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Ragazzi...ho un amico che deve comprarsi una tv nuova...il budget è 500...la userebbe solo su netflix e tv spazzatura...qual è la miglior soluzione secondo voi?

Il prezzo più basso in assoluto per una 4k 55" credo sia quello di Akai:

 

https://www.amazon.it/dp/B077XHXSW6/ref=asc_df_B077XHXSW654369697/?tag=trovaprezzi-ce-prime-21&creative=23390&creativeASIN=B077XHXSW6&linkCode=df0

 

400 euro spedita a casa.

 

Ovviamente parliamo di tv spazzatura.

Ma se l'uso è quello...

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eh Ma con 499 si prende un hisense 50'' che è decente anche come smart, veloce e con tutte le app e sopratutto un audio più che decente.

 

Per poco più almeno cade in piedi.

 

Premesso che io non prenderei mai né l' uno né l'altro, se ho capito la persona è uno alla "basta che si veda", e che spendo il meno possibile.

Cmq se vuole spendere almeno 500 euro, vada per Hisense.

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Beh ma per guardare la TV normale non ha proprio senso farsi un 4K, allora :)

Appunto, da quello capisci già che tipo di utilizzatore è, un addetto del reparto macelleria che deve disquisire sulla calibrazione di una tv :)

 

Tanto vale spendere il meno possibile, dargli quello che vuole(una tv 4k da 55") e sarà cmq contento a prescindere da come si vede.

 

 

Per assurdo il digitale terrestre si vede sicuramente meglio su un vecchio tubo catodico di qualità,figurati una tv 4k da 400 euro che deve upscalare il segnale di un botto di volte, col suo scaler scrauso all'interno...

Il DDT Si vede malino su un OLED, figuriamoci su tv del genere.

Modificato da OKUTO79

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Oggi ho visto l'Hisense 55U7A. C'era una partita di calcio.

Ho visto la scia della palla, ma che refresh ha? Sistemano i settaggio scomparirebbe?

Ah boh. Di certo la modalità demo spero non l'abbiano vista quelli del marketing...

 

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In che senso?

Che generalmente le mod demo sono studiate per pompare il tv più di quanto realmente possa fare o quantomeno spingerlo su standard che catturino l'attenzione del cliente. Lanciare una demo con dei difetti genera la reazione che hai avuto appunto vedendo quella scia.

 

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Sony presenta i nuovi TV AF9 e ZF9. Con la serie Master punta ad una qualità senza precedenti

 

Una nuova serie di fascia alta, composta da un OLED, lAF9, e un LCD, lo ZD9. Sony lha chiamata Master, e promette una qualità dimmagine senza precedenti.

 

Si è concluso da poco a New York levento di lancio dei nuovi TV Sony top di gamma. Sony affianca allo storico marchio Bravia un nuovo nome, MASTER, per identificare due modelli che secondo il produttore giapponese offrono una qualità dimmagine senza compromessi e mai raggiunta prima su un televisore del glorioso brand. Ls serie MASTER è composta da due tipologie di TV: cè lAF9, che raccoglie leredità dellOLED A1, e cè lo ZF9, che dopo due anni sostituisce leccelso TV LCD ZD9, che con la sua illuminazione local dimming e la sua elevatissima luminosità ha fatto capire a molti il vero significato della parola HDR.

 

La scelta del nome MASTER non è casuale: in ambito audio e video professionale il master è lelemento di partenza dal quale poi si originano tutte le copie, e secondo Sony questi due televisori possono vantare una qualità dimmagine paragonabile a quella dei monitor di riferimento di uno studio cinematografico.

 

 

Elemento comune ai due televisori il processore X1 Ultimate di nuova generazione: Sony lo aveva mostrato in anteprima al CES di Las Vegas, insieme ad un prototipo di pannello 8K, ora trova casa sui due nuovi telai. Il modello LCD, lo ZF9, non è però 8K come il TV visto a Las Vegas: Sony ha preferito, in mancanza di contenuti, continuare ad usare un pannello 4K.

 

 

Come nei più moderni processori video anche sul nuovo X1 Ultimate viene usato in abbondanza il machine learning: cè un nuovo algoritmo Super Resolution object-based ed è stata migliorata la rimasterizzazione HDR, sempre basata sul riconoscimento degli oggetti della scena. Nelle prossime ore avremo modo di vedere i TV nel dettaglio, quindi tutti questi aspetti verranno approfonditi.

 

 

Netflix Calibrated Mode e supporto a Calman

La collaborazione con Sony Pictures Entertainment ha portato sulla nuova serie MASTER una funzionalità inedita, sviluppata dagli ingegneri Sony il collaborazione con i tecnici di Netflix e degli Studios. Si chiama Netflix Calibrated Mode, ne parliamo anche in un articolo a parte, ed è al momento una esclusiva Sony: i titoli del catalogo Netflix verranno trasmessi sui televisori della serie MASTER con una serie di parametri aggiuntivi che indicano al TV che regolazioni usare per la visualizzazione di un determinato contenuto.

 

 

Lobiettivo è fare in modo che a casa il possessore di un televisore Sony MASTER possa godere della stessa qualità dimmagine dei monitor master usati in studio, preservando così le intenzioni originarie degli artisti.

 

 

La Serie MASTER è inoltre compatibile con CalMAN, il software di calibrazione più usato in ambito consumer per la regolazione dei TV. Dopo Panasonic, Samsung e LG anche Sony lo supporta: nelle prossime ore cercheremo di capire in che modo.

 

 

Sony OLED AF9, maggior qualità HDR e audio migliorato

LOLED AF9 sarà lerede dellOLED A1 e ricalcherà il design di quello che è stato definito, giustamente, uno dei televisori più belli mai fatti. Lo schermo è sempre una singola lastra, con una cornice arrotondata sostenuta da un supporto posteriore ricoperto da tessuto. Il pannello è lo stesso usato sullAF8, LG quello produce, ma Sony sullAF9 ha introdotto una nuova tecnologia denominata Pixel Contrast Booster.

 

 

Cambiando lunità di controllo del pannello gli ingegneri Sony sono riusciti a gestire a migliorare la riproduzione cromatica nelle zone ad elevata luminosità, ampliando quello che viene definito Color Volume.

 

 

Migliora notevolmente anche laudio, uno dei punti di forza dellOLED A1. SullAF9 Sony migliora la tecnologia Acoustic Surface Audio aggiungendo un + al nome.

 

Sony Bravia MASTER AF9 - OLED

 

 

Acoustic Surface Audio+ prevede un attuatore aggiuntivo al centro dello schermo rispetto al modello precedente e un canale subwoofer extra: la resa è simile a quello di un sistema 3.2, con lattuatore centrale aggiuntivo che funziona esattamente come un diffusore centrale. La resa, secondo Sony (noi lo ascolteremo a breve) è simile a quella del diffusore centrale posto dietro uno schermo fono-trasparente di un cinema. Sony ha aggiunto inoltre nel menu una modalità specifica speaker centrale che permette di usare lintero TV come diffusore centrale in un sistema home cinema più ampio che prevede due speaker laterali esterni e due surround.

 

 

Il sistema operativo è sempre Android TV, arricchito da Sony con una serie di personalizzazioni. Il TV supporta Dolby Vision, HDR10 e HLG: al momento non è previsto lHDR10+.

 

ZF9, la massima qualità spalmata su 75

La serie MASTER prevede oltre al TV OLED anche lo ZF9, TV LCD Full Led local dimming con pannello 4K e una luminosità di picco decisamente elevata. Una scelta che potrebbe stupire, molti ormai ritengono lOLED ineguagliabile come resa, ma Sony ha preferito tenere lOLED per i tagli piccoli lasciando allLCD il taglio più grande.

 

 

Solo il 65 sarà acquistabile in versione LCD o OLED, il 75 sarà solo LCD: chi vuole uno schermo grande dovrà puntare su questo. La grossa novità dal punto di vista tecnologico è legata al pannello usato, dotato di una tecnologia denominata X-Wide Angle che consente di ridurre le variazioni di colore a prescindere dalla posizione dello spettatore.

 

 

Cosa che su un televisore grande quanto un 75 può capitare, soprattutto se installato in soggiorni di ampie dimensioni. Oltre a questo Sony ha aggiunto una funzione X-Motion Clarity per migliorare il motion blur e un sistema X-tended Dynamic Range Pro migliorato per la gestione del local dimming e della dinamica della scena.

 

Anche lo ZF9, come lAF9, si appoggia al nuovo processore X1 Ultimate, supporta Dolby Vision, HLG e HDR10, ha a bordo Android TV e dispone sia di supporto a Calman sia di Netflix Calibrated Mode.

 

Molto sobrio il design: struttura in metallo, piedini in alluminio e una finitura della cornice punteggiata che ricorda quello di una fotocamera professionale.

 

Ad oggi la serie MASTER non ha una data di lan mio in Europa e neppure un prezzo, verrà esposta ad IFA e dovrebbe comunque arrivare entro fine anno. Questo è solo un piccolo assaggio: nelle prossime ore avremo modo di provare i nuovi TV, chiedere ogni dettaglio a chi li ha sviluppati e ottenere molte altre informazioni. Come ad esempio se Sony ha finalmente aggiunto un CMS, se ha cambiato il menu, se le porte HDMI sono 2.1 e supportano il variabile frame rate.

