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L'Uomo e l'Universo


Willy

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Scoperta una nuova galassia, la più lontana mai osservata dall’uomo

 

 

 

E’ molto più piccola della Via Lattea e ha 13 miliardi di anni la galassia scoperta dagli scienziati del Keck Observatory delle Hawaii. Il risultato dello studio potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere il periodo precedente la formazione delle prime stelle dell’universo.

Sulla rivista scientifica The Astrophysical Journal Letters sono stati recentemente pubblicati i risultati di uno studio condotto da un team di ricercatori del Keck Observatory delle Hawaii, che ha portato alla identificazione di una nuova piccola galassia, nascosta in un cluster di galassie classificato come MACS2129.4-741. La scoperta, oltre a confermare l’attuale modello cosmologico che spiega l’origine dell’universo, aggiunge un nuovo tassello alla comprensione di un periodo ancora pieno di interrogativi definito “Cosmic Dark Ages”, quell'età oscura in cui l’universo era consisteva in un ammasso di idrogeno neutro e non vi erano stelle.

La debolissima luce individuata dagli scienziati grazie al telescopio situato a 4205 metri di quota sulla sommità del vulcano (dormiente) Mauna Kea, è stata attribuita alla galassia più lontana sinora studiata, con dimensioni estremamente piccole (paria allo 0,0001 percento della Via Lattea) e risalente a 13 miliardi di anni fa. Quanto scoperto è un classico esempio di galassia nana che gli studiosi pensano possa essere una delle tante responsabili della ionizzazione dell’universo che ha portato, con la formazione delle prime stelle, proprio alla fine dell’età oscura, durata centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang. Per osservare una galassia dalla luminosità così flebile non è bastato soltanto il potente telescopio hawaiano, ma si è dovuto sfruttare il principio della lente gravitazionale, ovvero la capacità di corpi celesti di massa elevata di deviare con il loro campo gravitazionale la luce, ingrandendo anche se in maniera distorta, l’immagine proveniente da astri più lontani.

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  • 2 mesi dopo...

Nature: "Scoperto Proxima b, pianeta simile alla Terra"
Distante solamente quattro anni luce, è il mondo alieno in assoluto più vicino a noi, tra gli oltre 3.000 identificati finora al di fuori del Sistema Solare

 

Un pianeta potenzialmente abitabile che sembra simile alla Terra è stato scoperto da una squadra internazionale di ricercatori: si tratta di Proxima b, che orbita intorno alla stella più vicina al sistema solare, cioè Proxima Centauri. Stando allo studio pubblicato dalla rivista Nature, il pianeta è grande 1,3 volte la Terra e ha una temperatura compatibile con la presenza di acqua sulla sua superficie.

"Speriamo che queste scoperte ispirino le generazioni future a continuare a guardare al di là delle stelle", ha detto uno degli autori dello studio, Guillem Anglada-Escude della Queen Mary University di Londra. "Ora verrà la ricerca della vita su Proxima b", ha aggiunto.

Proxima Centauri si trova a quattro anni luce dal sistema solare; Proxima b, secondo lo studio, si trova nella zona abitabile intorno alla stella. La superficie di Proxima b, però, segnala la ricerca, potrebbe essere fortemente colpita dagli ultravioletti provenienti dalla stella, che potrebbero essere molto più intensi di quelli che si avvertono sulla Terra per il sole.

"Se ulteriori ricerche concluderanno che le condizioni della sua atmosfera sono adatte a sostenere la vita, questa è verosimilmente una delle più importanti scoperte scientifiche che abbiamo mai fatto", ha ribadito un altro degli autori della ricerca, John Barnes della Open University.
La caccia a E.T. vedrà presto protagonisti anche i privati con il progetto StarShot, che punta a lanciare una flotta di astronavi a vele solari spinte da laser verso la stella Alpha Centauri, vicina di casa del pianeta Proxima b appena scoperto. Il progetto, proposto dal miliardario russo Yuri Milner (che è pronto a finanziarlo con 100 milioni di dollari), è sostenuto dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e dall'astrofisico Stephen Hawking: il lancio è previsto per il 2069.

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  • 1 mese dopo...

La sonda Rosetta dell'Agenzia spaziale europea è in caduta libera verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, su cui arriverà verso le 13,20 ora italiana

 

Qui la diretta:

 

http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/la-discesa-di-rosetta-sulla-cometa-la-diretta/253687

http://i.imgur.com/AwKCp0L.jpg

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  • 3 settimane dopo...

