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L'Uomo e l'Universo


Willy

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Inviato (modificato)
Al buco nero corrisponde il maggior punto di luce, quindi è la sfera luminosa al centro. Tutti i buchi neri, non importa di che natura essi siano, emanano un calore sovraumano :fischio:

 

uff! abbiamo già il vincitore, è propio come dici tu, complimenti :ok:

 

ora ti vado a cercare il premio, te lo mando appena lo trovo ma faccio in fretta :asd:

 

Da quello che so i buchi neri hanno una forza gravitazionale talmente potente da non permettere a nulla di sfuggirvi. Hanno una massa e una densita' tale da attrarre a se' anche la luce. Si chiamano buchi neri proprio perche' sarebbero invisibili all'occhio umano. Se non sbaglio sono il risultato del collasso di una stella.

Si dice anche che al suo interno si formino del "tunnel" con curvature infinite dello spazio-tempo, tanto che in teoria entrando in uno di questi cunicoli si potrebbe viaggiare nel tempo.

A tal proposito si e' teorizzata l'esistenza dei "buchi bianchi", che al contrario dei buchi neri non farebbero entrare nulla al suo interno, ma ne uscirebbe solo materiale. A questo punto un tunnel spazio-temporale con ingresso un buco nero potrebbe avere come porta d'uscita un buco bianco.

 

fu Hawking a spiegare com'è che i buchi neri in realtà non siano neri ma emettano luce (varie forme di radiazioni in realtà, non solo luce visibile) oltre che plasma (cioè gas incandescente) dai suoi poli magnetici.

L'effetto è dovuto ad uno delle leggi fondamentali della meccanica quantistica, ossia il principio di indeterminazione e alle particelle dette "virtuali" che sono coppie di particelle che appaiono casualmente dal nulla per vivere solo brevissimi istanti perchè si annichilano (si annullano) a vicenda (essendo coppie particella-antiparticella).

Quando queste particelle appaiono sul confine del buco nero succede che una venga risucchiata mentre l'altra viene espulsa diventando una particella reale perchè non può più annichilarsi con la sua controparte dando come effetto la radiazione luminosa che vediamo al centro della galassia nella foto.

Anche il "disco di accrescimento" del buco nero emette radiazioni perchè il materiale in caduta nel buco si scalda moltissimo e quindi emette luce.

Una curiosità: sapete che se guardassimo il disco di accrescimento di un buco da una certa distanza di sicurezza vedremmo il materiale cadere verso il buco seguendo una traiettoria a spirale mentre se fossimo noi a caderci dentro ci sembrerebbe di seguire una retta? il motivo è la relatività, il modo diverso di misurare il tempo da parte dei 2 soggetti.

 

Ii buchi neri possono essere visti come dei produttori di materia e di energia anzichè dei distruttori come vengono comunemente considerati. Addirittura si stanno facendo ipotesi scientifiche per cui le galassie si formerebbero propio grazie ai buchi neri.

Modificato da Willy

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Costituzione della Repubblica italiana, Articolo 3

W LA COSTITUZIONE

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uff! abbiamo già il vincitore, è propio come dici tu, complimenti :ok:

 

Grazie uilli :mrgreen: . Daltronte basta fermarsi un attimo a riflettere. e magari fare raffronti con cose piu' vicine a noi. Tipo, adesso saro' un po' volgaruccio, ma qui siamo quasi tutti maschi :fischio: , quindi penso che nessuno si scandalizzera'; un esempio è il buco nero delle donne :mrgreen: , emana un calore assurdo, soprattutto in certi mementi :mrgreen: , sprigiona un calore avvolgente :mrgreen: .

 

ora ti vado a cercare il premio, te lo mando appena lo trovo ma faccio in fretta :asd:

Fammi sapere così ti mando il mio indirizzo via pm. Se mi puoi procurare resident evil 5, che qua al mercatino lo vendono ancora a 35 euro :ok: .

 

Sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare

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Grazie uilli :mrgreen: . Daltronte basta fermarsi un attimo a riflettere. e magari fare raffronti con cose piu' vicine a noi. Tipo, adesso saro' un po' volgaruccio, ma qui siamo quasi tutti maschi :fischio: , quindi penso che nessuno si scandalizzera'; un esempio è il buco nero delle donne :mrgreen: , emana un calore assurdo, soprattutto in certi mementi :mrgreen: , sprigiona un calore avvolgente :mrgreen: .

 

Sara' per quello che gli scienziati si scervellano per cercare di comprenderne i suoi segreti. :rotfl:

 

Tornando seri, a questo punto la teoria dei buchi bianchi cadrebbe?