 

Dday

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Che voi sappiate è possibile cambiare il sostegno della TV (una "vecchia" LG led 49 nello specifico)?

Vorrei mettere un supporto al centro del TV e non (come ora) ai margini dell'apparecchio, in modo da farlo stare su un bel mobile che ho comprato, che in caso contrario non riuscirebbe a contenere la TV.

Su internet non trovo nulla se non sostegni particolarmente brutti total black-industriali.

Possibile che non posso cambiare il piano di sostegno?

Un supporto tipo piatto rotante reggerebbe il peso di una TV grande?

Modificato da bile88
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Mah... sinceramente stando al fatto che il pannello è il medesimo di A1 e AF8, l'elettronica starà a giustificare il prezzo.

 

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A poche ore dal lancio dei nuovi TV Sony serie Master ecco tutto quello che sappiamo sulla nuova gamma di TV. Riesce davvero a garantire tutta la qualità di visione che Sony promette?

New York, Usa: Sony lancia due televisori di fascia alta che puntano ad essere lanello di congiunzione tra cinema e casa. Questo è lobiettivo della nuova Master Series: portare a tutti tramite un prodotto consumer la qualità cercata in fase di produzione da chi un contenuto lo sta realizzando, il suo creatore. Un concetto fondamentale che molti ancora trascurano: la visione non è soggettiva, ma è oggettiva, e la qualità restituita da un televisore non può cambiare a seconda dei gusti delle persone ma deve rispecchiare esattamente quella di un regista o di un direttore della fotografia. La calibrazione e la resa di un televisore non sono un elemento tecnico del film, ma sono legati in modo molto stretto alla parte artistica: una luce, un colore saturo, la resa di un incarnato e la drammaticità di una scena ad alto contrasto possono alterare limpatto visivo di una scena se vengono visualizzati su un televisore che non rispecchia a pieno le volontà di chi quel contenuto lo ha creato. Questanno è la terza volta che i produttori TV lo ricordano: lo ha fatto prima Panasonic, quando ci ha portati a Hollywood a inizio anno per scoprire la nuova gamma di OLED, lo ha ribadito LG con la sua calibrazione hardware e ora anche Sony si aggiunge al coro.

 

Stupisce che Sony sia stata lultima a voler spingere forte in questa direzione: Sony produce contenuti, con Sony Pictures, Sony produce le cineprese digitali Venice usate oggi per creare contenuti HDR e 4K e, non ultimo, Sony è anche lazienda che produce il BVM-X300, monitor OLED da 30 da anni preso come riferimento negli studi professionali e di mastering video. Un monitor che costa 45.000 euro circa, più di 1000 euro a pollice, e che è lunico strumento al mondo in grado di mostrare come un colore o una scena devono essere visualizzati davvero. Di questi monitor Sony a New York ne ha portati ben tre, e li ha usati per mostrarci quanto i nuovi TV annunciati oggi, lOLED AF9 e il TV LCD ZF9, si avvicinino a quello che dovrebbe il vero riferimento dellindustria. In questo speciale vogliamo approfondire tutti gli aspetti dei nuovi TV, anche se qualche domanda resterà senza risposta: Sony infatti ha scelto di non fornire alcuni dettagli dei nuovi TV perché è convinta che gli occhi possano dare un giudizio più realistico di quello che viene invece espresso dai numeri. Ecco perché a domande come la luminosità di picco del nuovo ZF9 o il numero di zone local dimming controllate non abbiamo avuto risposta: dovremo attendere i campioni e provare da soli. Ma una idea ce la siamo comunque fatta.

 

 

AF9 e ZD9, due modelli per tutte le esigenze

Due serie, una LCD e una OLED: per la prima, ZF9, ci sono un 65 e un 75 mentre per la seconda, AF9, troviamo i classici tagli dei pannelli organici LG, 55 e 65. Ci sarebbe piaciuto avere, almeno per lLCD, un taglio più piccolo al posto del 65: a nostro avviso le due tecnologie non devono in alcun modo sovrapporsi, anche perché sul 65 è davvero difficile pensare che qualcuno possa scegliere lo ZF9 al posto dellOLED, che ha comunque una marcia in più. Se ci fosse stato un piccolo 46, per chi vuole un TV di fascia alta ma di piccolo formato, la serie Master sarebbe stata ancora più completa.

 

 

I TV hanno in comune la piattaforma, a partire dal nuovo processore X1 Ultimate. Il processore non aggiunge nuovi sistemi di elaborazione dellimmagine rispetto a quelli già presenti sullattuale gamma, ma grazie ad una banda passante maggiore e allutilizzo del machine learning, Intelligenza Artificiale per capirci, utilizza una tecnica totalmente diversa. Se lX1 Extreme infatti lavorava frame per frame, il nuovo Ultimate riesce a spezzare il singolo fotogramma nei diversi oggetti elaborandoli distintamente. Abbiamo seguito diverse demo, durante le quali purtroppo non ci è stato permesso fare foto, e dobbiamo dire che le migliorie si avvertono, un po meno con contenuti nativi rispetto allupscaling, ma comunque ci sono. Sony ha sicuramente fatto un ulteriore passo avanti per un processore che è già oggi il migliore sul mercato.

 

 

Cambiando piattaforma cambiano anche alcuni dettagli relativi al TV stesso. Le porte HDMI, ad esempio, sono finalmente tutte a banda piena. Se oggi due porte sole sono sfruttabili con segnali 4K HDR a 10 bit, nei nuovi AF9 e ZF9 tutte e quattro le porte lo sono. Labilitazione della porta alla gestione di contenuti 10 bit wide color, tuttavia, non è ancora automatica ma deve essere fatta da menu a schermo per ogni singola porta che si decide di usare in quella modalità. Le porte non sono HDMI 2.1: non cè il supporto allhigh frame rate o al variabile bit rate, e non cè neppure lenhanced ARC. Lenhanced Audio Return Channel permetterebbe di inviare un segnale audio hi-res non compresso dal TV alla soundbar o ad un sistema audio esterno, ma i TV della serie Master si limitano a passare il bitstream Dolby Atmos ad un amplificatore o ad una soundbar senza decomprimerli. Lingegnere che ha sviluppato il chip X1 Ultimate ci spiega che le funzioni dellHDMI 2.1 non sono al momento previste. Per tutti coloro che si stupiscono per lassenza dellHDMI 2.1 ricordiamo che su un TV di questo tipo sarebbe inutile: la banda passante maggiore servirebbe solo per segnali 8K e quindi con un pannello 8K, e qui siamo ancora davanti ad un pannello Ultra HD. La versione attuale dellHDMI potrebbe gestire molte delle feature incluse nelle nuove specifiche e il rammarico riguarda quindi lassenza di queste: HFR e Variabile Frame Rate facevano comodo.

 

 

Passando alla parte Smart TV il processore è il doppio più veloce dello scorso anno: siamo sicuri al 99% che Sony ha usato sui nuovi TV il Mediatek MT5598, e questo spiegherebbe anche lassenza dellHDMI 2.1 che ancora il chip Mediatek non supporta. Le prestazioni della sezione Smart TV, da quanto abbiamo potuto vedere, sono decisamente migliorate, con una usabilità che si avvicina a quella della Shield TV di NVIDIA. Come piattaforma ci sarà Android Oreo e, grazie al microfono integrato nei televisori Google Assistant sarà anche utilizzabile a mani libere, quindi senza la necessità di usare il telecomando come un microfono. Telecomando che, purtroppo, sarà ancora identico a quello di questanno, tanta plastica, tasti lisci e zero retroilluminazione. Non è un telecomando adeguato ad una serie di fascia alta. La versione europea è quella della foto qui a fianco: la versione americana avrà un tasto dedicato a Google Assistant che sostituisce quello per la ricerca vocale.

 

 

Toshiyuki Ogura: Abbiamo fatto sia OLED che LCD perché nessuno dei due è ancora perfetto

Toshiyuki Ogura, Sonys Chief Distinguished Engineer for TV, ha spiegato il motivo che ha spinto Sony a realizzare un TV LCD quando molte persone sono convinte che tra LCD e OLED sul fronte della qualità non ci sia più battaglia. Ogura ha mostrato quello che secondo lui dovrebbe avere il televisore perfetto: risoluzione, dinamica, volume colore e profondità oltre ovviamente alla possibilità di gestire frame rate elevati. Oggi un televisore simile non esiste: nessun TV è in grado ancora di soddisfare quello che è il pentagono della perfezione. Se un OLED soddisfa alcuni punti, lLCD ne soddisfa altri: anche il monitor di riferimento, che non è perfetto pur essendo un OLED RGB, non riesce a soddisfare alcune richieste di dinamica che i contenuti di oggi richiederebbero: si ferma ad esempio a 1000 nits, taglia tutto quello che cè sopra.