La scienza che indaga sullo strano mondo delle particelle estremamente piccole o “fredde” ha da poco compiuto un gigantesco passo avanti: abilità straordinarie come il teletrasporto quantistico, finora analizzate e sperimentate soltanto nei laboratori, sono state riprodotte per la prima volta in contesti della vita di tutti i giorni, dando il via ad una possibile rivoluzione dei sistemi di comunicazione attuali.

 

Alle dimensioni ed energie di un fotone il teletrasporto diviene possibile grazie alle peculiarità delle leggi a cui sono sottoposte le particelle: un grande ruolo viene assunto – in questo specifico caso – dall’entanglement, “intreccio” degli stati di due particelle le cui proprietà risultano collegate attraverso lo spazio anche a (potenzialmente) grandi distanze. Ed ecco come avviene nello specifico il teletrasporto quantistico: supponiamo di avere due particelle 1 e 2 (ad esempio due fotoni) con stati intrecciati, e di mandare il fotone 2 a grande distanza dall’1. Se il fotone 2 interagisce con una terza particella – che chiamiamo fotone 3 – e lo stato di quest’ultima viene trasferito al fotone 2, automaticamente sarà “teletrasportato” anche al fotone 1, nonostante 1 e 3 non si siano mai incontrati. Avviene così un passaggio letteralmente istantaneo di informazioni tra due punti che possono essere arbitrariamente lontani.

 

Il primo esperimento di teletrasporto quantistico avvenuto con successo – realizzato dai ricercatori della University of Calgary (Canada) in collaborazione con gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena (California), ed i cui dettagli sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Nature Photonics – è stato condotto all’interno della rete di cavi metropolitana di Calgary, avendo luogo per la prima volta all’interno di una infrastruttura cittadina. Lo stato quantico di un fotone è stato letteralmente teletrasportato per ben 6 km all’interno di un tratto inutilizzato, costituendo un nuovo record per le condizioni in cui l’esperimento è stato costruito: di fatto maggiori distanze sono state precedentemente raggiunte, ma solo all’interno dei laboratori in cui, per simulare la perdita di segnale data causata da lunghe distanze, i fotoni si trovavano a viaggiare in rocchetti di cavi.

 

“Dimostrare gli effetti quantistici come il teletrasporto al di fuori dell’ambiente di un laboratorio implica una nuova serie di sfide. Questo esperimento mostra come queste sfide possano essere vinte e da questo momento pone un’importante pietra miliare verso il futuro Internet quantistico,” racconta Francesco Marsili, co-autore del JPL. “La comunicazione quantistica sblocca alcune delle proprietà uniche della meccanica quantistica per, ad esempio, scambiare informazioni di massima sicurezza o collegare computer quantistici.”

Il sistema di comunicazioni ad alta sicurezza realizzato è stato già testato in svariati campi, tra cui industre finanziarie o le stesse agenzie spaziali che l’hanno impiegato per la protezione dei segnali provenienti dallo spazio: il prossimo passimo sarà lo sviluppo di ripetitori che, in analogia a quelli già utilizzati per le telecomunicazioni, saranno in grado di trasportare lo stato intrecciato di un fotone da un luogo a quello successivo per l’intero Paese.

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  • 3 mesi dopo...

Scoperti 7 nuovi pianeti a 40 anni luce da noi, 3 dei quali potenzialmente abitabili

 

 

Nel corso di una conferenza stampa in diretta streaming mondiale, la NASA, in collaborazione con l'ESO (Osservatorio Europeo Australe) ha annunciato di aver scoperto un nuovo sistema di pianeti. Sono in tutto sette (potrebbero essercene anche altri), e orbitano intorno alla stella Trappist-1. Tre di questi sono in una zona abitabile e hanno quindi le caratteristiche ideali per ospitare la vita. È una delle scoperte relative agli esopianeti (vale a dire i pianeti all'esterno del sistema solare) più importanti degli ultimi anni.

 

 

 

Trappist-1 è una stella classificata come nana rossa, così chiamata in onore del telescopio (Transiting Planets and Planetesimals Small Telescope) che l'ha scoperta. È belga, ed è in funzione all'osservatorio di La Silla, in Cile. È grande all'incirca quanto Giove, l'8 per cento del Sole, e dista da noi 40 anni luce. I sette pianeti sono stati identificati usando la tecnica dell'osservazione indiretta - ovvero (semplificando moltissimo) esaminando le variazioni periodiche di luminosità della stella.

