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Giochi di Ruolo: Vostri Dubbi, Pareri , Consigli,


R3DMIDNIGHT

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Salve :P ,

mi permetto di aprire questo topic

- per provare a discutere con voi civilmente e

- senza far andare off topic altre discussioni nel forum

di questo genere di gioco,

quello di ruolo

tanto famoso e amato o facilmente amabile da molti di noi..

 

copio incollo la mia personale Visione di GdR (sia da tavolo sia come videogioco) da 1 altro topic e invito a condividere la Vostra o a commentare la mia..

ricordo

sempre

C i v i l m e n t e

 

 

 

post lungo attenzione_:

 

 

 

 

D&D è la bibbia riconosciuta nel mondo, per quanto riguarda "il gioco"

un tizio (dott. Levi Moreno) stando a Wikipedia aveva inaugurato la tecnica del "gioco di ruolo" come tecnica di psicoterapia (una sorta di recita in pratica..) quasi un secolo fa (1921)

evolvere: definizione corretta , quando fai qualcosa di enormemente diverso (pur se lo migliori) io parlerei di mutazione.. che nel caso di Bethesda è la parola adatta...

bethesda ha mutato la concezione di gioco di ruolo (semplificando alcuni aspetti per trasferire il tutto in un videogioco) e la sta mutando tutt'ora nel corso degli anni, in poche parole sta evolvendo una mutazione che ha realizzato quando ha iniziato a creare videogiochi di ruolo

 

il gioco di ruolo secondo me non deve essere dispersivo e non lo è comunque per definizione..

aggiungo che in Dark Souls (forse il gioco che più si avvicina IMHO a ciò che è D&D così come me lo hanno fatto conoscere) tu sei su una strada che percorri da solo,

ma ti puoi imbattere (occhio, NON fermare a prendere quest da chiunque, ho detto imbattere ! ) in molti personaggi che in un modo o nell'altro dopo averli aiutati (ed hai comunque scelto di aiutarli)

a) ti aiutano a loro volta (vedi Solaire)

B) hanno degli effetti sulla storia..(sempre Solaire, poverino io l'ho ucciso per l'armatura invece)

tutto questo senza dimenticare la propria quest principale, ergo non è un gioco dispersivo (per quanto innumerevoli siano gli antri dove andare a recuperare armi o oggetti magici straordinari)

 

The Witcher 3 e chi ha giocato il primo o ha una copia fisica lo sa più di tutti non è assolutamente fedelissimo al genere come lo erano i capitoli precedenti (ehm.. solo il primo..) che nel titolo riporta ciò

 

 

 

RPG REDEFINED, ma già dal titolo si capisce che è qualcosa che vuole rompere, magari non molto, col concetto classico di GdR

 

http://7-themes.com/data_images/out/13/6813543-the-witcher-logo-wallpaper.jpg

 

 

 

 

ora, io Fallout 4 NON l'ho giocato e NON mi sbilancio sui giochi fallout,

MA se anche per una minima parte son partiti da quanto avevano fatto in Skyrim posso confermare che l'essenza di GdR è veramente poca cosa rispetto a questo The Witcher 3..

chiariamo subito però che qui entrano in ballo moltissimo i gusti personali..

 

 

perchè per me il Gioco di Ruolo da Tavolo funziona così:

master = regista = creatore della storia

giocatori = PG = "burattini" con le più ampie facoltà di recitazione , ma vincolati dal filo rappresentato dalla "classe" che scelgono..

 

[la riduttiva wikipedia dice infatti : "" Ogni giocatore crea il personaggio che interpreterà nel gioco. Oltre a definirne il carattere e la storia passata, assegna valori numerici alle caratteristiche personaggio. Questi saranno usati successivamente per determinare il risultato degli eventi in gioco. Nel complesso queste note descrivono il personaggio e il suo posto nell'ambientazione del gioco"" ... ho usato wikipedia per non prendere il manuale di D&D eh..]

