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[TW3] Considerazioni finali: SPOILER


SrgRocky

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Apro la discussione per parlare liberamente delle nostre opinioni sul gioco, dopo averlo finito. Qui lo spoiler regna sovrano, quindi se ci mettete piede lo fate a vostro rischio e pericolo.

 

Allora, cosa ne pensate del gioco? Ha rivoluzionato il mondo degli RPG? Vorreste che CDPR non fosse mai nata? O, forse forse, una via di mezzo? Parliamone qui :ok:

Modificato da SrgRocky

"Più forte dell'odio è l'amore.

Più forte dell'amore è... Mike Tyson, per esempio.."

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E bravo rocky.

 

Parlo liberamente,visto l'avviso mega spoiler.

 

 

Il gioco mi è entrato nel cuore. Ho ancora una valanga di emozioni che si sovrastano tra loro. Quel che mi ha lasciato l'amaro in bocca è stata sopratutto la morte di Djikstra,che viene mostrata come fosse un personaggio tra tanti. Nella seconda run non ho intenzione di partecipare all'uccisione di Radovid e vediamo quel che succede.

 

Come ulteriore critica è la scomparsa improvvisa dei personaggi comprimari,quali Dandelion e Zoltan. Una volta concluse le missioni a Novigrad non hanno nessun altro peso nella storia principale. Così come Triss,che anche se appare nella battaglia finale,il suo ruolo è confinato a maga secondaria. Premetto che forse queste cose sono accadute per le mie scelte e mi riprometto di comportarmi diversamente nella seconda run.

 

Un ulteriore critica la voglio fare al sistema di difficoltà,che è bilanciato malissimo. All'inizio si impreca parecchio ma sopratutto verso la fine,si diventa immortali. Ora sono a livello 35 e ho l'armatura del lupo.Non riesco a trovare ulteriori avversari che mi diano del filo da torcere..

 

Sicuramente ci sono altre cose che in sto momento mi sfuggono ma così di getto ho scritto queste cose.

Slap - Bump - Roll

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Apro la discussione per parlare liberamente delle nostre opinioni sul gioco, dopo averlo finito. Qui lo spoiler regna sovrano, quindi se ci mettete piede lo fate a vostro rischio e pericolo. <----- ( io lo editerei in questa grandezza, così in caso di spoiler nessuno può lamentarsi xD )

 

Allora, cosa ne pensate del gioco? Ha rivoluzionato il mondo degli RPG? Vorreste che CDPR non fosse mai nata? O, forse forse, una via di mezzo? Parliamone qui :ok:

Le mie considerazioni finali sono senza dubbio ottime anche se ho avuto qualche delusione.

Comunque, rivoluzionato?? no di certo, però ha messo in campo un RPG con una vastità mai vista prima, ma non parlo delle cose da fare, ma della mappa.... essere a Skellige e sapere che l'isola davanti a te a malapena visibile e lontana kilometri è raggiungibile in barca, è stato per me molto emozionante.... mi sono sentito in un vero e proprio mondo, libero di andare dove voglio.

 

La mia delusione più forte è stata su alcune attività secondarie, quelle dei punti esclamativi, che a lungo andare diventano "pesanti" da fare ( infatti ne ho ancora una novantina da fare a skellige, dopodiché potrei dire di averlo finito al 100% )

 

 

 

Il gioco mi è entrato nel cuore. Ho ancora una valanga di emozioni che si sovrastano tra loro. Quel che mi ha lasciato l'amaro in bocca è stata sopratutto la morte di Djikstra,che viene mostrata come fosse un personaggio tra tanti. Nella seconda run non ho intenzione di partecipare all'uccisione di Radovid e vediamo quel che succede.

Come ulteriore critica è la scomparsa improvvisa dei personaggi comprimari,quali Dandelion e Zoltan. Una volta concluse le missioni a Novigrad non hanno nessun altro peso nella storia principale. Così come Triss,che anche se appare nella battaglia finale,il suo ruolo è confinato a maga secondaria. Premetto che forse queste cose sono accadute per le mie scelte e mi riprometto di comportarmi diversamente nella seconda run.

Un ulteriore critica la voglio fare al sistema di difficoltà,che è bilanciato malissimo. All'inizio si impreca parecchio ma sopratutto verso la fine,si diventa immortali. Ora sono a livello 35 e ho l'armatura del lupo.Non riesco a trovare ulteriori avversari che mi diano del filo da torcere..

Sicuramente ci sono altre cose che in sto momento mi sfuggono ma così di getto ho scritto queste cose.

Penso la stessa cosa, sopratutto su DJikstra

Modificato da Hulong Zhan Shi
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Riguardo Dijkstra, non è la sua morte ciò che mi dà fastidio del suo arco, è come ci si arriva. Intanto la nozione di ammazzare un re e prendere il potere quando eri una spia prima e sei diventato un boss criminale dopo (ovvero, non hai lo straccio di una pretesa di legittimità) mi lascia quantomeno perplesso, ma a parte questo; invece che magari crivellarli di frecce mentre festeggiano, non solo mandi appena, quanti, il doppio? dei tuoi sgherri rispetto a coloro che stai tradendo, ma come vedi che li hanno massacrati senza battere ciglio scendi in campo pure tu. Capirei contro Thaler, ma hai di fronte Roche, Ves e Geralt di Rivia, noto ai più come il migliore spadaccino del Nord e probabilmente anche del Sud, e gli ti getti addosso zoppicando con un bastone. Proprio ciò che mi aspetterei da Dijkstra, sì...

 

E non parliamo neanche della possibile scelta che puoi prendere in quell'occasione, che è a dir poco ridicola e se chiunque degli amici di Geralt lo venisse a sapere gli sputerebbe in faccia, e del fatto che sia l'unico modo per ottenere un finale in cui il Nord vince senza Radovid che continua a fare lo psicopatico.

 

Ed eccoci ad uno dei punti veramente dolenti... Radovid. Non so neanche da dove cominciare. Intanto è stato trasformato in un pazzo furioso; la scena degli scacchi è emblematica dell'imbarazzante lavoro svolto con questo personaggio, ma ogni volta che ce lo ritroviamo di fronte non fa altro che farneticare, mentre il gioco fa di tutto per renderlo un personaggio assolutamente negativo in tutto e per tutto. Come qualità compensativa viene definito un genio strategico e militare, l'unico bastione dei Regni Settentrionali (che ormai sono diventati Redania e basta, casomai avessero potuto inserire un minimo di profondità politica, che in The Witcher 3 è a livello da scuole elementari paragonato al predecessore) che possa tenere testa all'Impero di Nilfgaard, mostrandoci come prova l'annessione di Kaedwen tramite tradimento dei propri alleati durante i momenti cruciali di un'invasione nemica. Ovvero, una mossa assurda che non ha il minimo senso, ma che qui funziona perfettamente perché Radovid è un genio. Giusto.

 

E il bello è che alla fine, nonostante Radovid non abbia nulla di positivo che possa farti pensare che il suo assassinio non sia consigliato a lettere cubitali dal gioco, ti danno anche un pretesto per ammazzarlo senza la minima preoccupazione, facendogli ordinare la tua esecuzione. Perché non rendere la scelta un minimo più difficile (o, ancora meglio, lasciarti dell'amaro in bocca) magari facendogli mostrare rispetto per Geralt e l'intenzione di ricompensarlo, ad esempio? No, guai a renderlo un personaggio che non sia bidimensionale con la personalità di un cattivo da cartone animato, al contrario della tradizione della serie.

 

Giungiamo quindi, sempre per correlazione, al colpo al cuore più grave. La Caccia Selvaggia. In TW1 avevamo Jacques de Aldersberg, in TW2 avevamo Letho, e qui abbiamo un personaggio che, in quanto a complessità e profondità narrativa, non vale l'unghia del dito mignolo di nessuno dei due. Eredin. Non voglio spendere neanche un'altra parola per lamentarmi di lui, o di Imlerith, o di quell'altro di cui quasi manco ti dicono il nome tanto è insignificante, dato che la loro piattezza e banalità parlano da sole. Imperdonabile.

 

Infine, non dimentichiamoci anche il trattamento riservato ai giocatori di The Witcher 2, con la via di Iorveth (50% dei casi) completamente ignorata, la presenza di Anaïs (altro 50% dei casi) completamente ignorata nuovamente, e il fatto che Henselt possa non essere morto (75% dei casi) ignorato anch'esso. Devo dire che mi aspettavo molto, molto di più da CDPR, e la delusione è enorme. Per The Witcher 3 mi duole dire che si sono abbassati al livello dello standard dell'industria, con una trama e una profondità dei personaggi e degli eventi estremamente lacunose, sacrificando per non so quale motivo proprio quelli che erano i punti di forza della software house che si davano per scontati. Prima fra tutte l'eccellente ambiguità morale di scelte e conseguenze, che qui è stata demolita in favore del classico "scelta migliore, scelta un po' peggiore ma accettabile se proprio non vuoi ricaricare, scelta pessima" che tanto erano riusciti ad evitare e capovolgere nei titoli precedenti. Tra le quest di The Witcher 3 appena una manciata di secondarie, oltretutto senza la minima ripercussione ad un livello che non microscopico quando va bene, sfuggono a questo modello.

 

Mi fermo qui per non trasformare questo lungo post in un post interminabile, anche perché probabilmente più ci ragionerò sopra più mi verranno in mente altri motivi per lamentarmi, ma ci tengo a specificare che lo ritengo comunque un grandissimo gioco; il gameplay nonostante le pecche mi ha divertito come pochissime volte in un action-RPG, l'open-world è quello realizzato nel modo migliore che abbia mai visto, sia in termini di vastità e di densità geografica e di attività che di qualità delle cose da fare, il comparto grafico e artistico sono veramente ottimi, quello sonoro non ne parliamo, e la noia non si è presentata nemmeno per un secondo nelle più di cento ore che mi ci sono volute per finirlo. E di cose da fare me ne sono lasciate alle spalle più di qualcuna.

 

Certe quest restano veramente valide sul lato narrativo; se mi aveste chiesto cosa ne pensavo del gioco terminata la prima fase di Velen vi avrei detto che era un capolavoro indiscusso e la migliore esperienza RPG e videoludica in generale che avessi avuto da anni, se me l'aveste chiesto dopo Novigrad avrei detto lo stesso, ma più sono andato avanti... Più i difetti della narrativa si sono resi evidenti come bachi su una mela perfetta, fino a rivelare, alla fine, che il suo interno era pieno di marciume. Un vero e proprio schiaffo in pieno volto verso chi si aspettava, come me, che CDPR mantenesse alti i propri standard. A questo punto non posso fare altro che augurare a me stesso e a loro che per Cyberpunk 2077 si siano messi a lavorare con una rinnovata vivicità che molto probabilmente si è persa in dieci anni di The Witcher e nient'altro che The Witcher, e sperare per il meglio.

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Inviato (modificato)

@Hulong: ho pensato che mettere l'avvertimento a caratteri pseudo-cubitali nel titolo del topic potesse essere sufficiente, ma meglio essere prudenti :ok:

 

Allora è il mio turno.

 

Come avete già evidenziato, che non ci venga dato dei fanboy, questo gioco ha due facce. Per amor di schematizzazione, riassumo qui sotto quelli che, a mio avviso, sono i grandi pregi e difetti del titolo.

 

PRO:

 

 

 

1) Narrativa della main quest: la struttura narrativa della missione principale mi ha fatto impazzire, davvero. Una prima parte di ricerca, divisa in tre "aree", che dona un ritmo lento al gioco e permette di godersi al massimo l'ambiente. E' in questa fase, secondo me, che dovrebbero essere svolte pressoché tutte le missioni secondarie ed attività correlate. Ci sono colpi di scena, climax ascendenti e discendenti, il giusto mix di legami con il passato e spunti nuovi. Da quando si incontra Ciri, poi, cambia tutto. Narrativamente parlando, sempre riguardo la main quest, sono estremamente soddisfatto. Chiaramente il focus del gioco rimane sul rapporto Geralt-Ciri, con un contorno politico molto vago (e di cui parlerò in seguito), scelta che nonostante tutto ho apprezzato. Dal ritrovamento di Cirilla, appunto, il ritmo diventa serratissimo e perdersi nuovamente tra le tante attività secondarie dovrebbe essere proibito pre legge in questa fase. Si arriva dunque al finale, che ho temuto come poche altre cose nella vita, che per quanto non strabiliante mi ha appagato.

 

2) Combat system: promosso con riserve. Il concept del CS è fantastico, la semplice aggiunta della piroetta cambia in maniera radicale il modo di combattere. E' rapido, divertente, sanguinoso al punto giusto, riuscendo a rimanere comunque realistico e donando proprio l'impressione di essere uno strigo. Nella sezione dei CONTRO le riserve

 

3) Colonna sonora: tra le migliori di sempre, se non la migliore, dal mio punto di vista. Come secondo me la soundtrack di Halo: CE abbia contribuito in maniera estremamente rilevante ad elevare il gioco a capolavoro, qui siamo sugli stessi livelli. Altissimi.

