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L'Uomo e l'Universo


Willy

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I cosiddetti avvistamenti storici non esistono, in quanto sono elementi in opere d'arte e in quanto tali possono essere spiegati in molti modi. Non esiste nelle cronache storiche scritte di ogni tempo un solo riferimento ad avvistamenti di UFO.

Inoltre tu credi all'inferno perchè il Papa dice che esiste? é autorevole e tutto ma non basta mica che uno con qualche titolo dica una vaccata perchè io me la beva.

non è proprio così, avendo la pazienza di fare alcune ricerche vengono alla luce disparate testimonianze di fenomeni anomali nei cieli, ovviamente ai tempi si era soliti attribuire queste manifestazioni alle piu' disparate divinità, il libro in latino che citavo prima è solo un piccolo esempio.

Rispetto alla tua considerazione finale mi pare ovvio rispondere che no, non credo per diritto aqcuisito ad una qualsiasi persona di un qualche rilievo, in realtà non so se credere neanche agli ufo, semplicemente sono molto incuriosito dalla questione e se un e direttore della NASA esprime un parere "forte" sull'argomento non è che gli credo a priori, pero' qualche domanda me la pongo

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ciao Daunbailò, è un po' che non ti leggevo....

vorrei farti una domanda, prima dicevi che il viaggio interstellare (intendo per distanze siderali) sarà sempre impossibile, perchè così impongono le leggi fisiche; io però (da assoluto prafano di leggi fisiche, percui perdonami se sparo cazzate) sono perplesso. La razza umana dalla rivoluzione industriale ad oggi ha compiuto progressi(almeno in campo tecnologico) del tutto impensabili al tempo (mi piacerebbe osservare la reazione di un qualsiasi uomo dell'epoca di fronte ad un aereo, oppure una televisione) e questo in appena tre secoli di svluppo.

Immaginiamo (per assurdo) che esista una civiltà che abbia alle spalle migliaia se non milioni di anni di storia e di progresso, ti sentiresti di negare a priori che questa ipotetica razza sia stata in grado di sviluppare una tecnologia che permetta il viaggio ad anni luce di distanza?

 

 

 

capisco quello che vuoi dire, ma quale dovrebbe essere una prova tangibile del fenomeno? cosa avrebbero dovuto trovare i cosidetti ufologi?

una navicella precipitata?

 

- si, credo che il viaggio a lunghe distanze sia impossibile.

Quello che è possibile è mettersi in viaggio, con una specie di arca spaziale per colonnizzare nuovi mondi su cui rimanere. Andare avanti e indietro comporta lo sfasamento degli orologi e quindi chi viaggia lo fa solo per (esempio) 5 anni ma per chi sta fermo ne trascorrono 100 e e troveranno più nessuno che li conosceva. Questo rende insensatra qualunque missione di visita e studio, al massimo ci manderemmo dei roboto che poi riporteranno i risultati a generazioni future rispetto a quelle che li hanno costruiti.

Poi si può sempre pensare che in futuro si scopra qualcosa di incredibile, magari la legge divina che prevede che l'uomo potraà fare tutto ciò che immagina, ma al momento non sembra possibile. L'uomo è progredito grazie alla conoscenza delle leggi fisiche ma nulla fa pensare che le potrà mai violare. Queste leggi ci spiegano i meccanismi della natura e ci permettono di sfruttarli a nostro vantaggio ma quelle leggi costituiscono anche dei limiti e bisogna farsene una ragione. Con la stessa logica della tua domanda potrei chiederti se non pensi che l'uomo un giorno diventerà immortale? io credo di no, forse allungheremo ancora le nostre vite così come miglioreremo i viaggi spaziali, ma l'uomo resta uomo, non diventa Dio.

