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Il topic del "lavoro".


Rosafante_pigmeo

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mettiamola così...non andrei nemmeno a fare il banchiere se mi dessero 25 euro per 8 ore... e se mi proponessero una cosa del genere, in nero o no, manderei la polizia a cercarli...Proporre una cifra del genere è un insulto...ma sei sicuro? stento a crederci...(ho lavorato in bar, in nero e sotto contratto e ho pure molti amici che lavorano nel campo)

 

 

Mmmmh qui, se intendi BARISTA, cercano solo gente con esperienza. Quindi il giro è sempre quello. Se intendi come cameriere, tutto in nero, contratto forse lo trovi come long drink nel menù. E la media è di 25-30euro a notte mance escluse....

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Mmmmh qui, se intendi BARISTA, cercano solo gente con esperienza. Quindi il giro è sempre quello. Se intendi come cameriere, tutto in nero, contratto forse lo trovi come long drink nel menù. E la media è di 25-30euro a notte mance escluse....

intendo caffè e cappuccini XD...magari in gelateria...

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hai provato con il classico ma poco remunerativo portapizze o ripetizioni??

 

Provato. Ho già lasciato il biglietto con l'annuncio un po' ovunque per la mia città e se non mi chiama nessuno andrò ad espandermi. Per il momento ho ricevuto un'offerta di lavoro da Fnac, che mi vuole vedere domani mattina. Speriamo il colloquio vada bene. Cosa consigliate come abbigliamento? Io pensavo "niente eleganteria eccessiva", felpa senza troppe scritte e ghirigori e jeans. Voi che dite?

 

Ma vuoi studiare e lavorare contemporaneamente? Come mai cerchi solo part-time?

 

Vorrei xD o almeno, ci sto provando. Ma tanto a studiare non ce la faccio. Sono stufo. E lo avevo detto ai miei! Ma loro no! "Vai all'università" ^^ ormai la retta è pagata, l'ambiente mi fa schifo e ribadisco, sono STUFO di studiare... farò passare l'anno tra lavori un po' a **** sperando poi di trovare un full-time. Per i vari "ah se avessi studiato ai tempi" ci penserò quando avrò 40 anni. Adesso ne ho quasi 20 e voglio avere un cacchio di reddito mio. Tanto vivo a casa con i miei (chi in questo momento di crisi farebbe il passo di andarsi a ficcare da solo senza sapere come andrà?), non ho spese, non pago nulla, anche 300-400 euro al mese direi che me li godo oltremodo ^^

http://img845.imageshack.us/img845/1911/kawam.jpg
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Vorrei xD o almeno, ci sto provando. Ma tanto a studiare non ce la faccio. Sono stufo. E lo avevo detto ai miei! Ma loro no! "Vai all'università" ^^ ormai la retta è pagata, l'ambiente mi fa schifo e ribadisco, sono STUFO di studiare... farò passare l'anno tra lavori un po' a **** sperando poi di trovare un full-time. Per i vari "ah se avessi studiato ai tempi" ci penserò quando avrò 40 anni. Adesso ne ho quasi 20 e voglio avere un cacchio di reddito mio. Tanto vivo a casa con i miei (chi in questo momento di crisi farebbe il passo di andarsi a ficcare da solo senza sapere come andrà?), non ho spese, non pago nulla, anche 300-400 euro al mese direi che me li godo oltremodo ^^

 

Consiglio spassionato...cerca di laurearti, sono fermamente convinto che investire nell'istruzione sia sempre utile.

Se ti va male con gli studi ti metti a fare l'idraulico o il falegname, che sono attività artigiane molto ben remunerate!

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Consiglio spassionato...cerca di laurearti, sono fermamente convinto che investire nell'istruzione sia sempre utile.

Se ti va male con gli studi ti metti a fare l'idraulico o il falegname, che sono attività artigiane molto ben remunerate!

 

Un consiglio che non mi ha dato nessuno ^^

 

http://img845.imageshack.us/img845/1911/kawam.jpg
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Personalmente capisco la tua situazione Diablo.

Io mi sono mosso in questo modo: finito il liceo non avevo necessari stimoli per proseguire immediatamente gli studi, così parlandone con i miei (che comunque mi hanno consigliato ovviamente di iscrivermi all'università, ma lasciandomi comunque la libertà di scegliere per me) ho alla fine deciso di provare a lavorare.

