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Si certo, però direi anche al Barcellona di aggiungere Messi...

 

be guarda per la juve con uno scambio alla pari, con una sensibile riduzione del suo ingaggio (attualmente mi pare che prenda 10 milioni) non sarebbe male, ovviamente devono comunque prendere un altro attaccante, però ti liberi del noto problema higuain fuori dal progetto

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be guarda per la juve con uno scambio alla pari, con una sensibile riduzione del suo ingaggio (attualmente mi pare che prenda 10 milioni) non sarebbe male, ovviamente devono comunque prendere un altro attaccante, però ti liberi del noto problema higuain fuori dal progetto

Si però a parità di età uno ne mette ancora 20 a stagione piu svariati assist, l altro é un rottame, che ad ogni sosta si presenta in sovrappeso e non segna manco se prende la palla e la lancia con le mani :asd:

Non penso siano cosi tanto stupidi da sobbarcarsi uno cosi

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Si però a parità di età uno ne mette ancora 20 a stagione piu svariati assist, l altro é un rottame, che ad ogni sosta si presenta in sovrappeso e non segna manco se prende la palla e la lancia con le mani :asd:

Non penso siano cosi tanto stupidi da sobbarcarsi uno cosi

Il "problema" è l'ingaggio di Suarez, la Juve è povera e i soldi sono finiti.

 

Detto questo, c'è da sistemare anche il centrocampo e i terzini.

 

Mandare via SKhefira, Pippardeschi, Scarsey, Deschifo.

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La Juve non è povera. Abbassando il tetto salariale ce margine per fare un buon mercato. Prendere suarez ti verrebbe a costare come dzeko se non di meno, sia per il decreto crescita sia perche non si avrebbe l ammortamento del cartellino.

Bisogna cedere Perin, uno tra romero e rugani, khedira, higuain e probabilmente altro

Modificato da Bender 1993
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Si però a parità di età uno ne mette ancora 20 a stagione piu svariati assist, l altro é un rottame, che ad ogni sosta si presenta in sovrappeso e non segna manco se prende la palla e la lancia con le mani :asd:

Non penso siano cosi tanto stupidi da sobbarcarsi uno cosi

se vogliono lo scambio questo altrimenti ciao, higuain lo posono mandare fare rappresentanza dove si mangia sicuramente non sfigura :asd:

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se vogliono lo scambio questo altrimenti ciao, higuain lo posono mandare fare rappresentanza dove si mangia sicuramente non sfigura :asd:

Ma nel caso non dovremmo pagare il cartellino eh. Si parla di rescissione di suarez. Se dovessimo oagare pure il cartellino ovvio che i costi si alzerebbero Modificato da Bender 1993
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La Juventus ha scelto il suo nuovo attaccante, colui che dovrà sostituire il partente Higuain, finito fuori dal progetto: Edin Dzeko sarà, a meno di ribaltoni dell'ultimo secondo, la punta di diamante a disposizione di Andrea Pirlo.

 

Il bosniaco, seguito a lungo anche dall'Inter, sembra aver sciolto i dubbi sul suo futuro: secondo quanto riportato dal 'Corriere dello Sport', nella serata di giovedì è stato trovato un accordo a cena tra il suo procuratore Silvano Martina e il CFO bianconero Fabio Paratici.

 

La Juventus garantirà a Dzeko lo stesso ingaggio percepito alla Roma (7,5 milioni) e al club giallorosso dovrebbe versare 10 milioni più 2 di bonus che, con ogni probabilità, saranno dirottati (insieme a Ünder e Riccardi) da Fienga al Napoli per arrivare ad Arkadiusz Milik.

 

 

Messi non si presenterà domani ai test medici in programma per tutti i giocatori del Barcellona. Un ulteriore segnale di come il futuro della Pulce sia lontano dal 'Camp Nou'.

 

Restano ovviamente da capire le modalità dell'addio dato che Messi spera ancora di liberarsi a costo zero grazie a una clausola presente sul contratto, mentre il Barcellona non intende cederlo se non tramite il pagamento della clausola rescissoria da 700 milioni di euro.

 

Presentandosi ai test d'altronde Messi accetterebbe di essere formalmente ancora sotto contratto col Barcellona. Ecco perché l'argentino, su consiglio dei suoi legali, diserterà l'appuntamento.

