerlo......hai appena scoperto il mio hobby preferito! Pps: Cesa sei ridicolo.....lo sanno tutti che sei iperdotato e che fai sempre l'elicottero in doccia per ridicolizzare gli altri!!
  20. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Ti attacco perchè parli anche di Juve ma poi dopo 2 secondi ti dimentichi di averlo fatto: "anche la juve non è stata punita a dovere (tue affermazioni o sono io che me le sono inventate???)" Altra inesattezza (vedi che parli a sproposito??), Paparesta ha dichiarato al processo di Napoli che non è stato mai chiuso da Moggi e da nessun altro dirigente dentro lo spogliatoio, quindi prima di dire "fatti accertati" almeno indaga un attimino. Basta andare a leggere o ad ascoltare le udienze........ Si scrive a parte, e comunque se accertano che era usanza di tutti parlare al telefono con i designatori a chi dovrebbero assegnarlo se lo facevano tutti???? Poi se tu fossi un assassino verresti condannato solo quando hanno le prove del reato, non quando il popolo dice che sei stato tu a commetterlo (quello che fu fatto in pratica dalla gazzetta dello sport) Per Giraudo il processo non è ancora finito come ben sai.....manca l'ultima sentenza che potrebbe pure assolverlo (sicuramente ne eri al corrente) Forse non ti è chiaro, nelle nuove intercettazioni non emergono illeciti sportivi chiari, nè presunte richieste o altro, tutta roba lecita (al tempo era lecito chiamare i designatori), nessuno vuole infangare l'Inter o il Milan, dico solo che sono però le stesse intercettazioni che ci hanno mandato in B a noi e tutta l' Italia antijuventina si è scandalizzata per questo!! Apri gli occhi e informati Roba da matti lo dico io........
  21. SNOOPERFLY MVP

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    Mi spieghi perchè parli a sproposito se non sai le cose??? La Juve è stata retrocessa e le sono stati revocati 2 scudetti (1 tra l'altro in una stagione neanche sotto inchiesta) solo perchè è stato scoperto che Moggi parlava con una certa confidenza con i designatori arbitrali, nessuna partita truccata, nessun tentativo di illecito, nessun sorteggio o griglia truccata....ma solo per tanti art.1 (slealtà sportva) che sommati tra loro si tramutano per magia in art. 6 (illecito sportivo)......in pratica è come se ti dessero un ergastolo solo per stalking (spero tu sappia cosa sia ma ne dubito). Le intercettazioni che stanno uscendo fuori di tutti gli altri dirigenti sono sullo stesso piano di Moggi, quindi mettetevi d'accordo, o lui era un mostro solo perchè era alla Juve che tutti odiavate oppure lo facevano tutti ed il più pulito c'ha la rogna. Per tua informazione, Il Genoa è stato retrocesso in C1 perchè l'anno in cui era riuscita ad essere promossa dalla B alla A è stata colta truccare la partita col Venezia con tanto di Valigetta piena di soldi (quindi con le mani nella marmellata e retrocessione di 1 sola categoria) cosa che purtroppo per te non sono ancora riusciti a scoprire con la Juve che è stata punita più severamente. Parli di Palermitani, Messinesi, Napoletani e Fiorentini........tutte secondo te ingiustamente punite per essere fallite???????? Stai scherzando o cosa??? Lì si che c'è stata giustizia, puoi arrabbiarti casomai sul fatto che a tante altre tipo Parma, Lazio e Roma nn è stata applicata la stessa pena, quella è una vera ingiustizia!!!
  22. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Scusa perchè nelle telefonate di Moggi e Pairetto c'è qualche traccia o tentativo di illecito????? Per ora è questo che è trapelato dagli organi di stampa. I sorteggi non erano pilotati, questo non lo dice la difesa bensì la sentenza del processo sportivo. l'articolo riporta la domanda, la risposta di Moratti è "si si va bene lui". Lo stupore non è tanto quello che si sono detti ma il fatto che L'inter si è sempre dichiarata estranea a certi comportamenti e abitudini (telefonare ai designatori), ma soprattutto perchè il capo delle indagini, alias colonnello Auricchio ha sempre dichiarato che non vi era nessuna telefonata tra dirigenti interisti e designatori, o se è stata fatta era solo per gli auguri di natale.......strano perchè tra Moratti e Facchetti ne sono saltate fuori circa una cinquantina, vuoi dire che sono 50 anni che si fanno gli auguri di natale????
  23. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Ecco le prime reazioni e indiscrezioni sulle intercettazioni trovate dalla difesa (per ora nulla di ufficiale, si tratta appunto di voci ma che saranno rese pubbliche il 13 aprile alla prossima udienza del processo di napoli) DEL PIERO: Ridateci gli scudetti. Queste le parole in mattinata del capitano bianconero, come riporta Tuttosport. "È una ferita ed è un argomento ampio. Effettivamente nell'ultimo mese si stanno susseguendo articoli e dichiarazioni che fanno pensare a qualcosa di diverso dalla sentenza. Ma bisogna attenersi ai fatti per ora. Io però mi auguro che quegli scudetti che ci hanno tolto vengano riconosciuti a livello globale e non solo perché li sentiamo nostri". LIBERO: i numeri delle telefonate ritrovate. Sulle telefonate di Calciopoli ritrovate dalla difesa di Moggi, molto interessante anche l'articolo odierno di Fabrizio Biasin per Libero, con annesso specchietto dove sono riportati alcuni numeri riguardanti le chiamate ritrovate fino ad ora (i tecnici, si riporta, sono solo ad un quinto dell'opera): Bergamo-Facchetti 35; Bergamo-Moratti 10; Bergamo-Galliani 10 (in 10 giorni, quelli precedenti il big match di campionato tra Milan e Juve); Bergamo-Cellino circa 100; Pairetto-Facchetti circa 20; Pairetto-Moratti 3; Pairetto-Galliani circa 50; Pairetto-Cellino circa 65. Biasin ricorda che in aula Bergamo aveva sostenuto: "Tutti mi chiamavano, esiste una telefonata in cui Facchetti si accorda per venire a cena da me prima di Livorno-Inter", al che Auricchio ed il pm Narducci avevano subito replicato "Non risulta". Biasin replica "Ed invece risulta", e cita per prima un' intercettazione del 3 gennaio 2005, ore 16.47, nella quale Bergamo invita a cena Facchetti, per poi riferire di un'altra intercettazione del 5 gennaio in cui Facchetti chiamerebbe Bergamo, alle 18.33, per chiedere "Dove devo parcheggiare?". Nello stesso articolo si parla di diverso tempo speso al telefono tra Bergamo e Galliani nella settimana che precede Milan-Juve, per