 

-credo che una buona prova sia propio un alieno, un velivolo alieno potrebbe non essere una prova sufficiente se il materiale usato per costruirlo è possibile trovarlo o produrlo anche sulla terra. Potrebbe addirittura essere preso per uno scherzo. Oppure ci vorrebbe di intercettare delle trasmissioni tra navicelle o anche segnali radio o di qualsiasi tipo provenienti dallo spazio. Questi segnali sarebbero facilmente distinguibili da quelli emessi in natura e sarebbero facilmente verificabili, ma il SETI da 60 anni non ha ancora trovato nulla e pensate che ha un programma apposta per rivelare manufatti alieni nel sistema solare.

MADNESS TO SURVIVE

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capisco quello che vuoi dire, ma quale dovrebbe essere una prova tangibile del fenomeno? cosa avrebbero dovuto trovare i cosidetti ufologi?

una navicella precipitata?

Per prova qualsiasi cosa sia verificabile, analizzabile e comparabile. Foto e testimonianze non sono accettabili. Scusate se mi ripeto se si fanno affermazioni straordinarie servono prove straordinarie

 

Il problema del viaggio è il minimo (stanno studiando già dei motori a curvatura) il vero problema è trovare un mondo abitato, tecnologicamente avanzato, in questa epoca (il che è difficile visto che come spiegavo pagine addietro che i pianeti nel a fascia abitabile vicina ad ogni stella hanno un arco di vita molto variabile), vicino a noi (sappiamo che la distanza è deleteria per scoprire nuovi mondi ma anche per essere "scoperti") Fanno degli UFO una opzione altamente improbabile. Come sarà improbabile riuscire a trovare noi stessi mondi abitati con un livello di tecnologia alto come il nostro. Ed infine teniamo anche conto che un popolo potrebbe esaurire le risorse del proprio pianeta prima di riuscire a colonizzare altri mondi.

Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui

Articolo 1 codice di Norimberga

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Dite cose giuste e probabilmente avete ragione voi ma in tutta sincerità non riesco a condividere questa posizione.

Ditemi se sbaglio: un fenomeno è possibile in quanto sperimentato, un fenomeno è impossibile perche’ (allo stesso modo) è dimostrato; un fenomeno non è dimostrato.

Rispetto all’ultima categoria, credo che se un fenomeno non è dimostrato non significa automaticamente che sia impossibile.

Magari è piu corretto dire che il transito ad anni luce di distanza, stando alle nostre conoscenze fisiche attuali, è improbabile e poco credibile, ma non che sia impossibile.

 

 

In ogni caso io penso che se si ha la voglia o la curiosità di indagare (per quello che è possibile) il fenomeno ufo la cosa migliore sia quella di interessarsi ad un singolo caso per volta (a suo tempo mi “interessai” - per così dire- all’avvistamento di Firenze degli anni 50, e poi al misterioso filmato rilasciato dal ministero della difesa messicana nel 2003 che mostrava quelli che sembravano oggetti luminosi libranti che successivamente una certosina inchiesta di un gruppo di ricerca dimostro’ trattarsi di semplici pozzi petroliferi) infatti discuterne in senso generico è quasi sempre abbastanza dispersivo e inconcludente.

 

Daunbailo': mettiamo che fosse possibile piegare lo spazio tempo (:mrgreen: ) e fosse possibile attraversarlo; in tal caso, almeno in linea teorica, la questione degli sbalzi temporali che tu giustamente avanzi non sarebbe elusa?

dico per dire eh

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Quello che è possibile è mettersi in viaggio, con una specie di arca spaziale per colonnizzare nuovi mondi su cui rimanere. Andare avanti e indietro comporta lo sfasamento degli orologi e quindi chi viaggia lo fa solo per (esempio) 5 anni ma per chi sta fermo ne trascorrono 100 e e troveranno più nessuno che li conosceva. Questo rende insensatra qualunque missione di visita e studio, al massimo ci manderemmo dei roboto che poi riporteranno i risultati a generazioni future rispetto a quelle che li hanno costruiti.

Questa parte non l'ho capita, perché accade questo?

"Può accompagnare solo."

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Questi segnali sarebbero facilmente distinguibili da quelli emessi in natura e sarebbero facilmente verificabili, ma il SETI da 60 anni non ha ancora trovato nulla e pensate che ha un programma apposta per rivelare manufatti alieni nel sistema solare.

