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Xbox Series X | S


AngelDevil

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Microsoft ha confermato un nuovo aumento di prezzo, ma questa volta non rivolto ai giocatori: i kit di sviluppo per Xbox, fondamentali per la creazione di nuovi titoli, costeranno sensibilmente di più. Secondo quanto riportato da Tom Warren, il costo salirà da 1.500 a 2.000 dollari, segnando un rincaro del 33%. Si tratta di una mossa legata — come spiegato dalla stessa Microsoft — alle “condizioni macroeconomiche globali”, le stesse che hanno già portato a rialzi nei prezzi delle console e dei servizi Xbox Game Pass negli ultimi mesi.

Segnaliamo per chi non sapesse di cosa stiamo parlando che i devkit sono strumenti essenziali per gli studi di sviluppo, poiché consentono di sviluppare, testare e ottimizzare i giochi in fase di produzione. L’aumento, seppur relativamente contenuto in termini assoluti per i grandi studi, potrebbe pesare sulle realtà indipendenti, che rappresentano una parte sempre più importante dell’ecosistema Xbox. L’azienda, tuttavia, ha precisato che l’obiettivo resta quello di garantire “strumenti di alta qualità e il massimo supporto per lo sviluppo”, ribadendo il proprio impegno verso la community di creatori.

Dal punto di vista strategico, l’incremento dei costi arriva in un momento delicato. Xbox, pur avendo ampliato la propria offerta con l’integrazione tra console, PC e cloud, continua a inseguire PlayStation sul fronte del supporto degli sviluppatori. Una mossa percepita come poco favorevole potrebbe rendere più complesso attrarre nuovi partner o progetti esclusivi, specialmente in un contesto competitivo in cui ogni scelta economica pesa sul lungo periodo.

Secondo alcuni analisti, tuttavia, il rincaro dei devkit non è un caso isolato: anche Sony e Nintendo potrebbero adeguare i propri listini, dal momento che l’intero settore è soggetto a pressioni globali — aumento dei costi di produzione, inflazione, tariffe doganali e componentistica più cara. Microsoft, insomma, non sarebbe un’eccezione ma la prima a muoversi in un trend che potrebbe presto coinvolgere tutta l’industria.

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Nonostante le apparenze, l'idea di una nuova Xbox ibrida che si rivolga a un pubblico esclusivo potrebbe non solo avere senso ma essere l'unica soluzione percorribile con successo da Microsoft.

Gli utenti Xbox ne hanno passate tante, specialmente in questi ultimi anni, avendo assistito a diversi cambiamenti anche in contrasto l'uno con l'altro: la resilienza del boxaro lo rende probabilmente pronto a un ulteriore, e forse definitivo, cambio di strategia che potrebbe essere davvero epocale con la prossima generazione. D'altra parte, di fronte alla minaccia di una possibile scomparsa dal mercato hardware paventata da varie fonti ma sempre smentita da Microsoft, chi è da tempo in questo mondo potrebbe aver rievocato i tristi ricordi di Sega, dunque anche la semplice idea che una next gen effettivamente ci sia, sebbene non proprio nella forma tradizionale dell'hardware da gioco, potrebbe bastare a confortare l'utente affezionato.

La presenza in ambito software è ormai consolidata: con le acquisizioni fatte, Xbox è ora uno dei maggiori publisher videoludici in assoluto, dunque questa non è in discussione ma la questione hardware rappresenta un altro discorso.

La corsa alla supremazia nel soggiorno delle case di tutto il mondo è indubbiamente persa, forse a prescindere da qualsiasi mossa Microsoft possa fare a questo punto, dunque l'attuazione di una nuova strategia appare necessaria. Un'importante leva che la compagnia può sfruttare in ambito videoludico è allora la sua presenza pervasiva, quasi al livello di monopolio, come software di base per il gaming su PC grazie a Windows, e proprio questo potrebbe rappresentare l'elemento chiave per il futuro di Xbox anche come hardware da gioco.

