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Il problema è che ci sono un sacco di squadre di seconda fascia che da un po' di anni sono davanti alle milanesi, che una volta erano comunque antagoniste in campionato e sul mercato, mentre Lazio, Roma e Napoli non sono mai state delle vere antagoniste storiche salvo per un triennio su 100 anni di storia.

Ora non è più così da un po' di anni ma la colpa è solo delle società e di tutto il movimento.

Purtroppo la realtà è questa da 10 anni a questa parte, se non di più.

Sono sempre scudetti ma vinti senza nemmeno sudare un pochettino, a mani basse, senza concorrenza se non la squadra detentrice.

Negli ultimi 9 campionati ci sono state 2 squadre che hanno vinto 4 scudetti di fila, inter e juve, e per trovare nel tempo un simile filotto nel campionato di calcio di serie A bisogna ritornare nel dopoguerra e al Grande Torino.

 

Fai tu....

 

Non sono campionati, sono delle passerelle che durano 38 giornate.

Però lo scudetto che avete vinto dopo calciopoli(seriamente senza concorrenza)non ricordi quanto lo avete festeggiato?

stavate al settimo cielo e sinceramente non ricordo da parte vostra commenti del tipo "campionato ridicolo etc etc"

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Un campionato vinto alla fine è sempre un campionato vinto, nell'albo d'oro ci si entra comunque. Poi uno scudetto vinto oggi può essere più facile di un altro vinto ieri, ma alla fine conta poco questa differenza... non è che uno si mette a fare i conti di quanti scudetti sono stati facili o difficili, 10 scudetti sono 10 scudetti, 20 sono 20, 30 sono 30.

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Il problema è che ci sono un sacco di squadre di seconda fascia che da un po' di anni sono davanti alle milanesi, che una volta erano comunque antagoniste in campionato e sul mercato, mentre Lazio, Roma e Napoli non sono mai state delle vere antagoniste storiche salvo per un triennio su 100 anni di storia.

Ora non è più così da un po' di anni ma la colpa è solo delle società e di tutto il movimento.

Purtroppo la realtà è questa da 10 anni a questa parte, se non di più.

Sono sempre scudetti ma vinti senza nemmeno sudare un pochettino, a mani basse, senza concorrenza se non la squadra detentrice.

Negli ultimi 9 campionati ci sono state 2 squadre che hanno vinto 4 scudetti di fila, inter e juve, e per trovare nel tempo un simile filotto nel campionato di calcio di serie A bisogna ritornare nel dopoguerra e al Grande Torino.

 

Fai tu....

 

Non sono campionati, sono delle passerelle che durano 38 giornate.

Detto da uno che ha festeggiato uno scudetto vinto arrivando in terza posizione, ha davvero poco senso.

http://i.imgur.com/EoNCNVP.jpg


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LOL

 

Sostenere che sia stato giusto assegnarlo è diverso da festeggiarlo, perchè nessun tifoso e nemmeno giocatore l'ha festeggiato quello scudetto.

E nemmeno tanto quelli dopo visto che i campionati facevano un po' ridere.

 

Per la Cl certo che ho festeggiato, ero in piazza Duono. :mrgreen: :mrgreen:

 

Il fatto inconfutabile che la juve che l'inter hanno vinto e vinceranno 4 scudetti consecutivi, cosa che non succedeva da 70 anni, e questo la dice lunga sul campionato italiano dove c'è 1 squadra e poi il vuoto, bene o male, ed è eggio in questi ultimi anni rispetto a 9/7 anni fa perchè la forbice tra la prima e le altre squadre si è ampliata notevolmente.

Modificato da Coldfire
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non capisco sta cosa di voler sminuire per forza le nostre vittorie solo perché sei a bocca asciutta da anni.

 

Ma non è un voler sminuire perchè uno scudetto è sempre uno scudetto e lo sta vincendo semplicemente la squadra più forte, solo che è svidente che oltre questa squadra non c'è molto.

Ma era così anche prima e sarà ancora così per anni secondo me.