Modificato da gianky

"E detto questo mi chiudo alle spalle la porta per l'ultima volta, salto sulla moto e galoppo via verso il tramonto."

"Non correre mai più veloce di quanto possa volare il tuo angelo custode."

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Hawking

C'e' un gruppo rock degli anni 70 che si chiama hawking, quindi questi qua hanno preso il nome da sto tizio :ok:

 

Sara' per quello che gli scienziati si scervellano per cercare di comprenderne i suoi segreti. :rotfl:

Magari la risposta a tutto l'universo sta proprio la' ehhehehehhheheh. Ecco perche' gli alieni fanno questi esperimenti sulle donne. Disgrazieti maledetti :mrgreen:

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Sara' per quello che gli scienziati si scervellano per cercare di comprenderne i suoi segreti. :rotfl:

 

Tornando seri, a questo punto la teoria dei buchi bianchi cadrebbe?

 

se ti rifersci alla teoria dei tunnel spaziotemporali e dei buchi bianchi non è mai stata in piedi, nel senso che sono cose possibili matematicamente ma che richiedono alcune forzature nelle teorie, forzature che servirebbero solo a permettere l'esistenza di questi tunnel. Comunque diciamo che la comunità scientifica al momento non è molto interessata al fenomeno essendo ancora troppo fuori portata una qualunque verifica di tipo sperimentale che le possa conferire un valore scientifico.

 

Personalmente le ho sempre trovate un'assurdità, per parlare di buchi nello spazio-tempo dovremmo capire che cos'è lo spazio-tempo in natura, ma se provi a cercare la definizione di spazio troverai qualcosa tipo "distanza che separa 2 o più corpi rendendoli ditinti" o se cerchi una definizione di tempo non troveresti nulla (Sant'Agostino diceva "se lo penso so perfettamente cos'è ma se devo spiegarlo non ne sono in grado" e non è che la modernità ci abbia portato particolari progressi in questo campo). Insomma, dobbiamo fare ancora un bel po' di strada propio sui fondamentali della natura prima di affrontare questioni di questo tipo.

 

ti faccio una domanda: se immaginassi un'Univero composto da materia "congelata", immobile e che non subisce alcun mutamento potersti dire se il tempo esiste o no? Quindi il tempo è una cosa reale o un'illusione dovuta alla ritmicità dei cambiamenti che avvengono in natura?

Non pretendo che tu mi risponda anche perchè non è possibile farlo e personalmente credo che il tempo sia qualcosa di reale e non un'illusione, però si tratta di questioni ancora troppo in profondità nel sacco dei misteri della natura perchè la nostra mano possa arrivare a sfiorarli,.

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se ti rifersci alla teoria dei tunnel spaziotemporali e dei buchi bianchi non è mai stata in piedi, nel senso che sono cose possibili matematicamente ma che richiedono alcune forzature nelle teorie, forzature che servirebbero solo a permettere l'esistenza di questi tunnel. Comunque diciamo che la comunità scientifica al momento non è molto interessata al fenomeno essendo ancora troppo fuori portata una qualunque verifica di tipo sperimentale che le possa conferire un valore scientifico.

 

Personalmente le ho sempre trovate un'assurdità, per parlare di buchi nello spazio-tempo dovremmo capire che cos'è lo spazio-tempo in natura, ma se provi a cercare la definizione di spazio troverai qualcosa tipo "distanza che separa 2 o più corpi rendendoli ditinti" o se cerchi una definizione di tempo non troveresti nulla (Sant'Agostino diceva "se lo penso so perfettamente cos'è ma se devo spiegarlo non ne sono in grado" e non è che la modernità ci abbia portato particolari progressi in questo campo). Insomma, dobbiamo fare ancora un bel po' di strada propio sui fondamentali della natura prima di affrontare questioni di questo tipo.

 

ti faccio una domanda: se immaginassi un'Univero composto da materia "congelata", immobile e che non subisce alcun mutamento potersti dire se il tempo esiste o no? Quindi il tempo è una cosa reale o un'illusione dovuta alla ritmicità dei cambiamenti che avvengono in natura?

Non pretendo che tu mi risponda anche perchè non è possibile farlo e personalmente credo che il tempo sia qualcosa di reale e non un'illusione, però si tratta di questioni ancora troppo in profondità nel sacco dei misteri della natura perchè la nostra mano possa arrivare a sfiorarli,.

 

Sono perfettamente d'accordo con te. Non possiamo "spiegare" cose che non conosciamo, ma solo fare delle ipotesi.

D'altronde la questione dei viaggi spazio-temporali e' molto discussa, ma nessuno e' mai riuscito a farne applicazioni pratiche (tranne john titor... :rolleyes: ).