 

Ben sei pianeti su sette hanno composizione (rocciosa), dimensioni e temperature analoghe a quelle terrestri. Date le minori dimensioni della stella, le orbite dei pianeti sono molto più strette di quelle che si osservano nel nostro sistema solare. Nell'immagine qui di seguito si può capire quanto piccolo sia il sistema di Trappist-1 rispetto al nostro. È quindi possibile che i tramonti siano effettivamente come quelli illustrati dalla NASA nell'immagine di apertura? Non lo sappiamo, ma vogliamo tanto crederci.

 

 

I pianeti sono stati battezzati secondo lo schema standard che si adotta in questi casi: il nome della stella seguito da una lettera progressiva, partendo dalla b, che indica la vicinanza. Quindi Trappist-1b è il più prossimo alla stella, Trappist-1h è il più lontano. Potenzialmente tutti e sette possono ospitare l'acqua, ma si ritiene che i primi tre siano troppo vicini e quindi troppo caldi per avere bacini di grandi dimensioni. Trappist-1h, invece, sembra troppo freddo.

 

 

 

Maggiori dettagli sono disponibili sul post di annuncio sul sito della NASA, mentre per chi vuole esaminare tutta la ricerca QUI c'è il PDF da 27 pagine pubblicato su Nature. Ricordiamo inoltre che è attivo l'hastag #askNASA su Twitter, per permettere a chiunque di porre domande durante la conferenza. Tra poco si terrà anche una sessione di AMA (Ask Me Anything) su Reddit.

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  • 1 mese dopo...

Oggi c'è un annuncio IMPORTANTISSIMO appena fatto dal Jet Propulsion Laboratory della NASA (in breve è il laboratorio che si occupa della progettazione, costruzione e controllo delle sonde spaziali) che per qualche motivo non sta avendo il gigantesco richiamo che meriterebbe, addirittura non sono ancora riuscito, ad ormai 3 ore dall'annuncio a trovare nemmeno una notizia in italiano, si trovano al massimo quelle di ieri che dicono solamente che oggi ci sarebbe stato l'annuncio.

 

L'annuncio dal titolo evocativo "Oceans Beyond Earth" (oceani oltre la Terra) riguarda la luna di Saturno Encelado. Se qualcuno torna indietro di qualche pagina troverà parecchie volte in cui in questo topic abbiamo parlato di Encelado quindi ora mi limito a dire che si tratta di una luna completamente ricoperta da una crosta di ghiaccio spessa alcuni chilometri sotto la quale si trova un oceano salato di acqua liquida, sul fondo del quale si trovano sorgenti idrotermali e fumarole che spesso riescono a frammentare la crosta ghiacciata fino ad essere letteralmente sparate nello spazio.

 

http://www.ansa.it/webimages/foto_large/2015/10/26/3a15246686e39193a1ba34af7210c513.jpg

 

 

http://blog.ilmatemagico.com/images-ilblogsonoio-2/encelado-acqua-spruzzo-vapore-geyser.jpg

 

L'annuncio di oggi riguarda il fatto che la sonda Cassini è riuscita ad attraversare uno di questi getti e a fare l'analisi chimica, scoprendo che tutto ciò che serve alla vita batterica è presente nei getti di quei geyser spaziali. Alla luce di quando scoperto da Cassini ora la comunità scentifica sarebbe molto più stupìta di non trovare vita batterica piuttosto del contrario. Quindi l'annuncio di oggi non riguarda la scoperta della scoperta di vita aliena ma ora abbiamo un laboratorio spaziale gigantesco, Encelado appunto, che certamente diverrà nei prossimi anni meta di molte sonde che cercheranno di andare fino in fondo a questa storia.

Questo annuncio di oggi della NASA rende estremamente probabile entro i prossimi 10-15 anni che vi sia l'annuncio della scoperta della prima forma di vita aliena. 7 anni sono il tempo necessario ad oggi per arrivare fino a Saturno con nuove sonde, anche se nuovi razzi giganteschi come lo SLS della NASA, oggi in fase di sviluppo ma pronti entro 2-3 anni, dovrebbero accorciare di molto la durata del viaggio fino a Saturno.

 

Ragazzi, oggi è un giorno storico, si è fatto un enorme passo avanti nella ricerca di vita extraterrestre, abbiamo finalmente un ambiente che pare avere tutto ciò che serve per ospitarla, ora dobbiamo andare a scovarla. Concludo dicendo che, forse a causa dell'entusiasmo, non sto prendendo nemmeno in considerazione l'ipotesi non ci sia vita la sotto, sarebbe davvero strano e a suo modo sarebbe anche questa, l'assenza di vita in un ambiente ospitale, una grande scoperta rispetto a quel che oggi crediamo, ossia che la vita possa nascere ovunque ci siano le condizioni adatte.

