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Xbox Series X | S


AngelDevil

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Secondo alle rivelazioni del giornalista ed insider Brad Sams, Microsoft avrebbe pensato di acquisire lo studio di Gearbox Software, noti per essere gli autori della serie di successo di Borderlands.

Gearbox, come ormai saprete, fa da pochi giorni parte della holding Embracer Group, ed il fondatore Randy Pitchford ha ammesso di essere entusiasta dell'accordo stretto dallo studio che potrà d'ora in avanti beneficiare di nuove risorse per realizzare i suoi prossimi giochi. Secondo Sams, tuttavia, Microsoft avrebbe precedentemente provato ad intavolare una trattativa per aggiungere il nome di Gearbox agli Xbox Game Studios. Sicuramente, data la popolarità della serie di Borderlands, la notizia avrebbe suscitato grande scalpore all'interno dell'industria, specialmente dopo che il colosso di Redmond si è già assicurato le prestazioni lavorative degli sviluppatori di Bethesda (l'acquisizione in questione verrà presto messa al vaglio dell'Antitrust europea).

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12 ore fa, venom ha scritto:

Buongiorno a tutti, ma la mia xbox one s (non series s) supporta il full hd / 120hz ? O solo la SERIES S/X ?

volevo comprare un monitor full hd/144hz. Gioco principalmente a Warzone.

Che io sappia la One s non supporta i 120hz ma arriva al massimo a 4k 60fps come uscita video. Non penso che si possa aggiornare semplicemente con il software.

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23 ore fa, venom ha scritto:

Buongiorno a tutti, ma la mia xbox one s (non series s) supporta il full hd / 120hz ? O solo la SERIES S/X ?

volevo comprare un monitor full hd/144hz. Gioco principalmente a Warzone.

No solo le nuove supportano tali fps.

Prima era impensabile con quella CPU

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John Linneman, penna di Eurogamer e Digital Foundry, ha intavolato una discussione piuttosto polemica su Twitter, incentrata su di un limite che le nuove Xbox Series X|S avrebbero. Secondo la sua esperienza, infatti, le nuove console di Microsoft, senza internet, sono dei fermacarte. E per questo motivo andrebbero cambiate.

Secondo alcune delle persone coinvolte nella discussione, Microsoft avrebbe silenziosamente introdotto quelle limitazioni che avevano suscitato tanto clamore all'epoca di Xbox One: ovvero l'always online. In realtà non dovrebbe essere esattamente così, dato che i giochi dovrebbero partire, ma la via scelta di Microsoft, per molti, è comunque piuttosto scomoda. Uno di questi è Linneman. Il collega, infatti, si lamenta del fatto che le nuove Xbox hanno bisogno di una connessione online per potersi configurare correttamente. Senza internet non è possibile completare il primo avvio. Anche per formattare l'SSD interno, però, c'è bisogno di internet, una cosa che rende più complesso rivendere la console o ripararla. Una cosa noiosa nel 2021, che potrebbe diventare un vero e proprio limite tra qualche anno, quando i server di Xbox Series X|S saranno messi offline.

Linneman è anche un appassionato retrogamer e già si prevede i tanti problemi che tra diversi anni potrebbero sorgere nel caso in cui volesse smanettare con Xbox Series X|S come fa oggigiorno col NES o il MegaDrive. Come dicevamo, questa scelta renderà anche più complesse le riparazioni, ma soprattutto crea difficoltà a tutti coloro che per un motivo o per un altro non hanno a portata di mano una connessione affidabile con la quale configurare l'Xbox appena acquistata.

Secondo lui, inoltre, il vantaggio dei supporti fisici verrebbe meno, una cosa che rende Xbox Series X e Xbox Series S due "fermacarte" nel caso in cui non si abbia una connessione. "Il problema in questo caso è che le Xbox sono dei fermacarte senza Internet. NON FUNZIONERANNO. Non è possibile acquistare un nuovo sistema e utilizzarlo senza connessione. È una cosa che dovrebbe cambiare. Questo è tutto," ha scritto Linneman.

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Con l'avvio del mese di febbraio, l'acquisizione di ZeniMax da parte di Microsoft è passata al vaglio della Commissione Europea, circostanza in seguito alla quale si sono appresi nuovi interessanti dettagli sulla procedura scelta da Microsoft per concretizzare il processo.

In particolare, uno dei documenti prodotti dal colosso di Redmond rivela l'intenzione di dar vita ad una nuova sussidiaria, per la quale è stato scelto il nome di battesimo di "Vault". Sarà quest'ultima, in concreto, ad acquisire e a procedere ad una fusione con il gruppo ZeniMax Media. In termini legali e di architettura aziendale, la nuova Vault rappresenterà il punto di congiunzione tra Microsoft e le nuove software house, Bethesda inclusa. Ovviamente, Microsoft avrà il pieno controllo della sussidiaria, della quale sarà unica e assoluta proprietaria.

Tale assetto consentirà agli studi di casa ZeniMax, Bethesda inclusa, di continuare a esistere - presumibilmente con struttura invariata - sotto ad un unico ombrello. Tutti i dettagli in merito saranno con tutta probabilità resi noti da Microsoft al momento del completamento del processo di acquisizione, atteso indicativamente per la prima metà del 2021. In attesa di quel momento, ogni riflessione sul futuro dei prossimi titoli dei nuovi team Xbox Game Studios sarà semplice speculazione, con alcuna certezza in merito ad un loro possibile esordio, oltre che su PC e Xbox Series X, anche su altre piattaforme quali PlayStation 5, Nintendo Switch o Google Stadia.

