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NBA, NCAA e LegaA


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in questa season: hunter, maxiell, murray, webber, delfino, davis...tranne webber, gli altri non sono certamente campionissimi, ma il loro contributo non è da scartare...una squadra secondo me non può avere successo facendo giocare sempre e solo il suo quintetto base...questo dimostra che cmq nelle annate positive dei pistons la squadra è stata dotata sempre di buone seconde linee...

e poi credo ke cmq nei playoff, la maggior parte dei teams fa aumentare considerevolmente la media del quintetto base...

 

Quando dico rotazioni di 6/7 uomini lo intendo letteralmente. Flip e Maxiell altalenanti anche come gregari, Delfino e Hunter panchinari normalissimi, Webber utilizzato molto in quintetto dato lo scarso apporto di Mohammed.

 

La panchina dei Celtics recita: Brian Scalabrine, Michael Olowokandi, Tony Allen e qualche giovanotto da verificare. Inoltre non è da escludere che prima dell'inizio di stagione Ainge non operi ancora sul mercato. Non mi sembra chi il roster sia così inferiore ai Pistons di finali e titolo.

 

Poi ripeto: l'anno scorso hanno vinto la Eastern Conference i Cavaliers!!!!!!! Non so se vi rendete conto, ma al loro confronto questi Celtics sono un Dream Team.

 

 

 

e poi 3 giocatori forti non ti portano al titolo,ne è l'esempo New Jersey con Carter,Jefferson e Kidd...

 

Sono 3 esterni, quello di Boston è un equilibrio tutto diverso. Hanno una delle migliori (se non la migliore) ala grande della lega, ottimo rimbalzista e uomo d'area, con a fianco il giovane Perkins, e sul perimetro il grande PSquare con tutto il suo gioco dentro e fuori, Allen a punire tutti i raddoppi e a fare da terza bocca di fuoco e Rondo come playmaker, sicuramente di buon livello.

 

I Nets hanno avuto un Kidd che alternava buone prestazioni ad altre incerte, con qualche acciacco e spesso pochi punti nelle mani soprattutto dal perimetro. Jefferson grande atleta e attaccante e Carter ancora di più, ma poi il vuoto assoluto, soprattutto nello spot di ala forte che è stato forse il più rilevante della lega pre-Oden e post Shaq.

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...cmq tralasciando le considerazioni personali (sulle qualità delle panchine), credo ke al 100% arriveranno alle semifinali di conference...poi si dovranno vedere gli accoppiamenti...se saranno fortunati la finale di conference non gli sfuggirà...

...only the strong survive...(A.I.)
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...cmq tralasciando le considerazioni personali (sulle qualità delle panchine), credo ke al 100% arriveranno alle semifinali di conference...poi si dovranno vedere gli accoppiamenti...se saranno fortunati la finale di conference non gli sfuggirà...

 

Io direi che salvo infortuni, e soprattutto se Ainge rimpingua ancora un po' il roster (ha qualche elemento di scambio, come qualche prima scelta di Minnesota, che data la suadra giovane potrebbe anche valere) la finale di conference è loro. Cleveland sarà come sempre dipendente da LBJ, Miami è fuori dai giochi o quasi, Chicago deve dimostrare di saper fare bene anche oltre la Regular Season. Per come stanno le cose mi preoccupa solo New Jersey, che con il trio in forma e Krstic può fare bene. Ma la concorrenza non è certo spietata...

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...ma dalle parti dei 76ers nn si registra nessun movimento di mercato...?!?!?!

 

Per il momento la dirigenza ha prodotto, dal draft, la firma delle matricole scelte Thaddeus Young, con un quadriennale con opzione al terzo e quarto anno per la squadra, e Jason Smith, stesso contratto e stesse opzioni. Aggiungiamoci anche l'aver esercitato la team option per la stagione che viene sul giovane Louis Williams.

 

Tutto qui. Come stagione di transizione direi calma piatta all'orizzonte...