 

4) Qualità attività secondarie: premetto, non sono affatto un "completista", tutt'altro semmai. E qui ho trovato pane per i miei denti. Non ho MAI sentito il bisogno di tagliare corto con delle attività, il solo motivo per cui ne ho lasciate indietro così tante è stato il conivolgimento nella main quest. Sicuramente questo è uno dei grandi punti di forza del titolo: la contestualizzazione di tutte le missioni ed attività (con alcune rilevanti eccezioni) contribuisce a dare profondità al gioco, permettendo di entrare davvero in contatto con l'ambiente ed il mondo di gioco attraverso la marea di personaggi introdotti nelle tantissime missioni secondarie. Peccato per le eccezioni.

 

5) Comparto artistico: nonostante la pulizia grafica non sia incredibile, il gioco è totalmente permeato da un'atmosfera quasi surreale, che varia da location a location. Nelle paludi si riesce quasi a respirare il putridume che ci circonda, nel Velen la devastazione della guerra è ovunque, nelle Skellige invece si avverte il freddo pungente e quasi purificante dell'aria, Novigrad invece sembra isolata dal resto del mondo. E' incredibile la cura riposta nella costruzione degli ambienti, donando al mondo di gioco una "varietà ragionata" e rendendo l'ambiente davvero uno dei protagonisti.

 

6) Kaer Mohren: in questa meravigliosa location si svolgono due delle più belle missioni che abbia mai affrontato in un videogioco. La prima, naturalmente, consiste nel raduno dei witcher della Scuola del Lupo. Dall'imitazione di Vesemir di Lambert ("Questo è un lavoro per...Vesemir!" :rotfl:) all'utilizzo del megascopio per rimorchiare le streghe travestiti da Yen, per almeno una mezz'ora ho riso come non mai con un pad in mano. La seconda è la missione della battaglia: dalla preparazione alla sua dolorosa fine, questa secondo me rappresenta uno dei momenti migliori del gioco. L'unica pecca è l'assenza di boss fight, perché altrimenti sarebbe potuto essere tranquillamente lo scontro finale con la Caccia.

 

7) Ciri: dite quello che volete, ma per quanto il gioco perda molto per certi versi dal ritrovamento di Ciri in poi, lei bilancia buona parte dei difetti. Già il primo incontro è reso in maniera fantastica, ed ammetto che per qualche decimo di secondo ho davvero pensato che fosse morta. Ancora maggiore la soddisfazione nel primo abbraccio. Ma poi ho colto ogni occasione per scoprire come avessero sviluppato questo personaggio, e non ne sono rimasto deluso. Il rapporto tra lei e Geralt rappresenta il punto centrale di tutto il gioco, ragion per cui possono passare in secondo piano tutte le questioni politiche e sociali del gioco senza troppi traumi.

 

8) Geralt: non deve essere facile scrivere le battute di un personaggio dicendo ogni singola volta: "Ma questo Geralt potrebbe dirlo?". Beh, secondo me ci sono riusciti alla perfezione. Non mi sono mai sentito estraneo al personaggio, avendo comunque la possibilità di prendere decisioni che, per quanto banali, erano totalmente opposte.

 

9) Open world: concludo la lista dei PRO con una menzione all'ambiente di gioco, anche se ne ho già parlato nella sezione del design artistico. Se la main quest fosse iniziata dopo 100 ore e mi avessero fatto vagare a caso per il mondo di gioco nel frattempo, facendo il "semplice witcher", non avrei smesso per un istante di girovagare alla ricerca dell'ennesimo lercioso contratto.

 

 

 

CONTRO

 

 

 

1) Gestione delle quest: senza se e senza ma, ciò che mi ha fatto maggiormente incazzare. In un RPG, a mio avviso, il sistema di reward per il completamento dell quest è fondamentale. Se non si completa la stragrande maggioranza delle quest prima di affrontare quella principale, queste (scusate il gioco di parole..) diverranno totalmente inutili ai fini del gioco. Vero, scoprirai nuovi personaggi, nuove storie, nuovi luoghi, ma non sono affatto stimolato ad affrontare una missione di livello 12 al livello 28. 5 punti esperienza per una missione durata 3 minuti in cui ho dovuto sconfiggere un paio di drowner, che nelle ultime fasi del gioco sono molto meno pericolosi di un qualsiasi bandito con scudo. Il problema non sta nemmeno tanto nella ricompensa, quanto nella soddisfazione stessa di completare la missione. Che gusto c'è nel prendersela con qualche sventurata creatura che ha avuto la sfortuna di capitarmi sotto tiro 20 ore di gioco più avanti? Oltretutto buona parte di queste missioni è posizionata in luoghi dove normalmente, durante una prima run, si accede con un livello già elevato. Va bene la narrativa, ma preferisco scoprire il tutto nella seconda run.

 

2) Difficoltà: a quanto pare Zoid ed io siamo gli unici a lamentarcene, ma non avete trovato il gioco dannatamente facile? Io non ho finito TW2 alla massima difficoltà nemmeno alla terza run (anche se ero un po' più nabbello), mentre qui dal livello 10 in poi i miei più acerrimi nemici sono diventati i detriti, i dislivelli, gli scalini, le scatole, le colonne... Lungi da me volermi vantare della mia bravura videoludica, che so non essere immensa, ma nelle ultime 50 ore di gioco sono morto due, e ribadisco due volte per "cause naturali". Un arcigrifone con 10 livelli più di me e Caranthir, entrambi annientati al secondo tentativo con il decotto giusto. Non avrei avuto bisogno di un equipaggiamento straordinario (ho completato il set dell'orso per questioni meramente estetiche), non ho avuto bisogno di ingegnarmi con pozioni, unguenti o decotti, non ho dovuto distribuire con elevata attenzione i punti sulle abilità. A livello di moveset dei nemici non mi lamento, però non è possibile che alla difficoltà più elevata si possa parare con la spada la beccata di una viverna, oppure che un elementale impieghi tutto quel tempo per sferrare due attacchi in sequenza, o ancora che un troll delle rocce possa essere così vulnerabile ai colpi di una spada. Sebbene Fixer non sarà d'accordo, in quanto è un argomento già toccato, secondo me un NG+ mantenendo l'equipaggiamento accumulato e tutti i nemici molto più forti anche nelle prime fasi, ci starebbe bene. Risolverebbe anche il problema della poca stimolazione nell'affrontare quest di livello infimo rispetto al nostro.

 

3) ...o di scelte e conseguenze: sebbene per i primi due punti abbia provato una certa rabbia, per questo è più delusione. Fix ha già spiegato il perché e mi trovo ampiamente d'accordo, la qualità narrativa a livello di struttura del sistema di scelte e conseguenze si è drammaticamente abbassata. E questo calo si è delineato su due fronti.

Innanzitutto sulla quest principale, dove le ripercussioni delle scelte fatte nelle prime 100 ore di gioco sul finale mi rimangono pressoché oscure, mentre quelle presenti nelle ultime 50 sono fin troppo scontate. Lo stesso destino di Ciri, da quanto ho dedotto quando lei affronta il Bianco Gelo, dipende da tre scelte ben precise e che, a mio avviso, risultano di una banalità allucinante. Per curiosità, qualcuno non ha giocato a palle di neve con lei, non l'ha aiutata a distruggere il laboratorio di Avallac'h o non l'ha accompagnata alla tomba di Skjall? Mah.

Il secondo fronte consiste nelle misisoni secondarie. Al di là di alcune eccezioni (come Il Signore della Foresta, mi pare), la sensazione generale è che il sistema di scelte non sia stato approfondito, né rischiato. Anche di questo ne avete già parlato, perciò non mi dilungo, sta di fatto che il marchio di fabbrica della saga è dolorosamente venuto a mancare. Anche la brutalità del mondo di gioco mi è parsa limitata in questo capitolo: ricordo ancora come a Flotsam fossi rimasto sconvolto dalla situazione che si era creata con Loredo, o dal comportamento di Henselt, mentre qui tranne che per qualche rogo e la raccapricciante storia delle Signore della Palude non mi è rimasto impresso molto altro.

 

4) Personaggi: con questo punto vorrei raccogliere tutte le problematiche narrative che invece mi hanno colpito negativamente. Di Radovid se n'è parlato, di Eredin pure, della misteriosa scomparsa dei più fidati amici di Geralt anche, così come l'assenza di Henselt e Iorveth. Solo quest'ultimo potrebbe essere perdonabile, non va con Saskia alla fine di TW2? In particolar modo il tasto dolente, secondo me, rimane la Caccia Selvaggia. Adesso, chiami il gioco The Witcher 3: WILD HUNT, ma vorrai dedicarti un minimo alla Wild Hunt? Prima della Battaglia di Kaer Morhen la Caccia sembrava inarrestabile, onnipotente, portatrice di distruzione in qualunque modo volesse. Dopo la Battaglia, non ho temuto per la sconfitta di Geralt & Co. per un singolo istante. Citando la riprovevole missione di Monte Brullo, la cui introduzione mi ha lasciato spiazzato, abbiamo davvero decimato l'esercito di Eredin, il Supremo Dio della Distruzione, massacrando uno dei suoi Generali in un'oretta scarsa di gioco? Malamente... In particolare quel senso di urgenza e dramma che ha accompagnato tutta la prima parte del gioco, nella seconda viene un po' a cadere. Con ciò non fraintendetemi, rimane valido anche quel che ho detto al punto 1 dei PRO. Semplicemente credo che il nemico sia stato esplorato i maniera davvero superficiale e che, invece di modificare la trama, che trovo appunto ottima, si sarebbe potuta aggiungere una decina di ore alla main quest per rendere lo scontro finale più coinvolgente.

 

 

 

In conclusione, ritengo TW3 una gigantesca occasione mancata di avere un capolavoro, dovendomi accontentare di un ottimo gioco. Il cambio di rotta è evidente, niente più trame ed intrighi in favore di una maggiore drammaticità delle relazioni tra i personaggi, ma questo ha portato ad un inevitabile snaturamento della serie. Togliendo infatti l'aleatorietà del mondo di gioco, dal momento che la trama risulta decisamente meno intricata che nei precedenti capitoli (e a dirla tutta soprattutto rispetto ai libri), è evidente che le scelte proposte possano essere anche meno difficili da prendere e possano essere affrontate con maggior coscienza delle conseguenze. Ciò nonostante è inutile girarci attorno, essendo un gioco ed avendo quindi a che fare con le emozioni, questo titolo me ne ha procurate molte ed intense, senza lasciarmi con la noia per un singolo istante.

Facciamo parlare i numeri: l'ho cominciato il 20 maggio e finito il 20 giugno, quindi all'incirca trenta giorni di cui più di sei li ho passati davanti al gioco. In pratica, più di un quinto del mio ultimo mese l'ho passato con TW3, un motivo ci sarà.

 

Ps: mi correggo, la cosa che più mi ha fatto incazzare è che avessi capito dal primo istante chi fosse quel maledetto gufo e non abbia potuto farci niente :icon_mad:


Certe quest restano veramente valide sul lato narrativo; se mi aveste chiesto cosa ne pensavo del gioco terminata la prima fase di Velen vi avrei detto che era un capolavoro indiscusso e la migliore esperienza RPG e videoludica in generale che avessi avuto da anni, se me l'aveste chiesto dopo Novigrad avrei detto lo stesso, ma più sono andato avanti... Più i difetti della narrativa si sono resi evidenti come bachi su una mela perfetta, fino a rivelare, alla fine, che il suo interno era pieno di marciume. Un vero e proprio schiaffo in pieno volto verso chi si aspettava, come me, che CDPR mantenesse alti i propri standard.

 

Secondo me è dovuto al cambio di scenario che è stato intrapreso, come ho scritto prima. In effetti non ho riscontrato veri e propri buchi, semmai ho avuto la sensazione che gli sviluppatori avessero optato per la "scelta facile". Come hai giustamente detto, proprio nelle parti finali del gioco, quand'era il momento di alzare ulteriormente il livello (o mantenersi costanti). Ed anzi, non è nemmeno la trama pricipale ad avermi deluso, semmai la sua linearità. Così come parte di quello che vi ruota intorno, attraverso l'irrilevanza delle quest secondarie nel plasmare la storia stessa. Probabilmente si può dire come, per quanto molto più grande, sia anche molto meno complesso dei precedenti.

Modificato da SrgRocky
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"Più forte dell'odio è l'amore.

Più forte dell'amore è... Mike Tyson, per esempio.."

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Sui pro nulla da dire, mi trovi ovviamente d'accordo, quindi passo direttamente ai contro. Sui quali sono d'accordo comunque, come si può leggere più avanti (o intuire sopra, se è per questo).

 

 

1) Gestione delle quest: senza se e senza ma, ciò che mi ha fatto maggiormente incazzare. In un RPG, a mio avviso, il sistema di reward per il completamento dell quest è fondamentale. Se non si completa la stragrande maggioranza delle quest prima di affrontare quella principale, queste (scusate il gioco di parole..) diverranno totalmente inutili ai fini del gioco. Vero, scoprirai nuovi personaggi, nuove storie, nuovi luoghi, ma non sono affatto stimolato ad affrontare una missione di livello 12 al livello 28. 5 punti esperienza per una missione durata 3 minuti in cui ho dovuto sconfiggere un paio di drowner, che nelle ultime fasi del gioco sono molto meno pericolosi di un qualsiasi bandito con scudo. Il problema non sta nemmeno tanto nella ricompensa, quanto nella soddisfazione stessa di completare la missione. Che gusto c'è nel prendersela con qualche sventurata creatura che ha avuto la sfortuna di capitarmi sotto tiro 20 ore di gioco più avanti? Oltretutto buona parte di queste missioni è posizionata in luoghi dove normalmente, durante una prima run, si accede con un livello già elevato. Va bene la narrativa, ma preferisco scoprire il tutto nella seconda run.