Sembra piuttosto chiaro come la via classica, basata sulla vendita di hardware in perdita da recuperare attraverso la vendita del software all'interno del proprio store, non sia più percorribile, e allora la soluzione sarebbe fare l'inverso: vendere l'hardware con profitto, non in perdita (dunque con prezzo presumibilmente alto della console) e vendere il software ovunque, anche al di fuori del proprio store esclusivo.

È una strada diversa e una scommessa notevole, ma rappresenta una possibilità di proporsi sul mercato con un'alternativa nuova, sebbene non destinata al pubblico di massa. Il fatto che vari leak puntino su una soluzione ibrida in grado di far funzionare il catalogo Xbox e anche i giochi PC, consentendo l'accesso a store diversi come Steam ed Epic Games Store, sembra andare in questa direzione, con una rinuncia all'esclusività dello store integrato (e al ricavo del 30% su ogni transazione) in favore di una vendita dell'hardware non in perdita e della distribuzione dei propri giochi ovunque.

Ci si può chiedere facilmente chi potrebbe essere interessato ad acquistare una nuova Xbox siffatta, forse senza esclusive effettive e decisamente costosa: probabilmente molti di quelli che hanno comunque intenzione di rimanere nell'ecosistema Microsoft, o che hanno interesse nel mondo PC ma anche a non perdere la propria libreria storica di giochi su console. Sarebbe dedicata a uno zoccolo duro di utenti probabilmente, dunque non alla conquista del pubblico di massa, ma per questi potrebbe essere davvero la soluzione ideale. Inoltre, l'alto costo potrebbe comunque essere compensato dalla possibilità di acquistare i giochi attraverso Steam o altri store PC a prezzi nettamente più bassi, e andando verso la prossima generazione questo potrebbe garantire notevoli vantaggi economici, visto che non stupirebbe un ulteriore incremento dei giochi tripla A su console verso i 90€.

Sarah Bond ha parlato della nuova console come di un prodotto "premium", e questo sembra già intendere che non è destinata a fare numeri enormi e probabilmente a costare parecchio, ma potrebbe anche essere una sorta di entry level per il mondo PC rispetto al costo di assemblarne uno, oltre all'indubbio vantaggio di avere a che fare con un prodotto finito e dotato di un'assistenza ufficiale alquanto capillare. Insomma, quella che a prima vista può sembrare una scelta poco logica potrebbe avere invece un discreto senso, sia per Microsoft che per gli utenti Xbox.

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La prossima Xbox non sarà solo una console, ma una vera e propria rivoluzione nel concetto stesso di piattaforma da gioco. Ad affermarlo è un nuovo report di WindowsCentral, firmato dal giornalista Jez Corden, secondo il quale Microsoft sta preparando un dispositivo che combinerà la potenza e la libertà di un PC con la semplicità tipica delle console. Il progetto, definito internamente come Xbox Next Gen, sarà costruito su un’architettura Windows completa, permettendo di installare e giocare titoli da negozi digitali esterni come Steam, GOG, Epic Games Store e Battle.net. Un cambiamento epocale che potrebbe ridefinire l’identità di Xbox e di tutto il settore console.

Il cuore dell’esperienza resterà comunque quello tipico di Xbox: un’interfaccia televisiva ottimizzata, un avvio rapido e un ecosistema unificato. Tuttavia, per chi lo desidera, sarà possibile “uscire” nell’ambiente Windows e utilizzare il dispositivo come un PC a tutti gli effetti. Potremo quindi giocare non solo a esclusive Microsoft come Halo o Fable, ma anche a titoli PlayStation pubblicati su Steam, come God of War o Spider-Man, oltre a MMO come World of Warcraft direttamente via Battle.net. Tutto questo mantenendo la compatibilità totale con i giochi di Xbox Series X|S, One, 360 e della prima Xbox.