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Beh...diciamo che non è passato nemmeno un anno dalla cessione di Iverson, per cui i lavori sono giustamente ancora in corso. Per prima cosa il draft non ha riservato pick eccelsi, sebbene Young sia molto giovane e interessante. Poi ci sono contratti pesantucci per giocatori di discutibile valore, come Andre Miller, un eterno incompiuto, o Samuel Dalembert, sempre incapace di fare il salto di qualità. Ciò fa sì che ci siano poche pedine di scambio utili per portare materiale interessante a casa, e certo in piena ricostruzione l'obiettivo può solo cadere su giovani talenti e non maturi campioni: in ogni caso né gli uni né gli altri sarebbero molto propensi a muovere verso la città dell'amore, che sia avvia a qualche annetto di bassa classifica.

Un buon risultato sarebbe tenersi i talenti di Iguodala e Korver per il futuro.

 

Certo è che per i tifosi dei 76ers non si annuncia una grande annata.

Modificato da teo_more
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Pessima notizia per i Los Angeles Clippers: Elton Brand si è rotto il tendine d'Achille sinistro in allenamento e dovrà sottoporsi a intervento chirurgico e stare fuori a lungo, come minimo fino ad inizio 2008. Ma ci sono possibilità che il recupero lo porti a saltare l'intera stagione.

 

PS . Data d'inizio ufficiale 30 OTTOBRE

 

News da Memphis: Juan Carlos Navarro lascia il Barcelona e raggiunge Pau Gasol. Il miglior realizzatore dell'ultima stagione della Liga ACB approda quindi in NBA; i diritti, posseduti da Washington, sono stati ottenuti da Memphis in cambio di una al primo giro nel prossimo Draft.

Modificato da teo_more
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  • 1 mese dopo...

Riporto il topic per questa notizia!!! :shock:

 

 

Solo 48 ore fa la possibilita’ che l’intervento di artroscopia effettuato al ginocchio destro di Oden si tramutasse in un’operazione di microfrattura pareva un’eventualita’ davvero remota. Infatti Oden non aveva mai subito traumi o rotture alla rotula e quindi i medici pensavano si trattasse di un problema minore curabile senza intervenire chirurgicamente. Sfortunatamente, pero’, questo scenario e’ crollato quando la sonda entrata nel ginocchio della prima scelta all’ultimo draft, ha mostrato dei danni alla cartilagine e quindi il dottore Don Roberts ha proceduto con l’effettuare la microfrattura. Queste le parole di Roberts dopo l’intervento: “Abbiamo trovato dei danni alla cartilagine nel ginocchio destro. L’area interessata dall’infortuno non era grande e quindi siamo stati in grado di effettuare una microfrattura in modo da stimolare la ricrescita di cartilagine. Essere operati non e’ mai una cosa bella, ma ci sono diversi aspetti che ci fanno pensare in modo positivo: per prima cosa Greg e’ giovane e poi, come gia’ detto, l’area interessata dall’infortunio e’ molto piccola. Queste due cose gli permetteranno, una volta completamente recuperato, di tornare al 100%.” L’infortunio, e qui arrivano le brutte notizie per i fans dei Blazers, costringera’ Oden a otto settimane di riposo assoluto (con utilizzo di stampelle) dopo le quali si preannuncia un periodo di riabilitazione lungo dai 6 ai 12 mesi; in definitiva la piu’ rosea della previsioni e’ che Oden resti fuori per tutto il 2007/08. “E’ sicuramente un duro colpo per i nostri tifosi, comunque la gente di Portland potra’ apprezzare il resto della squadra e siamo sicuri dara’ tutto il supporto necessario ad Oden affinche’ recuperi senza sentire pressioni. - spiega Larry Miller ed aggiunge - Condiamo nel fatto che i nostri fans, come i nostri sponsor, continueranno a supportarci perche’ sanno che stiamo percorrendo la strada giusto per diventare un ottimo team.”.