 

 

 

Se lAF9 ha un nero migliore, lo ZF9 gestisce meglio sia la risoluzione in movimento sia le scene ad elevata luminosità: il primo è più appagante visto in un ambiente totalmente illuminato, il secondo in un contesto dove lambiente non è oscurato rende di più, soprattutto con contenuti HDR e con contenuti dove il movimento è parte essenziale della scena, si pensi allo sport, e la risoluzione in movimento più alta dellLCD aiuta. LOLED, sebbene il tempo di accensione e spegnimento di un singolo pixel è rapidissimo, oggi non riesce ancora a competere con gli LCD se si guarda alla risoluzione in movimento per il modo in cui la scena viene visualizzata e gestita sul quadro. LLCD, per alcuni aspetti, resta ancora superiore. Toshiyuki Ogura ci ha mostrato tuttavia come sulla serie Master siano stati fatti passi notevoli per cercare di spingere la resa dei due nuovi modelli verso il Kando, parola giapponese che non ha una traduzione precisa nella nostra lingua e che esprime uno stato di serenità e di avvicinamento alla condizione ideale. E questi passi, oltre al processore, includono la nuova tecnologia che migliora in modo netto langolo di visione sullo ZF9 e alcuni accorgimenti sullAF9 che minimizzano alcuni problemi dei pannelli che, secondo Sony, non sono ancora stati risolti del tutto da LG. Ogni pannello infatti viene calibrato in fabbrica per eliminare i problemi di uniformità sulla basse luci, una maschera di regolazione che può essere fatta solo in fase di produzione.

 

 

La calibrazione rasenta la perfezione

Per la prima volta Sony ha chiesto la collaborazione di Calman per integrare nei suoi televisori il supporto alla suite di calibrazione più usata al mondo, fornendo una calibrazione automatizzata che possa ridurre i tempi necessari oggi per una calibrazione seria raggiungendo un risultato di livello. In dieci minuti abbondanti, davanti ad un TV ZF9 tolto dalla scatola, i tecnici di Calman sono riusciti a ottenere un DeltaE massimo dello 0.9% con una media dello 0.5%. Cè da dire che Sony, giustamente, ha mostrato come entrambi i TV abbiano una calibrazione out of the box quasi perfetta, perché chi sceglie la serie Master deve poter godere del miglior risultato possibile senza necessariamente spendere per una calibrazione che, seppur utile, rappresenta solo la ciliegina sulla torta. Ma come funziona questa calibrazione?

 

Ad oggi è ancora una versione beta, e il software Calman con il template per i TV Sony arriverà solo nei prossimi mesi quando i TV saranno in commercio: il portatile con Calman installato si connette al TV via rete locale o via Wi-fi e agisce sui controlli dello schermo, modificando i parametri fino ad ottenere il valore desiderato. Non è una calibrazione come quella fatta sui TV OLED LG, dove viene scritta una nuova Look Up Table nella memoria del televisore, ma è semplicemente una facilitazione che usa i comandi a schermo per trovare il risultato migliore. Quello che fanno anche Samsung e Panasonic e quello che potrebbe fare ogni persona utilizzando il telecomando: certo è che con lOSD di mezzo usando il telecomando i tempi si allungano a dismisura, e ad un tecnico servirebbero svariate ore per raggiungere lo stesso risultato.

 

 

I TV della Serie Master dispongono finalmente di CMS per la calibrazione dello spazio colore: Sony ci ha confermato che non verrà aggiunto il CMS sui modelli precedenti, neppure su quelli di questanno come lAF8. Nessun problema tecnico, ma trattandosi di piattaforme differenti e di firmware differenti richiederebbe un investimento eccessivo a livello di tempo e risorse per una funzione che è comunque di nicchia.

 

Per poter fare la calibrazione sarà necessario scaricare dallo store Google Android TV una applicazione realizzata da Calman che mette in comunicazione il TV Sony con il software di calibrazione. Questa applicazione sarà disponibile anche per tutti i TV top di gamma dalla serie ZD9 in poi, quindi anche OLED A1 e AF8: gli sviluppatori di Calman ci hanno confermato che la calibrazione automatizzata della scala di grigi, del gamma e della luminosità sarà possibile quindi anche con i modelli precedenti. Resta esclusa per i vecchi top solo la calibrazione dello spazio colore.

 

 

Oggi lo scoglio più grande, almeno a livello di costi per chi vuole calibrare in casa il televisore, è il prezzo di un generatore di segnale HDR, e proprio per questo motivo abbiamo chiesto a Calman perché non hanno pensato di usare lapp per inviare i segnali di calibrazione in streaming al TV, eliminando quindi la necessità di un pattern generator. La risposta politica è stata che la qualità ne risentiva, ma crediamo che chi opera nel mondo della calibrazione, da Calman a ISF, non abbia alcun interesse a abbassare il prezzo di sonde, generatori e software rendendo la calibrazione abbordabile a tutti. I principali clienti dellazienda sono infatti i professionisti che si fanno pagare profumatamente per calibrare un TV, una figura che sparirebbe nel momento in cui i produttori realizzano TV sono in grado di calibrarsi da soli.

 

Il Netflix Calibrated Mode resta un mistero

Laltra grande novità legata alla calibrazione è il Netflix Calibrated Mode, ovvero una modalità che appare nel menu dei TV quando si apre lapplicazione di Netflix. Secondo Netflix e Sony questa modalità assicura che i contenuti vengano visualizzati esattamente come il creatore li ha realizzati, ma questo è il principio della calibrazione stessa e non riusciamo a capire in che punto si inserisce questa ottimizzazione. Netflix dice che funziona sia su contenuti HDR sia su contenuti a dinamica standard, e oltretutto funziona su ogni singolo contenuto del catalogo: se fossero stati parametri dedicati per ogni singolo film o serie TV, magari quelli realizzati proprio da Netflix, lo avremmo anche capito. Nessuno di Netflix è riuscito a dirci tecnicamente come funziona, che parametri va a toccare, cosa viene ottimizzato e soprattutto cosa può dare il Calibrated Mode su un TV già perfettamente calibrato, lunica c osa che siamo riusciti a capire da Sony è che Netflix ha voluto una modalità che potesse far capire al TV che la sorgente non è di origine cinematografica ma è un contenuto che non è stato pensato per il cinema. La maggior parte delle Serie TV prodotte da Netflix infatti sono fatte secondo una serie di specifiche, come ad esempio la curva di gamma, che differiscono da quelli che sono gli standard richiesti ad un contenuto che passa dalla sala cinematografica. Con il Calibrated Mode Netflix sostituisce a quella che è la modalità Cinema di Sony una modalità di calibrazione simile, accurata, ma pensata più per i suoi contenuti.

 

 

Secondo Kazuyoshi Nagao,Senior General Manager Product Planning TV di Sony, la modalità andrebbe attivata solo con contenuti Netflix Original e non sullintero catalogo, e proprio per questo è una opzione che lutente deve attivare nel menu: il TV non è in grado di capire se quello che sta guardando su Netflix è un titolo di catalogo o un Original, ma chi lo guarda si e può scegliere quindi di passare dalla modalità Cinema a quella dedicata a Netflix. La Netflix Calibrated Mode cè solo sui nuovi AF9 e ZF9 ed è al momento esclusiva Sony, anche se potrebbe essere una esclusiva temporanea. Non cè alcuna ragione tecnica per la quale questa modalità non possa arrivare sia su altri T

 

Acoustic Surface Audio+ è un vero piacere da ascoltare

La più grande novità dal punto di vista hardware dellAF9 è legata allaudio. Il TV è sostanzialmente simile allOLED A1 nella forma, cambia solo qualche dettaglio. Se visto di fronte le differenze sono minime, il pannello posteriore è stato totalmente rivisto proprio per far spazio al nuovo sistema audio. Le foto che pubblichiamo sono i pochi scatti che siamo riusciti a rubare in una location più scura del miglior OLED.

 

Acoustic Surface Audio è la tecnologia audio Sony che utilizza il vetro dellOLED come diffusore. Abbiamo apprezzato la sua qualità su AF8 e A1, ma con la nuova versione + Sony ha fatto un ulteriore passo avanti. La nuova configurazione prevede infatti 3.2 canali: tre diffusori frontali per le medio alte frequenze e due subwoofer. Laggiunta del terzo diffusore, posizionato al centro dello schermo, permette non solo di ampliare la scena sonora ma riesce anche a ricostruire meglio la scena grazie ad un filtro DSP che indirizza il parlato sul trasduttore centrale. Se con il Sony A1 limpressione che si ha è quella di un audio che esce davvero dal centro dello schermo, e non da lato, con lAF9 questa impressione resta. Non solo: sulla nuova versione anche spostandosi a lato, quindi in una posizione non perfettamente centrale, il messaggio audio resta ben chiaro e mantiene la sua spazialità. Lamplificatore integrato è da 98 watt, 13 watt per ogni attuatore (6 in tutto) e 10 watt per ognuno dei due subwoofer. Per ognuno dei tre canali viene usata una coppia di attuatori: Sony ci ha mostrato i nuovi modelli confrontati con i precedenti ma non ci ha permesso di fotografarli. Rispetto al modello stato su AF8 e A1 è stata rivista interamente la struttura, con una flangia che prima era in plastica e ora è in metallo e che viene fissata al pannello in sei punti al posto di quattro. Più ampia anche la superficie di contatto con il vetro dellOLED, che si traduce in una miglior resa sulle alte frequenze.

