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In Coppa si andrà solo per meriti sportivi. Questa è la decisione dell'UEFA, che, al termine della videoconferenza andata in scena oggi con l'ECA, le varie leghe nazionali e FIFPRO Europe, ha stilato le linee guida per la qualificazione dei club alle Coppe europee della prossima stagione.

 

Tali linee guida, come annunciato dalla stessa UEFA in un comunicato ufficiale, "riflettono il principio che l'ammissione alle competizioni UEFA per club si basi sempre sul merito sportivo".

 

L'auspicio della UEFA nei confronti di leghe e federazioni nazionali è quello di "considerare tutte le possibili opzioni per portare a termine le più importanti competizioni nazionali che danno accesso alle competizioni UEFA". Tuttavia, "se questo risultato non fosse possibile, in particolare a causa di problemi di calendario, sarebbe preferibile che le competizioni nazionali sospese ricominciassero con un formato diverso, in modo da facilitare comunque le squadre a qualificarsi in base al merito sportivo".

 

Di seguito le linee guida dell'UEFA per quanto riguarda la qualificazione alle Coppe europee del 2020/21 "in base al merito sportivo nelle competizioni nazionali 2019/20".

 

- la procedura per la scelta dei club dovrebbe basarsi su principi obiettivi, trasparenti e non discriminatori. Le Federazioni nazionali e le leghe dovrebbero altrimenti avere la possibilità di decidere le posizioni finali nelle loro competizioni nazionali, tenendo conto delle circostanze specifiche di ciascuna competizione;

- la determinazione finale dei posti idonei per le competizioni UEFA per club dovrà essere confermata dagli organi competenti a livello nazionale.

 

L'UEFA, però, "si riserva il diritto di rifiutare o valutare l'ammissione di qualsiasi club proposto da una federazione nazionale da una competizione nazionale anticipatamente interrotta, in particolare laddove":

 

- le competizioni nazionali non siano state terminate prematuramente in base ai motivi indicati nelle presenti linee guida UEFA o sulla base di altri motivi legittimi di salute pubblica;

- i club non sono siano scelti secondo una procedura obiettiva, trasparente e non discriminatoria, e i club selezionati non possano essere considerati qualificati per merito sportivo;

- esista una percezione pubblica di ingiustizia nella qualificazione del club.

 

In sostanza le federazioni nazionali, se i campionati dovessero essere definitivamente sospesi, potranno proporre in maniera "obiettiva, trasparente e non discriminatoria", dunque basandosi sul merito sportivo, i club qualificati a Champions ed Europa League. Ma l'ultima parola spetterà all'UEFA, che avrà la facoltà di approvare o respingere i club in questione.

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Comincia anche la fase 2 per il calcio. La Serie A ha cerchiato sul calendario diverse date: il 4 maggio via libera agli allenamenti solitari, mentre per la ripresa di gruppo si va verso il 18 maggio, naturalmente con tutte le precauzioni del caso. Per le partite l'idea è quella di riprendere il campionato tra il 10 e il 12 giugno, a porte chiuse. Questo il piano pensato dalla Lega di A, che ha poi di fatto ottenuto il via libera del Governo, con il Premier Conte che ha ufficializzato le date nella conferenza di presentazione della Fase 2. Anche se, almeno sulla ripartenza dei campionati, il Presidente del Consiglio si è limitato a specificare che "il ministro Spadafora è al lavoro con le varie componenti per capire se vi sia la possibilità di riprendere i campionati",

 

Le squadre di Serie A si stanno organizzando sulla base di questo piano: le società hanno già cominciato a richiamare alla base i vari giocatori. Quelli che hanno lasciato il Paese dovranno comunque rispettare i quattordici giorni di quarantena previsti dalla legge.

 

Dopo di che sarà il momento di varare un calendario che permetta la chiusura del campionato entro luglio per lasciare poi spazio a Champions ed Europa League. Con ogni probabilità si tratterà di una Serie A lampo, con partite ogni tre giorni e rigorosamente a porte chiuse. Dove, se in tutti gli stadi o utilizzandone solo alcuni - si è parlato dell'esclusione degli impianti del Nord Italia - è tutto da vedere. La linea, però, è questa. Ripartire, perché è necessario, rispettando tutte le misure di sicurezza e, soprattutto, delineando un piano di ripresa graduale. Il tutto, a questo punto, grazie anche al benestare del Governo.

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La lunga quarantena di Cristiano Ronaldo a Madeira volge al termine. L'asso della Juventus, secondo quanto riporta 'Record', nelle prossime ore infatti dovrebbe fare ritorno in Italia.