Modificato da KB24

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Mi dispiace,ero curioso di vederlo tar i pro,sicuramente avrebbe fatto un'ottima stagione,e invece purtroppo per lui dovrà guardarsi i compagni in tv...Sarà un'altra stagione disastrosa per Portland,considerando che hanno anche lasciato andar via Randolph...il che vuol dire che l'anno prossimo avranno ancora uno tra i primissimi pick,cosi nella stagione '09 nel roster ci saranno Oden,Aldridge,Roy (ulteriormente cresiuti) più un ennesimo giovane forte e allora si che faranno il salto di qualità che tutti si aspettano...

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Già, però il pick importante era da prendere quest'anno, e dopo averlo beccato questa è una vera doccia fredda, soprattutto dal punto di vista economico. Oden perde la possibilità di fare un anno di esperienza con una squadra che deve crescere, ed è un peccato perché è una stagione in meno di rodaggio che divide Portland da un ipotetico titolo, ammesso possa ambirvi nel futuro prossimo.

 

Mi spiace per lui, comunque se è per una certezza di recupero al 100% è sicuramente una scelta giusta. Oden minaccia di esere il più dominante dei prossimi decenni.

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  • 5 settimane dopo...

Riuppo il topic visto che sta per iniziare il campionato :ok:

 

 

 

Recentemente Jerry Buss, owner dei Lakers, parlando con il quotidiano L.A. Times ha rilasciato alcuni dettagli sul terremoto Kobe-Lakers avvenuto nei primi mesi della scorsa estate quando Mr. 81 e Buss, entrambi in vacanza in Spagna, si incontrarono e Bryant chiese di essere ceduto. Oggi Buss fa sapere che per un certo periodo si convinse ad ascoltare le richieste della propria stella e quindi, al contrario di quanto era sempre stato affermato, valuto’ attentamente tutte le proposte pervenute sulla sua scrivania per imbastire una trade. La notizia ha subito fatto il giro del globo ma, contrariamente alle aspettative di alcuni giornalisti, quando il diretto interessato e’ venuto a saperlo non ha battuto ciglio confermando la sua totale inclinazione a restare in maglia Giallo-Viola.”Non ho nient’altro da aggiungere su questa vicenda. Ho gia’ detto tutto e per me e’ un argomento chiuso. - spiega KB24 al L.A. Times e prosegue: - I commenti di oggi del Dr. Buss non mi stupiscono perche’ fanno parte della conversazione avuta con lui a inizio estate. Ho gia’ parlato di quanto capitato con la dirigenza dei Lakers piu’ e’ piu’ volte ed in svariate occasioni e non ho niente altro da aggiungere. La mia unica preoccupazione ora e’ quella di prepararmi al meglio per affrontare la prossima stagione con i miei compagni.” Pure coach Zen, che prima di lasciare le Hawaii (luogo in cui i Lakers disputano sempre il training camp) si e’ detto positivo sul morale della sua squadra, non vuole perdere tempo sull’argomento e commenta: “Quando allenavo a Chicago, specialmente nell’ultimo anno ma non solo, il rapporto giocatori-dirigenza non era dei migliore, ma una volta in campo i giocatori si impegnavano all’unisono ottenendo risultati importanti come la vittoria dei campionati. Dunque la cosa importante e’ restare uniti ed e’ questo il mio messaggio per Kobe: restare uniti, impegnarsi sempre ed i risultati saranno sicuramente positivi. “ Phil Jackson getta anche acqua sul fuoco su quanto detto da Buss: “E’ vero da maggio abbiamo sempre negato di voler cedere Bryant, tuttavia e’ normale che se un giocatore dimostra la propria scontentezza e l’assoluta determinazione ad andarsene allora si valutano i possibili modi per risolvere il problema compresa l’eventualita’ di una trade. Credo che Buss non abbia fatto niente di anormale.” A quanto pare l’ultimo capitolo della soap-opera estiva Lakers-Bryant e’ stato scritto, anche se eventuali sorprese in futuro non sono da escludersi.

