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Terza guerra mondiale


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Purtroppo anche ultimamente il medioriente potrebbe essere la causa di un conflitto su vasta scala per via dell'abbattimento di un F-4 turco in volo di ricognizione, disarmato, che è stato abbattuto dall'esercito siriano. Fonte riguardante gli ultimi sviluppi dell'accaduto http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Turchia-alta-tensione-con-la-Siria-laereo-abbattuto-era-nello-spazio-internazionale_313438884508.html.

Nell'articolo viene detto che un attacco armato da parte della nato o della sola turchia è quasi improbabile, secondo il mio parere la nato sta cercando una scusante adatta per poter intervenire, anche se l'alleanza russo-cinese ha altamente sconsigliato alla controparte occidentale l'intervento armato.

 

 

Disarmato... ma chi ci crede? Tanto vale tenerlo fermo se lo devi far volare disarmato. La situazione comunque mi sembra simile alla Libia. L'occidente arma e addestra i rivoltosi per poi far insediare un governo amico, e questo abbattimento potrebbe portare a una no fly zone, che fondamentalmente vuol dire "bombardiamo come ci pare".

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Personalmente penso che una nuova guerra mondiale, nello stile delle due precedenti, non avrà mai luogo. Prima di tutto, come si faceva notare prima, la tecnologia è tale che una guerra tra potenze nucleari rende sconveniente iniziare un conflitto indipendentemente dall'esito (e cioè: anche se vinci, le conseguenze di una testata nucleare ricevuta contro sono tali da annullare tutti i vantaggi di un'eventuale vittoria e ci sono in giro così tante testate nucleari che è impossibile difendersi da tutte). E' il concetto di "MAD", mutua distruzione assicurata.

Sempre una guerra mondiale nello stile di quelle del '900 (e cioè tra potenze industrializzate) porterebbe necessariamente a una escalation nucleare. Uno dei motivi per i quali gli Stati Uniti non hanno usato l'atomica in Vietnam è perché non sapevano dove/come usarla. Essendo il Vietnam sprovvisto di un vero apparato industriale-militare la bomba sarebbe dovuta essere sganciata in una giungla, ma l'efficacia sarebbe stata probabilmente molto bassa (e questo avrebbe provocato una pubblicità pessima nei confronti della bomba, nel senso che altri avrebbero potuto pensare che la bomba non è così efficiente). Una potenza industriale, messa alle strette dopo una guerra convenzionale, userebbe le testate (basta pensare alle bombe V1 e V2 su Londra).

 

Questo, ovviamente, non esclude il moltiplicarsi di guerre circoscritte (con l'eventuale uso di armi nucleari tattiche) quando si giungerà alla fine delle risorse petrolifere. In ogni caso, questa fine di risorse, non sarà certamente una cosa che succederà in una settimana. Diminuendo il petrolio a disposizione (sì, ovviamente ci sono anche altri fattori), aumenta il prezzo, aumentando il prezzo i mercati spingono automaticamente verso altre risorse (le auto elettriche, per esempio, incominciano a diffondersi). Questo cambiamento graduale potrebbe far sì che quando il petrolio effettivamente finirà, la sua mancanza non sarà tanto traumatica come lo sarebbe se il petrolio terminasse oggi. Purtroppo il petrolio sarà sostituito da altre risorse come quelle necessarie per la costruzione di componenti elettronici e batterie.

 

Qualcuno pensava a un ritorno al colonialismo. La mia umilissima opinione è che il colonialismo non sia mai finito. La maggior parte delle risorse in Africa sono gestite da aziende Europee e Americane; così come molti paesi (incluso il nostro) altro non sono che una colonia apparentemente non tale di altri paesi o gruppi di potere. Non sempre, ma spesso, il sistema per assoggettare certi paesi e più o meno questo: il Regno Unito (Paese a caso) è ricco di patatine fritte (risorsa naturale a caso) ma sottosviluppato, con una forte instabilità politica, con scarse risorse finanziare etc... Il Burundi (notoriamente ghiotto di patatine fritte), ricco e potente, si offre gentilmente di aiutare economicamente il Regno Unito, spinto da carità cristiana e amore per il prossimo. Il Regno Unito, incredulo, accetta ben volentieri l'aiuto economico. Il Burundi, però, si assicura che l'elite politica del Regno Unito sia corrotta e manipolabile, e fa in modo che il Regno Unito spenda gran parte di quei soldi per comprare armi che servono a mantenere in vita il suo stesso regime dittatoriale. Ovviamente, essendo il Regno Unito un paese sottosviluppato, non può produrre le armi di cui necessita da solo e le compra da una azienda del Burundi stesso (o, per farla un po' meno sporca, da un paese amico del Burundi).

