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L'Uomo e l'Universo


Willy

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Ho sentito un'intervista ad un'esperta poco fa che spiegava come gli asteroidi siano tracciabili, mentre i meteoriti no. Comunque quanto accaduto in Russia non ha a che fare con l'asteroide che passerà stasera (sempre secondo questa esperta), c'è troppo tempo di distanza tra un evento e l'altro.

 

Asteroids are small bodies that orbit the Sun as the Earth does

Larger asteroids are called planetoids or minor planets, smaller ones often called meteoroids

Once any of these enters our planet's atmosphere, it becomes a meteor

Many meteors break into pieces or burn up entirely as they speed through the atmosphere

Once meteors or fragments actually impact the surface, they become meteorites

 

in pratica, si chiamano meteoriti quei detriti che colpiscono la terra dopo essere stati meteore all'interno dell'atmosfera. prima, quando sono ancora fuori nello spazio si chiamano asteroidi.

 

ps. l'altra sera a Sanremo, quel geniaccio di Giobbo forse forse ha detto una cosa furba: il fatto che se ne sia parlato, che i giornali ne parlino, che sia di dominio pubblico e che ci siano notizie al riguardo, vuol dire che non è pericoloso. riferendosi all'asteroide che passerà vicino alla terra.

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

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Ci sono milioni di sti video di russi che guidano mentre capitano le cose più insensate senza fare una mezza piega... :ph34r:

 

Vodka power :mrgreen:

 

Da quanto so si riempiono di telecamere in macchina perchè le assicurazioni sono molto restie a sganciare il denaro e quindi, munendosi di prove, si assicurano la copertura :D

http://gamercard.mondoxbox.com/mondo/II+Drazhar+II.png
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cut

 

Boh, forse parlava di questo allora:

Un oggetto che attraversa lo spazio può avere dimensioni diverse. Nel caso questo abbia delle dimensioni poco significative perché sia degno di osservazione, allora prende il nome di meteoroide. Questo si differenzia dagli asteroidi, che invece hanno dimensioni interessanti per l’osservazione astronomica, come controllare le loro traiettorie ad esempio, che possono essere un pericolo se fossero dirette verso la Terra.

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se è un meteorite non è preoccupante per la terra (nel suo insieme) quindi non lo tracciano e SE cade e si disintegra prima bene, abbiamo una stella cadente :lol: se cade e si schianta c'è la remota probabilità (tolti tutti i mari e gli spazi inabitati) di colpire un centro abitato in questo caso poco male per loro il gioco non non vale la candela

 

Boh, forse parlava di questo allora:

Un oggetto che attraversa lo spazio può avere dimensioni diverse. Nel caso questo abbia delle dimensioni poco significative perché sia degno di osservazione, allora prende il nome di meteoroide. Questo si differenzia dagli asteroidi, che invece hanno dimensioni interessanti per l’osservazione astronomica, come controllare le loro traiettorie ad esempio, che possono essere un pericolo se fossero dirette verso la Terra.

vedi sopra, io l'o capita così

http://s14.postimg.org/wf0pnoykh/prova2_mod.gifhttp://s7.postimg.org/747q8xlln/prova.gif
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ragazzi il meteorite caduto sulla russia non poteva essere di 50m di diametro perchè in quel caso ci sarebbe stata un'esplosione colossale che avrebbe distrutto qualche km quadrato prima ancora di toccare terra. Probabilmente parliamo di un asteroide grosso poco più di un'automobile, il che spiega perchè non è stato avvistato.

