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Uroboros

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Sempre più doveroso fargli il sedere. I giocatori devono scendere in campo con la bava alla bocca, se non scenderanno motivati nemmeno dopo una situazione come questa inizierò anche io a ritenere responsabile Sarri.
Perché è vero che sono i giocatori che scendono in campo e per certe partite non c'è manco bisogno di motivazioni particolari, ma in una situazione come questa devono entrare in campo con la voglia di spaccare tutto, se così non sarà la nostra stagione è destinata a fallire.
Continuo a pensare che la maggior parte delle colpe sono dei giocatori, più che di Sarri, ma lui non potrà più non essere ritenuto responsabile.

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MILAN-GENOA domenica ore 12:30

 

PARMA-SPAL domenica ore 15

 

SASSUOLO-BRESCIA domenica ore 15

 

UDINESE-FIORENTINA domenica ore 18

 

JUVENTUS-INTER domenica ore 20:45

 

Caos sul recupero delle semifinali di Coppa Italia: possibile si giochino il 20 maggio con finale ad agosto, ma spunta anche l'ipotesi Final Four.

 

 

Il Governo ha ordinato le porte chiuse, ma lo spettro Coronavirus è più presente che mai. Anche nel mondo calcistico, con una Serie A pronta a ripartire senza pubblico... ma eventualmente anche pronta a fermarsi ancora. Stavolta definitivamente.

 

Lo scenario viene descritto dal 'Corriere della Sera', secondo cui i controlli a tappeto previsti dopo il Decreto su tutti gli atleti reciterà un ruolo chiave nella prosecuzione del campionato.

 

Già, perchè nel caso in cui soltanto un tesserato dovesse risultare positivo al Coronavirus, ecco che la A verrebbe sospesa.

 

Al momento soltanto un'ipotesi, ma tutto dipenderà dagli esami che verranno introdotti e a cui verranno sottoposti i calciatori: un tampone positivo e la stagione 2019/2020 verrà 'congelata'.

 

Compresa naturalmente la classifica, che secondo 'Il Secolo XIX' da provvisoria diventerebbe definitiva: il movimento calcistico, così come tutto il Paese, vive nell'incertezza.

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Il quadro in Serie A per l'8 e 9 marzo:

 

PARMA-SPAL domenica ore 12:30

MILAN-GENOA domenica ore 15

SAMPDORIA-VERONA domenica ore 15

UDINESE-FIORENTINA domenica ore 18

JUVENTUS-INTER domenica ore 20:45

SASSUOLO-BRESCIA lunedi ore 18:30

 

Annunciati anche i recuperi della 25esima giornata: il 18 marzo si giocheranno Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma, tutte alle ore 17. Ancora da definire invece Inter-Sampdoria, che verrà ufficializzata a seconda del cammino europeo della squadra di Conte.

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Dopo una mattinana di caos, i sei recuperi in programma per oggi si disputeranno regolarmente, a porte chiuse. Ma il continuo del campionato è in dubbio come mai prima d'ora. La FIGC ha infatti indetto un consiglio straordinario per la giornata di martedì.

 

"Vista la richiesta del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, sentito il Presidente del Coni Giovanni Malagò e preso atto della volontà del Consiglio della Lega di Serie A, titolata ad organizzare il campionato, di seguire le prescrizioni inserite nel DPCM sull'emergenza Covid19 e quindi di volere disputare le gare in programma a porte chiuse, il Presidente della Figc Gabriele Gravina ha convocato un Consiglio Federale straordinario per martedì 10 marzo".

 

Lo dichiara all'ANSA una fonte qualificata della Federcalcio. Potrebbe essere l'occasione giusta per parlare della sospensione del campionato.

 

Inoltre deve essere tenuta in considerazione la volontà dei calciatori. Il presidente dell'AIC, Damiano Tommasi, ha già dichiarato sabato sera di voler sospendere il campionato, o meglio di essere favorevole a questa ipotesi.

 

Ma adesso è pronto anche ad attuare uno sciopero per fermare la Serie A, vista che la posizione dei calciatori è sempre più netta e propende per questa ipotesi.

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E se fermeranno tutto poi ci si chiederà "perché i calciatori fermi e io impiegato/operaio no?"

