Vai al contenuto

Patrice Désiltes, Ubisoft e le sue politiche copy paste


Messaggi raccomandati

Non ho trovato nulla a riguardo nella home e tanto meno nel forum, vi propongo quindi un articolo in forma tradotta di un paio di giorni fa che mi ha lasciato alquanto perplesso. Spero anche che la sezione sia la più idonea per la discussione.

 

Detto questo alcuni di voi forse si ricorderanno di questa notizia che riguardava Patrice Désilets, ex creative diretor di Ubisoft Montreal: LINK news del 2010. Anche se non sembrava avesse chi sa che peso all'epoca, del resto pure io ho ignorato la news :P , gli avvenimenti di questa settimana mi hanno fatto ricredere, ma andiamo per ordine.

 

Il canadese, come molti fan sotto di voi sicuramente sapranno, era il papà di Prince of Persia e Assassin's Creed che dopo aver sentito i piani di sviluppo che il pubblisher aveva in mente, tra cui rendere la nota serie di AC un titolo a cadenza annuale e con pesanti modifiche nella storyline originale, e che soprattutto andavano contro la sua visione ha deciso di aprire assieme ad altri colleghi del settore un nuovo studio, sempre a Montreal e con THQ dietro. Purtroppo però sappiamo tutti come è andata (ecco il link della notizia originale come remainder: Link de "THQ è morta, lunga vita ai giochi THQ!" ) è lo studio THQ Montreal fu comprata proprio da Ubisoft. Mi domando come si dovesse sentire Patrice e il suo team dopo essere rifiniti nelle grinfie dello studio che due anni prima avevano abbandonato. :mellow: Comunque sia questa era solo il riassunto della storia prima degli eventi di questa settimana e propongo quindi l'articolo originale di Giga Games tradotto in italiano:

 

 

Ubisoft e Patrice Désilets semplicemente non riescono ad andare d'accordo. Dopo il suo ritiro nel 2010, il canadese ha di nuovo abbandonato l'editore - ma questa volta non del tutto volontariamente.

 

http://media2.giga.de/2013/05/desilets-meme.jpg

 

 

"Dopo la sua prima partenza da Ubisoft il direttore creativo dei primi due Assassin Creed è stato assunto da THQ. L'editore però è notoriamente andato in banca rotta e Ubisoft comprò la THQ Studio Montreal durante la procedura di insolvenza. Nonostante tutte le controversie in passato entrambi erano d'accordo di voler lavorare di nuovo insieme.

 

Ma ora Ubisoft ha mostrato la porta a Désilets. Apparentemente il canadese aveva altre idee per lo studio ed è stato successivamente licenziato. In un comunicato (via Kotaku) ha rivelato che non è soddisfatto di questa decisione:

 

ENG: "Contrary to any statements made earlier today,

this morning I was terminated by Ubisoft. I was notified of this termination in person,

handed a termination notice and was unceremoniously escorted out of the building

by two guards without being able to say goodbye to my team

or collect my personal belongings.

 

This was not my decision.

 

Ubisoft’s actions are baseless and without merit.

I intend to fight Ubisoft vigorously for my rights,

for my team and for my game.

 

 

ITA: "Contrariamente a tutte le dichiarazioni fatte Prima di oggi,

questa mattina son stato licenziato da Ubisoft. Sono stato informato di questa cessazione di lavoro in persona,

mi è stato consegnato un avviso di cessazione per poi senza tanti complimenti venir scortato fuori

dall'edificio da due guardie senza la possibilità di dire addio alla mia squadra

o di raccogliere i miei effetti personali.

 

Questa non è stata la mia decisione.

 

Le azioni di Ubisoft sono prive di fondamento e senza merito.

Ho intenzione di lottare vigorosamente contro la Ubisoft per i miei diritti,

per la mia squadra e per il mio gioco

(che presumo fosse il titolo "1666", n.d. ADE)"

 

 

Désilets presso THQ Montreal stava lavorando su un progetto chiamato 1666.

 

http://www.blogcdn.com/www.joystiq.com/media/2012/03/londonfire530.jpg

(L'unico concept art mai pubblicato del gioco a quanto sappia! n.d. ADE)

 

Ubisoft non ha ancora commentato nulla sullo stato del gioco, si vocifera però che fu stato cancellato."

 

 

...assieme ad Underdog presumo. È ormai noto che su Assassin's Creed 3 ci hanno lavorato almeno otto studios diversi all'interno di Ubi e solo per poter garantire la cadenza annuale. Non mi vien quindi difficile credere che l'editore volesse a tutti costi spremere ancor di più la sua serie principale a discapito di nuove ip. Quello che mi lascia ancor più perplesso è il comportamento che la Ubi ha avuto contro il suo stesso ex dipendente, anche se dall'altra parte c'è anche da dire che conosciamo soltanto un lato della storia. In ogni modo è diventato palese come la Ubi sia intenta a voler creare titoli copia e incolla dal basso costo di sviluppo e massimizzare cosi i guadagni, esattamente come Activision sta già facendo con Call of Duty, EA che si presume farà lo stesso con Battlefield e in che in passato ha già fatto con altre serie e che la MS si sta preparando a fare con Halo, ma quest'ultimo è solo una voce e non una certezza.