 

2) Difficoltà: a quanto pare Zoid ed io siamo gli unici a lamentarcene, ma non avete trovato il gioco dannatamente facile? Io non ho finito TW2 alla massima difficoltà nemmeno alla terza run (anche se ero un po' più nabbello), mentre qui dal livello 10 in poi i miei più acerrimi nemici sono diventati i detriti, i dislivelli, gli scalini, le scatole, le colonne... Lungi da me volermi vantare della mia bravura videoludica, che so non essere immensa, ma nelle ultime 50 ore di gioco sono morto due, e ribadisco due volte per "cause naturali". Un arcigrifone con 10 livelli più di me e Caranthir, entrambi annientati al secondo tentativo con il decotto giusto. Non avrei avuto bisogno di un equipaggiamento straordinario (ho completato il set dell'orso per questioni meramente estetiche), non ho avuto bisogno di ingegnarmi con pozioni, unguenti o decotti, non ho dovuto distribuire con elevata attenzione i punti sulle abilità. A livello di moveset dei nemici non mi lamento, però non è possibile che alla difficoltà più elevata si possa parare con la spada la beccata di una viverna, oppure che un elementale impieghi tutto quel tempo per sferrare due attacchi in sequenza, o ancora che un troll delle rocce possa essere così vulnerabile ai colpi di una spada. Sebbene Fixer non sarà d'accordo, in quanto è un argomento già toccato, secondo me un NG+ mantenendo l'equipaggiamento accumulato e tutti i nemici molto più forti anche nelle prime fasi, ci starebbe bene. Risolverebbe anche il problema della poca stimolazione nell'affrontare quest di livello infimo rispetto al nostro.

 

Riguardo la difficoltà, no, non siete gli unici... Anch'io ho riscontrato la semplificazione quasi estrema del gioco passato un certo punto, ma vuoi perché tendo sempre a ottimizzare il meno possibile nei giochi (nonostante non mi costerebbe praticamente nulla farlo, non riesco proprio ad investire questo materiale per quel potenziamento perché penso sempre che potrò utilizzarlo per qualcosa di migliore che troverò un minuto dopo... che ti devo dire...), vuoi per la mia testardaggine nell'affrontare le sfide (altra mia fissazione, se incontro un gruppo di dieci nemici mentre giravo col 10% della barra della vita e muoio senza aver usato questo segno o quella pozione, devo riaffrontarlo nelle stesse identiche condizioni o la ritengo una sconfitta... E vale per ogni tipo di gioco, dagli shooter a Dark Souls, quindi unendo questi due punti puoi immaginare quanto mi riesca ad incastrare in certe occasioni...), vuoi perché l'estetica del personaggio ha per me un'importanza *sempre* anteposta alle statistiche e all'efficacia dell'equipaggiamento (motivo per cui mi sono tenuto l'armatura dell'Orso base da poco dopo essere arrivato alle Skellige fino a praticamente la fine del gioco, tra le altre cose), non mi è pesata più di tanto. Possiamo dire che tendo ad impostarmi una difficoltà aggiuntiva tutto da solo, quindi in un certo modo compenso automaticamente. :whew:

 

Ho accorpato questi tuoi due punti anche poiché a me non hanno dato molto fastidio proprio dal momento che uno risolveva l'altro; a circa metà gioco mi sentivo pesantemente "sovralivellato" rispetto ai miei avversari, quindi meno salivo meglio era, e come scrissi all'epoca finii per accumulare punti abilità che non sapevo neanche come spendere. Inoltre, riguardo il primo punto spesso e volentieri ho portato a termine le quest senza neanche curarmi dell'esperienza o delle ricompense ottenute, ma esclusivamente per conoscerne la storia e sapere come andasse a finire, il che diventava la ricompensa principale. Su questo frangente sicuramente attribuisco a CDPR l'enorme merito di esser riusciti a fare una cosa del genere in un open-world così mastodontico, cosa che personalmente non avevo mai riscontrato prima d'ora avvicinarsi a questa stessa qualità.

 

Ah, e in quanto al NG+, se prima ero avverso all'idea (e lo sono tutt'ora, ad esempio, per TW1 e TW2), visto come hanno impostato il sistema di crescita e soprattutto la distribuzione del loot, sarebbe tutto sommato anche accettabile. Non ha senso trovare schemi per armi di livello 42 a metà gioco quando l'ho terminato al 35, né ha più importanza l'unicità di certi equipaggiamenti e il loro piazzamento quando ho trovato tre o quattro Addan Deith e altrettante armi che dovrebbero essere uniche, risultando alla fine esserlo praticamente soltanto gli schemi dei set da witcher e la spada Emmentaler. La quale oltretutto diventa presto obsoleta come tutto il resto.

 

 

 

3) ...o di scelte e conseguenze: sebbene per i primi due punti abbia provato una certa rabbia, per questo è più delusione. Fix ha già spiegato il perché e mi trovo ampiamente d'accordo, la qualità narrativa a livello di struttura del sistema di scelte e conseguenze si è drammaticamente abbassata. E questo calo si è delineato su due fronti.

Innanzitutto sulla quest principale, dove le ripercussioni delle scelte fatte nelle prime 100 ore di gioco sul finale mi rimangono pressoché oscure, mentre quelle presenti nelle ultime 50 sono fin troppo scontate. Lo stesso destino di Ciri, da quanto ho dedotto quando lei affronta il Bianco Gelo, dipende da tre scelte ben precise e che, a mio avviso, risultano di una banalità allucinante. Per curiosità, qualcuno non ha giocato a palle di neve con lei, non l'ha aiutata a distruggere il laboratorio di Avallac'h o non l'ha accompagnata alla tomba di Skjall? Mah.

Il secondo fronte consiste nelle misisoni secondarie. Al di là di alcune eccezioni (come Il Signore della Foresta, mi pare), la sensazione generale è che il sistema di scelte non sia stato approfondito, né rischiato. Anche di questo ne avete già parlato, perciò non mi dilungo, sta di fatto che il marchio di fabbrica della saga è dolorosamente venuto a mancare. Anche la brutalità del mondo di gioco mi è parsa limitata in questo capitolo: ricordo ancora come a Flotsam fossi rimasto sconvolto dalla situazione che si era creata con Loredo, o dal comportamento di Henselt, mentre qui tranne che per qualche rogo e la raccapricciante storia delle Signore della Palude non mi è rimasto impresso molto altro.

 

Come si sarà intuito sono sicuramente d'accordo. Per contro, alcune scelte di Ciri sono altrettanto oscure quanto sono banali quelle citate, ad esempio ho letto che non accompagnarla a sentire cosa vogliono le maghe della Loggia sarebbe un'altra scelta positiva, nonostante non mi è sembrata affatto un'imposizione da parte di Geralt, né Ciri mi sia parsa minimamente irritata. Boh.

 

(RIguardo le palle di neve, non so come ma mi sono perso quell'occasione. :whew: Cionostante è tornata anche nella mia partita, quindi vai a capire...)

 

 

 

Secondo me è dovuto al cambio di scenario che è stato intrapreso, come ho scritto prima. In effetti non ho riscontrato veri e propri buchi, semmai ho avuto la sensazione che gli sviluppatori avessero optato per la "scelta facile". Come hai giustamente detto, proprio nelle parti finali del gioco, quand'era il momento di alzare ulteriormente il livello (o mantenersi costanti). Ed anzi, non è nemmeno la trama pricipale ad avermi deluso, semmai la sua linearità. Così come parte di quello che vi ruota intorno, attraverso l'irrilevanza delle quest secondarie nel plasmare la storia stessa. Probabilmente si può dire come, per quanto molto più grande, sia anche molto meno complesso dei precedenti.

 

Purtroppo è vero, ma le dimensioni non sono una scusa per certe scelte assolutamente imperdonabili che hanno fatto. Cosa ci sarebbe voluto a rendere le decisioni più difficili da prendere, i personaggi più poliedrici, le situazioni più ambigue? Dovevano proprio trasformare Radovid in una caricatura? Dijkstra in un traditore cerebroleso? La Caccia Selvaggia in un pretesto?

 

Purtroppo, siccome le loro potenzialità le hanno dimostrate nei giochi precedenti e stavolta di tempo e risorse ne hanno avuti più che a sufficienza, l'unica spiegazione che riesco a darmi è una deliberata edulcorazione dell'esperienza per assecondare i gusti delle masse di giocatori che pretendono di essere imboccati dai giochi e si spaventano di fronte al minimo accenno di complessità. Il che, credimi, è veramente brutto da considerare, specialmente alla luce di tutte le speranze non infondate (perché lo ripeto, i precedenti per aspettarsi ben di meglio da CDPR c'erano eccome) che avevo verso questo aspetto.

 

 

 

 

 

Ps: mi correggo, la cosa che più mi ha fatto incazzare è che avessi capito dal primo istante chi fosse quel maledetto gufo e non abbia potuto farci niente :icon_mad:

 

Ecco, io quando me l'ha detto Triss mi sono sentito esattamente come Zoltan. Per la serie che avrei potuto tranquillamente perderla a carte pure io. Mi sono sentito un imbecille che non puoi capire quanto.

 

Era OVVIO, maledizione. OVVIO.

 

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Riguardo la difficoltà, no, non siete gli unici... Anch'io ho riscontrato la semplificazione quasi estrema del gioco passato un certo punto, ma vuoi perché tendo sempre a ottimizzare il meno possibile nei giochi (nonostante non mi costerebbe praticamente nulla farlo, non riesco proprio ad investire questo materiale per quel potenziamento perché penso sempre che potrò utilizzarlo per qualcosa di migliore che troverò un minuto dopo... che ti devo dire...), vuoi per la mia testardaggine nell'affrontare le sfide (altra mia fissazione, se incontro un gruppo di dieci nemici mentre giravo col 10% della barra della vita e muoio senza aver usato questo segno o quella pozione, devo riaffrontarlo nelle stesse identiche condizioni o la ritengo una sconfitta... E vale per ogni tipo di gioco, dagli shooter a Dark Souls, quindi unendo questi due punti puoi immaginare quanto mi riesca ad incastrare in certe occasioni...), vuoi perché l'estetica del personaggio ha per me un'importanza *sempre* anteposta alle statistiche e all'efficacia dell'equipaggiamento (motivo per cui mi sono tenuto l'armatura dell'Orso base da poco dopo essere arrivato alle Skellige fino a praticamente la fine del gioco, tra le altre cose), non mi è pesata più di tanto. Possiamo dire che tendo ad impostarmi una difficoltà aggiuntiva tutto da solo, quindi in un certo modo compenso automaticamente. :whew:

 

Ho accorpato questi tuoi due punti anche poiché a me non hanno dato molto fastidio proprio dal momento che uno risolveva l'altro; a circa metà gioco mi sentivo pesantemente "sovralivellato" rispetto ai miei avversari, quindi meno salivo meglio era, e come scrissi all'epoca finii per accumulare punti abilità che non sapevo neanche come spendere. Inoltre, riguardo il primo punto spesso e volentieri ho portato a termine le quest senza neanche curarmi dell'esperienza o delle ricompense ottenute, ma esclusivamente per conoscerne la storia e sapere come andasse a finire, il che diventava la ricompensa principale. Su questo frangente sicuramente attribuisco a CDPR l'enorme merito di esser riusciti a fare una cosa del genere in un open-world così mastodontico, cosa che personalmente non avevo mai riscontrato prima d'ora avvicinarsi a questa stessa qualità.

 

Ah, e in quanto al NG+, se prima ero avverso all'idea (e lo sono tutt'ora, ad esempio, per TW1 e TW2), visto come hanno impostato il sistema di crescita e soprattutto la distribuzione del loot, sarebbe tutto sommato anche accettabile. Non ha senso trovare schemi per armi di livello 42 a metà gioco quando l'ho terminato al 35, né ha più importanza l'unicità di certi equipaggiamenti e il loro piazzamento quando ho trovato tre o quattro Addan Deith e altrettante armi che dovrebbero essere uniche, risultando alla fine esserlo praticamente soltanto gli schemi dei set da witcher e la spada Emmentaler. La quale oltretutto diventa presto obsoleta come tutto il resto.

