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Cronache di un cimitero


Ambro

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pfffffff

robaccia... l'ho visto anni fa quando era uscito...

ero un adolescente con gli ormoni impazziti, mi ricordo solo poche scene tra cui anna falci ignuda sulla tomba :dance: :dance:

 

che bello quando si era ragazzini :roll:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

leggere i tuoi racconti mi ha fatto tornare in mente che io ne ho uno incompleto... a volte mi diletto pure io a scrivere, ma non sono mai riuscito a completare un racconto come i tuoi, cosi' mi dedico di piu' a semplici "emozioni" (chiamarle poesie sarebbe esagerato)...

 

 

pero' e' parecchio che sono a digiuno.

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

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Vi siete salvati per un pelo..il link non funziona quindi...

 

 

 

Giorno quinto: Le verità bestiali

 

Ieri abbiamo provato a classificare le varie definizioni di mostri. Perché esistono. I licantropi ci controllano i confini e i vampiri vagano per le città senza morale.

Solo che quando siamo vivi non li vediamo perché essi si mescolano tra noi, si confondono e ti raggirano usandoti come marionette per i loro fini. Insomma siamo in loro potere ma senza saperlo.

L’ultima volta che un essere umano ancora vivo (anche perché io so di essere morto ma sono ancora umano?) ha visto un “mostro” è stato nel 1945. dopo lo scoppio della bomba atomica in Giappone i mostri uscivano allo scoperto più spesso perché nelle città colpite dall’esplosione i civili erano moribondi o gravemente deformati. I mostri si sentivano a loro agio…e quindi osarono troppo. Un giorno un giapponese stava raccogliendo delle bacche quando si trovo davanti un licantropo, i licantropi veri se ne fregano delle fasi lunari….calante,crescente,piena….puah! essi si trasformano a loro piacimento altrimenti dove sta il vantaggio?

Il ragazzo del sol levante fu preso dal panico e lanciò una pietra in faccia all’animale/mostro/uomo/essere/abominio…per quella cosa sono tutti sinonimi. La bestia fu colpita in pieno volto e il ragazzo riuscì a fuggire. Da quella volta i mostri non si sono più fatti vedere in modo esplicito ma hanno cominciato a tramare nel buio delle nostre paure.

Pensare che ci preoccupiamo tanto da bambini di controllare sotto al letto mentre quelli suonano e ti chiedono: “Possiamo entrare?” …non li riconosci.

Ma è la legge della natura. Pesce grande mangia pesce piccolo…solo l’uomo ha capovolto gli estremi rendendosi predatore ma non preda…carnefice ma non vittima, tranne che all’interno della sua stessa specie. I lupi quando porgono il collo ricevono la Grazia, a non ce lo tagliano….e poi ammazzano la Grazia (anche perché i lupi non se ne fanno niente).

In un film molto recente (sono riuscito a vederlo prima del trapasso)…i mostri venivano considerati errori di un programma e la realtà stessa era un programma gestito dalle macchine…se fosse vero sarebbe un programma microsoft visto tutti gli errori e i paradossi della nostra società….uomini che in guerra uccidono gli amici…i fratelli e le sorelle…le madri e i padri…siamo marci dentro noi

“Angelo lascia in pace quel bambino…le tue storie non fanno paura annoiano solamente…le riempi di spunti filosofici degni di una tazza di avena….quella che ti fa correre al bagno perché le tue storie fanno proprio cag-“

”Insomma Franz!Sia un po’ meno volgare”

“Mi scusa signora Lucia..ma mi spaventa l’unico giovane ospite di questa sezione!”

“Ma se lei stesso ah detto che le sue storie non fanno paura!”

“AH! Grazie per l’incoraggiamento Lucia…mi darò all’ippica!”

“Suvvia Angelo non essere così pessimista…sei morto non può accaderti di peggio!”

“Allora senta signora!O sta dietro a quei due ebeti o finisce la partita”!

”Si mi scusi dottore…allora…briscola di?”

