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Cronache di un cimitero


Ambro

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Questo storia è una specie di introduzione che punta ad aprire un progetto più grande.

Una sorta di raccolta di storielle assurde, tristi,comiche,neutrali....tutte raccontate con lo stesso sfondo:un cimitero e tutte raccontate dalo steso morto...ma con personaggi diversi e con situazioni che variano.

Le prossime storie ariverannio presto (fine luglio) e penso che saranno una ventina se siete disposti ad accettarle.

 

ecco l'introduzione:

 

 

 

Cronache di un cimitero

 

Non sono mai stato un tipo molto preciso…

A scuola non mettevo il nome nel compito in classe e i prof più pignoli me lo annullavano.

All’università saltavo le lezioni obbligatorie.

Al mio matrimonio dimenticai il papillon.

Sulla mia lapide c’è scritto: “Morto nel 1999” e basta

D’altronde nessuno lascia in ordine il vagone della metro sul quale ha viaggiato, o pulisce il sedile del tram. Se è vero che la vita è una stazione di sosta per altri lidi, non mi sono mai sentito in obbligo di mettere in ordine o di precisare le mie scelte.

I più maligni mi definivano pessimista, chi mi conosce…pardon…chi mi ha conosciuto….preferiva definirmi rassegnato.

Ma ora non mi importa più di tanto, sono sei anni che riposo nella mia bara in attesa del giorno del giudizio; quando un omone in saio bianco e barba canuta prenderà il martello da giudice e inizierà a dividere i buoni dai cattivi….l’ultima lotteria del mondo.

Se avessi saputo che avrei avuto tutto questo tempo per riflettere avrei cementificato maggiormente i miei polmoni e alcolizzato il mio fegato, avrei interpretato la parte di bacco, tabacco e infine avrei dato ascolto a Venere visto che cenere lo sono diventato comunque.

A dirla tutta sono anche morto in modo impreciso. Come ogni domenica stavo guidando verso il campo da calcio per vedere la partita della mia squadra, mia moglie era da un’amica a imparare l’uncinetto. Arrivai allo stadio senza problemi, o quasi, la fila per entrare era bloccata da dei manifestanti contro lo spreco di soldi nel mondo calcistico. E’ fantastico vedere come le decisioni marce degli eletti cadano sulle spalle dei più. Non ero certo io a sperperare quel denaro, io guardavo, esultavo e tornavo alla mia vita in meno di 48 ore pronto a riprendere il ciclo sette albe dopo. I manifestanti erano tipi tenaci e dovette intervenire la celere per rendere accessibile lo stadio. La partita finì 1-1 e fu assai noiosa. Presi la mia macchina e girai il cofano verso la via del ritorno. Per uscire dal parcheggio dello stadio ci misi due ore, per arrivare a destinazione 25 minuti. Ma la mia destinazione non era la mia casa. A mia insaputa stavo per cominciare una nuova vita, anzi stavo per cominciare una nuova non-vita.

A dieci chilometri da casa mia un camion di galline aveva sbandato donando un’improvvisa libertà agli ottusi volatili che avevano preso possesso della carreggiata. Ignaro di questo avvenimento stavo mantenendo una velocità costante ed elevata grato agli inventori delle superstrade. La gallina mi fissò per un secondo, il mio cervello elaborò i dati a disposizione e inviò alla mia mano destra il segnale: “GIRA!”

La mano prontamente reagì, ma il cervello non può comunicare con lo sterzo che reagì meno prontamente e troppo violentemente. L’ultima immagine che vidi fu il sospiro di sollievo della gallina (non mi fecero nemmeno martire come salvatore di galline) e il mio ultimo pensiero fu per la sfortuna di essere morto dopo una partita noiosissima.

Morii per emorragie interne imprecisate…..quod erat demostrandum.

E da quel giorno iniziò la mia pacata attesa del giudice.

A voi sembrerà scomoda l’idea di rimanere per l’eternità chiuso in una bara; ma non è così: dopo la morte scoprii che l’anima esiste davvero ma per decreto celeste non può allontanarsi dalla tomba più di 30 metri . Lo slogan celeste è: “Evitando le distanze si evitano i fantasmi”

Se ti allontani…ZAC ZAC…i guardiani celesti ti fulminano e i demoni ti sfottono per un secolo e mezzo. Avendo mantenuto sentimenti umani anche di fronte all’eternità, un secolo e mezzo di battutine e scherzi è una bella rottura…evitabile con il mantenimento degli arresti tombali.

Chi definisce il cimitero una zona morta è in errore, paradossalmente è un posto vitale, sempre pieno di nuovi arrivi.