 

Come ho detto nemmeno io sono particolarmente fissato nel ricercare l'unguento definitivo, a meno che non ne sia costretto, ciò nondimeno avrei voluto che alla difficoltà elevata il gioco mostrasse un gran livello di sfida. Ti dico, dopo una cinquantina di ore avevo ancora l'armatura di Kaer Morhen, a livello 25 usavo ancora la spada di Tir Tocahir di livello 11, andavo in giro senza il perk Sole e Stelle (ci siam capiti..) e senza la pozione Rondine a portata di mano una volta sbloccata la modalità alternativa del Quen. Non è possibile. Mi chiedo il motivo, perché (come discuto successivamente) l'apertura del gioco alle masse non dovrebbe escludere la sfida del gioco alla difficoltà più elevata. Il problema infatti non lo trovavo tanto nella ricompensa, quanto nell'appagamento derivato dal completare le quest. Tanto ero rimasto piacevolmente sorpreso dal combattimento col primo grifone (sarò morto almeno 10 volte ed ero tentato di abbassare la difficoltà) quanto sono rimasto deluso da un terzo di gioco in poi. Che poi, per assurdo, ci ho messo una vita per salire di livello nella prima metà del gioco invece che nell'ultima. La distribuzione dei punti esperienza tra missione principale e secondarie è totalmente sbilanciata. Purtroppo rimane secondo me un problema enorme, la prossima run (che temo non farò prima dell'uscita del primo DLC) la giocherò in maniera del tutto diversa. Mi spolperò tutte le missioni secondarie possibili e poi mi butterò sulla main quest (che di contro risulterà facile come bere un bicchier d'acqua :acc: ).

 

Come si sarà intuito sono sicuramente d'accordo. Per contro, alcune scelte di Ciri sono altrettanto oscure quanto sono banali quelle citate, ad esempio ho letto che non accompagnarla a sentire cosa vogliono le maghe della Loggia sarebbe un'altra scelta positiva, nonostante non mi è sembrata affatto un'imposizione da parte di Geralt, né Ciri mi sia parsa minimamente irritata. Boh.

 

(RIguardo le palle di neve, non so come ma mi sono perso quell'occasione. :whew: Cionostante è tornata anche nella mia partita, quindi vai a capire...)

 

Ma va, questa infatti non la sapevo. Ero rimasto sconcertato dalla banalità del sistema scelte-conseguenze perché quando Ciri entra nella torre per affrontare il Bianco Gelo ricorda i bei momenti passati con Geralt, ovvero quelli che ho citato prima. Essendo le uniche scelte a tempo che la riguardino, se non erro, ho dedotto che fosse necessario fare tre centri per salvarla, in piena tradizione BioWare. Che anche lì..lei ha questi ricordi e quindi trova la forza di vincere? Boh, magari un altro finale mi chiarirebbe le idee... Il problema è che, anche rigiocandolo, difficilmente farei scelte diverse. Cioè, sarò malato io, ma non mi va di esplorare tutte le possibilità andando forzatamente contro la mia volontà, compromettendo l'intera run. Soprattutto quando si è così legati ai personaggi. Ma questo è uno sfogo personale...

 

Per inciso, provala in un'altra run la scena delle palle di neve (non credo avrai difficoltà a reperirla), è stato in assoluto uno dei miei momenti preferiti del gioco. E guarda caso dove si svolgeva? :rolleyes:

 

Purtroppo è vero, ma le dimensioni non sono una scusa per certe scelte assolutamente imperdonabili che hanno fatto. Cosa ci sarebbe voluto a rendere le decisioni più difficili da prendere, i personaggi più poliedrici, le situazioni più ambigue? Dovevano proprio trasformare Radovid in una caricatura? Dijkstra in un traditore cerebroleso? La Caccia Selvaggia in un pretesto?

 

Purtroppo, siccome le loro potenzialità le hanno dimostrate nei giochi precedenti e stavolta di tempo e risorse ne hanno avuti più che a sufficienza, l'unica spiegazione che riesco a darmi è una deliberata edulcorazione dell'esperienza per assecondare i gusti delle masse di giocatori che pretendono di essere imboccati dai giochi e si spaventano di fronte al minimo accenno di complessità. Il che, credimi, è veramente brutto da considerare, specialmente alla luce di tutte le speranze non infondate (perché lo ripeto, i precedenti per aspettarsi ben di meglio da CDPR c'erano eccome) che avevo verso questo aspetto.

 

A mio avviso i problemi sotto questo aspetto sono due. Innanzitutto il gioco è talmente superiore rispetto ai predecessori a livello contenutistico, che sarebbe stato uno sforzo titanico replicare la complessità della struttura narrativa di essi (parlo soprattutto per TW2, che ho molto più vivido). Quindi non credo che le dimensioni fossero una scusa, quanto un vero e proprio limite delle capacità dello studio. Insomma, noi probabilmente avevamo delle aspettative enormi riguardo al gioco, sopravvalutando un po' gli stessi sviluppatori. Riuscire ad amalgamare una mole di contenuti così elevata ad una storia, mantenendo coerenza e qualità narrativa, immagino fosse troppo anche per loro. Dall'altro lato, è innegabile che si siano anche adagiati sugli allori, come hai fatto notare. Chiamiamola apertura alle masse, semplificazione, edulcorazione, ma certi elementi rimangono inammissibili appunto. E questa sensazione, come detto prima, la si ha per molte delle scelte presenti nel gioco, nonché in una certa superficialità degli argomenti trattati. Sembra una versione leggera della sindrome di BW, con un declino sia in Mass Effect che in Dragon Age.

 

 

 

Ecco, io quando me l'ha detto Triss mi sono sentito esattamente come Zoltan. Per la serie che avrei potuto tranquillamente perderla a carte pure io. Mi sono sentito un imbecille che non puoi capire quanto.

 

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"Più forte dell'odio è l'amore.

Più forte dell'amore è... Mike Tyson, per esempio.."

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A mio avviso i problemi sotto questo aspetto sono due. Innanzitutto il gioco è talmente superiore rispetto ai predecessori a livello contenutistico, che sarebbe stato uno sforzo titanico replicare la complessità della struttura narrativa di essi (parlo soprattutto per TW2, che ho molto più vivido). Quindi non credo che le dimensioni fossero una scusa, quanto un vero e proprio limite delle capacità dello studio. Insomma, noi probabilmente avevamo delle aspettative enormi riguardo al gioco, sopravvalutando un po' gli stessi sviluppatori. Riuscire ad amalgamare una mole di contenuti così elevata ad una storia, mantenendo coerenza e qualità narrativa, immagino fosse troppo anche per loro. Dall'altro lato, è innegabile che si siano anche adagiati sugli allori, come hai fatto notare. Chiamiamola apertura alle masse, semplificazione, edulcorazione, ma certi elementi rimangono inammissibili appunto. E questa sensazione, come detto prima, la si ha per molte delle scelte presenti nel gioco, nonché in una certa superficialità degli argomenti trattati. Sembra una versione leggera della sindrome di BW, con un declino sia in Mass Effect che in Dragon Age.

 

Questo lo capisco, ma la quantità di contenuti sarebbe una giustificazione se il problema fossero la mancanza di opzioni, o che certe spiegazioni venissero risolte in una linea di dialogo e via, o che avessero dovuto saltare qualche collegamento. Ma a parte i retcon di The Witcher 2, che per quanto fastidiosi non sono assolutamente il difetto principale di cui sono deluso, sono tutte cose che avrebbero potuto risolvere semplicemente puntando ad impegnare maggiormente il cervello e la moralità del giocatore. Senza dover aggiungere ore e ore di dialoghi, semplicemente modificando quelli che ci hanno presentato.

 

Le aspettative, come continuo a sostenere, erano alte perché CDPR ha dimostrato di essere in grado di poter fare di meglio. Lo ha dimostrato e riconfermato! Per questo quando guardo a come hanno trattato Eredin o Radovid o tanti altri come Dijkstra, Whoreson Junior, pure la contrapposizione imbarazzante dei due figli di Crach an Craite (chi ha il coraggio di dire che il gioco presenti la scelta di aiutare Hjalmar sullo stesso piano di quella di aiutare Cerys? Con conseguenze che ovviamente rispecchiano perfettamente la contrapposizione), non riesco a buttarla giù. Si sarebbe trattato semplicemente di modificare una linea di dialogo o una slide a fine gioco e sarebbe finita lì; per riprendere sempre l'esempio di Radovid, invece che ordinare ai suoi uomini di farti fuori, in quello stesso momento avrebbero potuto fargli dire che ritiene Geralt un uomo onorevole e che se trovate veramente Philippa lo ricoprirà d'oro. Ecco, la prima cosa che mi è venuta in mente, zero lavoro aggiuntivo e già il giocatore si sarebbe sentito più una "cacca". Invece no, vai giù ancora più duro sul Radovid pazzo sbavante, casomai avessimo ancora bisogno di motivazioni per volerlo rimuovere da questa terra. Tipo, che ne so, gli stermini indiscriminati di maghi, doppler e presunti tali, categoria in cui ricadono tre quarti delle persone più importanti della vita di Geralt.

 

Riguardo la Caccia Selvaggia, là sì che sarebbe servito un lavoro molto più curato, ma evitare del tutto la caratterizzazione degli antagonisti principali del titolo, oltretutto presenti e anticipati fin dal primo capitolo della saga, per ridurli a quel vergognoso pretesto, non lo accetto. Perché il Barone Sanguinario è caratterizzato nel minimo dettaglio con lati positivi e negativi mentre Eredin dice quattro frasi fatte in croce, ha meno ambiguità morale di Satana e lo si vede per cinque minuti in tutto il gioco? Perché la Caccia Selvaggia è trattata come se non avesse alcuna importanza e fosse soltanto un espediente per lo svolgimento della trama principale?

 

E ricordiamoci che The Witcher 2 ha avuto tagli enormi per via del rischio di fallimento se non avessero fatto uscire il gioco, c'era tutto un capitolo ambientato in Dol Blathanna che è finito nel cestino, per dire, eppure in quanto a storia e personaggi rasenta la perfezione. Cosa è successo con The Witcher 3 probabilmente non lo sapremo mai, ma sono convinto che le condizioni per far uscire qualcosa allo stesso livello del predecessore (non dico neanche che avrebbe dovuto superarlo), ma anche del primo capitolo che ritengo comunque inferiore al secondo, ci fossero tutte. E questa parte del gioco era pure bella che terminata in tempo per l'uscita ad ottobre scorso, quando non si sono fatti problemi a rimandarlo per ben due volte per assicurare qualità sotto altri aspetti.

 

 

Ma va, questa infatti non la sapevo. Ero rimasto sconcertato dalla banalità del sistema scelte-conseguenze perché quando Ciri entra nella torre per affrontare il Bianco Gelo ricorda i bei momenti passati con Geralt, ovvero quelli che ho citato prima. Essendo le uniche scelte a tempo che la riguardino, se non erro, ho dedotto che fosse necessario fare tre centri per salvarla, in piena tradizione BioWare. Che anche lì..lei ha questi ricordi e quindi trova la forza di vincere? Boh, magari un altro finale mi chiarirebbe le idee... Il problema è che, anche rigiocandolo, difficilmente farei scelte diverse. Cioè, sarò malato io, ma non mi va di esplorare tutte le possibilità andando forzatamente contro la mia volontà, compromettendo l'intera run. Soprattutto quando si è così legati ai personaggi. Ma questo è uno sfogo personale...

 

Per inciso, provala in un'altra run la scena delle palle di neve (non credo avrai difficoltà a reperirla), è stato in assoluto uno dei miei momenti preferiti del gioco. E guarda caso dove si svolgeva? :rolleyes:

 

E infatti in parte ci hai preso, ovvero a quanto ho letto le scelte da azzeccare sono tre su cinque, o su quattro se non la porti dall'imperatore. Tra l'altro neanche a me piace rigiocare un titolo per prendere decisioni diverse solo per vedere cosa succederebbe, ma se sono rese, *per dirne uno a caso*, come in The Witcher 2 (lo so, sembrerò un disco rotto), il gioco mi spinge a farlo e io stesso ne sono spinto, poiché sono scelte difficili ed estremamente grigie. Meravigliosamente grigie. Ma pure lì ci sono cose che non cambierei mai, e regolarmente rifaccio sempre allo stesso modo. Quando le decisioni sono così come il 90% delle decisioni da prendere in The Witcher 3... Eh.

 

Per la scena delle palle di neve, comunque, chissà perché punto su Kaer Morhen... E se mi dici che dopo la battaglia tu e Ciri non siete finiti a spaccarvi di vodka domača di Lambert lamentandovi di quanto la vita faccia schifo, penso di poter pure dedurre l'occasione. :squile:

 

 

 

 

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Ti assicuro che quel momento, passato l'istante rivelatorio in cui ho visto la luce scendermi sulla psiche, l'ho passato a darmi manate sulla fronte. Potevo sentire le grasse risate degli scrittori di CDPR fin da Varsavia.

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Questo lo capisco, ma la quantità di contenuti sarebbe una giustificazione se il problema fossero la mancanza di opzioni, o che certe spiegazioni venissero risolte in una linea di dialogo e via, o che avessero dovuto saltare qualche collegamento. Ma a parte i retcon di The Witcher 2, che per quanto fastidiosi non sono assolutamente il difetto principale di cui sono deluso, sono tutte cose che avrebbero potuto risolvere semplicemente puntando ad impegnare maggiormente il cervello e la moralità del giocatore. Senza dover aggiungere ore e ore di dialoghi, semplicemente modificando quelli che ci hanno presentato.