la quale fu designato Collina, partita decisiva per lo scudetto, e di una telefonata del 10 gennaio nella quale Bergamo chiederebbe a Moratti chi preferisse avere come arbitro tra Palanca e Gabriele, entrambi al ritorno dopo la sospensione, per Inter-Bologna di Coppa Italia (finita 3-1). Biasin conclude il suo articolo scrivendo che i contenuti di tante altre telefonate sono ancora "sconosciuti. Badate bene, non "misteriosi", "sconosciuti"; il tempo di passare al setaccio le telefonate e tutto verrà a galla". Noi aggiungiamo che, in aula, Auricchio e l'accusa hanno sostenuto che le chiamate degli altri dirigenti erano semplici telefonate di cortesia per gli auguri di Natale e Pasqua: circa 165 telefonate di Cellino ai due designatori per fare gli auguri? INTERCETTAZIONI: prime indiscrezioni sui contenuti - Dopo la notizia del rinvenimento da parte dei difensori di Moggi di alcune intercettazioni tra i vertici arbitrali e i dirigenti dell'Inter e di altre squadre di Serie A riferite alla stagione 2004/2005, cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sui contenuti. In una delle telefonate in questione sarebbe stato rinvenuto un colloquio tra Moratti e Bergamo in cui il designatore spiega al presidente dell'Inter di aver appena chiamato Facchetti per comunicargli in anteprima la designazione di Marco Gabriele, appena rientrato da una lunga squalifica, per la successiva partita di Coppa Italia del 13/1/2005 con il Bologna. Come abbiamo scritto ieri, non tutti i giornali si dimostrano disattenti a questa evoluzione di "calciopoli". Oggi si trovano interessanti articoli su Libero e su La Stampa online. In un'intervista rilasciata dall'avvocato Prioreschi a Beccantini, e pubblicata oggi da lastampa.it, il legale di Moggi spiega come sono arrivati alla scoperta di queste telefonate, avendone esaminate fino ad ora solo 30 mila sulle oltre 171 mila che fanno parte dell'inchiesta. Prioreschi, oltre a confermare le telefonate di Moratti e Facchetti con Bergamo, parla anche di telefonate tra Galliani ed il suo interlocutore Pairetto, e conferma a Beccantini che Cellino, che è stato teste dell'accusa a Napoli, era uno dei più "affezionati". L'avvocato romano ribadisce che chiamare i designatori era lecito: "Telefonavano tutti, ma per Moggi si è avuto un riguardo quasi morboso, per altri invece un’attenzione molto distratta, quasi privilegiata. Ribadisco: nella stagione 2004-2005, si poteva parlare con Bergamo e Pairetto. Resta un mistero perché i colloqui fra Bergamo, Moratti e Facchetti non siano stati presi in considerazione da Auricchio" . Inoltre, Prioreschi definisce alcune telefonate "interessanti", e dichiara che "Ne divulgheremo i contenuti a tempo debito. Magari già nel corso della prossima udienza, il 13 aprile".
  24. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Seguo la vicenda da 4 anni e secondo te non me la sono andata a leggere?? Tu forse non sei informato ma ti rinfresco la memoria: Spoiler! --Clicca per mostrare--LA JUVENTUS Analizziamo punto per punto le decisioni della Caf riportando brani della sentenza e commentandoli di volta in volta. NÉ CUPOLA NÉ SISTEMA (pag.74) «Nell’atto di deferimento […] non v’è traccia delle espressioni <sistema> e <cupola> spesso ricorrenti nel contesto delle difese medesime. Si parla ivi, invece, semplicemente di <una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamentare, diretti ad alterare i principi di terzietà, imparzialità e indipendenza del settore arbitrale… attraverso varie condotte, che intervenivano in momenti e livelli differenti>. E questa sembra, invero, l’idea generale che suscita una prima attenta lettura di tutto l’atto di deferimento. Ma trattasi di un’idea che […] finisce col precisarsi nel senso che in realtà non un unico reticolo abbracciante tutti i rapporti denunciati dalla Procura federale esisteva, bensì tanti reticoli quante erano le squadre del campionato attualmente deferite, le quali si attivavano, ciascuna nel proprio interesse, al fine appunto di <alterare i principi di terzietà, imparzialità e indipendenza del settore arbitrale>». Non si può parlare di “cupola” (il messaggio sarà giunto ai giornali?) perché, in realtà vi sono «tanti reticoli quante erano le squadre». Quindi, in realtà, ognuno pensava ai propri interessi. (74) «Sicché, in definitiva si potrebbe dire che, non già un sistema in cui siano inquadrabili tutti gli episodi in parola, ma piuttosto un’atmosfera inquinata, una insana temperie avvolgente il campionato di serie A, era venutasi a creare gradualmente: in cui agirono i vari protagonisti, animati da istinti, sentimenti e intenti non sempre comuni, tesi com’erano ora al mero protagonismo ora all’egemonia, personale o di gruppo». Abolito il concetto di “cupola”, viene messo da parte anche quello di “sistema”. Sussiste solo un’atmosfera inquinata entro la quale si muovono i personaggi della vicenda. Viene riconosciuta anche la possibilità che le persone coinvolte agissero per protagonismo e per l’ottenimento di potere personale. (75) «Da qui la necessità ravvisata da questa Commissione di procedere partitamente, seguendo approssimativamente l’ordine risultante dall’atto di deferimento - all’analisi delle posizioni delle quattro squadre deferite e dei soggetti singoli ruotanti intorno a ciascuna di esse; onde accertare chi e in quale misura sia colpevole e chi invece sia innocente». Ribadendo che i soggetti operano indipendentemente l’uno dall’altro risulta smentita la teoria dell’esistenza di un’associazione che avrebbe preso a cuore, per esempio, il “salvataggio” della Fiorentina. L’ILLECITO “STRUTTURATO” (76) «Il capo di incolpazione come sopra formulato suppone che la Procura federale ritiene integrato l'illecito sportivo di cui all'art. 6, n. 1, C.G.S. con il compimento di atti diretti a procurare ad una squadra un vantaggio in classifica, evidentemente considerando come distinta l'ipotesi contestata, rispetto alle altre previste nella stessa norma, consistenti nel compimento di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara. L'impostazione giuridica deve ritenersi corretta perché l'art. 6, c. 1, C.G.S. prevede tre ipotesi di illecito consistenti: a) nel compimento di atti diretti ad alterare lo svolgimento di una gara; nel compimento di atti diretti ad alterare il risultato