 

Se mai avessero rilevato qualcosa, dubito che noi lo sapremmo...

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Questa parte non l'ho capita, perché accade questo?

 

Si tratta di un effetto previsto e verificato della relatività, sono le cosiddette contrazioni di Lorentz.

in pratica se un corpo sta fermo, misura il tempo (le durate) e lo spazio (le distanze) in maniera diversa da uno corpo in movimento ad una velocità vicina a quella della luce; l'effetto aumenta man mano che ci si avvicina alla velocità della luce. Questo fa si che ogni corpo abbia un tempo propio che è uguale a quello di tutti quelli che condividono il moto con lui, ma diverso da chi è posto in rapido movimento. in particolare più ci si avvicina alla velocità della luce e più lento diventa lo scorrere del tempo, quindi un viaggiatore dello spazio misura le durate e il tempo in maniera diversa da chi sta a terra e questo fa si che in un viaggio al 99% della velocità della luce di 5 anni misurati dai viaggiatori sia equivalente a 100 anni trascorsi sulla terra. Questo effetto è conosciuto come il paradosso dei gemelli.

 

Tutti questi effetti sono possibili propio perchè la velocità della luce è un limite invalicabile. L'unico modo per far si che la velocità della luce sia invariante per tutti gli osservatori in qualunque stato di moto è di allungare/accorciare le distanze e fare altrettanto col tempo. Queste cose sono state verificate sperimentalmente ormai infinite volte e sono una chiara conferma della validità e dell'enorme potere predittivo della teoria che ad oggi non ha fallito una sola delle predizioni che è in grado di fare. Ci aggiungo l'equivalenza tra massa ed energia espressa dalla più famosa equazione del mondo, che ha poi portato all'energia nucleare, e la curvatura dello spazio-tempo in presenza di masse, verificata anche questa con infinitesimale precisione e fonte dell'effetto conosciuto in astronomia come

.

Con teorie fisiche di tale potenza da predirre effetti che nessuno si poteva immaginare (prima di Einstein lo spazio e il tempo erano considerati assoluti e invarianti e materia ed energia erano entità ben distinte) è difficile immaginare che arriverà qualcosa in grado di sconvolgerle nei contenuti, visti i macigni che stanno li a dimostrarla, e niente più della relatività è attinente con i viaggi interstellari e propio il limite fisico di superare la velocità della luce è causa di questi effetti.

Tutto questo è una sorta di pietra tombale sulla questione e non basta qualche video o testimonianza per sollevare il coperchio della tomba.

 

Se mai avessero rilevato qualcosa, dubito che noi lo sapremmo...

 

e per quale motivo? il SETI è un entità di ricerca totalmente privata che basa la sua esistenza sulla volonta di privati finanziatori di trovare prove di esseri intelligenti.

Il SETI non è governativo, era finanziato dalla NASA (che comunque è un ente civile) fino a 20 anni fa, ora campa solo di finanziamenti privati perchè la NASA l'ha mollato per improduttività di risultati.

Modificato da Daunbailò

MADNESS TO SURVIVE

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Dite cose giuste e probabilmente avete ragione voi ma in tutta sincerità non riesco a condividere questa posizione.

Ditemi se sbaglio: un fenomeno è possibile in quanto sperimentato, un fenomeno è impossibile perche’ (allo stesso modo) è dimostrato; un fenomeno non è dimostrato.

Rispetto all’ultima categoria, credo che se un fenomeno non è dimostrato non significa automaticamente che sia impossibile.

