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È morto "Steve Jobs"


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Hanno appena dato la notizia in radio.

Sinceramente mi dispiace davvero tanto,Steve Jobs era un grande ha saputo davvero fare la differenza nel settore.

Riposa in pace Steve ma sopratutto, grazie!

http://img147.imageshack.us/img147/5646/firmamaxpayne017md.jpg
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non ho mai avuto un prodotto apple, da possessore di xbox sono sempre stato un sostenitore di microsoft, tant'è che possiedo uno windows phone 7...

ma posso affermare con certezza che se non fosse stato per steve jobs la tecnologia a portata di mano come la conosciamo oggi avrebbe avuto più difficoltà ad approdare nelle nostre case e nei palmi delle nostre mani... è stato un gran trascinatore con i suoi discorsi e la ricerca continua della perfezione nei suoi prodotti...

spero possa riposare in pace, è morto davvero uno dei padri della tecnologia come la intendiamo oggi...

http://s18.postimg.org/6tmj7hswp/firma.png

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Anche io non possiedo alcun prodotto apple attualmente e sinceramente l'unico prodotto posseduto in passato è stato l'iphone 2g il primo modello quello che ha "davvero" rivoluzionato il telefono cellulare.

Un device arrivato dal futuro!

http://img147.imageshack.us/img147/5646/firmamaxpayne017md.jpg
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Anche io non possiedo alcun prodotto apple attualmente e sinceramente l'unico prodotto posseduto in passato è stato l'iphone 2g il primo modello quello che ha "davvero" rivoluzionato il telefono cellulare.

Un device arrivato dal futuro!

grande steve ti ricorderemo :piange: i tuoi prodotti apple troppo stupendi

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Ho pianto e sto piangendo.

 

Grazie Steve grazie di tutto :)

 

Bill Gates released a statement saying:

 

I'm truly saddened to learn of Steve Jobs' death. Melinda and I extend our sincere condolences to his family and friends, and to everyone Steve has touched through his work. Steve and I first met nearly 30 years ago, and have been colleagues, competitors and friends over the course of more than half our lives. The world rarely sees someone who has had the profound impact Steve has had, the effects of which will be felt for many generations to come. For those of us lucky enough to get to work with him, it's been an insanely great honor. I will miss Steve immensely.

 

Walt Disney Company president Bob Iger said in regards to Jobs:

 

Steve Jobs was a great friend as well as a trusted advisor. His legacy will extend far beyond the products he created or the businesses he built. It will be the millions of people he inspired, the lives he changed, and the culture he defined. Steve was such an "original," with a thoroughly creative, imaginative mind that defined an era. Despite all he accomplished, it feels like he was just getting started. With his passing the world has lost a rare original, Disney has lost a member of our family, and I have lost a great friend. Our thoughts and prayers are with his wife Laurene and his children during this difficult time.

 

Excerpts from President Barack Obama's statement:

 

Steve was among the greatest of American innovators - brave enough to think differently, bold enough to believe he could change the world, and talented enough to do it. By building one of the planet’s most successful companies from his garage, he exemplified the spirit of American ingenuity. By making computers personal and putting the internet in our pockets, he made the information revolution not only accessible, but intuitive and fun. And by turning his talents to storytelling, he has brought joy to millions of children and grownups alike. Steve was fond of saying that he lived every day like it was his last. Because he did, he transformed our lives, redefined entire industries, and achieved one of the rarest feats in human history: he changed the way each of us sees the world.

 

Mark Zuckerberg wrote on his Facebook page:

Steve, thank you for being a mentor and a friend. Thanks for showing that what you build can change the world. I will miss you.

 

American director Steven Spielberg said: "Steve Jobs was the greatest inventor since Thomas Edison. He put the world at our fingertips.

Microsoft Co-founder Paul Allen said: "We've lost a unique tech pioneer and auteur who knew how to make amazingly great products. Steve fought a long battle against tough odds in a very brave way. He kept doing amazing things in the face of all that adversity. As someone who has had his own medical challenges, I couldn't help but be encouraged by how he persevered."

