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Vergognoso servizio del TG1 contro i videogames


Uroboros

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non dicono vero che la Norvegia è il paese in europa col più alto tasso di suicidi e di depressione? no, devono essere i videogiochi...non dicono della musica che producono in Norvegia vero? E' LA TERRA DEL BLACK METAL.... citazione Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Black_metal

 

io sono un metallaro per carità...ma mi si accappona la pelle quando riesco a tradurre certe canzoni...

 

Scusa ma anche tu non me la racconti giusta, cioe adesso la colpa della depressione della gente e del loro conseguente suicidio é colpa del black metal?

La trovo un accusa azzardata quanto quella mossa dai media nei confronti dei videogame...

Suvvia, é vero che ci son stati casi di suicidio a causa della musica (e ci tengo a sottolineare della MUSICAe non del black metal), ma la stessa musica può influire sul comportamento di una persona (sana di mente)fino a un certo punto. A me piace il genere eppure non mi sognerei mai di prendere una qualsiasi arma e puntarla contro qualcuno,(se non per leggitima difesa) e mi é difficile pensare che anche gli altri che seguono il genere siano tormentati da manie omicidie o suicide.

Allora anche i film e i libri dovrebbero essere accusati del fatto di condizionare la gente.

http://card.josh-m.com/live/mondo/cybervalerio95.png
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Scusa ma anche tu non me la racconti giusta, cioe adesso la colpa della depressione della gente e del loro conseguente suicidio é colpa del black metal?

La trovo un accusa azzardata quanto quella mossa dai media nei confronti dei videogame...

Suvvia, é vero che ci son stati casi di suicidio a causa della musica (e ci tengo a sottolineare della MUSICAe non del black metal), ma la stessa musica può influire sul comportamento di una persona (sana di mente)fino a un certo punto. A me piace il genere eppure non mi sognerei mai di prendere una qualsiasi arma e puntarla contro qualcuno,(se non per leggitima difesa) e mi é difficile pensare che anche gli altri che seguono il genere siano tormentati da manie omicidie o suicide.

Allora anche i film e i libri dovrebbero essere accusati del fatto di condizionare la gente.

 

...non sto dicendo quello....ma potrebbe essere qualunque cosa per il fatto che questo squilibrato ha fatto quella strage....è inutile che si aggrappano al fatto che a lui piacessero i videogiochi...piacciono anche a me ma non vado a fare stragi in giro...

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multiplayer.it ha aperto una pagina su Facebook intitolata "Movimento contro la disinformazione sui videogiochi" , la pagina nasce come risposta allo scandaloso servizio del TG1 che ha messo in relazione la strage di Oslo con i videogiochi, oltre a Multiplayer.it hanno aderito anche Multiplayer.it

 

http://www.facebook.com/nodisinformazionesuivideogiochi

 

. SpazioGames

. I Love Videogames

. Project-Console

. The Indie Shelter

. Mario & Yoshi's Friends Magazine

. Console-Tribe

. inGame.it

. Monkey Island

. Games365

. Overgame - Oltre il gioco

. Videogames News 24

. Xbox Svizzera

. MMORPGITALIA

 

 

devo anche dire che purtroppo il nostro paese é diventato un posto dove cercano di distratti con notizie idiote per non farti conoscere la realtà. Fortunatamente noi, di una certa generazione abbiamo la fortuna di andarcela a cercare in rete la verità, ma ricordo che in Italia non ci siamo solo "noi". Abbiamo una grandissima cerchia di persone, che al momento é anche quella che occupa le piú importanti posizioni a livello sociale che ha la mente chiusa, non si ferma mai a riflettere e da per vero qualsiasi tipo di informazione viene data dai tg o dai giornali. Ormai tanto basta parlare di fica e far vedere qualche culo o parlare delle love story estive che tutti sono contenti e si sentono informati,essere un gamer non significa essere un potenziale assassino i giochi sono una forma d'arte e come tali vanno trattati :ok:

 

partecipate in molti

Modificato da prince1
http://card.josh-m.com/live/mondo/wail22.png
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Allora ragazzi, qui ci vuole una riflessione attenta: io come tutti voi sono un grandissimo appassionato di videogiochi, e come tutti voi ovviamente sono d'accordo nel dire che il servizio lanciato è del tutto sballato e trasmesso solo per riempire i 30 minuti di spazio televisivo.