di una gara; c) nel compimento di atti diretti ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica». Un passaggio molto importante: la giuria accetta l’ipotesi della Procura secondo la quale sussisterebbe illecito anche in assenza di atti volti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una partita. Per dimostrarlo ci si appiglia al punto c) che cita un generico “vantaggio in classifica”. Ma è un passaggio ambiguo: dal momento che non si comprende quale possa essere un vantaggio in classifica che non sia l’alterazione stessa di una partita (la classifica è la sommatoria numerica dei punti ottenuti appunto disputando le gare), probabilmente sarebbe stato più giusto scrivere “atti diretti ad assicurare a chiunque un vantaggio sleale”. In quanto a svantaggi sleali basti pensare ad una fidejussione falsa, ad un bilancio truccato, ad un passaporto falsificato. In ogni caso, stando alla norma, affinché si compia un illecito è assolutamente necessario che l’atto che lo comporta assicuri un vantaggio in classifica. Ma, da quello che segue, pare essere diversamente. (76) «Tali ipotesi sono distinte perché è concettualmente ammissibile l'assicurazione di un vantaggio in classifica che prescinda dall'alterazione dello svolgimento o del risultato di una singola gara. Infatti, se di certo, la posizione in classifica di ciascuna squadra è la risultante aritmetica della somma dei punti conseguiti sul campo, è anche vero che la classifica nel suo complesso può essere influenzata da condizionamenti che, a prescindere dal risultato delle singole gare, tuttavia finiscono per determinare il prevalere di una squadra rispetto alle altre». Ecco il primo capolavoro della sentenza. Com’è possibile ottenere dei punti in più (ovvero un “vantaggio in classifica”) senza alterare le singole gare? Si dice che tale operazione è “concettualmente ammissibile” ma, non citando esempi concreti di come essa si possa realizzare, ci si affida ad una cavillosamotivazione: «Infatti, se di certo, la posizione in classifica di ciascuna squadra è la risultante aritmetica della somma dei punti conseguiti sul campo (una cosa ovvia), è anche vero che la classifica nel suo complesso può essere influenzata da condizionamenti (quali condizionamenti? Questa affermazione contraddice la prima: un concetto matematico non può essere “influenzato da condizionamenti”. Cosa significa poi il riferimento alla classifica “nel suo complesso”? ) che, a prescindere dal risultato delle singole gare, tuttavia finiscono per determinare il prevalere di una squadra rispetto alle altre (in base a questa affermazione la prevalenza di una squadra sulle altre è data non dai risultati e dai punti ottenuti ma da questi non meglio precisati “condizionamenti” che, dagli stessi risultati prescindono)». Una maniera cervellotica per dire che, in mancanza di prove sul condizionamento degli arbitri, la Juventus in qualche modo li influenza lo stesso (telepatia?), anche senza inficiare lo svolgimento delle partite (magia?). (77) «La Procura federale, con riferimento all'addebito contestato alle persone indicate nel capo di incolpazione in esame, ha individuato talune condotte, costituenti di per sé comportamenti contrari ai principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva (art.1, c.1, C.G.S.), ed ha ritenuto che l'insieme di tali condotte sia stato idoneo a realizzare il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale a vantaggi della Juventus, e quindi sia stato violato l’art. 6, c. 1 C.G.S., integrando la pluralità delle condotte l’attività diretta a procurare alla Juventus un vantaggio in classifica». Ed ecco servita una seconda stramberia giuridica. Premesso che i comportamenti improntati a slealtà (violazione dell’art.1) sono evidenti e nessuno desidera contestarli, ciò che desta scalpore è la teoria in base alla quale una pluralità di tali comportamenti “integri” un illecito, apportando un vantaggio in classifica. Ovvero: non ci sono prove che la Juventus alteri le partite, però ve ne sono che i suoi dirigenti telefonano ai designatori, quindi è ovvio che in qualche modo la Juve altera le partite. Una congettura fantasiosa, strampalata fin dalla sua formulazione. La sentenza sostiene che una “pluralità” di condotte si sommano per costituire un altro tipo di condotta. Ma qual è la soglia? Due condotte, tre, otto, ventinove? Nelle partite all’oratorio una volta vigeva la regola “tre calci d’angolo fanno un rigore”. Ma almeno in quel caso si sapeva che erano necessari tre corner! Inoltre, bisognerebbe specificare in che modo questi comportamenti sleali possono materialmente alterare la classifica (requisito fondamentale, come si è visto, per il realizzarsi di un illecito). Una cena con un designatore altera la classifica? Allora anche quelle tra Bergamo e Facchetti. Un regalo di Natale (panettoni, magliette) altera la classifica? Allora anche i Rolex di Sensi. La sensazione è che questo macchinoso teorema, definito da Borrelli “illecito strutturato”, sia stato messo in piedi solo per far apparire la posizione della Juventus come la più grave in assoluto. A Lazio e Fiorentina vengono contestate diverse partite ben precise, nelle quali si sarebbero realizzati molteplici illeciti ma sarebbe stato impensabile far digerire all’opinione pubblica una condanna ai bianconeri minore rispetto a quella di queste due società. Ma quali sono, nello specifico le violazioni contestate alla Juventus? Vediamo. (79) «La Commissione osserva che i fatti accertati e le conversazioni intervenute tra i vari incolpati non possono essere presi in considerazione atomisticamente, come fa la difesa di Giraudo, ma devono essere valutati nel loro complesso e nella loro correlazione; è appena il caso, infatti, di precisare che si deve, in questa sede accertare se la pluralità di condotte poste in essere dai signori Moggi e Giraudo, anche se singolarmente costituenti soltanto violazione dei principi di cui all'art. 1, c. 1, C.G.S., abbiano determinato quella situazione di condizionamento del settore arbitrale che costituisce l'atto diretto al conseguimento del vantaggio in classifica». La Commissione ritiene opportuno valutare le telefonate dei dirigenti juventini nel loro complesso al fine di cercare una verifica della teoria dell’illecito strutturato. Benissimo, ma se tali