Magari è piu corretto dire che il transito ad anni luce di distanza, stando alle nostre conoscenze fisiche attuali, è improbabile e poco credibile, ma non che sia impossibile.

un fenomeno deve essere prima ipotizzato, poi osservato, poi verificato ed infine replicato o messo alla prova con esperimenti, non tutto può essere replicato però (abbiamo avuto in passato limiti tecnici per esempio nello stato della materia superfluido) converrai anche tu che i primi due stadi non bastano per dire che un fenomeno sia reale. Insomma io ipotizzo che ci sia dio, l'ho osservato (magari qualche foto sfocata) ma non basta per renderlo vero devo verificare la sua esistenza con prove ed infine fargli fare qualche miracolo (specifico non voglio entrare nella religione è solo un esempio)

 

Se mai avessero rilevato qualcosa, dubito che noi lo sapremmo...

Attenzione a questi ragionamenti, ricordiamoci che quante più persone sono coinvolte in queste "macchinazioni" più è difficile tenere il segreto ed infine quanto è più grande il segreto tanto più è difficile nasconderlo. Tenete bene a mente queste informazioni quando avete a che fare con queste cospirazioni (dall'undici settembre allo sbarco sulla luna esempi su tutti) Vi renderete conto, in base a quanto scritto, che molte di queste saranno false aldilà delle fantasiose o plausibili dichiarazioni dei complottisti

Modificato da Shadowlord

Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui

Articolo 1 codice di Norimberga

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Apparte le supposizioni stupide sulla fine del mondo (castronerie assurde) sarei curioso di sapere se ci sono avvenimenti astronomici particolari

 

tutti i pianeti allineati..

se hai un cellulare android ti consiglio googleSkymap... è una figata assurda... si riescono a vedere tutti i pianeti allineati

http://gamercard.mondoxbox.com/mondo/nc+nino87.png
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  • 3 settimane dopo...

Via Lattea: la nostra galassia emette «geyser» di particelle

Se i nostri occhi avessero la sensibilità dei radiotelescopi potremmo vedere alzarsi nel cielo poderosi getti brillanti, dei veri geyser sparati dalla zona centrale della nostra galassia, la Via Lattea. A scoprirli è stato un gruppo internazionale di astronomi guidati da Ettore Carretti, del Commonwealth Science and Industrial Research Organisation (Csiro) con il radiotelescopio di Parkes, in Australia, una grande parabola del diametro di 64 metri.

GEYSER - Gli straordinari geyser sono formati da particelle atomiche cariche e si estendono per 50 mila anni luce salendo e scendendo perpendicolarmente rispetto al piano galattico. Per fare un confronto, il diametro della nostra isola stellare è di 100 mila anni luce. Grazie alla loro direzione, noi, abitanti del sistema solare a 30 mila anni luce dal cuore galattico (quindi quasi alla periferia), non veniamo minimamente toccati perché, appunto, siamo sull’immenso piano roteante assieme agli altri astri.

 

EMISSIONI - Nelle aree dove sono stati rilevati i geyser, i satelliti Fermi e Wmap della Nasa e Planck dell’Esa avevano registrato emissioni di vario tipo (gamma e microonde) ma quale ne fosse la ragione restava un mistero. Scoprirlo era interessante anche perché si trattava di getti di energia intensissimi, circa un milione di volte superiore a quella prodotta da un'esplosione stellare. Ora con la parabola di Parkes l’enigma ha trovato spiegazione, raccontano gli autori del risultato sulla rivista britannica Nature. Il fenomeno è stato generato dalla formazione e dall’esplosione di astri nel nucleo galattico nelle ultime centinaia di milioni di anni. Inoltre, i getti di particelle non sono omogenei e mostrano una certa struttura. Ciò rivela indirettamente come il campo magnetico della galassia venga generato e mantenuto. Alla ricerca ha partecipato anche Sergio Poppi, dell’Osservatorio astronomico di Cagliari dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica), il quale sottolinea che radiotelescopi con un’unica parabola come il Sardinia Radio Telescope (sempre dell’Inaf e ora nella sua fase di rodaggio) siano strumenti ideali per indagare questo e altri aspetti ancora da scoprire della nostra galassia.

