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Ecco la Juventus 2.0. Questa stagione non è come le altre, e non solo per le partenze di Pirlo, Tevez e Vidal e l’apertura di un nuovo ciclo. Questa stagione non è come le altre perché segna la fase due del progetto di sviluppo dell’era Andrea Agnelli. Dal 2010-11 il club bianconero ha recuperato la leadership nazionale e si è fatto largo in Europa. Il fatturato, di conseguenza, è schizzato dai 154 milioni iniziali ai 320 stimati per il 2014-15 e fortemente influenzati dalle entrate extra della finale di Champions. Adesso è il momento del definitivo salto di qualità: colmare il gap con i big four del calcio mondiale, che viaggiano attorno al mezzo miliardo di ricavi, è impossibile, ma piazzarsi nella top 5 si può. Non è un obiettivo immediato, tuttavia questo esercizio segnerà già la svolta. Sono scattati il 1° luglio, infatti, i nuovi contratti di sponsorizzazione e il nuovo ciclo di vendita dei diritti tv (collettivi), che spingeranno il giro d’affari 2015-16 verso quota 350 milioni.

 

COMMERCIALE — Il balzo maggiore sarà sul fronte marketing e pubblicità. La Juve si era posizionata attorno a quota 55-60. Qui, in primis, bisognava crescere. Così sarà. Le nostre proiezioni sul 2015-16 stimano 90 milioni di ricavi commerciali, per effetto dei nuovi contratti con i partner principali. Lo sponsor di maglia Fiat ha rinnovato garantendo 17 milioni di base (contro i 13 dell’anno scorso) e 1 milione di bonus già scattato per la partecipazione alla Champions: compresi gli 1,3 milioni di fornitura fanno 19,3 (5,3 in più in dodici mesi). E gli introiti potranno aumentare ancora: il nuovo accordo prevede 1 milione di bonus per i quarti di Champions e un altro milione per lo scudetto. Ma l’impennata vera è con lo sponsor tecnico. Adidas sborsa 23,25 milioni fissi a stagione fino al 2021, aggiungendo la fornitura si arriva a 25,5, cioè 10,5 milioni in più di Nike (13,2+1,8). Merchandising e licensing, d’ora in poi, saranno gestiti direttamente dal club: la stima iniziale del fatturato è di 15 milioni. Entrate nuove rispetto al passato, ma saranno nuovi anche i costi di gestione. Se la Juve ha rinunciato ai 6 milioni di margine offerti da Adidas come minimo garantito, significa che punta a fare meglio, non subito ma nel medio-lungo periodo. C’è, infine, la nuova frontiera degli sponsor regionali, sulla scia del Manchester United: dopo il contratto con la birra messicana Tecate, si sta lavorando in altri Paesi. Ogni accordo vale alcune centinaia di migliaia di euro e consente una diffusione capillare del marchio.
DIRITTI TV — Questo è il segmento che più è influenzato dal cammino in Europa. L’anno scorso, con la finale e il vantaggio di spartirsi il market pool solo con la Roma, si è registrato l’incasso record di 80 milioni. Nella nostra simulazione abbiamo ipotizzato prudenzialmente una Juventus agli ottavi (con tre italiane presenti ai gironi), che poi è lo stesso parametro utilizzato internamente dalla società per stilare i propri budget: la stima, quindi, è di 60 milioni tra premi e market pool dalla Champions, considerato che l’Uefa da quest’anno distribuirà il 40% in più ai partecipanti e gli stessi diritti tv italiani sono aumentati. In crescita pure i diritti tv della Serie A: rispetto ai 94 milioni percepiti l’anno scorso, la Juve se ne aspetta 109, in attesa però che in Lega vengano ridefiniti i criteri distributivi. I bianconeri sono usciti dal contratto con Infront per l’archivio e hanno trattato direttamente la cessione a Sky e Mediaset (totale 11 milioni circa). Complessivamente dai diritti televisivi potrebbero arrivare 180 milioni.
RICAVI DA GARE — Anche qui conta molto il numero di partite disputate. Nel 2014-15, arrivando in fondo in Champions, la Juventus si è assicurata circa 18 milioni. Le tre partite dei gironi e quella degli ottavi – solita base del nostro studio – potrebbero portarne 8. Immaginando che restino invariate le entrate del campionato e degli altri eventi (il gettone più alto della Supercoppa compensa l’assenza di tournée estive), il totale farebbe 45 milioni, con un punto interrogativo che rappresenta una scommessa per il presente e soprattutto per il futuro. Ed è l’ulteriore ottimizzazione dello Juventus Stadium. Stadio da 41mila posti, 28mila abbonati e sold out di prassi. Il club bianconero già adesso incassa 1 milione per posto e si posiziona all’undicesimo gradino di questa speciale classifica, relativa al 2013-14, col Chelsea in testa a quota 2 milioni e le altre italiane (Napoli e Milan) a 300 mila euro. L’obiettivo è di "sfruttare" maggiormente i frequentatori dello stadio e spingerli a spendere di più. Non per i tagliandi d’accesso, che già sono cresciuti in questi anni (abbonamenti in curva passati da 275 a 450 euro), ma per i servizi collaterali: in questa direzione vanno le migliorie del catering, l’introduzione del pagamento senza contanti, la gestione diretta dei negozi.
Fonte Gazzetta.it
P.S. gli economisti asiatici ci fanno una pippa... B) B)
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Ma kovaciccio come ha giocato nello specifico? Hai notato se era spesso in posizione? Copriva bene? Difendeva bene? Quando ha giocato in quella posizione con strama si faceva sempre vedere, veniva sempre incontro al portatore di palla, ma ieri come l'ha scaricato la palla? Prevalentemente sul laterale o ha cercato spesso la verticalizzazione? Cambi di gioco? Senza la palla come si muove? Testa alta?