 

 

Annuncio riassunto

 

Annuncio completo

 

 

Avevo detto prima "concludo dicendo che..." ma in realtà vorrei fare ancora una considerazione. Il giorno di oggi frantuma la teoria di alcuni cospirazionisti riguardo al fatto che la NASA e i governi ci nasconderebbero le loro scoperte sulla vita extraterrestre "perchè l'umanità non è pronta". La scienza è pubblica per definizione e le scoperte di chiunque o sono divulgate e verificate da altri, o non sono nemmeno scienza.

Modificato da Daunbailò
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La notizia comunque è passata piuttosto in sordina, rispetto ai 7 pianeti scoperti con la nana rossa Trappist-1.

E, a mio avviso, sarebbe persino più importante, poichè potrebbe dimostrare l'esistenza di forme extraterrestri.

In caso contrario, dimostrerebbe comunque che la vita è più rara di quel pensiamo.

Poi nulla vieta che possano esistere forme di vita nate da strane combinazioni chimiche, ma a quest'ora dovremmo già aver scoperto qualcosa.

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La notizia comunque è passata piuttosto in sordina, rispetto ai 7 pianeti scoperti con la nana rossa Trappist-1.

 

E, a mio avviso, sarebbe persino più importante, poichè potrebbe dimostrare l'esistenza di forme extraterrestri.

 

In caso contrario, dimostrerebbe comunque che la vita è più rara di quel pensiamo.

 

Poi nulla vieta che possano esistere forme di vita nate da strane combinazioni chimiche, ma a quest'ora dovremmo già aver scoperto qualcosa.

 

si, molto in sordina. la notizia dei 7 pianeti di Trappist è stata fantastica, ma più per la dimostrazione di potenza dei nostri mezzi che per la scoperta in se, che è si importante, ma è più una conferma di quel che già sapevamo attraverso la deduzione. Ad esempio sarà un gran giorno quando scopriremo la prima luna di un esopianeta, ma il fatto di non averne ancora trovate non fa certo pensare che non esistano lune negli altri sistemi solari, sappiamo già che ci sono, ci mancano solo mezzi abbastanza sensibili da scoprirle.

Invece questo annuncio è molto più importante perchè va ad aprirci un sentiero di cui crediamo di sapere almeno alcune cose di base ma di cui in realtà scientificamente non sappiamo nulla perchè abbiamo un unico esempio di forme di vita, ossia quella del nostro pianeta, dunque trovarne (o non trovare) vita formatasi indipendentemente da noi terrestri sarà fondamentale perchè oltre alle conseguenze filosofiche e sulla nostra visione dell'Universo, sarà una grande scoperta proprio dal punto di vista tecnico. Oggi come possa nascere vita dalla materia inanimata è ancora un mistero assoluto, impossibile da risolvere senza poter analizzare vita proveniente da posti diversi e sviluppatasi indipendentemenete da noi.

Anche solo confermare o smentire la *chiralità sarà una grande scoperta.

 

*Chiralità= immagina che una molecola abbia la forma di un triangolo rettangolo con il lato lungo rivolto a dx e la punta a sx. Ora immagina che esista la stessa identica molecola con la stessa forma ma girata al contrario, lato lungo a sx e punta a dx. Tutta la biologia terrestre ha la stessa chiralità, ossia le molecole sono sempre levogire (come gli amminoacidi) o destrogire (come gli zuccheri) e non troviamo mai esempi del contrario anche se teoriacamente sarebbe possibile. Sarà molto interessante sapere se può esistere vita con chiralità invertita rispetto alla nostra.