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Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società FC Gelsenkirchen-Schalke 04 e.V. per l’acquisizione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2021, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Weston McKennie a fronte di un corrispettivo di € 4,5 milioni.

 

Inoltre, l’accordo prevede:

 

-L’obbligo da parte di Juventus di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi entro il termine della stagione 2020/2021;

 

-La facoltà da parte di Juventus di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore qualora detti obiettivi non fossero raggiunti.

 

Il corrispettivo pattuito per l’acquisizione definitiva, in entrambi i casi, è pari a € 18,5 milioni pagabili in tre esercizi e potrà essere aumentato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, per una cifra non superiore a € 7 milioni al raggiungimento di ulteriori obiettivi sportivi.

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La Juventus continua la sua opera di ringiovanimento della rosa fortemente voluta dal presidente Agnelli, così dopo Kulusevski, Arthur e McKennie in arrivo c'è anche una promessa del calcio inglese non ancora maggiorenne.

 

I bianconeri hanno messo le mani su Samuel Iling-Junior, esterno classe 2003 che il 4 ottobre compirà solo 17 anni ma in patria viene già ritenuto uno dei giovani più interessanti alla pari di Elliott del Liverpool e Bellingham del Borussia Dortmund.

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L'unica speranza della juventus se si riesce liberare di paratici, secondo me uno dei dirigenti piu scarsi per fare operazioni di mercato, al momento dimostrato che riesce solo prendere parametri zero strapagandoli, rinnovi che ci restano sullo stomaco, senza parlare dell'operazione Sarri che sicuramente c'è il suo zampino

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Forse anche Higuain all'Inter Miami

 

 

Nicolas Higuain, a 'Tuttosport', annuncia il divorzio tra l'argentino e Madama.

 

"Gonzalo ha ancora un anno di contratto, ma la società e Pirlo hanno deciso unilateralmente di arrivare alladdio e quindi dobbiamo trovare una rescissione che rappresenti un buon accordo per tutti. Non siamo ancora entrati nei dettagli, ci siamo confrontati solo sullaspetto tecnico. Pirlo e i dirigenti hanno deciso che non cè posto per Gonzalo, ora cercheremo unintesa. Sono convinto che non ci saranno grossi problemi perché abbiamo un rapporto fantastico con i dirigenti".

 

"Penso serviranno alcune settimane anche per questioni logistiche. Sono a Buenos Aires e, non avendo ancora il passaporto comunitario, per la pandemia sto faticando a raggiungere Torino. Stiamo parlando a distanza, ma sarà importante incontrarsi".

 

Sulla destinazione di Higuain, per il quale 'TYC Sports' parla di un presunto accordo trovato con l'Inter Miami di Beckham - che ha già tesserato Matuidi - Nicolas fornisce qualche indizio.

 

"Abbiamo ricevuto tanti sondaggi da Francia, Inghilterra, Spagna, Cina, Usa... Molte proposte, ma nessuna da far tremare le gambe. Valuteremo con calma, ma due cose sono sicure: Gonzalo non giocherá più in Italia. E soprattutto mai al Boca Juniors. E cresciuto nel River e non passerà mai ai rivali. Quella voce è una enorme cavolata, come quella che potrebbe smettere. Non è ancora il momento, ha voglia di giocare. Si sente forte di testa e di fisico. Per quanto lo deciderà lui, ma vuole giocare ancora e allestero. Magari tornerà in Argentina in futuro, non ora".

 

L'addio del Pipita ai bianconeri, lascia un po' di amaro in bocca.

 

"Ci aspettavamo che Pirlo desse una possibilità a Gonzalo visto che parliamo pur sempre di un attaccante che in questi anni ha segnato 350 goal. Per realizzarli si impiegano dieci anni, poi purtroppo ci si dimentica tutto in fretta. Lambizione della Juventus è conquistare la Champions, ma non so quanti giocatori abbiamo vinto 3 scudetti realizzando complessivamente 66 reti. Però siamo gente di calcio e sappiamo che possono succedere queste cose. Abbiamo apprezzato la schiettezza di Pirlo, che ha detto in faccia a Gonzalo quello che pensava. Non succede sempre ed è stato importante".

