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L'Uomo e l'Universo


Willy

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Sono io che devo ringraziare tutti quanti, lo so che suona banale e da paraculo, ma è vero.

La discussione che c'è appena stata era davvero stimolante e non è facile condividere questo genere di passione la fuori, quindi questo spazio ha un valore inestimabile per uno come me.

Davvero, GRAZIE a tutti voi.

potremmo farci delle grandi chiacchierate dal vivo, anche per me è difficile trovare gente con cui parlarne, di solito va a finire che io parlo e gli altri ascoltano, anche perchè non sanno nemmeno come rispondere(e a me non piace, perchè amo il dibattito ed essere anche contraddetto o corretto, anche perchè non sono nessuno, sono semplicemente uno che legge e si documenta).purtroppo la maggior parte della gente nè sa davvero pochissimo di universo e dintorni.non ha presente nemmeno le"distanze "dell'universo.

presente quando te ne esci con la solita frase banale,che la luce delle stelle che vediamo noi,è quella di miliardi di anni fà,perchè impiega un botto di tempo ad arrivare?ecco,molti ti guardano come se fossi scemo, figurati se ti metti a discutere di altro...

 

Il discorso è che siamo agli albori dell'esplorazione spaziale, della comprensione dell'universo e delle leggi che lo governano. Per questo secondo me è sbagliato escludere a priori alcune teorie, solo perchè ritenute troppo strampalate. Il che non vuol dire che ad esempio bisogna credere agli alieni, ma che fino a prova contraria la possibilità che esistano da qualche parte nell'universo c'è. Tendiamo ad escludere teorie che vanno contro le nostre leggi della fisica, quelle che noi abbiamo creato osservando l'universo dal nostro punto di vista: se ci pensate c'è una certa presunzione in questo. Se esistessero altre dimensioni? Se fosse possibile piegare lo spazio-tempo? A noi sembra fantascienza, ma solo perchè ad oggi non riusciamo nemmeno a concepire come ciò sarebbe possibile. Come del resto 300 anni fa erano considerate fantascientifiche molte cose a cui noi oggi siamo abituati. Sicuramente ci sono teorie che ad oggi sono più "accettabili" di altre, ma diventeranno verità assolute solo quando si riuscirà a dimostrarle. Prendiamo il discorso di prima sulla vita del nostro pianeta, prendendo ad esempio la teoria del formicaio contro quella della panspermia: ad oggi la seconda è più accettabile, più veritiera se vogliamo. Ma non è ancora stata dimostrata in senso assoluto, quindi non può escludere teorie alternative. La vita è arrivata tramite una cometa? Bene. E la vita su quella cometa come ci è arrivata? In un modo o nell'altro si arriva ad un punto morto. Se una teoria scientifica fosse una strada da percorrere lunga 100km, con la teoria del formicaio ci si schianta contro un muro dopo 2km. Con quella della panspermia magari dopo 30km. Ma il risultato non cambia, alla fine sempre contro il muro si finisce. E si finisce contro un muro in gran parte delle teorie sull'universo. L'universo è infinito? "infinito" è un concetto matematico, non scientifico. L'universo è finito? Ok, e fuori cosa c'è? Altri universi in numero infinito? Si torna al punto di partenza. Al di fuori dell'universo c'è il "nulla"? Questo è un altro concetto che ha poco a che fare con la scienza. Le leggi su cui ci basiamo oggi spiegano pochissimo dell'universo, questa è la verità. Visto che avete citato Kaku, conoscete il suo studio secondo cui la teoria della relatività di Einstein ha una falla grande come una casa, se applicata matematicamente ad un buco nero? Ecco, noi consideriamo inderogabili le leggi di Einstein, ma al di fuori del nostro pianeta non sono sufficienti. Potrebbero persino essere sbagliate, o comunque da correggere. E qui torniamo al punto di partenza: non possiamo escludere nessuna teoria, finchè una di esse si dimostrerà essere assoluta.

condivido tutto,bravo, anche io sono vicino al tuo pensiero.

 

io sono dell'idea,che non arriveremo mai alla "comprensione del tutto",non avremo mai l'onniscenza.

 

io sono dell'idea(ovviamente potete criticarmi, ma è una cosa in cui credo abbastanza), che lo stesso cervello umano è limitato,nel senso che oltre un certo limite,la nostra stessa intelligenza non ci permette di andare.

 

pensate a una formica.potrebbe mai comprendere le leggi fisiche dell'universo o andare semplicemente sulla luna?eppure è un animale tuttaltro che stupido, semplicemente è tutto fuori dalla sua portata.

 

potrebbe essere possibile anche per noi lo stesso discorso.

 

potremmo vivere in una specie di bolla,depositata chissà dove,in un altro universo,il quale a sua volta fà parte di un altro universo,e cosi via fino a chissà quando. come ne potremmo ma uscire, nel caso fosse cosi?

 

ovviamente, siamo nel campo delle teorie,ma come fai ad ecluderlo a priori?

 

purtroppo abbiamo dei limiti, sono sicuro che la scienza ci spiegherà sempre più cose,magari arriveremo pure a comprendere il tutto,ma io sono più per il fronte del no che del si.

 

 

 

 

un altro mio personale pensiero è che l'universo è talmente affascinante,e talmente bello,che verrebbe spontaneo pensare alla possibilità di una mano di qualcuno.magari che non vuole farci andare andare oltre un certo limite di comprensione,perchè in questa vita non ci è concesso. se invece tutto questo si è generato da solo, bè complimenti!visto che anche noi facciamo parte del tutto,siamo davvero gran ben riusciti!(oddio la specie umana un po meno, però)

Modificato da OKUTO79

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Voglio rispondere alle argomentazioni di Fury con un po' di dettaglio perché sono molto interessanti ma in questo momento non ne ho il tempo.

Mi limito a dire che mi pare di capire che riteniate la scienza come un dogma autoreferenziale che mette bolli di verità sulle cose, mentre è esattamente il contrario.

La scienza è fatta di persone che molto spesso non concordano tra loro e quando si arriva a qualcosa che percepiamo come un assoluto è perché non sono rimaste obiezioni possibili, come per esempio non si può mettere più in dubbio che la terra gira intorno al sole e non il contrario.

La stessa relatività che viene percepita come un monolite intoccabile non lo è affatto. Fin dalla sua nascita è stata messa alla prova non solo da chi non la condivideva ma anche da quelli che la condividono e questo processo continua ancora oggi ed è il sale del metodo scientifico. Il punto è che ogni volta che la mettiamo alla prova lei ci da la risposta che poi misuriamo nelle nostre osservazioni ed esperimenti.

Una teoria scientifica trae forza non tanto dallo spiegare ciò che possiamo vedere, ma soprattutto (e questo è fondamentale) dal fornire previsioni su fenomeni ancora sconosciuti su cui poi possiamo indagare.

il fatto è che la relatività ha fornito tonnellate di previsioni che poi si sono rivelate corrette fin nei minimi particolari e lo stesso vale per la meccanica quantistica.

La scienza non è fatta da un'autorità che stabilisce cosa è vero perché una teoria appare credibile o buffa ma la mette tutto alla prova e mi pare che questo concetto sfugga abbastanza spesso.

Molte volte leggo qualcuno che dice che abbiamo visto tante rivoluzioni nella conoscenza, cose che apparivano assurde sono poi divenute realtà. Ma chi è stato a fare quelle rivoluzioni se non scienziati?