 

Le aspettative, come continuo a sostenere, erano alte perché CDPR ha dimostrato di essere in grado di poter fare di meglio. Lo ha dimostrato e riconfermato! Per questo quando guardo a come hanno trattato Eredin o Radovid o tanti altri come Dijkstra, Whoreson Junior, pure la contrapposizione imbarazzante dei due figli di Crach an Craite (chi ha il coraggio di dire che il gioco presenti la scelta di aiutare Hjalmar sullo stesso piano di quella di aiutare Cerys? Con conseguenze che ovviamente rispecchiano perfettamente la contrapposizione), non riesco a buttarla giù. Si sarebbe trattato semplicemente di modificare una linea di dialogo o una slide a fine gioco e sarebbe finita lì; per riprendere sempre l'esempio di Radovid, invece che ordinare ai suoi uomini di farti fuori, in quello stesso momento avrebbero potuto fargli dire che ritiene Geralt un uomo onorevole e che se trovate veramente Philippa lo ricoprirà d'oro. Ecco, la prima cosa che mi è venuta in mente, zero lavoro aggiuntivo e già il giocatore si sarebbe sentito più una "cacca". Invece no, vai giù ancora più duro sul Radovid pazzo sbavante, casomai avessimo ancora bisogno di motivazioni per volerlo rimuovere da questa terra. Tipo, che ne so, gli stermini indiscriminati di maghi, doppler e presunti tali, categoria in cui ricadono tre quarti delle persone più importanti della vita di Geralt.

 

Riguardo la Caccia Selvaggia, là sì che sarebbe servito un lavoro molto più curato, ma evitare del tutto la caratterizzazione degli antagonisti principali del titolo, oltretutto presenti e anticipati fin dal primo capitolo della saga, per ridurli a quel vergognoso pretesto, non lo accetto. Perché il Barone Sanguinario è caratterizzato nel minimo dettaglio con lati positivi e negativi mentre Eredin dice quattro frasi fatte in croce, ha meno ambiguità morale di Satana e lo si vede per cinque minuti in tutto il gioco? Perché la Caccia Selvaggia è trattata come se non avesse alcuna importanza e fosse soltanto un espediente per lo svolgimento della trama principale?

 

E ricordiamoci che The Witcher 2 ha avuto tagli enormi per via del rischio di fallimento se non avessero fatto uscire il gioco, c'era tutto un capitolo ambientato in Dol Blathanna che è finito nel cestino, per dire, eppure in quanto a storia e personaggi rasenta la perfezione. Cosa è successo con The Witcher 3 probabilmente non lo sapremo mai, ma sono convinto che le condizioni per far uscire qualcosa allo stesso livello del predecessore (non dico neanche che avrebbe dovuto superarlo), ma anche del primo capitolo che ritengo comunque inferiore al secondo, ci fossero tutte. E questa parte del gioco era pure bella che terminata in tempo per l'uscita ad ottobre scorso, quando non si sono fatti problemi a rimandarlo per ben due volte per assicurare qualità sotto altri aspetti.

 

Ma infatti concordo con il fatto che parte del problema consista in una semplificazione del mondo di gioco. Innanzitutto ritengo molto più grave il trattamento subito dai figli di Crach e Dijkstra rispetto a quelli di Radovid e la Caccia.

Radovid, per quanto sia stato sviluppato in maniera estremamente ordinaria, a mio avviso rimane un personaggio credibile. Se avesse deciso di ricompensarti, come sostieni, secondo me si sarebbe usciti totalmente dal personaggio di pazzo furioso che gli hanno cucito addosso. E non mi sarei sentito meno incline alla sua eliminazione per qualche ricompensa, semmai per un'amnistia a Yen, ma si sarebbe nuovamente usciti dal personaggio. Quel che più mi ha fatto storcere il naso fosse come le opzioni di dialogo stesse ti spingessero a completare la sua quest. Provo a spiegarmi meglio: era come se non effettuare quella missione corrispondesse ad evitare un pezzo di trama importante, alla stregua di decidere se accettare un contratto o meno. Per questo ho odiato più la missione in sé che non il personaggio di Radovid. La Caccia, poi, a mio avviso è stata semplicemente sfruttata poco. Dalla battaglia di Kaer Morhen quante ore ci saranno di trama principale, una decina? Su una cinquantina totale? Troppo poco. Avrebbero dovuto esplorare ulteriormente questa parte di trama, approfondendo il rapporto con i nemici. Ciò nonostante anche qui, rimane a mio avviso un lavoro incompleto, non sbagliato. Certo, mi potrai dire che comunque il gioco rimane quello, quindi conta in ogni caso come uno sbaglio, ma io lo trovo meno grave dei successivi due.

Partiamo coi figli di Crach. Assolutamente ridicolo, all'interno di qualunque stereotipo. E se da un lato anche Radovid sia stereotipato, ma comunque in linea col personaggio di un re, qui siamo malamente. Hjalmar sembra un cerebroleso buono solo con un'arma in mano, mentre la situazione politica di Skellige richiede ai suoi regnanti un minimo di arguzia (com'è spiegato nel gioco stesso). Cerys, invece, è ovviamente la ragazza "debole" ma decisa, nonché dotata di grande intelligenza strategica. In un contesto sanguinario come quello delle isole, come questi due ragazzi fossero venuti su così ce lo deve spiegare solo Crach. Senza contare che, logicamente, proprio i figli di quest'ultimo spiccassero per le loro incredibili doti di leadership. Nessuno dei due subordinato all'altro, non il minimo risentimento, non una punta d'invidia tra le due parti. La prossima pubblicità della Mulino Bianco la faranno a Kaer Trolde.

Finisco con Dijkstra, la vera vittima del gioco. Qui l'errore di sceneggiatura è palese, quindi non mi dilungo nemmeno in qualche scontata filippica.

 

La cosa assurda è che abbiano toppato proprio sulle parti più importanti del gioco, mentre la qualità degli elementi secondari rimane eleva. Per questo continuo a dire che la mole di contenuti debba necessariamente aver influenzato la qualità dello sviluppo del gioco. Magari, dico per dire, se per TW2 avessero messo 10 persone a lavorare sulla main quest e 5 sulle secondarie, per TW3 avranno tenuto 10 persone per la prima e 20 per le seconde. Dove poi quelle 10 persone si saranno trovate con molte più cose da fare (visto che a livello di durate della main quest comunque TW3 supera il predecessore). Onestamente è l'unica spiegazione che possa venirmi in mente. E poi non credo che ad ottobre si sarebbero potuti mettere a modificare la storia del gioco, avrebbe stravolto tutto.

EDIT: a questa parte aggiungo che, una volta individuata una certa correlazione tra qualità narrativa e stimolazione intellettuale del giocatore, almeno per il mondo di TW, ad una maggiore qualità corrisponda anche una maggiore quantità di lavoro nella scrittura della sceneggiatura. Magari era scontato, ma ho voluto puntualizzare come una maggiore quantità di lavoro potesse influenzare gli aspetti che hanno contraddistinto la saga.

 

Una curiosità, sul forum ufficiale che dicono? Non mi sorprenderei per delle piccole azioni di guerriglia.

 

 

E infatti in parte ci hai preso, ovvero a quanto ho letto le scelte da azzeccare sono tre su cinque, o su quattro se non la porti dall'imperatore. Tra l'altro neanche a me piace rigiocare un titolo per prendere decisioni diverse solo per vedere cosa succederebbe, ma se sono rese, *per dirne uno a caso*, come in The Witcher 2 (lo so, sembrerò un disco rotto), il gioco mi spinge a farlo e io stesso ne sono spinto, poiché sono scelte difficili ed estremamente grigie. Meravigliosamente grigie. Ma pure lì ci sono cose che non cambierei mai, e regolarmente rifaccio sempre allo stesso modo. Quando le decisioni sono così come il 90% delle decisioni da prendere in The Witcher 3... Eh.

 

Per la scena delle palle di neve, comunque, chissà perché punto su Kaer Morhen... E se mi dici che dopo la battaglia tu e Ciri non siete finiti a spaccarvi di vodka domača di Lambert lamentandovi di quanto la vita faccia schifo, penso di poter pure dedurre l'occasione. :squile:

 

Allora aggiungo un altro errore di sceneggiatura. Ricordo che le opzioni di dialogo fossero: "Conosco un antico rimedio per stare meglio" e "Hai ragione, la vita fa schifo". Com'è possibile che, dal momento che parliamo del witcher Geralt (come quella stessa sera ci insegna), le due scelte non portassero entrambe alla conseguenza che hai descritto tu? :lol:

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Più forte dell'amore è... Mike Tyson, per esempio.."

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Una curiosità, sul forum ufficiale che dicono? Non mi sorprenderei per delle piccole azioni di guerriglia.

 

Non ho letto molto finora, ma di thread di gente delusa dalle stesse cose ne ho visti più di qualcuno. La guerriglia l'ho vista più che altro da quelli che hanno problemi tecnici o che si lamentano che il loro piccolo bug non è già stato sistemato prima di tutti gli altri.

 

 

Allora aggiungo un altro errore di sceneggiatura. Ricordo che le opzioni di dialogo fossero: "Conosco un antico rimedio per stare meglio" e "Hai ragione, la vita fa schifo". Com'è possibile che, dal momento che parliamo del witcher Geralt (come quella stessa sera ci insegna), le due scelte non portassero entrambe alla conseguenza che hai descritto tu? :lol:

 

Ah era lì allora! Ti assicuro che infatti avevo pensato che le due opzioni portassero alle conseguenze opposte, così quando ho visto cosa succedeva con quella che avevo scelto mi sono messo l'anima in pace pensando che il risultato fosse lo stesso in entrambi i casi. :asd:

 

 

La cosa assurda è che abbiano toppato proprio sulle parti più importanti del gioco, mentre la qualità degli elementi secondari rimane eleva. Per questo continuo a dire che la mole di contenuti debba necessariamente aver influenzato la qualità dello sviluppo del gioco. Magari, dico per dire, se per TW2 avessero messo 10 persone a lavorare sulla main quest e 5 sulle secondarie, per TW3 avranno tenuto 10 persone per la prima e 20 per le seconde. Dove poi quelle 10 persone si saranno trovate con molte più cose da fare (visto che a livello di durate della main quest comunque TW3 supera il predecessore). Onestamente è l'unica spiegazione che possa venirmi in mente. E poi non credo che ad ottobre si sarebbero potuti mettere a modificare la storia del gioco, avrebbe stravolto tutto.

EDIT: a questa parte aggiungo che, una volta individuata una certa correlazione tra qualità narrativa e stimolazione intellettuale del giocatore, almeno per il mondo di TW, ad una maggiore qualità corrisponda anche una maggiore quantità di lavoro nella scrittura della sceneggiatura. Magari era scontato, ma ho voluto puntualizzare come una maggiore quantità di lavoro potesse influenzare gli aspetti che hanno contraddistinto la saga.

 

Certo, può essere come dici tu, ma neanche in quel caso mi starebbe bene che abbiano sacrificato gli aspetti più importanti del titolo in favore di altro o per fare le stesse cose in quantità maggiore ma in qualità peggiore. Tutto può essere alla fin fine, d'accordo, ma perché ogni antagonista del gioco è un personaggio cattivo al 100%? Tolti i già citati Radovid e Dijkstra, nelle Skellige hai la moglie del vecchio re che fa sterminare tutti i pretendenti al trono possibili per far eleggere il figlio senza battere ciglio, a Novigrad hai i fanatici del Fuoco Eterno e in particolare Menge, che casomai non fossero già abbastanza deviati ti mettono una comoda tortura di Triss per essere certi che non ci fosse nemmeno un'ombra di positività in un antagonista (non sia mai!), sempre a Novigrad c'è il serial killer vampiro col collega sacerdote che sono uno peggio dell'altro, non dimentichiamoci di Whoreson Junior che te lo fanno trovare comodamente seduto in mezzo a una mezza dozzina di fanciulle torturate e massacrate, in Velen hai le "tre più una" Megere che non credo abbiano bisogno di introduzioni, e a tenere insieme la baracca troviamo finalmente la Caccia Selvaggia. Possibile che da TW2 a TW3 siano passati da un estremo all'altro senza accorgersi di quanto fossero monodimensionali i villains? Veramente non riesco a trovare una singola qualità positiva in nessuno di essi.

 

Comunque, citando il fatto che il gioco fosse finito ad ottobre intendevo sottolineare come non siano arrivati con l'acqua alla gola a dover buttare fuori il gioco o finire in mezzo alla strada, poiché se avessero avuto problemi con la sceneggiatura (non ultima la mancanza di personale adeguato, ad esempio) non dubito che avrebbero rimandato l'uscita esattamente come hanno fatto per i problemi di sviluppo su console e la rifinitura dei bug. Quindi, come d'altronde credo succeda sempre nei titoli del genere, se non altro la trama e i personaggi principali saranno stati tutti finiti e pronti parecchio prima del rilascio, e di tempo dal 2011 ad oggi ne hanno avuto per evitare di cadere nelle banalità che ci siamo ritrovati di fronte.

 

Per una serie che si è sempre vantata, a ragione, di trattare il giocatore come un adulto, del mondo moralmente grigio e di essere molto più di ciò che sembra a prima vista, è assurdo che abbiano completamente accantonato ciascuno di questi punti di forza. Ah ma c'è la quest del Barone, certo. Che poi pure quella finisce con "scelta giusta, scelta sbagliata"...