Poi vorrei aggiungere una cosa su Mr. pura ignoranza Giacobbo che come sempre spara cazzate, devo ancora capire se lo fa apporta o è proprio demente. Come tutti sappiamo il cielo non è chiuso in un laboratorio, quindi le cose che vi accadono non si possono nascondere. Se un meteorite pericoloso si stesse avvicinando alla terra ci sarebbero migliaia di astronomi amatoriali perfettamente in grado di rilevarli e di calcolarne l'orbita, oltre a tutti gli osservatori scientifici che sono ovviamente sparsi in tutto il mondo e che hanno astronomi civili, non militari, quindi non sono tenuti ad alcun tipo di segreto e la prima cosa che fa un astronomo quando avvista un oggetto nuovo è contattare altri osservatori perchè l'osservazione venga confermata. Segreti su queste cose non se ne possono tenere, questo è sicuro, tanto che la notizia di Aphopis, che aveva una probabilità di impattare la terra (ora definitivamente esclusa) nel 2029 è uscita con 25 anni di anticipo.

 

Ragazzi il vero problema non sono gli asteroidi, quelli piccoli non possono fare troppi danni e quelli grandi si riesce ad osservarli decine di anni prima del loro passaggio. Il problema sono le comete che di solito diventano visibili solo quando sono all'altezza dell'orbita di giove, quindi di solito 5 mesi prima di un loro eventuale passaggio vicino alla terra. Calcolando che di solito ci vogliono circa 3 mesi per determinarne l'orbita, il tempo rimanente, nel caso fossero in rotta di collisione con la terra, non ci permetterebbe di fare nulla. E purtroppo le dimensioni medie di una cometa (diciamo dai 5 ai 30 km) sono tali da poter estinguere la quasi totalità della vita sulla terra.

Per fortuna le probabilità che un evento del genere si verifichi sono bassissime, ma è anche vero che è già successo e che prima o poi ricapiterà.

Modificato da Daunbailò

MADNESS TO SURVIVE

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Se dovesse cadere sulla Terra un asteroide avente diametro di 46 metri (come quello di questa sera) verrebbero spazzati via 2000 km quadrati e ci sarebbero cambi climatici notevoli, oltre che polveri che oscurerebbero il Sole per diverse settimane.

 

Potrete seguire la diretta da questo video, sperando che si veda qualcosa (verso le 20.30 dovrebbe arrivare):

Diretta sito della Nasa

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In genere le comete rilasciano dalla coda dei blocchi di ghiaccio, quelli non sono un problema dal momento che si surriscaldano ed esplodono ad altitudini elevate qualora cadano verso la Terra. Quello che è successo in Russia stamattina penso abbia avuto protagonisti dei frammenti rocciosi troppo piccoli per essere avvistati (e classificati come pericolosi) ma con una densità sufficiente a percorrere in picchiata tutta l'atmosfera e arrivare al suolo senza disintegrarsi. Probabilmente, credo, avevano all'interno elevate concentrazioni di metalli.. ed erano belli densi se ce l'hanno fatta ad arrivare a terra.

Poi per fare danni gravi non ci mettono tanto questi meteoriti, basta pensare che si schiantano a una velocità superiore a quella di un proiettile sparato da una pistola

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l'ho guardato sul tg 5 , ero sbalordito, scene "fantastiche" ma allo stesso tempo da pelle d'oca, mi sentivo un dinosauro LoL

http://img34.imageshack.us/img34/5/3539.png

http://img242.imageshack.us/img242/1521/5128.gif

http://img228.imageshack.us/img228/8030/5116.gif

http://img404.imageshack.us/img404/344/1778h.jpg

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ragazzi il meteorite caduto sulla russia non poteva essere di 50m di diametro perchè in quel caso ci sarebbe stata un'esplosione colossale che avrebbe distrutto qualche km quadrato prima ancora di toccare terra. Probabilmente parliamo di un asteroide grosso poco più di un'automobile, il che spiega perchè non è stato avvistato.