 

 

Sony ci tiene a precisare che il design del sistema audio è suo e non ha nulla a che vedere con quanto mostrato da LG sui suoi pannelli. Nuovi anche i due subwoofer: sul modello A1 era ununica unità che sparava verso il retro, creando qualche problema nel caso di montaggio a muro. Sul nuovo modello i due subwoofer emettono lateralmente. Laudio e lelettronica sono sempre montati nella staffa che funziona anche come base di appoggio, che nel caso di aggancio a muro si può appiattire ma il TV nasce per essere appoggiato, a muro meglio lAF8.

 

 

Sony si è spinta però oltre: esiste una modalità nella quale lintero TV si può usare come diffusore audio in un sistema home cinema. Sul retro, tra gli ingressi, sono presenti infatti due boccole dorate che ricevono in ingresso un segnale amplificato da un sinto ampli. Il segnale viene trasformato in segnale a basso livello, convertito da analogico a digitale e riamplificato dal TV che diventa lui stesso il centrale. In questa modalità lavorano sia i due sub sia i tre trasduttori, tutti insieme. Abbiamo assistito ad una demo comparativa tra un canale centrale tradizionale e il TV usato come canale centrale e se nel primo caso la qualità ci è parsa leggermente superiore, nel caso del TV usato come centrale sembrava davvero di essere al cinema, dove laudio esce dalle casse poste dietro lo schermo. Con il canale centrale invece posizionato alla base del TV, molto in basso se si tratta di TV di grosse dimensioni, le voci sembrano provenire dal basso, alterando il realismo della scena. Purtroppo questa modalità richiede che il TV sia acceso, quindi se si vuole ascoltare una traccia solo audio multicanale il televisore va acceso per poter avere il canale centrale.

 

LOLED migliora tanto. E racconta quello che le misure non dicono

La domanda che si stanno facendo molti è quanto è migliore questo AF9 dellAF8 e dellA1. Il pannello è quello classico di LG, inutile nasconderlo, e Sony ha usato quello. Lunica differenza riguarda lelettronica di controllo, che dovrebbe avere a bordo un nuovo sistema di gestione denominato Pixel Contrast Booster in grado di gestire al meglio la resa cromatica in condizioni di elevata luminosità. Lutilizzo di un pannello White OLED, infatti, porta ad una perdita di fedeltà cromatica quando il pannello spinge al massimo il flusso luminoso e il risultato è un volume colore povero, quellaspetto che Samsung da tempo critica spiegando perché per i colori è meglio un LCD di un OLED. Sony ha riconosciuto il limite, che non è presente sul monitor di riferimento, e ha trovato il modo di compensarlo. Purtroppo non ci è stata fatta una demo di questa funzionalità perché si tratta di un aspetto comunque davvero difficile da percepire e soprattutto serve il contenuto giusto. Sony ha preferito prendere lAF9 e confrontarlo con il TV LG E8, frapponendo tra i due il monitor di riferimento BVM-X300. Il risultato, visto con alcune scene prese da film di Hollywood come il recente film IT mette in luce un comportamento decisamente superiore del Sony sulle basse luci rispetto al modello LG. Si tratta di differenze sottili, ma dove Sony ha la meglio è sulla gestione del banding e soprattutto sulle basse luci dove LG tende ad affogare molti dettagli che spesso sono fondamentali per evidenziare la drammaticità di una scena.

 

 

Sony ci mostra come ad esempio sul modello LG sia impossibile notare alcuni dettagli che sia sullAF9 sia sullOLED professionale da 30 sono ben visibili: il TV LG appare leggermente più luminoso, ma questa maggior luminosità non sempre si traduce in un risultato più fedele. In alcune scene notturne de La Tigre e il Dragone sul TV coreano mancano dettagli che sul TV Sony e sul monitor sono invece perfettamente visibili. I TV sono entrambi calibrati alla perfezione, ma grazie al Super Tone Mapping e alla gestione delle basse luci il nuovo AF9 non solo è meno rumoroso ma limmagine che mostra è quasi identica rispetto a quella mostrata dal piccolo monitor da 45.000 euro posto tra i due.

 

Si tratta come sempre di clip e sequenze scelte da Sony per mostrare le potenzialità del suo TV, e nonostante il confronto sia stato fatto nelle stesse condizioni è chiaro che Sony ha preso dei punti che vanno a suo vantaggio. Le differenze di visione, sia i dettagli sulle basse luci sia la resa dellincarnato, non sono percepibili misurando i due TV, che su carta sembrano calibrati con valori identici. Ma guardando le immagini a schermo e giudicandole senza guardare cosa ha detto lo strumento di misura ci si rende conto che anche a parità di calibrazione ci sono differenze che in alcune scene risultano davvero marcate.

 

LLCD convince tutti, ma sul nero lOLED resta superiore

Ampio spazio Sony lo ha dedicato anche al suo TV LCD. Se con lOLED ha puntato moltissimo sul design, per il TV LCD ha preferito tenere un aspetto sobrio, quasi professionale. La cornice, in alluminio, ha la stessa finitura a buccia darancio di molte macchine fotografiche di fascia alta, ed è lunico tratto distintivo di un televisore che non si discosta molto come linea da quello degli altri TV in gamma, base a parte. Sony non ha voluto dichiarare né la luminosità del televisore né il numero di zone: ad occhio, avendo provato lo ZD9, crediamo che sia la luminosità sia il numero di zone siano praticamente le stesse. Il pannello resta un VA, e la vera novità è la capacità grazie alla tecnologia X Wide Angle di mantenere la stessa incisività e la stessa resa cromatica anche con angoli di visione estremi.

 

 

Sony non ha spiegato nel dettaglio come ha raggiunto questo risultato, che sarebbe la combinazione e di una serie di elementi ottici e del lavoro del processore. Toshiyuki Ogura non ce lo ha espressamente detto, ma la percezione è che sia lui che altri tecnici del team di sviluppo abbiano una preferenza per lo ZF9 rispetto allAF9 OLED. Di fronte al TV ci spiega che la tecnologia utilizzata dal pannello del TV è qualcosa di cui vanno davvero fieri, e ricorda che nonostante il pannello possa essere prodotto da altri ormai su un TV il pannello incide per meno del 10% della qualità finale. E tutta la struttura, i filtri utilizzati, la retroilluminazione, i diffusori di luce e il nido di LED ad impattare su quella che è poi la resa finale.

 

 

Lo ZF9, dopo aver visto diverse clip, è davvero un TV eccellente nella gestione dei segnali HDR, dove in condizioni di elevata luminosità grazie al Tone Mapping applicato dal processore X1 Ultimate riesce ad avere anche più dettagli e sfumature di quelle mostrate dal monitor di riferimento, che oltre i 1000 nits taglia tutto. Sony non si è fatta mancare un paragone con un Samsung Q9F, dimostrando come il modello giapponese soffra decisamente di meno banding e di come riesca a mantenere una eccellente fedeltà cromatica sulle basse luci, soprattutto sugli incarnati. Vale la stessa considerazione fatta per il TV LG OLED: per quanto questi confronti abbiano dato certi risultati, è sempre bene considerare che le scene scelte da Sony mettono in luce solo una serie di aspetti. Il Samsung Q9F, come lLG E8, restano TV eccellenti.

 

 

Han fatto due tv eccellenti secondo me.

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A poche ore dal lancio dei nuovi TV Sony serie Master ecco tutto quello che sappiamo sulla nuova gamma di TV. Riesce davvero a garantire tutta la qualità di visione che Sony promette?

New York, Usa: Sony lancia due televisori di fascia alta che puntano ad essere lanello di congiunzione tra cinema e casa. Questo è lobiettivo della nuova Master Series: portare a tutti tramite un prodotto consumer la qualità cercata in fase di produzione da chi un contenuto lo sta realizzando, il suo creatore. Un concetto fondamentale che molti ancora trascurano: la visione non è soggettiva, ma è oggettiva, e la qualità restituita da un televisore non può cambiare a seconda dei gusti delle persone ma deve rispecchiare esattamente quella di un regista o di un direttore della fotografia. La calibrazione e la resa di un televisore non sono un elemento tecnico del film, ma sono legati in modo molto stretto alla parte artistica: una luce, un colore saturo, la resa di un incarnato e la drammaticità di una scena ad alto contrasto possono alterare limpatto visivo di una scena se vengono visualizzati su un televisore che non rispecchia a pieno le volontà di chi quel contenuto lo ha creato. Questanno è la terza volta che i produttori TV lo ricordano: lo ha fatto prima Panasonic, quando ci ha portati a Hollywood a inizio anno per scoprire la nuova gamma di OLED, lo ha ribadito LG con la sua calibrazione hardware e ora anche Sony si aggiunge al coro.