Teorie affascinanti, ma rasentano la pura fantasia.

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Inviato (modificato)
Fammi sapere così ti mando il mio indirizzo via pm. Se mi puoi procurare resident evil 5, che qua al mercatino lo vendono ancora a 35 euro :ok: .

 

Macchè RE5, ho molto di meglio per te, per non rovinarti la sorpresa te lo impacchetto per bene :asd:

 

http://www.nasa.gov/images/content/369234main_lroc_apollo11labeled_256x256.jpg

 

è l'immagine del modulo lunare dell'apollo 11 da cui sbarcò Armstrong, l'ha scattata pochi giorni fa il Lunar Reconnaisance orbiter.

è una delle immagini più dettagliate della superficie lunare che si abbiano a disposizione. certo, non si vede ancora granchè bene, però nei prossimi anni con le prossime camere vedrai che potrai ammirartelo meglio.

 

adesso il modulo è tuo, puoi farci quel che vuoi, ho appena contattato la NASA e ha detto di non avere nulla in contrario :ph34r:

Modificato da Willy

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Macchè RE5, ho molto di meglio per te, per non rovinarti la sorpresa te lo impacchetto per bene :asd:

 

 

 

adesso il modulo è tuo, puoi farci quel che vuoi, ho appena contattato la NASA e ha detto di non avere nulla in contrario :ph34r:

Grazie willy :ok: , non appena passano, due miei carissimi amici alieni, ci facciamo un giro da quelle parti, così do un'occhiata al modulo :mrgreen: .

Ti faccio sapere willy, ciao ciao :mrgreen:

Modificato da Nicola

Sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare

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Grazie willy :ok: , non appena passano, due miei carissimi amici alieni, ci facciamo un giro da quelle parti, così do un'occhiata al modulo :mrgreen: .

Ti faccio sapere willy, ciao ciao :mrgreen:

 

Lascia perde... e' una fregatura, non hai idea di quanto spendi di bollo, e i consumi poi sono spaventosi. :rotfl:

"E detto questo mi chiudo alle spalle la porta per l'ultima volta, salto sulla moto e galoppo via verso il tramonto."

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Lascia perde... e' una fregatura, non hai idea di quanto spendi di bollo, e i consumi poi sono spaventosi. :rotfl:

Seeeeh allora secondo che ce li ho a fare con me gli alieni, gli faccio mettere sotto un propulsore ad energia magnetica, viaggio tranquillamente senza pagare il bollo, in quanto non inquina, in consumo sono minimi, perche' sfrutta l'energia del sole :mrgreen: , in piu' mi giro le galassie, in tre quattro ore sono sulla cintura di orione ;)

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Una straordinaria vista di Betelgeuse

 

Utilizzando differenti tecniche d’avanguardia sul Very Large Telescope dell’ESO, due team indipendenti di astronomi hanno ottenuto una serie di immagini tra le più definite della stella supergigante Betelgeuse (la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione).

 

Le immagini ci mostrano come la stella possieda una estesa “coda” di gas estesa in pratica come l’intero nostro Sistema Solare, e pure come la sua superficie appaia coperta da gigantesche “bolle”. Tali scoperte ci possono fornire importanti indizi per comprendere come questi “giganti” spaziali possano disperdere nello spazio attorno a loro, materiale ad un tasso davvero impressionante…!

 

Betelgeuse è una stella attualmente in fase di supergigante rossa, ed è anche una delle stelle più grandi che si conoscano: basti pensare che le sue dimensioni sono circa 1000 volte più grandi del nostro Sole! Non è strano che sia anche una delle stelle più luminose catalogate, tanto che la sua luce equivale a quella prodotta da circa centomila stelle come il Sole. Non male per una stella singola, no?

 

Tale esuberante attività però non potrà durare ancora a lungo: Betelgeuse è infatti vicino alla conclusione della sua “vita da stella”, essendo destinata a esplodere in una magnifica supernova. Quando succederà, si prevede che la supernova sarà vista agevolmente anche da Terra: anzi dovrebbe essere così luminosa, che probabilmente si riuscirà a veder anche durante il giorno…!

 

 

http://www.gruppolocale.it/wp/wp/wp-content/uploads/2009/07/betelgeuse.jpg

 

GruppoLocale.it

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Willy non riesco a trovare le immagini di una riparazione che hanno fatto gli austronauti della stazinone internazionale, mentre erano di passaggio proprio sull'italia. L'ho visto scritto sul televideo di mediaset la settimana scorsa. Certo che se sono belle le vorrei mettere come sfondo al Pc. Tu saresti in grado di scovarle?