Ho passato due anni a vivere sulla mia pelle per la prima volta il mondo del lavoro, con esperienze tutto sommato positive ed istruttive: ho fatto il barista, il cameriere e, per praticamente un anno, il compositore floreale per una compagnia di Wedding Planners (lavoro che mi ha portato a viaggiare per tutta Italia e due-tre volte anche in Europa; mai visto Wedding Planners su Sky? Lavoravo per quei due signori).

Dopo questi due anni, alla fine di quest'estate, mi sono deciso ad iscrivermi al corso di laurea in Informatica, spinto da nuovi stimoli.

Tutto questo per dirti che sicuramente lavorare per chi non l'hai mai fatto è una cosa "elettrizzante" e che soprattutto porta ad avere soldi propri in tasca, cosa che col tempo e poi difficile non avere più. Quindi personalmente ti consiglio di cercare si lavoro ma non chiudere a prescindere e definitivamente la porta dell'università.

http://img189.imageshack.us/img189/746/firmaonepiece016wm.jpg
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Un consiglio che non mi ha dato nessuno ^^

Guarda, una volta a lezione di economia del lavoro mi hanno fatto vedere un grafichino con la curva delle retribuzioni di un laureato e di un diplomato.

 

Il diplomato accumula 5 anni di vantaggio nei confronti del laureato, ma ha una crescita delle retribuzioni più lenta rispetto a quella del laureato, che ovviamente entra nel mercato 5 anni dopo (teoricamente).

 

Se una volta laureato riesci a far sì che la tua curva della retribuzione sia più elevata rispetto a quella del diplomato, entro tot anni avrai ripagato l'investimento iniziale.

 

Ovviamente questa è una semplificazione ideale, visto che in Italia non sempre è così.

 

Resta il fatto che credo che non è detto che tutti debbano per forza laurearsi e fare lavori super pagati, è fisiologico che solo una parte della popolazione riesca a raggiungere le posizioni apicali della società.

 

Io per esempio, come ti ho detto, se avessi un domani dei problemi non avrei nessuna remore a fare l'idraulico, non me l'ha mica detto il medico che devo fare il consulente direzionale.

 

Sempre considerando la mia storia personale, adesso sto facendo un lavoro, ma sto anche cercando di entrare nell'industria dell'entertainment, semplicemente perchè mi piacerebbe unire la mia passione per i vg con il lavoro (è quello a cui un pò tutti aspirano)...il tutto a scapito probabilmente di retribuzione e carriera rispetto al mio impiego attuale.

 

Spero di aver articolato un pò meglio il pensiero espresso prima, visto che sembrava banale :mrgreen:

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cut

 

 

cut

 

Il primo è un pensiero che mi piace. Molto pratico e di una persona che ha vissuto così come vorrei fare ora io. Non dico tanto, uno, due anni senza pensare a studiare. Tutti mi hanno detto "no no che poi non ci torni più a studiare", ma io sono convinto che invece ritroverei quella voglia che ora ho perso.

 

Il secondo invece mi piace già più di prima xD molto più articolato e meno ovvio del solito "laureati che vai meglio" ^^

http://img845.imageshack.us/img845/1911/kawam.jpg
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Guarda, una volta a lezione di economia del lavoro mi hanno fatto vedere un grafichino con la curva delle retribuzioni di un laureato e di un diplomato.

 

Il diplomato accumula 5 anni di vantaggio nei confronti del laureato, ma ha una crescita delle retribuzioni più lenta rispetto a quella del laureato, che ovviamente entra nel mercato 5 anni dopo (teoricamente).

 

Se una volta laureato riesci a far sì che la tua curva della retribuzione sia più elevata rispetto a quella del diplomato, entro tot anni avrai ripagato l'investimento iniziale.

 

Ovviamente questa è una semplificazione ideale, visto che in Italia non sempre è così.