 

Ma ragioniamo: secondo voi perchè la gente che non gioca ce l'ha tanto con i videogames? Perchè secondo voi coloro che non giocano vedono questa passione come una cosa che nuoce sia alla salute, sia alla sanità mentale che alla vita sociale delle persone? Le risposte sono semplici: i videogiochi sono un tipo di media che si è evoluto troppo velocemente nel corso degli ultimi anni, e chi non è rimasto al passo coi tempi non riesce più a capire cosa siano al giorno d'oggi i videogames. Pensate alle persone OVER 30 che hanno giocato pochissimo in vita loro: tutte queste persone hanno sempre visto nei VG un semplice mezzo di intrattenimento con cui fare qualche partitina in sala giochi, e di certo non sanno che al giorno d'oggi l'arte videoludica è entrata di diritto nell'olimpo di tutte le varie forme artistiche esistenti sul pianeta. Per chi al giorno d'oggi non conosce questo medium è facile scaricare tutte le colpe su di esso, perchè OGGETTIVAMENTE parlando è vero che ogni gioco in fin dei conti ci chiama a sparare e ad uccidere di continuo, ma è altrettanto vero che OGGETTIVAMENTE il confine tra la vita reale e quella videoludica è sempre ben marcato a differenza di ciò che viene detto in quello scialbo servizio televisivo, visto che anche l'assetto stilistico di un gioco per quanto fotorealistico non potrà mai ricalcare la vera vita reale con la precisione iconografica di una fotografia o di un vero sguardo umano. la componente digitale che è alla base dello sviluppo di ogni gioco dimostra che, per quanto si cerchi una resa grafica e cromatica sempre più veritiera semplicemente per fornire uno spettacolo agli occhi, esisterà sempre un confine invalicabile tra ciò che è gioco e ciò che è reale. I contenuti poi non stimolano affatto alla violenza, perchè ogni gioco comunque ci mette di fronte a situazioni pseudo-reali che per quanto possano sembrare vicine alla realtà contengono sempre al loro interno uno o più elementi che la fanno discostare nettamente da ciò che si vede tutti i giorni passeggiando per strada. provate a guardare i giochi che avete sul vostro scaffale e ve ne renderete conto: anche il titolo che apparentemente potrebbe sembrare più vicino a ciò che potrebbe accadere di giorno in giorno contiene sempre degli elementi che sottolineano l'essenza ludica e quindi giocosa dello stesso.

 