Grazie ;)

Modificato da Nicola

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Guarda che Apollo

 

In coincidenza praticamente perfetta con le celebrazioni del quarantennale dello sbarco sulla Luna (triplo urrà per l’ufficio comunicazioni della NASA), la sonda LRO ha inviato le prime immagini dei siti di atterraggio delle missioni Apollo. Sono solo le prime, appunto, riprese quando LRO non ha ancora raggiunto l’orbita operativa, per cui le successive avranno una risoluzione da due a tre volte maggiore. La migliore, per adesso, è quella del sito dell’Apollo 14. Le altre le trovate qui.

 

 

http://digiorgio-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/files/2009/07/369228main_ap14labeled_540.jpg

 

Claudia Di Giorglio

Storie Spaziali.it

 

p.s. by willy

a questo punto resta poco tempo ai teorici della falsità degli sbarchi, sfogatevi ora perche I FATTI vi spazzeranno via come al solito nel giro di pochi mesi.

 

 

Willy non riesco a trovare le immagini di una riparazione che hanno fatto gli austronauti della stazinone internazionale, mentre erano di passaggio proprio sull'italia. L'ho visto scritto sul televideo di mediaset la settimana scorsa. Certo che se sono belle le vorrei mettere come sfondo al Pc. Tu saresti in grado di scovarle?

Grazie ;)

 

ora do un'occhiata, penso di sapere dove cercare.

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EDIT:

 

ora trovo solo queste.

 

http://orlandosentinel.image2.trb.com/orlnews/media/photo/2008-02/35793142.jpg

 

http://renardargent.files.wordpress.com/2007/08/end2_200305a.jpg

 

 

 

A che distanza sono state scattate queste foto? Comunque spero che non siano andati a fotografare i siti di allunaggio degli apollo per dimostrare che l'uomo è stato sulla luna, che scopo ha questa missione?

 

no, non hanno fatto la missione apposta per fotografare i siti degli sbarchi, stanno solo testando e regolando le camere come si fa in ogni missione, questa sonda ha le più potenti mai andate nello spazio e riescie a fotografare dettagli di pochi metri e la coincidenza con il quarantennale del primo sbarco ha fatto il resto nella decisione degli obiettivi su cui provarle. poi è la prima volta che si ha la possibilità di fotografarli visto che si tratta di cose molto piccole (in quanti nelle nottate a guardare il cielo mi hanno chiesto se si vedevano dal telescopio :rotfl: )

 

Lo scopo della missione Lunar Reconnaisance orbiter è quello di identificare i siti migliori per installare le prime basi permanenti dell'uomo sulla luna e di creare la più dettagliata mappa ma i prodotta della superficie lunare :ok:

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EDIT:

 

ora trovo solo queste.

 

http://orlandosentinel.image2.trb.com/orlnews/media/photo/2008-02/35793142.jpg

 

http://renardargent.files.wordpress.com/2007/08/end2_200305a.jpg

 

Ah che bella puglia, grazie willy sai che sono pugliese ed hai messo le foto della puglia :piange: :piange: . Terra di grandi uomini, intelletuali, artisti (lino Banfi , riccardo scamarcio :ph34r: ), grandi calciatori. eh si diciamo che io incarno un po' tutti questi :mrgreen:

Sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare

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Ah che bella puglia, grazie willy sai che sono pugliese ed hai messo le foto della puglia :piange: :piange: . Terra di grandi uomini, intelletuali, artisti (lino Banfi , riccardo scamarcio :ph34r: ), grandi calciatori. eh si diciamo che io incarno un po' tutti questi :mrgreen:

 

ahah! concordavo con te fino a quando non hai messo un nome... :rotfl:

Modificato da sonozombie
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ahah! concordavo con te fino a quando non hai messo un nome... :rotfl:

Perche' cos'hai da dire su riccardo scamarcio? Lui è un mio compaesano, anzi ti diro' di piu' frequentavamo la stessa sala giochi, solo che lui stava con tutti i figli di mamma e papa, io invece ero un semplice vuglione :piange: . Poi lui è arrivato dove è arrivato, io invece sto qua su mondoxbox, nelle varie e piu' precisamente nel topic "esistono gli alieni"

sto messo proprio male :piange: .

Ma tu sei pugliese?

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  • 2 settimane dopo...

Ossigeno dalle pietre per vivere sulla Luna

 

 

Se il progetto della Nasa di ritornare sulla Luna per creare una base permanente diverrà realtà all'inizio del prossimo decennio, risulterà decisivo estrarre dal suolo lunare la maggior parte degli elementi necessari all'uomo per la sua sopravvivenza. Un passo fondamentale in questa direzione è stato realizzato da ricercatori dell'Università di Cambridge (Gran Bretagna), i quali sono riusciti a trovare un modo per estrarre ossigeno dalle rocce lunari a costi contenuti.