 

Di Marco? :squile: :squile:

Riprendo le tue domande su kovacic per dire che nel primo tempo (visto che molto probabilmente nel secondo non giocherà) col Bayern è stato grandioso, ha bucato di brutto il centrocampo dei tedeschi e ha servito subito in modo egregio Palacio e Icardi che però non hanno saputo finalizzare il tutto...In difesa pure è stato straordinario ha fatto una decina di interventi fra recuperi e coperture perfetti, aiutando molto DI Marco che sembrava una sagoma d'allenamento con Costa che lo passava a destra e a sinistra...

 

Ora guardo il secondo tempo ma il suo primo tempo mi ha lasciato piacevolmente sorpreso come anche quello di Murillo...

http://media2.giphy.com/media/i3mzHCxtuh7wI/giphy.gif
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Mercoledì il tribunale di Milano ha assolto l’ex d.g. della Juventus Luciano Moggi dall’accusa di avere diffamato in una trasmissione tv l’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti (morto nel 2006). Ieri la famiglia del Cipe ha diffuso un comunicato molto composto in cui, oltre a manifestare rispetto nei confronti dei giudici, ha però voluto ribadire come la recente sentenza non abbia una stretta attinenza con il processo legato a Calciopoli.

inaccettabile — "La famiglia di Giacinto Facchetti - si legge appunto in una nota diffusa ieri - prende atto della sentenza che assolve in primo grado Luciano Moggi per diffamazione nei confronti del proprio congiunto". Inaccettabile, secondo i familiari di Facchetti, "è però il tentativo da parte di certi organi di informazione di far passare questa causa per diffamazione come una riedizione in toni minori del processo di Calciopoli: una tale operazione è puro sciacallaggio, manomissione della memoria!".

processo — "Il processo di Napoli che ha avuto i suoi protagonisti condannati in via definitiva - si legge ancora nella nota - non ha mai riguardato nella maniera più assoluta la persona di Giacinto Facchetti. Giusto per non dimenticare, per amore di verità e giustizia: il resto è un'altra storia, con buona pace dei revisionisti prezzolati e da bar".


Fonte Gazzetta.it



c'è ancora qualcuno che cerca di difendere l'indifendibile... :acc: :acc: :polliceverso: :polliceverso: :bang: :bang:

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Veramente nel '96 Buffon giocava titolare nel Parma, a 19 anni era titolare in Nazionale..

E Mandzukic quando Buffon aveva 19 anni, ne aveva esattamente 11.

 

Giusto per sottolineare l'ignoranza (non solo calcistica) di Zazzaroni.