 

per ME un bardo elfo non può attaccare in prima linea e un nano guerriero non capirà una H di magia..

possono magari salendo di livello prendere 1 altra classe, e si chiamerà Multi Classe il personaggio

 

[una cosa che cerco di limitare/concedere dal livello 7 in su]

(sul manuale 3.5 del giocatore D&D fa l'esempio di Lidda , che è Halfling ladra che prende come seconda classe quella di Mago)

 

 

 

 

 

per quanto riguarda i videogiochi GdR per prendermi tanto devono avere invece questa struttura.

o

Protagonista eccezionale da subito (vedi Mass Effect dove una sonda di una antica Civiltà ti rende consapevole di una minaccia Aliena)

o

Protagonista che deve ricostruire il proprio passato (vedi The Witcher 1 , che da buon Gioco di Ruolo fa partire il personaggio con 1 amnesia, escamotage ricorrente ho notato )

 

 

 

 

 

in Skyrim (non so fallout, ma da quanto leggo pare così) parti con una razza più propensa a fare certe cose..

ma già al livello 30 se eri partito con il gattino che stealtha tutti col pugnale o con l'arco puoi diventare sempre con lo stesso un cazzuto guerriero con spada a due mani o anche meglio , puoi fare entrambe le cose

(personalmente ho provato a fare sta cosa , alla fine son diventato il cazzuto gattino guerriero già dal livello 3)

in Dark Souls non è assolutamente concepibile una cosa del genere (se parti chierico , fai quello ormai.. far salire la forza piuttosto che il "parametro di classe" è un suicidio annunciato in quel gioco),

figurarsi in D&D dove potenzialmente (= discrezione del Master ) intervengono anche numerosi altri limiti

 

in the witcher 3 ad esempio ho trovato un sacco azzeccato l'albero dei perk da attivare..

puoi creare delle vere e proprie build come in dark souls

a differenza invece di skyrim dove una volta sbloccato 1 albero di un perk (esempio corazze leggere o corazze pesanti) quello ce l'avrai per sempre comunque..

 

 

esatto semplificazioni per un pubblico che comunque cambia, bethesda non è stupida alla fine..

come detto sopra ha preso un genere di gioco il GdR è lo ha reinterpretato traducendolo in VideoGioco di Ruolo..

con il passare degli anni i giocatori son cambiati , come anche i gusti..

gusti che son determinati dal fatto (IMHO) che c'è sempre meno popolazione giovanile che conosca D&D e/o che abbia giocato ai giochi bethesda che più gli si avvicinavano..

 

bethesda va semplicemente avanti nello sperimentare la sua idea di GdR, ormai è completamente slegata da quel concetto di Gygax e del GdR da tavolo..

va dove può fare i soldi..

se tornasse a quelli che alcuni potrebbero chiamare "i fasti dei GdR bethesda" molto probabilmente accontenterebbe solo il 10 o 15% del suo bacino d'utenza

 

la parte in verde non si può attaccare da nessuna parte..

sei tu GENGI 93 che non li fermi perchè secondo te è giusto così..

tu interpreti quelle regole e dai libertà a chi gioca con te.. è giustissimo..

 

io al contrario li faccio prima di tutto concentrare sulla missione e poi queste cose le lascio

o perchè son collegate al Background di gioco

l'ultima volta che ho masterato per fare scendere tutti nella parte ho chiesto di scrivere due righe sul proprio PG

o perchè son collegate all'evoluzione del PG nel gioco:

tra una campagna e l'altra potrei decidere di far diventare i miei avventurieri dei semplici villici boscaioli o agricoltori che si ubriacano dalla mattina alla sera e che vagano in bordelli nella città bassa

 

non a caso il mio geralt nel primo Witcher faceva proprio la seconda cosa..

di giorno ammazza i mostri e "risolve problemi" semiCit.

di notte litri di alcol e botte da orbi in risse clandestine...e si finisce tutto con una bella sgualdrina, poi a nanna che le codabiforche non si uccidono da sole

 

conclusione:

questa è la mia Visione di Gioco di Ruolo

sicuramente una visione complessa che forse al 99% non corrisponde a quella che avete voi e che ora posterò in un nuovo topic adatto alla discussione : "giochi di ruolo, vostri pensieri"

dove potremo scannarci o semplicemente condividere i nostri pensieri e punti di vista SENZA andare in off topic.

 

 

 

 

a Voi la parola, o la tastiera :ok:

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A me D&D piaceva, ma era troppo troppo limitante nelle classi e livelli: era come un fps su binari. poi ho provato GURPS (edizione 4) ed è stata la fine di D&D: non ci sono classi prestabilite, nè nè livelli, i punti esperienza vanno direttamente ad aumentare le skill che vuoi, si gioca con 3 D6 solamente per tutto (cambiano solo i modificatori) ed è stato creato con regole semplicissime e valide per ogni ambientazione , dalla preistoria a starwars. purtroppo è tutto in inglese, ma è facile.

tamPax modality...ON tx+pax360volt.png +Paxieiachi?

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Come avevo scritto anche sull'altro topic.