 

Inutile negare che il cosmo è tenuto insieme da leggi fisico-teologiche ben precise:

 

  • • Il becchino avrà sempre da lavorare

• La tartina cade sempre dalla parte imburrata

• L’erba del vicino è sempre la migliore

• La fila accanto è sempre quella più veloce

• Se una cosa ti gira fra i piedi due mesi quando ti servirà non la troverai

• La professoressa concede bei voti solo quando tu sei assente

• Il prete se ti vede in chiesa si sente ispirato e fa la predica più lunga della sua carriera

 

Il tutto riunito nella teoria più famosa in assoluto: “Se qualcosa può andare storto lo farà”

In compenso quando sei morto hai una visione differente delle cose. Non ti manca il tempo e non ti serve, o meglio il tempo serve sempre perché passando tempo a pensare lo usi, ma non serve il surplus che quando eri vivo chiedevi pietosamente allo svizzero che risiedeva sul tuo polso.

Ascoltare i pensieri di un morto deve essere noioso: non finiranno mai, non hanno ne capo ne coda. Quando mia moglie viene a piangere sulla mia lapide io la osservo con tenerezza e dispiacere rispondendo alle sue domande in modo bugiardo:

”OH!Perchè te ne sei andato?”

“Mi annoiavo”

“Mi manchi”

“Mi dispiace per la tua collezione…”

“Ti ho perso in maniera così stupida”

“L’ho sempre detto che eri distratta”

Fortuna che non poteva sentirmi.

Devo ammettere che fermarsi all’esigua cifra di 34 anni dentro a delle lamiere accartocciate non è un avvenimento di cui andare fieri. Nel cimitero in cui mi sono fatto inumare c’è una signora che è morta in servizio e si vanta molto di ciò. Infatti è l’unica a sapere che faceva la lavandaia e che una lavatrice che esplode non è un gran servizio. Ma preferisce no dirlo e spacciarsi per poliziotta antidroga. Noi sappiamo la verità grazie alla confessioni di suo marito durante le visite, ma non vogliamo smontarla; in fondo è l’unica soddisfazione che voleva togliersi tolta.

Eccolo che arriva. Elegante e triste. Il barone. Lo chiamiamo. Viene ogni giorno a piangere sulla tomba di sua moglie morta 8 anni fa. Si inginocchia, medita (o piange dentro) e poi se ne va, il tutto in un ora, il tutto ogni giorno……se sapesse……

La verità è una bestia schifosa, una volta che ne sei venuto a conoscenza sei sfottuto. Un bravo bugiardo può allietarti le giornate e cambiare ogni volta la versione dei fatti:

”No barone….lui era solo amico di tua moglie”

“Si barone, è suo fratello”

“Mi scusi ma sarà un’atra donna”

Ma la verità è la signora della staticità: non cambia mai.

“Barone, eri un cornuto”

Preferisco i bugiardi. Ma quelli bravi

A natale abbiamo la possibilità di allontanarci per andare a vedere le nostre ex-famiglie, ma quasi nessuno lo fa. La paura di sbirciare dalla finestra e vedere che sei stato sostituito da un nuovo marito o da una nuova moglie è più forte del desiderio d’esplorazione

Vicino alla mia lapide c’è un cantante fallito morto di overdose che quando è triste si mette a plagiare le canzoni più famose costringendo anima del dottor Moroni a distruggersi l’apparecchio acustico. Ma da morto ci sente comunque, o forse l’auto convincimento è più forte di quello che penso.

Potrei raccontarvi centinaia di storie come queste, tristi,allegre e neutrali (sempre che esista la neutralità) ma rischierei di annoiarvi. Potrei vantarmi di essere un saggio….ma nessuna professione è più inutile di quella dell’opinionista. Potrei ritornare nella mia bara e zittirmi….ma qua siete voi gli ospiti e io il padrone di casa.

Potrei raccontarvi delle storie fantasiose e vere, fare la cronaca di un cimitero, darvi delle dritte per prepararvi al trapasso…e con il tempo lo farò

I più maligni mi definivano pessimista, chi conosceva….preferiva definirmi rassegnato.

Io mi definisco spettatore.

 

 

 

p.s. chi tira fuori spoonriver lo smaterializzo

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Ambro, per caso sei un lettore di Stefano Benni?

Beh, ti faccio i miei complimenti più sinceri. E' proprio un gran bel prologo. Fluido, piacevole e molto ben scritto. Ovviamente aspetto il seguito, voglio sapere come prosegue la vita/non vita del nostro amico spettatore!

A presto e buon lavoro ...

http://img306.imageshack.us/img306/9516/s18ft.gif
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Cosa dire....

 

o cosa continuare a dire......

 

dopo un po uno diventa ripetitivo e mi scoccia, ma sempre di complimenti si tratta (ripetitivo io che te li faccio, ma s e li meriti....) :whew:

 

quindi....... :bow: :bow: :bow:

 

non c'è niente da fare, mondoxbox è comleto anche in questo senso, vari "racconta/scrivi storie" ognuno con il suo stile ed ognuno piacevolissimo da leggere....... :ok:

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sei un genio...come lo hai capito?