 

Il jet privato che riporterà CR7 è atteso per martedì a Torino, da dove Ronaldo era partito subito dopo il fischio finale di Juventus-Inter lo scorso 8 marzo.

 

Vediamo se torna anche higuain

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La Juventus scalda i motori in attesa di capire se il calcio italiano potrà ripartire a pieno regime. I giocatori bianconeri, quelli rimasti in Italia durante l'emergenza, si stanno recando alla Continassa per svolgere le prime nuove sedute di allenamento individuale.

 

Il primo a varcare i cancelli del centro sportivo bianconero questa mattina è stato il gallese Aaron Ramsey, già protagonista nell'ultima sfida scudetto contro l'Inter prima della sospensione. Dopo i test medici effettuati al J Medical, dunque, è tempo di tornare a correre sui campi della cittadella della Vecchia Signora.

 

Tra oggi e domani sono attesi anche Pjanic, Cuadrado, Bentancur, Bernardeschi, Rugani, Chiellini, Bonucci, De Sciglio, Buffon e Pinsoglio per lo svolgimento delle esercitazioni personali secondo i nuovi protocolli di sicurezza.

 

Nella serata di ieri è tornato in Italia anche Cristiano Ronaldo, che dopo gli allenamenti casalinghi nella sua residenza di Madeira è atterrato nuovamente a Torino, dove dovrà osservare un periodo di isolamento pari a 14 giorni.

 

Sono invece ancora diversi gli stranieri ancora all'estero, mentre Demiral è sempre alle prese con il pesante infortunio e Dybala non ancora dichiarato guarito dal coronavirus. Soltanto successivamente, in caso di esito negativo, la Joya potrà raggiungere il resto della squadra.

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Una notizia che proprio non ci voleva. A distanza di molte settimane dall'ultimo caso registrato in Serie A, il Torino ha comunicato che uno dei suoi giocatori è risultato positivo al coronavirus .

 

"Nel corso dei primi esami medici effettuati ai calciatori del Torino FC, è emersa una positività al COVID-19. Il calciatore, attualmente asintomatico, è stato posto immediatamente in quarantena e verrà costantemente monitorato".

 

L'identità del giocatore è quindi sconosciuta, lui si trova adesso in quarantena e per il momento non ha sintomi. In queste giornate dove le squadre sono impegnate proprio con le visite mediche ai giocatori prima di poter cominciare gli allenamenti, una notizia del genere poteva anche essere nell'aria...

 

Mentre auguriamo pronta guarigione al calciatore in questione, c'è anche una domanda da porsi: questa nuova positività intaccherà adesso il programma di ripresa della Serie A?

 

 

Come comunicato dalla Juventus, i tamponi a cui si è sottoposto Paulo Dybala hanno dato esito negativo. L'argentino non è più in isolamento.

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Fiorentina, sei positivi al coronavirus: tre giocatori e tre dello staff tecnico-sanitario

 

"A seguito dei controlli di laboratorio effettuati nel pomeriggio di ieri, ACF Fiorentina comunica che sono stati identificati 3 atleti e 3 dello staff tecnico-sanitario positivi al Covid 19. La Società ha provveduto come da protocollo a proseguire l’isolamento delle persone coinvolte. Domani mattina sono previste per il resto del gruppo le viste medico sportive propedeutiche all’inizio dell’attività facoltativa sul campo".


4 casi di positività in casa Sampdoria: tre nuovi casi e una ricaduta

 

"L’U.C. Sampdoria informa che, nel corso degli esami ai quali sono stati sottoposti i calciatori, sono emersi tre nuove positività al Coronavirus-COVID-19 e un ritorno di positività. Attualmente asintomatici, gli stessi sono stati posti in quarantena e saranno costantemente monitorati come da protocollo".

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Se n'è parlato a lungo, ora è arrivata l'ufficialità: l'IFAB (l'organo preposto alla modifica delle regole del gioco del calcio) ha approvato la proposta della FIFA di aumentare a 5 il numero delle sostituzioni possibili per ogni squadra.

 

Sarà permesso, però, completare questi cambi in sole tre finestre temporali nel corso della partita: si potrà ricorrere a cinque sostituzioni in una sola volta o, in alternativa, distriburle nei tre momenti dedicati (durante l'intervallo ad esempio).

 

Si tratta di un provvedimento di natura temporanea valido dal 1 giugno al 31 dicembre 2020, atto a contrastare l'elevato dispendio fisico a cui andranno incontro le squadre nel prossimo periodo che si preannuncia infuocato e denso di partite a distanza di soli tre giorni l'una dall'altra.