E' proprio il metodo scientifico a permettere quelle rivoluzioni e proprio perché non esistono verità prese per buone in quanto tali ma si mette tutto alla prova dei fatti.

Il dogma inamovibile è quanto di più antiscientifico esista e l'evoluzione della nostra conoscenza arriva proprio dal fatto che si mette tutto in dubbio, la scienza come metodo nasce con Galileo che proprio perché metteva tutto in dubbio e alla prova, potè spostare la terra dal centro dell'universo e sconfessare 2000 anni di fisica aristotelica dei corpi.

La scienza è il dubbio reso metodo di lavoro ma pretende prove. l'idea della terra al centro dell'universo era buonissima e piaceva a tutti, se è stata messa in discussione è solo perché vennero trovate prove che dicevano il contrario, l'universo è passato da statico all'espansione non perché è un'idea più bella ma per le prove, dall'universo eterno ed immutabile al Big Bang ci siamo passati per le prove.

abbiamo avuto tante credenze scientifiche granitiche e la scienza stessa le ha demolite.

 

Vabbè ho scritto tanto lo stesso :acc:

ma non ho ancora finito, ci sono cose scritte da Fury su cui voglio dire la mia, a dopo :)

Modificato da Daunbailò

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Mi limito a dire che mi pare di capire che riteniate la scienza come un dogma autoreferenziale che mette bolli di verità sulle cose, mentre è esattamente il contrario.

 

No, non è quello che intendevo, tutt'altro. Nella prima parte mi riferivo a noi "esterni", so bene che gli scienziati per definizione hanno una mentalità più aperta di una persona normale, soprattutto chi lavora in certi ambiti. Ci sono scienziati di tutto rispetto che al CERN lavorano sul teletrasporto per dire, e probabilmente la gente normale li considera degli schizzati. Nella seconda parte ho scritto quello che hai scritto anche tu, una teoria va provata e finché ciò non avviene essa rimane in dubbio, come altre eventuali teorie sullo stesso fenomeno. Poi ognuno può preferirne una, perché no? L'errore imho è bollare per assurdità quelle che non condividiamo.

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Discorso interessante, io da ignorantone in materia la butto li', e se l'universo non fosse come immaginiamo, se fosse una specie di illusione?

Davvero non riesco razionalmente ad 'accettare' l'idea di qualcosa di cosi' mostruosamente enorme, anzi infinito.

Mi sento come mancare quando ci penso intensamente, non esagero

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Il discorso è che siamo agli albori dell'esplorazione spaziale, della comprensione dell'universo e delle leggi che lo governano. Per questo secondo me è sbagliato escludere a priori alcune teorie, solo perchè ritenute troppo strampalate. Il che non vuol dire che ad esempio bisogna credere agli alieni, ma che fino a prova contraria la possibilità che esistano da qualche parte nell'universo c'è. Tendiamo ad escludere teorie che vanno contro le nostre leggi della fisica, quelle che noi abbiamo creato osservando l'universo dal nostro punto di vista: se ci pensate c'è una certa presunzione in questo. Se esistessero altre dimensioni? Se fosse possibile piegare lo spazio-tempo? A noi sembra fantascienza, ma solo perchè ad oggi non riusciamo nemmeno a concepire come ciò sarebbe possibile. Come del resto 300 anni fa erano considerate fantascientifiche molte cose a cui noi oggi siamo abituati. Sicuramente ci sono teorie che ad oggi sono più "accettabili" di altre, ma diventeranno verità assolute solo quando si riuscirà a dimostrarle. Prendiamo il discorso di prima sulla vita del nostro pianeta, prendendo ad esempio la teoria del formicaio contro quella della panspermia: ad oggi la seconda è più accettabile, più veritiera se vogliamo. Ma non è ancora stata dimostrata in senso assoluto, quindi non può escludere teorie alternative. La vita è arrivata tramite una cometa? Bene. E la vita su quella cometa come ci è arrivata? In un modo o nell'altro si arriva ad un punto morto. Se una teoria scientifica fosse una strada da percorrere lunga 100km, con la teoria del formicaio ci si schianta contro un muro dopo 2km. Con quella della panspermia magari dopo 30km. Ma il risultato non cambia, alla fine sempre contro il muro si finisce. E si finisce contro un muro in gran parte delle teorie sull'universo. L'universo è infinito? "infinito" è un concetto matematico, non scientifico. L'universo è finito? Ok, e fuori cosa c'è? Altri universi in numero infinito? Si torna al punto di partenza. Al di fuori dell'universo c'è il "nulla"? Questo è un altro concetto che ha poco a che fare con la scienza. Le leggi su cui ci basiamo oggi spiegano pochissimo dell'universo, questa è la verità. Visto che avete citato Kaku, conoscete il suo studio secondo cui la teoria della relatività di Einstein ha una falla grande come una casa, se applicata matematicamente ad un buco nero? Ecco, noi consideriamo inderogabili le leggi di Einstein, ma al di fuori del nostro pianeta non sono sufficienti. Potrebbero persino essere sbagliate, o comunque da correggere. E qui torniamo al punto di partenza: non possiamo escludere nessuna teoria, finchè una di esse si dimostrerà essere assoluta.

 

Vorrei rispondere ad alcune cose nel dettaglio perché secondo me fanno la differenza tra i nostri modi di vedere le cose.

 

Dici che abbiano nostre leggi fisiche costruite sulla base del nostro punto di vista che potrebbero non essere valide ovunque e tocchi un punto che è molto importante, anzi direi fondamentale.

Infatti si è discusso molto della possibilità che le leggi fisiche non siano sempre le stesse ovunque e oltre la discussione si sono fatte molte osservazioni nell'universo più lontano che possiamo scrutare. Decenni di tali osservazioni sulla gravità, la velocità della luce, e l'energia emessa dai corpi che possiamo distinguere come galassie e supernove ci mostrano che l'universo ha le stesse leggi ovunque. Oltre a questo c'è la teoria dell'inflazione di cui ho già parlato prima. Ripeto che è una teoria di cui abbiamo prove sperimentali e l'inflazione fa si che l'universo sia tutto uguale se osservato a grande scala. Ossia se guardiamo i dettagli è ovvio che l'universo ha differenze locali, ad esempio posti dove la materia è più concentrata e grandi vuoti cosmici, ecc. Però se osserviamo l'universo nel suo insieme le differenze tra un posto e l'altro sono minime.

Credere o no che l'universo si comporti sempre nello stesso modo ovunque e che le sue leggi valgano ovunque è un punto importante per la visione dell'universo che ci creiamo.

 

Poi volevo fare un punto sul discorso di escludere alcune teorie oppure tenerle in considerazione come possibili.

Prima di tutto bisogna dire che nella storia della scienza non si è mai buttata nessuna teoria ritenuta valida. Si potrebbe dire che abbiamo creduto a Newton per oltre 2 secoli e poi è arrivato Einstein e abbiamo buttato Newton nel cesso ma non è affatto così.

Ciò che diceva Newton era assolutamente corretto per l'ambito in cui si applicava, ossia la gravitazione dei pianeti, però Newton non teneva in considerazione dei fatti di cui non poteva neppure essere a conoscenza alla sua epoca e questi fatti hanno permesso ad Einstein di estendere la teoria della gravita comprendendo le nuove conoscenze sul comportamento della luce. Quindi Einstein ha esteso la teoria di Newton, non l'ha cancellata.