Modificato da IamoR
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Se non ho capito male li ha purgati Gotze :D

Si, nel secondo tempo giocava la primavera che ha cercato di pressare alto, ma ha lasciato la difesa scoperta con solo due giocatori e uno di questi era Jesus, Gotze doveva segnare per forza.. Modificato da mirco 2010
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c'è ancora qualcuno che cerca di difendere l'indifendibile... :acc: :acc: :polliceverso: :polliceverso: :bang: :bang:

quindi se a Pribke gli toglievano una multa per divieto di sosta diventava Santo?

 

 

Veramente nel '96 Buffon giocava titolare nel Parma, a 19 anni era titolare in Nazionale..

E Mandzukic quando Buffon aveva 19 anni, ne aveva esattamente 11.

Mi vuoi far credere che trovi plausibile che un bambino tedesco di 11 anni abbia come idolo il secondo di Rampulla e non Schmichael o come diavolo si scrive??

Vabbè. Se poi Ibra dice che aveva il poster di Zanetti in camera è un cretino senza appello...

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

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Seh. Crediamoci allora, non sia mai che un neotessrrato dica una sviolinata per stare simpatico a tifosi come voi

 

Siamo partiti dai suoi 8 anni, poi 11, adesso ragazzino... Tra poco intendeva dire l'anno scorso.

Modificato da Invernomuto

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

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Ti riferisci a loro o è un'autocritica?

autocritica????...di cosa???...la Juve e i suoi dirigenti han pagato per quello che hanno fatto...

altri no...stop...e c'è ancora chi dice "di non infangare la memoria dei morti"...c'è poco da difendere secondo me...ci sono sentenze di persone incaricate di indagare che sentenziano che Fachcetti faceva esattamente le stesse cose che faceva Moggi...non sono io a dirlo...

 

quindi se a Pribke gli toglievano una multa per divieto di sosta diventava Santo?

non so chi sia questo tizio comunque credo di aver colto il paradosso...

e ho scritto sopra per la milionesima volta che la Juve e i suoi dirigenti hanno pagato per gli errori fatti...e che non mi aspetto/pretendo che ci ridiano gli scudi...basterebbe che li togliessero a chi se li meritava ancor meno di noi...:ok: :ok:

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....gli arbitri li pagava in beni dell'ordine di 20/25mln, quindi prima dell'euro.

Che domande fai?

 

Ma tranquilli che loro hanno già pagato.

Bisognerebbe impiccarli tutti in pubblica piazza, Moggi, Giraudo e i luminari che sono ancora qui a difenderli.

 

E hanno pure il coraggio di puntare il dito, credendo di dare una lavata con la candeggina alla loro vergognosa storia.

Parassiti che non siete altro. :asd:

Modificato da Coldfire
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Non mi voglio mettere in mezzo però Moggi io l'ho visto la settimana scorsa a Sportitalia...In che modo avrebbe pagato??

 

Moggi è stato radiato dal calcio e a memoria mi sembra sia stato anche al gabbio (non ricordo bene ormai son passati quasi 10 anni)...la Juve è stata restrocessa in serie b è spuxxanata davanti a tutti...

 

all'Inter invece gli han regalato 2 scudi e con i rimasugli della nostra squadra ha gettato le basi per il fantomatico triplete (altimenti ancore ve lo sognavate di notte)...

 

mi sembra una spartizione equa delle pene... :acc: :acc:

 

....gli arbitri li pagava in beni dell'ordine di 20/25mln, quindi prima dell'euro.

Che domande fai?

 

Ma tranquilli che loro hanno già pagato.

Bisognerebbe impiccarli tutti in pubblica piazza, Moggi, Giraudo e i luminari che sono ancora qui a difenderli.

 

E hanno pure il coraggio di puntare il dito, credendo di dare una lavata con la candeggina alla loro vergognosa storia.

Parassiti che non siete altro. :asd:

 

La prescrizione salva l'Inter. Per il procuratore federale Stefano Palazzi, infatti, la società nerazzurra e l'allora presidente Giacinto Facchetti sono colpevoli di illecito sportivo relativamente all'inchiesta su "Calciopoli bis", quella dei fatti del 2006, emersi dalle intercettazioni portate alla luce durante il processo penale di Napoli. E' quanto risulta dalle motivazioni della sentenza che ha portato all'assoluzione, per prescrizione, di tutti gli imputati. Palazzi spiega anche, relativamente all'esposto della Juventus che ha chiesto la revoca dello scudetto 2006 assegnato all'Inter, che non si può più intervenire per via disciplinare. Sarà quindi, come era già emerso venerdì scorso, il Consiglio federale a discuterne nella riunione in calendario il 18 luglio: non è escluso però che per la decisione si dovrà aspettare ancora, oltre quella data.