 

La decisione sull'opportunità di applicare questa modifica temporanea sarà a discrezione degli organizzatori delle competizioni, mentre IFAB e FIFA decideranno successivamente se questo emendamento debba essere esteso anche ai tornei che si disputeranno nel 2021.

 

In Italia, però, i cinque cambi non sono una novità assoluta: già da qualche anno sono in vigore in Serie C con ottimi risultati e a breve potremo vederli anche in Serie A.

 

Inoltre, in relazione alle competizioni in cui è presente l'utilizzo del VAR, le federazioni potranno optare per la non adozione di questa tecnologia alla ripresa,rinunciando al suo utilizzo. In caso di continuità, le attuali linee guida del protocollo VAR rimarranno integralmente in vigore senza alcuna possibilità di modifica.

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La Lega di Serie A, durante l’assemblea in corso in videoconferenza, ha proposto la ripresa del campionato per il 13 giugno, data che è stata scelta a larga maggioranza e a svantaggio del 20 giugno.

 

TOUR DE FORCE — Visto che bisognerà chiudere tutto entro il 2 agosto per lasciare spazio a Champions ed Europa League, se davvero si ripartisse il 13 ci sarebbe spazio anche per giocare le semifinali di ritorno e la finale di Coppa Italia, che verrebbero disputate a luglio. Ricordiamo che alla fine del campionato mancano 12 giornate, più quattro recuperi: Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma.

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Il campionato adesso può ripartire davvero. Il Comitato tecnico scientifico ha validato il protocollo scritto dai consulenti medici di Federcalcio e Lega Serie A per gli sport di squadra e autorizzato gli allenamenti di gruppo. Il ministro Spadafora: "Ho trovato fastidiose le pressioni su di me quando registravamo terapie intensive piene. Ora è giusto che il calcio riparta".

 

Il testo è stato approvato, seppure con precisazioni. Intanto, permetterà alle società di iniziare ad allenarsi in gruppo: le sedute collettive sarebbero dovute riprendere già da lunedì ma il protocollo precedente era stato bocciato dai club, contrari al ritiro prolungato imposto dal testo precedente. Ora, il nuovo testo, dovrebbe consentire di evitare le due settimane di ritiro obbligatorio dentro il centro sportivo per tutto il gruppo squadra. Per garantire che il gruppo resti immunizzato, verranno effettuati regolarmente tamponi a tutti i calciatori: questa la soluzione suggerita dal protocollo.

 

La novità più attesa era il comportamento in caso di positività di un giocatore. Il Cts ha accolto anche in questo caso il protocollo: il contagiato andrà a casa, il gruppo potrà continuare ad allenarsi ma chiudendosi in ritiro blindato. La conferma è arrivata direttamente dal ministro Spadafora, al Tg2: "Abbiamo potuto permetterlo perché la situazione oggi lo consente. La Figc è stata disponibile a rivedere la sua prima proposta e ci fa piacere: ci saranno dei chiarimenti sui tempi di isolamento dei giocatori eventualmente positivi e si raccomanda che i tamponi non vadano a incidere sulla necessità della collettività".

 

Spadafora: "Il 28 maggio decideremo sul campionato"

 

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  • 2 settimane dopo...

Il campionato di Serie A ripartirà il 20 giugno. Prima però riprenderà la Coppa Italia: semifinali il 13 e il 14, la finale il 17. È l’esito dell’incontro fra governo e mondo del calcio. Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha illustrato i termini della decisione: “Riunione molto utile con tutte le componenti come avevamo detto il calcio sarebbe ripartito quando ci sarebbe stato tutte le condizioni di sicurezza e quando il Cts ci avrebbe dato tutti gli ok. Ora il Paese sta ripartendo, lo sport sta ripartendo. Il Cts ha approvato il protocollo per la ripresa agonistica e ha confermato la necessità imprescindibile della quarantena fiduciaria nel caso in cui un calciatore dovesse risultare positivo. L’altra cosa è che la necessità dei tamponi previsti per i calciatori che non deve in nessun modo ledere le necessità di tutti i cittadini italiani e senza vie preferenziali di nessun tipo. Ho chiesto alla Federcalcio che cosa si farebbe qualora riprendesse il campionato e tornasse l’emergenza sanitaria. La Figc mi ha assicurato che esiste una piano B e C, playoff-playout e cristallizzazione della classifica. Io personalmente mi auguro che si possa dare un segnale positivo a tutto il Paese con le partite della Coppa Italia. Che andrebbe in chiaro: sarebbe una ripartenza da tre importanti competizioni a beneficio di tutti quanti gli italiani”.