 

Noi non contiamo il tempo, ne abbiamo troppo e solamente dieci dita per farlo…però sappiamo anche che dopo il giudizio i numeri non serviranno più e nemmeno il tempo stesso….non si può pensare all’eternità se non con un certo ribrezzo…perché i divertimenti sono tanti ma la noia arriva sempre…come il filtro nelle sigarette…e allora noi cerchiamo di non pensarci e di farci l’abitudine perché avremo da aspettare ancora a lungo..aspettiamo per raggiungere un posto dove diviene vana pura l’attesa.

 

“Allora vieni?!”

“Si arrivo…anche se so di perdere…perché avevo una moglie eccezionale e si sa che fortunato in amore e sfortunato nel gioco!”

 

Il giorno in cui la mia pena mi diranno

E fino alle pendici del tempo mi porteranno

Io sarò solo con i miei timori

Solo con i miei pensieri

Perché l’eternità non trasforma l’oggi in ieri

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Giorno sesto: Ricordi…

 

Mi ricordo che un giorno verso la fine di agosto ero andato da un mio amico a cenare e mi ero fermato la fino alle dieci. Quell’estate era finita fin dai primi d’agosto con un temporale d’eccezione. Verso le dieci avevo deciso di ritornare alla mia “magione”…

Salutai Marco e salii sul mio bolide a due pedali e mi impedalai (non posso dire che mi incamminai). Poche volte nella vita si sta bene totalmente con se stessi; Poche volte non si hanno timori e ansie, pensieri e dubbi…troppe poche volte.

Però quella sera fu una di queste. Davanti a me avevo la chiesa più vecchia del paese, per uno strano gioco di luci il rosone sembrava illuminato dal di dentro…anche se sapevo che la chiesa era buia e vuota. Le strade erano vuote e il silenzio più totale, se escludiamo il brusio dell’autostrada poco lontano. Agosto…quello si che è il mese dei morti, non novembre…solo agosto è in grado di svuotare i piccoli paesi tanto da farli sembrare fantasmi. I più temerari potrebbero dormire in mezzo alla strada e dormirebbero meglio di uno con il letto rifatto ma l’anima sciupata. Duecento metri dopo la chiesa svoltai a destra e vidi la signora della notte…l’unica indiscussa signora.

 

io venia pien d’angoscia a rimirarti:

e tu pendevi allor su quella selva

siccome or fai, che tutta la rischiari.

 

Leopardi la vedeva come una silenziosa depositaria delle angosce altrui…io in quel momento la vedevo come una stanca guardiana.

Cos’hai viso Luna in questi millenni?Quali orrori hai dovuto vedere?Quante maree hai comandato?Eh luna…quante acque hai alzato?E quante ne hai abbassate condannando a morte certa i gamberi e i piccoli pesci che cadevano preda degli uomini?In quel momento aiutavi gli uomini o condannavi i pesci?Quante coppie hai visto innamorarsi sotto alla tua luce presa in prestito da un sol a riposo?

Io ti vedo stanca, avresti voglia di girar la tua faccia facendo felici gli astronomi…

Quella sera la luna mi si presentò in tutto il suo splendore…sembrava dire:”Almeno questo voi uomini non sapete farlo!”

Io temetti di trasformarmi in qualche brutta bestia mitologica…che so…un assicuratore!

Ma non successe niente…io pedalai e lei osservò in silenzio.