 

 

Secondo me, Oggi in Italia un diplomato puo' ambire ad una carriera che puo' portarlo ad un avanzamento per via orizzontale e non verticale come potrebbe avvenire ad un laureato; all'estreo magari esiste un po' di meritocrazia!! si predilige l'efficienza e l'efficacia di una risorsa, quindi quanto un dipendente puo' dare all'azienda, in questo modo modo si viene premiato con bonus/benefit o promozioni; in Italia abbiamo un mondo lavorativo odiosamente statico (il lavoro a tempo indeterminato fa popolare le aziende di fannulloni tranquilli del proprio salario mensile) mentre in altri paesi è proprio l'elasticità lavorativa e la spinta a lavorare per obiettivi che permettono ad una persona di essere motivata ed a produrre di piu'... :rolleyes:

 

<<Al mondo esistono due categorie di persone: i cattivi e i molto cattivi. Noi abbiamo deciso di chiamare buoni i cattivi, e cattivi i molto cattivi. I problemi dell'umanità nascono quì.>> FRITZ LANG
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Il primo è un pensiero che mi piace. Molto pratico e di una persona che ha vissuto così come vorrei fare ora io. Non dico tanto, uno, due anni senza pensare a studiare. Tutti mi hanno detto "no no che poi non ci torni più a studiare", ma io sono convinto che invece ritroverei quella voglia che ora ho perso.

 

Il secondo invece mi piace già più di prima xD molto più articolato e meno ovvio del solito "laureati che vai meglio" ^^

Fare un anno di lavoro è pur sempre un'esperienza...nei paesi stranieri è molto usato il famoso "anno sabbatico", dove un ragazzo di solito intraprende un viaggio o va a lavorare all'estero, insomma compie un'esperienza prima di intraprendere il percorso di studi universitario.

 

L'unica cosa è che fare un anno di lavoro "a caso", come mi sembra tu stia cercando di fare, può essere sì un'esperienza positiva, ma corre il rischio di rivelarsi una perdita di tempo.

 

 

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Ormai qui in Italia il lavoro si basa sull'esperienza e non più sui meriti scolastici; un mio prof mi ha detto che gli è capitato di vedere un laureato scartato e vedere l'assunzione di una persona con il diploma in quanto aveva già esperienza di 5 anni sul lavoro mentre il laureato era appena uscito dall'università e nn aveva nessuna esperienza. Giusto ieri sono andato a cercare un lavoretto in una agenzia e su tutti gli annunci esposti cercavano personale con esperienza nel campo. Ho sentito che qui in Italia c'è una carenza di circa 140000 tecnici forse in questo campo ci sono più possibilità di trovare lavoro

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Ormai qui in Italia il lavoro si basa sull'esperienza e non più sui meriti scolastici; un mio prof mi ha detto che gli è capitato di vedere un laureato scartato e vedere l'assunzione di una persona con il diploma in quanto aveva già esperienza di 5 anni sul lavoro mentre il laureato era appena uscito dall'università e nn aveva nessuna esperienza. Giusto ieri sono andato a cercare un lavoretto in una agenzia e su tutti gli annunci esposti cercavano personale con esperienza nel campo. Ho sentito che qui in Italia c'è una carenza di circa 140000 tecnici forse in questo campo ci sono più possibilità di trovare lavoro

 

Non è possibile generalizzare, bisogna anche considerare il tipo di lavoro e la laurea...ci sono posizioni per cui è semplicemente il punto di partenza, per cui se non sei laureato non puoi neanche fare domanda.

 

Oppure ci sono carriere in cui puoi iniziare da diplomato, ma arrivato ad un certo punto non puoi più salire perchè ti manca il titolo di studio.

 

E' ovvio che se uno si laurea in scienze dell'aperitivo poi non deve venire a lamentarsi che "non trova lavoro".

 

La cosa brutta dell'Italia è che rischi di rimanere incastrato con gli stage, che sono veramente utilizzati in maniera indegna spesso e volentieri.

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Non è possibile generalizzare, bisogna anche considerare il tipo di lavoro e la laurea...ci sono posizioni per cui è semplicemente il punto di partenza, per cui se non sei laureato non puoi neanche fare domanda.

 

Oppure ci sono carriere in cui puoi iniziare da diplomato, ma arrivato ad un certo punto non puoi più salire perchè ti manca il titolo di studio.

 

E' ovvio che se uno si laurea in scienze dell'aperitivo poi non deve venire a lamentarsi che "non trova lavoro".

 

La cosa brutta dell'Italia è che rischi di rimanere incastrato con gli stage, che sono veramente utilizzati in maniera indegna spesso e volentieri.

 

Col caxxo, scusa eh, ma sempre di laurea parliamo. Se scienze dell'aperitivo non vale come ingegneria del corno allora la meritocrazia scende a zero ed entriamo in clima della legge della laurea più forte. E mi sembra abbastanza una cagnata, non studio una vita intera aperitivi se al centro dei gatti prendono l'ingegnere al posto mio SOLO perchè ingegnere.