 

Corriere.it

 

http://www.youtube.com/watch?v=QEkT1XwNKVs&list=WLBC3075C58A870363

La parte orizzontale bianca è la nostra via lattea vista di taglio, come ci è d'obbligo visto che risiediamo al suo interno. I 2 lobi verticali di colore violetto sono i getti di particelle appena scoperti. Questi getti sono creati dalla distruzione di stelle e materia da parte del buco nero super-massiccio che si trova al centro della nostra galassia.

Modificato da Daunbailò

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  • 3 settimane dopo...

Curiosity: Aggiornamento Sulla Ultime Grandissime Scoperte e Novità

 

Pochi giorni fa, si è tenuta la riunione della American Geophysical Union. Si tratta di una specie di grandissimo incontro tra le migliori menti del mondo della geologia planetaria e la geofisica americana, con tutti che espongono le loro più importanti e grandi scoperte dell'ultimo anno. All'evento hanno ovviamente partecipato anche gli scienziati della missione Curiosity che hanno esposto i loro nuovi risultati. Una cosa che è sulle labbra di tutti è : Andare a visitare il sito Glenelg prima di procedere oltre è stata la decisione migliore! ne è assolutamente valsa la pena di passare prima qui invece che dirigersi direttamente verso la montagna.

Ma mettiamo un attimo le cose in contesto:

 

Curiosity è atterrato sul pianeta rosso ormai 5 mesi e mezzo fa, e ha iniziato da allora un lento e certe volte agonizzante processo di "prime-attività" che servivano più a mettere alla prova ogni strumento per assicurarsi che tutto funziona come previsto e per imparare ad usare a distanza tutti i vari strumenti. Ancora non tutti sono stati completati, ma diciamo che la maggior parte sono state compiute. Il prossimo "grande passo" sarà scavare all'interno di una roccia per raccogliere della polvere ed analizzarla con il Chemin e SAM. Fino a quando non sarà fatto anche quello, gli ingegneri della missione non potranno dire con assoluta certezza che il rover riesce a fare assolutamente tutto quello per cui è stato spedito su Marte.

 

Ora, gli scienziati sapevano che questo processo sarebbe durato un po' di tempo (forse non così tanto perché in origine si sperava di riuscire a scavare all'interno di una roccia già entro la fine del 2012). Quindi quando è stato chiesto loro dove pensavano che dovesse andarci il rover per fare tutte queste prime attività, dovevano affrontare una scelta importante. Iniziare il viaggio verso sud-ovest dirigendosi verso la grande montagna al centro del Cratere Gale, dove si trovano tutti quei depositi che gli orbiter indicano come super-interessanti? Oppure deviare dalla rotta e dirigersi a qualche centinaio di metri verso nord-est, in direzione di una roccia che dall'orbita sembra molto interessante ma di cui non sappiamo nulla riguardo alle sue insolite proprietà?

 

E' stata una scelta dura perché guidare da subito verso sudovest avrebbe permesso di raggiungere molto più velocemente le montagne, ma ad un costo scientifico notevole: da 5 a 6 mesi di lavoro iniziale da svolgere su rocce che dall'orbita non sembrano particolarmente intriganti. Guidare prima verso nordest avrebbe rinviato l'arrivo alla montagna, ma avrebbe dato una grande opportunità agli scienziati visto che questo deposito roccioso sembrava molto interessante (e infatti si è rivelato una grandissima sorpresa).

 

Insomma la scommessa è stata assolutamente vinta! Quello che hanno trovato a Glenelg è una sequenza di rocce sedimentari che sono state create nel tempo dall'acqua liquida, che è arrivata a più mandate nella storia. Prima portava sedimenti che poi diventavano rocce e poi arrivava di nuovo con altri sedimenti. In altre parole ACQUA!!! ACQUA DA PER TUTTO!!! e non solo una volta, ma ripetute volte nella storia marziana!!

 

Questa scoperta, grandissima e importante di sua natura, è solo il primo assaggio di ciò che Curiosity è pronto a svelare riguardo al passato di Marte! Depositi come questo sono esattamente il motivo per cui la NASA ha lanciato Curiosity su Marte! John Grotzinger ha spiegato anche che il motivo per cui la perforazione della roccia è stata rimandata: la geologia del posto era troppo interessante e andava studiata in dettaglio con gli altri strumenti prima di procedere. Le rocce trovate sono davvero incredibilmente affascinanti!