 

"E una decisione della società e comunque parliamo di grandi dirigenti che si muovono con saggezza. Dzeko o Suarez al suo posto? Guardate le statistiche e valutate. Detto questo, non mi piace parlare di altri. Ripeto: la scelta è della Juve".

 

Nicolas Higuain, ad ogni modo, esclude categoricamente un clamoroso ritorno a Napoli del fratello.

 

"Se ho parlato con De Laurentiis? No. Anche perché di cosa potremmo parlare? Di cinema?".

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L'unica speranza della juventus se si riesce liberare di paratici, secondo me uno dei dirigenti piu scarsi per fare operazioni di mercato, al momento dimostrato che riesce solo prendere parametri zero strapagandoli, rinnovi che ci restano sullo stomaco, senza parlare dell'operazione Sarri che sicuramente c'è il suo zampino

Di certo l anno scorso sono stati fatti grossi errori, ma non possiamo dimenticarci cosa è accaduto in questi nove anni sarebbe alquanto ingeneroso.
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Di certo l anno scorso sono stati fatti grossi errori, ma non possiamo dimenticarci cosa è accaduto in questi nove anni sarebbe alquanto ingeneroso.

però non era da solo, io guardo il suo operato, ed onestamente al netto dell'operazione ronaldo che suscitato tanto clamore ed annessi problemi, per il resto non certo stato una cima

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Si non era da solo infatti il rinnovo a khedira l ha fatto marotta :asd:

Ronaldo lo abbiamo grazie a lui, marotta infatti non lo voleva. Pogba, vidal, de light che lo voleva mezza Europa, sono grazie a lui e molti altri sono grazie a lui. Basta giardare la squadra che avevamo nove anni fa e quella che abbiamo oggi. Sicuramente ripeto l anno scorso al suo primo anno al posto di marotta ha fatto molti errori, ma comunque gli vanno dati i meriti e altre possibilità visto che di scouting se ne intende e visto il suo passato recente

Modificato da Bender 1993
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Lionel Messi ha deciso di restare al Barcellona e spiega i motivi della sua scelta in un'intervista esclusiva a Goal.

 

In esclusiva a Goal, il fenomeno argentino ha annunciato la sua scelta e spiegato i motivi della sua decisione di restare in blaugrana, nonostante i tanti dubbi che lo hanno afflitto nelle ultime settimane. La ragione principale della sua scelta è affettiva, di riconoscenza: non voleva, in alcun modo, arrivare a fare causa al club della sua vita, il Barcellona. Ma è anche legata a una promessa non mantenuta da parte del presidente Bartomeu.

 

Perché hai aspettato così tanto prima di rompere il silenzio?

 

"In primo luogo perchè dopo la sconfitta di Lisbona è stato molto difficile. Sapevamo che era un rivale molto duro, però non che potesse finire in quel mondo, dando quell'immagine così brutta per il club e per il barcelonismo. Stavo male, non avevo voglia di niente. Volevo solo che passasse il tempo per poi chiarire tutto".

 

Perchè hai detto al Barcellona che saresti potuto andar via?

 

"Ho detto alla società, soprattutto al presidente, che volevo andare via. Gliel'ho detto durante tutto l'anno. Pensavo che fosse il momento di farsi da parte. Credevo che il club avesse bisogno di gente più giovane, di gente nuova, e pensavo che si stava per concludere la mia avventura al Barcellona con grande dispiacere, perchè ho sempre detto che avrei voluto chiudere qui la mia carriera. E' stato un anno molto complicato, ho sofferto molto durante gli allenamenti, nelle partite, nello spogliatoio. Era diventato tutto molto difficile per me e è arrivato un momento in cui ho pensato di andare in cerca di nuovi obiettivi, di aria nuova. Non è stato a causa del risultato in Champions contro il Bayern, era da molto tempo che stavo pensando a questa decisione. L'ho detto al presidente e il presidente mi ha sempre detto che alla fine della stagione avrei potuto decidere se andarmene o se restare e alla fine non ha mantenuto la sua parola".

 

Ti sei sentito solo?