Quindi i videogiochi a livello OGGETTIVO non hanno alcuna responsabilità di certi crimini accaduti nel corso degli ultimi anni, compreso quello recente in Norvegia. Da un altro lato è innegabile però che un elemento instabile, continuamente soggetto agli impulsi pseudo-reali di un videogioco, di un film o di un libro possa dar sfogo alla propria pazzia imitando le gesta degli alter ego immaginari: ma anche in questo LA COLPA NON E' DEI VIDEOGIOCHI, ma semmai di tutte le persone che gli stanno vicino e che evidentemente creano al soggetto talmente tante tensioni che neanche se ne accorgono, visto che tutti gli psicologi sono d'accordo nell'affermare che ogni killer fino ad oggi esistito è sempre diventato tale a causa di problemi enormi a livello sociale che magari si è portato avanti per tutta la vita rimanendone oppresso: l'essere umano resta un animale sociale, e come tale nasce con l'intento di far sopravvivere ed eventualmente progredire i suoi simili, amandoli come ama sè stesso. Un bambino avere il DNA di un assassino fin dalla nascita, perchè ogni neonato se ci fate caso riassume in sè l'essenza della vita: semplcità di emozioni e facilità di comunicazioni dirette, proprio come ogni altro essere vivente. Se poi nel corso degli anni avvengono dei fatti che ne cambiano fortemente l'ottica, i pensieri ed il carattere in senso negativo non è certo colpa di alcuni mondi immaginari che marcano sempre direttamente o implicitamente la loro separazione con la vita reale, bensì è colpa di avvenimenti reali che ne minano fortemente ed in certi casi irrimediabilmente la personalità, andando poi con gli anni a creare un individuo potenzialmente pericoloso per il resto della comunità. Ma appunto, caso mai la colpa e di coloro che stanno attorno alla persona: perchè in fin dei conti ognuno di noi (indipendentemente dai gusti personali che fanno optare per un gioco anzi che un altro) gioca sempre per avere un distacco dalla vita reale e prendersi una pausa di rilassamento che lo trasporti psicologicamente in un altro mondo in cui per qualche ora ci possiamo permettere di diventare qualcuno o qualcosa che i canoni della società ci impediscono di essere e di vivere storie tese fino all'ultimo che nella vita vera si potrebbero solo sognare in ipotetici film realizzati a mente.

 

I videogiochi servono per catapultarci in mondi e in dimensioni parallele cari giornalisti: è l'essenza e il motivo di esistere di ogni produzione videoludica. Partendo da questo presupposto, vorrei proprio vedere se qualcuno accanito contro questa arte abbia il coraggio di replicare e giustificare la sua posizione contro la mia. Ma so già che tanto non ci sarà nessuno che avrà il coraggio di rispondermi, perchè alla fine anche il miglior investigatore del mondo quando non riesce a scoprire il colpevole è pronto anche ad accusare un innocente pur di dichiarare il caso chiuso e puntare il dito contro qualcuno. Da che mondo è mondo si preferisce sempre sparare sentenze a vanvera pur di non restare nell'anonimato: almeno si ha la certezza di essere ricordati per qualcosa, positivo o negativo che sia. E quelli del TG1 intanto la staranno ridendo sotto i baffi a vedere uno come me che a mezzanotte si mette a scrivere righe e righe di parole: ma sapete cosa vi dico? Continuate a divulgare questi servizi, fate pure come volete. Io come tanti altri so cosa ho davanti quando accendo la mia console e continuerò a giocare per sempre.

Modificato da Matt Jean
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Allora ragazzi, qui ci vuole una riflessione attenta: io come tutti voi sono un grandissimo appassionato di videogiochi, e come tutti voi ovviamente sono d'accordo nel dire che il servizio lanciato è del tutto sballato e trasmesso solo per riempire i 30 minuti di spazio televisivo.

 