 

Il sistema deriva da un processo elettrochimico (simile a quello di una pila) che il professor Derek Fray mise a punto alcuni anni fa per ottenere metalli puri da ossidi metallici, ossia da minerali composti da ossigeno e metallo, che anche sulla Luna sono presenti in grandi quantità. La metodologia applicata agli ossidi terrestri doveva servire per ottenere metalli puri e nient'altro, così poco importava che l'ossigeno che si liberava dagli ossidi andasse ad unirsi con il carbonio che veniva utilizzato nel processo originando anidride carbonica.

 

Partendo da questa metodologia però Fray ha intravisto la possibilità di isolare l'ossigeno che si produceva ed estrarlo anch'esso allo stato puro. Così dopo anni di ricerca è riuscito a far sì che l'ossigeno liberatosi dalla frantumazione chimica degli ossidi non si unisca con nient'altro se non con se stesso e quindi possa essere facilmente separato dal resto. Ancora più interessante: nel processo non si consuma quasi nulla se non l'elettricità necessaria a far funzionare la macchina.

 

Così per dare energia al reattore non è essenziale una grande potenza. Spiega il ricercatore: "Tre reattori necessiterebbero di circa 4,5 kilowatt, che sarebbero facilmente ottenibili con una serie di pannelli fotovoltaici o un piccolo reattore nucleare posto sulla Luna". Fray ha calcolato che tre di tali reattori, ciascuno alto un metro circa, sarebbero sufficienti per produrre una tonnellata di ossigeno all'anno. E basterebbero tre tonnellate di rocce per produrre la tonnellata di ossigeno, estraendo il 100% dell'ossigeno presente in esse.

 

Se si potrà estrarre ossigeno dalle rocce lunari c'è da chiedersi se si riuscirà ad avere anche acqua dalla Luna. Dopo tanti esperimenti e rilevamenti eseguiti una risposta definitiva sulla presenza o meno di ghiaccio lunare non è ancora giunta. Anni fa rilevamenti fatti da Terra fecero ipotizzare che in alcuni crateri in prossimità del Polo Sud, al cui interno non giunge mai la luce solare, poteva esserci ghiaccio portato dalle comete. Ma anche l'ultimo esame eseguito nei mesi scorsi dalla sonda giapponese Selene/Kaguya ha dato esito negativo. L'ultima parola spetterà alla sonda della Nasa LCOSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), che il prossimo 9 ottobre verrà fatta precipitare sul nostro satellite naturale al fine di analizzare (attraverso un'altra sonda già in orbita lunare, la Lunar Reconnaissance Orbiter e strumenti a Terra) quanto si solleverà dalla superficie: allora si riuscirà a capire se c'è o meno acqua a rendere il mondo lunare meno infernale di quel che sembra.

 

Ossigeno e acqua tuttavia potrebbero non essere sufficienti a far tornare l'uomo sulla Luna, perché sembra che il budget attuale sia troppo basso rispetto a quanto chiesto dai tecnici per ridare vita all'avventura lunare. Bisognerà attendere la fine di agosto di quest'anno, quando il Presidente Obama, valutati gli aspetti tecnici ed economici, sceglierà la strategia futura dell'uomo nello spazio.

 

Luigi Bignami

 

La Repubblica.it

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ma quanti pugliesi ci sono?????

 

Ossigeno dalle pietre per vivere sulla Luna

 

 

Se il progetto della Nasa di ritornare sulla Luna per creare una base permanente diverrà realtà all'inizio del prossimo decennio, risulterà decisivo estrarre dal suolo lunare la maggior parte degli elementi necessari all'uomo per la sua sopravvivenza. Un passo fondamentale in questa direzione è stato realizzato da ricercatori dell'Università di Cambridge (Gran Bretagna), i quali sono riusciti a trovare un modo per estrarre ossigeno dalle rocce lunari a costi contenuti.

 

Il sistema deriva da un processo elettrochimico (simile a quello di una pila) che il professor Derek Fray mise a punto alcuni anni fa per ottenere metalli puri da ossidi metallici, ossia da minerali composti da ossigeno e metallo, che anche sulla Luna sono presenti in grandi quantità. La metodologia applicata agli ossidi terrestri doveva servire per ottenere metalli puri e nient'altro, così poco importava che l'ossigeno che si liberava dagli ossidi andasse ad unirsi con il carbonio che veniva utilizzato nel processo originando anidride carbonica.