 

LE MOTIVAZIONI DI PALAZZI - Il giudizio di Palazzi è duro nei confronti dell'Inter e di Facchetti: la società nerazzurra violò l'articolo 6, cioè fu colpevole di illecito sportivo. "Questo Ufficio ritiene che le condotte fossero certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale FC, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale".

Dai documenti "è emersa l'esistenza di una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamentare, diretti ad alterare i principi di terzietà, imparzialità e indipendenza del settore arbitrale, instaurati, in particolare fra i designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto (ma anche, sia pur in forma minore, con altri esponenti del settore arbitrale) ed il Presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti". "Dalle carte in esame e, in particolare, dalle conversazioni oggetto di intercettazione telefonica, emerge l'esistenza di una fitta rete di rapporti, stabili e protratti nel tempo" con l'obiettivo, tra l'altro, di condizionare il settore arbitrale. "La suddetta finalità veniva perseguita sostanzialmente attraverso una frequente corrispondenza telefonica fra i soggetti menzionati, alla base della quale vi era un consolidato rapporto di amicizia, come evidenziato dal tenore particolarmente confidenziale delle conversazioni in atti", afferma la procura. Secondo la relazione, "assume una portata decisiva la circostanza che le conversazioni citate intervengono spesso in prossimità delle gare che dovrà disputare l'Inter e che oggetto delle stesse sono proprio gli arbitri e gli assistenti impegnati con tale squadra", si legge ancora.

"In relazione a tali gare il presidente Facchetti si pone quale interlocutore privilegiato nei confronti dei designatori arbitrali, parlando con essi delle griglie arbitrali delle gare che riguardano la propria squadra nonchè della stessa designazione della terna arbitrale ed interagendo con i designatori nelle procedure che conducono alla stessa individuazione dei nominativi degli arbitri da inserire in griglia e degli assistenti chiamati ad assistere i primi".

 

Per quanto riguarda invece Massimo Moratti, la sua posizione e il giudizio del procuratore federale sembrano meno gravi: "Comunque informato della circostanza che il Facchetti avesse contatti con i designatori, come emerge dalle telefonate commentate, nel corso delle quali è lo stesso Bergamo che rappresenta tale circostanza al suo interlocutore. (...) Ne consegue che la condotta del tesserato in esame, Moratti, in considerazione dei temi trattati con il designatore e della frequenza dei contatti intercorsi, appare in violazione dell'art. 1 CGS vigente all'epoca dei fatti, sotto i molteplici profili indicati".

 

"In alcuni casi -osserva la procura- emerge anche l'assicurazione da parte dell'interlocutore di intervento diretto sul singolo direttore di gara, come rivelato da alcune rassicurazioni che il designatore arbitrale rivolge al proprio interlocutore, in cui si precisa che l'arbitro verrà 'predisposto a svolgere una buona gara' o, con eguale significato, che è stato 'preparato a svolgere una bella gara'; o ancora, affermazioni del designatore volte a tranquillizzare il presidente Facchetti sulla prestazione dell'arbitro, nel senso che gli avrebbe parlato direttamente lui o che già gli aveva parlato".

 

"In un caso, addirittura, il designatore arbitrale, nel tentativo di tranquillizzare il proprio interlocutore e sedare le preoccupazioni di quest'ultimo sulle tradizioni negative della propria squadra con un determinato arbitro, afferma che quest'ultimo è stato avvertito e che sicuramente lo score dell'lnter sotto la sua direzione registrerà una vittoria in più in conseguenza della successiva gara di campionato", afferma ancora il procuratore.