Ma ragioniamo: secondo voi perchè la gente che non gioca ce l'ha tanto con i videogames? Perchè secondo voi coloro che non giocano vedono questa passione come una cosa che nuoce sia alla salute, sia alla sanità mentale che alla vita sociale delle persone? Le risposte sono semplici: i videogiochi sono un tipo di media che si è evoluto troppo velocemente nel corso degli ultimi anni, e chi non è rimasto al passo coi tempi non riesce più a capire cosa siano al giorno d'oggi i videogames. Pensate alle persone OVER 30 che hanno giocato pochissimo in vita loro: tutte queste persone hanno sempre visto nei VG un semplice mezzo di intrattenimento con cui fare qualche partitina in sala giochi, e di certo non sanno che al giorno d'oggi l'arte videoludica è entrata di diritto nell'olimpo di tutte le varie forme artistiche esistenti sul pianeta. Per chi al giorno d'oggi non conosce questo medium è facile scaricare tutte le colpe su di esso, perchè OGGETTIVAMENTE parlando è vero che ogni gioco in fin dei conti ci chiama a sparare e ad uccidere di continuo, ma è altrettanto vero che OGGETTIVAMENTE il confine tra la vita reale e quella videoludica è sempre ben marcato a differenza di ciò che viene detto in quello scialbo servizio televisivo, visto che anche l'assetto stilistico di un gioco per quanto fotorealistico non potrà mai ricalcare la vera vita reale con la precisione iconografica di una fotografia o di un vero sguardo umano. la componente digitale che è alla base dello sviluppo di ogni gioco dimostra che, per quanto si cerchi una resa grafica e cromatica sempre più veritiera semplicemente per fornire uno spettacolo agli occhi, esisterà sempre un confine invalicabile tra ciò che è gioco e ciò che è reale. I contenuti poi non stimolano affatto alla violenza, perchè ogni gioco comunque ci mette di fronte a situazioni pseudo-reali che per quanto possano sembrare vicine alla realtà contengono sempre al loro interno uno o più elementi che la fanno discostare nettamente da ciò che si vede tutti i giorni passeggiando per strada. provate a guardare i giochi che avete sul vostro scaffale e ve ne renderete conto: anche il titolo che apparentemente potrebbe sembrare più vicino a ciò che potrebbe accadere di giorno in giorno contiene sempre degli elementi che sottolineano l'essenza ludica e quindi giocosa dello stesso.

 

Quindi i videogiochi a livello OGGETTIVO non hanno alcuna responsabilità di certi crimini accaduti nel corso degli ultimi anni, compreso quello recente in Norvegia. Da un altro lato è innegabile però che un elemento instabile, continuamente soggetto agli impulsi pseudo-reali di un videogioco, di un film o di un libro possa dar sfogo alla propria pazzia imitando le gesta degli alter ego immaginari: ma anche in questo LA COLPA NON E' DEI VIDEOGIOCHI, ma semmai di tutte le persone che gli stanno vicino e che evidentemente creano al soggetto talmente tante tensioni che neanche se ne accorgono, visto che tutti gli psicologi sono d'accordo nell'affermare che ogni killer fino ad oggi esistito è sempre diventato tale a causa di problemi enormi a livello sociale che magari si è portato avanti per tutta la vita rimanendone oppresso: l'essere umano resta un animale sociale, e come tale nasce con l'intento di far sopravvivere ed eventualmente progredire i suoi simili, amandoli come ama sè stesso. Un bambino avere il DNA di un assassino fin dalla nascita, perchè ogni neonato se ci fate caso riassume in sè l'essenza della vita: semplcità di emozioni e facilità di comunicazioni dirette, proprio come ogni altro essere vivente. Se poi nel corso degli anni avvengono dei fatti che ne cambiano fortemente l'ottica, i pensieri ed il carattere in senso negativo non è certo colpa di alcuni mondi immaginari che marcano sempre direttamente o implicitamente la loro separazione con la vita reale, bensì è colpa di avvenimenti reali che ne minano fortemente ed in certi casi irrimediabilmente la personalità, andando poi con gli anni a creare un individuo potenzialmente pericoloso per il resto della comunità. Ma appunto, caso mai la colpa e di coloro che stanno attorno alla persona: perchè in fin dei conti ognuno di noi (indipendentemente dai gusti personali che fanno optare per un gioco anzi che un altro) gioca sempre per avere un distacco dalla vita reale e prendersi una pausa di rilassamento che lo trasporti psicologicamente in un altro mondo in cui per qualche ora ci possiamo permettere di diventare qualcuno o qualcosa che i canoni della società ci impediscono di essere e di vivere storie tese fino all'ultimo che nella vita vera si potrebbero solo sognare in ipotetici film realizzati a mente.