 

 

Ma infatti concordo con il fatto che parte del problema consista in una semplificazione del mondo di gioco. Innanzitutto ritengo molto più grave il trattamento subito dai figli di Crach e Dijkstra rispetto a quelli di Radovid e la Caccia.

Radovid, per quanto sia stato sviluppato in maniera estremamente ordinaria, a mio avviso rimane un personaggio credibile. Se avesse deciso di ricompensarti, come sostieni, secondo me si sarebbe usciti totalmente dal personaggio di pazzo furioso che gli hanno cucito addosso. E non mi sarei sentito meno incline alla sua eliminazione per qualche ricompensa, semmai per un'amnistia a Yen, ma si sarebbe nuovamente usciti dal personaggio. Quel che più mi ha fatto storcere il naso fosse come le opzioni di dialogo stesse ti spingessero a completare la sua quest. Provo a spiegarmi meglio: era come se non effettuare quella missione corrispondesse ad evitare un pezzo di trama importante, alla stregua di decidere se accettare un contratto o meno. Per questo ho odiato più la missione in sé che non il personaggio di Radovid. La Caccia, poi, a mio avviso è stata semplicemente sfruttata poco. Dalla battaglia di Kaer Morhen quante ore ci saranno di trama principale, una decina? Su una cinquantina totale? Troppo poco. Avrebbero dovuto esplorare ulteriormente questa parte di trama, approfondendo il rapporto con i nemici. Ciò nonostante anche qui, rimane a mio avviso un lavoro incompleto, non sbagliato. Certo, mi potrai dire che comunque il gioco rimane quello, quindi conta in ogni caso come uno sbaglio, ma io lo trovo meno grave dei successivi due.

Partiamo coi figli di Crach. Assolutamente ridicolo, all'interno di qualunque stereotipo. E se da un lato anche Radovid sia stereotipato, ma comunque in linea col personaggio di un re, qui siamo malamente. Hjalmar sembra un cerebroleso buono solo con un'arma in mano, mentre la situazione politica di Skellige richiede ai suoi regnanti un minimo di arguzia (com'è spiegato nel gioco stesso). Cerys, invece, è ovviamente la ragazza "debole" ma decisa, nonché dotata di grande intelligenza strategica. In un contesto sanguinario come quello delle isole, come questi due ragazzi fossero venuti su così ce lo deve spiegare solo Crach. Senza contare che, logicamente, proprio i figli di quest'ultimo spiccassero per le loro incredibili doti di leadership. Nessuno dei due subordinato all'altro, non il minimo risentimento, non una punta d'invidia tra le due parti. La prossima pubblicità della Mulino Bianco la faranno a Kaer Trolde.

Finisco con Dijkstra, la vera vittima del gioco. Qui l'errore di sceneggiatura è palese, quindi non mi dilungo nemmeno in qualche scontata filippica.

 

Come si sarà capito dalla parte qui sopra, a me invece danno anche fastidio proprio i personaggi. Radovid sarà anche perfettamente in linea con la personalità di un pazzo furioso, ma il problema è precisamente che è un pazzo furioso, un personaggio scontato e prevedibile, nessuna sfumatura che magari ti faccia pensare che ammazzarlo possa essere una scelta sbagliata nel quadro generale degli eventi. Ah no, è un genio militare e senza di lui (o Dijkstra, a dirla tutta) il Nord perde, giusto. E ce lo comunicano con quella stupenda mossa di annessione di Kaedwen. :acc:

 

Henselt fa ammazzare cani, porci e bambini, stupra quasi su schermo un personaggio che potenzialmente ti è anche molto caro, e nonostante tutto il gioco ti motiva a soppesare la tua scelta quando hai la possibilità di farlo fuori. E tutt'oggi la mia decisione è quella di tenerlo in vita, nonostante gli sforzi di TW3 di rendere ininfluente ogni singola decisione che prendi in TW2. Radovid? Ammazzalo senza pensarci due volte che ti becchi pure esperienza.

 

Infatti sono d'accordo anche sul modo in cui il gioco ti indirizza verso certe scelte scontate, come dici tu. E riguardo la Caccia mi delude enormemente come abbiano deciso di caratterizzarli, basta vedere Imlerith, quello a cui hanno dedicato più impegno (trenta secondi abbondanti di dialogo). Anche a me viene da pensare al lavoro incompleto, ma quel poco che hanno fatto dimostra che la direzione intrapresa fosse quella dei cattivi da fumetto (scarso), c'è poco da fare.

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Non ho letto molto finora, ma di thread di gente delusa dalle stesse cose ne ho visti più di qualcuno. La guerriglia l'ho vista più che altro da quelli che hanno problemi tecnici o che si lamentano che il loro piccolo bug non è già stato sistemato prima di tutti gli altri.

 

Capisco, mi sarebbe interessato vedere la reazione dei CDPR a queste critiche. Ma di imbarcarmi in un altro forum non se ne parla, preferisco un approccio alla Dijkstra (versione classica, non ascia alla mano).

 

Certo, può essere come dici tu, ma neanche in quel caso mi starebbe bene che abbiano sacrificato gli aspetti più importanti del titolo in favore di altro o per fare le stesse cose in quantità maggiore ma in qualità peggiore. Tutto può essere alla fin fine, d'accordo, ma perché ogni antagonista del gioco è un personaggio cattivo al 100%? Tolti i già citati Radovid e Dijkstra, nelle Skellige hai la moglie del vecchio re che fa sterminare tutti i pretendenti al trono possibili per far eleggere il figlio senza battere ciglio, a Novigrad hai i fanatici del Fuoco Eterno e in particolare Menge, che casomai non fossero già abbastanza deviati ti mettono una comoda tortura di Triss per essere certi che non ci fosse nemmeno un'ombra di positività in un antagonista (non sia mai!), sempre a Novigrad c'è il serial killer vampiro col collega sacerdote che sono uno peggio dell'altro, non dimentichiamoci di Whoreson Junior che te lo fanno trovare comodamente seduto in mezzo a una mezza dozzina di fanciulle torturate e massacrate, in Velen hai le "tre più una" Megere che non credo abbiano bisogno di introduzioni, e a tenere insieme la baracca troviamo finalmente la Caccia Selvaggia. Possibile che da TW2 a TW3 siano passati da un estremo all'altro senza accorgersi di quanto fossero monodimensionali i villains? Veramente non riesco a trovare una singola qualità positiva in nessuno di essi.

 

Comunque, citando il fatto che il gioco fosse finito ad ottobre intendevo sottolineare come non siano arrivati con l'acqua alla gola a dover buttare fuori il gioco o finire in mezzo alla strada, poiché se avessero avuto problemi con la sceneggiatura (non ultima la mancanza di personale adeguato, ad esempio) non dubito che avrebbero rimandato l'uscita esattamente come hanno fatto per i problemi di sviluppo su console e la rifinitura dei bug. Quindi, come d'altronde credo succeda sempre nei titoli del genere, se non altro la trama e i personaggi principali saranno stati tutti finiti e pronti parecchio prima del rilascio, e di tempo dal 2011 ad oggi ne hanno avuto per evitare di cadere nelle banalità che ci siamo ritrovati di fronte.

 

Per una serie che si è sempre vantata, a ragione, di trattare il giocatore come un adulto, del mondo moralmente grigio e di essere molto più di ciò che sembra a prima vista, è assurdo che abbiano completamente accantonato ciascuno di questi punti di forza. Ah ma c'è la quest del Barone, certo. Che poi pure quella finisce con "scelta giusta, scelta sbagliata"...

Come si sarà capito dalla parte qui sopra, a me invece danno anche fastidio proprio i personaggi. Radovid sarà anche perfettamente in linea con la personalità di un pazzo furioso, ma il problema è precisamente che è un pazzo furioso, un personaggio scontato e prevedibile, nessuna sfumatura che magari ti faccia pensare che ammazzarlo possa essere una scelta sbagliata nel quadro generale degli eventi. Ah no, è un genio militare e senza di lui (o Dijkstra, a dirla tutta) il Nord perde, giusto. E ce lo comunicano con quella stupenda mossa di annessione di Kaedwen. :acc:

 

Henselt fa ammazzare cani, porci e bambini, stupra quasi su schermo un personaggio che potenzialmente ti è anche molto caro, e nonostante tutto il gioco ti motiva a soppesare la tua scelta quando hai la possibilità di farlo fuori. E tutt'oggi la mia decisione è quella di tenerlo in vita, nonostante gli sforzi di TW3 di rendere ininfluente ogni singola decisione che prendi in TW2. Radovid? Ammazzalo senza pensarci due volte che ti becchi pure esperienza.

 

Infatti sono d'accordo anche sul modo in cui il gioco ti indirizza verso certe scelte scontate, come dici tu. E riguardo la Caccia mi delude enormemente come abbiano deciso di caratterizzarli, basta vedere Imlerith, quello a cui hanno dedicato più impegno (trenta secondi abbondanti di dialogo). Anche a me viene da pensare al lavoro incompleto, ma quel poco che hanno fatto dimostra che la direzione intrapresa fosse quella dei cattivi da fumetto (scarso), c'è poco da fare.

Direi che i rami della conversazione si stiano intrecciando. Il problema rimane il sistema di scelte e conseguenze, secondo me (tranne per i già citati errori veri e propri). Il problema non consiste tanto nella scrittura dei personaggi in sé, quanto nel loro approfondimento. Uccidere o non uccidere Radovid cosa comporterebbe? Scelta confinata ad una slide a fine gioco. Possibilità di mettere come Re nessuno tra Cerys e Hjalmar, facendola fare franca alla madre assassina? No, quindi zero conseguenze. Annientamento di Menge? Zero possibilità decisionale. E via così per il 90% del gioco. Ripeto, il problema secondo me è che mostrino solamente una faccia della medaglia e non che quella faccia sia sbagliata. Ok, la madre di quello sfigatello è un'assassina e traditrice del suo popolo, ma si è comportata in questo modo solo per mettere il figlio sul trono? Magari lo riteneva, a ragione, il sovrano migliore? Mi sta bene che Radovid sia completamente uscito di senno, ma cosa succede se lo uccido? Inoltre io rappresento un witcher, non dovrebbe esserci un risvolto se abbandonassi la via della neutralità? No, il gioco dice chiaramente quale sia la strada "giusta". Ed infatti la missione che mi ha lasciato maggiormente il segno è stata quella che ho citato più volte, "Il Signore del Bosco". La prendo ad esempio perché secondo me è stata scritta proprio bene, senza lasciare (almeno a me) il minimo sentore di quale potesse essere la scelta "migliore". Ed il punto è proprio questo forse, non dovrebbe esistere una scelta "migliore", ma semplicemente diversa. Ogni strada dovrebbe avere delle conseguenze e così non è.
Parlando in maniera del tutto ipotetica e teorica, se realizzassero una Enhanced Edition che aggiungesse alla versione vanilla approfondimenti su ciascuno di questi personaggi attraverso un adeguato sistema decisionale, secondo me la situazione sarebbe risolta. Da cui il problema del sacrificio di certi contenuti in favore di altri, seguendo le tendenze di oggigiorno a sviluppare giochi da millanta ore e pieni di roba da fare. Forse è questo quello su cui non siamo d'accordo, vai a capire...

"Più forte dell'odio è l'amore.

Più forte dell'amore è... Mike Tyson, per esempio.."

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Parlando in maniera del tutto ipotetica e teorica, se realizzassero una Enhanced Edition che aggiungesse alla versione vanilla approfondimenti su ciascuno di questi personaggi attraverso un adeguato sistema decisionale, secondo me la situazione sarebbe risolta. Da cui il problema del sacrificio di certi contenuti in favore di altri, seguendo le tendenze di oggigiorno a sviluppare giochi da millanta ore e pieni di roba da fare. Forse è questo quello su cui non siamo d'accordo, vai a capire...

 

Mah, ti dirò, che abbiano sacrificato proprio personaggi e scelte e conseguenze in favore di qualsiasi altra cosa non lo riesco proprio a digerire. Sarà vero, sarà che non avevano più stimoli, sarà qualsiasi cosa, ma alla fin fine il risultato è questo e c'è poco da fare. Se dovessero tirare fuori una tale Enhanced Edition come dici tu, da una parte sarei contento di vedere resa giustizia al titolo, ma dall'altra sarei incazzato come una belva del fatto che ciò comporterebbe che ci hanno deliberatamente rifilato un gioco incompleto, ridimensionato per vendere alla massa con tette e open-world, poiché di tempo e risorse stavolta ne avevano in abbondanza. Infatti onestamente credo che non siano andate esattamente così le cose, e sicuramente lo spero.