 

Da Wikipedia.org

Modificato da Zhark
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Il mondo dell'informatica ha perso il personaggio principale di questo millennio, Jobs ha saputo inventare e ri-inventare Apple quando sembrava destinata a un pubblico di nicchia. Io personalmente non sono un fan di Apple, ne ho mai visto Jobs come un modello ma bisogna riconoscere che riusciva ad immaginare il futuro e a realizzarlo.

Dal mio piccolo lo ringrazio per quello che ha fatto, forse troppo per un uomo solo.

Grazie Steve

Max Power

"Ci sono 3 modi di fare le cose: il modo giusto, quello sbagliato e il modo di Max Power!" "Ma non e' sbagliato pure quello?" "Si'! Ma piu' svelto"

http://card.josh-m.com/live/mondo/MaxPowerBSD.png

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In questo momento dal mio iPad, in ogni istante con il mio iPhone e il mio iPod, tutta la mia quotidianità è con Apple e i suoi unici, geniali, ineguagliabili prodotti. E questo è grazie al genio di una persona straordinaria come Steve Jobs. Per tutto questo, grazie :whew:

http://img151.imageshack.us/img151/2647/22966iv1.png[
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Santissimo cielo, e pensare che era in carica come CEO fino a poche settimane fa. Non so cosa dire, una persona di grandissimo talento, mi chiedo in quanti sarebbero riusciti a fere quello che ha fatto lui nella sua vita. Uno dei pardi dell'informatica, e un sognatore. Che riposi in pace

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http://www.youtube.com/watch?v=8rwsuXHA7RA&feature=player_embedded

 

"Here’s to the crazy ones. The misfits. The rebels. The troublemakers. The round pegs in the square holes.

The ones who see things differently. They’re not fond of rules. And they have no respect for the status quo. You can quote them, disagree with them, glorify or vilify them.

About the only thing you can’t do is ignore them. Because they change things. They invent. They imagine. They heal. They explore. They create. They inspire. They push the human race forward.

Maybe they have to be crazy.

How else can you stare at an empty canvas and see a work of art? Or sit in silence and hear a song that’s never been written? Or gaze at a red planet and see a laboratory on wheels?

We make tools for these kinds of people.

While some see them as the crazy ones, we see genius. Because the people who are crazy enough to think they can change the world, are the ones who do."

Modificato da Quentin
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è un mito che se ne va :(

R.I.P. Steve

Grazie per tutto quello che hai fatto :)

Carlos Hathcock: il VERO "one shot one kill"

Emma Watson è la mia DEA!! Fan di Jade Raymond

XBOX LIVE TAG: FHC Devoti PSN TAG: fabiodevoti

«Sicuramente non esiste nessuna caccia come la caccia all'uomo, quelli che hanno cacciato abbastanza a lungo un uomo armato e hanno apprezzato questa esperienza, non si interesseranno mai più veramente a niente» Ernest Hemingway

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Svegliarsi la mattina con una notizia del genere non è per niente bello :(

Pur non avendo nessun prodotto Apple (e non avendo nessuna intenzione di acquistarne uno in futuro) sono davvero molto rattristato... Che sia stato un genio dell'informatica e del design, questo è impossibile negarlo.

Beh, riposa in pace Steve e grazie per il contributo che hai dato nel mondo informatico (soprattutto nella telefonia) :(

Modificato da Black Master

http://img69.imageshack.us/img69/5959/xenobladefirma.jpg || GOTY 2011:TES V Skyrim||

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E' una cosa triste pensare cosa avrebbe fatto se non fosse stato malato...........è comunque fà riflettere non poco....puoi avere tutti i soldi del mondo ma quando deve andartene non hai scampo........ :( :( :(

 

Era proprio la riflessione che volevo fare io :mrgreen:

Un genio, senza dubbio. Una gran persona, con intelligenza e capacità da sfruttare per far su una quantità di soldi così alta da non sapere dove metterli, se fossero in contanti.

Ma quando è la tua ora, puoi avere tutto... o niente. Morirai come ogni altro.

In realtà, sappiamo bene tutti quanti, che lui è GIA' immortale. Tutti a partire dalla nostra generazione sapranno chi era Steve Jobs. E queste parole le dico da uno che ha sempre disdegnato Apple.

 

L'unica cosa che mi sento di dire, è che certa gente ha preso questa persona "troppo a cuore". Non riesco proprio a leggere dei vari che lo chiamano "il maestro", che piangono per lui (Zhark nulla di personale, è un parere.) e via dicendo. Era una persona che ha semplicemente fornito dei prodotti molto validi.