Specifico questo per dire che ciò che era impossibile con Newton è rimasto impossibile con Einstein. Un cambio di paradigma scientifico non implica che tutto ciò che credevamo è sbagliato ma solo che abbiamo una teoria più forte in grado di spiegare cose che la teoria precedente ignorava. Lo stesso capiterà con la relatività che (si spera) un giorno verrà superata da una teoria ancora migliore ma questo non significherà che Einstein si era sbagliato.

Se una cosa è impossibile oggi perché abbiamo dimostrato così, una futura teoria più forte non lo renderà possibile.

 

Sul discorso di piegare lo spaziotempo ti dico solo che la NASA ha progetti che ci lavorano sopra, sono solo in fase teorica ma il punto d'arrivo futuro è quello di produrre motori a curvatura come quelli di Star Trek. Il punto è che neanche con tali tecnologie potremo annullare le distanze cosmiche e rimarranno sempre posti che non potremo mai raggiungere.

Potremmo pensare a soluzioni come i warmhole ma dobbiamo tenere in considerazione che le stesse teorie che ne prevedono l'esistenza prevedano anche che collassino non appena una particella vi entra dentro. Quindi se anche esistessero davvero al di fuori delle lavagne delle aule di fisica teorica non potrebbero comunque costituire una scorciatoia per viaggiare nello spazio.

Possiamo anche pensare che un giorno troveremo un modo ad ora impensato per viaggiare velocemente attraverso l'immensità cosmica ma una cosa sicura che non cambierà mai è che servirebbe comunque una quantità enorme di energia che come tutti sappiamo non può essere creata dal nulla. Insomma i problemi rimarrebbero intatti.

Tutto questo per arrivare a dire che nessuno nega che possano esistere infinite civiltà di alieni la fuori, ma dato che i nostri limiti sarebbero anche i loro si dubita fortemente che vengano fino a qui per sventrare una mucca, rapire un uomo o fare un bel disegno in un campo di grano e poi andarsene come se nulla fosse.

Aggiungiamoci che ad oggi non esiste una sola prova scientificamente credibile sulle visite alla terra da parte di extraterrestri, e quindi sono i loro continui viaggi verso la terra ad essere messi in forte dubbio, non la possibilità della loro esistenza.

E allora perché tanta gente sostiene di averli visti?

Potremmo fare il paragone con i boschi come erano considerati fino alla diffusione della tv. Erano considerati posti misteriosi dove potevano nascondersi folletti, fate, gnomi ecc e tantissima gente ci credeva e perfino li vedeva, i boschi erano la frontiera dell'ignoto di un'epoca, dove risiedeva il mistero. Oggi tutti sappiamo che nei boschi non si nascondono le fate ma la nuova frontiera dell'ignoto è l'universo ed è da li che provengono gli esseri che devono costituire la spiegazione ai fenomeni che non siamo in grado di decifrare.

Non sai quanta gente in macchina scambia Venere per un ufo perché vede una luce intensa che li insegue, è il più comune avvistamento di ufo. Ma in realtà è solo il fenomeno che tutti abbiamo notato da piccoli con la luna, quando viaggi in macchina sembra che ti insegua, solo che la luna la riconosciamo tutti, Venere no.

Questo è solo per fare un esempio. Possiamo benissimo credere a cose solo perché non abbiamo prove che le neghino ma con la stessa logica possiamo credere anche a babbo natale perché sebbene tutti sappiamo che non esiste, non è che qualcuno lo abbia mai dimostrato.

Per questo io amo il rigore scientifico, preferisco sapere che morirò senza avere una risposta a tante domande piuttosto che vivere credendo a teorie prive di consistenza pur di avere una risposta a tutti i costi.

 

Infine una parola su Einstein. Non è che la sua teoria abbia una falla sui buchi neri, ha una sua spiegazione precisa. Ma lo stesso vale per la meccanica quantistica e il problema è che le 2 spiegazioni non convergono e danno risultati diversi.

Qui non si tratta di falle perché il problema è che la relatività si occupa della fisica macroscopica mentre la quantistica si occupa del microscopico e nel caso dei buchi neri bisogna tenere in considerazione entrambe. Però le 2 teorie non possono essere usate insieme e questo crea i problemi.

Quindi quel che serve è una nuova teoria che di solito viene chiamata teoria del tutto che sia in grado da sola di spiegare sia il macro che il microscopico.

Ma quando arriverà, come dicevo prima, non vorrà dire che ciò che sappiamo su relatività e quantistica non sarà più vero, ma avremo una teoria capace di spiegare anche ciò che le attuali teorie non riescono.

 

Ci sarebbe da dire qualcosa anche sull'universo infinito e su cosa potrebbe esserci fuori ma ho già scritto troppo e magari dedicherò un post solo a quello perché c'è tanto da dire.

 

 

No, non è quello che intendevo, tutt'altro. Nella prima parte mi riferivo a noi "esterni", so bene che gli scienziati per definizione hanno una mentalità più aperta di una persona normale, soprattutto chi lavora in certi ambiti. Ci sono scienziati di tutto rispetto che al CERN lavorano sul teletrasporto per dire, e probabilmente la gente normale li considera degli schizzati. Nella seconda parte ho scritto quello che hai scritto anche tu, una teoria va provata e finché ciò non avviene essa rimane in dubbio, come altre eventuali teorie sullo stesso fenomeno. Poi ognuno può preferirne una, perché no? L'errore imho è bollare per assurdità quelle che non condividiamo.

 

Io concordo che ognuno fa bene a tenere in considerazione tutte le teorie che sono possibili, ma ritengo anche che si debbano abbandonare quelle che vìolano cose che già sappiamo. Ad esempio sappiamo che tutti noi ci siamo evoluti da altre specie e possiamo risalire fino a LUCA (Last Universal Common Ancestor) quindi è inevitabile che nessuno di noi sia stato creato da alieni. Possiamo però credere che gli alieni abbiano creato LUCA.

Personalmente trovo questa teoria molto poco interessante, innanzitutto perché non c'è nulla di ciò che possiamo verificare che ci suggerisca questa soluzione. Poi perché è una teoria che risolve il problema semplicemente spostandolo di un livello. La vita sulla terra l'hanno creata gli alieni ma non sapremmo comunque come nasce la vita nell'Universo, quindi la domanda resta intatta.

Io trovo più credibile sulla base delle cose che già oggi possiamo dimostrare, che la vita nasca ogni volta che ci sono le condizioni adatte, questo per altro ci renderebbe appieno figli della natura, saremmo come diceva prima OKUTO "l'universo che prende coscienza di se stesso".

 

 

Discorso interessante, io da ignorantone in materia la butto li', e se l'universo non fosse come immaginiamo, se fosse una specie di illusione?

Davvero non riesco razionalmente ad 'accettare' l'idea di qualcosa di cosi' mostruosamente enorme, anzi infinito.

Mi sento come mancare quando ci penso intensamente, non esagero

 

Non sei l'unico che ci pensa, esistono teorie che vanno in questa direzione e la più famosa è la teoria olografica che tra l'altro avrebbe il pregio di far coesistere relatività e meccanica quantistica perché la gravità sarebbe appunto un'illusione.