 

 

 

I Washington Wizards molto probabilmente dovranno fare a meno dell’utilizzo del centro di riserva Etan Thomas per tutta la prossima stagione visto che oggi si e’ sottoposto ad un intervento chirurgico a cuore aperto per risolvere dei problemi legati alla arteria aorta. Ufficialmente lo staff medico degli “stregoni” non ha ancora rilasciato nessuna dichiarazione perche’ sono attesi i pareri definitivi dei cardiologi, ma il tempo di recupero medio da un intervento simile si aggiorna intorno ai 12 mesi. Per una persona normale, infatti, sono a sufficienza 6/8 settimane per tornare a fare esercizio fisico pero’ per uno sportivo professionista, il cui cuore e’ costantemente sotto sforzo, il periodo di recupero/riabilitazione si estende. In passato giocatori di football (Jesse Sapolu dei San Francisco 49ers) ed anche di basket (Turiaf dei Lakers) hanno subito lo stesso tipo di intervento ed in entrambi i casi sono riusciti a recuperare al 100%. Concludiamo con le parole di Caron Butler che utilizza il Washington Post per fare un augurio di pronta guarigione al collega da parte di tutto il team: “Credo per lui sia importante fargli sapere che tutta la squadra prega per lui e per la sua famiglia e che speriamo di rivederlo presto con noi ed in salute. In queste situazione il basket passa in secondo piano, ma comunque se il suo desiderio e’ quello di tornare in attivita’ noi lo aspetteremo e non vediamo l’ora che rientri.”

 

 

Quanto era nell’aria ormai da diverso tempo si e’ concretizzato ieri con la conferenza stampa indetta dalla dirigenza dei Knicks per introdurre il ritorno di Allan Houston. L’ex-giocatore dei Pistons, per chi ancora non lo sapesse, durante la sua carriera indosso’ la divisa di New York dal 1996 sino a due anni fa quando continui problemi alle ginocchia lo costrinsero al ritiro prematuro (il suo contratto durava ancora due anni). Pero’ e’ da meta’ estate che medita di tornare in azione e dopo diversi provini i Knicks hanno deciso di accontentarlo facendogli firmare un contratto i cui termini sono rimasti privati (fonti dicono si tratti di un anno al minimo salariale). Nella conferenza stampa Houston spiega cosi’ la sua scelta di rientrare in attivita’: “Dopo averci pensato molto ho deciso di ritornare nella NBA come membro dei New York Knicks. E’ da un anno e mezzo che lavoro duro e mi alleno per raggiungere questo traguardo ovvero il rientro nella NBA. Per me e’ un sogno che diventa realta’. La scelta di puntare su New York e’ arrivata discutendone con mia moglie. Anche la nascita del mio quarto figlio mi ha fatto capire come N.Y. fosse il luogo giusto per me. Ho visto il Garden in alcuni dei suoi migliori momenti e sono sicuro che questo team ha la stoffa per riuscire a farli rivivere. E’ una squadra affamata e piena di energia. Spero di poter dare una mano anche io in modo concreto. Il mio scopo principale rimane sempre quello di vincere un anello da campione NBA.”

 

 

I tifosi di Toronto, compresi quelli spagnoli, che stasera seguiranno la sfida fra Raptors e Real Madrid (il match si disputera’ in Spagna nelle mura del Palacio de Deportes de la Comunidad de Madrid) dovranno “accontentarsi” di vedere Calderon, Garbajosa, Bargnani e Parker perche’ Chirs Bosh (centro titolare) restera’ fermo per recuperare da un leggere infortunio. Quando si trovava a Treviso, quindi in una delle prime sessioni di allenamento, il numero 4 dei Bianco-Rossi si e’ fatto male ad un ginocchio e dopo aver stretto i denti per una settimana (infatti si e’ registrata la sua presenza sia contro Boston che contro Lottomatica Roma) ora e’ a riposo per l’aggravarsi della situazione. Sulla rotula, secondo i medici dei Raptors, avrebbe un livido tuttavia, come lo stesso Bosh dichiara sorridendo, non si tratta di nulla di grave: “Non penso si tratti di nulla di grave, e’ da lunedi’ che sono a riposo e la situazione sta gia’ migliorando. Probabilmente con ancora un po’ di riposo e poi facendo riabilitazione e stretching tornero’ apposto come nuovo.” Al momento lo staff medico non ha ancora rilasciato una data ufficiale per il rientro del giocatore in attivita’

 

:teach: :teach: :teach:

 

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Brutte notizie per gli heat che sono 0-4 in questa pre-season...