Sarò io insensibile, ma continuando a pensarci, proprio non mi viene in mente nemmeno un personaggio per cui spenderei chissà quale lacrima o elogio.

http://img845.imageshack.us/img845/1911/kawam.jpg
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Era una persona che ha semplicemente fornito dei prodotti molto validi.

Sarò io insensibile, ma continuando a pensarci, proprio non mi viene in mente nemmeno un personaggio per cui spenderei chissà quale lacrima o elogio.

 

Era una persona intelligente, visionaria, mai banale, intraprendente: a mio avviso c'è solo da imparare da una persona con queste caratteristiche sia che si chiami Steve Jobs o Nunzio Garofano.

 

Questo è il suo discorso tenuto al college di Stanfoord:

 

 

Il discorso pronunciato da Steve Jobs, CEO di Apple e di Pixar il 12 giugno 2005, in occasione della cerimonia annuale per il conferimento delle lauree a Stanford

 

« Sono onorato di essere qui con voi oggi, nel giorno della vostra laurea presso una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. A dir la verità, questa è l’occasione in cui mi sono avvicinato di più ad un conferimento di titolo accademico. Oggi voglio raccontarvi tre episodi della mia vita. Tutto qui, nulla di speciale. Solo tre storie.»

 

La prima storia parla di “unire i puntini”.

 

Ho abbandonato gli studi al Reed College dopo sei mesi, ma vi sono rimasto, senza essere iscritto, per altri diciotto mesi, prima di lasciarlo definitivamente. Allora perchè ho smesso?

 

Tutto è cominciato prima che io nascessi. La mia madre biologica era laureanda ma era una ragazza-madre, perciò, decise di darmi in adozione. Desiderava ardentemente che io fossi adottato da persone laureate, così tutto fu pronto affinché ciò avvenisse alla mia nascita da parte di un avvocato e di sua moglie. All’ultimo minuto, appena nato, questi ultimi decisero che avrebbero preferito una femminuccia. Così quelli che poi sarebbero diventati i miei “veri” genitori, che allora si trovavano in una lista d’attesa per l’adozione, furono chiamati nel bel mezzo della notte e venne chiesto loro: “Abbiamo un bimbo, un maschietto, ‘non previsto’; volete adottarlo?”. Risposero: “Certamente”. La mia madre biologica venne a sapere successivamente che mia mamma non aveva mai ottenuto la laurea e che mio padre non si era mai diplomato, per questo si rifiutò di firmare i moduli definitivi per l’adozione. Tornò sulla sua decisione solo qualche mese dopo, quando i miei genitori adottivi le promisero che un giorno sarei andato all’università.

 

Infine, diciassette anni dopo ci andai. Ingenuamente scelsi un’università che era costosa quanto Stanford, così tutti i risparmi dei miei genitori sarebbero stati spesi per la mia istruzione accademica. Dopo sei mesi, non riuscivo a comprenderne il valore: non avevo idea di cosa avrei fatto nella mia vita e non avevo idea di come l’università mi avrebbe aiutato a scoprirlo. Inoltre, come ho detto, stavo spendendo i soldi che i miei genitori avevano risparmiato per tutta la vita, così decisi di abbandonare, avendo fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Ok, ero piuttosto terrorizzato all’epoca, ma guardandomi indietro credo sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Nell’istante in cui abbandonai potei smettere di assistere alle lezioni obbligatorie e cominciai a seguire quelle che mi sembravano interessanti.

 

Non era tutto così romantico al tempo. Non avevo una stanza nel dormitorio, perciò dormivo sul pavimento delle camere dei miei amici; portavo indietro i vuoti delle bottiglie di coca-cola per raccogliere quei cinque cent di deposito che mi avrebbero permesso di comprarmi da mangiare; ogni domenica camminavo per sette miglia attraverso la città per avere l’unico pasto decente nella settimana presso il tempio Hare Krishna. Ma mi piaceva. Gran parte delle cose che trovai in quel periodo sulla mia strada per caso o grazie all’intuizione si sono rivelate inestimabili più avanti. Lasciate che vi faccia un esempio:

 

il Reed College a quel tempo offriva probabilmente i migliori corsi di calligrafia del paese. Nel campus ogni poster ed ogni etichetta sui cassetti erano scritti in splendida calligrafia. Siccome avevo abbandonato i miei studi ‘ufficiali’ e pertanto non dovevo seguire le classi come previsto dal piano di studio, decisi di seguire un corso di calligrafia per imparare come riprodurre quanto di bello avevo visto là attorno. Ho imparato dai caratteri serif e sans serif, a come variare la spaziatura tra differenti combinazioni di lettere e cosa rende la migliore tipografia così grande. Era bellissimo, antico e così artisticamente delicato che la scienza non avrebbe potuto ‘catturarlo’ e trovavo ciò affascinante.

 

Nulla di tutto questo sembrava avere speranza di applicazione pratica nella mia vita, ma dieci anni dopo, quando stavamo progettando il primo computer Machintosh, mi tornò utile. Progettammo così il Mac: era il primo computer della bella tipografia. Se non avessi abbandonato gli studi, il Mac non avrebbe avuto multipli caratteri e font spazialmente proporzionate. E se Windows non avesse copiato il Mac, nessun personal computer ora le avrebbe. Se non avessi abbandonato, se non fossi incappato in quel corso di calligrafia, i computer oggi non avrebbero quella splendida tipografia che ora possiedono. Certamente non era possibile all’epoca ‘unire i puntini’ e avere un quadro di cosa sarebbe successo, ma tutto diventò molto chiaro guardandosi alle spalle dieci anni dopo.

 

Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi appaiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete… questo approccio non mi ha mai lasciato a terra e ha fatto la differenza nella mia vita.

 

La mia seconda storia parla di amore e di perdita.

 

Fui molto fortunato – ho trovato cosa mi piacesse fare nella vita piuttosto in fretta. Io e Woz fondammo la Apple nel garage dei miei genitori quando avevo appena vent’anni. Abbiamo lavorato duro e in dieci anni Apple è cresciuta da noi due soli in un garage sino ad una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. Avevamo appena rilasciato la nostra migliore creazione – il Macintosh – un anno prima e avevo appena compiuto trent’anni… quando venni licenziato. Come può una persona essere licenziata da una Società che ha fondato? Beh, quando Apple si sviluppò assumemmo una persona – che pensavamo fosse di grande talento – per dirigere la compagnia con me e per il primo anno le cose andarono bene. In seguito però le nostre visioni sul futuro cominciarono a divergere finché non ci scontrammo. Quando successe, il nostro Consiglio di Amministrazione si schierò con lui. Così a trent’anni ero a spasso. E in maniera plateale. Ciò che aveva focalizzato la mia intera vita adulta non c’era più e tutto questo fu devastante.

 

Non avevo la benché minima idea di cosa avrei fatto, per qualche mese. Sentivo di aver tradito la precedente generazione di imprenditori, che avevo lasciato cadere il testimone che mi era stato passato. Mi incontrai con David Packard e Bob Noyce e provai a scusarmi per aver mandato all’aria tutto così malamente: era stato un vero fallimento pubblico e arrivai addirittura a pensare di andarmene dalla Silicon Valley. Ma qualcosa cominciò a farsi strada dentro di me: amavo ancora quello che avevo fatto e ciò che era successo alla Apple non aveva cambiato questo di un nulla. Ero stato rifiutato, ma ero ancora innamorato. Così decisi di ricominciare.

 

Non potevo accorgermene allora, ma venne fuori che essere licenziato dalla Apple era la cosa migliore che mi sarebbe potuta capitare. La pesantezza del successo fu sostituita dalla soavità di essere di nuovo un iniziatore, mi rese libero di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita.

 

Nei cinque anni successivi fondai una Società chiamata NeXT, un’altra chiamata Pixar e mi innamorai di una splendida ragazza che sarebbe diventata mia moglie. La Pixar produsse il primo film di animazione interamente creato al computer, Toy Story, che ora è lo studio di animazione di maggior successo nel mondo. In una mirabile successione di accadimenti, Apple comprò NeXT, ritornai in Apple e la tecnologia che sviluppammo alla NeXT è nel cuore dell’attuale rinascimento di Apple. E io e Laurene abbiamo una splendida famiglia insieme.