 

I videogiochi servono per catapultarci in mondi e in dimensioni parallele cari giornalisti: è l'essenza e il motivo di esistere di ogni produzione videoludica. Partendo da questo presupposto, vorrei proprio vedere se qualcuno accanito contro questa arte abbia il coraggio di replicare e giustificare la sua posizione contro la mia. Ma so già che tanto non ci sarà nessuno che avrà il coraggio di rispondermi, perchè alla fine anche il miglior investigatore del mondo quando non riesce a scoprire il colpevole è pronto anche ad accusare un innocente pur di dichiarare il caso chiuso e puntare il dito contro qualcuno. Da che mondo è mondo si preferisce sempre sparare sentenze a vanvera pur di non restare nell'anonimato: almeno si ha la certezza di essere ricordati per qualcosa, positivo o negativo che sia. E quelli del TG1 intanto la staranno ridendo sotto i baffi a vedere uno come me che a mezzanotte si mette a scrivere righe e righe di parole: ma sapete cosa vi dico? Continuate a divulgare questi servizi, fate pure come volete. Io come tanti altri so cosa ho davanti quando accendo la mia console e continuerò a giocare per sempre.

Ok ora calmati e va a dormire però xD no vabbe scherzo, hai scritto parole che dovrebbe essere pubblicate su un qualche giornale. anche io ho notato che coloro che non hanno mai giocato ad un vg, tendono a vederlo come qualcosa di demoniaco e che rapisce la mente di chi ci gioco, e non riescono a cogliere la vera essenza del videogame...

http://card.josh-m.com/live/mondo/CavaniMatador7.png
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"Pensate alle persone OVER 30 che hanno giocato pochissimo in vita loro"

Quanto mi sento vecchio.. beata gioventù :mrgreen: . Fiero di essere uno dei tantissimi OVER 30 che videogiocano da molto (ma molto) prima che uscisse il primo CoD.

Per quanto io sostenga l'assoluta ignoranza di chi condanna il videogioco, non posso nascondere che ci vorrebbe (a mio avviso) più rispetto del PEGI.

Ragazzini infoiati che smitragliano bestemmiando hanno largamente contribuito a farmi venire a noia il gioco online(ovviamente gli idioti non hanno età quindi largo a trentenni e quarantenni nella categoria "Ragazzini").

Se questa è la finestra attraverso la quale i non videogiocatori ci osservano, non posso stupirmi di ciò che sento in giro contro i VG.

Gli estremismi sono sempre da evitare, in qualsiasi ambito.

Modificato da Quentin
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Coop Norway ritira 51 videogiochi violenti

 

Con i suoi attentati, Anders Behring Breivik non ha ucciso solo delle persone, ma anche il senso di sicurezza e di apertura di un intero paese. La Norvegia è in piena crisi di panico, come dimostra questo piccolo fatto che riguarda il mondo dei videogiochi.

 

Il fatto: nel suo documento programmatico di 1500 pagine, Breivik ha parlato di Call of Duty: Modern Warfare 2 come di un mezzo per addestrarsi:

 

"I just bought Modern Warfare 2, the game. It is probably the best military simulator out there and it's one of the hottest games this year. I played MW1 as well but I didn't really like it as I'm generally more the fantasy RPG kind of person - Dragon Age Origins etc .and not so much into first person shooters. I see MW2 more as a part of my training-simulation than anything else. I've still learned to love it though and especially the multiplayer part is amazing. You can more or less completely simulate actual operations."

 

Nonostante la stampa locale non abbia dato un peso enorme alla cosa, concentrandosi più sulle idee politiche e sociali di Breivik, molto più importanti nel determinare le sue decisioni, una grossa catena commerciale, Coop Norway, ha deciso comunque di ritirare dagli scaffali ben cinquantuno giochi violenti, con questa giustificazione:

 

Geir Inge Stokke, il direttore di Coop Norway, ha giustificato il provvedimento dicendo che: "La decisione di rimuovere i giochi è stata presa quando abbiamo compreso lo scopo dell'attacco. Altri hanno maggiori competenze di noi nel capire gli effetti negativi di questi giochi. Al momento credo sia appropriato per noi ritirarli. Non mi sorprenderei se altri facessero lo stesso. Dobbiamo pensare seriamente a quando rimetterli al loro posto. Il ritorno economico che li riguarda non ha importanza." [traduzione della fonte]

 

Insomma, non è un buon momento per i videogiochi. Il pericolo, speriamo relativo, della decisione di Coop Norway è che anche altri decidano di seguirne l'esempio, mettendo una forte tesi in mano ai tanti e accaniti critici del medium videoludico.