 

Ah, comunque, parlando del fatto "necessaria esperienza lavorativa"....è una carognata degna di questo Paese, ho molti amici laureati che non vengono assunti perchè senza esperienza lavorativa. La cosa è abbastanza non-sense. Gli unici che conosco che hanno trovato subito lavoro sono stati diversi ingegneri meccanici e chirurghi. Per il resto, esperienza lavorativa richiesta. E io studio per la patria perchè, in effetti, dovrei amarla.

 

 

 

Tra l'altro, se mi permettono di studiare.

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Piccola parentesi sul famoso problema laurea-lavoro.

 

Se su 100 posti di lavoro ce ne sono 80 da idraulico, operaio, falegname, muratore, cassiere e tutti gli altri lavori in cui di norma non serve una laurea( Non per questo sono lavori di serie b sia chiaro). Se la matematica non è un opinione ne rimangono 20 liberi da avvocato, notaio, ingegnere, geometra, dottore ecc...

Il problema è che su 100 ragazzi 20 vanno a lavorare e 80 fanno l università.

Risultato, il laureato non trova il posto di lavoro per cui ha studiato. Le aziende non trovano personale " manuale" così assumono gli extra-comunitari. Gli 80 posti di lavoro di cui parlavamo prima si riducono a 40 mentre i laureati ogni anno aumentano visto che nell anno precedente solo un ipotetico 20% trova lavoro mentre il restante si ritrova senza o costretto a fare un bel passo indietro.

Se poi consideriamo che un uomo in media lavora fino a 65 anni, quindi se uno occupa un posto se lo tiene per un bel pò, il problema è che ogni anno invece la richiesta aumenta in quanto ogni anno c'è sempre qualcuno nuovo da inserire... la frittata è fatta....

E' solo una piccola riflessione, visot che anche se non ne sono coinvolto personalmente ho persone vicine in questa situazione...

Modificato da paolinodj3
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Col caxxo, scusa eh, ma sempre di laurea parliamo. Se scienze dell'aperitivo non vale come ingegneria del corno allora la meritocrazia scende a zero ed entriamo in clima della legge della laurea più forte. E mi sembra abbastanza una cagnata, non studio una vita intera aperitivi se al centro dei gatti prendono l'ingegnere al posto mio SOLO perchè ingegnere.

 

Ah, comunque, parlando del fatto "necessaria esperienza lavorativa"....è una carognata degna di questo Paese, ho molti amici laureati che non vengono assunti perchè senza esperienza lavorativa. La cosa è abbastanza non-sense. Gli unici che conosco che hanno trovato subito lavoro sono stati diversi ingegneri meccanici e chirurghi. Per il resto, esperienza lavorativa richiesta. E io studio per la patria perchè, in effetti, dovrei amarla.

 

 

 

Tra l'altro, se mi permettono di studiare.

Eh no, qui però devi iniziare a considerare il mercato del lavoro.

 

Un conto è decidere di studiare una certa materia e prendersi una laurea "perchè mi piace", ammettiamo, per esempio, scienze della comunicazione. Se però vuoi lavorare in un certo settore, devi anche considerare la capacità di quel settore di assorbire personale per posizioni da laureato.

 

Se però ci sono 100 posti e ci sono 1000 laureati, è fisiologico che sia più difficile trovare lavoro in quel settore.

 

Non mi puoi accomunare tutte le lauree, perchè ci sono oggettivamente percorsi di laurea più qualificanti e con i quali è più facile trovare lavoro, ed altri più "facili", nel senso che non richiedono per forza una particolare applicazione per essere portati a termine, e quindi spesso frequentati da più studenti e meno motivati.

 

Non conosco un ingegnere che abbia trovato difficoltà a trovare lavoro, io ed i miei amici laureati in economia siamo tutti bene o male già impiegati o in procinto di iniziare.

Altri amici invece laureati in lettere, filosofia, scienze della comunicazione sono a casa, oppure fanno lavori che non centrano nulla con il titolo acquisito (in genere lavoro impiegatizio).

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Non è possibile generalizzare, bisogna anche considerare il tipo di lavoro e la laurea...ci sono posizioni per cui è semplicemente il punto di partenza, per cui se non sei laureato non puoi neanche fare domanda.

 

Oppure ci sono carriere in cui puoi iniziare da diplomato, ma arrivato ad un certo punto non puoi più salire perchè ti manca il titolo di studio.

 

E' ovvio che se uno si laurea in scienze dell'aperitivo poi non deve venire a lamentarsi che "non trova lavoro".