Propio in questi giorni sto divorando saltatempo!

 

Maggìa, maggìa ...

 

Il capolavoro, per me, è La compagnia dei celestini. Ai tempi l'ho divorato, favoloso! Poi, vabbé, Elianto, Baol ... belli tutti!

Per chi ancora non conoscesse Benni consiglio Bar Sport: grasse risate sui luoghi comuni del Bar per eccellenza.

 

Dai Bennino, posta il seguito, su! :D

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Giorno primo: Nuovo arrivo….il C.A.I in cimitero

 

Una mattina ci fu un nuovo arrivo: un alpinista.

Durante una scalata si era deciso a mettere in discussione le teorie di Newton e aveva perso il dibattito. Gravità 1 C.A.I. 0.

Noi stavamo discutendo sulla sua bara, da morti le bare divengono come le macchine da vivi: “Secondo me ha le maniglie troppo lucide e grandi”……..”Bello il coperchio ma il telaio è un po’ scontato”…..”Guarda quella…è una rarità…ebano”……”Nel giro di 20 anni sarà bella che marcia”….io posso dire di praticare il R.I.P. in una F.I.A.T, modesta ma non da buttare.

Questo alpinista uscì dalla bara e ignorato dai parenti (non credo avesse sensitivi in famiglia) si avvicinò a noi.

“Salve” disse intimidito

“Non preoccuparti…morire è come andare in bicicletta…..ti abituerai presto” disse Gianni per rompere il ghiaccio.

Gianni era un ex becchino e quindi molto rispettato da noi ospiti, sapeva tutto il possibile sulle bare e sperava che le autorità competenti ne tenessero conto il giorno del giudizio….in fondo era l’unica cosa che sapeva fare bene (a parte seppellire).

L’alpino sembrava già essersi abituato ma ci racconto di aver visto il paradiso.

“Avevo appena toccato terra, insomma avevo appena fatto patasgnak!, che iniziai a vedere dei colori…..vi dico che era il paradiso!”

Pianse quando scoprì che era l’ambulanza.

EH Si!.......Noi morti non moriamo subitissimo….c’è una decina di minuti in cui siamo in una specie di dormiveglia perché l’anima si deve ancora staccare dal corpo….insomma sentiamo ma non reagiamo.

Quindi riusciamo a vedere le prime reazioni dei familiari o di chi è vicino in quel momento (quante mogli traditrici si sono fatte sgammare così…non che i mariti abbiano l’aureola!!!).

L’alpino si chiamava Franz….origine germanica, cittadinanza italiana, stato familiare: deceduto detto anche “vedovo di parte opposta”.

Franz nonostante lo “sciokk” della morte si riprese in fretta e divenne subito amico di tutti….era assai simpatico e ottimista……sempre in vena di scherzi……..paradossalmente possiamo dire che era un tipo vitale.

Ci raccontò che non aveva mai avuto dubbi sulle teorie di Newton ma ne aveva avuti a proposito dei suoi scarponi. Era scivolato e morto con quelli…..cattivo acquisto.

Vi devo delle spiegazioni.

Il nostro cimitero e diviso in spicchi…ognuno di questi spicchi contiene i morti di un certo periodo…almeno….io nel mio spicchio non ho mai visto personaggi del 1800…e loro non hanno mai visto me.

Nel mio spicchio riposano (noi morti preferiamo dire: aspettano…quindi sulle lapidi vorremmo AIP anziché RIP)quelli dal 1952 in su…..i morti di guerra hanno un cimitero tutto loro e possono parlare indisturbati di strategie militari e bombe difettose.

Ogni spicchio e ulteriormente diviso in zone annuali per comodità delle imprese funebri…io sono nell’ultimo spicchio del 1900…ovvero 1990-1999….siamo in un centinaio.

Alla mia destra c’è Marco……abile guidatore di moto (diciamo non abilissimo)…mentre alla mia sinistra c’è il dottor Pastoni…felicemente morto di vecchiaia.

Poi nel mio spicchio c’è Lucia che era la maestra delle elementari di mio nipote, Franz, Gianni, e di conosciuto Angelo detto anche “Perché fa BIP?”…un artificiere non molto abile nel suo mestiere….è l’unico che se vuole può sparpagliarsi per il cimitero e parlare con più persone al colpo. Diciamo che è l’essere che si avvicina di più alla definizione di ubiquità.

 

Io non ho nome e aspetto, storia e lavoro

Io narro e attendo l’accensione del cero

Quando i giudici diranno il parer loro

E io delle mie azioni dovrò andar fiero

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Giorno secondo: normale routine di un deceduto

 

Sono allegro perché me ne sono fatto una ragione….di qua non esco!