In soldoni questa teoria descrive il nostro universo a 3 dimensioni spaziali (+ la 4^ che è il tempo) come un universo a 2 dimensioni, l'illusione della tridimensionalità deriverebbe appunto da un principio olografico e quindi tutto ciò che vediamo sarebbe un'illusione dovuta a ciò che avviene in una realtà a 2 dimensioni.

Se ti interessa approfondire cerca su google "teoria olografica".

Modificato da Daunbailò

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Io non ho parlato di fate, gnomi, cerchi nel grano, rapimenti alieni, mutilazioni, UFO... non cercare di buttarmi nel calderone delle minchiate :D

 

Io non credo alla teoria del formicaio, la ritengo solo affascinante come ho scritto. Ma non la escludo, questo intendevo. La panspermia mi convince relativamente, ma comunque anche questa teoria sposta il problema di un livello (da dove nasce la vita che c'è sulla cometa?). La teoria del brodo primordiale credo sia la più probabile, mi sembra che negli anni 50 sia anche stato dimostrato che i composti organici possono nascere spontaneamente. Però manca un pò di magia :D

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No scusa, io non ti butterei mai in nessun calderone, mi sembrava chiaro che non parlavo di fate in riferimento alle tue parole ma che erano funzionali al discorso che stavo facendo io.

 

Riguardo la panspermia, l'ho già scritto prima ma visto i poemi che ho composto non mi stupisce se ti è sfuggito, non è una teoria di primo piano. E' sempre stata considerata come una delle possibilità ma visto che abbiamo potuto analizzare materiale cometario direttamente su una cometa e non ci abbiamo trovato essere viventi o vissuti, la teoria va verso la morte.

Non si può ancora dire una parola definitiva perché ci sarà bisogno di analizzare più comete, ma diciamo che è una teoria per cui le cose non si mettono bene.

Potremmo forse pensare che le comete hanno portato i composti organici necessari a formare la vita perché di quelli ne abbiamo trovati tanti, ma personalmente non credo che ci sia nulla che si sia formato su una cometa che non abbia avuto modo di formarsi spontaneamente qui sulla terra.

Modificato da Daunbailò

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Io non ho parlato di fate, gnomi, cerchi nel grano, rapimenti alieni, mutilazioni, UFO... non cercare di buttarmi nel calderone delle minchiate :D

 

Io non credo alla teoria del formicaio, la ritengo solo affascinante come ho scritto. Ma non la escludo, questo intendevo. La panspermia mi convince relativamente, ma comunque anche questa teoria sposta il problema di un livello (da dove nasce la vita che c'è sulla cometa?). La teoria del brodo primordiale credo sia la più probabile, mi sembra che negli anni 50 sia anche stato dimostrato che i composti organici possono nascere spontaneamente. Però manca un pò di magia :D

Sì, sono stati trovati composti organici abbastanza complessi o tracce di essi anche al di fuori della Terra. Tenete sempre presente che composto organico=/=essere vivente, neanche a livello di batteri o virus. Per fare un esempio: un amminoacido è un composto organico, ma non è assolutamente una forma di vita, né per essere creato necessita di una forma di vita. Di amminoacidi o di ciò che li compone sono state trovate tracce in materiale cometario (di questi ultimi proprio sulla superficie della cometa da poco visitata), ma l'averli trovati significa e non significa nulla. Sappiamo che composti organici anche complessi possono formarsi nello spazio che ci circonda, ma non abbiamo niente che ci possa dare qualche informazione sulla vita al di fuori del nostro pianeta. Questo ve lo dico non per scoraggiare o incoraggiare alcuni tipi di visione o altri, ma solo per dirvi che al momento è questo quello che sappiamo. Perciò qualsiasi teoria, per quanto accreditata o supportata da personalità, resta una semplice teoria, almeno al momento. Io stesso credo che la panspermia possa essere molto plausibile, ma la storia (specialmente della scienza) è piena di casi in cui la risposta era molto più controintuitiva di quanto si pensasse! Quello che voglio ricordare è che, per quanto possa essere costruttivo o interessante parlare di questi argomenti, si tratta di cose che al momento sono solo ipotesi e non hanno valore scientifico. Certo poi se si trovassero batteri (non sperate in altro, mi spiace ) su Marte o su un altro corpo nel sistema solare le cose cambierebbero molto, ma ora come ora anche il semplice pensare che ci sia vita al di fuori del nostro pianeta è speculazione.

 

Per quanto riguarda i discorsi a ritroso (chi/come si è creato il primo organismo? Cosa c'era prima del big bang?) che hanno fatto alcuni utenti ci sono da dire delle cose: il tempo non esisteva prima del big bang, di fatto nulla esisteva. Quindi anche il semplice chiedersi "cosa c'era prima?" non ha nessun senso né significato, semplicemente perché non c'era un prima. La nostra mente non ci arriva facilmente ed ha difficoltà a comprendere il concetto, probabilmente perché siamo abituati a vedere le cose in modo lineare (specialmente il tempo) e quindi ci viene naturale la domanda "cosa c'è prima/dopo quella cosa?". Lo spazio e il tempo, che da Einstein sono un'unica cosa ormai, si sono creati col big bang, prima semplicemente non c'era nulla. Il fatto che la cosa non abbia senso per noi o che ci sembri strana non significa che sia sbagliata! Vi faccio presente che a differenza delle teorie di cui parlavo prima, il big bang è cosa di cui siamo piuttosto certi. Ci sono prove sperimentali del fatto che è avvenuto, basta che cerchiate su Google radiazione cosmica di fondo... e non è nemmeno l'unica prova che abbiamo! Insomma, lo spazio e il tempo non sappiamo se abbiano un limite superiore (sono infiniti o no?), ma di sicuro ne hanno uno inferiore, a circa 13,7 miliardi di anni fa. Lo stesso vale per la vita, la prima forma di vita che si è creata a partire dai composti organici di base potrebbe essere nata proprio sulla Terra per quel che ne sappiamo o altrove, ma non ha senso chiedersi "chi sia arrivato prima" se non per un fatto di curiosità, sia chiaro. Né c'è motivo di pensare che la vita debba essere "creata" da qualcosa di già esistente, solo perché non sappiamo come nasca o ci sembra troppo difficile che accada spontaneamente. Tenete presente che l'universo è molto grande e ha molti anni, che prima o poi sarebbe nato un branco di scimmie un po' più evolute non era così improbabile! :asd:

http://i57.tinypic.com/fky05t.jpg

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Discorso interessante, io da ignorantone in materia la butto li', e se l'universo non fosse come immaginiamo, se fosse una specie di illusione?

Davvero non riesco razionalmente ad 'accettare' l'idea di qualcosa di cosi' mostruosamente enorme, anzi infinito.

Mi sento come mancare quando ci penso intensamente, non esagero

e allora se ti dicessi, che per quel che ne sappiamo,oltre il nostro universo(che riteniamo infinito, quindi esageratamente grande per misurarlo con le nostre conoscenze\cervello),potrebbero esistere infiniti universi?

 

altro che svenire...

 

e oltre tutti questi infiniti universi cosa ci potrebbe essere?

 

su queste cose ho smesso di lambiccarmi il cervello,cè da non dormirci la notte.