Concordo pienamente che con Skyrim e Fallout 4 si è perso il senso delle classi.

Diciamo che Skyrim ha dato la possibilità di multiclassare il proprio pg, ma mentre su D&D ci metti secoli per avere reali risultati, su Skyrim ci metti davvero "poco".
Però dobbiamo citare anche la difficoltà di partenza di Skyrim.

Per me questo titolo va giocato assolutamente alla difficoltà Leggendaria, manco Ardua. Solo in questo modo percepisci la crescita del tuo pg, rendendoti conto che ci vuole davvero un botto di tempo per tirar giù un drago e che ci vuole davvero poco per morire contro un drago.

 

Io all'epoca partii a difficoltà Ardua (ancora non era uscito l'aggiornamento), il mio primo PG fu un Ladro/Arciere Khajiit e quando raggiunsi il livello 30(forse anche qualcosina prima) non mi vedevano mai e avevo sempre il moltiplicatore dei danni, pensate che con me non portavo manco Lydia. A questo livello riuscivi ad abbattere un drago o una qualsiasi altra creatura tranquillamente.

Mentre a Leggendaria partii con un Mago Bretone, e vi basta sapere che fu davvero dura. Nei dungeon utilizzai spesso le evocazioni per salvarmi la pelle.

 

Cooomunque, dopo questo breve excursus, posso certamente affermare che Skyrim ha i suoi problemi in ambito GDR.

Come l'inutilità dell'abilità Scassinare, una volta capito il mini-gioco, era quasi impossibile rompere grimaldelli.

O l'abilità di Oratoria troppo semplificata.

O ancora l'abilità di Forgiare che guadagnavi più velocemente exp facendo oggetti come anelli o collane, facilissime da fare.
Certamente se paragoniamo queste cose con Morrowind o Oblivion, ne esce a testa bassa, ma resta il fatto che Skyrim sia comunque un gioco che merita davvero tanto, ho amato gli scontri con i Draghi e determinate quest.

 

Per quanto riguarda Dark Souls, non sono d'accordo con quello che dici. Se parti Chierico, puoi diventare Guerriero e non è difficile.

Mentre sulle quest diciamo che sei quasi obbligato all'inizio ad accettare la loro quest, altrimenti non ti godi nulla del gioco.

Quindi per me manco Dark Souls si avvicina a D&D. Sei obbligato a combattere e l'utilizzo della parola per risolvere situazioni in quel gioco non esiste, è troppo troppo limitato su quest'aspetto, ma è comunque un validissimo gioco.

Probabilmente il primo Dragon Age si avvicina parecchio a D&D.

 

In conclusione il gioco di ruolo che io sogno ancora non è uscito.

 

Quello che vorrei vedere in un nuovo titolo GDR, è partenza solitaria, possibilità di incontrare nuovi compagni, dall'aspetto e dalla classe sempre diversa e quindi con la possibilità di unirsi alla tua avventura.

Che sia solo in prima persona, svariate linee di dialogo che permettono anche di offendere, di rendere felice, di intimidire o percepire inganni di una persona.
Devono riuscire a coprire numerosi casi.
Voglio avere la possibilità di utilizzare solo la parola per risolvere determinate situazioni e tutto questo è possibilissimo.

Voglio che ci sia la morte permanente del nostro pg, così ci pensate 2 ma anche 3 volte prima di entrare in un covo infestato di nemici.
Insomma non voglio impersonare più l'eroe spavaldo che può cavarsela anche con un esercito. D&D è questo! Non mi interessa che ai bambocci dispiace che muore il suo pg. Ne ricreano un altro e vedono di non commettere cazzate.
Possibilità di utilizzare solo la parola, magari riuscendo anche a far parte delle schiere alte della società.

Voglio che il mondo lo cambi tu con le tue scelte. Voglio che il mondo sia vivo e che quindi possa cambiare la situazione di un regno con il passare del tempo, portando all'evoluzione della mappa, avendo magari città che cambiano nome, perché sono state invase da qualche esercito, roba del genere.

Voglio che non vediamo più segnalini sopra le teste delle persone e voglio che tu non possa vedere la mappa di gioco, a meno che non la compri da qualche mercante (possibilmente locale o globale).

Possibilità di non dover ascoltare tremila volte le stesse frasi.

Mettere solo l'opzione che puoi riascoltare una sola volta il dialogo. Alla terza volta che glielo richiedi voglio che il tipo ti risponda con un bel "Ma sei scemo o cosa?!"

 

... appena mi viene in mente altro, continuo a scrivere.