 

"No, non mi sono sentito solo. Solo no. Al mio fianco ci sono stati quelli di sempre. Questo mi basta e mi rafforza. Però sì, mi ha fatto male sentire cose dette dalla gente, dai giornalisti, persone che hanno messo in dubbio il mio barcelonismo dicendo cose che non credo di meritarmi. Mi è servito anche per vedere chi è chi. Il mondo del calcio è molto difficile e ci sono tante persone molto false. Quello che mi è successo mi è servito per riconoscere tante persone false di cui avevo un'altra considerazione. Mi ha fatto male quando è stato messo in dubbio il mio amore per questo club. Che io vada o che io resti, il mio amore per il Barcellona non cambierà mai".

 

Abbiamo sentito di tutto. Dal fattore denaro, agli amici di Messi. Che cosa ti ha fatto più male dopo 20 anni di carriera al Barcellona?

 

"Un po' di tutto, sia sugli amici di Messi, che sui soldi.. mi hanno fatto male tante cose che hanno detto. Ho sempre anteposto il club a qualsiasi cosa. Ho avuto la possibilità di andarmene dal Barcellona tante volte. I soldi? Tutti gli anni me ne sarei potuto andare e guadagnare più soldi che nel Barcellona. Ho sempre detto che questa era casa mia e che era ciò che sentivo e che sento. Meglio di qui è difficile. Sentivo che avevo bisogno di cambiare, di nuovi obiettivi, di cose nuove".

 

Alla fine è molto difficile rinunciare a venti anni, a tutta una vita, alla famiglia che ho a Barcellona, alla città... E questo è quello che pesa di più nel momento di prendere una decisione. Perchè alla fine resti al Barcellona, no? Continui con il Barcellona...

 

"Sicuramente mi è costato molto decidere. Non c'entra il risultato del Bayern, dipende da tante cose. Ho sempre detto che volevo restare qui. Che volevo un progetto vincente e vincere titoli con il club per continuare a far crescere la leggenda del Barcellona a livello di trofei. E la verità è che da tempo che non c'è un progetto nè nulla, loro si destreggiano e coprono i buchi mentre le cose vanno. Come ho detto prima ho sempre pensato al benessere della mia famiglia e del club".

 

Che cosa è successo quando hai detto alla tua famiglia che avresti potuto lasciare il Barcellona?

 

"Quando ho comunicato la mia volontà a mia moglie e ai miei figli è stato un dramma. Tutta la famiglia è scoppiata a piangere, i miei bambini non volevano lasciare Barcellona, non volevano cambiare scuole. Ho guardato oltre e volevo competere ai massimi livelli, vincere titoli, competere in Champions League. Puoi vincere o perdere, perchè è molto difficile, ma devi competere. Almeno competere e non crollare come a Roma, Liverpool, Lisbona. E questo mi ha portato a pensare sulla decisione di andar via. Come detto, pensavo ed ero sicuro che fossi libero di andar via, il presidente ha sempre detto che alla fine della stagione potevo decidere se restare o meno. Adesso si aggrappano al fatto che non l'ho detto prima del 10 giugno, quando è chiaro che il 10 giugno eravamo in corsa per La Liga nel mezzo di questo tremendo coronavirus e che questa malattia ha alterato tutta la stagione. E questa è la ragione per la quale resterò al Barcellona. Adesso resterò perchè il presidente mi ha detto che l'unico modo di andar via è pagare la clausola di 700 milioni di euro, e questo è impossibile. C'era un altro modo ed era andare in tribunale. Ma non farei mai causa al Barcellona perchè è il club che amo, che mi ha dato tutto sin da quando sono arrivato, è il club della mia vita, ho passato la vita qui. Il Barça mi ha dato tutto e io ho dato tutto. So che non mi è mai passato per la testa portare il Barcellona in tribunale".

 

E' questo ciò che ti ha ferito di più, che ci sono persone che hanno pensato che tu potessi far male al Barcellona?

 

"Mi hanno fatto male tante cose pubblicate contro di me e soprattutto tante cose false pubblicate. O che io potessi fare causa al Barcellona per i miei interessi. Non avrei mai fatto una cosa del genere, lo ripeto, volevo andare via ed era mio diritto, perchè il contratto dice che avrei potuto svincolarmi. E non era "vado via e basta". Stavo per andare via e mi sarebbe costato tanto. Volevo andare perchè ho pensato di voler vivere i miei ultimi anni di calcio felicemente. Ultimamente non ho trovato felicità all'interno del club".