 

I diritti tv — Spadafora parla anche di una possibile apertura di Sky: non si tratterebbe di una diretta gol in chiaro, ma comunque di una parziale offerta accessibile a tutti: "Sono in corso anche contatti con i broadcaster, il mio auspicio è che ci sia un segnale da parte di Sky, le prime interlocuzioni sono state positive".

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Ecco il calendario completo di A:

 

RECUPERI SESTA DI RITORNO — Sabato 20 giugno ore 19.30 Torino-Parma, ore 21.45 Verona-Cagliari. Domenica 21 giugno ore 19.30 Atalanta-Sassuolo, ore 21.45 Inter-Sampdoria.

 

OTTAVA DI RITORNO — Lunedì 22 giugno ore 19.30 Lecce-Milan e Fiorentina-Brescia, ore 21.45 Bologna–Juventus. Martedì 23 giugno ore 19.30 Verona-Napoli e Spal-Cagliari, ore 21.45 Genoa-Parma e Torino-Udinese. Mercoledì 24 giugno ore 19.30 Inter-Sassuolo, ore 21.45 Atalanta-Lazio e Roma-Sampdoria.

 

NONA DI RITORNO — Venerdì 26 giugno ore 21.45 Juventus-Lecce. Sabato 27 giugno ore 17.15 Brescia-Genoa, ore 19.30 Cagliari-Torino, ore 21.45 Lazio-Fiorentina. Domenica 28 giugno ore 17.15 Milan-Roma, ore 19.30 Napoli-Spal, Sampdoria-Bologna, Sassuolo-Verona e Udinese-Atalanta, ore 21.45 Parma-Inter.

 

DECIMA DI RITORNO — Martedì 30 giugno ore 19.30 Torino-Lazio, ore 21.45 Genoa-Juventus. Mercoledì 1 luglio 2020 ore 19. 30 Bologna-Cagliari e Inter-Brescia, ore 21.45 Fiorentina-Sassuolo, Verona-Parma, Lecce-Sampdoria e Spal-Milan. Giovedì 2 luglio ore 19.30 Atalanta-Napoli, ore 21.45 Roma-Udinese.

 

UNDICESIMA DI RITORNO — Sabato 4 luglio ore 17.15 Juventus-Torino, ore 19.30 Sassuolo-Lecce, ore 21.45 Lazio-Milan. Domenica 5 luglio ore 17.15 Inter-Bologna, ore 19.30 Brescia-Verona, Cagliari-Atalanta, Parma-Fiorentina, Sampdoria-Spal e Udinese-Genoa, ore 21.45 Napoli-Roma.

 

DODICESIMA DI RITORNO — Martedì 7 luglio ore 19.30 Lecce-Lazio, ore 21.45 Milan-Juventus. Mercoledì 8 luglio ore 19.30 Fiorentina-Cagliari e Genoa-Napoli, ore 21.45 Atalanta-Sampdoria, Bologna-Sassuolo, Roma-Parma e Torino-Brescia. Giovedì 9 luglio ore 19.30 Spal-Udinese, ore 21.45 Verona-Inter.

 

TREDICESIMA DI RITORNO — Sabato 11 luglio ore 17.15 Lazio Sassuolo, ore 19.30 Brescia-Roma, ore 21.45 Juventus-Atalanta. Domenica 12 luglio ore 17.15 Genoa-Spal, ore 19.30 Cagliari-Lecce, Fiorentina-Verona, Parma-Bologna e Udinese-Sampdoria, ore 21.45 Napoli-Milan. Lunedì 13 luglio ore 21.45 Inter-Torino.

 

QUATTORDICESIMA DI RITORNO — Martedì 14 luglio ore 21.45 Atalanta-Brescia. Mercoledì 15 luglio ore 19.30 Bologna-Napoli, Milan-Parma e Sampdoria Cagliari. Ore 21.45 Lecce-Fiorentina, Roma-Verona, Sassuolo-Juventus e Udinese-Lazio. Giovedì 16 luglio ore 19.30 Torino-Genoa, ore 21.45 Spal-Inter.

 

QUINDICESIMA DI RITORNO — Sabato 18 luglio ore 17.15 Verona-Atalanta, ore 19.30 Cagliari-Sassuolo, ore 21.45 Milan-Bologna. Domenica 19 luglio ore 17.15 Parma-Sampdoria, ore 19.30 Brescia-Spal, Fiorentina-Torino, Genoa-Lecce e Napoli Udinese. Ore 21.45 Roma-Inter. Lunedì 20 luglio ore 21.45 Juventus-Lazio.