 

Sono abbastanza sicuro che niente di tutto questo mi sarebbe accaduto se non fossi stato licenziato dalla Apple. Fu una medicina con un sapore amaro, ma presumo che ‘il paziente’ ne avesse bisogno. Ogni tanto la vita ci colpisce sulla testa cme un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l’amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a findanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite e l’unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.

 

La mia terza storia parla della morte.

 

Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: “Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, uno di questi ci avrai azzeccato”. Mi fece una gran impressione e, da quel momento, per i successivi trentatrè anni mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni volta che la risposta era “No” per troppi giorni consecutivi sapevo di dover cambiare qualcosa.

 

Ricordare che sarei morto presto è stato lo strumento più utile che abbia mai trovato per aiutarmi nel fare le scelte importanti nella vita. Perché quasi tutto – le aspettative esteriori, l’orgoglio, la paura e l’imbarazzo per il fallimento – sono cose che scivolano via di fronte alla morte, lasciando solamente ciò che è davvero importante. Ricordarvi che state per morire è il miglior modo per evitare la trappola rappresentata dalla convinzione che abbiate qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione perché non seguiate il vostro cuore.

 

Un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Effettuai una scansione alle sette e trenta del mattino che mostrava chiaramente un tumore nel mio pancreas. Fino ad allora non sapevo nemmeno cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che con ogni probabilità era un tipo di cancro incurabile e che avevo un’aspettativa di vita non superiore ai tre-sei mesi. Il mio dottore mi consigliò di tornare a casa ‘a sistemare i miei affari’, che è un modo per i medici di dirti di prepararti a morire. Significa che devi cercare di dire ai tuoi figli tutto quello che avresti potuto dire nei successivi dieci anni, in pochi mesi. Significa che devi fare in modo che tutto sia a posto, così da rendere la cosa più semplice per la tua famiglia. Significa che devi pronunciare i tuoi ‘addio’.

 

Ho vissuto con quella spada di Damocle per tutto il giorno. In seguito quella sera ho fatto una biopsia, dove mi infilarono una sonda nella gola, attraverso il mio stomaco fin dentro l’intestino, inserirono una sonda nel pancreas e prelevarono alcune cellule del tumore. Ero in anestesia totale, ma mia moglie, che era lì, mi disse che quando videro le cellule al microscopio, i dottori cominciarono a gridare perché venne fuori che si trattava una forma molto rara di cancro curabile attraverso la chirurgia. Così mi sono operato e ora sto bene.

 

Questa è stata la volta in cui mi sono trovato più vicino alla morte, e spero lo sia per molti decenni ancora. Essendoci passato, posso dirvi ora qualcosa con maggiore certezza rispetto a quando la morte per me era solo un puro concetto intellettuale:

 

nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l’unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambio della Vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo. Ora come ora ‘il nuovo’ siete voi, ma un giorno non troppo lontano da oggi, gradualmente diventerete ‘il vecchio’ e sarete messi da parte. Mi dispiace essere così drammatico, ma è pressappoco la verità.

 

Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.

 

Quando ero giovane c’era una pubblicazione splendida che si chiamava ‘The whole Earth catalogé’, che è stata una delle bibbie della mia generazione. Fu creata da Steward Brand, non molto distante da qui, a Menlo Park, e costui apportò ad essa il suo senso poetico della vita. Era la fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer, ed era fatto tutto con le macchine da scrivere, le forbici e le fotocamere polaroid: era una specie di Google formato volume, trentacinque anni prima che Google venisse fuori. Era idelista e pieno di concetti chiari e nozioni speciali.

 

Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di ‘The whole Earth catalog’, e quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e io avevo pressappoco la vostra età. Nella quarta copertina del numero finale c’era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: “Siate affamati. Siate folli”. Era il loro addio e ho sperato sempre questo per me. Ora, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova avventura, auguro questo a voi.

 

Siate affamati. Siate visionari.

 

 

Modificato da Coldfire
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Era una persona intelligente, visionaria, mai banale, intraprendente: a mio avviso c'è solo da imparare da una persona con queste caratteristiche sia che si chiami Steve Jobs o Nunzio Garofano.