 

 

già solo per uscire dalla nostra galassia (Il disco stellare della Via Lattea ha un diametro di circa 100 000 anni luce), ci vorrebbe un tempo smisurato.anche viaggiando alla velocità della luce(cosa impossibile),ci metteresti 100.000 anni.

io già qui alzo le mani.Possiamo stimare che il numero di galassie nell’Universo osservabile è compreso tra i 300 ed i 500 miliardi! Comunque, il numero totale reale di galassie è sconosciuto.già solo qui ti lascio immaginare(se ci riesci)cosa potrebbe voler dire attraversare l'universo(se mai fossero solo queste le galassie).

se poi esistessero infiniti universi,ma anche solo qualche milione o miliardo,capisci che siamo esseri troppo limitati per capire quanto sia realmente grande cosa cè la fuori.

a volte mi viene più semplice accettare quello che dicevi tu.che sia tutta un illusione!è una cosa su cui ho riflettuto, molto,anche se ci mettessimo tutti noi in una stanza, a parlare dal vivo di queste cose,dopo 10 anni,non ne verremo mai comunque a capo.

 

(anche se mi piacerebbe fare una cosa simile,si lo so son pazzo).

 

l'unica sarebbe scoprire un modo per viaggiare nello spazio tempo...e anche qui...ne potremmo parlare per settimane...(il mio avatar comunque penso parli chiaro, di quale sia il mio sogno :) )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

http://www.corriere.it/Hermes%20Foto/2003/07_Luglio/22/stelle--230x180.jpg
Stelle viste al telescopio

SYDNEY - Ci sono più granelli di sabbia sulla Terra o stelle nel cielo visibile? Sembra impossibile ma è arrivata anche la risposta a questa domanda. L'ha trovata un gruppo di astronomi australiani, ed è stata presentata alla 25esima edizione dell' "International Astronomical Union Conference", che si sta svolgendo a Sydney dal 13 al 26 di luglio: ci sono più stelle in cielo. Sono70 seguite da 22 zeri, stella più, stella meno. E' questo il numero totale visibile con i moderni telescopi. E questo significa che questa cifra totale supera di circa 10 volte quella che sono in grado di mettere

http://www.corriere.it/Hermes%20Foto/2003/07_Luglio/22/dsreto--230x180.jpg
Una jeep tra le dune del Sahara

insiemi tutti granelli di sabbia presenti sulla Terra, sommando sia quelli dei deserti che quelli delle spiagge.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

e queste sono solo le stelle visibili :asd:

 

perchè rido?

 

e cosa altro dovrei fare?non so se avete presente...

 

 

immaginate la nostra terra(che è infinitamente piu piccola di una stella media), cosa può essere...

 

forse un batterio misurabile con un microscopio elettronico, rispetto all'universo.

 

 

se penso che fino a poco tempo fà, si pensava che noi eravamo il centro dell'universo...

 

penso che anche quello che sappiamo oggi(seppur con enormi passi avanti)non sia nulla!senza offesa per nessuno.

Modificato da OKUTO79

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Noto con piacere che ogni tanto questo topic butta fuori argomenti interessantissimi. A tal proposito quando avete tempo leggetevi questo interessante articolo della rivista Newton.

 

Dal numero di Newton di settembre

 

Che cosa cera prima del Big Bang? Non solo dal punto di vista della religione, ma anche da quello della cosmologia classica, solo porsi la domanda è uneresia. Infatti, il tempo e lo spazio sono creati con il Big Bang, per cui non avrebbe senso chiedersi dove e quando ciò accadde poiché i concetti stessi di spazio e tempo non possono essere definiti «al di fuori» e «prima» del Big Bang. Oggi gli scienziati possono ricostruire la storia del cosmo a partire da un milionesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang, ma rimane inspiegato questo minuscolo lasso di tempo proprio allinizio del tempo stesso, che secondo molti è la chiave per la comprensione della natura fondamentale del nostro universo. Negli ultimi anni, così, sono state proposte molte teorie per risolvere lenigma. Si va dalle costruzioni matematico-fisiche più impervie allestremizzazione della fisica quantistica, che comè noto prevede e descrive i fenomeni apparentemente più improbabili (come il teletrasporto quantistico e la trasformazione di particelle in onde e viceversa), fino alle ipotesi più audaci, secondo cui la nascita del cosmo potrebbe essere il risultato di un esperimento compiuto da scienziati di un altro universo. E questa ipotesi non esclude che anche noi potremmo fare altrettanto. Cè infine chi sottolinea che la stessa teoria della grande esplosione primordiale non spiega, di fatto, niente. «Nonostante sia chiamata la teoria del Big Bang, questa non ci dice assolutamente nulla sul Big Bang stesso», afferma Alan Guth, famoso fisico teorico del MIT. «Non ci dice che cosa è esploso, né perché è esploso, né che cosa ha causato lesplosione. E non descrive nemmeno le condizioni immediatamente dopo lesplosione».

Il problema è che se riavvolgessimo allindietro un ipotetico filmato della storia del cosmo, vedremmo che luniverso primordiale era molto più piccolo, molto più denso e molto più caldo di quello odierno. Più ci avviciniamo al tempo zero, il momento del Big Bang, e più la temperatura aumenta, fino a diventare teoricamente infinita allattimo dellesplosione. E a questo punto le equazioni della gravità di Einstein diventano inservibili, poiché nessuna teoria è in grado di descrivere ciò che accade quando le quantità fisiche tendono allinfinito: la cosmologia parrebbe così giunta al capolinea della singolarità iniziale.

 

 

SCONTRI FRA UNIVERSI - Per anni tutti gli sforzi di superare lo scoglio della singolarità del Big Bang appaiono destinati a naufragare, finché nel 2001 Neil Turok, dellUniversità di Cambridge, e Paul Steinhardt, dellUniversità di Princeton, stupiscono tutti con unidea straordinaria che «potrebbe essere sufficientemente folle per essere corretta», secondo il cosmologo Michael Turner dellUniversità di Chicago. I calcoli di Turok e Steinhardt, infatti, dimostrano che luniverso visibile potrebbe essere solo una minuscola parte della realtà. Possiamo tentare di rappresentarcelo come un sottile foglio a quattro dimensioni (tre spaziali più il tempo), chiamato «membrana» o «brana», che fluttua in un iperspazio a 5 o più dimensioni, per noi nascoste. Lesistenza di una quinta dimensione, inaccessibile a ogni forma di materia ed energia tranne che alla forza di gravità, è una delle predizioni chiave della teoria delle stringhe. Non solo: liperspazio è considerato un luogo pieno di attività e «là fuori» potrebbero esserci molte brane simili alla nostra. Avremmo allora degli universi paralleli fluttuanti nelliperspazio, forse solo a pochi milliardesimi di millimetro di distanza da noi, ma separati dalla quinta dimensione spaziale per noi invalicabile. Solo la forza di gravità può trasmettersi attraverso liperspazio, creando così unattrazione fra una brana e laltra che le spinge ad avvicinarsi sempre di più. Prima o poi, lo scontro è inevitabile. «Il Big Bang non sarebbe altro che la conseguenza dello scontro fra due universi paralleli», spiega Neil Turok. Lenorme energia liberata dallimpatto fra due brane darebbe luogo a ciò che noi chiamiamo il Big Bang. «Ma lesistenza delle brane prima della singolarità significa che il tempo esisteva anche prima del Big Bang», prosegue Turok. «Il tempo può così essere ricostruito anche al di là della grande esplosione». Turok e Steinhardt hanno battezzato la loro teoria «universo ekpirotico», prendendo a prestito un antico termine della filosofia degli Stoici che significa «nato dal fuoco». Se davvero il nostro universo prese inizio dallo spettacolare scontro fra due brane, il Big Bang non sarebbe affatto linizio del tempo, ma solo lazzeramento dellorologio cosmico della nostra brana. Forse, in questo stesso istante unaltra brana si sta avvicinando pericolosamente alla nostra lungo la quinta dimensione. Limmane scontro fra universi paralleli potrebbe ripetersi nel futuro, annullando così il nostro universo in un nuovo Big Bang.