 

http://www.link2universe.net/2013-01-23/curiosity-aggiornamento-sulla-ultime-grandissime-scoperte-e-novita/

Modificato da Daunbailò

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Se riesci a trovare il modo di vivere ancora 200/300 anni, magari... :D

Altrimenti guarda Atto di Forza :D

 

non so se e quando avverrà perchè ci sono da considerare i grandissimi costi, gli inevitabili rischi e la situazione politica che deve avere un motivo importante per avventurarsi in un impresa simile, quindi i fattori che devono coincidere sono molteplici. Però dal punto di vista tecnologico si potrebbe partire già in una decina di anni e se ci fosse una fortissima necessità, anche meno. La tecnologia è praticamente già tutta disponibile e le soluzioni "low-cost" ed efficienti sono già state trovate. Negli USA esiste addirittura la Mars Society, che è un'impresa privata che da anni si occupa dello sviluppo di questa tecnologia e che da qualche tempo affianca attivamente la NASA. Tra 2 anni verrà sperimentato un modulo abitativo gonfiabile fatto con un materiale iper-resistente simile al Kevlar, e verrà applicato alla stazione spaziale internazionale. Se funziona sarebbe una soluzione fantastica per marte perchè permetterebbe di avere ambienti più grandi trasportabili con costi molto minori.

In termini realistici penso che in circa 30 anni potremmo iniziare ad avere insediamenti stabili su Marte, però è anche possibile che ci vogliano secoli, come dici tu, perchè il costo sarebbe comunque enorme e il rischio non è trascurabile. una volta in viaggio non ci sarebbe modo di tornare indietro senza arrivare prima su marte e non è possibile pensare a missioni di salvataggio che ad oggi sono difficili anche nell'orbita terrestre.

 

Figata, ormai che ci sia stata acqua su Marte era abbastanza accettata come idea ma prove come questa sono fondamentali.

 

Io mi chiedo perché non organizzino un carotaggio nelle calotte polari. Abbiamo scoperto tanto sulla storia della terra in questo modo...

 

infatti la notizia non è la presenza di acqua ma il fatto che sia stata presente in quantità tali e abbastanza a lungo da creare sedimenti che si trasformano in roccia (milioni di anni) e che l'acqua è andata e venuta diverse volte, segno di una chiara attività climatica e geologica, e che sia rimasta allo stato liquido per tutto quel tempo, segno di temperature più miti di quelle presenti oggi su marte. Date queste conoscenze diventa sempre più probabile la possibilità di trovare vita microbica nel passato di marte e forse anche nel presente in qualche nicchia ecologica.

 

invece "carotare" su un altro pianeta non è ancora impresa alla portata delle moderne sonde robotizzate, lo sarà sicuramente tra qualche anno. Comunque missioni ai poli sono state tentate ma si sono 'persi i contatti col Mars Polar Lander poco dopo il suo ingresso nell'atmosfera marziana.

Modificato da Daunbailò

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Basterebbe un fossilino-ino-ino...

(anche meno in realtà, ma un "ritrovata molecola x" non scuoterebbe l'opinione pubblica come un fossile)

 

 

Riguardo alla colonizzazione:

Roma, 12 sett. - (Ign) - Abitare su Marte è molto più semplice che sulla Luna, dove ci si arriva in tre giorni. Ci vorranno dai quattro ai sei mesi per andare sul Pianeta Rosso, ma è più semplice immaginare di viverci. Non ha dubbi il professor Giacomo Cao, docente di Ingegneria Chimica all'Università di Cagliari e responsabile del progetto COSMIC a cui partecipano tra gli altri, il CRS4, il Centro di Ricerca del Parco tecnologico di Pula (Cagliari) e l'Università di Cagliari. I brevetti sono due. Il primo - spiega Cao a IGN, testata on line dell'Adnkronos -, del nostro ateneo sardo e dell'Asi ha l'obiettivo di realizzare

mattoncini che utilizzano il suolo di Marte simulato attraverso polveri speciali certificate dalla Nasa. Elementi costruttivi che gli astronauti potrebbero utilizzare per costruire dei rifugi. Lidea è quella di sfruttare il suolo di Marte per creare delle strutture abitative o industriali sostiene Cao.