 

Una piccola curiosità: Alice Nel Paese Delle Meraviglie è prorio una metafora pazzerella di cos'è la chiralità. Carroll si ispirò proprio ad una idea di mondo speculare, infatti Alice all'inizio della storia, quando sta cadendo nel buco che la porterà nel paese delle meraviglie, trova un sacco di oggetti che stanno cadendo con lei tra cui del latte. Inizialmente pensa di berlo ma poi si preoccupa del fatto che essendo latte "allo specchio" (cioè al contrario) avrebbe potuto farle male e decide di non berlo anche se poco dopo si mangia un fungo e anche li il principio avrebbe dovuto essere lo stesso, ma vabbè, la fame è fame. Cmq Alice fece bene a non bere il latte, infatti se noi consumassimo cibo con chiralità contraria moriremmo. Solo la bontà dell'autore del romanzo salvò Alice dal fungo o dal tè offertole dal cappellaio matto. (se non avete mai letto Alice, ****, DOVETE farlo!! )

 

Un'altra piccola curiosità: Il mondo di Mass Effect è talmente caratterizzato bene che nella trama si farà cenno divere volte al problema dellà chiralità del cibo. Nel mondo di ME non tutta la vita condivide la stessa chiralità e ogni specie deve stare molto attenta a cosa mangia se non vuole morire. Shepard in ME2 viene messo KO da un barista su Omega che gli fa bere una bevanda con chiralità inversa a quella degli umani, Shepard avrebbe dovuto morire ma per qualche misterioso motivo sopravvive, con sommo stupore del barista quando se lo rivede davanti un'altra volta e non capisce come sia possibile.

 

 

P.S. Ho letto Alice 20 anni fa e ora mi sta venendo il dubbio di aver mischiato cose di "Alice Nel Paese Delle Meraviglie" con altre di "Alice attraverso lo specchio", nel caso scusatemi ma il principio di quel che ho scritto rimarrebbe cmq invariato.

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si, molto in sordina. la notizia dei 7 pianeti di Trappist è stata fantastica, ma più per la dimostrazione di potenza dei nostri mezzi che per la scoperta in se, che è si importante, ma è più una conferma di quel che già sapevamo attraverso la deduzione. Ad esempio sarà un gran giorno quando scopriremo la prima luna di un esopianeta, ma il fatto di non averne ancora trovate non fa certo pensare che non esistano lune negli altri sistemi solari, sappiamo già che ci sono, ci mancano solo mezzi abbastanza sensibili da scoprirle.

Invece questo annuncio è molto più importante perchè va ad aprirci un sentiero di cui crediamo di sapere almeno alcune cose di base ma di cui in realtà scientificamente non sappiamo nulla perchè abbiamo un unico esempio di forme di vita, ossia quella del nostro pianeta, dunque trovarne (o non trovare) vita formatasi indipendentemente da noi terrestri sarà fondamentale perchè oltre alle conseguenze filosofiche e sulla nostra visione dell'Universo, sarà una grande scoperta proprio dal punto di vista tecnico. Oggi come possa nascere vita dalla materia inanimata è ancora un mistero assoluto, impossibile da risolvere senza poter analizzare vita proveniente da posti diversi e sviluppatasi indipendentemenete da noi.

Anche solo confermare o smentire la *chiralità sarà una grande scoperta.

 

*Chiralità= immagina che una molecola abbia la forma di un triangolo rettangolo con il lato lungo rivolto a dx e la punta a sx. Ora immagina che esista la stessa identica molecola con la stessa forma ma girata al contrario, lato lungo a sx e punta a dx. Tutta la biologia terrestre ha la stessa chiralità, ossia le molecole sono sempre levogire (come gli amminoacidi) o destrogire (come gli zuccheri) e non troviamo mai esempi del contrario anche se teoriacamente sarebbe possibile. Sarà molto interessante sapere se può esistere vita con chiralità invertita rispetto alla nostra.

 

Una piccola curiosità: Alice Nel Paese Delle Meraviglie è prorio una metafora pazzerella di cos'è la chiralità. Carroll si ispirò proprio ad una idea di mondo speculare, infatti Alice all'inizio della storia, quando sta cadendo nel buco che la porterà nel paese delle meraviglie, trova un sacco di oggetti che stanno cadendo con lei tra cui del latte. Inizialmente pensa di berlo ma poi si preoccupa del fatto che essendo latte "allo specchio" (cioè al contrario) avrebbe potuto farle male e decide di non berlo anche se poco dopo si mangia un fungo e anche li il principio avrebbe dovuto essere lo stesso, ma vabbè, la fame è fame. Cmq Alice fece bene a non bere il latte, infatti se noi consumassimo cibo con chiralità contraria moriremmo. Solo la bontà dell'autore del romanzo salvò Alice dal fungo o dal tè offertole dal cappellaio matto. (se non avete mai letto Alice, ****, DOVETE farlo!! )

 

Un'altra piccola curiosità: Il mondo di Mass Effect è talmente caratterizzato bene che nella trama si farà cenno divere volte al problema dellà chiralità del cibo. Nel mondo di ME non tutta la vita condivide la stessa chiralità e ogni specie deve stare molto attenta a cosa mangia se non vuole morire. Shepard in ME2 viene messo KO da un barista su Omega che gli fa bere una bevanda con chiralità inversa a quella degli umani, Shepard avrebbe dovuto morire ma per qualche misterioso motivo sopravvive, con sommo stupore del barista quando se lo rivede davanti un'altra volta e non capisce come sia possibile.