Oddio dire allegro e dire troppo…diciamo rassegnato.

Franz ha insegnato a tutte le ragazze come scalare una parete verticale e loro entusiaste lo hanno ascoltato per più di 5 ore. Dubito fossero interessato alla montagna ma a Franz…d’altronde nemmeno da morti si raggiunge la pece dei sensi…solo quella del gusto; per altro forzata. Effettivamente una delle cose che mi rattrista di più è la mancanza di banchetti…andrebbero bene anche quelli funebri come usavano fare i Rasna (etruschi) ci andrei a nozze….sarei contento da morire (ecco…appunto). Mi ricordo che alla domenica andavo da mia suocera a mangiare il pasticcio (lasagne per i più scik).

A pensarci bene i morti non hanno poi tanti vantaggi: non è vero che possiamo passare attraverso i muri per due motivi, il primo e più ovvio è che non possiamo allontanarci più di 30 metri dalla bara, e il secondo perché non ne abbiamo bisogno (o almeno cosi dice il direttore)…..non possiamo mangiare e vedere la TV…sapere qualcosa del mondo esterno.

Però abbiamo anche dei vantaggi…siamo morti(indiscutibile vantaggio socioeconomico)…non dobbiamo dormire o andare in bagno…..non ci ammaliamo.

Poco prima stavo parlando con il dottor Pastoni a proposito del vaiolo. Cattivissimo sto essere (non il dottore)…mi ha raccontato che dopo cento anni dalla prima epidemia dei becchini hanno riesumato uno scheletro e si sono ammalati di vaiolo che era resistito per un secolo dentro alle ossa. Bestia schifosa!!!! (non il dottore ovviamente)

Mi ha anche detto che ai giorni nostri sono indecisi se debellarlo o no…alcuni laboratori americani hanno l’ultimo ceppo rimanente ma non vogliono debellarlo per paura che non sia l’unico rimasto. Per creare il vaccino per due milioni di persone ci vogliono 5 anni e se adesso dovesse scoppiare un epidemia avremmo il vaccino…pardon,avrebbero…. il vaccino solo per 250 000 persone.

Non sono certo discorsi spensierati ma almeno da morto mi faccio una cultura medica…ho tanto tempo a disposizione e non so come usarlo.

Ogni tanto mi viene voglia di sapere qualcosa del mondo: chi ha vinto le elezioni, le nuove tendenze tecnologiche e non, le mode del momento…..ma non mi faccio mai illusioni.

Un giorno Gianni mi ha raccontato che i defunti dell’ala D (1850-1940) hanno fatto una specie di protesta per ottenere l’aumento degli arresti domiciliari…volevano 50 metri anziché 30.

Dopo dieci giorni che spaventavano i visitatori e si presentavano come fantasmi è sceso dal cielo un putto e ha iniziato a suonare una canzone bruttissima. Due ore dopo è arrivato un diplomatico celeste e ha detto: “Il vostro Signore vi da la possibilità di esaudire un solo desiderio collettivo”

Tutti hanno detto: “Liberateci del putto” dimenticandosi completamente della loro richiesta iniziale.

 

Fra un paio di settimane c’è il cambio di stagione….il periodo peggiore per gli ammalati gravi….ci saranno tanti nuovi arrivi. Non accusatemi di cinismo! Sono forse compassionevoli i soldati di un plotone di esecuzione? Non sono cinici i potenti che parlano di persona “sacrificabili”?

I morti, per nostra fortuna, non possono essere accusati di nulla, hanno già un giudizio sulle spalle.

 

Se potessi mi metterei a leggere tantissimi libri….invece la sola cosa che posso leggere sono le lapidi. In compenso h scoperto che gianni è morto il 29 febbraio…lui è arrabbiato per questo…dice sempre: “Se fossi stato in un anno diverso sarei campato per altri quattro anni!”

Ma il caso ha voluto così per lui, per me, e per tutti gli ospiti di questo posto.

 

Il mio giudizio non voglio sapere ne ora ne mai

Non voglio che un angelo mi dica “tu patirai”

Preferisco rimanere in questo limbo moderno

Piuttosto che soffrire in eterno

Il limbo non è una decisione

Ma è meglio di qualsiasi prigione

Ammetto che qua non riesco a far passare le ore

Ma almeno non sono sotto indicibili torture

Quindi a voi mi rivolgo

Godetevi ogni attimo della vostra vita

Ci vuole poco per accorgersi che è finita

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Bravissimo Ambro! Vogliamo i seguiti! appena siamo in msn me li mandi?

 

P.s. Scusa Zell, ma già un'altro del forum è stato criticato per la scrittura, htvb sn chtly ecc...quindi vorrei dirtelo prima che qualcuno dica altro...scrivi completo! :ok: :ok:

http://img845.imageshack.us/img845/1911/kawam.jpg
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