 

Stupisce che Sony sia stata lultima a voler spingere forte in questa direzione: Sony produce contenuti, con Sony Pictures, Sony produce le cineprese digitali Venice usate oggi per creare contenuti HDR e 4K e, non ultimo, Sony è anche lazienda che produce il BVM-X300, monitor OLED da 30 da anni preso come riferimento negli studi professionali e di mastering video. Un monitor che costa 45.000 euro circa, più di 1000 euro a pollice, e che è lunico strumento al mondo in grado di mostrare come un colore o una scena devono essere visualizzati davvero. Di questi monitor Sony a New York ne ha portati ben tre, e li ha usati per mostrarci quanto i nuovi TV annunciati oggi, lOLED AF9 e il TV LCD ZF9, si avvicinino a quello che dovrebbe il vero riferimento dellindustria. In questo speciale vogliamo approfondire tutti gli aspetti dei nuovi TV, anche se qualche domanda resterà senza risposta: Sony infatti ha scelto di non fornire alcuni dettagli dei nuovi TV perché è convinta che gli occhi possano dare un giudizio più realistico di quello che viene invece espresso dai numeri. Ecco perché a domande come la luminosità di picco del nuovo ZF9 o il numero di zone local dimming controllate non abbiamo avuto risposta: dovremo attendere i campioni e provare da soli. Ma una idea ce la siamo comunque fatta.

 

 

AF9 e ZD9, due modelli per tutte le esigenze

Due serie, una LCD e una OLED: per la prima, ZF9, ci sono un 65 e un 75 mentre per la seconda, AF9, troviamo i classici tagli dei pannelli organici LG, 55 e 65. Ci sarebbe piaciuto avere, almeno per lLCD, un taglio più piccolo al posto del 65: a nostro avviso le due tecnologie non devono in alcun modo sovrapporsi, anche perché sul 65 è davvero difficile pensare che qualcuno possa scegliere lo ZF9 al posto dellOLED, che ha comunque una marcia in più. Se ci fosse stato un piccolo 46, per chi vuole un TV di fascia alta ma di piccolo formato, la serie Master sarebbe stata ancora più completa.

 

 

I TV hanno in comune la piattaforma, a partire dal nuovo processore X1 Ultimate. Il processore non aggiunge nuovi sistemi di elaborazione dellimmagine rispetto a quelli già presenti sullattuale gamma, ma grazie ad una banda passante maggiore e allutilizzo del machine learning, Intelligenza Artificiale per capirci, utilizza una tecnica totalmente diversa. Se lX1 Extreme infatti lavorava frame per frame, il nuovo Ultimate riesce a spezzare il singolo fotogramma nei diversi oggetti elaborandoli distintamente. Abbiamo seguito diverse demo, durante le quali purtroppo non ci è stato permesso fare foto, e dobbiamo dire che le migliorie si avvertono, un po meno con contenuti nativi rispetto allupscaling, ma comunque ci sono. Sony ha sicuramente fatto un ulteriore passo avanti per un processore che è già oggi il migliore sul mercato.

 

 

Cambiando piattaforma cambiano anche alcuni dettagli relativi al TV stesso. Le porte HDMI, ad esempio, sono finalmente tutte a banda piena. Se oggi due porte sole sono sfruttabili con segnali 4K HDR a 10 bit, nei nuovi AF9 e ZF9 tutte e quattro le porte lo sono. Labilitazione della porta alla gestione di contenuti 10 bit wide color, tuttavia, non è ancora automatica ma deve essere fatta da menu a schermo per ogni singola porta che si decide di usare in quella modalità. Le porte non sono HDMI 2.1: non cè il supporto allhigh frame rate o al variabile bit rate, e non cè neppure lenhanced ARC. Lenhanced Audio Return Channel permetterebbe di inviare un segnale audio hi-res non compresso dal TV alla soundbar o ad un sistema audio esterno, ma i TV della serie Master si limitano a passare il bitstream Dolby Atmos ad un amplificatore o ad una soundbar senza decomprimerli. Lingegnere che ha sviluppato il chip X1 Ultimate ci spiega che le funzioni dellHDMI 2.1 non sono al momento previste. Per tutti coloro che si stupiscono per lassenza dellHDMI 2.1 ricordiamo che su un TV di questo tipo sarebbe inutile: la banda passante maggiore servirebbe solo per segnali 8K e quindi con un pannello 8K, e qui siamo ancora davanti ad un pannello Ultra HD. La versione attuale dellHDMI potrebbe gestire molte delle feature incluse nelle nuove specifiche e il rammarico riguarda quindi lassenza di queste: HFR e Variabile Frame Rate facevano comodo.

 

 

Passando alla parte Smart TV il processore è il doppio più veloce dello scorso anno: siamo sicuri al 99% che Sony ha usato sui nuovi TV il Mediatek MT5598, e questo spiegherebbe anche lassenza dellHDMI 2.1 che ancora il chip Mediatek non supporta. Le prestazioni della sezione Smart TV, da quanto abbiamo potuto vedere, sono decisamente migliorate, con una usabilità che si avvicina a quella della Shield TV di NVIDIA. Come piattaforma ci sarà Android Oreo e, grazie al microfono integrato nei televisori Google Assistant sarà anche utilizzabile a mani libere, quindi senza la necessità di usare il telecomando come un microfono. Telecomando che, purtroppo, sarà ancora identico a quello di questanno, tanta plastica, tasti lisci e zero retroilluminazione. Non è un telecomando adeguato ad una serie di fascia alta. La versione europea è quella della foto qui a fianco: la versione americana avrà un tasto dedicato a Google Assistant che sostituisce quello per la ricerca vocale.

 

 

Toshiyuki Ogura: Abbiamo fatto sia OLED che LCD perché nessuno dei due è ancora perfetto

Toshiyuki Ogura, Sonys Chief Distinguished Engineer for TV, ha spiegato il motivo che ha spinto Sony a realizzare un TV LCD quando molte persone sono convinte che tra LCD e OLED sul fronte della qualità non ci sia più battaglia. Ogura ha mostrato quello che secondo lui dovrebbe avere il televisore perfetto: risoluzione, dinamica, volume colore e profondità oltre ovviamente alla possibilità di gestire frame rate elevati. Oggi un televisore simile non esiste: nessun TV è in grado ancora di soddisfare quello che è il pentagono della perfezione. Se un OLED soddisfa alcuni punti, lLCD ne soddisfa altri: anche il monitor di riferimento, che non è perfetto pur essendo un OLED RGB, non riesce a soddisfare alcune richieste di dinamica che i contenuti di oggi richiederebbero: si ferma ad esempio a 1000 nits, taglia tutto quello che cè sopra.

 

 

 

Se lAF9 ha un nero migliore, lo ZF9 gestisce meglio sia la risoluzione in movimento sia le scene ad elevata luminosità: il primo è più appagante visto in un ambiente totalmente illuminato, il secondo in un contesto dove lambiente non è oscurato rende di più, soprattutto con contenuti HDR e con contenuti dove il movimento è parte essenziale della scena, si pensi allo sport, e la risoluzione in movimento più alta dellLCD aiuta. LOLED, sebbene il tempo di accensione e spegnimento di un singolo pixel è rapidissimo, oggi non riesce ancora a competere con gli LCD se si guarda alla risoluzione in movimento per il modo in cui la scena viene visualizzata e gestita sul quadro. LLCD, per alcuni aspetti, resta ancora superiore. Toshiyuki Ogura ci ha mostrato tuttavia come sulla serie Master siano stati fatti passi notevoli per cercare di spingere la resa dei due nuovi modelli verso il Kando, parola giapponese che non ha una traduzione precisa nella nostra lingua e che esprime uno stato di serenità e di avvicinamento alla condizione ideale. E questi passi, oltre al processore, includono la nuova tecnologia che migliora in modo netto langolo di visione sullo ZF9 e alcuni accorgimenti sullAF9 che minimizzano alcuni problemi dei pannelli che, secondo Sony, non sono ancora stati risolti del tutto da LG. Ogni pannello infatti viene calibrato in fabbrica per eliminare i problemi di uniformità sulla basse luci, una maschera di regolazione che può essere fatta solo in fase di produzione.

 

 

La calibrazione rasenta la perfezione

Per la prima volta Sony ha chiesto la collaborazione di Calman per integrare nei suoi televisori il supporto alla suite di calibrazione più usata al mondo, fornendo una calibrazione automatizzata che possa ridurre i tempi necessari oggi per una calibrazione seria raggiungendo un risultato di livello. In dieci minuti abbondanti, davanti ad un TV ZF9 tolto dalla scatola, i tecnici di Calman sono riusciti a ottenere un DeltaE massimo dello 0.9% con una media dello 0.5%. Cè da dire che Sony, giustamente, ha mostrato come entrambi i TV abbiano una calibrazione out of the box quasi perfetta, perché chi sceglie la serie Master deve poter godere del miglior risultato possibile senza necessariamente spendere per una calibrazione che, seppur utile, rappresenta solo la ciliegina sulla torta. Ma come funziona questa calibrazione?