Poi vorrei aggiungere una cosa su Mr. pura ignoranza Giacobbo che come sempre spara cazzate, devo ancora capire se lo fa apporta o è proprio demente. Come tutti sappiamo il cielo non è chiuso in un laboratorio, quindi le cose che vi accadono non si possono nascondere. Se un meteorite pericoloso si stesse avvicinando alla terra ci sarebbero migliaia di astronomi amatoriali perfettamente in grado di rilevarli e di calcolarne l'orbita, oltre a tutti gli osservatori scientifici che sono ovviamente sparsi in tutto il mondo e che hanno astronomi civili, non militari, quindi non sono tenuti ad alcun tipo di segreto e la prima cosa che fa un astronomo quando avvista un oggetto nuovo è contattare altri osservatori perchè l'osservazione venga confermata. Segreti su queste cose non se ne possono tenere, questo è sicuro, tanto che la notizia di Aphopis, che aveva una probabilità di impattare la terra (ora definitivamente esclusa) nel 2029 è uscita con 25 anni di anticipo.

 

Ragazzi il vero problema non sono gli asteroidi, quelli piccoli non possono fare troppi danni e quelli grandi si riesce ad osservarli decine di anni prima del loro passaggio. Il problema sono le comete che di solito diventano visibili solo quando sono all'altezza dell'orbita di giove, quindi di solito 5 mesi prima di un loro eventuale passaggio vicino alla terra. Calcolando che di solito ci vogliono circa 3 mesi per determinarne l'orbita, il tempo rimanente, nel caso fossero in rotta di collisione con la terra, non ci permetterebbe di fare nulla. E purtroppo le dimensioni medie di una cometa (diciamo dai 5 ai 30 km) sono tali da poter estinguere la quasi totalità della vita sulla terra.

Per fortuna le probabilità che un evento del genere si verifichi sono bassissime, ma è anche vero che è già successo e che prima o poi ricapiterà.

Di 50m è quel che passa ora! Quello sul Russia dicono al massimo grande quanto uno scuolabus

http://s14.postimg.org/wf0pnoykh/prova2_mod.gifhttp://s7.postimg.org/747q8xlln/prova.gif
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Se dovesse cadere sulla Terra un asteroide avente diametro di 46 metri (come quello di questa sera) verrebbero spazzati via 2000 km quadrati e ci sarebbero cambi climatici notevoli, oltre che polveri che oscurerebbero il Sole per diverse settimane.

 

Potrete seguire la diretta da questo video, sperando che si veda qualcosa (verso le 20.30 dovrebbe arrivare):

Diretta sito della Nasa

Emmm cosa si dovrebbe vedere di preciso? :mrgreen:

http://s14.postimg.org/wf0pnoykh/prova2_mod.gifhttp://s7.postimg.org/747q8xlln/prova.gif
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Al contrario del 21 dicembre 2012 (in cui non era previsto un bel niente), questa volta il pericolo ci poteva essere davvero dato che l'asteroide DA14 è passato veramente vicino alla Terra.

 

Alla fine è passato a 27.650 chilometri d'altezza sopra l'Indonesia alle ore 20.25 italiane.

E' andato tutto come previsto.

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Comunque quanto accaduto in Russia non ha a che fare con l'asteroide che passerà stasera (sempre secondo questa esperta), c'è troppo tempo di distanza tra un evento e l'altro.

fermo restando che può benissimo essere che non siano correlati tra loro, ho letto anche io (non mi ricordo dove, non mi ricordo chi) di questa spiegazione, troppe ore tra un evento e l'altro per metterli in correlazione, perchè ci sarebbero troppi Km di distanza.

 

boh, io ricordo bene che la Cometa Shoemaker-Levy 9 ci ha messo circa 1 settimana per far schiantare tutti i suoi pezzi su Giove (nel 1994), il primo pezzo precipitò il 16 luglio, l'ultimo il 22, erano 21 frammenti in tutto.

un bel po' più delle 16 ore di oggi.

 

poi ripeto può benissimo essere che non lo fossero davvero in correlazione, ma non sono convinto della spiegazione della distanza.

Modificato da Invernomuto

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

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Curiosity Ha Trivellato La Sua Prima Roccia su Marte!