 

La cosa brutta dell'Italia è che rischi di rimanere incastrato con gli stage, che sono veramente utilizzati in maniera indegna spesso e volentieri.

 

Devi anche tener conto che non è che sei hai la laurea e trovi il posto adatto a te sei a posto a vita... poi devi lo stesso dimostrare un'attitudine al lavoro, altrimenti ti fanno fuori in ogni caso. Ti faccio un esempio in cui sono coinvolto direttamente: io lavoro in un'azienda che importa giocattoli, e sto nell'ufficio import (rapporti con i fornitori esteri, ordini, certificazioni di qualità ecc...) insieme al mio capo e ad un'altra ragazza. Io ho un diploma di ragioniere programmatore (che non c'entra una mazza con quello che faccio, l'unica cosa che so bene e che uso qui è l'inglese), mentre la ragazza è lauerata in mediazioni culturali o qualcosa di simile, e sa alla perfezione l'inglese, il francese, il giapponese e il cinese (tutte lingue che servono moltissimo qui). Ora, il mio boss ha deciso di fare dei tagli nel personale che comprendono anche un taglio nell'ufficio import, quindi uno tra me e la ragazza. Chi terresti tu? La ragazza che sa tutte le lingue, giusto?

E invece no, il boss ha proposto a me il rinnovo del contratto con aumento (che rifiuterò, perchè ho un'offerta migliore da un'altra azienda) mentre lascerà a casa la ragazza perchè è completamente imbranata, sa bene le lingue ma non sa fare nient'altro di quello che facciamo noi, e non riesce nemmeno ad impararlo.

Ok che è un caso limite perchè la laurea che ha lei è abbastanza assurda, e poi è proprio imbranata forte (e pure brutta, fosse carina almeno... :D), però una volta che sei entrato nel mondo del lavoro se non ti fai il cu*o ti fanno fuori, indipendentemente dal titolo di studio.

 

 

 

 

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Devi anche tener conto che non è che sei hai la laurea e trovi il posto adatto a te sei a posto a vita... poi devi lo stesso dimostrare un'attitudine al lavoro, altrimenti ti fanno fuori in ogni caso. Ti faccio un esempio in cui sono coinvolto direttamente: io lavoro in un'azienda che importa giocattoli, e sto nell'ufficio import (rapporti con i fornitori esteri, ordini, certificazioni di qualità ecc...) insieme al mio capo e ad un'altra ragazza. Io ho un diploma di ragioniere programmatore (che non c'entra una mazza con quello che faccio, l'unica cosa che so bene e che uso qui è l'inglese), mentre la ragazza è lauerata in mediazioni culturali o qualcosa di simile, e sa alla perfezione l'inglese, il francese, il giapponese e il cinese (tutte lingue che servono moltissimo qui). Ora, il mio boss ha deciso di fare dei tagli nel personale che comprendono anche un taglio nell'ufficio import, quindi uno tra me e la ragazza. Chi terresti tu? La ragazza che sa tutte le lingue, giusto?

E invece no, il boss ha proposto a me il rinnovo del contratto con aumento (che rifiuterò, perchè ho un'offerta migliore da un'altra azienda) mentre lascerà a casa la ragazza perchè è completamente imbranata, sa bene le lingue ma non sa fare nient'altro di quello che facciamo noi, e non riesce nemmeno ad impararlo.

Ok che è un caso limite perchè la laurea che ha lei è abbastanza assurda, e poi è proprio imbranata forte (e pure brutta, fosse carina almeno... :D), però una volta che sei entrato nel mondo del lavoro se non ti fai il cu*o ti fanno fuori, indipendentemente dal titolo di studio.

 

Certamente, hai prefettamente ragione, ma la discussione era partita più o meno sul fatto "laurea sì/laurea no". E' ovvio che laurearsi non è difficile, ma poi quando vai a lavorare devi anche dimostrare di saper fare le cose! :mrgreen:

 

Non volevo dire che la laurea è un'assicurazione sul fatto che si troverà lavoro e si farà carriera, ma solo che può essere un interessante punto di partenza!

Come tu stesso hai dimostrato poi, non è che una volta scelto un percorso si sia obbligati a seguirlo, magari si scopre che si è interessati ad altro.