 

Questo è importante, essere felici. Tu sei un vincente nato, continuerai a guidare la squadra. Ma qualcosa cambierà al Barcellona giusto? Qualcosa deve cambiare a livello sportivo?

 

"Continuerò nel Barcellona e il mio comportamento non cambierà, non importa quanto volessi andare via. Darò il massimo. Voglio sempre vincere, sono competitivo, e non mi piace perdere. Voglio sempre il massimo per il club, per i compagni e per me stesso. Ho detto che non c'era stato il sostegno necessario per vincere la Champions League. Adesso non so cosa succederà. C'è un nuovo allenatore e nuove idee. E questo è un bene ma dobbiamo vedere come risponderà la squadra e se saremo in grado di competere ai massimi livelli. Quello che posso dire è che resterò e che darò il massimo per il Barcellona".

 

Quale è stata la prima cosa che hai pensato quando le persone dicevano che non ti importava del Barcellona?

 

"Mi ha fatto male che la mia dedizione al Barcellona fosse messa in dubbio, sono grato a questo club. Amo Barcellona e non troverò un posto migliore di qui altrove. Ma ho ancora il diritto di decidere. Volevo andare in cerca di nuovi obiettivi e nuove sfide. E domani sarei potuto tornare, perchè qui a Barcellona ho tutto".

 

"Mio figlio, la mia famiglia è cresciuta qui. Non c'era niente di sbagliato nel voler andare via, ne avevo bisogno, ne aveva bisogno il club ed era un bene per tutti".

 

Parliamo infine del famoso burofax. Perchè hai deciso di mandare quel burofax? Che cosa volevi dimostrare?

 

"Il burofax era per rendere la cosa ufficiale in qualche modo. Durante tutto l'anno ho detto al presidente che volevo andar via, che era il momento di andare in cerca di nuovi obiettivi e nuove esperienze nella mia carriera. Lui mi ha sempre detto: "Ne parleremo, non ora, etc"... Ma niente. Il presidente non mi ha mai dato la minima idea di cosa stesse dicendo. Inviare il burofax era per ufficializzare che volevo andare via e che ero libero e che non avrei utilizzato l'opzione per un altro anno. Non era per creare un polverone o per andare contro il club, era per rendere ufficiale la mia decisione. Se non avessi inviato il burofax era come se non fosse successo nulla, avevo l'opzione per un altro anno. Quello che hanno detto è che non l'ho comunicato prima del 10 giugno, ma ripeto eravamo nel mezzo delle competizioni e non era il momento. Ma a parte questo il presidente mi ha sempre detto "quando finisce la stagione decidi se restare o andare via", non ha mai fissato una data. Ma non era per litigare con il club, perchè non volevo litigare con il club".

 

Modificato da AngelDevil

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Per me invece hanno fatto entrambe le parti una cattiva figura. Sia bartomeu, sia Messi per quello che ha dato Messi al barcellona e viceversa non scordiamolo. Le differenze tra Ronaldo e lui sono evidenti. Ronaldo, non da madridista nato ma acquisito, ha stipulato un accordo verbale con Perez per liberarsi per 100 milioni e non gratis e l ha voluto fare dopo aver vinto 3 CHAMPIONS DI FILA e Perez ha rispettato la parola. Messi invece per liberarsi senza che la sua squadra ottenesse un soldo bucato, e voleva scappare nel momento del bisogno, e bartomeu non ha mantenuto la parola (resta sempre da vedere se nel contratto c era una data o parlava di fine stagione in generale per liberarsi). Fanno una figuraccia entrambi per me, e si mostra che forse le varie voci di un Messi che vuole comandare sia in Spagna che in nazionale non erano infondate

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Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società Atalanta B.C. S.p.A. per la cessione a titolo temporaneo biennale, fino al 30 giugno 2022, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Cristian Romero per un corrispettivo di € 2 milioni pagabile interamente nel corso di questo esercizio.

 

Il corrispettivo pattuito potrà essere aumentato, nel corso delle due stagioni sportive, per una cifra di € 2 milioni al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi.

 

Il contratto prevede, inoltre, la facoltà per l’Atalanta B.C. S.p.A. di esercitare un diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del medesimo calciatore a fronte di un corrispettivo di 16 milioni, pagabili in tre esercizi.

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