 

http://www.link2universe.net/wp-content/uploads/2013/02/PIA16728.gif

 

 

http://www.link2universe.net/wp-content/uploads/2013/02/Curiosity-trivella.jpg

 

 

Per la prima volta nella storia, una sonda terrestre ha trivellato e scavato la superficie di un altro pianeta per raccogliere dei campioni. L'operazione può sembrare semplice ma come tutte le cose semplici è estremamente complicata, specialmente considerando come va fatta a distanze interplanetarie. Il buco è largo 1.6 centimetri e profondo 6.4 centimetri. Le immagini mostrano la roccia prima e dopo e come lo scavo sia andato perfettamente a buon fine. La roccia scelta mostra tanti segni del passaggio dell'acqua e gli scienziati contano di poter trovare nuovi indizi riguardo al passato climatico e chimico del pianeta.

 

"Il robot planetario più avanzato mai lanciato sta adesso operando al completo come laboratorio analitico sulla superficie di Marte" ha spiegato John Grunsfeld, amministratore associato presso il Direttorato per le Missioni Scientifiche della NASA. "Si tratta del più importante traguardo raggiunto fino ad ora sulla superficie di Marte dai tempi dell'atterraggio con lo sky-crane, ad Agosto. "

 

Per i prossimi giorni, il commando da terra muoverà il braccio robotico per eseguire una nuova serie di esami inserendo anche alcune porzioni degli strumenti all'interno delbuco. "Abbiamo raccolto sufficiente materiale dalla roccia per iniziare i nostri processi di pulizia della strumentazione interna" ha spiegato Avi Okon, ingegnere responsabile per la trivellazione con Curiosity su Marte.

 

La polvere di roccia generata sarà trasferita all'interno dove sarà analizzata dal dispositivo CHIMERA (Collection and Handling for In-Situ Martian Rock Analysis).

 

Prima che la polvere venga analizzata, parte servirà per "pulire" le tracce del precedente materiale che si possono essere depositate sul hardware oppure che magari sono rimasti da quando fu montato il mezzo sulla Terra, nonostante siano state effettuate attente pulizie.

 

"Prenderemmo parte della polvere che abbiamo acquisito e la faremmo ruotare nelle superfici interne dell'assemblaggio" ha spiegato Scott McCloskey, ingegnere JPL. "Poi useremmo il braccio per trasferire il resto del campione e allora avremmo la nostra prima chance di capire di cos'è fatta la roccia."

 

"Costruire uno strumento che interagisca forzatamente con le imprevedibili rocce su Marte ha richiesto uno sviluppo estremamente ambizioso ed una lunghissima fase di test" ha spiegato Louise Jandura, ingegnere a capo del progetto. "Per arrivare al punto di scavare un buco in una roccia su Marte, abbiamo fatto 8 trivelle diverse e fatto più di 1200 buchi in 20 diversi tipi di rocce terrestri."

 

All'interno del dispositivo, la polvere vibrerà una volta o due per far passare le particelle più piccole di 150 micron. Piccole porzioni del campione saranno poi analizzate anche dal CheMin e dal SAM. Questi strumenti insieme potranno darci un quadro completo di quella che è la mineralogia della roccia.

 

La roccia è chiamata "John Klein" in memoria del vice-manager del progetto Mars Science Laboratory, morto nel 2011.

 

http://www.link2universe.net/2013-02-14/curiosity-ha-trivellato-la-sua-prima-roccia-su-marte/

Modificato da Daunbailò

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  • 3 settimane dopo...

NuSTAR e XMM-Newton Risolvono L'Enigma della Rotazione dei Buchi Neri!