conversazioni sono da considerare “tutte insieme” perché nell’accusa vengono prese solo quelle che paiono prefigurare comportamenti sleali e non quelle che, al contrario, sembrano scagionare gli imputati (che, come dimostrato in precedenza, sono molto numerose)? E perché si applica questo trattamento solo alla Juventus e non, ad esempio, al Milan? Anche nel caso dei rossoneri vi sono moltissime telefonate e con molti arbitri. Moggi, invece, parla quasi esclusivamente con Bergamo e Mazzini. (79) «Nella valutazione del materiale probatorio la Commissione si limiterà ad indicare quegli elementi di sicura valenza, che non si prestano ad interpretazioni equivoche, perché già solo dall'analisi di taluni fatti incontrovertibili emerge a chiare lettere ciò che era nella opinione di tutti coloro che gravitavano nel mondo del calcio, e cioè il condizionamento del settore arbitrale da parte della dirigenza della Juventus». Secondo la Caf, una serie di fatti conferma l’opinione di tutti (non di alcuni, ma di “tutti”) gli appartenenti al mondo del calcio, in base alla quale la Juventus condiziona il “settore arbitrale” (non si capisce perché si usi questa locuzione e non si dica esplicitamente “arbitri”. Forse perché la Juventus con gli arbitri non ci parla?). Un’affermazione giuridicamente agghiacciante che rende conto del reale valore di questo processo. Una sentenza si deve basare unicamente su prove e non su opinioni, le quali non dovrebbero nemmeno essere citate. Inoltre, ci si aspetta che un giudice sia caratterizzato da indipendenza, terzietà ed autonomia di giudizio: è sconcertante che si faccia riferimento all’opinione pubblica ma è addirittura inquietante che la si adoperi come strumento di conferma alle accuse. (80) «Questa possibilità di intervento di Moggi e Giraudo sul mondo arbitrale emerge a chiare lettere dal numerosi elementi e da prove dirette. Il primo elemento che balza subito agli occhi è che i due dirigenti avevano uno stretto rapporto con i due designatori arbitrali: rapporto manifestato dai ripetuti incontri, anche conviviali, e dalla frequenza delle telefonate tra loro intercorse. Questo fatto, che potrebbe apparire insignificante – e tale lo ha definito la difesa, la quale non ha però tenuto conto del contenuto delle conversazioni telefoniche antecedenti e successive agli incontri, le quali rivelano che in occasione degli stessi si parlava di gestione del settore arbitrale e di assetti di potere – ha invece rilievo, ove si consideri che quando altri soggetti (v. Andrea e Diego Della Valle, della cui posizione si parlerà più avanti) sono intervenuti sul settore arbitrale hanno dovuto farlo passando anche attraverso il filtro di Moggi e Giraudo». Passaggio controverso. La prima parte è plausibile: Moggi e Giraudo si sentivano al telefono e, in alcune occasioni, cenavano in compagnia dei designatori. Nulla di eccezionale dal momento che vi è la riprova che anche dirigenti di altre squadre facevano la stessa cosa. È la stessa sentenza a spiegare i contenuti di tali incontri e telefonate: «gestione del settore arbitrale e di assetti di potere». Quindi, non di “arbitri e di partite” (si ricordi che è necessario il famigerato “vantaggio in classifica” per prefigurare l’illecito). La seconda parte del passaggio è, invece, fallace: nessuno degli “altri soggetti”, come dimostrato nei capitoli dedicati a Lazio e Fiorentina, ha dovuto fare riferimento a Moggi per ottenere aiuti arbitrali. Lotito e Della Valle parlano direttamente con Bergamo, Mazzini, Galliani e Carraro. LE UTENZE RISERVATE (81) «Se le comunicazioni tra loro vi sono state ( la circostanza è pacifica) e se lo stesso Moggi si è dato carico di fornire (almeno a Bergamo) il telefonino ed ha provveduto a ricaricarlo a sue spese, è consentito dedurne che l'oggetto delle conversazioni (non essendo state prospettate altre ipotesi plausibili da parte degli incolpati) non dovesse essere del tutto lecito». Un ragionamento illogico: se Moggi ha fornito a Bergamo un’utenza straniera, allora è ovvio che è attraverso quella che i due pianificano le loro malefatte. L’accusa, in questo caso, sarebbe paradossalmente la mancanza di intercettazioni o il fatto stesso di telefonarsi, che non è che la ripetizione dell’accusa precedente. Dov’è dunque la prova? Secondo questo ragionamento anche le cene di Facchetti con Bergamo, dal momento che nessuno ne era a conoscenza, sono state sicuramente sede di condizionamenti arbitrali. Al di là di queste considerazioni, la circostanza delle utenze riservate è, inutile nasconderlo, una violazione dell’art.1. Premesso che Bergamo e Pairetto parlavano con molti se non tutti, il fatto di aver consegnato ad uno di loro un telefonino “riservato” (sulla sua effettiva “riservabilità” vedere supra) non depone certo a favore di Moggi. L’assegnazione di qualche punto di penalità alla Juventus non stonerebbe in questo contesto. Tuttavia è necessario anche considerare l’ambiente in cui si stava operando: i timori di Moggi riguardo all’essere abusivamente ascoltati si sono rivelati fondati come dimostra l’esistenza della cosiddetta “Pratica Como”. La libertà di corrispondenza, infine, è ancora un diritto e nessuno può impedire a chicchessia di tutelare la propria privacy. Il semplice fatto che non si voglia far ascoltare una conversazione a terzi non può implicare, sic et simpliciter, un illecito. REGALIE AGLI ARBITRI (82) «Il rapporto tra i due rappresentanti della Juventus e i due designatori è caratterizzato poi da un elemento, sicuramente deprecabile qual è quello relativo al conseguimento di utilità economiche da parte dei due designatori, consistenti in regali, anche se di essi non è possibile verificare l'entità e nell'ottenimento di sconti di notevole importo per l'acquisto di autovetture del gruppo FIAT, per quanto riguarda Pairetto». Non vi sono affatto utilità economiche in gioco (lo ribadisce anche la richiesta di archiviazione della Procura di Torino). Il testo fa riferimento ad una telefonata di Moggi alla moglie nella quale ella chiede se portare dei panettoni alla cena di Natale con Bergamo e Pairetto. Moggi risponde: «ma, no, no… gli diamo altra roba, non ti preoccupà!». Non viene precisato che cosa sia questa “altra roba” ma ciò basta agli investigatori per pensare a qualche regalo compromettente. E se invece