 

Onestamente non me ne potrebbe fregare più di tanto visto che sono comunque belle serie, potrei fare un discorso confrontando il rapporto qualità-prezzo, ma l'usato esiste anche per questo. ;) La cosa che mi fa nauseare è che certi titoli vengono creati a discapito di altre ip o della creatività di chi in passato ci ha messo il sangue. Sento molte cose negative poi sui titoli MMO, f2p o titoli kickstarter ma queste categorie di giochi nascono proprio perché cosi gli sviluppatori non sono più costretti a dover star dietro a editori sempre più infidamente avidi. Se tutte le software house si facessero limitare dagli publisher piccole perle come

o
non sarebbero mai nate. Dall'altra parte senza i fondi dei publisher titoli come Alice Madness Returnes e Brütal Legend (due dei miei titoli preferiti che la 360 ha da offrire) solo difficilmente avrebbero visto la luce del giorno.

 

Voi cosa ne pensate di queste nuove politiche che ora anche la Ubisoft sta abbracciando? Porteranno alla desertificazione dei generi e a gameplay sempre più identici tra loro, specie nell'ambito dei titoli AAA, o questa visione è troppo pessimista e giochi sempre più complessi e profondi non mancheranno all'appello?

  • Upvote 1

MarcDesign | The crazy art of creative minds

Link al commento
Condividi su altri siti

Ritengo che potranno uscire altri giochi con profondità e giocabilità degne del passato, per poi scadere nella più assoluta mediocrità una volta avuto successo ed uscito il seguito.

Questa è proprio la maggior piaga che affligge la corrente generazione, unita alla questione dlc. Sembra che i publisher non possano far a meno di rendere il gioco più appettibile al maggior numero di persone, consci del fatto che coloro che hanno acquistato il primo prenderanno il seguito a prescindere e che dunque sia sempre meglio attrarre nuovi giocatori al fine di guadagnare di più.

Ora, sebbene questa strategia sembrerebbe orientata esclusivamente al breve e non al lungo periodo, in quanto i fan delusi non dovrebbero acquisire nuovamente un ulteriore seguito, nei fatti non è così, in quanto gran parte dei consumatori è essenzialmente stupido, basti vedere lo scempio fatto con Assassin Creed e, ciò nonostante, il numero di giocatori pronto ad acquistare il successivo episodio che a breve uscirà.

Modificato da Gray
Link al commento
Condividi su altri siti

sarà pure scontato ma il problema è tutto nei soldi..finchè AC venderà la Ubi lo spremerà a dovere doverosamente, quando il titolo sarà inflazionato e avrà perso charme allora faranno un pensierino su riassumere direttori creativi capaci di sfronare qualcosa di magnifico e nuovo..per il momento AC vende benissimo così..per cui chi glie lo fa fare di sperimentare..

Faccio un esempio

Prince of Persia era stato già inflazionato nella generazione precedente, hanno pensato di assumere qualcuno di creativo per sfornare qualcosa di nuovo, esce Prince of Persia Prodigy (quelloin cell-shading) non è il classico Pop e non ha venduto come i precedenti (io l'ho trovato fantastico! mi è piaciuto molto davvero e speravo nel seguito), il risultato è che 2 anni dopo hannp buttato fuori un sand of the time masvherato da nuovo gioco ritornando al classico stile e classico gameplay..

 

cioè il discorso è che loro fanno giochi per vendere..non per passione, finquando la mediocrità (nel caso di Pop) o il solito (nel caso di AC,CoD eccecc) stravende perchè investire sul nuovo? Per loro è una spesa inutile..per noi no XD

http://card.josh-m.com/live/mondo/RacyMafra.png
Link al commento
Condividi su altri siti

Bellissima discussione, l'uomo che è stato licenziato è anche il padre della serie splinter cell e uno degli uomini che ha portato Ubisoft al colosso che è ora , riguardo al suo licenziamento in bianco bisogna vedere le motivazioni di Ubisoft prima di giudicare, Ubisoft è famosa per portare innovazione anche se negli ultimi anni si è fatta contagiare dalla sindrome dei cloni, serie come splinter cell e ghost recon hanno cambiato anima per raccogliere una fetta di utenti maggiori scontentando ovviamente i fan più sfegatati...

Personalmente considero Ubisoft un grande marchio che potenzialmente può diventare il primo publisher nel mondo, Activision vive di call of duty mentre ea sta affogando nelle perdite, Ubisoft ha un grande potenziale speriamo che non si scordi di noi hardcore gamers.

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Crea Nuovo...