Infatti hai ragione, chiedere tutto per almeno 1 mese e poi si riparte, sicuramente non è facile ma se vuoi fermare questo fenomeno servono regole più ferree, viaggiano solo generi alimentari e medicinali, si esce 1 alla volta in famiglia per le esigenze, poi certamente l'esercito deve essere in strada a fare la sua parte.

So che non è facile

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Premetto di non aver visto la partita, ma da quanto ho capito abbiamo fatto abbastanza pena :whew: complimenti alla juve e da oggi si spera nella lazio per interrompere il vostro dominio :asd:

 

Abbastanza deluso da Conte comunque, arrivare "scarichi" ad una partita del genere ed essere incapaci di inserire Eriksen nel sistema di gioco dopo oltre 1 mese dal suo arrivo sono grosse lacune a mio parere... a sto punto speriamo si renda conto che gli resta solo l'EL, ma storicamente non sono roba di Conte le coppe europee

Panno92.png

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grande de sciglio che appena entra mostra subito il suo valore :asd:

 

adesso martedi fermano tutto probabilmente, ma le coppe europee faranno lo stesso??

 

Io comunque, come tanti altri, nonostante il disastro che c'è in giro sto continuando ad andare lavorare, purtroppo non ne posso fare a meno, chissà se fermeranno anche me mandandomi uno stipendio a casa per pagare tutte le spese

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Ai critici di Sarri dico che ha panchinato per due partite Cristiano Ronaldo e nello scontro scudetto ha messo Bentancur al posto di Pjanic, risolvendo gran parte dei nostri problemi.

Sarri è un buon allenatore, erano i giocatori che non andavano.
Ora ha dato un segnale importante, gioca solo chi lo segue sul campo, gli altri in panchina.

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Ai critici di Sarri dico che ha panchinato per due partite Cristiano Ronaldo e nello scontro scudetto ha messo Bentancur al posto di Pjanic, risolvendo gran parte dei nostri problemi.

Sarri è un buon allenatore, erano i giocatori che non andavano.

Ora ha dato un segnale importante, gioca solo chi lo segue sul campo, gli altri in panchina.

ma veramente con mezza partita decente fai un simile ragionamento?? Sono mesi che facciamo pena, quando ci sarà continuità il tuo ragionamento avrà un senso, attualmente " una rondine non fa primavera "

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Ciò che era stato paventato nelle scorse ore sta per diventare realtà: il calcio - e, con esso, gli altri sport di squadra - sta per fermarsi nuovamente per fronteggiare la delicatissima emergenza Coronavirus. Uno stop che, se confermato, si protrarrà per quasi un mese, fino al 3 aprile compreso.

 

Questo è ciò che è emerso dalla riunione pomeridiana andata in scena al CONI, a Roma. Presente il presidente Giovanni Malagò e, assieme a lui, i rappresentanti delle varie Federazioni degli sport di squadra. Tutti sono giunti a una conclusione: non si deve giocare.

 

Il comunicato del CONI:

 

"Confermando che in ogni azione e circostanza la tutela della salute è la priorità assoluta di tutti, al termine della riunione il CONI all’unanimità ha stabilito che:

-tutte le decisioni prese dalle singole FSN e DSA fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore;

-sono sospese tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020;

-per ottemperare al punto sopra descritto, viene richiesto al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità;

-di chiedere alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzionale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazioni della stessa materia nei vari territori;

-viene altresì richiesto al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni".

 

Le decisioni emerse durante la riunione, in ogni caso, toccano soltanto le competizioni nazionali come la Serie A e non quelle internazionali, come Champions ed Europa League.

 

"Il CONI ricorda altresì che le competizioni a carattere internazionale, sia per i club sia per le nazionali, non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e che quindi non possono essere regolate dalle decisioni odierne".

 

Ora toccherà quindi al Governo, com'era già accaduto negli scorsi giorni, indire un nuovo Decreto Legge che imponga lo stop alle attività sportive, tra cui il calcio. Un passaggio che dovrebbe effettivamente avvenire, considerata la contrarietà del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora alla disputa delle partite del weekend appena concluso.

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