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Marco Paolini


Ambro

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Voglio raccontarvi di una grandissima cosa che mi è successa ieri.

 

Io fin da bambino sono stato un ammiratore indefesso di Marco Paolini. Stravedo per lui. Diciamo che se dovessi scegliere se passare una giornata con lui o la mia rockstar preferita (Devin Townsend nello specifico) o attore o altro VIP non avrei alcun dubbio...

Detto questo...

Giovedì sera mi telefona un amico dicendomi che il prete della sua parrocchia è un amico di Paolini e che Marco come favore amichevole ha acconsentito a fare uno spettacolo nell'oratorio del paese. Basta che la stampa non sappia nulla. L'appuntamento è fissato per Sabato mattina (ieri) alle 10. Quando arrivo mi tremano le gambe, non solo posso finalmente vederlo dal vivo (fino ad adesso il destino mi ha remato contro in questo senso), ma siamo in 30! Pocchissimo, quasi una cosa privata.

Quando arriva mi piazzo subito vicinissimo a lui e mi godo lo spettacolo. Con mia grande sorpresa porta in scena lo stesso spettacolo che voi vedrete (chi lo farà ovviamente) il prossimo 26 Gennaio su La7: Ausmerzen - Vite indegne di essere vissute.

Il monologo tratta del Progetto T4, o di come in generale il nazismo affascinato dall'eugenetica abbia sistematicamente massacrato i malati di mente durante la guerra. Il racconto è agghiacciante, la cosa fu fatta con una sistematicità impressionante, e Paolini lo rende al meglio con uno stile narrativo gelido e pacato. Riporta dati che solo dei mostri possono tener in considerazione ("Grazie alla morte di queste 70mila persone il Reich ha risparmiato 12 milioni di uova"... ad esempio). Lo spettacolo dura 2 ore, poco più ed è veramente bellissimo anche se forse il più pesante mai trattato da Marco, come argomento intendo.

Alla fine dello spettacolo si siede sul tavolo, incrocia le braccia e dice: "Allora che ne dite? Ragazzi questo spettacolo devo portarlo in televisione e voglio consigli su come migliorare o per capire cosa dovrei spiegare meglio..."

Il dibattito si accende sia intorno allo stile da lui adottato sia per il fatto che le tematiche trattate aprono moltissimi spunti di discussione. Io alzo la mano ma due maestre non vogliono aver ragione di Marco e un ragazzo e la tirano per le lunghe. Alla fine Marco mi prende per le spalle ridendo e dice: "Scusa, ti stiamo facendo addormentare il braccio. Dai parla..." e, non per tirarmela o che sò io, ma vedo che l'intervento da me fatto lo interessa parecchio, tanto che dopo la discussione va avanti un'oretta buona prima che Marco ringrazi e dica che ha fame. E' l'una passata alla fin fine...

Mentre tutti si alzano prendo coraggio e mi avvicino a lui per chiedergli un autografo. Non solo me lo fa molto volentieri, ma ci mettiamo anche a chiacchierare di un suo vecchio spettacolo (quello al porto di Otranto nel 2009: I Miserabili). E' una persona squisita e si vede che parlare con gli altri gli interessa veramente, anche se sono dei ragazzi sconosciuti. Addirittura quando le due maestre interrompono il nostro colloquio per qualche secondo, lui si disimpegna subito per tornare da me.

Alla fine devo/dobbiamo andare a mangiare... Però sono contenssimo, finalmente l'ho visto dal vivo, ci ho addirittura non parlato... chiaccherato (che è diverso) e ho avuto conferma di una cosa: nonostante la sua fama è rimasto fra i mortali. Mi levo il cappello.

 

Mercoledì 26 gennaio 2011 Marco Paolini in diretta su La7 con AUSMERZEN vite indegne di essere vissute

Mercoledì 26 gennaio 2011 alle 21.10 Marco Paolini torna su La7, con AUSMERZEN vite indegne di essere vissute in diretta dall’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano. Una serata speciale introdotta da Gad Lerner, che al termine condurrà un approfondimento con gli ospiti in sala.

 

Per informazioni: www.marcopaolini.info e www.la7.it/paolini

 

Alla vigilia del Giorno della Memoria, un racconto dedicato alle teorie dell’eugenetica applicate dai nazisti prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, una narrazione pensata per approfondire il valore del ricordo, il dolore dell’esperienza, il senso della responsabilità storica e individuale, il concetto di diversità e di accoglienza.

Una serata dedicata alla terribile vicenda legata alle teorie dell’eugenetica che fra il ’34 e il ‘45 ha portato il nazismo alla sterilizzazione prima e all’eliminazione poi dei disabili e dei malati di mente, con la sperimentazione di tecniche di eliminazione di massa poi applicate anche nella “soluzione finale” contro gli ebrei e gli altri “impuri”.