 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2a/Accretion_disk.jpg/750px-Accretion_disk.jpg

 

 

Due dei migliori osservatori spaziali a raggi-X, NuSTAR della NASA ed XMM-Newton della ESA, hanno unito le forze per misurare con precisione per la prima volta la rotazione di un buco nero con una massa due milioni di volte più grande del nostro Sole. Questo buco nero supermassiccio si trova al cuore della galassia NGC 1365, e sta ruotando sorprendentemente veloce, fino al limite di quello che la Teoria della Relatività di Einstein permette. Le nuove scoperte, che sono state pubblicate nel giornale Nature, hanno permesso di risolvere un dibattito lunghissimo su simili misurazioni tentate su altri buchi neri e ora permetteranno di avere una comprensione molto migliore di come i buchi neri e le galassie in cui si formano, si evolvono.

 

"Si tratta di un passo importantissimo per la ricerca sui buchi neri" ha spiegato Lou Kaluzienski, scienziato del programma NuSTAR. Le osservazioni sono anche un potentissimo test per la teoria della relatività generale, che prevede che lo spazio-tempo si piega in zone di così intensa gravità. La teoria prevede che la luce (quindi anche raggi-x) che passa attraverso queste zone vicinissime ai buchi neri, sarà piegata nella sua traiettoria.

 

"Possiamo tracciare la materia mentre cade verso il buco nero usando i raggi-X emessi dalle regioni molto vicine al buco nero stesso" ha spiegato Fiona Harrison, co-autrice principale per la ricerca. "La radiazione-x che vediamo è piegata e distorta dai movimenti delle particelle e dall'incredibile gravità del buco nero stesso."

 

NuSTAR è una missione d'avanguardia scientifica sperimentale, della classe Explorer, della NASA, lanciata nel Giugno 2012 e progettata per rilevare con alcune nuovissime tecnologie, i raggi-X ad altissima energia provenienti da zone come i buchi neri, in un dettaglio mai raggiunto prima. Questo lavoro completa le osservazioni in lunghezze d'onda più piccole, come XMM-Newton ed il Chandra X-Ray Observatory. Gli sicenziati hanno usato queste e altre osservazioni per stimare la frequenza a cui ruotano i buchi neri.

 

Fino ad ora queste misurazioni non erano mai certe o precise perché le nubi di gas potevano oscurare il buco nero e quindi confondere troppo i risultati. Con l'aiuto dell'XMM-Newton, NuSTAR è riuscita ad osservare una sezione molto più larga della radiazione a raggi-X e penetrare nelle profondità le regioni intorno al buco nero. I nuovi dati dimostrano che i raggi-X non sono piegati dalle nubi di materiale ma dalla tremenda gravità del buco nero stesso. Questo aiuta gli scienziati a capire esattamente quanto velocemente ruota il buco nero stesso.

 

Misurare la rotazione di buchi neri supermassicci è fondamentale per riuscire a capire la sua storia passata e quella della galassia in cui si trova. "Questi mostri, con masse da milioni a miliardi di volte quella del nostro Sole, si formano come piccoli semi nell'universo primordiale per poi crescere inghiottendo stelle e gas nelle galassie in cui si trovano, fondendosi poi con altri buchi neri giganti quando le galassie collidono" ha spiegato Guido Risaliti del Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics e dell'INAF.

 

I buchi neri supermassicci sono circondati da dischi di accrescimento che si sono formati quando la materia attirata dai buchi neri è stata "compressa" dalla gravità fino a diventare un plasma estremamente caldo, tanto da irradiare raggi-X. Questa materia è destinata a cadere con una traiettoria a spirale oltre l'orizzonte degli eventi, ossia il limite superato il quale neppure la luce può sfuggire all' attrazione gravitazionale del buco nero.

La teoria di Einstein prevede che più un buco nero ruota velocemente, più il disco di accrescimento si deve trovare vicino al buco nero, e più il disco di accrescimento si trova vicino, più la gravità del buco nero piegherà i raggi-X emessi dal disco.