Avevo una gran nostalgia dell’inverno. Di quelle atmosfere calde e ovattate dove tutto sembra serio ma facile e risolvibile, duro ma pieno di insegnamenti. Speravo vivamente di veder nevicare sui prati in quel momento assetati. Speravo di mettermi a parlare con mia moglie davanti all’albero di natale con una bella cioccolata o con del vin brulè. Lei era bravissima a farlo…ci metteva la giusta quantità di chiodi di garofano per renderlo unico e gradevole peccato fosse allergica alla cannella altrimenti sarebbe stato ancora più gustoso. Quando mi dolevo di ciò lei mi diceva sempre:”Pensa se fossi stata allergica alla farina…ora mangeresti solo riso…”

Allora io con le dita mi tiravo le e estremità degli occhi e dicevo: “OH mio Dio! Che disgrazia…salemmo tutti magli magli…” lei rideva...sempre…

Chissà se ride ancora. Ho sentito uomini dire che se fossero morti non avrebbero voluto veder sua moglie con altri. A me non interessava, ho sempre ritenuto mia moglie una persona decisa e responsabile. Se dovesse risposarsi sarebbe con una persona che ama…non con il primo arrivato. Peccato che i matrimoni non vengano fatti in cimitero altrimenti parteciperei volentieri.

Quella sera in bici mi dissi che quell’inverno l’avrei portata a fare il capodanno in montagna o in toscana…in un borgo senese ammantato di neve.

Ci piaceva tanto viaggiare…lei da giovane aveva attraversato l’Europa da Palermo a Oslo e da Oslo a Madrid passando per Londra e Parigi. Io avevo girato molto in Italia e in america latina e quelle terre mi erano rimaste impresse dentro.

Si quell’inverno l’avrei portata in un borgo toscano.

Non sapevo ancora che quella era l’ultima estate che vivevo e che non avrei visto la neve ammantare gli aridi prati…ma non lo sapevo ancora e volevo solo prtare in viaggio mia moglie

“Por que no?” mi dissi

Semaforo verde!Ripresi a pedalare verso casa…

 

Avrei voluto viaggiare da Roma a Parigi

Avrei voluto vedere il Tamigi

Se avessi potuto avverare un sogno in un secondo

Avrei chiesto di attraversare questo mondo

Ora se ancora qualcosa potessi chiedere

Vorrei tornare a vivere

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Ecco una sorpresa. Oggi posterò ben due racconti ma udite udite..uno dei due sarà scritto..anzi è stato scritto dal signore delle ombre (Shadowlord)

e presenta uno dei personaggi cardine delle prossime storie in una storia bellissima...mentre io torno in compagnia del nostro narratore misterioso...godetevele perchè ci sono non poche novità!!! :bow:

 

Giorno settimo: Il Custode

 