Moggi avesse già predisposto, ad esempio, l’invio di una cassa di champagne? Le intercettazioni poi, per avere una valenza, devono essere chiare ed inequivoche e da quest’ultima di inequivoco c’è solo che è Natale. Piuttosto, riguardo ai regali, bisognerebbe pensare ai Rolex di Sensi, del valore di svariati milioni, oppure ai cronografi con i quali gli arbitri sono stati omaggiati dal Milan alla vigilia della partita decisiva contro la Juventus dell’8 maggio 2005. Successivamente si parla di automobili. Abbiamo già visto che le auto in questione non erano dirette a Pairetto ma a dei suoi conoscenti (la sentenza aggiunge anche «una signora legata a Pairetto». Ma prima di formulare un’accusa non era meglio specificare chi fosse e quale ruolo avesse questa signora?) e che si trattava, in alcuni casi di uno sconto “aziendale” del 23% con regolare emissione di fattura e in altri di richieste per velocizzare la consegna. I SORTEGGI ERANO REGOLARI (83) «La Commissione ritiene di dovere sin da ora escludere che sia da attribuire rilevanza alla circostanza, sulla quale tanto si è discusso in questo procedimento e che ha formato oggetto di specifica indagine della Procura della Repubblica di Torino, relativa alla alterazione del procedimento di sorteggio arbitrale. Al riguardo, infatti, affiorano ragionevoli dubbi, in presenza dei quali non può parlarsi di prove sicuramente affidabili». Incredibile. Cinque righe per liquidare uno dei capisaldi fondamentali dell’accusa mediatica e popolare. Il lettore stia bene attento e caso mai prenda un appunto: la sentenza dice che i sorteggi NON erano truccati. Ancora una volta i giornali non sono stati avvisati in tempo. Questa affermazione da parte della Corte capovolge completamente le teorie avanzate dai Carabinieri nelle informative: se gli arbitri erano regolarmente sorteggiati come faceva la cupola a mandare quelli graditi allorché si è deciso di “salvare” Fiorentina e Lazio? L’unica soluzione è che i designatori corrompessero personalmente tutti gli arbitri. Ma allora perché i direttori di gara sono stati tutti assolti? Come si può ritenere di scarsa rilevanza la circostanza delle irregolarità di sorteggio quando invece dovrebbe essere uno dei fulcri dell’intero impianto accusatorio? LE GRIGLIE (83) «Pienamente provati, invece, sono da ritenere altri modi in cui l'opera di condizionamento veniva attuata. Il primo è quello della interferenza di Moggi nella fase di predisposizione delle griglie e, dopo il sorteggio dell'arbitro, nella fase di designazione degli assistenti. In proposito è da rilevare che la scelta degli assistenti è riservata ai poteri discrezionali del designatore e la scelta deve essere frutto di una sua autonoma decisione che deve scaturire da motivi tecnici o anche da ragioni di opportunità, ma ovviamente mai dalla previsione che un assistente possa «aiutare» una delle due squadre in campo». Due errori: Moggi non chiede nessun arbitro né impone la sua griglia a Bergamo. I due si limitano semplicemente a confrontarle («eh, vedi, allora s’era fatta uguale»). Il dg juventino nemmeno chiede l’invio degli assistenti poiché è lo stesso Bergamo a domandare consiglio al riguardo, come vedremo nei successivi stralci. (83) «L'interferenza dei dirigenti della Juventus in questa fase delicata, è indotta non solo dalla esigenza di assicurarsi un arbitraggio favorevole in relazione alla gara della propria squadra, ma anche da quella di impedire che le squadre concorrenti potessero usufruire di arbitraggi ad esse favorevoli. Tale situazione è bene illuminata dalla conversazione telefonica svoltasi tra Bergamo e Moggi il 9 febbraio 2005 prog. 123, quindi prima della data dei sorteggi per le gare da effettuarsi il 12 (anticipo di Inter-Roma e Lazio-Atalanta) ed il 13 febbraio 2005, gara Juventus-Udinese. La conversazione inizia così: Moggi: <Pronto ?> - Bergamo: <Ehm ... sono al numero di casa> - Moggi: <Ehm ... Uhm ...> - Bergamo: <Vai, tanto qui son sicuro! Non ti preoccupare>. Questa introduzione dimostra, indirettamente, quanto si è già affermato in precedenza, cioè che Bergamo e Moggi erano soliti parlare su linee riservate quando affrontavano determinati argomenti». Ancora errori: che attinenza ha il fatto che Bergamo e Moggi si telefonino tre giorni prima delle partite con la volontà di quest’ultimo di impedire che altre squadre possano usufruire di arbitraggi favorevoli? Posto che non vi è prova di alcun desiderio al riguardo, nella telefonata citata né Moggi né Bergamo fanno mai riferimento ad arbitri istruiti a danneggiare altre squadre. Come detto, i due confrontano semplicemente una griglia. E poi c’è sempre il sorteggio a decidere l’abbinamento arbitro-partita. Sorteggio che, per ammissione della stessa Corte, è regolare. Nessuna attinenza ha neppure il riferimento di Bergamo alla linea riservata. Nella circostanza il designatore chiama dalla propria abitazione. Difficile che i due (dipinti dai Carabinieri come abili mistificatori) non sappiano che un’utenza casalinga è tutto tranne che sicura. Non è che forse Bergamo intendeva altro quando diceva di essere “sicuro”? Forse che era tranquillo, che non aveva impegni e che poteva stare tranquillamente al telefono. Infatti la conversazione tra i due è lunghissima, al contrario di quanto vuole far credere la sentenza. Visto così sembra che i due si siano telefonati apposta per parlare di griglie, invece tale questione viene affrontata solo alla fine e non è l’oggetto principale della conversazione. (84) «Dal contenuto del colloquio appare chiaro che esso non si limita al mero confronto delle liste della prima griglia dai due autonomamente compilata, poiché la conversazione si sviluppa, nello stesso tempo, sulla opportunità o meno di formare la griglia con quattro o cinque gare e sulla individuazione della eventuale quinta gara da inserire nella griglia (Livorno-Sampdoria o Siena-Messina). Già questo primo fatto, cioè che il dirigente di una società interferisca nel lavoro di formazione della griglia, è lesivo della indipendenza ed autonomia della funzione arbitrale, fin dalla sua fase genetica». Un altro passaggio irragionevole. Stando a queste affermazioni tutto il megagalattico potere di Moggi risiederebbe nel decidere se nella griglia A devono essere incluse quattro o cinque partite. Bergamo peraltro ha parlato delle griglie come del “segreto di Pulcinella” (cfr. supra) e ha aggiunto di averle confrontate spesso con altri dirigenti e persino allenatori (come Capello, quando questi occupava la panchina della Roma). (85) «La stessa interferenza è provata anche con riferimento alla designazione degli assistenti, come si desume dalla conversazione telefonica prog. 523, sempre del 9 febbraio 2005, ma in ora successiva a quelle sopra indicata, intervenuta tra la Fazi e Bergamo. La conversazione, nella parte che qui rileva è del seguente tenore: Bergamo: <Ho detto [a Moggi]: chi vuoi assistenti domenica ? [gara Juventus-Udinese]; dice: voglio Ambrosini e Foschetti; ho detto: no, ti mando Ricci e Gemignani .... [ride] ... insomma sai, se non è zuppa è pan bagnato, però, tanto per non dirgli quello che vuole lui ...