e io non comprendo dove tu hai visto tutto questo accanimento di cui parli nei miei interventi semplicemente, dato che Kristel parlava di immobilità assoluta (e dato che, come ricordato anche da altri utenti, non è proprio una buona cosa), cercavo di capire quanto questa scelta fosse motivata e radicata, cosa che con l'aggiunta di "Berlino" si è rivelata non essere poi cosi tanto salda; e da qui, vedere poi quali sono le aspettative e i bisogni che si pensa possano venire soddisfatti altrove (cosi come cercare di capire anche in che modo, oltretutto), può essere senz'altro utile per provare a trovare il modo di continuare a farlo anche qui, senza necessariamente allontanarsi dai propri luoghi e dai propri affetti (se non lo vuole fare ovvimanete). per rispondere anche all'altra parte del tuo intervento, poi: al di là del fatto che sentirsi fieri o legati ad un Paese (il proprio, come in questo caso), solamente se questo soddisfa le nostre richieste o se è come lo vogliamo noi, non è nazionalismo o patriottismo, ma solamente opportunismo (se il mio carro non vince, non ci salgo), una Nazione non è qualcosa di astratto, ma è composta da tutti i cittadini che ne fanno parte. se ci sono troppe tasse da pagare, dunque, vuol dire che ci sono troppe spese (che tipo di spese? perchè sono troppe? queste sarebbero le domande da farsi). allo stesso modo, riguardo il popolo, se ci stanno 1 milione di persone che non gli stanno bene le cose e manifesta per far sentire la sua voce (il che è del tutto normale e legittimo), devi considerare anche che ce ne stanno almeno 10 che non lo fanno, e non lo fanno perchè sono d'accordo con quel tipo di cambiamento annunciato. ad esempio, riguardo la riforma Gelmini, se mai verrà davvero attuata, porterà dei grandi vantaggi alla qualità di tutto il sistema formativo (scolastico e universitario) italiano, e di conseguenza all'Italia, e quindi anche ai suoi cittadini. tu probabilmente al tempo ancora facevi le scuole superiori, ed è normalissimo che ci sia andato contro (se lo hai fatto), ma ti posso assicurare che per chi poi vive le esperienze universitarie a scopo di formazione, e non di parcheggio pre-pagato (per dire), e si accorge di come funzionano poi davvero le cose, non ha fatto altro che esserne entusiasta, e forse anche un pò rammaricato che non fosse stata proposta prima (e prova ne è il fatto, giusto per tornare ai numeri, che al tempo sono stati molti di più gli studenti che nei periodi di manifestazione seguivano i corsi e facevano esami -nonostante pesantemente ostacolati da occupazioni varie- che quelli che andavano in strada a fare quello che hanno fatto). ora siamo finiti parzialmente OT e vabbè, ma lasciare discussioni in sospeso è sempre un peccato, soprattutto fintanto che è possibile farle