Era un piccolo cimitero, come molti sparsi per la pianura padana. Molte erano le aspettative per questo camposanto come molte erano le aspettative per il modesto borgo che gli faceva da cornice. Secondo il piano regolatore una super strada doveva passare vicino al paesino ma, vuoi per la mancanza di attrattive economiche, vuoi per il costo enorme dell'opera il progetto si fermò. La cittadina doveva crescere fino a diventare qualcosa di più di una semplice piccolo borgo. Ma il destino si sa, a volte è crudele... Per una città con poche anime un cimitero che ne ha ancora meno. Visto le aspettative del proprio comune questa opera sacra sarebbe dovuta essere qualcosa di monumentale come tutto il resto d'altronde. La realtà, invece, è molto diversa. Come un antico accampamento Romano i quattro campi che custodivano le fosse degli abitanti della cittadina, si appoggiavano ai due viali principali che si intersecavano perpendicolarmente. Sulla destra si poteva notare un paio di costruzioni ospitanti i loculi delle persone più facoltose, nessuna tomba di famiglia era presente. In fondo al viale faceva brutta mostra di sé un piccola statua di una Madonna dagli occhi spenti. L'azzurro della sua tunica ormai era sbiadito e l'alcova dove riposava era ormai scrostata dalle ingiurie del tempo. All'entrata sorgeva alto e maestoso la costruzione più imponente un piccolo monolocale che ospitava il guardiano. Era una persona molto particolare sembrava più vecchio del luogo in cui lavorava e lo era davvero. Il cimitero fù costruito 35 anni quando le prime pietre del paesino furono posate. In quegli anni si chiese ai futuri abitanti chi volesse prendersi cura del camposanto e dopo un periodo di indecisione si fece avanti un uno straniero di circa quarant'anni. Fatti i debiti calcoli il custode oggi conta la bellezza di settant'anni una persona pronta per la pensione se non fosse per due motivi. Il primo è forse il più logico nessuno è disponibile a “regnare” su quel luogo, i giovani non hanno aspirazioni di questo tipo mentre le persone più attempate già possiedono una casa od una famiglia. Il secondo è quello più importante, l'anziano custode non ha altri possedimenti eccetto il monolocale concesso dal comune e per generosità dello stesso li è stato donato vitanaturaldurante, una tomba in più nel cimitero. Nell'abitazione, però, non era solo un altro compagno divideva con lui la propria magione. Un piccolo bastardino trovato anni prima rallegrava la casa. Era una cangnolina di taglia media dal pelo arruffato, una ciocca sotto il mento la faceva rassomigliare ad un piccola capretta. E così il tempo passò... Arrivò la primavera. Era sera ed il vecchio custode, come ogni tanto era sua abitudine girò per il camposanto. Con il suo fido cagnolino passò per i vari campi, e si fermò ad osservare le varie foto. Fu un momento veramente epico, il silenzio era assoluto mentre i le luci votive illuminavano fiocamente le sepolture. Fissò a lungo le varie immagini e, come echi di reminiscenze lontane segni di un tempo passato, sembrarono prendere vita. Ogni persona lì ritratta era stata viva, ognuno aveva una storia da raccontare, ognuna di esse si trovò con la fiamma della vita spenta. Sentì la grande ala della tristezza coprirlo completamente. Mentre caracollava senza meta fra i morti il suo sguardo piombò su un tumulo fresco. “Diamine, non l'ho scavata io questa fossa” sbottò quasi a squarciare quel maestoso silenzio “che diavolo potrà essere?” appena finita la frase il cane abbaiò guardandolo dritto in viso. Poi senza dire altro si accucciò ai piedi di quel cofano di terra. Il vecchio incominciò a capire. Si avvicinò di più e vide quello che nel cuore aveva già intuito. “E' la mia tomba vero piccola Aeris?” un latrato fu la risposta di lei. Ormai sapeva, ormai il tempo non sarebbe bastato per un altro giorno di lavoro, ormai la fine. Stava scomparendo, una ascesa in paradiso o una discesa agli inferi? Non lo sapremo mai...

 

Il giorno seguente iniziai a lavorare in quel cimitero. “Buongiorno Signore” “Buongiorno a Lei, da oggi si occuperà di vigilare su questo camposanto crede di farcela?” mi rispose il mio capo “Certo volevo solo chiederle se posso tenere questa cagnetta, l'ho trovata qui stamattina.” “Curioso anche il vecchio custode aveva una cagnolina l'abbiamo trovata accucciata priva di vita ai piedi della tomba del suo padrone, comunque ha il mio permesso” “Grazie signore!” risposi. Mi ritrovai subito solo e guardai la mia nuova piccola compagna. “Ho deciso ti chiamerò Aeris! ,strano nome ma questo mi è venuto in mente!” “Che buffo” pensai “quella ciocca di peli che ha sul mento la fanno assomigliare ad una capretta...”

 

 

C’è chi viene c’è chi va

Ma nessuno conoscerà

Il suo destino prima del tempo

Troppo peso, diverrebbe un tormento

Io il mio ormai lo conosco

Il mio fu un destino assai losco

Ma non importa se non è mai andato in porto

Perché ormai sono morto

 

Shadowlord

 

 

 

 

 

Giorno ottavo: C’è chi viene e c’è chi va

 

Movimenti nell’aria…troppi vivi nella nostra casa. Girano voci che il vecchi guardiano sia divenuto un nostro ospite.

Ieri sentivamo la terra gemere colpita dalla vanga del vecchio guardiano, scavava con lentezza. Sapeva che quella fossa era per lui…occhi tristi i suoi. Ora prima che sia dei nostri devono passare alcuni giorni che si renda conto della sua dipartita. E’ una procedura standard per tutti che con lui potevano di certo evitare, si è scavato la fossa! Sapeva dove stava andando o dove stava arrivando, questione di punti di vista.