 

Partendo da questa metodologia però Fray ha intravisto la possibilità di isolare l'ossigeno che si produceva ed estrarlo anch'esso allo stato puro. Così dopo anni di ricerca è riuscito a far sì che l'ossigeno liberatosi dalla frantumazione chimica degli ossidi non si unisca con nient'altro se non con se stesso e quindi possa essere facilmente separato dal resto. Ancora più interessante: nel processo non si consuma quasi nulla se non l'elettricità necessaria a far funzionare la macchina.

 

Così per dare energia al reattore non è essenziale una grande potenza. Spiega il ricercatore: "Tre reattori necessiterebbero di circa 4,5 kilowatt, che sarebbero facilmente ottenibili con una serie di pannelli fotovoltaici o un piccolo reattore nucleare posto sulla Luna". Fray ha calcolato che tre di tali reattori, ciascuno alto un metro circa, sarebbero sufficienti per produrre una tonnellata di ossigeno all'anno. E basterebbero tre tonnellate di rocce per produrre la tonnellata di ossigeno, estraendo il 100% dell'ossigeno presente in esse.

 

Se si potrà estrarre ossigeno dalle rocce lunari c'è da chiedersi se si riuscirà ad avere anche acqua dalla Luna. Dopo tanti esperimenti e rilevamenti eseguiti una risposta definitiva sulla presenza o meno di ghiaccio lunare non è ancora giunta. Anni fa rilevamenti fatti da Terra fecero ipotizzare che in alcuni crateri in prossimità del Polo Sud, al cui interno non giunge mai la luce solare, poteva esserci ghiaccio portato dalle comete. Ma anche l'ultimo esame eseguito nei mesi scorsi dalla sonda giapponese Selene/Kaguya ha dato esito negativo. L'ultima parola spetterà alla sonda della Nasa LCOSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), che il prossimo 9 ottobre verrà fatta precipitare sul nostro satellite naturale al fine di analizzare (attraverso un'altra sonda già in orbita lunare, la Lunar Reconnaissance Orbiter e strumenti a Terra) quanto si solleverà dalla superficie: allora si riuscirà a capire se c'è o meno acqua a rendere il mondo lunare meno infernale di quel che sembra.

 

Ossigeno e acqua tuttavia potrebbero non essere sufficienti a far tornare l'uomo sulla Luna, perché sembra che il budget attuale sia troppo basso rispetto a quanto chiesto dai tecnici per ridare vita all'avventura lunare. Bisognerà attendere la fine di agosto di quest'anno, quando il Presidente Obama, valutati gli aspetti tecnici ed economici, sceglierà la strategia futura dell'uomo nello spazio.

 

Luigi Bignami

 

al limite beviamo la nostra rina e tratteniamo il fiato il più a lungo possibile......

http://gamercard.mondoxbox.com/mondo/il+noctifero.png

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Quando quoti un messaggio non cambiare lo stile, non serve a niente oltre ad essere vietato:

 

4 - LEGGIBILITA'

 

4.1 Per una maggiore leggibilità del forum, in nessun caso un messaggio dovrà esser scritto tutto maiuscolo, tutto colorato, tutto in grassetto, o tutto in dimensioni che non siano quella standard.

 

:D

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Quando quoti un messaggio non cambiare lo stile, non serve a niente oltre ad essere vietato:

 

4 - LEGGIBILITA'

 

4.1 Per una maggiore leggibilità del forum, in nessun caso un messaggio dovrà esser scritto tutto maiuscolo, tutto colorato, tutto in grassetto, o tutto in dimensioni che non siano quella standard.

 

 

mi dispiace, non sò perche me lo ha messo in grassetto...... :whew: :whew: :acc:

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Il primo «tuono» dell'universo captato sotto forma di onde gravitazionali

 

 

ROMA - È stato ascoltato il primo «tuono» dell'universo: le tracce del Big Bang, ossia del momento in cui l'universo ha improvvisamente cominciato a espandersi, sono state catturate per la prima volta sotto forma di onde gravitazionali grazie ad un'antenna «grande come mezzo pianeta» e a una forte collaborazione internazionale, nella quale l'Italia ha un ruolo importante. La scoperta, pubblicata sulla rivista «Nature», è il risultato della collaborazione internazionale Ligo-Virgo, alla quale l'Italia partecipa con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

 

LO STUDIO - Lo studio ha osservato per la prima volta il profilo delle onde gravitazionali generate dal primo minuto di vita dell'universo. Previste da Albert Einstein, le onde gravitazionali sono l'eco delle esplosioni gigantesche e violente che avvengono nell'universo, come il Big Bang che ha dato origine a stelle e galassie, o come l'esplosione delle stelle giunte alla fine del ciclo vitale (supernovae) o lo scontro tra buchi neri. Gli studiosi italiani che hanno partecipato al progetto sono stati coordinati per l'Italia da Francesco Fidecaro, dell'università di Pisa e dell'Infn ed hanno utilizzato una rete di quattro interferometri che insieme formano una gigantesca antenna che si estende dagli Stati Uniti all'Europa. Ne fanno parte l'interferometro italiano Virgo, che si trova a Cascina (Pisa) e gli interferometri del programma statunitense Ligo (Stato di Washington e in Louisiana) e l'interferometro tedesco di Hannover.