>. F.: <Certo, no, no, ma Ricci è suo, Gemignani va bene, quindi ...>. Bergamo: <E va bè, ma tanto per dirgli ... e ... o ... ma senti ...>. F.: <Ma hai fatto bene Paolo è, è così ...> Bergamo: <Nun posso, mettermi a fa il Pierino ...>. F.: <Ma t'ha richiamato lui o l'hai chiamato tu ?>. Bergamo: <No, ho chiamato io ...>. F.: <Hai fatto bene, corteggialo adesso e ... fa una telefonata in più, guarda fanne una di meno a me, che ti risento fra 20 giorni>. Per la partita Juventus-Udinese verranno poi designati gli assistenti Gemignani e Foschetti. La telefonata appena trascritta è illuminante perché dimostra:- che vi è una interferenza di Moggi nella scelta degli assistenti, che si manifesta con una esplicita indicazione di quelli da lui desiderati;- che la scelta degli assistenti non era frutto di un'autonoma scelta del designatore, ma era invece condizionata dalla richiesta di una delle squadre in competizione (e non è necessario attardarsi sulla rilevanza delle decisione degli assistenti);- che c'è una soggezione di Bergamo nei confronti di Moggi». Moggi, al contrario di Meani, non chiama per ottenere gli assistenti (è Bergamo ad effettuare la chiamata). Il passaggio citato è poi solo una conversazione tra Maria Grazia Fazi e Bergamo in cui quest’ultimo parla di un colloquio avuto con Moggi. Bergamo non è in soggezione nei confronti di Moggi perché, se così fosse, gli avrebbe accordato la scelta di entrambi i guardalinee anziché di uno solo. Inoltre, il dg bianconero chiede Ambrosino e Foschetti i quali hanno diretto la Juventus, nella stagione 2004/05, rispettivamente 4 e 3 volte (Ricci e Gemignani, ancora meno, 2 e 3). Ben lontani dai mai citati Mitro (7) e Maggiani (5). Se Moggi riteneva quei due assistenti “amici” perché non se li è fatti mandare più spesso? Non è che forse li reputava semplicemente affidabili e preparati? Dove, nella fattispecie, Moggi chiede due guardalinee che favoriscano fraudolentemente la Juventus? D’altra parte nemmeno Bergamo fa alcun riferimento di questo alla Fazi. Eppure si è più volte sostenuto che chiamare gli assistenti per avere arbitri bravi e capaci è legittimo. Perché se lo fa Moggi non lo è più? Dov’è la presunzione di innocenza? (86) «La Commissione ritiene ragionevole presumere che l'episodio sopra descritto, riferibile alla partita Juventus-Udinese del 13 febbraio 2005 (oggetto di un successivo capo di incolpazione), non sia isolato; la naturalezza con la quale si svolge il colloquio tra Bergamo e Moggi, il fatto che sia stato il primo a chiamare il secondo, l'ora notturna (1.04, nda) in cui è avvenuta la chiamata, ed il successivo colloquio di Bergamo con la F., dal quale si rileva che la trattativa sulle designazioni, fa parte di una consuetudine, nota anche a quest'ultima tanto da non meravigliarla, sono tutti elementi che consentono di affermare con tranquillità che la condotta del Moggi, resa manifesta dalle intercettazioni, si inserisce in una abitualità della condotta». Secondo la Caf, in mancanza di prove (Moggi non fa le griglie e non chiede arbitri), l’illecito sta nell’abitudinarietà, nella naturalezza e nell’orario dei contatti telefonici. La naturalezza del colloquio è facilmente spiegata con la conoscenza trentennale che lega Moggi e Bergamo (il quale dice la stessa cosa riguardo a Facchetti), l’ “abitualità” è invece solo desunta (vi sono anche altre telefonate ma solo in questa si parla espressamente di griglie) e la conversazione con la Fazi non può certo costituire prova al riguardo (Bergamo non dice: «guarda, Moggi mi chiama sempre» né usa locuzioni tipiche che facciano pensare ad una reiterazione di telefonate, quali “ancora una volta”, “come sempre”, “come al solito”, e così via). Tralasciamo ogni commento sull’orario notturno. Se Moggi avesse chiamato di giorno e avesse parlato con meno scioltezza la condotta sarebbe stata giudicata corretta? PUNIZIONI E MINACCE PER GLI ARBITRI (86) «Altro elemento idoneo ad integrare la condotta indicata nel capo di incolpazione è da ravvisare nel comportamento tenuto dai due dirigenti della Juventus con riferimento al trattamento da riservare agli arbitri che si fossero manifestati ostili alla loro squadra. Tale comportamento si sviluppa indue modi distinti. Uno si concreta nel minacciare di far applicare sanzioni agli arbitri o nel richiederle direttamente al designatore (l’altro è il presunto condizionamento mediatico, che tratteremo più avanti). […] In proposito è da rilevare che per un arbitro l'essere costretto a saltare, per fini sanzionatori, una o più gare o essere destinato ad arbitrare una gara della categoria inferiore è circostanza non di poco conto; le conseguenze sono, infatti, nell'immediato, la perdita o la riduzione degli emolumenti che ammontano a cifre rilevanti, e, in prospettiva, il danno all'immagine idoneo a pregiudicare lo sviluppo della carriera. […] l'intenzione di punire non è legata al fatto che l'arbitro abbia diretto male, ma è invece conseguente, con riferimento a Tombolini, alla mancata osservanza da parte di costui dell'input datogli da Bergamo in relazione alla gara Lazio-Brescia. Cosicché è lecito ritenere che la richiesta di «punire» Collina e Rosetti sia legata non ad errori da costoro commessi, ma piuttosto al fatto che essi non erano considerati dai dirigenti della Juventus come arbitri <amici>». Innanzitutto va subito precisato che Moggi non chiede assolutamente di punire Tombolini ma dice semplicemente di non sapere se includerlo nella griglia vista la sua