 

Ad oggi è ancora una versione beta, e il software Calman con il template per i TV Sony arriverà solo nei prossimi mesi quando i TV saranno in commercio: il portatile con Calman installato si connette al TV via rete locale o via Wi-fi e agisce sui controlli dello schermo, modificando i parametri fino ad ottenere il valore desiderato. Non è una calibrazione come quella fatta sui TV OLED LG, dove viene scritta una nuova Look Up Table nella memoria del televisore, ma è semplicemente una facilitazione che usa i comandi a schermo per trovare il risultato migliore. Quello che fanno anche Samsung e Panasonic e quello che potrebbe fare ogni persona utilizzando il telecomando: certo è che con lOSD di mezzo usando il telecomando i tempi si allungano a dismisura, e ad un tecnico servirebbero svariate ore per raggiungere lo stesso risultato.

 

 

I TV della Serie Master dispongono finalmente di CMS per la calibrazione dello spazio colore: Sony ci ha confermato che non verrà aggiunto il CMS sui modelli precedenti, neppure su quelli di questanno come lAF8. Nessun problema tecnico, ma trattandosi di piattaforme differenti e di firmware differenti richiederebbe un investimento eccessivo a livello di tempo e risorse per una funzione che è comunque di nicchia.

 

Per poter fare la calibrazione sarà necessario scaricare dallo store Google Android TV una applicazione realizzata da Calman che mette in comunicazione il TV Sony con il software di calibrazione. Questa applicazione sarà disponibile anche per tutti i TV top di gamma dalla serie ZD9 in poi, quindi anche OLED A1 e AF8: gli sviluppatori di Calman ci hanno confermato che la calibrazione automatizzata della scala di grigi, del gamma e della luminosità sarà possibile quindi anche con i modelli precedenti. Resta esclusa per i vecchi top solo la calibrazione dello spazio colore.

 

 

Oggi lo scoglio più grande, almeno a livello di costi per chi vuole calibrare in casa il televisore, è il prezzo di un generatore di segnale HDR, e proprio per questo motivo abbiamo chiesto a Calman perché non hanno pensato di usare lapp per inviare i segnali di calibrazione in streaming al TV, eliminando quindi la necessità di un pattern generator. La risposta politica è stata che la qualità ne risentiva, ma crediamo che chi opera nel mondo della calibrazione, da Calman a ISF, non abbia alcun interesse a abbassare il prezzo di sonde, generatori e software rendendo la calibrazione abbordabile a tutti. I principali clienti dellazienda sono infatti i professionisti che si fanno pagare profumatamente per calibrare un TV, una figura che sparirebbe nel momento in cui i produttori realizzano TV sono in grado di calibrarsi da soli.

 

Il Netflix Calibrated Mode resta un mistero

Laltra grande novità legata alla calibrazione è il Netflix Calibrated Mode, ovvero una modalità che appare nel menu dei TV quando si apre lapplicazione di Netflix. Secondo Netflix e Sony questa modalità assicura che i contenuti vengano visualizzati esattamente come il creatore li ha realizzati, ma questo è il principio della calibrazione stessa e non riusciamo a capire in che punto si inserisce questa ottimizzazione. Netflix dice che funziona sia su contenuti HDR sia su contenuti a dinamica standard, e oltretutto funziona su ogni singolo contenuto del catalogo: se fossero stati parametri dedicati per ogni singolo film o serie TV, magari quelli realizzati proprio da Netflix, lo avremmo anche capito. Nessuno di Netflix è riuscito a dirci tecnicamente come funziona, che parametri va a toccare, cosa viene ottimizzato e soprattutto cosa può dare il Calibrated Mode su un TV già perfettamente calibrato, lunica c osa che siamo riusciti a capire da Sony è che Netflix ha voluto una modalità che potesse far capire al TV che la sorgente non è di origine cinematografica ma è un contenuto che non è stato pensato per il cinema. La maggior parte delle Serie TV prodotte da Netflix infatti sono fatte secondo una serie di specifiche, come ad esempio la curva di gamma, che differiscono da quelli che sono gli standard richiesti ad un contenuto che passa dalla sala cinematografica. Con il Calibrated Mode Netflix sostituisce a quella che è la modalità Cinema di Sony una modalità di calibrazione simile, accurata, ma pensata più per i suoi contenuti.

 

 

Secondo Kazuyoshi Nagao,Senior General Manager Product Planning TV di Sony, la modalità andrebbe attivata solo con contenuti Netflix Original e non sullintero catalogo, e proprio per questo è una opzione che lutente deve attivare nel menu: il TV non è in grado di capire se quello che sta guardando su Netflix è un titolo di catalogo o un Original, ma chi lo guarda si e può scegliere quindi di passare dalla modalità Cinema a quella dedicata a Netflix. La Netflix Calibrated Mode cè solo sui nuovi AF9 e ZF9 ed è al momento esclusiva Sony, anche se potrebbe essere una esclusiva temporanea. Non cè alcuna ragione tecnica per la quale questa modalità non possa arrivare sia su altri T

 

Acoustic Surface Audio+ è un vero piacere da ascoltare

La più grande novità dal punto di vista hardware dellAF9 è legata allaudio. Il TV è sostanzialmente simile allOLED A1 nella forma, cambia solo qualche dettaglio. Se visto di fronte le differenze sono minime, il pannello posteriore è stato totalmente rivisto proprio per far spazio al nuovo sistema audio. Le foto che pubblichiamo sono i pochi scatti che siamo riusciti a rubare in una location più scura del miglior OLED.

 

Acoustic Surface Audio è la tecnologia audio Sony che utilizza il vetro dellOLED come diffusore. Abbiamo apprezzato la sua qualità su AF8 e A1, ma con la nuova versione + Sony ha fatto un ulteriore passo avanti. La nuova configurazione prevede infatti 3.2 canali: tre diffusori frontali per le medio alte frequenze e due subwoofer. Laggiunta del terzo diffusore, posizionato al centro dello schermo, permette non solo di ampliare la scena sonora ma riesce anche a ricostruire meglio la scena grazie ad un filtro DSP che indirizza il parlato sul trasduttore centrale. Se con il Sony A1 limpressione che si ha è quella di un audio che esce davvero dal centro dello schermo, e non da lato, con lAF9 questa impressione resta. Non solo: sulla nuova versione anche spostandosi a lato, quindi in una posizione non perfettamente centrale, il messaggio audio resta ben chiaro e mantiene la sua spazialità. Lamplificatore integrato è da 98 watt, 13 watt per ogni attuatore (6 in tutto) e 10 watt per ognuno dei due subwoofer. Per ognuno dei tre canali viene usata una coppia di attuatori: Sony ci ha mostrato i nuovi modelli confrontati con i precedenti ma non ci ha permesso di fotografarli. Rispetto al modello stato su AF8 e A1 è stata rivista interamente la struttura, con una flangia che prima era in plastica e ora è in metallo e che viene fissata al pannello in sei punti al posto di quattro. Più ampia anche la superficie di contatto con il vetro dellOLED, che si traduce in una miglior resa sulle alte frequenze.

 

 

Sony ci tiene a precisare che il design del sistema audio è suo e non ha nulla a che vedere con quanto mostrato da LG sui suoi pannelli. Nuovi anche i due subwoofer: sul modello A1 era ununica unità che sparava verso il retro, creando qualche problema nel caso di montaggio a muro. Sul nuovo modello i due subwoofer emettono lateralmente. Laudio e lelettronica sono sempre montati nella staffa che funziona anche come base di appoggio, che nel caso di aggancio a muro si può appiattire ma il TV nasce per essere appoggiato, a muro meglio lAF8.

 

 

Sony si è spinta però oltre: esiste una modalità nella quale lintero TV si può usare come diffusore audio in un sistema home cinema. Sul retro, tra gli ingressi, sono presenti infatti due boccole dorate che ricevono in ingresso un segnale amplificato da un sinto ampli. Il segnale viene trasformato in segnale a basso livello, convertito da analogico a digitale e riamplificato dal TV che diventa lui stesso il centrale. In questa modalità lavorano sia i due sub sia i tre trasduttori, tutti insieme. Abbiamo assistito ad una demo comparativa tra un canale centrale tradizionale e il TV usato come canale centrale e se nel primo caso la qualità ci è parsa leggermente superiore, nel caso del TV usato come centrale sembrava davvero di essere al cinema, dove laudio esce dalle casse poste dietro lo schermo. Con il canale centrale invece posizionato alla base del TV, molto in basso se si tratta di TV di grosse dimensioni, le voci sembrano provenire dal basso, alterando il realismo della scena. Purtroppo questa modalità richiede che il TV sia acceso, quindi se si vuole ascoltare una traccia solo audio multicanale il televisore va acceso per poter avere il canale centrale.