 

Gli astronomi hanno cercato di individuare questi effetti analizzando la circolazione della radiazione a raggi-X emessa dal disco di accrescimento . Nel nuovo studio hanno usato sia l'XMM-Newton che la sonda NuSTAR per osservare simultaneamente il buco nero al centro di NGC 1365. Mentre XMM-Newton ha rivelato che la luce del ferro veniva piegata, NuSTAR ha fornito prove che questa distorsione proveniva dalla gravità del buco nero e non dalle nubi di gas nelle vicinanze. I dati ad alta energia ottenuti dalla NuSTAR hanno mostrato che il ferro era così vicino al buco nero che la sua radiiazione-x doveva subire effetti di distorsione della traiettoria.

 

Con la possibilità di escludere le nubi che oscurano il buco nero, gli scienziati hanno ora via libera per riuscire ad usare le misurazioni di queste distorsioni nel segnale del Ferro, per misurare la velocità a cui il buco nero ruota. Le scoperte si applicano anche a diversi altri buchi neri da cui si può così rimuovere il livello di incertezza precedentemente misurato.

 

http://www.link2universe.net/2013-03-05/nustar-e-xmm-newton-risolvono-lenigma-della-rotazione-dei-buchi-neri/

 

________________________________________________________________________

 

 

Hubble Osserva Misteriosi Lampi Periodici da Una Protostella Avvolta dalla Polvere

 

http://www.youtube.com/watch?v=ZQ198nSSjgE&feature=player_embedded

 

 

Il Hubble Space Telescope della NASA ed ESA ha prodotto un filmato in time-lapse di una misteriosa protostella che si comporta come una luce stroboscopica. Ogni 25.34 giorni, l'oggetto, chiamato LRLL 54361, rilascia un intenso flash di luce che si propaga rapidamente attraverso la polvere ed il gas circostante. Questa è solo la terza volta che un simile fenomeno è stato osservato, ed è il più potente "faro cosmico" di questo tipo che sia mai stato scoperto.

 

La causa di questi fuochi d'artificio osservati da Hubble nelle immagini e video sono nascoste dalla vista per via dello spesso disco di polvere che circonda la stella nascente. Tuttavia, gli astronomi ritengono che l'effetto sia dovuto alle periodiche interazioni tra due stelle appena formate che si stanno attirando gravitazionalmente l'un l'altra. Queste nuove due stelle si tirano dietro anche vasti dischi di gas e polvere e secondo gli astronomi i flash che vediamo nel video sono dovuti al materiale che viene attratto da una stella sulla superficie dell'altra e viceversa, ogni volta che si orbitano l'una intorno all'altra, rilasciando intensi lampi di radiazione.

 

Le osservazioni di Hubble hanno permesso di svelare uno spettacolare movimento della luce lontano dal centro del sistema, come per un illusione ottica conosciuta come eco di luce. Mentre normalmente potrebbero sembrarci eruzioni di gas che provengono dalla protostella, questi lampi o pulsi sono in realtà luce che si propaga attraverso la polvere ed il gas circostanti, riflettendo indietro verso l'osservatore. Non c'è alcun sostanziale movimento fisico all'interno della nuove in questi lassi temporali così ridotti.

 

Sistemi di stelle doppie lampeggianti come questo sono estremamente rari perché le binarie così ravvicinate rappresentano l'eccezione e sono solo una piccola percentuale della popolazione stellare della nostra galassia. Per di più, la luce pulsante è probabilmente un fenomeno temporaneo che durerà solo ora durante l'infanzia delle stelle.

 

http://www.link2universe.net/2013-03-05/hubble-osserva-misteriosi-lampi-periodici-da-una-protostella-avvolta-dalla-polvere/

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MOSCA - Nuove forme di vita sotto i ghiacci dell'Antartico. È quello che hanno dichiarato alcuni scienziati russi che da decenni studiano la crosta ghiacciata dell'Antartico. Gli studiosi hanno anche aggiunto che, ad alte profondità, nel lago di Vostok, sia possibile trovare tracce che riportino a prima dell'era glaciale e che siano utili a poter individuare forme di vita presenti su altri pianeti.