Sul fronte tecnico, la nuova Xbox sarà realizzata in collaborazione con AMD, che fornirà un chip personalizzato per garantire prestazioni di fascia alta e funzionalità avanzate come Auto Super Resolution e frame generation basata su IA, capaci di migliorare anche i titoli delle generazioni precedenti. L’obiettivo dichiarato da Microsoft è offrire un’esperienza fluida, potente e stabile, eliminando i tipici problemi del gaming su PC come la compilazione degli shader o l’ottimizzazione dei driver.

Ma la novità più sorprendente riguarda il multiplayer online, che – per la prima volta nella storia Xbox – sarà completamente gratuito. Microsoft sembra pronta a rimuovere il paywall del Game Pass per accedere alle funzionalità online, una mossa resa possibile proprio dalla natura “aperta” del nuovo sistema. Un passo che renderebbe la console ancora più competitiva, ponendola a metà tra un PC libero e una macchina chiavi in mano.

La console sarà una sorta di “curated Windows PC”, cioè un PC Windows ottimizzato per il salotto: all’accensione si comporterà come una classica Xbox, ma con la libertà di installare qualunque software compatibile. Gli utenti meno esperti potranno restare all’interno dell’interfaccia Xbox, mentre i più curiosi potranno esplorare la piena flessibilità di Windows. Una filosofia che riprende e amplia quella dell’ASUS ROG Ally X, già considerato una sorta di “beta test” per la nuova generazione Xbox.

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Sono davvero curioso su cosa uscirà in futuro.

Non ho capito però la polemica per l'aumento del costo del dev kit. Ma una software house quanto fattura? Di quanti dev kit ha bisogno?

Perché davvero mi pare una stupidata colossale la polemica per questi 500 euro di differenza.


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Satya Nadella non vede l'ora che arrivi la prossima Xbox: nel corso di un'intervista, il CEO di Microsoft ha ribadito l'importanza storica della piattaforma e il fatto che rientri nei piani dell'azienda.

"Bisogna ricordare che Flight Simulator è stato il primo prodotto mai realizzato da Microsoft: dopo gli strumenti di sviluppo, è arrivato Flight Simulator", ha detto Nadella. "Ricordate: il più grande business nel mondo del gaming è quello di Windows. Steam ha costruito sopra di esso un enorme marketplace ed è riuscita a farlo con grande successo.

"Il modo in cui stiamo pensando al gaming è questo: prima di tutto, dopo l'acquisizione di Activision, siamo il più grande publisher del settore. Vogliamo essere un publisher eccezionale, ma vogliamo anche adottare un approccio simile a quello che abbiamo avuto con Office e assicurarci che, indipendentemente dalla piattaforma, che siano console, PC, mobile o cloud gaming direttamente sulla TV, i nostri giochi possano essere goduti da tutti, ovunque."

"In secondo luogo, vogliamo portare innovazione sul fronte dei sistemi, sia su console che su PC. È curioso che la gente consideri console e PC come due cose diverse: in realtà abbiamo realizzato la console perché volevamo creare un PC migliore, capace di prestazioni superiori nel gaming."

"Mi piacerebbe si potessero ripensare alcune di queste convinzioni, ormai consolidate. Alla fine dei conti, l'esperienza offerta da una console è impareggiabile: offre prestazioni senza paragoni, e credo che sia proprio questo a spingere in avanti l'intero sistema."

"Non vedo l'ora di scoprire la prossima Xbox", ha detto il CEO di Microsoft, "e anche cosa ci riserva il futuro del gaming su PC."

"Credo soprattutto che nel modello di business videoludico ci sia il bisogno di inventare nuove forme di media interattivi, perché la concorrenza del gaming non è un altro gioco: è il video breve", ha continuato Nadella.

"Se come industria non continuiamo a innovare nel modo in cui produciamo, nei contenuti che creiamo, nei modelli di distribuzione ed economici, non potremo andare avanti. Il modo migliore per innovare è avere buoni margini: solo così si può finanziare l'innovazione."

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  • 2 settimane dopo...

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