 

 

Direi che i rami della conversazione si stiano intrecciando. Il problema rimane il sistema di scelte e conseguenze, secondo me (tranne per i già citati errori veri e propri). Il problema non consiste tanto nella scrittura dei personaggi in sé, quanto nel loro approfondimento. Uccidere o non uccidere Radovid cosa comporterebbe? Scelta confinata ad una slide a fine gioco. Possibilità di mettere come Re nessuno tra Cerys e Hjalmar, facendola fare franca alla madre assassina? No, quindi zero conseguenze. Annientamento di Menge? Zero possibilità decisionale. E via così per il 90% del gioco. Ripeto, il problema secondo me è che mostrino solamente una faccia della medaglia e non che quella faccia sia sbagliata. Ok, la madre di quello sfigatello è un'assassina e traditrice del suo popolo, ma si è comportata in questo modo solo per mettere il figlio sul trono? Magari lo riteneva, a ragione, il sovrano migliore? Mi sta bene che Radovid sia completamente uscito di senno, ma cosa succede se lo uccido? Inoltre io rappresento un witcher, non dovrebbe esserci un risvolto se abbandonassi la via della neutralità? No, il gioco dice chiaramente quale sia la strada "giusta". Ed infatti la missione che mi ha lasciato maggiormente il segno è stata quella che ho citato più volte, "Il Signore del Bosco". La prendo ad esempio perché secondo me è stata scritta proprio bene, senza lasciare (almeno a me) il minimo sentore di quale potesse essere la scelta "migliore". Ed il punto è proprio questo forse, non dovrebbe esistere una scelta "migliore", ma semplicemente diversa. Ogni strada dovrebbe avere delle conseguenze e così non è.

 

Io direi che anche le problematiche si stanno intrecciando. Secondo me, se i personaggi non fossero così estremamente stereotipati, ovvero che al 90% dei casi appartengono agli estremi degli stereotipi in base al fatto che siano "i buoni" o "i cattivi" oppure che debbano svolgere un preciso ruolo alla stregua di una sagoma di cartone (come Cerys e Hjalmar), anche le scelte stesse sarebbero di conseguenza più difficili da prendere. Aver reso Radovid una persona sana di mente e un valido regnante avrebbe reso la decisione di farlo fuori più complicata; aver evitato che Dijkstra finisse con quel colpo di genio avrebbe reso possibile soffermarsi sulla sua "proposta" con cognizione di causa, e così via. Certamente le conseguenze in sé e il fatto già criticato che le scelte si dividano in giuste, meno giuste e sbagliate costituisce l'altra metà del problema, ma sono difetti che vanno di pari passo.

 

Dici benissimo quando affermi che dovrebbero esistere solo scelte diverse piuttosto che sbagliate, e proprio la quest che citi credo che faccia da emblema alla dualità del problema; siccome i protagonisti di quella vicenda hanno delle motivazioni relativamente valide ai propri occhi e in misura soggettiva anche a quelli del giocatore, ti risulta più complicato definire chi abbia ragione o se effetivamente esista una ragione. Ed ecco che il problema è risolto. E invece no, nella quest principale e in quasi tutte le secondarie correlate ciò finisce giù per il tubo di scarico, per chissà quale motivo, rendendo paradossalmente più significative le decisioni che meno riguardano Geralt e i suoi cari. Il che è un grosso peccato, e una grossa pecca.

 

(Casomai non si fosse capito.)

 

 

Capisco, mi sarebbe interessato vedere la reazione dei CDPR a queste critiche. Ma di imbarcarmi in un altro forum non se ne parla, preferisco un approccio alla Dijkstra (versione classica, non ascia alla mano).

 

Dal momento che il forum di CDPR ha una funzione che nell'indice dei thread segna con un'icona quelli in cui uno del team ha risposto alla discussione è facile constatare in fretta dove si sono espressi, ma nelle prime pagine di tale indice non ne ho trovato nessuno. Ma comunque non è tanto strano o inusuale che gli sviluppatori non partecipino alle discussioni dei fan, specialmente in questo periodo.

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Io direi che anche le problematiche si stanno intrecciando. Secondo me, se i personaggi non fossero così estremamente stereotipati, ovvero che al 90% dei casi appartengono agli estremi degli stereotipi in base al fatto che siano "i buoni" o "i cattivi" oppure che debbano svolgere un preciso ruolo alla stregua di una sagoma di cartone (come Cerys e Hjalmar), anche le scelte stesse sarebbero di conseguenza più difficili da prendere. Aver reso Radovid una persona sana di mente e un valido regnante avrebbe reso la decisione di farlo fuori più complicata; aver evitato che Dijkstra finisse con quel colpo di genio avrebbe reso possibile soffermarsi sulla sua "proposta" con cognizione di causa, e così via. Certamente le conseguenze in sé e il fatto già criticato che le scelte si dividano in giuste, meno giuste e sbagliate costituisce l'altra metà del problema, ma sono difetti che vanno di pari passo.

 

Dici benissimo quando affermi che dovrebbero esistere solo scelte diverse piuttosto che sbagliate, e proprio la quest che citi credo che faccia da emblema alla dualità del problema; siccome i protagonisti di quella vicenda hanno delle motivazioni relativamente valide ai propri occhi e in misura soggettiva anche a quelli del giocatore, ti risulta più complicato definire chi abbia ragione o se effetivamente esista una ragione. Ed ecco che il problema è risolto. E invece no, nella quest principale e in quasi tutte le secondarie correlate ciò finisce giù per il tubo di scarico, per chissà quale motivo, rendendo paradossalmente più significative le decisioni che meno riguardano Geralt e i suoi cari. Il che è un grosso peccato, e una grossa pecca.

 

(Casomai non si fosse capito.)

 

Ok, penso che si possa dedurre come allora i due problemi principali siano:

 

1) scrittura dei personaggi tutt'altro che eccelsa

2) sistema di scelte e conseguenze debole

 

Tuttavia questi problemi risultano intrinsecamente intrecciati, come spieghi bene. Uno potrebbe parzialmente compensare l'altro, ma risultando scarsi entrambi il risultato finale è quello che è (ovvero semplicemente un grandissimo gioco :ph34r:).

 

Mah, ti dirò, che abbiano sacrificato proprio personaggi e scelte e conseguenze in favore di qualsiasi altra cosa non lo riesco proprio a digerire. Sarà vero, sarà che non avevano più stimoli, sarà qualsiasi cosa, ma alla fin fine il risultato è questo e c'è poco da fare. Se dovessero tirare fuori una tale Enhanced Edition come dici tu, da una parte sarei contento di vedere resa giustizia al titolo, ma dall'altra sarei incazzato come una belva del fatto che ciò comporterebbe che ci hanno deliberatamente rifilato un gioco incompleto, ridimensionato per vendere alla massa con tette e open-world, poiché di tempo e risorse stavolta ne avevano in abbondanza. Infatti onestamente credo che non siano andate esattamente così le cose, e sicuramente lo spero.

 

Alla luce di quanto detto finora, non riesco a darmi altre spiegazioni oltre quelle citate nei post precedenti. Eppure una causa deve esserci. Pensare che abbiano deciso di aprirsi alle tendenze odierne, quindi sacrificando qualità per la quantità, è un'opzione che non voglio considerare più per principio che per razionalità. Guarda caso il titolo di maggior successo è proprio questo, però. Che se lo meriti è fuori discussione, ma una piccola parte del mio cervello continua a dirmi che forse in CDPR non si siano attenuti ai loro decantati principi. Spero di no. D'altro canto, come dici tu, la presentazione di certi personaggi cozza totalmente con il lavoro svolto nei capitoli precedenti, quindi se da un lato l'aumento dei contenuti possa aver influito, dall'altro non può essere l'unica causa.

 

Ma la cosa che mi manda in bestia più d'ogni altra è che, nonostante stiamo criticando questo gioco da tre giorni con post chilometrici, per me rappresenta comunque una delle migliori esperienze videoludiche. Sicuramente sarà complice la passione per la saga letteraria, però l'idea di essere stato ad un passo da un capolavoro indiscusso ed indiscutibile (perché ripeto, lo stiamo criticando approfonditamente eppure per me rimane un gioco straordinario) non mi fa dormire la notte. Io spero, ma non credo, in dei contenuti aggiuntivi a supporto della trama, almeno per quanto riguarda la Caccia (che, poverina, sacrifica anche il suo nome per il titolo del gioco è viene trattata così). Probabilmente, però, rimane solo da vedere la qualità dei contenuti programmati, sperando che il supporto al gioco continui ancora a lungo.

 

Ps: ho visto solo un paio di tette nel corso dell'avventura..più volte, ma sempre lo stesso :asd:

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Ok, penso che si possa dedurre come allora i due problemi principali siano:

 

1) scrittura dei personaggi tutt'altro che eccelsa

2) sistema di scelte e conseguenze debole

 

Tuttavia questi problemi risultano intrinsecamente intrecciati, come spieghi bene. Uno potrebbe parzialmente compensare l'altro, ma risultando scarsi entrambi il risultato finale è quello che è (ovvero semplicemente un grandissimo gioco :ph34r:).

 

Direi di sì. Nonostante tutto nel panorama degli action-RPG è comunque ben al di sopra dello standard narrativo, non è che i personaggi e soprattutto gli antagonisti stereotipati siano esattamente rari tra la "concorrenza"... Ma il peccato è proprio che CDPR abbia prima cambiato carte in tavola, per poi andare ad assestarsi anche loro sulla mediocrità comune.

 

 

Alla luce di quanto detto finora, non riesco a darmi altre spiegazioni oltre quelle citate nei post precedenti. Eppure una causa deve esserci. Pensare che abbiano deciso di aprirsi alle tendenze odierne, quindi sacrificando qualità per la quantità, è un'opzione che non voglio considerare più per principio che per razionalità. Guarda caso il titolo di maggior successo è proprio questo, però. Che se lo meriti è fuori discussione, ma una piccola parte del mio cervello continua a dirmi che forse in CDPR non si siano attenuti ai loro decantati principi. Spero di no. D'altro canto, come dici tu, la presentazione di certi personaggi cozza totalmente con il lavoro svolto nei capitoli precedenti, quindi se da un lato l'aumento dei contenuti possa aver influito, dall'altro non può essere l'unica causa.

 

...Dopotutto può essere che abbiano voluto rendere i personaggi marci fino al midollo deliberatamente, forse per farti immedesimare nel witcher solitario in un mondo sporco e crudele, ma se anche così fosse, mi sembrerebbe più una forzatura per suscitare tale sentimento in modo facile e poco impegnativo che però non riesce molto bene. Vedi infatti come le parti che ho trovato più efficaci in questo senso siano state proprio quelle iniziali col Barone, uno dei pochissimi personaggi - specialmente tra i secondari - che posso dire di aver trovato essere caratterizzati in modo veramente ottimo. Alla fin fine, è sempre il grigio a rendere di più.

 

Nessuna scusa, invece, per le scelte e conseguenze. Avere la consapevolezza che esista una scelta migliore di un'altra che dovrebbe essere altrettanto valida mi fa perdere interesse in modo vertiginoso verso l'aspetto decisionale di un gioco, specie quando ti ritrovi a fine partita a notare di aver fatto tutti i compiti da bravo scolaretto. Ovvero che probabilmente le scelte sono state così semplici da intuire che non hai neanche la sensazione di aver scelto come meglio credevi tu, poiché è il gioco a definirlo al posto tuo. La morte dell'RPG, e nuovamente l'opposto dei principi su cui si fondava The Witcher 2, motivo che più di ogni altro me l'ha fatto amare a tal punto da farmi sviluppare una coscienza qualitativa verso l'aspetto narrativo di un gioco che speravo non si sarebbe mai ritorto contro il diretto successore di quello stesso titolo.

 

 

Ma la cosa che mi manda in bestia più d'ogni altra è che, nonostante stiamo criticando questo gioco da tre giorni con post chilometrici, per me rappresenta comunque una delle migliori esperienze videoludiche. Sicuramente sarà complice la passione per la saga letteraria, però l'idea di essere stato ad un passo da un capolavoro indiscusso ed indiscutibile (perché ripeto, lo stiamo criticando approfonditamente eppure per me rimane un gioco straordinario) non mi fa dormire la notte. Io spero, ma non credo, in dei contenuti aggiuntivi a supporto della trama, almeno per quanto riguarda la Caccia (che, poverina, sacrifica anche il suo nome per il titolo del gioco è viene trattata così). Probabilmente, però, rimane solo da vedere la qualità dei contenuti programmati, sperando che il supporto al gioco continui ancora a lungo.

 

Eh già. Se non avessero toppato su questi due aspetti sarebbe stato il gioco praticamente perfetto, cosa che paradossalmente dà ancora più fastidio rispetto a un fallimento totale. :mrgreen:

 

Le espansioni annunciate dovrebbero essere completamente scollegate dalla trama principale, quindi a meno che a un anno da adesso non ci ritroveremo con un The Witcher 3.5 con trame e personaggi riscritti da zero, mi sa che c'è poco da fare. Ma quindi la cosa più grave di tutte, ora che ci penso, è che mi viene da dedurre che l'espansione ambientata a Toussaint sarà probabilmente priva sia di Dandelion che di Fringilla Vigo :shock:

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...Dopotutto può essere che abbiano voluto rendere i personaggi marci fino al midollo deliberatamente, forse per farti immedesimare nel witcher solitario in un mondo sporco e crudele, ma se anche così fosse, mi sembrerebbe più una forzatura per suscitare tale sentimento in modo facile e poco impegnativo che però non riesce molto bene. Vedi infatti come le parti che ho trovato più efficaci in questo senso siano state proprio quelle iniziali col Barone, uno dei pochissimi personaggi - specialmente tra i secondari - che posso dire di aver trovato essere caratterizzati in modo veramente ottimo. Alla fin fine, è sempre il grigio a rendere di più.