Arriva un giorno, qualche anno dopo, in cui il Burundi dice che avrebbe bisogno di rivedere quei soldi, che era un prestito e che adesso vorrebbe che qualcosa tornasse, tanto il Regno Unito avrà usato quei soldi per sviluppare l'economia e non ci saranno problemi. Ovviamente i problemi ci sono, perché quel che non è stato speso per comprare mezzi e addestrare la polizia segreta, è già in qualche conto privato in un paradiso fiscale. Non tutto è perduto però, perché il Regno Unito ha le patatine fritte! Il Burundi chiuderà volentieri un occhio sul prestito non restituito in cambio di una concessione ventennale di tutto lo sfruttamento delle patatine fritte del Regno Unito in esclusiva alla Burundi Patatine e Co. La Burundi Patatine e Co. comincia lo sfruttamento delle patatine fritte (che rivende nel Burundi stesso) e all'inizio sembra tutto funzionare (anche perché finalmente qualcuno nel Regno Unito lavora!), ovviamente se c'è qualcuno che dice che le patatine fritte del Regno Unito dovrebbero essere gestite da un'azienda (magari statale!) del Regno Unito stesso, lo si può sempre mettere a tacere tramite la polizia segreta di cui sopra. O semplicemente lo si ignora, o si dicono un po' di fesserie nei suoi confronti tramite qualche giornale compiacente. Alla fine della fiera, il Burundi ha dato dei soldi al Regno Unito perché questo comprasse armi da aziende del Burundi e ha messo una azienda del Burundi a gestire senza limiti di sorta una risorsa del Regno Unito. Il Regno Unito si ritrova una classe politica corrotta, senza poter gestire le risorse che ha, pieno di debiti e con danni ambientali irreparabili. Se va bene.

 

Detto questo, la prossima guerra mondiale (se mai ce ne sarà una) sarà tra i popoli e le classi dirigenti corrotte, sarà una guerra (mi auguro) senza spargimenti di sangue, una guerra in cui una parte si renderà conto di quanto sia corrotti gli altri e farà qualcosa, o l'altra parte otterrà il dominio assoluto, così come l'aristocrazia e i titolati l'avevano sul popolino nel medio evo. Non esistono gli stati, non esistono le istituzioni. Esiste solo Shell, Microsoft, Apple, General Motors, AT&T, il dollaro, Deutsche Bank e cose come il Carlyle Group.

 

Tutto questo, imo, un saluto.

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  • 2 settimane dopo...

Questo valeva 40 anni fa le tecnologie belliche si evolvono le testate tattiche moderne sono più distruttive di quelle degli anni 60 lo stesso vale per i vettori con i nuovi materiali leggeri hanno una portata superiore, al di la di questo se mai si arriverà mai ad un conflitto nucleare ci arriveremo molto lentamente prima ci saranno molte microguerre come quelle che vediamo.

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  • 2 settimane dopo...

Questo valeva 40 anni fa le tecnologie belliche si evolvono le testate tattiche moderne sono più distruttive di quelle degli anni 60 lo stesso vale per i vettori con i nuovi materiali leggeri hanno una portata superiore, al di la di questo se mai si arriverà mai ad un conflitto nucleare ci arriveremo molto lentamente prima ci saranno molte microguerre come quelle che vediamo.

 

Non sono sicuro che ti riferissi a me, in ogni caso, l'aumentata potenza e raggio d'azione (in realtà, per quel che so io, non si sono fatti significativi investimenti in questo senso) non cambia il fatto che nelle guerre moderne (caratterizzate dallo stile "guerriglia") le armi nucleari sono inutili. In Cecenia, Iraq o Palestina un bomba nucleare è assolutamente inutile. Al tempo stesso, anche una vecchia bomba è talmente distruttiva che non si può prendere in considerazione il rischio di farsi colpire. In una ipotetica guerra nucleare fra Francia e Italia (è solo un esempio assurdo), la Francia tecnologicamente più avanzata potrebbe colpire i vari obiettivi strategici e annientarli con facilità, ma se l'Italia riuscisse a far esplodere anche solo una bomba in territorio francese, per la Francia (nonostante la vittoria) la guerra sarebbe stata totalmente disastrosa. Anzi, le migliorie tecnologiche (se sono state fatte), renderebbero il rischio ancora più alto (miniaturizzazione degli ordigni, facilità di trasporto etc).

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Non sono sicuro che ti riferissi a me, in ogni caso, l'aumentata potenza e raggio d'azione (in realtà, per quel che so io, non si sono fatti significativi investimenti in questo senso) non cambia il fatto che nelle guerre moderne (caratterizzate dallo stile "guerriglia") le armi nucleari sono inutili. In Cecenia, Iraq o Palestina un bomba nucleare è assolutamente inutile. Al tempo stesso, anche una vecchia bomba è talmente distruttiva che non si può prendere in considerazione il rischio di farsi colpire. In una ipotetica guerra nucleare fra Francia e Italia (è solo un esempio assurdo), la Francia tecnologicamente più avanzata potrebbe colpire i vari obiettivi strategici e annientarli con facilità, ma se l'Italia riuscisse a far esplodere anche solo una bomba in territorio francese, per la Francia (nonostante la vittoria) la guerra sarebbe stata totalmente disastrosa. Anzi, le migliorie tecnologiche (se sono state fatte), renderebbero il rischio ancora più alto (miniaturizzazione degli ordigni, facilità di trasporto etc).

 

Tralasciando che in Italia ci sono una 90 di bombe atomiche utilizzabili dai Tornado, una guerra "aperta" non la faranno più.

Conviene destabilizzare un paese fomentando a addestrando dei rivoltosi e intervenire con la scusa di evitare stragi.

In questo modo garantisci un governo amico e tutti i benefici commerciali che ne conseguono. Assaltare all'arma bianca e issare la bandiera non va più di moda...

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