Nell’attesa del vecchio guardiano abbiamo osservato attentamente quello nuovo. E’ giovane, ha vita negli occhi…non c’è rassegnazione, il suo predecessore era stanco nell’anima.

Io e il dottor Pastoni abbiamo osservato uno strano fenomeno: intorno al nuovo guardiano c’è un’aura verde…mai vista prima. Abbiamo chiesto a Mistal, il nostro angelo diplomatico (lassù non ci lasciano del tutto isolati).

Il povero angioletto è andato nel pallone, non sapeva il significato di quel fenomeno ed è dovuto andare a chiedere in “direzione”. Ecco la sbalorditiva risposta…il guardiano ci sente!

Mi spiego meglio. Non è come nei film che l’umano fortunato vede le anime come fantasmi grigi e fluttuanti. Il nuovo guardiano ci sentirà nel vento e nella terra, sentirà le nostre voci e comprenderà le nostre invocazioni…non ci vedrà ma tanto meglio, sono vestito veramente male. Per il momento è inconsapevole della sua strana capacità e Mistal ci ha detto che la potrà utilizzare solo quando saprà di possederla. Non sappiamo come farà a rendersene conto ma il tempo allontana qualsiasi velo.

Abbiamo molte domande da fargli…il mondo esterno si è dimenticato di noi e noi di lui.

Speriamo vivamente che lui sarà il nostro tramite con l’esterno facendoci divenire delle anime particolarmente fortunate. Io gli chiederò di mia moglie e di come se la passa al di fuori delle visite cimiteriali (io le chiamo così) spero che si sia trovata un nuovo lavoro…mi ha confessato che il suo non le piace più, lo definisce frustrante…sapesse che bella situazione sto passando io…questa si che è frustrante.

Quando vedi le cose con il senno del poi riesci sempre a trovare la soluzione o l’atteggiamento giusto. A e è successa la stessa cosa con la vita e sta tuttora succedendo, solo ora so cosa avrei dovuto dire in un certo momento o dove sarei dovuto andare. Non riesci ad essere ipocrita da morto, non hai niente da perdere. Quando sento che sono morti dei ragazzi me ne dispiaccio veramente, dovevano vivere la gioventù non dovrebbe conoscere la morte…

Forse chiudono la nostra sezione e ne aprono una vicino con le persone decedute dal 2005 in poi…quindi non avremo nuovi arrivati…ma è tutto in campato in aria non ci giurerei. Franz inizia ad avere nostalgia delle montagne e ha formulato una domanda interessante.

Noi non possiamo allontanarci più di 30 metri dalla nostra tomba…ma chi muore in posti dove non può essere recuperato, come un burrone o in fondo al mare aspetta il giorno del giudizio da solo? Senza la possibilità di parlare con alcuno?

Abbiamo anche avuto la risposta: se i parenti fanno il funerale la sua anima verrà automaticamente trasferita nel cimitero dove è sepolta a bara ma se i parenti non fanno il funerale il poveretto deve armarsi di molta pazienza e aspettare.

In fondo anche noi stiamo aspettando e in fondo in fondo siamo soli.

 

 

Che connubio perfetto

Vita e morte, fantastico duetto

Si incontrano per poco e da lontano

Quando una ti molla e l’altra ti prende per mano

La vita ti presenta mondi diversi

La morte ti dice: “Ora li hai persi”

Se dovessi scegliere con quale andare

Sarei indeciso su cosa fare

La prima ti offre infinite esperienze

Infinite parvenze

Ma essa s’indebita con Cronos

La seconda non ha niente da offrire

Se non tempo a non finire

Ma è pericolosa e meschina

Nemmeno Cronos si avvicina

Il suo credito non lo vuole sanare

Da essa si vuole solo allontanare

 

 

 

 

 

Scusate la lunghezza dle post ma i mod odiano i doppi post

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  • 2 settimane dopo...