 

 

P.S. Ho letto Alice 20 anni fa e ora mi sta venendo il dubbio di aver mischiato cose di "Alice Nel Paese Delle Meraviglie" con altre di "Alice attraverso lo specchio", nel caso scusatemi ma il principio di quel che ho scritto rimarrebbe cmq invariato.

Sì, questo annuncio è molto più importante.

Non mi sembra che abbia scritto diversamente.

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Non mi sembra che abbia scritto diversamente.

 

Scusa GENGI forse hai frainteso. Qui scrivo sempre in termini generali, non stavo riferendomi solo a te. Il tuo post mi ha spinto ad aggiungere qualcosa a quanto già detto, per questo ti ho citato nel quote, ma non è che stessi replicando a te singolarmente. Qui cerco sempre di farmi capire al massimo delle mie possibilità quindi se rispondo in modo didascalico non è a causa tua, ma perchè voglio che tutto sia comprensibile per tutti senza difficoltà.

Modificato da Daunbailò

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Scusa GENGI forse hai frainteso. Qui scrivo sempre in termini generali, non stavo riferendomi solo a te. Il tuo post mi ha spinto ad aggiungere qualcosa a quanto già detto, per questo ti ho citato nel quote, ma non è che stessi replicando a te singolarmente. Qui cerco sempre di farmi capire al massimo delle mie possibilità quindi se rispondo in modo didascalico non è a causa tua, ma perchè voglio che tutto sia comprensibile per tutti senza difficoltà.

:ok:

 

Intanto...

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  • 1 mese dopo...

Per me che ho una certa età è incredibile constatare che siamo ancora a questo punto, per come si parlava anni fa avremmo dovuto essere su marte...una provocazione sulla scienza e su quello che ci insegnano per poi venire smentiti. Contro nessuno in particolare ma dopo certe scemenze che ho letto altrove l'ho scritto qui

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  • 1 mese dopo...

Scusate se mi intrometto avendo letto solo l'ultimo post, spero di non aver capito male il senso (vado di fretta), ma se siamo a questo punto non è colpa della scienza, ma dei finanziamenti.

 

si è una questione di soldi, bisogna convincere i tassati che ha senso spendere le loro tasse x andare su Marte, cosa non facile.

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Una diminuzione del 5 per cento nelle vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia è sufficiente a produrre un notevole incremento dei casi di morbillo, con un impatto oneroso sui costi sanitari.

 

La stima viene da un nuovo studio pubblicato su “JAMA Pediatrics da un gruppo di ricercatori della Stanford University e del Baylor College of Medicine, e si riferisce agli Stati Uniti, ma può essere applicabile anche ad altri paesi, poiché dimostra che una lieve variazione rispetto alla copertura vaccinale ottimale può avere esiti drammatici, considerata l'infettività del morbillo.

 

Tutti i 50 stati americani richiedono la triplice vaccinazione prima dell'iscrizione all'asilo o a scuola, ma in tutti sono previste esenzioni per ragioni mediche; tutti tranne tre prevedono inoltre che i genitori possano rifiutare la vaccinazione per motivi religiosi, e 18 stati per motivi personali. La tendenza è però di mettere in discussione le esenzioni: la California, per esempio, ha eliminato quelle per motivi religiosi e personali nel 2015, in seguito alla grande epidemia di morbillo che ha avuto origine a Disneyland.

 

Finora le politiche vaccinali statunitensi sono riuscite a contenere il morbillo a un numero di casi variabile tra poche decine ad alcune centinaia ogni anno. Tuttavia, negli ultimi anni in molte zone del paese la copertura vaccinale si è abbassata al di sotto della soglia del 90-95 per cento ritenuta necessaria per evitare epidemie.

 

“Ci siamo concentrati sul morbillo perché si tratta di una malattia altamente contagiosa”, ha spiegato Nathan Lo, primo autore dello studio. “È quindi la prima malattia che può dare origine a un'epidemia se calano le vaccinazioni: vale quindi come esempio significativo”. Una persona contagiata può infatti diffondere il virus starnutendo e tossendo fino a quattro giorni prima che si manifestino i sintomi. Il virus del morbillo, inoltre, può rimanere infettivo restando nell'aria anche per due, un tempo insolitamente lungo per un virus che si trasmette per via aerea.