 

Fonte: Tom's Hardware

 

PS ne approfittiamo per ricordarvi che la redazione di Multiplayer.it ha creato il Movimento contro la disinformazione sui videogiochi per cercare di porre un freno al discredito che la stampa generalista getta sul nostro medium. Venite a visitarci e supportateci.

 

Fonte: http://multiplayer.it/notizie/91513-coop-norway-ritira-51-videogiochi-violenti.html

 

CoDMW2 utile per allenarsi e fare addestramento? non so Voi, ma non essendo un esperto di armi (al massimo ho impugnato fucili in Soft Air) questa affermazione la ritengo al quanto delirante!

 

Sul discorso del ritirare giochi da uno Store, mi sembra esagerato, tanto per strumetalizzare la notizia (per quanto tragica), a cosa serve?? a meno di altre adesioni, negli altri negozi non verrà ritirato nessun gioco violento (nè tantomeno film!! o fucili ad aria compressa etc etc..)

 

Utile l'iniziativa di Multiplayer di aprire una pagina su Facebook proprio in seguito a questa triste notizia corredata da un servizio INCREDIBILE del TG1

<<Al mondo esistono due categorie di persone: i cattivi e i molto cattivi. Noi abbiamo deciso di chiamare buoni i cattivi, e cattivi i molto cattivi. I problemi dell'umanità nascono quì.>> FRITZ LANG
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Coop Norway ritira 51 videogiochi violenti

 

Con i suoi attentati, Anders Behring Breivik non ha ucciso solo delle persone, ma anche il senso di sicurezza e di apertura di un intero paese. La Norvegia è in piena crisi di panico, come dimostra questo piccolo fatto che riguarda il mondo dei videogiochi.

 

Il fatto: nel suo documento programmatico di 1500 pagine, Breivik ha parlato di Call of Duty: Modern Warfare 2 come di un mezzo per addestrarsi:

 

"I just bought Modern Warfare 2, the game. It is probably the best military simulator out there and it's one of the hottest games this year. I played MW1 as well but I didn't really like it as I'm generally more the fantasy RPG kind of person - Dragon Age Origins etc .and not so much into first person shooters. I see MW2 more as a part of my training-simulation than anything else. I've still learned to love it though and especially the multiplayer part is amazing. You can more or less completely simulate actual operations."

 

Nonostante la stampa locale non abbia dato un peso enorme alla cosa, concentrandosi più sulle idee politiche e sociali di Breivik, molto più importanti nel determinare le sue decisioni, una grossa catena commerciale, Coop Norway, ha deciso comunque di ritirare dagli scaffali ben cinquantuno giochi violenti, con questa giustificazione:

 

Geir Inge Stokke, il direttore di Coop Norway, ha giustificato il provvedimento dicendo che: "La decisione di rimuovere i giochi è stata presa quando abbiamo compreso lo scopo dell'attacco. Altri hanno maggiori competenze di noi nel capire gli effetti negativi di questi giochi. Al momento credo sia appropriato per noi ritirarli. Non mi sorprenderei se altri facessero lo stesso. Dobbiamo pensare seriamente a quando rimetterli al loro posto. Il ritorno economico che li riguarda non ha importanza." [traduzione della fonte]

 

Insomma, non è un buon momento per i videogiochi. Il pericolo, speriamo relativo, della decisione di Coop Norway è che anche altri decidano di seguirne l'esempio, mettendo una forte tesi in mano ai tanti e accaniti critici del medium videoludico.