 

Io stesso ho un curriculum accademico di tipo amministrativo-contabile, sono stato assunto in una società di consulenza direzionale (dove quello che ho studiato mi serve approssimativamente al 20%) ed ho fatto domanda per un posto nel marketing (di cui ho una piccola esperienza lavorativa e due esami universitari, nulla di più).

 

Non voglio passare per quelli che se la mena, però da quando mi sono laureato (praticamente due mesi) avrei già trovato circa 6 posti di lavoro in cui mi avrebbero assunto (alcuni buoni, altri meno), ma per lavori non direttamente collegati a quello che ho studiato, semplicemente perchè riesco a "vendermi bene" nei colloqui (in effetti faccio sempre bella impressione :mrgreen: ).

 

Ora è meglio che mi metto a lavorare, sennò dopo tutto questo discorso va a finire che mi licenziano :ph34r:

 

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Sì ma sono d'accordo con te, per me il titolo di studio fa la differenza sul livello in cui si entra. Esempio pratico: ipotizzando che in un'azienda ci siano 10 livelli di responsabilità, un diplomato magari può entrare al 2° livello, mentre un laureato al 4°. Ed è anche vero che magari il diplomato può aspirare al massimo al 6° livello, mentre il laureato all'8°... però è possibile anche che il diplomato arrivi al 6° livello perchè si fa il cu*o al lavoro, mentre il laureato rimane bloccato al 4° perchè è un incapace. Gli ultimi 2 livelli invece sono solo per i raccomandati :squile:

 

 

 

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Sì ma sono d'accordo con te, per me il titolo di studio fa la differenza sul livello in cui si entra. Esempio pratico: ipotizzando che in un'azienda ci siano 10 livelli di responsabilità, un diplomato magari può entrare al 2° livello, mentre un laureato al 4°. Ed è anche vero che magari il diplomato può aspirare al massimo al 6° livello, mentre il laureato all'8°... però è possibile anche che il diplomato arrivi al 6° livello perchè si fa il cu*o al lavoro, mentre il laureato rimane bloccato al 4° perchè è un incapace. Gli ultimi 2 livelli invece sono solo per i raccomandati :squile:

Concordo.

 

La morale della favola è che indipendentemente dal fatto che tu sia laureato o meno, devo farti il cu*lo o essere raccomandato :mrgreen:

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Colloquio fatto. Mi hanno chiesto cosa mi piace fare, le mie competenze nel campo informatico, quale impatto ho avuto con l'assistenza alla vendita di quel negozio, mi hanno chiesto come avrei consigliato un cliente nella scelta del pc / notebook / netbook e quindi il mio orario, sul quale la signorina ha storto il naso dicendo che hanno bisogno di più disponibilità e io mi sono prontamente lanciato nel dire che posso anche non andare all'uni, se hanno bisogno di personale nelle ore che non ho segnalato come indicative. Quindi molto direttamente mi è stato detto che se non mi ricontattano nella settimana, posso cercare altro. Adesso c'è solo da sperare ^^

http://img845.imageshack.us/img845/1911/kawam.jpg
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Quindi molto direttamente mi è stato detto che se non mi ricontattano nella settimana, posso cercare altro. Adesso c'è solo da sperare ^^

non voglio fare il guasta feste ma questo è un modo elegante per dirti che non fai per loro :rolleyes:

http://img600.imageshack.us/img600/5323/senzaolo122.jpg

ALCUNI POLITICI PROMETTONO AIUTO AI SENZA TETTO...IO FARO' DI PIU',AIUITERO' ANCHE LE SENZA TETTE!!!

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non voglio fare il guasta feste ma questo è un modo elegante per dirti che non fai per loro :rolleyes:

 

come sei negativo :ph34r:

 

ok è vero xD anche se non capisco proprio in cosa ho sbagliato. Ho detto che ho una disponibilità illimitata di orario, cercano diplomati e lo sono con 100! Mi ha fatto delle domande sui computer e ho risposto bene a tutte quante... cioè... davvero è stato un colloquio molto positivo (sotto il mio punto di vista). Boh, vedremo... magari sei solo un menagramo e tra qualche giorno mi richiamano :crazy:

http://img845.imageshack.us/img845/1911/kawam.jpg
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Non è detto per forza che sia andato male.

 

Non sempre ti danno subito il "benvenuto a bordo", se hanno un giro di colloquio da fare prima lo finiscono e poi tirano le somme.

 

Io non lo interpreterei per forza con il "le faremo sapere"...l'importante è avere un lasso temporale sicuro oltre il quale sai come è andata a finire.

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