 

Lo e colleghi hanno analizzato i dati dei Centers for Disease Control and Prevention sulla vaccinazione trivalente, simulando 10.000 scenari che potrebbero verificarsi se il morbillo venisse introdotto nel paese a un tasso simile a quello degli anni passati.

 

In termini numerici, se la somministrazione del siero trivalente contro morbillo, parotite e rosolia a bambini tra 2 e 11 anni diminuisse del 5 per cento, in un anno i casi di morbillo nella stessa fascia di età si moltiplicherebbero per te. L'incremento avrebbe un costo di 2,1 milioni di dollari in più ogni anno, cioè circa 20.000 dollari per ogni caso.

 

Gli autori sottolineano che i costi sanitari sono stati stimati per difetto, cioè considerando un'epidemia di solo morbillo, ma sono possibili anche scenari più gravi con epidemie concomitanti di parotite e pertosse.

 

“Ogni anno, sempre più stati americani stanno mettendo in discussione le esenzioni non mediche, che rappresentano un elemento critico per l'efficacia della copertura vaccinale”, ha concluso il ricercatore. “Questo studio quantifica le conseguenze di un aumento dei casi di morbillo e la spesa che comportano le esenzioni per motivi personali".

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  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 4 mesi dopo...
  • 4 mesi dopo...

Marte, l’annuncio degli scienziati italiani: “Abbiamo trovato un lago di acqua liquida nel sottosuolo”. Si apre la caccia a possibili tracce di vita aliena batterica

 

Un balzo in avanti straordinario è stato compiuto dagli scienziati italiani nella storia dell’esplorazione di Marte. Il più prezioso degli elementi, l’acqua, la cui presenza sulla Terra è sinonimo di vita, è stato trovato per la prima volta allo stato liquido sul Pianeta rosso. Non ci sono più dubbi: nel sottosuolo marziano, nella regione denominata Planum Australe sotto la calotta di ghiaccio del Polo Sud, l’acqua forma un lago che si estende per circa 20 chilometri a una profondità di 1,5 chilometri.

 

Si tratta di “un’enorme riserva di acqua, probabilmente salata”. Il prezioso elemento riesce a mantenersi allo stato liquido proprio grazie ai sali, che agiscono da antigelo abbassando il punto di congelamento, ed è per questo che d’inverno vengono sparsi sulle strade, per evitare che gelino. La sensazionale scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista Science, è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), rilanciata in tutto il mondo dal canale televisivo di Science. È una scoperta tutta italiana. Italiano è, infatti, il radar che, come un rabdomante spaziale, ha trovato l’acqua nelle viscere marziane: si chiamaMarsis (Mars advanced radar for subsurface and ionosphere sounding) e da più di 10 anni scandaglia Marte fino a 4-5 chilometri di profondità a bordo della sonda europea Mars Express, in orbita attorno al Pianeta rosso. Italiani sono, inoltre, tutti gli autori dello studio: il primo firmatario è un ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) di Bologna, Roberto Orosei, responsabile scientifico di Marsis, insieme a lui ricercatori dell’Inaf, dell’Asi, dell’Università di Roma Tre e di altri istituti italiani.

 

“Il profilo radar di quest’area polare di Marte è simile a quello dei laghi di acqua liquida trovati sulla Terra al di sotto delle piattaforme di ghiaccio dell’Antartide e della Groenlandia”, spiega Roberto Orosei. “Le misure fatte col radar Marsis mostrano chiaramente la presenza di un lago subglaciale sul pianeta. Nell’acqua – prosegue lo studioso dell’Inaf – sono disciolti sali di magnesio, calcio e sodio, abbondanti nelle rocce marziane. Questo aspetto, insieme alla pressione esercitata dal ghiaccio sovrastante – sottolinea Orosei -, potrebbe aver contribuito a mantenere l’acqua allo stato liquido. Proprio come avviene sulla Terra”. La presenza di acqua su Marte, almeno nel suo passato, era stata ipotizzata da tempo dagli scienziati, sin dal 1976 grazie alle indagini delle prime sonde Viking della Nasa. Alcuni miliardi di anni fa il nostro vicino di casa nel Sistema solare doveva assomigliare molto alla Terra, con la superficie solcata da mari, laghi e fiumi. Poi Marte perse l’atmosfera, spazzata via probabilmente dal vento solare, e l’acqua in superficie sparì, evaporando e trasformando il pianeta nella landa desertica di sabbia arrugginita che è possibile osservare oggi. Anche a occhio nudo. Proprio in queste sere di fine luglio, infatti, il Pianeta rosso è il signore incontrastato delle notti per un fenomeno noto come opposizione, che il 27 luglio lo porterà a trovarsi nella posizione esattamente opposta al Sole rispetto alla Terra, e il 31 luglio prossimo allaminima distanza dal nostro Pianeta, pari a 57.590.630 km.