 

LOLED migliora tanto. E racconta quello che le misure non dicono

La domanda che si stanno facendo molti è quanto è migliore questo AF9 dellAF8 e dellA1. Il pannello è quello classico di LG, inutile nasconderlo, e Sony ha usato quello. Lunica differenza riguarda lelettronica di controllo, che dovrebbe avere a bordo un nuovo sistema di gestione denominato Pixel Contrast Booster in grado di gestire al meglio la resa cromatica in condizioni di elevata luminosità. Lutilizzo di un pannello White OLED, infatti, porta ad una perdita di fedeltà cromatica quando il pannello spinge al massimo il flusso luminoso e il risultato è un volume colore povero, quellaspetto che Samsung da tempo critica spiegando perché per i colori è meglio un LCD di un OLED. Sony ha riconosciuto il limite, che non è presente sul monitor di riferimento, e ha trovato il modo di compensarlo. Purtroppo non ci è stata fatta una demo di questa funzionalità perché si tratta di un aspetto comunque davvero difficile da percepire e soprattutto serve il contenuto giusto. Sony ha preferito prendere lAF9 e confrontarlo con il TV LG E8, frapponendo tra i due il monitor di riferimento BVM-X300. Il risultato, visto con alcune scene prese da film di Hollywood come il recente film IT mette in luce un comportamento decisamente superiore del Sony sulle basse luci rispetto al modello LG. Si tratta di differenze sottili, ma dove Sony ha la meglio è sulla gestione del banding e soprattutto sulle basse luci dove LG tende ad affogare molti dettagli che spesso sono fondamentali per evidenziare la drammaticità di una scena.

 

 

Sony ci mostra come ad esempio sul modello LG sia impossibile notare alcuni dettagli che sia sullAF9 sia sullOLED professionale da 30 sono ben visibili: il TV LG appare leggermente più luminoso, ma questa maggior luminosità non sempre si traduce in un risultato più fedele. In alcune scene notturne de La Tigre e il Dragone sul TV coreano mancano dettagli che sul TV Sony e sul monitor sono invece perfettamente visibili. I TV sono entrambi calibrati alla perfezione, ma grazie al Super Tone Mapping e alla gestione delle basse luci il nuovo AF9 non solo è meno rumoroso ma limmagine che mostra è quasi identica rispetto a quella mostrata dal piccolo monitor da 45.000 euro posto tra i due.

 

Si tratta come sempre di clip e sequenze scelte da Sony per mostrare le potenzialità del suo TV, e nonostante il confronto sia stato fatto nelle stesse condizioni è chiaro che Sony ha preso dei punti che vanno a suo vantaggio. Le differenze di visione, sia i dettagli sulle basse luci sia la resa dellincarnato, non sono percepibili misurando i due TV, che su carta sembrano calibrati con valori identici. Ma guardando le immagini a schermo e giudicandole senza guardare cosa ha detto lo strumento di misura ci si rende conto che anche a parità di calibrazione ci sono differenze che in alcune scene risultano davvero marcate.

 

LLCD convince tutti, ma sul nero lOLED resta superiore

Ampio spazio Sony lo ha dedicato anche al suo TV LCD. Se con lOLED ha puntato moltissimo sul design, per il TV LCD ha preferito tenere un aspetto sobrio, quasi professionale. La cornice, in alluminio, ha la stessa finitura a buccia darancio di molte macchine fotografiche di fascia alta, ed è lunico tratto distintivo di un televisore che non si discosta molto come linea da quello degli altri TV in gamma, base a parte. Sony non ha voluto dichiarare né la luminosità del televisore né il numero di zone: ad occhio, avendo provato lo ZD9, crediamo che sia la luminosità sia il numero di zone siano praticamente le stesse. Il pannello resta un VA, e la vera novità è la capacità grazie alla tecnologia X Wide Angle di mantenere la stessa incisività e la stessa resa cromatica anche con angoli di visione estremi.

 

 

Sony non ha spiegato nel dettaglio come ha raggiunto questo risultato, che sarebbe la combinazione e di una serie di elementi ottici e del lavoro del processore. Toshiyuki Ogura non ce lo ha espressamente detto, ma la percezione è che sia lui che altri tecnici del team di sviluppo abbiano una preferenza per lo ZF9 rispetto allAF9 OLED. Di fronte al TV ci spiega che la tecnologia utilizzata dal pannello del TV è qualcosa di cui vanno davvero fieri, e ricorda che nonostante il pannello possa essere prodotto da altri ormai su un TV il pannello incide per meno del 10% della qualità finale. E tutta la struttura, i filtri utilizzati, la retroilluminazione, i diffusori di luce e il nido di LED ad impattare su quella che è poi la resa finale.

 

 

Lo ZF9, dopo aver visto diverse clip, è davvero un TV eccellente nella gestione dei segnali HDR, dove in condizioni di elevata luminosità grazie al Tone Mapping applicato dal processore X1 Ultimate riesce ad avere anche più dettagli e sfumature di quelle mostrate dal monitor di riferimento, che oltre i 1000 nits taglia tutto. Sony non si è fatta mancare un paragone con un Samsung Q9F, dimostrando come il modello giapponese soffra decisamente di meno banding e di come riesca a mantenere una eccellente fedeltà cromatica sulle basse luci, soprattutto sugli incarnati. Vale la stessa considerazione fatta per il TV LG OLED: per quanto questi confronti abbiano dato certi risultati, è sempre bene considerare che le scene scelte da Sony mettono in luce solo una serie di aspetti. Il Samsung Q9F, come lLG E8, restano TV eccellenti.

 

 

Han fatto due tv eccellenti secondo me.

Tutta sta menata, serie Master e non supportano ancora HDMI 2.1? Pannelli ancora quelli LG 2017 e chip X1 Extreme pure esso già implementato anche su tv da meno di 2000 euro (vedi la serie XF)? Per me una commercialata

 

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Tutta sta menata, serie Master e non supportano ancora HDMI 2.1? Pannelli ancora quelli LG 2017 e chip X1 Extreme pure esso già implementato anche su tv da meno di 2000 euro (vedi la serie XF)? Per me una commercialata

 

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No, no il chip è l'X1 Ultimate, il doppio delle prestazioni dell'Xtreme!

Il processore più performante al mondo.

Per le Hdmi 2.1 Sony aveva già annunciato che solo i modelli presentati nel 2019 le avrebbero avute a bordo.

Cmq per ora sono quasi inutili, ancora quasi nessuno le sfrutta.

 

Dove è scritto pannelli 2017?

Se c'è scritto è una cantonata, i pannelli sono 2018 e ci mancherebbe altro!

Notizie non ancora divulgate alla stampa

 

 

 

 

 

 

 

 

Da un manager SONY passato al Mediaworld di certosa (MI)

Alcune notizie sono di prima mano,in pochi le hanno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Processore X1 ultimate permette un processo di upscaling,hdr conversion dei contenuti sdr,gestione del moto e accesso dual database migliorato.Ha una potenza di elaborazione doppia rispetto a X1 extreme.

-Processore X1 ultimate sarà il cuore anche di altri tv nel 2019(XF 93?? XF 94???? Qui taceva ahaha)e del loro primo tv 8k il prossimo anno.

-Il processore gestisce anche alcune app e il soc Mediatek è stato sostituito.L OS che è già Oreo android tv 8.0 installato e non Nougat 7.0 è velocissimo ora.(Aggiorneranno presumibilmente anche OS per i tv X1 extreme con oreo quando arrivano questi sul mercato)

-Acoustic Surface potenziato con triplo attuatore ora anche centrale(A1 e A8 F lo hanno doppio) e doppio subwoofer che conferisce un acustica migliorata rispetto ad A1 ed è a tutti gli effetti come un piccolo 3.2 integrato.

-Z9 F ha tre speaker da 25 w luno

-A9 F ha 900 nits e luminosità decisamente migliorata(È loled piû luminoso che esista a detta anche di gente su AVS che lha visto dal vivo di fianco ad E8 di LG e per ammissione del Manager sony con cui ho parlato).

-Il panel control ora è di sony stessa e non LG e integra una funzione pixel booster per aumentare i picchi luce nelle scene ad alte luci.

-ABL funziona diversamente dagli altri oled sony ed è molto meno aggressivo

-Le hdmi sono 2.0.B e integrano per la prima volta EArc(Enhanced Audio Return Channell)che permette il passaggio di tracce audio lossless.Questa funzione come il VRR(assente su questi sony)doveva essere introdotta dalle hdmi 2.1 invece ecco qua che dopo il vrr vediamo che le hdmi 2.0 sono in grado di veicolare anche EArc.

-Tutte e 4 le porte hdmi sono full band e non solo due come i tv attuali Sony.

-Il colore volume dei tv è aumentato

-Il pannello è un LG 18 per AF9

-il tv ha un sistema di calibrazione multipunto passato da 10 a 20

Punti e integra un CMS per la prima volta nei tv Sony

-La funzione Netflix calibrated è esclusiva di A9 F e Z9 F e non sarà mai rilasciato per i tv X1 extreme attuali.

-Periodo di uscita tra ottobre e prima settimana novembre Italia

-Primi mediaworld a riceverli in italia Milano certosa e Roma bufalotta.

-A9 F taglio 55/65. Per il 77 rimane solo A1 che è già dismesso in taglio 55/65 e ufficialmente verrà tagliato di prezzo a 9999 euro a breve(non ancora).

-Z9 F esiste nel taglio 65 e 75

-Le forbici di prezzo per A9 F e Z9 f sono tra 4000 e 5000 euro sul taglio 65.

-A9 F taglio 55 costerà sui 3000 euro

-No sconto per black friday al 90%(da valutare drop online)

-Lo stand di Z9 F è fatto cosi per accogliere la soundbar HT Z9 F come avevo detto tempo fa e pensata apposta per lui

-Xmotion clarity solo su Z9 F NO A9 F per gestione moto come XF90 ovvero black zone insertion per il miglior motion che esista.