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Su Reddit si parla di un annuncio che avverrà il 17 febbraio, riguardo ad una nuova feature di Xbox Series X. Si vocifera di un update che riesca ad aumentare le prestazioni dei giochi in retrocompatibilità, quindi presumo Xbox One, riuscendo anche a sbloccare gli FPS. Sarebbe un annuncio grandioso.

 

https://www.reddit.com/r/GamingLeaksAndRumours/comments/lgypgf/xbox_news_coming_next_week_frame_rate_doubling

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Microsoft ha in programma una conferenza specificamente dedicata agli addetti ai lavori su intelligenza artificiale e videogiochi, con l'evento che si chiama chiaramente AI and "Gaming Research Summit", fissato per il 23 e 24 febbraio 2021.

Sebbene si tratti di un argomento specifico e dedicato soprattutto a chi lavora allo sviluppo di videogiochi, il fatto che si tratti dichiaratamente dell'applicazione delle ricerche scientifiche in ambito di intelligenza artificiale allo sviluppo dei videogiochi le rende molto interessante anche per gli utenti.

Non vengono menzionate cose più precise come piattaforme o eventuali giochi presenti, ma è chiaro che le ricadute di queste ricerche si faranno sentire anche in ambito Xbox Series X e Series S. Tra gli argomenti previsti nel summit, ci sono in particolare quattro tempi principali:

  • AI Agents per gameplay e game testing
  • Gaming responsabile, comprese le questioni etiche, di sicurezza e inclusività
  • Creatività computazionale e generazione di contenuti
  • Capire i giocatori e il loro coinvolgimento con lo studio dei dati

Tra coloro che prenderanno la parola durante l'evento, con presentazioni o veri e propri keynote, ci sono vari elementi in vista di Microsoft e tra questi anche Phil Spencer, il capo della divisione Xbox nella compagnia di Redmond, dunque qualche annuncio o notizie interessante anche per il pubblico, oltre che per gli addetti ai lavori, potrebbe comunque spuntare.

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Xbox Series X|S sarà protagonista di alcune interessanti novità in arrivo la settimana prossima e relative alla retrocompatibilità, con qualche probabile aggiornamento tecnico sulla funzionalità della console in questione, ora al riguardo c'è anche la conferma di Microsoft.

La questione era emersa già qualche giorno fa quando il canale YouTube "ElAnalistadeBits", piuttosto noto a questo punto per le sue analisi tecniche e i confronti grafici, ha annunciato "grandi novità" per Xbox Series X e Series S previste per la prossima settimana, facendo pensare che queste potessero riguardare la retrocompatibilità delle console.

La conferma è arrivata dal podcast di Larry "Major Nelson" Hryb, ovvero una fonte ufficiale di Microsoft, che ha ospitato il responsabile dello sviluppo hardware di Xbox Series X|S, Jason Ronald. L'uomo dalla leggendaria barba ha affermato che il team ha ascoltato i feedback degli utenti e ha elaborato alcuni cambiamenti che verranno applicati presto sul software di sistema delle console.

Tra le richieste c'è anche l'estensione del Quick Resume a una maggiore quantità di giochi, visto che al momento il sistema non funziona ancora sul 100% dei titoli anche a causa della diverse gestione dei dati da parte di alcuni titoli (come ad esempio quelli che devono connettersi a server esterni per recuperare alcuni dati, oltre ovviamente ai giochi multiplayer le cui partite non possono essere "congelate" a piacere).

Tuttavia, un elemento importante che dovrebbe essere svelato la prossima settimana a quanto pare riguarda la retrocompatibilità, che dovrebbe ricevere alcuni miglioramenti nei prossimi giorni. Secondo la prima voce di corridoio, queste novità dovrebbero essere presentate il 17 febbraio ma non è chiaro di cosa possa trattarsi: in molti puntano sulla possibilità dell'applicazione automatica dei 60 fps ai titoli che viaggiano originariamente su frame-rate più bassi, ma al momento è solo una supposizione.

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I prossimi giochi realizzati da Bethesda saranno esclusive di Xbox: due diversi insider hanno espresso la medesima opinione sull'importante acquisizione effettuata da Microsoft alcuni mesi fa.

Ospite dell'ultimo episodio del podcast Kinda Funny, Parris ha detto che con l'eccezione di Indiana Jones, annunciato il mese scorso, e delle produzioni attualmente multipiattaforma, i prossimi titoli di Bethesda saranno appunto esclusive Xbox.

"Non spendi 7,5 miliardi di dollari per acquisire un publisher e tutti i suoi team di sviluppo e mantenere la situazione praticamente invariata", ha detto Parris, aggiungendo che giochi come Starfield, The Elder Scrolls VI e il prossimo DOOM a suo avviso non usciranno su PlayStation.

"Quando penso a questo tipo di titoli, be', è ciò che Sony ha fatto per anni: parliamo di importantissime proprietà intellettuali tripla A che non posso giocare sulla piattaforma della concorrenza, ed è il motivo che mi spinge ad acquistare una PlayStation."

Parris ha ricordato che Microsoft ha ancora un problema con le esclusive di qualità, e il periodo di Xbox One da questo punto di vista non è stato brillante. Proprio per questo l'azienda ha acquistato Bethesda, così da fare proprie le sue produzioni e portarle nel catalogo.

"Dunque non spendi 7,5 miliardi di dollari semplicemente per dire 'disponibile prima su Xbox Game Pass', per parlare di esclusive temporali. No, dici agli utenti che se vogliono giocare con Starfield, con Elder Scrolls VI e così via devono entrare nell'ecosistema Xbox."

L'insider Klobrille ha rilanciato l'intervento di Parris, dicendo di condividerlo appieno. Probabilmente è solo per via del fatto che l'acquisizione non è ancora stata completata ufficialmente che Microsoft sta aspettando nell'annunciare le varie esclusività.

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