 

Marte ricco d’acqua, dunque, nel suo passato. Ma oggi? Finora il prezioso elemento era stato trovato in forma ghiacciata ad esempio nelle calotte polari, soprattutto quella Nord o nel permafrost, ma della presenza di acqua in forma liquida non c’era traccia certa, se non indiretta ad esempio sotto forma di rigagnoli nelle stagioni più calde, che lasciano in alcune rocce striature scure. “Il grande dilemma era, quindi, quello di capire dove fosse finita tutta l’acqua di Marte”, sottolinea Orosei. L’ipotesi fatta a metà degli Anni ’90, quando fu annunciata la missione europea Mars Express, era che “una parte di tutta l’acqua presente un tempo sul pianeta fosse rimasta intrappolata nelle profondità, allo stato liquido”, precisa Orosei.

 

Ora questa ipotesi si è tramutata in realtà e una parte di quell’acqua, sotto forma di lago nascosto sotto il ghiaccio polare, è stata finalmente trovata. “Questa scoperta è una delle più importanti degli ultimi anni – ha commentato il presidente dell’Asi Roberto Battiston -. Da decenni i ricercatori italiani sono impegnati nelle ricerche su Marte insieme all’Agenzia spaziale europea (Esa) e alla Nasa, spesso in ruoli di leadership. I risultati di Marsis – aggiunge lo studioso – confermano l’eccellenza dei nostri scienziati e della nostra tecnologia”. Da oggi tutto cambia. E Marte è a pieno titolo, ancora più di prima, uno dei principali candidati tra i mondi che hanno ospitato, o chissà ospitano tutt’ora, tracce di vita in forma batterica. Sono proprio queste tracce che tra due anni l’Europa andrà a cercare con la missione ExoMars 2020, frutto di una collaborazione tra l’Esa e l’omologa russa Roscosmos. Anche in questo caso il ruolo dell’Italia sarà fondamentale. È, infatti, italiana la leadership della missione e italiano il trapano con cui il rover di ExoMars 2020, un robottino con le ruote poco più grande di un’utilitaria, scaverà nelle viscere marziane raggiungendo per la prima volta la profondità di due metri, a caccia di vita aliena microbica. È sotto la superficie desertica e disabitata del Pianeta rosso che potrebbe, infatti, essersi rifugiata la vita, a riparo dall’incessante bombardamento di radiazioni solari eraggi cosmici che rende inospitale il pianeta

 

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/25/marte-lannuncio-degli-scienziati-italiani-abbiamo-trovato-un-lago-di-acqua-liquida-nel-sottosuolo-si-apre-la-caccia-a-possibili-tracce-di-vita-aliena-batterica/4515575/#

Modificato da Daunbailò

MADNESS TO SURVIVE

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Abbastanza clamoroso, ci pensate se dovessero nei prossimi anni trovare tracce di vita batterica all'interno di questo lago sotterraneo?

Magari è molto poco probabile, ma se mai dovesse accadere avremmo, soltanto nel nostro sistema, ben 2 pianeti ospitanti la vita...a quel punto ci potremmo pure spingere ad immaginare che la vita in realtà, alle giuste condizioni, è un evento meno raro di quanto ritenuto, e che anzi è un qualcosa di "ovvio" nell'universo.

Modificato da bile88
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  • 3 mesi dopo...
  • 5 mesi dopo...

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Questa LA PRIMA FOTO DI UN BUCO NERO MAI SCATTATA DA UN ESSERE UMANO. Stiamo vedendo il centro di una galassia denominata M87 (Virgo A) dista "soltanto" 50 milioni di anni luce. Il buco nero ha una massa di 6,6 miliardi masse solari (in confronto il buco nero della nostra galassia è di "soli" 4 milioni di masse solari) L'emissione di energia di questo buco nero si estende per 5000 anni luce. La foto è stata definita "la foto del secolo"

Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui

Articolo 1 codice di Norimberga

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