Educazione

[MarcusFenix1987]

quoto in pieno Ayline....ho lavorato per qualche mese in un negozio Cisalfa (scarpe ed abbigliamento sportivo)...un giorno entra un signore con un ragazzino e mi chiedono un paio di scarpe da calcio...gli mostro le varie scarpe (salutandoli cordialmente ovviamente) e i vari prezzi...salta fuori il ragazzino che sbotta "fanno cagare queste scarpe, io voglio quelle di Kakà..."...logicamente il genitore non apre nemmeno bocca, mi guarda e mi fà, "le avete?"....lo guardo e gli dico di aspettare che chiedo a un mio collega...chiedo e mi dicono che di quel modello sono solo bordeaux che logicamente al ragazzino fanno "cagare"....allora il padre salta fuori e gli dice di cambiare modello...2 ore sono stato li a tirar fuori scatole e scatole di scarpe a far provare a tastare, ad allacciare....quando finalmente si decide e sto per mandare la scatola in cassa il padre mi guarda e fà "non le prendo perchè costano troppo"....e io sono saltato fuori con un allegro "se ne vada a fanculo perchè ho perso 2 ore per stare dietro a lei trascurando altri clienti....le auguro una buona giornata"......purtroppo la maleducazione è dei genitori che la tramandano ai figli...io sono stato educato a salutare sempre sia quando entro che quando esco da un negozio...

[gianky]

Questo inverno mi trovavo in Toscana, a Prato, per lavoro.

Stavo cercando un ristorante per cenare, entro in un ristorante aperto, senza guardare l'orario d'apertura...

Entro ed esordisco con un bel "Buonasera!" (come faccio sempre).

Vedo seduto il proprietario a un tavolo, appeso al muro c'era un televisore flat su cui trasmettevano una partita (non so quale). Il proprietario, senza neanche alzarsi dalla sedia, si gira e mi fa: "E' presto... apriamo alle 7 e mezza".

Io guardo l'orologio... le 7 e 15. Fuori c'erano a dir tanto 5 gradi, era sera, potevo essere stanco, non poteva farmi entrare e farmi sedere? Un minimo di cortesia...

Vabbe', per farla breve, ha perso un cliente. Sono uscito salutando e ringraziando (ironicamente) e sono andato a mangiare da un'altra parte.

[Master7]

Caccia a chi ruba i posti dei disabili

Scatta il controllo fiscale

Il Comune di Milano annuncia nuove misure contro i «furbi» del parcheggio, come a Londra si fa da anni

 

Articolo - fonte http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_settembre_7/controllo-fiscale-parcheggio-disabili-severgnini-1901465752088.shtml

 

MILANO - Il Comune di Milano annuncia controlli fiscali per chi parcheggia abusivamente negli spazi riservati ai portatori di handicap. Fa bene, fa male? Be', è semplice. Farebbe male se, tra i diritti dell'uomo, ci fosse quello di rubare i posteggi ai disabili. Poiché non è così, fa bene: avanti coi controlli fiscali per i furbastri. E magari qualche pomeriggio ad accompagnare anziani su e giù dal metrò, quando l'Atm si dimentica di aggiustare le scale mobili. Sottrarre il posteggio ai disabili è uno dei comportamenti più odiosi. Accettarlo e rassegnarsi sarebbe il marchio di una società fallita. Stato orwelliano? Macché: Stato vigliacco, invece, quello che lascia correre certe cose. La nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri, ci insegnavano da bambini. E la libertà di chi è debole è particolarmente importante. A Milano accade spesso, a Londra non succede più da tempo: perché la polizia ti fa passare la voglia. La segnalazione al fisco (e non solo), lassù la praticano da anni. E ha fornito risultati interessanti. Chi viene pescato a parcheggiare abusivamente nei posti per disabili si rivela, spesso, un farabutto. È come se si autodenunciasse: eccomi, sono capace di fare questo e molto peggio!

 

Smettiamola di illuderci che basti la pedagogia. Solo dopo le prime multe abbiamo imparato a mettere casco in moto e cintura di sicurezza in auto: e ora ci sembra di non poterne fare a meno. Solo grazie ai controlli e a una norma che impone ai neopatentati di astenersi dall'alcol i ragazzi (non stupidi) hanno imparato a non guidare quando bevono. Il milanese che ruba il posto al concittadino disabile dovrebbe far bollire il sangue degli onesti. Allo stesso modo, sia chiaro, è nauseante chi circola con un permesso abusivo: e succede, eccome se succede. Agli assessori alla Mobilità e alla Polizia locale, Pierfrancesco Maran e Marco Granelli, diciamo: avanti così. Se per un posteggio in doppia fila basta un avvertimento (la prima volta) e una multa (che per quest'infrazione non arriva quasi mai), per l'abuso dei posti per disabili occorre essere più convincenti. Chi fa certe cose, infatti, ha la testa di basalto.