 

Questo è il suo discorso tenuto al college di Stanfoord:

 

 

Il discorso pronunciato da Steve Jobs, CEO di Apple e di Pixar il 12 giugno 2005, in occasione della cerimonia annuale per il conferimento delle lauree a Stanford

 

« Sono onorato di essere qui con voi oggi, nel giorno della vostra laurea presso una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. A dir la verità, questa è l'occasione in cui mi sono avvicinato di più ad un conferimento di titolo accademico. Oggi voglio raccontarvi tre episodi della mia vita. Tutto qui, nulla di speciale. Solo tre storie.»

 

La prima storia parla di "unire i puntini".

 

Ho abbandonato gli studi al Reed College dopo sei mesi, ma vi sono rimasto, senza essere iscritto, per altri diciotto mesi, prima di lasciarlo definitivamente. Allora perchè ho smesso?

 

Tutto è cominciato prima che io nascessi. La mia madre biologica era laureanda ma era una ragazza-madre, perciò, decise di darmi in adozione. Desiderava ardentemente che io fossi adottato da persone laureate, così tutto fu pronto affinché ciò avvenisse alla mia nascita da parte di un avvocato e di sua moglie. All'ultimo minuto, appena nato, questi ultimi decisero che avrebbero preferito una femminuccia. Così quelli che poi sarebbero diventati i miei "veri" genitori, che allora si trovavano in una lista d'attesa per l'adozione, furono chiamati nel bel mezzo della notte e venne chiesto loro: "Abbiamo un bimbo, un maschietto, 'non previsto'; volete adottarlo?". Risposero: "Certamente". La mia madre biologica venne a sapere successivamente che mia mamma non aveva mai ottenuto la laurea e che mio padre non si era mai diplomato, per questo si rifiutò di firmare i moduli definitivi per l'adozione. Tornò sulla sua decisione solo qualche mese dopo, quando i miei genitori adottivi le promisero che un giorno sarei andato all'università.

 

Infine, diciassette anni dopo ci andai. Ingenuamente scelsi un'università che era costosa quanto Stanford, così tutti i risparmi dei miei genitori sarebbero stati spesi per la mia istruzione accademica. Dopo sei mesi, non riuscivo a comprenderne il valore: non avevo idea di cosa avrei fatto nella mia vita e non avevo idea di come l'università mi avrebbe aiutato a scoprirlo. Inoltre, come ho detto, stavo spendendo i soldi che i miei genitori avevano risparmiato per tutta la vita, così decisi di abbandonare, avendo fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Ok, ero piuttosto terrorizzato all'epoca, ma guardandomi indietro credo sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Nell'istante in cui abbandonai potei smettere di assistere alle lezioni obbligatorie e cominciai a seguire quelle che mi sembravano interessanti.

 

Non era tutto così romantico al tempo. Non avevo una stanza nel dormitorio, perciò dormivo sul pavimento delle camere dei miei amici; portavo indietro i vuoti delle bottiglie di coca-cola per raccogliere quei cinque cent di deposito che mi avrebbero permesso di comprarmi da mangiare; ogni domenica camminavo per sette miglia attraverso la città per avere l'unico pasto decente nella settimana presso il tempio Hare Krishna. Ma mi piaceva. Gran parte delle cose che trovai in quel periodo sulla mia strada per caso o grazie all'intuizione si sono rivelate inestimabili più avanti. Lasciate che vi faccia un esempio:

 

il Reed College a quel tempo offriva probabilmente i migliori corsi di calligrafia del paese. Nel campus ogni poster ed ogni etichetta sui cassetti erano scritti in splendida calligrafia. Siccome avevo abbandonato i miei studi 'ufficiali' e pertanto non dovevo seguire le classi come previsto dal piano di studio, decisi di seguire un corso di calligrafia per imparare come riprodurre quanto di bello avevo visto là attorno. Ho imparato dai caratteri serif e sans serif, a come variare la spaziatura tra differenti combinazioni di lettere e cosa rende la migliore tipografia così grande. Era bellissimo, antico e così artisticamente delicato che la scienza non avrebbe potuto 'catturarlo' e trovavo ciò affascinante.