 

SEDICESIMA DI RITORNO — Martedì 21 luglio ore 19.30 Atalanta-Bologna, ore 21.45 Sassuolo-Milan. Mercoledì 22 luglio ore 19.30 Parma-Napoli. Ore 21.45 Inter-Fiorentina, Lecce-Brescia, Sampdoria-Genoa, Spal-Roma e Torino-Verona. Giovedì 23 luglio ore 19.30 Udinese-Juventus, ore 21.45 Lazio-Cagliari.

 

DICIASSETTESIMA DI RITORNO — Tutti gli orari sono da definire. Il programma: Bologna-Lecce, Brescia-Parma, Cagliari-Udinese, Genoa-Inter, Verona-Lazio, Juventus-Sampdoria, Milan-Atalanta, Napoli-Sassuolo, Roma-Fiorentina, Spal-Torino.

 

DICIOTTESIMA DI RITORNO — Tutti gli orari sono da definire. Il programma: Cagliari-Juventus, Fiorentina-Bologna, Verona-Spal, Inter-Napoli, Lazio-Brescia, Parma-Atalanta. Sampdoria-Milan, Sassuolo-Genoa, Torino-Roma, Udinese-Lecce.

 

DICIANNOVESIMA DI RITORNO — Tutte le partite si dovrebbero giocare il 2 agosto alle 21.45. Il programma: Atalanta-Inter, Bologna-Torino, Brescia-Sampdoria, Genoa-Verona, Juventus-Roma, Lecce-Parma, Milan-Cagliari, Napoli-Lazio, Sassuolo-Udinese, Spal-Fiorentina.

Modificato da AngelDevil

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Rivoluzione in Serie A. Seguendo le indicazioni della FIFA, già peraltro adottate anche in Bundesliga, la FIGC ha deliberato l'ok definitivo alle cinque sostituzioni per squadra durante ogni partita fino al termine della stagione 2019/20.

 

Nel comunicato diramato dalla Federcalcio viene consetita l'effettuazione di cinque cambi, ma al massimo con tre interruzioni della gara. Proprio come già avviene in Germania. Il tutto oltre all'intervallo tra i due tempi ed una quarta interruzione consentita in caso di tempi supplementari.

 

Se le due squadre effettueranno una sostituzione nello stesso momento della partita questa verrà considerata un'interruzione utilizzata per il cambio da entrambe le squadre.

 

La nuova norma, ovviamente, è tesa a salvaguardare la salute dei calciatori e permettere una maggiore rotazione in vista di un proprio tour de force che attende le squadre di Serie A dal 20 giugno fino al 2 agosto, data in cui è prevista la fine del campionato 2019/20.

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Una frattura ormai insanabile: Mario Balotelli si appresta a salutare la sua Brescia a nemmeno un anno dal suo arrivo. Secondo quanto riporta gazzetta.it, infatti, Cellino ha dato mandato al suo legale di far partire l'iter per la risoluzione del contratto per giusta causa nei confronti del numero 45. Il motivo? Le tante assenze ingiustificate agli allenamenti di fine maggio.

 

E una parziale conferma arriva dalle parole del suo tecnico, Diego Lopez, che in un'intervista al Corriere della Sera spiega: "Nella vita contano i fatti, non le parole. Siamo quello che facciamo, non quello che diciamo o scriviamo. La verità qui è una sola: la squadra ha preso una strada, Mario un'altra. Pensavo che giocando nella sua città potesse dare tanto. Aveva tanto da dare, ma doveva fare di più, molto di più. Quindi è normale che sia deluso. Per Mario mi sono speso molto, ma da lui pretendevo e pretendo altrettanto. I suoi compagni hanno fatto un percorso che lui non ha fatto. Era facoltativo, va bene, ma il gruppo ha preso una strada e lui un'altra. Su Zoom, durante la quarantena, non si è fatto vedere. Ultima chance della carriera? Non lo so, ha ancora 30 anni, non 40. Dipende da lui. E' padrone del suo dstino. Ma così, no. Serve un'altra testa".

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Finalmente torna il calcio giocato. Oggi è il grande giorno di Juventus-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia con cui riparte il pallone italiano. Appuntamento stasera alle 21.

 

Niente tempi supplementari, subito calci di rigore. Juventus-Milan di stasera sarà la prima partita con le novità regolamentari decise mercoledì. Tra queste anche la possibilità di effettuare fino a cinque sostituzioni per ogni squadra, purché concentrate in un massimo di tre interruzioni alla partita.

 

Non so proprio che partita sarà! Voi che ne pensate? anche per il campionato

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