 

Anche perché il mondo sporco e crudele è tale proprio per via della difficoltà delle decisioni da prendere. Come ormai abbiamo già detto e ridetto, è molto più facile eliminare un Radovid ed andarsene con la coscienza pulita. E torniamo alla storia del sistema di scelte. "Alla fin fine, è sempre il grigio a rendere di più" sarà il mio epitaffio :asd:

 

Le espansioni annunciate dovrebbero essere completamente scollegate dalla trama principale, quindi a meno che a un anno da adesso non ci ritroveremo con un The Witcher 3.5 con trame e personaggi riscritti da zero, mi sa che c'è poco da fare. Ma quindi la cosa più grave di tutte, ora che ci penso, è che mi viene da dedurre che l'espansione ambientata a Toussaint sarà probabilmente priva sia di Dandelion che di Fringilla Vigo :shock:

 

Quindi sono ambientate dopo la fine del gioco? Comunque probabilmente è meglio così, preferisco una trama principale impacchettata per bene fin dall'inizio, invece che beccarmi approfondimenti strani a 12 mesi dall'uscita del gioco. E' probabile che non ci sia Fringilla in Toussaint, ma Dandelion? Non scherziamo... E' praticamente il favorito al trono :lol:

 

Ho ancora una domanda sul finale. Che fine ha fatto Whispess? La si può incontrare di nuovo dopo lo scontro con Imlerith? Perché non avevo alcuna missione in merito.

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Quindi sono ambientate dopo la fine del gioco? Comunque probabilmente è meglio così, preferisco una trama principale impacchettata per bene fin dall'inizio, invece che beccarmi approfondimenti strani a 12 mesi dall'uscita del gioco. E' probabile che non ci sia Fringilla in Toussaint, ma Dandelion? Non scherziamo... E' praticamente il favorito al trono :lol:

 

Ho ancora una domanda sul finale. Che fine ha fatto Whispess? La si può incontrare di nuovo dopo lo scontro con Imlerith? Perché non avevo alcuna missione in merito.

 

Dicevano che sarebbero state parallele alla storia principale, ovvero non sarebbero state una specie di finale esteso (cosa che avrei odiato come concetto) e potrai iniziarle in ogni momento della storia. Quindi, siccome Dandelion ha i suoi problemi a Novigrad e Fringilla compare dal nulla (e per nessun motivo, praticamente...) a cinque minuti dalla fine del gioco, mi sa che non saranno invitati. Certo fa strano che Geralt prenda e se ne vada in vacanza nel bel mezzo della ricerca di Ciri prima o della Caccia Selvaggia dopo, ma vabbè. :squile:

 

La cara Whispess, invece, ho scoperto essere parte del finale che ti becchi se hai centrato meno di tre dialoghi con Ciri e la fanciulla non torna alla fine del gioco. Nel quale...

 

 

...Geralt va ad uccidere la Megera, recupera il medaglione di Vesemir e si dispera in mezzo alla palude. :whew:

 

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Certo fa strano che Geralt prenda e se ne vada in vacanza nel bel mezzo della ricerca di Ciri prima o della Caccia Selvaggia dopo, ma vabbè. :squile:

Appunto per questo non posso credere che siano paralleli alla main quest :acc:

La cara Whispess, invece, ho scoperto essere parte del finale che ti becchi se hai centrato meno di tre dialoghi con Ciri e la fanciulla non torna alla fine del gioco. Nel quale...

 

 

...Geralt va ad uccidere la Megera, recupera il medaglione di Vesemir e si dispera in mezzo alla palude. :whew:

 

 

 

Mi pare giusto..chi se ne frega del vecchiaccio ora che è tornata Ciri, la quale sicuramente non avrebbe la minima voglia di riprendersi il suo ultimo ricordo.. <_<

 

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Maratonissima nel week end, l'ho ultimato anch'io :).

Alcune considerazioni in ordine sparso:

 

Lo reputo senz'altro il miglior titolo uscito su next generation (remastered escluse), è' un gioco memorabile, pochi ****, ma caratterizzato a mio avviso da un gran numero di difetti, che a molti potranno apparire perlopiu' marginali o trascurabili ma che hanno in parte minato la mia esperienza.

Avete già giustamente discusso della narrazione (che personalmente reputo eccellente), della trama (lineare e forse prevedibile, ma comunque godibile) e della scialba caratterizzazione di alcuni personaggi (concordo in particolare sulla "questione Djikstra"), quindi mi soffermero' piu' che altro sugli aspetti maggiormente legati al gameplay (e non solo).

Andando forse controcorrente avrei preferito un mondo meno vasto ma piu' curato nel dettaglio, sulla falsariga del secondo capitolo, un mondo di gioco grande 4-5 volte the Witcher 2 sarebbe bastato e avanzato, temo che questa tendenza a realizzare giochi sempre piu' smisurati tolga una marea di tempo e risorse ai team di sviluppo...ripeto, io preferirei meno estensione, piu' cura e piu' densità di situazioni, daltronde non sono un grande fan del concetto di open world vastissimo.

Il combact system è apprezzabile, anche se alla lunga tende ad evidenziare le sue magagne (io pero' ci ho giocato per quasi 200 ore, sfido chiunque a non essere un po' annoiati dopo tanto tempo :whew: ), inoltre i controlli risultano spesso macchinosi e imprecisi in determinati frangenti, per non parlare dei caricamenti ( :icon_mad: ) e rallentamenti che appesantiscono il gameplay.

La mancanta possibilità del fast travel da qualunque posizione non mi ha convinto così come l'assenza di una cassa presso cui depositare la roba in esubero (stupidate che potevano rendere piu' snella l'esperienza), i volti sono esageratamente riciclati (ma capisco la necessità), l'inventario è lento e mal gestito, poi ci sarebbe...

il cavallo ( :ph34r: )

.

Per contro l'atmosfera che si respira è stupenda, immersiva e credibilissima, la componente artistica è di alto livello, le musiche sono perfettamente contestualizzate, tantissimi nemici, ciascuno con debolezze e punti di forza, personaggi curati (la gran parte), un protagonista "grigio" e sempre coerente, bellissimo titolo davvero.

Il finale mi ha lasciato un po' perplesso, non deluso eh, ma devo ancora farci la bocca.


a proposito

non mi aspettavo proprio che Ciri accettasse l'offerta dell'imperatore, mi ha lasciato interdetto

 

Modificato da Ribado
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Andando forse controcorrente avrei preferito un mondo meno vasto ma piu' curato nel dettaglio, sulla falsariga del secondo capitolo, un mondo di gioco grande 4-5 volte the Witcher 2 sarebbe bastato e avanzato, temo che questa tendenza a realizzare giochi sempre piu' smisurati tolga una marea di tempo e risorse ai team di sviluppo...ripeto, io preferirei meno estensione, piu' cura e piu' densità di situazioni, daltronde non sono un grande fan del concetto di open world vastissimo.

 

Su questo non sono particolarmente d'accordo, girovagando di cose interessanti ce ne sono. Quanto sarà il tempo medio per andare da un villaggio all'altro? Un minuto? Qualcosa in più nelle Skellige e Velen sud-orientale? E di cose da fare nel mezzo ce ne sono: tesori nascosti, siti abbandonati, covi di banditi, tane di mostri, senza contare la possibilità di attivare missioni e contratti semplicemente scoprendo oggetti particolari o scene di un "crimine". Che poi questo abbia influito sugli altri difetti elencati è possibile, ma la distribuzione delle attività nel mondo di gioco l'ho trovata più che soddisfacente (e priva di quelle millemila microattività del tutto fini a se stesse).

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girovagando di cose interessanti ce ne sono

Certo che ce ne sono, così come sono presenti situazioni reiterate e soporifere (questione piu' che altro soggettiva).

sai cosa? mi sarebbe piaciuto un territorio piu' contenuto con dungeons molto piu' differenziati, senza quel nugolo di noiosissimi tesori nascosti (ne avrei inseriti magari 4 o 5, ben piu' complicati da raggiungere e con ricompense decisamente piu' consistenti), senza tutti quei covi di banditi e siti abbadonati (palesi riempitivi, dei quali mi sono ben presto stancato), avrei persino eliminato una parte dei contratti da witcher, perlomeno quelli piu' dozzinali.
Ovviamente nessuno ti obbliga a completare ogni sottomissione, ma vuoi che un giocatore che apprezzi in particolare modo il titolo non si cimenti in tutto cio' che gli viene propinato :drunken: ?
In sostanza (tra le altre cose) avrei gradito una maggiore scrematura rispetto alle attività da svolgere, meno quantità, piu' concentrazione e piu' qualità (non che manchi in termini assoluti, sia chiaro, il gioco è in ogni caso bellissimo).

 

Ho già la nostalgia del witcher, ma è certo che non lo rivederemo piu' in altri ipotetici capitoli?

Inoltre, Yorveth che fine ha fatto? Me lo aspetto in uno dei futuri dlc, che ne pensate?

E Avalac alla fine si rivela essere solo e semplicemente un "saggio", così come ci viene suggerito dal principio? La sua ambiguità non mi sembra sia stata molto approfondita, anche in questo caso materiale da dlc?

Modificato da Ribado
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Certo che ce ne sono, così come sono presenti situazioni reiterate e soporifere (questione piu' che altro soggettiva).

sai cosa? mi sarebbe piaciuto un territorio piu' contenuto con dungeons molto piu' differenziati, senza quel nugolo di noiosissimi tesori nascosti (ne avrei inseriti magari 4 o 5, ben piu' complicati da raggiungere e con ricompense decisamente piu' consistenti), senza tutti quei covi di banditi e siti abbadonati (palesi riempitivi, dei quali mi sono ben presto stancato), avrei persino eliminato una parte dei contratti da witcher, perlomeno quelli piu' dozzinali.

Ovviamente nessuno ti obbliga a completare ogni sottomissione, ma vuoi che un giocatore che apprezzi in particolare modo il titolo non si cimenti in tutto cio' che gli viene propinato :drunken: ?

In sostanza (tra le altre cose) avrei gradito una maggiore scrematura rispetto alle attività da svolgere, meno quantità, piu' concentrazione e piu' qualità (non che manchi in termini assoluti, sia chiaro, il gioco è in ogni caso bellissimo).

 

Si, è una questione molto soggettiva. Io, per esempio, che sono tutto fuorché un "completista", ho apprezzato molto la distribuzione delle attività nello scenario. E non credo si possa parlare di mancanza di cura nei dettagli: in un paesaggio straziato dalla guerra orde di banditi saccheggiatori e mostri (necrofagi, in particolar modo) in proliferazione devono essere onnipresenti nello scenario. Inoltre il gameplay, sempre a mio avviso, è davvero appagante se non si incontrano dei detriti a terra, quindi le attività non mi hanno stufato. Semmai i tesori più difficilmente accessibili, o ancora peggio quelli in mare, li ho lasciati proprio stare. Anche dei dungeon articolati li avrei trovati un po' fuori luogo, alla fine sei un witcher e non un esploratore. Stesso discorso per le cacce al tesoro, sempre accessibili e mai frustranti.

Ho già la nostalgia del witcher, ma è certo che non lo rivederemo piu' in altri ipotetici capitoli?

Inoltre, Yorveth che fine ha fatto? Me lo aspetto in uno dei futuri dlc, che ne pensate?

E Avalac alla fine si rivela essere solo e semplicemente un "saggio", così come ci viene suggerito dal principio? La sua ambiguità non mi sembra sia stata molto approfondita, anche in questo caso materiale da dlc?

 

Iorveth è stato beatamente ignorato, ma ritengo possibile che dopo TW2 abbia deciso di rimanere al fianco di Saskia. Avallac'h, invece, viene anche descritto in maniera superficiale. Bisogna tenere conto del fatto che nei libri, però, come molti personaggi lo stesso Avallac'h fosse estremamente ambiguo. Ciò non toglie che la sua caratterizzazione lasci un po' a desiderare, soprattutto considerando il fatto che la stragrande maggioranza delle persone che hanno giocato a TW3 non avesse la minima idea di chi fosse e del suo rapporto con Ciri.

 

E no, secondo me non vedremo nulla di tutto ciò nei DLC...

"Più forte dell'odio è l'amore.

Più forte dell'amore è... Mike Tyson, per esempio.."

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intendiamoci Rocky, non dico che non sia curato, ma che magari avrebbe potuto esserlo ancor piu' se avessero investito meno tempo e meno risorse sull'estensione della mappa, che (da assoluto profano in materia di tecnicismi) immagino abbia sottratto energie preziose.

 

Uhmm, su Yorveth io sono convinto che in qualche modo lo reincontreremo, mi sembra improbabile che abbiano deciso di tagliare un personaggio tanto importante (se non fondamentale) del secondo capitolo. Peccato per Avalac, ma che tipo di rapporto aveva con Ciri nei libri? Quello di mentore e maestro, no?

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Non metto lo spoiler.

 

Nella parte dell'uccisione delle megere, io ne ho ammazzate 2 con ciri ed una è scappata col medaglione.

Poi il nulla.. Boh,pensavo che la scelta di liberare lo spirito della foresta fosse più decisiva,invece niente...

Ah,un'altra cosa: la parte che si vede in alcuni filmati,quella del vampiro che manda a quel paese Geralt, voi l'avete trovato?

Slap - Bump - Roll

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