 

"Tale capacità di interlocuzione in alcuni casi diventa una vera e propria manifestazione di consenso preventivo alla designazione di un arbitro e rappresenta un forte potere di condizionamento sui designatori arbitrali, fondato su rapporti di particolare amicizia e confidenza che il Presidente Facchetti può vantare nei confronti degli stessi designatori e che trovano la loro concretizzazione espressiva nella effettuazione anche di una cena privata con Bergamo e nello scambio di numerosi favori e cortesie (elargizione di biglietti e tessere per le gare dell'Internazionale, di gadget e borsoni contenenti materiale sportivo della squadra milanese, etc...) e non meglio precisati 'regalini'".

 

quanto sopra mi da il diritto di puntare il dito...quando ti rassegnerai ad ammettere l'evidenza dei fatti sarà sempre troppo tardi... :whew: :whew:

 

di vergogna dovreste provarne voi...ogni volta che mettete il naso fuori di casa...o che vi azzardate a parlare di giustizia...

per riuscire a vincere avete dovuto distruggere i vostri avversari...salvo poi scoprire che di sporcizia in casa vostra ce n'era almeno quanto da noi...

 

siete e sarete per sempre la barzelletta del calcio Italiano... :asd: :asd:

Modificato da Pinturicchio 89
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"voi" il marcio del calcio europeo. delle "vostre" malefatte se ne sente il fetore dal sud italia fino in scozia...

 

grande grande!!

grandissimi tutti ragazzi!

un bel pistolotto sul doping nel calcio mi mancava... ah no, si parlava di cosa? di come si frigge l'aria?

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

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Moggi è stato radiato dal calcio e a memoria mi sembra sia stato anche al gabbio (non ricordo bene ormai son passati quasi 10 anni)...la Juve è stata restrocessa in serie b è spuxxanata davanti a tutti...

 

all'Inter invece gli han regalato 2 scudi e con i rimasugli della nostra squadra ha gettato le basi per il fantomatico triplete (altimenti ancore ve lo sognavate di notte)...

 

mi sembra una spartizione equa delle pene... :acc: :acc:

 

 

 

La prescrizione salva l'Inter. Per il procuratore federale Stefano Palazzi, infatti, la società nerazzurra e l'allora presidente Giacinto Facchetti sono colpevoli di illecito sportivo relativamente all'inchiesta su "Calciopoli bis", quella dei fatti del 2006, emersi dalle intercettazioni portate alla luce durante il processo penale di Napoli. E' quanto risulta dalle motivazioni della sentenza che ha portato all'assoluzione, per prescrizione, di tutti gli imputati. Palazzi spiega anche, relativamente all'esposto della Juventus che ha chiesto la revoca dello scudetto 2006 assegnato all'Inter, che non si può più intervenire per via disciplinare. Sarà quindi, come era già emerso venerdì scorso, il Consiglio federale a discuterne nella riunione in calendario il 18 luglio: non è escluso però che per la decisione si dovrà aspettare ancora, oltre quella data.

 

LE MOTIVAZIONI DI PALAZZI - Il giudizio di Palazzi è duro nei confronti dell'Inter e di Facchetti: la società nerazzurra violò l'articolo 6, cioè fu colpevole di illecito sportivo. "Questo Ufficio ritiene che le condotte fossero certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale FC, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale".

Dai documenti "è emersa l'esistenza di una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamentare, diretti ad alterare i principi di terzietà, imparzialità e indipendenza del settore arbitrale, instaurati, in particolare fra i designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto (ma anche, sia pur in forma minore, con altri esponenti del settore arbitrale) ed il Presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti". "Dalle carte in esame e, in particolare, dalle conversazioni oggetto di intercettazione telefonica, emerge l'esistenza di una fitta rete di rapporti, stabili e protratti nel tempo" con l'obiettivo, tra l'altro, di condizionare il settore arbitrale. "La suddetta finalità veniva perseguita sostanzialmente attraverso una frequente corrispondenza telefonica fra i soggetti menzionati, alla base della quale vi era un consolidato rapporto di amicizia, come evidenziato dal tenore particolarmente confidenziale delle conversazioni in atti", afferma la procura. Secondo la relazione, "assume una portata decisiva la circostanza che le conversazioni citate intervengono spesso in prossimità delle gare che dovrà disputare l'Inter e che oggetto delle stesse sono proprio gli arbitri e gli assistenti impegnati con tale squadra", si legge ancora.