 

Fonte: Tom's Hardware

 

PS ne approfittiamo per ricordarvi che la redazione di Multiplayer.it ha creato il Movimento contro la disinformazione sui videogiochi per cercare di porre un freno al discredito che la stampa generalista getta sul nostro medium. Venite a visitarci e supportateci.

 

Fonte: http://multiplayer.it/notizie/91513-coop-norway-ritira-51-videogiochi-violenti.html

 

CoDMW2 utile per allenarsi e fare addestramento? non so Voi, ma non essendo un esperto di armi (al massimo ho impugnato fucili in Soft Air) questa affermazione la ritengo al quanto delirante!

 

Sul discorso del ritirare giochi da uno Store, mi sembra esagerato, tanto per strumetalizzare la notizia (per quanto tragica), a cosa serve?? a meno di altre adesioni, negli altri negozi non verrà ritirato nessun gioco violento (nè tantomeno film!! o fucili ad aria compressa etc etc..)

 

Utile l'iniziativa di Multiplayer di aprire una pagina su Facebook proprio in seguito a questa triste notizia corredata da un servizio INCREDIBILE del TG1

Ma si, vedi che è vero...anche io dopo aver giocato ai vari assassin's creed ho iniziato a spostarmi per la città arrampicandomi sui palazzi...è un ottimo mezzo di addestramento...maddai, ma chi può dar peso a ca@@ate del genere? sono stanco di tutta questa ignoranza dei media!

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Hola a tutti!

Dobbiamo renderci conto che periodicamente stampa e benpensanti si devono scagliare contro qualcosa pur di mantenere lo "status quo" attuale. Oggi sono i videogiochi, ritenuti mezzi d'addestramento per maniaci omicidi, qualche anno fa manga e anime che contribuivano a creare una generazione di maniaci sessuali e pervertiti, poi fu la volta della marijuana che era la droga più pericolosa al mondo ( :D ) e che fu quindi equiparata ad eroina e altre droghe "pesanti", poi che altro? Ah si, la musica rock, il metal, facebook, i porno su internet (per quanto, a mio avviso, se si togliesse il porno dalla rete rimarrebbe un unico sito chiamato www.ridateciiporno.com )i film d'azione violenti... la lista è lunga e in continuo aggiornamento, tra poco verranno aggiunte anche la canzone "Le tagliatelle di Nonna Pina" (perchè vanno contro i dettami salutisti che ci vogliono tutti vegani e felici) e lo sciroppo di menta.

Sono ben altre, secondo me, le molle che fanno scattare questi comportamenti, dalle psicopatologie latenti agli stati depressivi, che dubito causati da CoD piuttosto che da Super Mario o da Rino Gaetano anzichè dagli Iron Maiden. Vogliamo parlare di quello che è davvero scandaloso, in Italia e nel mondo? Parliamo del fatto che oltre il 50% della ricchezza mondiale è detenuto da duecento persone su una popolazione di sei miliardi di individui? Della politica, nostrana e non (e sulla politica, conscio del regolamento del forum, non mi soffermo, era solo un commento en-passant)? Dell' imperatore Palpatine.. ehmm.. Benedetto XVI che dice "Date ai poferi, date ai poferi" ma che ha al dito un anello che se venisse venduto potrebbe sfamare mezzo Congo? Mi sento di quotare in toto Matt Jean, che dice che tutto questo bailamme è stato tirato su per riempire quei trenta minuti di TG, ma mi viene anche da dire che, finchè esisterà il bigottismo e l'ignoranza (o meglio.. la NON-VOGLIA di capire e di informarsi) queste sparate continueranno a saltar fuori come gramigna. Comunque, ora basta scrivere... vado ad ammazzare un po' di Viet Cong su Black Ops..

Ciao a tutti!

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