 

 

L'AMNESIA COSMICA - Potrebbe dunque essere di grande importanza ricostruire ciò che accadde prima e durante lultimo scontro, così da poter predire leventualità di una nuova collisione. Ma non abbiamo fatto i conti con l«amnesia cosmica», come afferma unaltra, recentissima teoria, quella del Big Bounce (Grande rimbalzo). Come ha scritto nel luglio scorso Martin Bojowald, un esperto di gravità quantistica della Pennsylvania State University in un lavoro apparso su Nature, «Il Big Bounce sostituisce lidea classica del Big Bang quale inizio del nostro universo». Bojowald ha usato una «macchina del tempo matematica» chiamata Loop Quantum Gravity (Gravità quantistica ad anello), per risalire allinizio di tutto. La LQG cerca di unificare le teorie, altrimenti incompatibili, della Relatività generale e della meccanica quantistica. Nella LQG lo spazio-tempo è formato da microscopici anelli interconnessi, ognuno grande 10-35 metri, che formano un tessuto omogeneo. Mandando indietro nel tempo le equazioni della LQG, Bojowald ha scoperto che queste possono evitare il paradosso matematico della singolarità, listante zero dove in un punto si condensano una densità e una temperatura infinite. A mano a mano che luniverso collassa, arriva a un punto in cui il tessuto spazio-temporale si lacera e la gravità da attrattiva diviene repulsiva, facendo rimbalzare luniverso in un nuovo Big Bang. Il processo si ripete in un ciclo perpetuo. Ma in questa fase, afferma sempre Bojowald, si sviluppano delle forze quantistiche così intense da creare una specie di «amnesia cosmica» tale da cancellare pressoché ogni informazione su ciò che era avvenuto prima del fenomeno. Quindi in ogni Big Bang l'universo dimentica il suo passato e ricomincia una nuova vita.

 

BENVENUTI NEL MULTIVERSO - Se lidea di una catastrofe cosmica causata da un universo parallelo non vi piace particolarmente, forse potreste trovare qualche conforto rifugiandovi nel Multiverso, unaltra creatura della teoria delle stringhe al cui confronto luniverso di Matrix appare tutto sommato abbastanza ragionevole. Nonostante che il cosmo appaia per lo più vuoto, lo spazio fra le stelle e le galassie non è affatto innocuo come potrebbe sembrare. Nel mondo submicroscopico della meccanica quantistica, in ogni punto dello spazio vengono create e subito distrutte delle coppie di particelle elementari di tutti i tipi, che appaiono e scompaiono troppo in fretta perché sia possibile osservarle. Di tanto in tanto, però, è possibile che venga prodotta una coppia di particelle particolarmente energetica, che non può essere riassorbita abbastanza velocemente. Questo fenomeno induce un cambiamento nella natura del vuoto, lo stesso tipo di processo che avviene nellacqua quando passa dallo stato solido (ghiaccio, formato da cristalli ordinati) a quello liquido (fluido e disordinato). Ciò scatena unespansione dello spazio a velocità superiore a quella della luce, creando una «bolla» che molto presto si ritrova totalmente disconnessa dalluniverso da cui è stata generata. Si è appena formato un nuovo elemento del Multiverso. Come nelluniverso ekpirotico, anche nel Multiverso il problema del Big Bang e dellinizio del tempo sono una questione di prospettiva. Infatti, per gli ipotetici abitanti di ciascuna bolla linizio delluniverso corrisponde al momento in cui la loro bolla si è prodotta da quella precedente. Ma un ipotetico abitante del Multiverso avrebbe una differente concezione del tempo, e potrebbe osservare nuove bolle continuamente prodotte, in un ribollio di mini-Big Bang.

 

 

IL BIG BANG IN LABORATORIO - Ma potrebbe essere addirittura possibile riprodurre un mini-Big Bang in laboratorio, e creare così una bolla di universo sintetica. Un team di fisici giapponesi guidati da Nobuyuki Sakai, dellUniversità di Yamagata, ha elaborato un piano che, seppure ancora al di là delle nostre capacità tecniche, potrebbe essere realizzato da una civiltà più avanzata. Secondo Sakai, il primo passo sarebbe quello di trovare un monopolo magnetico, unipotetica particella molto pesante e con la curiosa caratteristica di avere solo un polo Nord o solo un polo Sud, e non entrambi i poli come nei magneti che conosciamo. Bisognerebbe poi bombardarlo con dei fasci di particelle, in maniera da concentrare in uno spazio ridottissimo unenorme energia. Le proprietà del monopolo magnetico farebbero sì che lenergia si trasformerebbe in una nuova bolla di universo in espansione, completo del suo proprio spazio-tempo a quattro dimensioni. Ma niente paura: il nuovo universo creato in laboratorio non fagociterebbe il nostro, poiché Sakai ha calcolato che lespansione sarebbe tanto veloce da creare un tunnel nello spazio-tempo, attraverso il quale il nuovo mini-universo scomparirebbe in un tempo brevissimo, andando ad aggiungersi alla collezione di Universi-bolla allinterno del Multiverso. Sfortunatamente nessuno è mai riuscito a osservare un monopolo magnetico. Ma un acceleratore di particelle sufficientemente potente potrebbe crearlo artificialmente. Tanto che, dice il fisico giapponese, forse il nostro stesso universo è nato da una bolla creata in un esperimento del genere svoltosi in unaltra parte del Multiverso. Ci piacerebbe riuscire a raggiungere i colleghi «dellaltra parte» che lo hanno realizzato e farci spiegare come ci sono riusciti ma la stessa teoria di Sakai lo vieta, poiché le bolle del Multiverso si espandono talmente in fretta che neppure viaggiando alla velocità della luce per un tempo infinito riusciremmo a entrare in una di esse.

 

 

 

 

 

Roberto Trotta

Università di Oxford & St Annes College - Royal Astronomical Society

Modificato da Emki0r

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Nuove immagini e informazioni su Caronte da New Horizons

 

http://www.link2universe.net/wp-content/uploads/2015/10/nh-charon-neutral-bright-release-700x700.jpg

 

 

Fresche fresche arrivano nuove immagini ad alta risoluzione dal sistema di Plutone, ma questa volta riguardano la sua maggiore luna Caronte.

Le immagini che riprendono l'emisfero rivolto verso Plutone rivelano dettagli sulla cintura di fratture e canyon che si trova appena a nord dell'equatore. Questo grande sistema si allunga per più di 1600 km attraverso l'intera faccia di Caronte ed anche sull'emisfero opposto ed è 4 volte più lungo del Grand Canyon e 2 volte più profondo e ci rivela un immenso sconvolgimento geologico nel passato del pianetino.