 

Nulla di tutto questo sembrava avere speranza di applicazione pratica nella mia vita, ma dieci anni dopo, quando stavamo progettando il primo computer Machintosh, mi tornò utile. Progettammo così il Mac: era il primo computer della bella tipografia. Se non avessi abbandonato gli studi, il Mac non avrebbe avuto multipli caratteri e font spazialmente proporzionate. E se Windows non avesse copiato il Mac, nessun personal computer ora le avrebbe. Se non avessi abbandonato, se non fossi incappato in quel corso di calligrafia, i computer oggi non avrebbero quella splendida tipografia che ora possiedono. Certamente non era possibile all'epoca 'unire i puntini' e avere un quadro di cosa sarebbe successo, ma tutto diventò molto chiaro guardandosi alle spalle dieci anni dopo.

 

Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi appaiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete… questo approccio non mi ha mai lasciato a terra e ha fatto la differenza nella mia vita.

 

La mia seconda storia parla di amore e di perdita.

 

Fui molto fortunato – ho trovato cosa mi piacesse fare nella vita piuttosto in fretta. Io e Woz fondammo la Apple nel garage dei miei genitori quando avevo appena vent'anni. Abbiamo lavorato duro e in dieci anni Apple è cresciuta da noi due soli in un garage sino ad una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. Avevamo appena rilasciato la nostra migliore creazione – il Macintosh – un anno prima e avevo appena compiuto trent'anni… quando venni licenziato. Come può una persona essere licenziata da una Società che ha fondato? Beh, quando Apple si sviluppò assumemmo una persona – che pensavamo fosse di grande talento – per dirigere la compagnia con me e per il primo anno le cose andarono bene. In seguito però le nostre visioni sul futuro cominciarono a divergere finché non ci scontrammo. Quando successe, il nostro Consiglio di Amministrazione si schierò con lui. Così a trent'anni ero a spasso. E in maniera plateale. Ciò che aveva focalizzato la mia intera vita adulta non c'era più e tutto questo fu devastante.

 

Non avevo la benché minima idea di cosa avrei fatto, per qualche mese. Sentivo di aver tradito la precedente generazione di imprenditori, che avevo lasciato cadere il testimone che mi era stato passato. Mi incontrai con David Packard e Bob Noyce e provai a scusarmi per aver mandato all'aria tutto così malamente: era stato un vero fallimento pubblico e arrivai addirittura a pensare di andarmene dalla Silicon Valley. Ma qualcosa cominciò a farsi strada dentro di me: amavo ancora quello che avevo fatto e ciò che era successo alla Apple non aveva cambiato questo di un nulla. Ero stato rifiutato, ma ero ancora innamorato. Così decisi di ricominciare.

 

Non potevo accorgermene allora, ma venne fuori che essere licenziato dalla Apple era la cosa migliore che mi sarebbe potuta capitare. La pesantezza del successo fu sostituita dalla soavità di essere di nuovo un iniziatore, mi rese libero di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita.

 

Nei cinque anni successivi fondai una Società chiamata NeXT, un'altra chiamata Pixar e mi innamorai di una splendida ragazza che sarebbe diventata mia moglie. La Pixar produsse il primo film di animazione interamente creato al computer, Toy Story, che ora è lo studio di animazione di maggior successo nel mondo. In una mirabile successione di accadimenti, Apple comprò NeXT, ritornai in Apple e la tecnologia che sviluppammo alla NeXT è nel cuore dell'attuale rinascimento di Apple. E io e Laurene abbiamo una splendida famiglia insieme.

 

Sono abbastanza sicuro che niente di tutto questo mi sarebbe accaduto se non fossi stato licenziato dalla Apple. Fu una medicina con un sapore amaro, ma presumo che 'il paziente' ne avesse bisogno. Ogni tanto la vita ci colpisce sulla testa cme un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l'amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a findanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite e l'unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l'unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.

 

La mia terza storia parla della morte.

 

Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: "Se vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo, uno di questi ci avrai azzeccato". Mi fece una gran impressione e, da quel momento, per i successivi trentatrè anni mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni volta che la risposta era "No" per troppi giorni consecutivi sapevo di dover cambiare qualcosa.