"In relazione a tali gare il presidente Facchetti si pone quale interlocutore privilegiato nei confronti dei designatori arbitrali, parlando con essi delle griglie arbitrali delle gare che riguardano la propria squadra nonchè della stessa designazione della terna arbitrale ed interagendo con i designatori nelle procedure che conducono alla stessa individuazione dei nominativi degli arbitri da inserire in griglia e degli assistenti chiamati ad assistere i primi".

Per quanto riguarda invece Massimo Moratti, la sua posizione e il giudizio del procuratore federale sembrano meno gravi: "Comunque informato della circostanza che il Facchetti avesse contatti con i designatori, come emerge dalle telefonate commentate, nel corso delle quali è lo stesso Bergamo che rappresenta tale circostanza al suo interlocutore. (...) Ne consegue che la condotta del tesserato in esame, Moratti, in considerazione dei temi trattati con il designatore e della frequenza dei contatti intercorsi, appare in violazione dell'art. 1 CGS vigente all'epoca dei fatti, sotto i molteplici profili indicati".

"In alcuni casi -osserva la procura- emerge anche l'assicurazione da parte dell'interlocutore di intervento diretto sul singolo direttore di gara, come rivelato da alcune rassicurazioni che il designatore arbitrale rivolge al proprio interlocutore, in cui si precisa che l'arbitro verrà 'predisposto a svolgere una buona gara' o, con eguale significato, che è stato 'preparato a svolgere una bella gara'; o ancora, affermazioni del designatore volte a tranquillizzare il presidente Facchetti sulla prestazione dell'arbitro, nel senso che gli avrebbe parlato direttamente lui o che già gli aveva parlato".

"In un caso, addirittura, il designatore arbitrale, nel tentativo di tranquillizzare il proprio interlocutore e sedare le preoccupazioni di quest'ultimo sulle tradizioni negative della propria squadra con un determinato arbitro, afferma che quest'ultimo è stato avvertito e che sicuramente lo score dell'lnter sotto la sua direzione registrerà una vittoria in più in conseguenza della successiva gara di campionato", afferma ancora il procuratore.

"Tale capacità di interlocuzione in alcuni casi diventa una vera e propria manifestazione di consenso preventivo alla designazione di un arbitro e rappresenta un forte potere di condizionamento sui designatori arbitrali, fondato su rapporti di particolare amicizia e confidenza che il Presidente Facchetti può vantare nei confronti degli stessi designatori e che trovano la loro concretizzazione espressiva nella effettuazione anche di una cena privata con Bergamo e nello scambio di numerosi favori e cortesie (elargizione di biglietti e tessere per le gare dell'Internazionale, di gadget e borsoni contenenti materiale sportivo della squadra milanese, etc...) e non meglio precisati 'regalini'".

 

quanto sopra mi da il diritto di puntare il dito...quando ti rassegnerai ad ammettere l'evidenza dei fatti sarà sempre troppo tardi... :whew: :whew:

 

di vergogna dovreste provarne voi...ogni volta che mettete il naso fuori di casa...o che vi azzardate a parlare di giustizia...

per riuscire a vincere avete dovuto distruggere i vostri avversari...salvo poi scoprire che di sporcizia in casa vostra ce n'era almeno quanto da noi...

 

siete e sarete per sempre la barzelletta del calcio Italiano... :asd: :asd:

1 scudetto all inter l altro non è stato assegnato. Seconda cosa non erano implicati quanto noi ma molto di più. Noi non abbiamo violato l articolo 6 di illecito sportivo loro si. Noi siamo stati condannati sulla base di una "somma" di articoli 1 (slealtà sportiva) con la quale hanno creato apposta il grande "illecito strutturato". Cioè per condannarci hanno creato apposta sta schifezza. Oltre a occultare prove ovviamente perché ricordiamo sempre che a chi faceva le intercettazioni "l inter non interessa". Inoltre non ho mai sentito moggi dire "passi in sede che abbiamo un regalo per lei" a nessuno. Cosa detta da Facchetti a Bergamo ovvero il designatore.

 

È inutile rispondere nel merito. Meglio dire cose tipo "ladri dopati vergogna" e poi quando ti smentiscono con i fatti o non rispondere o di nuovo " tanto voi siete ladri dopati rubate". Ormai ci si fa l abitudine

Modificato da Bender 1993
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