1329103.png

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Personalmente considero gioco di ruolo qualunque gioco che permetta di interpretare una storia secondo diverse sfumature o strade personalizzate.

Ci sono gdr con storia sui binari che però permettono di avere classi diverse per affrontare i combattimenti, magari hanno sub-quest con le quali deviare dalla trama principale e oggetti, luoghi e boss segreti da trovare. Diciamo che questa è la scuola dei vecchi Final Fantasy e tutti gli altri jrpg che per anni erano il massimo sul mercato e che io apprezzo ancora oggi.

 

Poi c'è la strada dei gdr di scuola occidentale che è molto varia, ma di solito permette più libertà nella storia, spesso potendola modificare in molte parti a seconda del nostro comportamento e delle nostre scelte (e qui è stata Bioware a fare scuola con Kotor).

Inoltre di solito anche il modo di affrontare i combattimenti è più libero ed action, anche se non sempre è così.

 

io apprezzo entrambi i generi ed arrivo a considerare gioco di ruolo anche giochi come i Telltale, tipo The Walking Dead. So benissimo che in realtà non rientrano in questo tipo di classificazione ma secondo me un gioco che ti permette di affrontare la storia in molti modi diversi, quindi che ti permette di interpretare un ruolo, è di diritto un gioco di ruolo anche se non esistono combattimenti e le dinamiche ricordano più che altro quelle del punta e clicca o di un film interattivo.

 

Io gioco quasi solo a giochi di ruolo, non amo altri generi se non saltuariamente, ma non me ne frega nulla delle caratteristiche del gioco come classi bloccate e intercalassi o combattimenti estremamente strategici o action, l'unica cosa che mi importa è che il gioco alla fine della fiera mi diverta e la cosa che metto decisamente al primo posto è la storia e l'immedesimazione nel mondo di gioco, il resto sono dettagli per me.

 

Ovviamente mi sto riferendo prettamente ai videogiochi, quelli su carta li giocavo 15 anni fa, il più bello a cui ho giocato è stato Cyberpunk dove ero un net-runner, ma ricordo con piacere anche uno che si chiamava Toon, dove eri un cartone animato stile Roger Rabbit e venivano fuori le cose più pazzesche. Ho giocato anche i classici D&D ed altri su quello stile come Lex Arcana e Martelli da Guerra, ma non mi hanno mai esaltato come i 2 sopra citati.

 

Non sono le regole che rendono bello un gioco IMHO.

Modificato da Daunbailò
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MADNESS TO SURVIVE

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non ho letto tutto, ma ho capito in parte il senso.

dico brevemente la mia: non dimenticate il lato commerciale. se vuoi un prodotto da alto budget, devi avere un prodotto da alti profitti, fare un supergioco che però fa impazzire una nicchia di giocatori non è molto buono per il businness.

 

ma non è tutto, fallout4, più di skyrim, ha una deriva sparatutto, non eccessiva, ma c'è... anche qui, ottima trovata dal punto di vista commerciale, anche se fa storcere il naso.

 

ed infine, ecco il mio pensiero più importante. citate D&D, e i giochi di ruolo classici, sono giochi dove è il master a decidere molte cose, le regole ci sono, ma vengono piegate a discrezione, sono più una guida che una legge ferrea.

in questi giochi, dove la rigidità delle classi è andata a farsi benedire, se uno vuole può comunque restarci fedele, il fatto che sia possibile diventare un ladruncolo che fracassa tutti con alabarda, cragnate ed incantesimi di necromanzia non vuol dire che si deve per forza farlo. il gioco di ruolo, puro, è interpretazione, se decidi di interpretare un ladro, sta poi a te comportarti e agire di conseguenza, ed invece di sviluppare per da battaglia svilupperai le perk per diventare il miglior ladro del mondo e ti autoimporrai il limite di non sviluppare doti guerriere.

in fallout non ci ho ancora giocato molto, ma da quel che ho capito è un po' più complicato, ma a questo giro mi pare che il background del protagonista sia abbastanza delineato, un ex-soldato, quindi si interpreta il soldato. se poi vuoi interpretare un personaggio, ti adoperi per farlo al meglio. se invece vuoi diventare un cazzutissimo sterminatore, sei libero...

 

insomma, non so se è più giusto o meno giusto che sia il gioco in sè ad avere delle rigide regole di limitazioni o se il vero Gioco di Ruolo debba concedere al giocatore la libertà di essere fedele o meno al suo personaggio.

forse, in un ambiente videoludico è di sicuro di maggior successo la seconda opzione.

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

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