Giorno nove: E se…

 

E se non fosse successo niente?

Se fossimo rimasti in vita oltre il nostro tempo, oltre le nostre possibilità?

Non sto parlando dell’immortalità ma della non morte, dell’inesistenza dell’oscura signora.

Se in un'altra dimensione o in un altro pianeta la morte non esistesse? Avrebbero creato lo scorrere del tempo?

Si dice sempre: “la storia non si fa con i ma e con i se…”

“E se non avessero mai detto quella frase?”

A volte ci preoccupiamo di cose inutili e altre volte diamo tutto per scontato…

Ecco cosa è successo in comune. Hanno dato per scontato gli avvisi della nettezza urbana.

“Sindaco!Ha presente quella falda acquifera che passa sotto al cimitero?...Sembra stia mangiando la terra intorno e sopra…come se si ingrossasse”

“Vabbè ne parliamo dopo la riunione!”

Il giorno dopo è piovuto, la falda si è ingrossata , si è mangiata quel filo di terra che la separava da due tombe del settore 1900-1939 e ha costretto il guardiano a operare un trasloco d’urgenza.

E dalla riunione non è uscito nulla di utile…

Poveretto il guardiano che ha dovuto lavorare con il fango fino alle ginocchia per tre ore..

Poi è arrivato il sindaco con il vestito pulito e ha chiesto: “Tutto apposto?”

“Si si…nessun problema signor sindaco!”

Come?!Due morti hanno visto l’acqua che entrava nel loro eterno monolocale, il guardiano avrà un attacco di reumatismi allucinante,te hai fatto una riunione da schifo e due nuovi nonpiùvivi sono stati spostati dal loro settore…al nostro!

E che tipi!Uno è un vecchio pazzo che sostiene di essere stato uno dei più grandi scienziati dei suoi anni. E’ morto intossicato mentre dimostrava che l’alcool con il mercurio guariscono i dolori muscolari…ci credo ti ammazzano!!

Ora va in giro dicendo che aveva inventato la macchina del tempo ma siccome non aveva abbastanza energia ogni volta riusciva a tornare indietro solo di venti minuti. Aveva creato un paradosso temporale allucinante nel soggiorno…ad un certo punto ha deciso di smettere i suoi viaggi per fare uno spuntino e si è trovato in cucina con altri 35 “lui” che avevano avuto la stessa idea…lo credo erano la stessa persona!

Il secondo arrivato è un soldato della prima guerra mondiale sopravissuto insieme a pochi del suo battaglione fino alla fine della guerra.

Dice di aver ucciso più di duecento austriaci in due settimane. Dice di aver attraversato indenne una zona sotto bombardamento. Dice che se non era per lui il suo generale sarebbe morto….due ora prima.

Dice che….dice che….dice che…

E’ morto schiantandosi in bici addosso ad un palo mentre guardava le curve di una bella donna. Quel giorno duecento voci da un cimitero austriaco dissero. “Minchien erat ora che l’italienen schiattassen boia porcello!”..,un coro perfetto...talmente perfetto che secondo la leggenda furono ingaggiati dallo zecchino d’oro austriaco...logicamente è una leggenda…

Sono passati tre giorni dal trasloco e già il dottor Pastoni vorrebbe veder morto (di nuovo) il vecchio Ignazio (lo scienziato…da noi chiamato madoctor…oppure…l’intossicato)

Madoctor continua a dire che Pastoni dovrebbe smettere di credere nella medicina e affidarsi totalmente al voodo..da lui chiamato il viudù…ci aggiunge una i ogni volta è più forte di lui.

“Stupido dottore…il viudù non costa niente e cura tutte le malattie…senza contare che diventi bravissimo a fare le bambole di stoffa”

“Ma cosa dici vecchio?...cosa dovrei fare quando una persona ha mal di testa?”