-Schermo glossy black come XE94 per Z9 F per migliorare il contrasto percepito e non Mate black come Z9 D attuale.

-Peak Brightness per Z9 F vi confermo che dovrebbe essere tra i 3000-4000 nits su window 10%

-Z9 F è il primo Fald al mondo con angolo di visione come i tv oled col nuovo sistema Xview

-Reponse time Z9 F tra i 8 e i 10 ms che è il top per un pannello Led

-Z9 F ha doppio bezel in alluminio anodizzato nero.

-Dimming zone Z9 F ancora un mistero e non comunicate.

-Input lag viene abbassato decisamente per via di processore X1 ultimate su entrambi i tv(mia idea è che sarà sui 20 ms ma è una MIA idea e non confermato)

-Z9 F usa un sistema di retroilluminazione nuovo Xtended dynamic range pro e non il precedente Backlight master drive

-Gli algoritmi di gestione del local dimming sono nuovissimi e fatti per annullare completamente il blooming

-livello del nero su Z9 F ancora non comunicato.

-Sistema Autocal integrato di Portrait Display come i tv Panasonic e Lg oled 2018

-I tv saranno visibili entrambi allo showfloor Sony a Milano nel mese di settembre prima della commercializzazione.

- Ogni pannello z9 sarà factory calibrated per evitare problemi di uniformità e DSE

Modificato da OKUTO79

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No, no il chip è l'X1 Ultimate, il doppio delle prestazioni dell'Xtreme!

Il processore più performante al mondo.

Per le Hdmi 2.1 Sony aveva già annunciato che solo i modelli presentati nel 2019 le avrebbero avute a bordo.

Cmq per ora sono quasi inutili, ancora quasi nessuno le sfrutta.

 

Dove è scritto pannelli 2017?

Se c'è scritto è una cantonata, i pannelli sono 2018 e ci mancherebbe altro!

Notizie non ancora divulgate alla stampa

 

 

 

 

 

 

 

 

Da un manager SONY passato al Mediaworld di certosa (MI)

Alcune notizie sono di prima mano,in pochi le hanno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Processore X1 ultimate permette un processo di upscaling,hdr conversion dei contenuti sdr,gestione del moto e accesso dual database migliorato.Ha una potenza di elaborazione doppia rispetto a X1 extreme.

-Processore X1 ultimate sarà il cuore anche di altri tv nel 2019(XF 93?? XF 94???? Qui taceva ahaha)e del loro primo tv 8k il prossimo anno.

-Il processore gestisce anche alcune app e il soc Mediatek è stato sostituito.L OS che è già Oreo android tv 8.0 installato e non Nougat 7.0 è velocissimo ora.(Aggiorneranno presumibilmente anche OS per i tv X1 extreme con oreo quando arrivano questi sul mercato)

-Acoustic Surface potenziato con triplo attuatore ora anche centrale(A1 e A8 F lo hanno doppio) e doppio subwoofer che conferisce un acustica migliorata rispetto ad A1 ed è a tutti gli effetti come un piccolo 3.2 integrato.

-Z9 F ha tre speaker da 25 w luno

-A9 F ha 900 nits e luminosità decisamente migliorata(È loled piû luminoso che esista a detta anche di gente su AVS che lha visto dal vivo di fianco ad E8 di LG e per ammissione del Manager sony con cui ho parlato).

-Il panel control ora è di sony stessa e non LG e integra una funzione pixel booster per aumentare i picchi luce nelle scene ad alte luci.

-ABL funziona diversamente dagli altri oled sony ed è molto meno aggressivo

-Le hdmi sono 2.0.B e integrano per la prima volta EArc(Enhanced Audio Return Channell)che permette il passaggio di tracce audio lossless.Questa funzione come il VRR(assente su questi sony)doveva essere introdotta dalle hdmi 2.1 invece ecco qua che dopo il vrr vediamo che le hdmi 2.0 sono in grado di veicolare anche EArc.

-Tutte e 4 le porte hdmi sono full band e non solo due come i tv attuali Sony.

-Il colore volume dei tv è aumentato

-Il pannello è un LG 18 per AF9

-il tv ha un sistema di calibrazione multipunto passato da 10 a 20

Punti e integra un CMS per la prima volta nei tv Sony

-La funzione Netflix calibrated è esclusiva di A9 F e Z9 F e non sarà mai rilasciato per i tv X1 extreme attuali.

-Periodo di uscita tra ottobre e prima settimana novembre Italia

-Primi mediaworld a riceverli in italia Milano certosa e Roma bufalotta.

-A9 F taglio 55/65. Per il 77 rimane solo A1 che è già dismesso in taglio 55/65 e ufficialmente verrà tagliato di prezzo a 9999 euro a breve(non ancora).

-Z9 F esiste nel taglio 65 e 75

-Le forbici di prezzo per A9 F e Z9 f sono tra 4000 e 5000 euro sul taglio 65.

-A9 F taglio 55 costerà sui 3000 euro

-No sconto per black friday al 90%(da valutare drop online)

-Lo stand di Z9 F è fatto cosi per accogliere la soundbar HT Z9 F come avevo detto tempo fa e pensata apposta per lui

-Xmotion clarity solo su Z9 F NO A9 F per gestione moto come XF90 ovvero black zone insertion per il miglior motion che esista.

-Schermo glossy black come XE94 per Z9 F per migliorare il contrasto percepito e non Mate black come Z9 D attuale.

-Peak Brightness per Z9 F vi confermo che dovrebbe essere tra i 3000-4000 nits su window 10%

-Z9 F è il primo Fald al mondo con angolo di visione come i tv oled col nuovo sistema Xview

-Reponse time Z9 F tra i 8 e i 10 ms che è il top per un pannello Led

-Z9 F ha doppio bezel in alluminio anodizzato nero.

-Dimming zone Z9 F ancora un mistero e non comunicate.

-Input lag viene abbassato decisamente per via di processore X1 ultimate su entrambi i tv(mia idea è che sarà sui 20 ms ma è una MIA idea e non confermato)

-Z9 F usa un sistema di retroilluminazione nuovo Xtended dynamic range pro e non il precedente Backlight master drive

-Gli algoritmi di gestione del local dimming sono nuovissimi e fatti per annullare completamente il blooming

-livello del nero su Z9 F ancora non comunicato.

-Sistema Autocal integrato di Portrait Display come i tv Panasonic e Lg oled 2018

-I tv saranno visibili entrambi allo showfloor Sony a Milano nel mese di settembre prima della commercializzazione.

- Ogni pannello z9 sarà factory calibrated per evitare problemi di uniformità e DSE

Nel precedente articolo che avevi pubblicato (dday forse) c'era il riferimento al pannello.

Ma cosa ne pensi della scelta di non implementare il 2.1 HDMI? Per una serie Premium me lo sarei aspettato

 

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Nel precedente articolo che avevi pubblicato (dday forse) c'era il riferimento al pannello.

Ma cosa ne pensi della scelta di non implementare il 2.1 HDMI? Per una serie Premium me lo sarei aspettato

 

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Come dicevo, verranno implementate nei modelli presentati nel 2019,quindi prima del 2019 inoltrato quasi nessuno le avrà a bordo.

Non c'è nessuna fretta, visto che cmq per ora non servono.

[http://card.psnprofiles.com/1/okuto79ita.png]http://gamercard.mondoxbox.com/mondo/okutoken79.png

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Come dicevo, verranno implementate nei modelli presentati nel 2019,quindi prima del 2019 inoltrato quasi nessuno le avrà a bordo.

Non c'è nessuna fretta, visto che cmq per ora non servono.

Beh non servono se si guarda il lato risoluzione (non ci sono ancora contenuti 4k all'altezza figurarsi gli 8k). La banda passante, correggimi se sbaglio, però garantirebbe segnali HDR 4.4.4 con Refresh rate superiori agli attuali 60hz?

 

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Beh non servono se si guarda il lato risoluzione (non ci sono ancora contenuti 4k all'altezza figurarsi gli 8k). La banda passante, correggimi se sbaglio, però garantirebbe segnali HDR 4.4.4 con Refresh rate superiori agli attuali 60hz?

 

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Si vero, però considera che notare differenze tra un contenuto HDR YUV 4:2:2 e uno HDR RGB 4:4:4 e'roba davvero difficile.Per i contenuti sopra i 60 HZ invece non esiste praticamente nulla. Nel senso, i giochi potrebbero andare anche a 200,ma servono un mucchio di risorse.

l'80 per cento dei futuri giochi andrà cmq a 30FPS,il restante a 60.

Attualmente l'unica cosa davvero utile che porteranno le HDMI 2.1 è il VRR.

Lato film invece non servono a una ceppa fin quando non ci saranno contenuti in 8k,ergo tra 5/6 anni.

Ovviamente devi avere anche il pannello 8k,su una tv 4k non servono a nulla.

Insomma, prima che queste HDMI 2.1 verranno davvero sfruttate, avremo già cambiato tv quasi tutti.

Modificato da OKUTO79

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