 

«ECO PRIMORDIALE» - Alla nascita dell’Universo si sono generati due grandi tipi di eco: quella dovuta al calore residuo della grande esplosione (la radiazione a microonde del fondo cosmico) e quella creata dal flusso di onde gravitazionali (increspature nel tessuto dello spazio tempo). Di queste due eco solo quella delle onde gravitazionali porta fino a noi le informazioni sul tempo immediatamente successivo al Big Bang. L’Universo primordiale infatti era trasparente solo per le onde gravitazionali, mentre per tutte le altre particelle non lo era. E’ per questo che l’eco della radiazione a microonde del fondo cosmico ci permette di «osservare» il cosmo solo, per così dire, circa 400 mila anni dopo l’esplosione iniziale. L’eco delle onde gravitazionali, il cosiddetto stochastic background o rumore di fondo stocastico, si presenta come la sovrapposizione di diverse onde come quelle sulla superficie di uno stagno ma di differenti altezze e direzioni. L’intensità di questo background ha una relazione diretta con i parametri che governano il comportamento dell’Universo durante il primo minuto dopo il Big Bang.

 

Corriere.it

 

aggiungo a quello che dice l'articolo che questa è una scoperta che getta lece sui fondamentali della natura.

le onde gravitazionali, previste dalla relatività, non erano mai state rilevate prima, questa è la prima volta ed è quindi anche un'importantissima conferma sperimentale del fatto che spazio e tempo possono vibrare e che quindi hanno una sostanza reale.

questa precisazione può sembrare stupida ma la conferma che il tempo è qualcosa di sostanziale e che lo spazio può formare onde come l'acqua di uno stagno è importantissima ed è un'altra profonda conferma delle predizioni delle teorie fisiche attuali.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

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  • 3 settimane dopo...

quello che spiega questo articolo è la ricerca degli scienziati di quel tassello che permetterebbe di passare al livello successivo(se la fisica fosse un videogame sarebbe il boss finale del livello), infatti il bosone di Higgs o particella di Dio come viene spesso chiamata avrebbe, secondo la teoria standard, il compito di dare un peso ai corpi. Come sapete i corpi hanno un peso solo quando sono soggetti alla gravità e quindi questa particella sarebbe legata alla gravità o addirittura potrebbe essere il gravitone stesso (particella ipotizzata e tanto cercata inutilmente, per ora) che permetterebbe di spiegare la gravità dal punto di vista quantistico dando modo così alle 2 grandi teorie fisiche moderne, relatività e meccanica quantistica, di coesistere pacificamente anche quendo applicate l'una nel campo dell'altra. Riuscire ad unire in un unica teoria la 2 fisiche moderne è la ricerca più grande del nostro tempo, fu il sogno di Einstein che ci provò fino alla morte, è il tentativo dei più grandi scienziati del 900, compreso Hawking e stanno ancora cercando. Quando risolveranno questo problema molto probabilmente si aprirà per noi una stagione di cambiamento e di ulteriore progresso propio come avvenne dopo le scoperte di Einstein, quindi questa competizione di cui parla l'articolo è molto positiva perchè sprona gli scienziati a darci dentro al massimo anche se io ovviamente nel caso la trovassero tifo per il CERN :mrgreen:

 

 

 

Caccia alla «particella di Dio»

Chicago lancia la sfida al Cern

La supermacchina di Ginevra ripartirà a novembre. E forse sarà troppo tardi

 