Laltro brevetto, invece, ha consentito di mettere a punto un processo per sfruttare le risorse di Marte. Lidea è quella di consentire alle missioni spaziali, di estrarre e utilizzare le risorse reperibili sul posto, quali ossigeno e azoto, essenziali per la sopravvivenza e senza doversi equipaggiare con abbondanti scorte a bordo. Il progetto riguarda, dice Cao, un procedimento per ottenere sostanze quali, ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile, utili al sostentamento degli astronauti durante le missioni spaziali permanenti su Marte, utilizzando risorse reperibili in situ.

Inoltre, è possibile realizzare materiali e strumenti da utilizzare come cassette degli attrezzi, per intervenire su piattaforme orbitanti, senza dover necessariamente ritornare a Terra. Il passo successivo sarà quello di realizzare questi processi sulla Terra per dare dimostrazione alle agenzie spaziali interessate che questa è una delle possibilità tecnologiche giuste per immaginare una missione in questi corpi celesti conclude Cao. Immagino un viaggio di questo tipo tra una trentina d'anni. Il futuro non è poi così lontano. Si parla anche di una possibile tappa su un asteroide. Cè solo un problema. Le idee non mancano - conclude -, quello che non c'è è una task force italiana che si dedichi a sviluppare queste tecnologie.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Tra-30-anni-prime-prove-per-abitare-Marte-Cagliari-insegna-come-fare_312441938757.html

 

 

Ci sono già tre brevetti depositati a riguardo

Modificato da Granbrakko
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sono un po confuso scusate: Marte sarebbe ancora in pieno ciclo di vita? nel senso non è un pianeta che piano piano sta andando a morire?

http://img34.imageshack.us/img34/5/3539.png

http://img242.imageshack.us/img242/1521/5128.gif

http://img228.imageshack.us/img228/8030/5116.gif

http://img404.imageshack.us/img404/344/1778h.jpg

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sono un po confuso scusate: Marte sarebbe ancora in pieno ciclo di vita? nel senso non è un pianeta che piano piano sta andando a morire?

 

le cose riportate sono riferite al passato di marte, quindi si, marte è molto probabilmente un pianeta morto, che però dimostra che condizioni simili a quelle della terra non sono così insolite nell'universo e se si trovasse un fossile microbico (quindi un batterio vissuto anche miliardi di anni fa) su marte, sarebbe quasi come trovarne uno vivo ai giorni nostri, perchè dimostrerebbe che la vita può svilupparsi autonomamente ovunque ve ne sia la possibilità, cosa in cui molti (me compreso) credono, ma che non è ancora dimostrata scientificamente.

Ma penso che per trovare un fossile sia indispensabile la presenza di esseri umani in loco. Creare una macchina che ne sia capace è realisticamente più difficile che andare a controllare di persona.

MADNESS TO SURVIVE

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le cose riportate sono riferite al passato di marte, quindi si, marte è molto probabilmente un pianeta morto, che però dimostra che condizioni simili a quelle della terra non sono così insolite nell'universo e se si trovasse un fossile microbico (quindi un batterio vissuto anche miliardi di anni fa) su marte, sarebbe quasi come trovarne uno vivo ai giorni nostri, perchè dimostrerebbe che la vita può svilupparsi autonomamente ovunque ve ne sia la possibilità, cosa in cui molti (me compreso) credono, ma che non è ancora dimostrata scientificamente.