 

 

http://www.link2universe.net/wp-content/uploads/2015/10/nh-charon-detail-9-29-15-534x700.jpg

 

 

Si è visto come nelle pianure a sud del canyon, conosciute informalmente come Vulcanum Planum, ci siamo molti meno crateri rispetto a quelle a nord. La levigatezza della superficie così come i loro solchi e i deboli aneli sono chiari segni di una ricopertura su vasta scala.

Una possibilità per la levigatezza della superficie è un tipo di attività vulcanica fredda chiamata criovulcanesimo, ossia l'eruzione di ghiacci invece che lava da parte di sistemi vulcanici.

Si discute la possibilità che un oceano di acqua interno sia congelato e il cambiamento di volume abbia portato alla gigantesca spaccatura e sia anche responsabile dei criovulcani.

 

 

http://www.link2universe.net/wp-content/uploads/2015/10/nh-pluto-charon-v2-10-1-15-700x700.jpg

immagine composta con Plutone in primo e piano e dietro Caronte

 

 

 

 

-cut-

 

Ecco un perfetto esempio di come nella scienza non manchi certo la fantasia e chi ha voglia di rompere gli schemi, e quelle che si riportano nell'articolo sono solo una minima parte delle teorie esistenti sull'universo.

Tutte queste teorie così diverse hanno però un difetto in comune, cioè non producono alcuna previsione verificabile e questa è una condizione essenziale perché si passi da un bellissimo esercizio di stile alla lavagna, ad una teoria che si possa prendere in seria considerazione dal punto di vista scientifico.

Modificato da Daunbailò

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Ma guarda alla fine non penso sia cosí facile nel nostro piccolo elaborare una vera spiegazione tangibile.

Credo che dobbiamo ancora scoprire molto delle legge che dominano lo spazio-tempo. Anzi probabilmente non arriveremo mai a un verdetto. Per quel che mi riguarda dovremmo trascendere per poter anche solo lontanamente studiare come tutto questo sia possibile. L'universo é cosí vasto che le leggi della fisica a noi conosciute si stravolgono o vengono messe in dubbio. Nei buchi neri le leggi in questione si annullano evidenziando quanto poco sappiamo su quello che tiene in moto la nostra dimensione.

Tu Daunbailó in cosa credi? Quale teoria reputi piú vicina alla possibile veritá?

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@emkior

 

la tua teoria,la conoscevo già,la ritengo molto interessante,e praticamente si può riallacciare a quello che dicevo io, ovvero la possibilità che esistano miliardi di universi.o anche addirittura infiniti per quello che ne sappiamo.

 

non so se avete sky col pacchetto documentari, ma molte di queste teorie,sono illustrate(molto bene)nei documentari che fanno vedere.consiglierei caldamente a chi fosse interessato\appassionato di queste cose.

 

allo stesso tempo condivido quello che dice daunbailò.non possiamo di certo prenderle come oro colato, alla fine la scienza ha bisogno di verificare e comprovare.altrimenti non si chiamerebbe scienza ma fantascienza.

 

sono argomenti molto molto complicati,che fanno parte del mistero della vita.come dicevo potremmo non arrivare mai a una conclusione.anche perchè il periodo dell'uomo sulla terra è limitato.se non troveremo il modo di andarcene,saluteremo l'universo molto prima magari di giungere a una comprensione del tutto(sempre che non ci distrugga qualcosa prima della morte della terra stessa, il che è abbastanza probabile)

Modificato da OKUTO79

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Ma guarda alla fine non penso sia cosí facile nel nostro piccolo elaborare una vera spiegazione tangibile.

Credo che dobbiamo ancora scoprire molto delle legge che dominano lo spazio-tempo. Anzi probabilmente non arriveremo mai a un verdetto. Per quel che mi riguarda dovremmo trascendere per poter anche solo lontanamente studiare come tutto questo sia possibile. L'universo é cosí vasto che le leggi della fisica a noi conosciute si stravolgono o vengono messe in dubbio. Nei buchi neri le leggi in questione si annullano evidenziando quanto poco sappiamo su quello che tiene in moto la nostra dimensione.

Tu Daunbailó in cosa credi? Quale teoria reputi piú vicina alla possibile veritá?

 

Il mio approccio è piuttosto pragmatico e non credo ad una teoria più di un'altra in assenza di prove, penso però che la teoria che ci spiegherà qualcosa in più rispetto a quanto sappiamo oggi non sia stata ancora trovata.

Ci sono fatti recenti degli ultimi 15 anni come la scoperta della materia oscura e dell'energia oscura a cui diamo una spiegazione basata sulle attuali teorie e moltissime delle teorie che ad esempio erano presenti nell'articolo che hai riportato ignorano del tutto. Io ritengo che le spiegazioni che diamo oggi a questi nuovi fenomeni non siano corrette e che le avremo solo quando verrà formulata una nuova teoria che preveda anche questi fatti in maniera naturale. Non dovranno essere inseriti ad hoc ma scaturiranno dalle previsioni della teoria.

 

Faccio un paragone storico, quando dopo Newton si spiegavano molti fatti seguendo quella visione teorica. Fiorirono teorie ed ipotesi ad esempio sugli atomi che venivano spiegati in modo simile a piccoli sistemi solari, proprio come avviene oggi per ciò che non sappiamo spiegare con certezza, ma quel che poi successe è che le spiegazioni arrivarono con 2 teorie completamente diverse da tutto quel che si era potuto ipotizzare in precedenza.

Credo che prima o poi ci sarà un'altra rivoluzione che magari ci spiegherà (per esempio) che il tempo è una forma di energia o che la gravità è l'unica forza non formata da particelle, ci farà sapere qualcosa di inaspettato come Einstein ci spiegò che il tempo e lo spazio possono piegarsi e allungarsi o accorciarsi e che l'unico vero limite cosmico è la velocità della luce e che tutte le leggi fisiche si comportano in ossequio a questo limite.

 

L'unica mia convinzione personale che posso dirti è che la rivoluzione arriverà da una migliore comprensione di che cos'è la gravità, lo spazio e soprattutto il tempo.

Modificato da Daunbailò

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La cosa che mi lascia sempre senza parole è pensare che ci possono essere milioni di teorie sulla formazione dell'universo e sulle sue caratteristiche in generale, ma da qualcosa o qualcuno tutto ha avuto inizio, ed è ancora più spiazzante pensare da cosa deriva la cosa o colui che ha dato vita tutto questo, il problema poi è che diventerebbe una domanda infinita e ripetitiva...

Non riesco sinceramente ad accettare (a differenza di molte persone) il fatto che tutto questo possa aver preso il via senza uno specifico motivo o causa, è anche vero però che se avesse una causa o un motivo allora verrebbe da chiedersi chi o cosa sono il motivo o la csusa e torniamo al discorso di prima.. ...

Ci penso troppo spesso a tutto questo e arrivo quasi alla pazzia per ragionarci sopra..

Modificato da mirco 2010
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La NASA ha appena pubblicato su Flickr circa 10.000 nuove immagini delle missioni Apollo, si va dagli allenamenti sulla terra alle missioni preparatorie Apollo 8, 9 e 10 e tutti gli allunaggi fino ad Apollo 17, compresa la famosa missione fallita Apollo 13.

C'è di tutto, dalla vita a bordo alle scorrerie sulla luna e tantissime foto della luna stessa e della terra, materiale per veri maniaci delle missioni spaziali o per cercatori di ombre incoerenti ^_^

 

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Qui l'archivio completo oppure su Facebook trovate selezionate le più belle

Modificato da Daunbailò

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Qui l'unica certezza inequivocabile dell'universo é che la razza umana é un esperimento fallito che ha generato una massa di idioti.