 

Ricordo, nei pressi del giornale, uno di questi galantuomini all'opera. Quando ho fotografato col cellulare il macchinone sopra il simbolo giallo dei disabili s'è messo a gridare: «Lei non ha il diritto! La mia privacy!». Gli ho risposto: «Quello è il Corriere della Sera, e questo è diritto di cronaca. Se si toglie di lì entro trenta secondi, cancello la foto. Altrimenti diventerà la più cliccata su Corriere.it». Non ci crederete: se n'è andato (imprecando, ovviamente). A Milano i posti riservati ai disabili sono oltre 4.000, di cui 2.700 generici e oltre 1.300 assegnati (sotto casa o l'ufficio). Nel 2010 sono state 10.802 le multe per sosta vietata sugli spazi generici, e 5.474 nei primi sei mesi del 2011. Sugli spazi assegnati, nello stesso periodo, le infrazioni sono state 1.763. «Siamo pronti a scommettere che nel giro di pochi mesi il numero delle multe non sarà più così alto» dichiarano i due assessori. Scommessa già vinta: a patto che non si tratti del solito annuncio, non seguito da controlli e sanzioni. Perché, non ci crederete, gentili Maran & Granelli: ma a Milano e in Italia accade anche questo.

 

 

 

che bella notizia, alla faccia di tutti quegli incivili, maleducati vermi!

bisogna adottare queste misure per fare in modo che i diritti di alcune persone vengano rispettati? è una vergogna!

Modificato 7 Settembre 2011 da Master7

[M4rco]

Se per un posteggio in doppia fila basta un avvertimento (la prima volta) e una multa (che per quest'infrazione non arriva quasi mai), per l'abuso dei posti per disabili occorre essere più convincenti. Chi fa certe cose, infatti, ha la testa di basalto.

 

Un paio d' anni fa parlavo di questa cosa con un' ex amica, la madre ha un pass invalidi ma lo usa lei a Roma (la famiglia non è di qui mentre lei si trova da sola nella Capitale per lavoro) per trovare più facilmente parcheggio e/o non pagare, il discorso che facevamo è che secondo lei noi romani abbiamo la pessima abitudine della doppia fila e questa è peggio del rubare il posto ai disabili

[Master7]

Un paio d' anni fa parlavo di questa cosa con un' ex amica, la madre ha un pass invalidi ma lo usa lei a Roma (la famiglia non è di qui mentre lei si trova da sola nella Capitale per lavoro) per trovare più facilmente parcheggio e/o non pagare, il discorso che facevamo è che secondo lei noi romani abbiamo la pessima abitudine della doppia fila e questa è peggio del rubare il posto ai disabili

 

il discorso della tua amica mi fa venire i brividi...per vari motivi tra cui il classico ed odioso luogo comune!

non conosco particolarmente Roma, ma immagino che come tutte le grandi città, il problema del parcheggio (strisce gialle/blu) e ZTL sia un bel guaio per coloro che escono la sera in particolare nel week; fatto sta che il tagliando H consente:

- parcheggiare su striscie gialle e blu (senza dover pagare nulla)

- transitare in ZTL / o ecopass (per chi è di Milano), se non erro bisogna comunque avvisare gli uffici preposti che monitorano il perimetro (Questura? Prefetto? boh non saprei)

- girare anche nei giorni in cui è stata deliberata la giornata "senza auto" (le famose domeniche di primavera per intenderci)

 

tutti "privilegi" che devono essere rigorosamente rispettati, e fin qui non ci sono dubbi; il problema rimane comunque un altro (purtroppo)

ci sono persone che non hanno il tagliando ma che sfruttano il pass del parente di turno, difatti sul fronte del pass:

- non è presente nome e cognome del diversamente abile

- è comunque difficile fare una multa "al figlio del possessore del pass (mettiamo caso il papà)", pertanto, a meno che non venga colto in flagrante, il furbo (verme) non credo possa essere multato (= io posso parcheggiare su un posto riservato H ed al mio ritorno, colto dal vigile, sostenere "x" motivi del tipo <<ho appena accompaganto mio padre>> oppure <<attendevo mio padre>> etc etc.

 

sul senso civico, il rispetto e l'educazione delle persone nessuno puo' vigilare, speriamo almeno che questa norma venga applicata in tutto il Paese, perchè lo reputo un buon deterrente e perchè no un buon modo per rimpinguare le casse.