“Questo..” ha risposto Madd…e ha sbattuto la gamba della bambola addosso ad una pietra..

“Ma sei pazzo…così gli rompi un ginocchio!”

“Ma non pensa più alla testa…”

“Si ma penserà al ginocchio”

“Ah! per questo non c’è problema basta sbattere la bambola addosso a d un muro con la schiena”

“Si come no…e metti ipoteticamente che una ha tutto rotto?”

“Dai fuoco alla bambolina e risparmi un sacco di sofferenze a quel povero sfigato!”

“ArghHH!!!...lei è pazzo porca miseria!”

“Diciamo lungimirante…il viudù è il futuro…cioè il vostro presente il mio futuro e il passato dei vostri figli…come era per me il futuro di mio padre che poi era il passato mio…”

“Cosa!!??”

“Cosa chi!?”

“Stava dicendo del futuro…..che lei….”

”Io?Guardi giovanotto che io non stavo parlando…e prima di continuare la discussione almeno si presenti….”

Dimenticavo…è affetto da perdita di memoria a breve termine…infatti non riuscì mai a scoprire la formula per trasformare i metalli in oro…ogni volta si dimenticava in cosa doveva trasformarli….un giorno creò dodici tonnellate di cioccolata e dovette darla via….lo chiamarono il Befano…peccato che dopo due giorni la cioccolata tornò quello che era: rame!Almeno questo è quello che dice lui

In quel paese ci fu una sovrapproduzione di pentole da polenta!

Il soldato è più tranquillo ma se gli concedi dieci minuti ti aggancia e sei perso…ti racconta tutte le sue presunte avventure durante la guerra…per farlo smettere devi simulare un infarto…cosa che ormai ha capito e se ci provi più di due volte lui continua comunque.

Non sappiamo per quanto tempo resteranno con noi ma spero che sia limitato e non infinito.

Per il momento noi stiamo aspettando il ritorno fra noi del vecchio guardiano e solo allora potremo mettere in pratica la nostra idea…

 

 

Solo con la pazienza

Accumuli l’esperienza

Per arrivare a sapere

Che la morte non è un viaggio di piacere

In lei non c’è un ritorno

E’ un grande e unico giorno

Essa all’alba dei tempi

Prese per prima l’eternità

A sua sorella gliela diede sui denti

Si!La vità perse questa gara

Fu una sconfitta assai amara

E ancora oggi niente può fare

La morte non si lascia sfidare

Ci tiene al suo gingillo

Per lei vale più dell’oro e cristallo

Del sangue e dell’argento

Ciò che si è presa è un vero portento

E noi morti lo sappiamo

Inevitabilmente servirla dobbiamo

Siamo i suoi taciti discepoli

I suoi sgargianti trofei

Sono sempre esistite le necropoli

Sono tante più dei desideri miei

E se il desiderio è una caratteristica della vita

E la conta di essi non è mai finita

Cosa significa che i morti superano i desideri?

Da sempre compreso ieri

Forse che la morte ha vinto sulla vita?

Non credo...stiamo assistendo all’unica battaglia infinita

 

 

 

Scusate il ritardo...Zell..sfamati :P

 

Diablo ti facci sapere io per i finali fidati..che ne facciamo uno con il botto

Piccola anticipazione:con il prossimo siamo a metà...e da la è tutto in discesa (negli inferi :evil:)

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Ho già incominciato a dire il vero 8) Ho ripreso un mio vecchio lavoro di 16 pagine che è andato perso. La storia parla di un ragazzo di circa 30 anni che ha un brutto incidente e ci lascia le penne. Viene scelto dalla Morte come suo aiutante. Due saranno i suoi compiti, accompagnare gli spiriti dei morti allo Stige e reclutare nuove anime, insomma uccidere le persone ma mai in modo diretto dovrà utilizzare il fattore Caso. Ovviamente sarà restio a quest'ultimo compito. E poi c'è la storia d'amore...

Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui

Articolo 1 codice di Norimberga

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