Chicago contro Ginevra. Tevatron cerca di battere LHC. I bollettini e le notizie in uscita dal Fermilab, il più grande centro di ricerca americano sulla fisica nucleare, si moltiplicano e si fanno sempre aggressivi (scienti­ficamente). Qui, nel cuore dell’Illino­is, l’acceleratore di particelle Teva­tron vuole strappare la conquista di una scoperta inseguita da anni senza successo: la prova dell’esistenza del­la «particella di Dio» che gli scienzia­ti chiamano più seriosamente boso­ne di Higgs. In Svizzera scuotono la testa. An­che qui per arrivare allo stesso obiet­tivo (ma anche ad altri di simile se non addirittura maggiore importan­za), l’Europa ha costruito l’accelerato­re più potente mai inventato, il Lar­ge Hadron Collider (LHC) da sei mi­liardi di euro facendo scontrare co­me al Fermilab protoni e antiproto­ni. Ben seicento fisici dell’Istituto na­zionale di fisica nucleare italiano col­laborano all’impresa. Purtroppo la supermacchina quando veniva acce­sa il 19 settembre 2008 era vittima di un serio guaio cha la paralizzava. Ora i lavori di riparazione stanno per concludersi e i controlli confer­mano che LHC sarà riacceso il prossi­mo novembre. Però ripartirà a poten­za ridotta (solo 3,5 Tev), praticamen­te alla metà delle sue possibilità che invece raggiungerà pienamente ver­so la fine dell’anno prossimo. Di con­seguenza si è maturato un ritardo che gli americani intendono sfrutta­re per riagguantare un sogno che or­mai sembrava svanito con l’avvio di LHC.

 

Protagonista è il vecchio accele­ratore Tevatron nato quasi trent’an­ni fa e attore di grandi vittorie tra cui la scoperta di un Quark. Ammoder­nato e potenziato, soprattutto in epo­che recenti, adesso è lanciato verso la fantomatica «particella di Dio», es­senziale perché spiega come mai la materia ha un peso. Questo almeno, secondo la teoria nota come «Model­lo Standard» finora alla base della no­stra conoscenza fisica. E chi riuscirà a vederne traccia volerà a Stoccolma per ritirare il meritato Nobel. Se inve­ce il fatidico bosone non si mostrerà negli schizzi di nuove particelle, tan­te idee crolleranno e la teoria dovrà essere rettificata se non cambiata. La posta in gioco, dunque, è alta. La febbre è cominciata a salire già nel marzo scorso quando un comuni­cato del Fermilab annunciava di aver raccolto indizi che indirettamente confermavano la presenza della desi­deratissima particella. Altri annunci pieni speranza l’avevano preceduto, invano. «Con i ritardi accumulati a Gine­vra il Tevatron ha conquistato una se­ria chance di arrivare per primo», ha dichiarato alla rivista scientifica bri­tannica New Scientist Greg Land­sberg della Brown University di Pro­vidence, ma anche uno dei tanti ame­ricani arrivati al Cern per collaborare alla ricerche con il nuovo accelerato­re. «Per il 2011 — hanno sostenuto alla fine d’agosto molti ricercatori statunitensi riuniti in una conferen­za ad Amburgo — avremo registrato abbastanza dati per permetterci di ca­pire il ruolo del bosone di Higgs nel­la teoria del modello standard». Una dichiarazione diplomatica per non infastidire troppo i colleghi eu­ropei, dopo che negli ultimi mesi le parole erano andate giù più pesanti.

 

A Chicago avevano persino detto che LHC era «troppo potente» per riusci­re a individuare il bosone perché l’energia alla quale si esprime sareb­be più bassa di quella eccezionale a cui si arriva a Ginevra. «Questa mi sembra proprio una stupidaggine con la S grande», ri­sponde sorridendo Sergio Bertoluc­ci, direttore scientifico del Cern. «A tutti piace arrivare primi — aggiun­ge diplomaticamente — però la gara deve essere vinta con la fisica non fra di noi. Anche perché l’avvista­mento del bosone è solo l’inizio di una nuova storia che riserverà sor­prese ancora più eclatanti». «Capi­sco i miei colleghi americani e li ap­prezzo — continua — perché stanno inventando addirittura nuovi meto­di di analisi per estrarre dalla loro macchina inferiore alla nostra il fati­dico segno. Se così non fosse perché sono arrivati a Ginevra ben 1700 scienziati americani per lavorare con noi?». La sfida è tremendamente compli­cata perché teoricamente sono previ­sti cinque tipi diversi di «particella di Dio» e poi è determinante, per de­cifrare il tutto, capire come si accop­pia. «Insomma — conclude ecumeni­camente Bertolucci — scoprire è bel­lo ma capire è più importante». Quanto la sfida Chicago-Ginevra si stia arroventando lo dimostra l’ini­ziativa del celebre astrofisico britan­nico Stephen Hawking il quale ha scommesso che la «particella di Hig­gs » non esiste. E il fisico di Edimbur­go Peter Higgs che l’ha ideata e bat­tezzata risponde polemico: «Hawking non ci crede perché lui, per arrivare al Nobel, propone un’al­tra spiegazione». Vedremo presto chi ha ragione.

 

Giovanni Caprara

06 settembre 2009

 

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