infelice prestazione in Lazio-Brescia. Casomai è Bergamo a dire: «Tombolini volevo tenerlo fermo un turno perché ha sbagliato, sennò questi se non li punisci mai…». Oltretutto non vi è nulla di inconsueto nelle “punizioni” agli arbitri che hanno compiuto errori tecnici durante le partite (vengono tenuti fermi uno o più turni oppure vengono mandati a dirigere partite di seconda fascia). Piuttosto stupisce che una Corte di giustizia sportiva non conosca l’attuarsi di questa prassi consolidata. Moggi, nel prosieguo della telefonata si mostra d’accordo con Bergamo sulla linea di condotta da tenere: «ti dico… può darsi che io mi sbaglio, io pure c’ho della gente da tenè sotto, no? Se tu, per esempio, non punisci Collina e Rosetti, gli altri sono tutti autorizzati…». Moggi è in sintonia con l’amico (anche lui ha gente da “tenè sotto”) e lo consiglia sul comportamento da adottare. In ogni caso, anche qualora Moggi volesse punire gli arbitri in questione, dove si evincerebbe che lo richiede perché non “allineati”? Non può egli esprimere un giudizio puramente tecnico? È lo stesso Moggi, in alcuni colloqui con Giraudo, a manifestare preoccupazione per il protagonismo di certi arbitri ed il loro timore a fischiare a favore della Juventus, in ragione delle pressioni dell’opinione pubblica. Va ricordato inoltre che Rosetti, in quanto di Torino, non può arbitrare la Juventus. Certo è difficile per la Juventus considerare "amico" o "nemico" l'unico arbitro che per regolamento non la può dirigere. (88) «È stata anche provata la sussistenza di minacce di interventi sanzionatori profferite dai dirigenti della Juventus direttamente nei confronti di un arbitro. La Commissione si riferisce all'episodio avvenuto dopo la partita Reggina-Juventus del 6 novembre 2004.[…] l'arbitro Paparesta non solo omise di fare cenno dell'episodio nel referto arbitrale, ma il giorno dopo telefonò a Moggi per avere un chiarimento. Questo comportamento, come del resto ha spiegato lo stesso Paparesta, nell'interrogatorio reso il 13 maggio 2006 al Nucleo operativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, dimostra uno stato di timore, almeno di questo arbitro, nei confronti della dirigenza della juventus, percepita come capace di pregiudicare la sua carriera. Non assume poi rilievo che in effetti una punizione grave non vi fu». Il fatto che Paparesta non abbia avuto una punizione grave assume invece un rilievo ben preciso: Moggi non ha potere di decidere i “castighi” agli arbitri e questa vicenda ne è la dimostrazione. Quanto al timore reverenziale di Paparesta ci si chiede perché durante Reggina-Juventus non abbia avuto alcun problema a negare un rigore evidentissimo alla Juventus. Infine non c’è prova che Moggi abbia pronunciato le minacce di fronte all’arbitro dal momento che nelle intercettazioni il dg ne parla solo con il giornalista Tony Damascelli e con Giraudo. (89) «Tale opera di prevaricazione si è manifestata pure attraverso un uso distorto dei mezzi di comunicazione di massa, mercé la compiacenza di ben individuati soggetti, resisi disponibili nei confronti delle sollecitazioni loro rivolte dai dirigenti della Juventus, di minimizzare gli errori degli arbitri dai quali aveva tratto giovamento questa squadra o addirittura di non parlarne, e di valorizzare invece gli errori che avevano favorito la squadra avversaria o in genere le squadre concorrenti». Un presunto controllo dei media (Berlusconi con tre televisioni cosa controlla?) non ha nessuna rilevanza in un processo sportivo. (89) «Gli atti posti in essere da Moggi e Giraudo, unitariamente considerati, integrano la condotta addebitata nel capo di incolpazione quale violazione dell'art. 6, c. 1, C.G.S., norma, questa, che configura un illecito a consumazione anticipata […]. È stato provato che le condotte accertate erano soggettivamente e oggettivamente dirette a interferire sulla terzietà della funzione arbitrale al fine di ottenere un trattamento preferenziale rispetto alle altre squadre e quindi, in definitiva, ad assicurarsi un vantaggio in classifica; e che, inoltre, avevano una capacità causale adeguata per il conseguimento del risultato sperato. I fatti sopra evidenziati, infatti, erano idonei a determinare una situazione di disparità tra la Juventus e le altre squadre, poiché, pur essendo provato che anche alcuna di queste ha posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di qualche gara, dal materiale sottoposto all'esame della Commissione risulta che solo la Juventus, nel corso del campionato 2004/2005, ha esercitato quella influenza costante e generalizzata sul settore arbitrale, idonea a minarne la terzietà nei modi di cui si è già detto». Si torna di nuovo al punto fondamentale della sentenza: il famigerato “vantaggio in classifica” ovvero ciò che permette di parlare di illecito sportivo. Purtroppo però, anche in questo caso, non si riesce a comprendere di cosa si tratti. La Corte avrebbe dovuto spiegare come i comportamenti definiti «alterazione della terzietà degli arbitri» hanno determinato in concreto un vantaggio in classifica, posto che non c’è stata influenza diretta su nessun risultato (cosa che invece hanno direttamente fatto altri, la cui posizione sanzionatoria è risultata molto meno grave). Pare di essere di fronte ad un atto di fede: visto che la Juventus aveva relazioni privilegiate con i designatori, questo “deve” necessariamente aver comportato un vantaggio in classifica. Sì, ma esattamente, quale vantaggio? È l’incongruenza principale dell’intero provvedimento: se la classifica è la risultante aritmetica di una somma di punti ma non si è in grado di stabilire in quali partite la Juventus ne ha ottenuti illecitamente, come si può affermare che “l’alterazione della terzietà” determina un effettivo vantaggio in classifica senza implicare un’alterazione dei punti stessi? A questo proposito sarebbe interessante sapere se i Rolex di Sensi abbiano o meno determinato un effettivo vantaggio in classifica. Non sono anch’essi un lampante tentativo di minare la terzietà arbitrale? UN’ ENORME CONTRADDIZIONE E IL REATO ASSORBITO (100) «La Procura fa particolare riferimento ad un colloquio telefonico del 3 dicembre 2004, alle ore 11.53 (prog.8771), dal quale si evince che Moggi conosceva, prima della comunicazione ufficiale il nome degli