Wade già out fino a novembre/dicembre e ora acnhe shaq!!!

Quest'anno non arriveranno nemmeno ai playoff!! :teach:

 

Raga io e thefury l'anno passato guardavamo i playoff con soapcast!!!

Quest'anno sto seguendo alcune partite che vengono giocate alle nove...troppo bello!!!

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  • 1 mese dopo...

Ma siete morti raga???

 

 

Nuova “tegola” sulla testa dei tifosi di Sacramento che vedono Shareef Abdur-Rahim uscire definitivamente dalla scena del campionato 2007/08 causa intervento chirurgico. L’ex giocatore di Hawks e Grizzlies quest’anno era sceso in azione per 5 volte (1.7 punti, 1.7 assists) restando in campo appena 8 minuti ad incontro per via dei forti dolori al ginocchio destro. I dottori, dopo analisi ed accertamenti, ieri hanno deciso di optare per l’intervento chirurgico i cui tempi di recupero costringeranno Shareef a restare fermo per tutto il resto del campionato. La notizia fa subito tornare in mente l’estate del 2005 quando Abdur-Rahim divenne free-agent e arrivo’ ad un passo dal firmare un contratto con i Nets i quali, quando tutto sembra ormai deciso, decisero di fare marcia indietro perche’ gli esami medici evidenziavano seri problemi nel ginocchio del giocatore. Due anni fa, considerato che Shareef non aveva mai riscontrato nessun dolore, in pochi credettero alle parole dei dottori dello Stato Giardino; oggi nessuno ha piu’ nulla da obiettare a riguardo.

 

 

 

Una notizia flash proveniente da Toronto, dove stanotte ha fatto il suo rientro Chirs Bosh, indica che Jose Garbajosa entro la prossima settimana si fara’ operare per la seconda volta alla gamba. Il primo intervento chirurgico avvenne il marzo scorso, dopo la botta subita contro i Celtics, e costrinse il giocatore a 3/4 mesi di stop. Garbajosa, senza il benestare dei medici di Toronto, decise di prendere parte agli Europei di Basket e attualmente risulta fuori squadra praticamente da inizio campionato per via delle sue condizioni fisiche. Ora, dopo il continuo via vai di voci del mese scorso, sembra che il giocatore abbia optato per tornare in sala operatoria con l’intenzione di risolvere in modo definitivo i suoi problemi ma non si conoscono ancora i tempi di recuperi necessari allo spagnolo per rientrare in azione.

 

 

 

Secondo alcune fonti gli Heat, una fra le squadre piu’ deludenti dell’avvio di campionato, sarebbero decisi a rinforzarsi inserendo nel proprio roster uno specialista dalla lunga distanza per sopperire al “buco” creatosi con la partenza di Jason Kapono (Raptors), Eddie Jones (Mavs) e James Posey (Celtics). Il giocatore che presto potrebbe entrare a far parte della rotazione di Coach Riley e’ Luke Jackson scelto dai Cavs con la chiamato numero 10 assoluta del draft 2004 e fino all’altranno membro dei Clips. Lo scorso ottobre i Raptors lo chiamarono al training camp ma dopo un paio di giorni lo tagliarono costringendolo ad un ripiego nella NBDL (la lega di sviluppo NBA) con gli Idaho Stampede. La sua prima prestazione nella nuova lega e’ stato un successo senza precedenti, in grado di segnare 30 punti di cui 18 nel solo secondo quarto ha fatto dichiarare allo scout Wes Wilcox la seguente affermazione: “Per quello che riguarda questa stagione e’ stata sicuramente la miglior performance vista in un singolo quarto. Jackson sa’ come ci si comporta in campo ed e’ piu’ atletico di quanto si immagini.” Ora gli Heat l’hanno messo nel “mirino” e quindi non ci resta che attendere per vedere se decideranno di chiamarlo nelle propria fila per rivitalizzare il team.

 

 

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  • 4 settimane dopo...

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