 

“Questo lavoro è frutto di due anni di ricerche, di incontri con testimoni e con specialisti. È una narrazione cruda, nitida, razionale. Io non sono l’officiante di un rito della memoria, ma ne sono un cronista. E faccio la cronaca di una storia di cui pochi sanno moltissimo e molti non sanno nulla, dunque cerco di non maltrattare né gli uni né gli altri. Anch’io ne sapevo pochissimo fino a qualche tempo fa.

Serve provare a raccontarla perché non penso sia solo archeologia storica, e neppure una storia solo tedesca. Pone domande difficili, che riguardano il presente, e forse è per questo essere difficili che non ce le poniamo volentieri.

Ho chiesto aiuto a Gad Lerner per far sì che queste domande emergano dopo il racconto, dalle impressioni e dalle osservazioni degli spettatori in sala, ma sono sicuro che saranno le stesse che si porranno in tanti da casa”.

Marco Paolini

 

Per chi desidera partecipare alla serata dal vivo presso l’Ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano martedì 25 gennaio alle ore 18.00 o mercoledì 26 gennaio alle ore 21.00, a causa del limitato numero di posti a disposizione, è necessaria la prenotazione registrandosi sul sito: www.marcopaolini.info (attivo da domani: venerdì 14 gennaio 2011).

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Sono felice per te, traspare dalle tue parole la gioia ed il pathos per una giornata simile. Capisco il tuo stato d'animo, sarebbe come incontrare Bayliss o Schumacher per me. ;)

http://img689.imageshack.us/img689/9674/redace21.jpg

 

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati - Bertolt Brecht

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Fantastico attore. Ho visto il suo monologo "Il sergente nella neve", qualche anno fa, e' davvero bravissimo come attore teatrale.

"E detto questo mi chiudo alle spalle la porta per l'ultima volta, salto sulla moto e galoppo via verso il tramonto."

"Non correre mai più veloce di quanto possa volare il tuo angelo custode."

The past: Suzuki Gsx-r 600 K1 | Now: Kawasaki Versys 650

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Paolini è veramente un GRANDE! Non mancherò di vedere lo spettacolo in TV :) Grazie per la segnalazione :D Ultimamente non sto seguendo molto la TV e quindi mi sa che me lo sarei proprio perso :(

Tu però almeno hai avuto il coraggio di fermarti a parlare con lui, io quando ho conosciuto Bayliss ero iper nervoso e ho avuto solo il coraggio di farci chiedergli di poterci fare una foto insieme. Ricordo che ero IPER nervoso :whew: Figuriamoci se avessi potuto scambiarci 4 parole. Non avrei proprio saputo cosa dirgli a parte un "Sei un GRANDE, sei un MITO" :asd:

Carlos Hathcock: il VERO "one shot one kill"

Emma Watson è la mia DEA!! Fan di Jade Raymond

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«Sicuramente non esiste nessuna caccia come la caccia all'uomo, quelli che hanno cacciato abbastanza a lungo un uomo armato e hanno apprezzato questa esperienza, non si interesseranno mai più veramente a niente» Ernest Hemingway

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Appena finito di vedere lo spettacolo su La 7. Commovente. Capace di emozionare e carico di passione durante lo spettacolo, si vede che "sente" cio' che racconta.

Paolini si conferma per come lo conosciamo, davvero un grande. :bow:

"E detto questo mi chiudo alle spalle la porta per l'ultima volta, salto sulla moto e galoppo via verso il tramonto."

"Non correre mai più veloce di quanto possa volare il tuo angelo custode."

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Rivisto, qualche pezzettino in più rispetto alla spettacolo a cui ho assistito di persona e ovviamente una forte carica emotiva. Ci sono momenti in cui hai la sensazione che stia per piangere...

Il dibattito a fine spettacolo è stato interessante sotto certi punti di vista ma forse troppo limitato al campo medico, avrei preferito una cosa più sulla coscienza dei giorni nostri...

La lettura di Levi sempre da parte di Paolini... spettacolo. Solo lui riesce a prendersi 5 minuti di applausi. E i Joy Division come sigla finale mi hanno fatto venire la pelle d'oca.

Forse non avrà lo stesso impatto di Vajont visto l'argomento più "lontano" nel tempo e nello spazio, ma sicuramente si piazza al secondo posto come incisività per quanto riguarda le sua apparizioni televisive a livello nazionale. Un grazie anche a La7 per aver fatto tutto senza pubblicità (che ci tengo a precisare cosa fatta per volontà di Paolini stesso altrimenti non avrebbe acconsentito...).

Thekesis.png

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Per chi si fosse perso lo spettacolo di Mercoledì 26, questa sera alle 21.30 La7 manda in onda la replica di Ausmerzen.

La metto subito in registrazione su videorec che purtroppo la prima serata me la sono persa :piange:

Carlos Hathcock: il VERO "one shot one kill"

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