Ma penso che per trovare un fossile sia indispensabile la presenza di esseri umani in loco. Creare una macchina che ne sia capace è realisticamente più difficile che andare a controllare di persona.

volendo, potrebbe l'uomo "ricreare" la vita su di esso?

http://img34.imageshack.us/img34/5/3539.png

http://img242.imageshack.us/img242/1521/5128.gif

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http://img404.imageshack.us/img404/344/1778h.jpg

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cut

 

Per me il problema principale è che ad oggi non ci sono le condizioni sociali/politiche per un'impresa del genere, del resto anche ad oggi stiamo procedendo imho piuttosto lentamente in ambito astronomico in relazione alle tecnologie a disposizione (per esempio nella corsa alla conquista della Luna tra Usa e Urss i ritmi erano moooolto più forsennati, e i costi non erano certo inferiori in relazione all'economia del tempo). Al momento l'astronomia non mi sembra una priorità per chi dovrebbe acconsentire ad un'impresa del genere, che non sarebbe assolutamente possibile solo con investimenti di quei privati (o aziende private) che ad oggi finanziano tantissimi studi in questo ambito.

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Per me il problema principale è che ad oggi non ci sono le condizioni sociali/politiche per un'impresa del genere, del resto anche ad oggi stiamo procedendo imho piuttosto lentamente in ambito astronomico in relazione alle tecnologie a disposizione (per esempio nella corsa alla conquista della Luna tra Usa e Urss i ritmi erano moooolto più forsennati, e i costi non erano certo inferiori in relazione all'economia del tempo). Al momento l'astronomia non mi sembra una priorità per chi dovrebbe acconsentire ad un'impresa del genere, che non sarebbe assolutamente possibile solo con investimenti di quei privati (o aziende private) che ad oggi finanziano tantissimi studi in questo ambito.

un popolo che non riesce a condividere pacificamente 1,758,846*10^14 m² di superficie non è pronto per colonizzare altri pianeti.

http://s14.postimg.org/wf0pnoykh/prova2_mod.gifhttp://s7.postimg.org/747q8xlln/prova.gif
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un popolo che non riesce a condividere pacificamente 1,758,846*10^14 m² di superficie non è pronto per colonizzare altri pianeti.

eh ma stiamo diventando anche tanti, dovremo pur farlo!

http://img34.imageshack.us/img34/5/3539.png

http://img242.imageshack.us/img242/1521/5128.gif

http://img228.imageshack.us/img228/8030/5116.gif

http://img404.imageshack.us/img404/344/1778h.jpg

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le cose riportate sono riferite al passato di marte, quindi si, marte è molto probabilmente un pianeta morto, che però dimostra che condizioni simili a quelle della terra non sono così insolite nell'universo e se si trovasse un fossile microbico (quindi un batterio vissuto anche miliardi di anni fa) su marte, sarebbe quasi come trovarne uno vivo ai giorni nostri, perchè dimostrerebbe che la vita può svilupparsi autonomamente ovunque ve ne sia la possibilità, cosa in cui molti (me compreso) credono, ma che non è ancora dimostrata scientificamente.

Ma penso che per trovare un fossile sia indispensabile la presenza di esseri umani in loco. Creare una macchina che ne sia capace è realisticamente più difficile che andare a controllare di persona.

 

Sarebbe bello se non si trovasse un batterio ma qualcosa di diverso che possa aiutare a capire i meccanismi con i quali si origina la vita. Ci sono una marea di idee a riguardo e tutto quello che può fare chiarezza è benvenuto.

 

Poi la botta di fortuna sarebbe recuperare una spora ma è davvero poco probabile. Primo perché deve esserci un organismo sporigeno marziano (e non ce lo garantisce nessuno), secondo perché dobbiamo trovare la spora, terzo perché deve essere ancora vitale.

 

Sulla terra è stata fatta germinare una spora datata tra i 25 e i 40 milioni di anni, però è stata recuperata dall'intestino di un insetto rimasto intrappolato in una goccia d'ambra (si tipo Jurassic park). Non ho idea se il sottosuolo di Marte possa nascondere un luogo dove una spora può passare in tranquillità qualche milione di anni.

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