 

Ricordare che sarei morto presto è stato lo strumento più utile che abbia mai trovato per aiutarmi nel fare le scelte importanti nella vita. Perché quasi tutto – le aspettative esteriori, l'orgoglio, la paura e l'imbarazzo per il fallimento – sono cose che scivolano via di fronte alla morte, lasciando solamente ciò che è davvero importante. Ricordarvi che state per morire è il miglior modo per evitare la trappola rappresentata dalla convinzione che abbiate qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è ragione perché non seguiate il vostro cuore.

 

Un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Effettuai una scansione alle sette e trenta del mattino che mostrava chiaramente un tumore nel mio pancreas. Fino ad allora non sapevo nemmeno cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che con ogni probabilità era un tipo di cancro incurabile e che avevo un'aspettativa di vita non superiore ai tre-sei mesi. Il mio dottore mi consigliò di tornare a casa 'a sistemare i miei affari', che è un modo per i medici di dirti di prepararti a morire. Significa che devi cercare di dire ai tuoi figli tutto quello che avresti potuto dire nei successivi dieci anni, in pochi mesi. Significa che devi fare in modo che tutto sia a posto, così da rendere la cosa più semplice per la tua famiglia. Significa che devi pronunciare i tuoi 'addio'.

 

Ho vissuto con quella spada di Damocle per tutto il giorno. In seguito quella sera ho fatto una biopsia, dove mi infilarono una sonda nella gola, attraverso il mio stomaco fin dentro l'intestino, inserirono una sonda nel pancreas e prelevarono alcune cellule del tumore. Ero in anestesia totale, ma mia moglie, che era lì, mi disse che quando videro le cellule al microscopio, i dottori cominciarono a gridare perché venne fuori che si trattava una forma molto rara di cancro curabile attraverso la chirurgia. Così mi sono operato e ora sto bene.

 

Questa è stata la volta in cui mi sono trovato più vicino alla morte, e spero lo sia per molti decenni ancora. Essendoci passato, posso dirvi ora qualcosa con maggiore certezza rispetto a quando la morte per me era solo un puro concetto intellettuale:

 

nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l'unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore invenzione della Vita. E' l'agente di cambio della Vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo. Ora come ora 'il nuovo' siete voi, ma un giorno non troppo lontano da oggi, gradualmente diventerete 'il vecchio' e sarete messi da parte. Mi dispiace essere così drammatico, ma è pressappoco la verità.

 

Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun'altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.

 

Quando ero giovane c'era una pubblicazione splendida che si chiamava 'The whole Earth catalogé', che è stata una delle bibbie della mia generazione. Fu creata da Steward Brand, non molto distante da qui, a Menlo Park, e costui apportò ad essa il suo senso poetico della vita. Era la fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer, ed era fatto tutto con le macchine da scrivere, le forbici e le fotocamere polaroid: era una specie di Google formato volume, trentacinque anni prima che Google venisse fuori. Era idelista e pieno di concetti chiari e nozioni speciali.

 

Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di 'The whole Earth catalog', e quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e io avevo pressappoco la vostra età. Nella quarta copertina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: "Siate affamati. Siate folli". Era il loro addio e ho sperato sempre questo per me. Ora, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova avventura, auguro questo a voi.

 

Siate affamati. Siate visionari.

 

 

Occhio che la parola è spoiler, non spooler :D

Modificato da Black Master

http://img69.imageshack.us/img69/5959/xenobladefirma.jpg || GOTY 2011:TES V Skyrim||

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Era una persona intelligente, visionaria, mai banale, intraprendente: a mio avviso c'è solo da imparare da una persona con queste caratteristiche sia che si chiami Steve Jobs o Nunzio Garofano.

 

Mai detto il contrario :mrgreen: dicevo semplicemente che IO non riesco ad essere né dispiaciuto né in particolar modo triste. Magari sono insensibile...

http://img845.imageshack.us/img845/1911/kawam.jpg
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Era una persona che ha semplicemente fornito dei prodotti molto validi.

 

E' molto riduttivo dire solo che ha fornito dei prodotti validi. Forse tu associ Jobs solo all'iPod e cose recenti di quel genere, ma negli anni '70 e '80 ha letteralmente gettato le basi per tantissimi aspetti dell'informatica attuale. Molte delle cose che tu usi quotidianamente, compreso il pc da cui scrivi (che sia Mac o Windows), hanno le loro radici nelle idee di Jobs.

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