Durante le ricerche è stato ritrovato del DNA batterico non corrispondente però a nessuna specie conosciuta. A confermare le teorie russe ci sono gli scienziati inglesi e quelli americani che hanno a loro volta riscontrato batteri sconosciuti nell'analisi di alcune areee della calotta antartica.

«Quando abbiamo cercato di identificare a chi potesse appartenere il DNA», ha dichiarato uno degli studiosi russi, «questo non coincideva con nessuna specie conosciuta e il grado di somiglianza era inferiore all'86%, il che ci informa che la forma di vita rinvenuta è sconosciuta all'uomo».

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Verso una clonazione virtualmente infinita

 

Un gruppo di ricercatori giapponesi è riuscito a clonare ripetutamente un topo di laboratorio fino a ottenere 25 generazioni e 581 individui sani, superando così un limite fondamentale di questa metodica: finora nessuno era mai riuscito a superare la terza generazione. Il successo è stato ottenuto con le consuete tecniche di sostituzione del nucleo in cellule somatiche, ma inibendo al tempo stesso i meccanismi di espressione del DNA (continua...)

 

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Teletrasporto Quantistico Eseguito con Luce da Un Punto Quantistico Interno ad Un LED

 

 

In un nuovo studio, un gruppo di fisici hanno presentato la loro grande impresa: essere riusciti a teletrasportare qubit fotonici fatti di coppie di fotoni entangled che sono generati da un LED contenente un punto quantistico integrato al suo interno. Il nuovissimo set-up dell'esperimento porta grandi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali per la generazione di fotoni entagled usando un laser e potrebbe portare ad una nuova tecnica semplificata per l'implementazione del teletrasporto quantistico nelle applicazioni della nascente informatica quantistica. (continua...)

 

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ALMA Riscrive la Storia del Primo Boom di Nascita di Stelle Nell'Universo

 

Alcune osservazioni effettuate con ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) mostrano che il picco della nascita di stelle nel cosmo avvenne molto prima di quanto si pensasse. I risultati sono pubblicati in una serie di articoli sulle riviste Nature e Astrophysical Journal il 14 marzo 2013. Questa ricerca rappresenta l'esempio più recente delle scoperte provenienti dall'osservatorio internazionale ALMA, che oggi viene inaugurato.

 

Si pensa che il picco più alto della produzione di stelle si sia verificato nell'Universo primordiale in galassie brillanti e massicce. Queste galassie, chiamate "starburst", convertono vaste riserve di gas e polvere cosmici in nuove stelle a un ritmo furibondo - molte centinaia di volte più in fretta che in una galassia a spirale solenne come la nostra, la Via Lattea. Osservando lontano nello spazio, fino a galassie così lontane che la loro luce ha impiegato molti miliardi di anni per giungere fino a noi, gli astronomi possono osservare questo periodo così movimentato della gioventù dell'Universo.(continua...)

 

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Curiosity: Le Condizioni su Marte Potrebbero Essere State Compatibili Con la Nascita della Vita!

 

Dopo i recenti blocchi per problemi tecnici con i computer di bordo, Curiosity torna alla grande con un annuncio da parte del team di scienziati che si occupa delle sue indagini, che spiegano come dal recente campione analizzato emerge che nel passato, Marte era caratterizzata da condizioni compatibili con la possibile comparsa della vita! Gli scienziati hanno identificato tracce di zolfo, azoto, idrogeno, ossigeno, fosforo e carbonio; tutti ingredienti chiave per la chimica organica pre-biotica. Il campione proviene da una roccia sedimentaria del fondale di un antico lago nel Cratere Gale, in cui Curiosity ha recentemente scavato con una trivella.

"Una delle domande fondamentali che ci poniamo con questa missione marziana è se il pianeta ha mai supportato ambienti abitabili" ha spiegato Michael Meyer, scienziato a capo del Mars Exploration Program, della NASA. "Per quello che sappiamo ora, la risposta è si!" (continua...)

 

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