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Deathloop


AngelDevil

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  • 1 mese dopo...
  • 3 mesi dopo...

Bethesda e Arkane Studios hanno annunciato che Deathloop può ora vantare cinque milioni di giocatori. Hanno anche rivelato una serie di altre interessanti statistiche.

Le informazioni arrivano dal profilo Twitter ufficiale del gioco, che potete vedere poco sotto. All'interno di esso viene spiegato che i trinket più usati per Colt sono "Spring Heeled", "Never Say Die" e "Juiced Up"; per le armi invece i più usati sono "Shock Absorber", "Speed Loader" e "Mind Leech". Nel caso di Julianna, invece, i più usati per il personaggio sono "Spring Heeled", "Tracker" e "Juiced Up"; per le sue armi invece si predilige "Mund Leech", "Straight Shooter" e "Big Box". In totale viene detto che 4.446 Colt hanno usato Poisoned Chalice.

Colt ha speso 190 anni in versione invisibile e il numero di Shift usati ha creato una distanza pari a quella che separa Terra e Luna 14 volte. Il numero di proiettili sparati, se messi in fila, misura 3.2 volte la circonferenza della Terra. I proiettili peserebbero inoltre 4.2 Torri Eiffel.

Inoltre, viene detto che le armi più rare di Deathloop sono le seguenti: Strealak Verso (trovata dal 12% dei giocatori), la Constancy Automatic (17%), Spulchra Breteira (16%) e Heritage Gun (6%). Le morti più comuni sono causate da proiettili (79%) e danni corpo a corpo (8%).

Precisiamo che 5 milioni di giocatori non significa cinque milioni di copie vendute. Deathloop è infatti arrivato anche su PS Plus Extra e GamePass, quindi una certa fetta di giocatori ha vissuto l'avventura tramite un abbonamento.

 

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  • 1 mese dopo...

Raphaël Colantonio - fondatore di Arkane - ha recentemente svelato che Deathloop era nato in origine come un piccolo gioco da realizzare prima del loro nuovo grande progetto, anche perché Bethesda non era certa di voler fare Dishonored 3.

"Bethesda voleva che ci mettessimo al lavoro su qualcosa", ha detto Colantonio a RPS in una nuova intervista. "Non sapevano bene dove saremmo andati dopo Dishonored. Vogliamo Dishonored 3? Non lo so, facciamo qualcosa di semplice e breve prima, e poi vediamo'."

"E poi [Deathloop] è diventato una cosa grande, nel corso degli anni", ha detto Colantonio. "Questa è stata la cosa divertente: 'Nah, non vogliamo fare Dishonored 3, ma se potete proporci un gioco piccolo, qualcosa che magari abbia il multiplayer in modo da imparare il multiplayer, qualcosa che magari abbia delle microtransazioni, magari qualcosa con un sacco di riciclo, come un roguelike'".

"Quasi tutti nel mondo erano interessati a qualche tipo di roguelike. Quindi ci siamo detti: 'Sì, forse è la strada da seguire, si ricicla il gameplay, si prendono alcuni elementi del mondo e si rimescola costantemente il contenuto'", ha detto Colantonio. Quello che era iniziato come un piccolo progetto è però cresciuto fino a diventare il Deathloop che conosciamo oggi. "Probabilmente la realizzazione di Dishonored 3 costerebbe altrettanto", dice Colantonio. "Ma in quel momento non era destino".

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