assistenti. Inoltre la Procura federale osserva che la sera del 2 dicembre 2004 Moggi aveva incontrato a cena Bergamo, Pairetto e Giraudo (la famosa cena di Natale, nda), e poiché collega a questo incontro la sopra ricordata telefonata del 3 dicembre 2004 (prog. 8771), lascia intendere, se pure non esplicitamente, che la conoscenza dei nomi degli assistenti da parte del Moggi, anteriormente alla loro designazione ufficiale, dipendeva da un precedente accordo. La commissione ritiene che la condotta ascritta al Moggi vada qualificata come contraria ai principi di correttezza e lealtà sportiva, come del resto altre volte ha prospettato la Procura in questo stesso procedimento (v. partita Juventus - Udinese del 13 febbraio 2005, in questo stesso capo di incolpazione e partita Milan – Chievo del 20 aprile 2005, nel capo di incolpazione relativo a Galliani, Meani e Mazzei); poiché l'interferenza nelle designazione è una delle plurime condotte attraverso le quali Moggi ha realizzato l'illecito descritto nel primo capo di incolpazione, la commissione, riconosciuta la sussistenza della violazione dell'art. 1, c. 1, C.G.S., ne dichiara l'assorbimento nell'illecito del quale Moggi è stato già ritenuto responsabile». Un’altra gigantesca contraddizione, anzi due. In precedenza si è parlato di sorteggi regolari e non pilotati. Come si può allora dire adesso che Moggi, conoscendo in anticipo i nomi degli arbitri, li taroccava? Inoltre, come può la Caf non aver notato che la telefonata in questione è delle 11.53, ovvero di quasi un’ora successiva ai sorteggi stessi? Moggi conosceva i nomi semplicemente perché aveva telefonato in Federcalcio. E poi cosa significa che l’illecito è “assorbito” dentro a un altro? Ma più condotte antisportive non facevano un illecito? Due illeciti sommati cosa comportano? LE AMMONIZIONI NON SONO MIRATE (101) «Reputa questa Commissione che dal materiale probatorio acquisito agli atti del giudizio non emerga, con sufficiente grado di certezza la responsabilità del Moggi e Del De Santis in ordine al compimento di atti integranti l’illecito sportivo loro contestato dalla Procura.[…] effettivamente De Santis (ha) nel corso della gara ammonito due calciatori del Bologna diffidati, anche tenendo conto del fatto che, in base a quanto risulta dal rapporto dell’osservatore Aia per detta gara, il direttore della stessa ha fatto corretto uso dei propri poteri sanzionatori, irrogando ammonizioni dovute». Quello appena letto è il giudizio della Caf riguardo alle tanto discusse “ammonizioni scientifiche”. Ebbene, non esistono. Le ammonizioni di Nastase e Petruzzi erano corrette a norma di regolamento (“dovute”), e comunque non ci sono prove che Moggi le abbia mai richieste. Per una volta la sentenza ha fatto meglio dei giornali. CONCLUSIONE In sintesi, la Juventus viene incriminata per il cosiddetto “illecito strutturato” (che nemmeno la sentenza è riuscito a definire) e per tre partite. La prima non è stata nemmeno giocata dalla Juve (Fiorentina-Bologna) ma non c’è illecito perché non esistono le ammonizioni mirate. La seconda (Juventus-Lazio) è assorbita nella terza (Juventus-Udinese) per la quale si constata il condizionamento delle designazioni degli assistenti il cui reato è riassumibile così: “dammi A e B”, “No, C e D”, risultato “A e C”. Da questo episodio, dal tono di voce di Moggi e dall'orario notturno delle telefonate si arriva a retrocessione in serie B con meno 30 punti, a 5 anni di inibizione, alla revoca di due scudetti e a 80.000 € di multa, perché i designatori, che peraltro non truccavano i sorteggi, hanno ricevuto "regali di entità indefinibile", un telefonino, e il concessionario ha fatto lo sconto del 23% su una Fiat per un loro amico. D'altronde, la prova regina è lo scudetto: (89) «le condotte stesse, tutte dirette al medesimo fine, hanno effettivamente determinato una situazione di vantaggio della Juventus rispetto alle altre squadre, che ha poi portato la stessa alla vittoria nel campionato». Hai argomenti validi o altre faccine per commentare????
  25. SNOOPERFLY MVP

    Serie A tim 2009/2010

    Il problema non sono tanto i giornali che l'hanno pubblicato, bensì quelli che non l'hanno pubblicato, ovvero Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Il Messaggero e Il Mattino.......strano eh? eppure è una notizia che dovrebbe interessare chi nel 2006 fece un massacro mediatico solo contro la juve. Le partite dell'Inter, con tutto il rispetto eh, non interessano a nessuno tranne agli interisti giustamente, quindi non tirarmi fuori che è una notizia ad hoc per destabilizzare il vostro ambiente, li siete già maestri voi nel lavare i vostri panni sporchi in pubblico. Se seguissi il processo di Napoli sapresti che è una notizia emersa proprio l'altro ieri perchè era fissata un udienza della difesa contro il colonnello Auricchio (capo delle indagini), quindi la partita dell'Inter proprio non c'entra nulla. Detto questo, noi per conto di Moggi siamo finiti in B solo perchè chiamava i designatori, nessun tentativo di alterare partite, nessun illecito, nessuna griglia e sorteggio truccato, ma una somma di art. 1 che si trasformano in articolo 6......quindi, se si venisse a scoprire che Moratti e Facchetti parlavano con Bergamo e Pairetto per sapere se fosse più buono un panino con la mortadella o con il salame poco importa, quel che importa è perchè queste telefonate non sono state trascritte??? perchè al guardalinee Coppola è stato risposto "L'inter non ci interessa, noi indaghiamo sulla Juve" quando lui stesso voleva denuciare alle autorità di aver ricevuto contatti dai dirigenti interisti???? Secondo te è solo a scopo informativo chiamare un designatore e fissare con lui un appuntamento in un ristorante per parlare di persona come si è scoperto ha fatto Facchetti??? Moggi non lo ha mai fatto.......eppure siamo finiti in B. Il 13 aprile c'è un altra udienza in programma dove in teoria verranno divulgati i contenuti di queste telefonate.....speriamo non ci siano partite dell'Inter in prossimità di quella data, non vorremmo destabilizzare Mourinho e l'intera banda degli onesti. http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/ca...26086girata.asp http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/j...scudetto%C2%BB+
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