Ieri mi hanno quasi rubato l'auto davanti agli occhi e rotto il vetro. Vermi parassiti.

Scusate lo sfogo.

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Anche per come sono io mi sarei avventato.. Ma erano in 4 e quando me ne sono accorto e son corso verso di loro si son messi in macchina e son fuggiti. Intanto il vetro l'hanno rotto.

bè guarda il lato positivo, te la sei cavata solo con un vetro rotto, poteva andare peggio.

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Sembra una bufala ma non lo è, è una notizia vera.

 

Riattaccata testa ad un bambino di 16 mesi

 

E stata riattaccata la testa ad un bambino di 16 mesi in Australia. Si è trattato di quella che a livello medico viene definita una “decapitazione interna”: ovvero il capo che si stacca dalle ossa del collo senza però staccarsi dal corpo per via della rottura della prima e della seconda vertebra.

I medici che lo hanno operato hanno definito “miracoloso” il loro stesso approccio, data l’inaspettata capacità del corpicino di rispondere alle cure che gli sono state fornite. Fortunatamente per Jackson Taylor, di poco più di un anno di età, quella che poteva essere una tragedia si è rivelata poi essere una storia a lieto fine. Il piccolo si trovava in auto con la madre e la sorella di 9 anni quando ha subito l’incidente: un frontale violento che come vi abbiamo anticipato, gli ha causato una decapitazione interna.

Per tentare di salvargli la vita, il piccolo è stato portato in elisoccorso direttamente dal luogo dello schianto fino all’ospedale di Brisbane dove vi era un equipe specializzata in grado, potenzialmente di salvargli la vita. Ad operarlo infatti, per 6 lunghe ore ci ha pensato il prof. Geoff Askin, conosciuto in Australia proprio per la sua specializzazione in chirurgia spinale. Per operare il piccolo è stato utilizzato un dispositivo appositamente creato per tenere immobile la testa di Jackson mentre i chirurghi lavoravano riattaccando le vertebre con un filo speciale. Ha spiegato il luminare dopo l’intervento: "Molti bambini non sarebbero sopravvissuti nemmeno all’impatto e anche se ci fossero riusciti, non avrebbero mai potuto più muoversi o respirare".

Il piccolo Jackson è stato fortunato: per lui la prognosi prevede 8 settimane di un dispositivo in grado di tenere fermo il capo e dare modo alle vertebre di guarire del tutto. La terapia di riabilitazione al momento procede molto bene e una volta rimessosi del tutto il bimbo potrà godere di una vita normale come qualsiasi altro bambino della sua età.

 

LINK ALLA FONTE

Modificato da Daunbailò

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Sembra una bufala ma non lo è, è una notizia vera.

 

Riattaccata testa ad un bambino di 16 mesi

 

Sembra una bufala solo perché, come sempre, la notizia viene riportata puntando tutto sul sensazionalismo dell'"aver riattaccato la testa ad un bambino", quando poi già nella prima frase dell'articolo citato viene spiegato che la testa non è andata da nessuna parte, poiché in una decapitazione interna avviene "solo" una rottura dei legamenti che collegano la base del cranio con le prime vertebre cervicali. Muscoli, vasi sanguigni, e soprattutto il midollo spinale saranno fortunatamente rimasti intatti, cosa che avrà permesso il riattaccamento del cranio (tramite l'innesto di parte di una costa del bambino, tra l'altro).

 

Non che sia un esperto, comunque, ma non avendo trovato molti dettagli specifici sull'intervento di sei ore che sembrano veramente poche per un'operazione così delicata, mi viene da pensare che le condizioni siano state particolarmente favorevoli al riattaccamento in particolare riguardo al midollo spinale.

 

Come argomento, però, non è un po' estraneo al resto del thread? :D Che poi è forse quello più interessante e meglio gestito del forum per il quale mi accodo ai complimenti.

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Sembra una bufala solo perché, come sempre, la notizia viene riportata puntando tutto sul sensazionalismo dell'"aver riattaccato la testa ad un bambino", quando poi già nella prima frase dell'articolo citato viene spiegato che la testa non è andata da nessuna parte, poiché in una decapitazione interna avviene "solo" una rottura dei legamenti che collegano la base del cranio con le prime vertebre cervicali. Muscoli, vasi sanguigni, e soprattutto il midollo spinale saranno fortunatamente rimasti intatti, cosa che avrà permesso il riattaccamento del cranio (tramite l'innesto di parte di una costa del bambino, tra l'altro).

 

Non che sia un esperto, comunque, ma non avendo trovato molti dettagli specifici sull'intervento di sei ore che sembrano veramente poche per un'operazione così delicata, mi viene da pensare che le condizioni siano state particolarmente favorevoli al riattaccamento in particolare riguardo al midollo spinale.

 

Come argomento, però, non è un po' estraneo al resto del thread? :D Che poi è forse quello più interessante e meglio gestito del forum per il quale mi accodo ai complimenti.

 

Mi pare di capire dall'articolo (neppure io capisco molto di medicina) che si fossero staccate la prima e la seconda vertebra cervicale, il che normalmente implica la totale paralisi del corpo o perfino la morte mentre con questo bambino è successo che sono riuscite a ricollegare tutto, il che mi sembra abbastanza sensazionale anche se non si tratta di una vera decapitazione in cui la testa si è staccata per intero.

Comunque hai ragione che come sempre si cerca di attirare la gente con del sensazionalismo nonostante si tratti di un sito specializzato in medicina.

Modificato da Daunbailò

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Mi pare di capire dall'articolo (neppure io capisco molto di medicina) che si fossero staccate la prima e la seconda vertebra cervicale, il che normalmente implica la totale paralisi del corpo o perfino la morte mentre con questo bambino è successo che sono riuscite a ricollegare tutto, il che mi sembra abbastanza sensazionale anche se non si tratta di una vera decapitazione in cui la testa si è staccata per intero.

Comunque hai ragione che come sempre si cerca di attirare la gente con del sensazionalismo nonostante si tratti di un sito specializzato in medicina.

 

Il punto è proprio questo, solitamente la rottura di una vertebra cervicale implica un danno al midollo spinale che è quasi sempre sinonimo di paralisi o morte immediata (il classico "rompersi l'osso del collo"), mentre l'eccezionalità del caso sembra essere che ci sia stata solamente una rottura delle ossa e dei legamenti laddove tutto il resto è rimasto intatto, permettendo così di salvare il bimbo semplicemente riparando e riposizionando le vertebre facendo attenzione a non lesionare il midollo. Operazione ovviamente delicatissima e per nulla "semplice", ma la fortuna ha voluto che all'ospedale in cui è stato portato fosse presente il chirurgo Geoff Askin, il quale a quanto pare è considerato il "padrino della chirurgia spinale" (manco fosse The Boss :asd: ) australiano e nel video allegato a quest'articolo - in cui si riesce anche a vedere una radiografia del collo del bambino e una ricostruzione della lesione a 1:04 - afferma che "il modo in cui il midollo spinale è riuscito a girare quell'angolo e restare intatto è davvero un miracolo".

 

 

servirebbe un topic spin-off in cui parlare di altri argomenti

 

Sono d'accordo.

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