Se tutte le altre squadre non sono state in grado di stare al passo è un problema loro, come loro sono le colpe, mi sembra abbastanza palese.

 

 

Se la forbice è così ampia vuol dire che le altre si devono svegliare, la Juve sta facendo quello che deve fare e vince gli scudetti dominando. Se Inter e Milan non sono competitive è per colpa loro, non della Juve.

 

Ma mica è colpa della juve, anzi.

La juve è l'unica società che ha lavorato bene in questi anni, come si deve, soprattutto dal punto di vista strutturale e di strategia.

Però il fatto è evidente che il campionato è quello che è ed è sempre peggio.

Modificato da Coldfire
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Ma non è un voler sminuire perchè uno scudetto è sempre uno scudetto e lo sta vincendo semplicemente la squadra più forte, solo che è svidente che oltre questa squadra non c'è molto.

Ma era così anche prima e sarà ancora così per anni secondo me.

Se tutte le altre squadre non sono state in grado di stare al passo è un problema loro, come loro sono le colpe, mi sembra abbastanza palese.

 

 

 

 

Ma mica è colpa della juve, anzi.

La juve è l'unica società che ha lavorato bene in questi anni, come si deve, soprattutto dal punto di vista strutturale e di strategia.

Però il fatto è evidente che il campionato è quello che è ed è sempre peggio.

finalmente un post in cui spendi belle parole per la vecchia signora.

 

Grazie :)

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In relazione a quello che stavamo dicendo oggi...da notare la prestazione di questa sera di Salah...

giovedì scorso sembrava una fusione tra Bolt e Messi...stasera un mix tra Balotelli e Iuliano... :whew: :whew:

 

potete dire che volete ma quando qualsiasi giocatore scende in campo contro la Juve da sempre qualcosa in più di quando gioca contro le altre...punto e basta...

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In relazione a quello che stavamo dicendo oggi...da notare la prestazione di questa sera di Salah...

giovedì scorso sembrava una fusione tra Bolt e Messi...stasera un mix tra Balotelli e Iuliano... :whew: :whew:

 

potete dire che volete ma quando qualsiasi giocatore scende in campo contro la Juve da sempre qualcosa in più di quando gioca contro le altre...punto e basta...

beh ma salah anche prima della juve aveva disputato delle gran partite.

poi magari stasera si riaccende e fa na doppietta...

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Si vabbeh ao bravo Pobbà, bel gol e tutto, ma ci sono cose più importanti da commentare.

A voi, fatevi 4 risate.

 

Nei giorni scorsi l’ex allenatore dell’Inter Walter Mazzarri ha rilasciato una lunga intervista sul periodo trascorso in nerazzurro e sulle cause che hanno portato all’esonero ai microfoni del giornale giapponese World Soccer Digest. Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, ecco l’intervista integrale del tecnico di San Vincenzo.

 

Mazzarri ora che la sua lunga e prestigiosa striscia positiva si è momentaneamente conclusa ci dice quale è stato il segreto del suo successo?

"Se penso al mio cammino, non so chi in Italia negli ultimi 10 anni abbia realmente fatto meglio di me e lo dico tenendo presente il punto di partenza e non di arrivo. Conquistare la qualificazione in Champions e vincere la Coppa Italia nella stessa stagione è un risultato clamoroso ma ottenere la salvezza con la Reggina partendo da -15 in classifica, dove il giocatore più pagato guadagnava 300 mila euro l’anno lo è altrettanto. La gavetta costa ma alla fine paga. Acireale, Pistoiese, Livorno, Reggina, Sampdoria, Napoli e Inter: ecco il mio percorso di autodidatta, sempre con poco budget a disposizione, e se mi devo riconoscere un pregio, è la capacità di spingere tutti oltre il limite a partire da me stesso".

 

Come considera la sua esperienza all’Inter?

"L’anno scorso avevo preso una squadra alla fine di un ciclo e che arrivava da una stagione disastrosa nella quale si era classificata al nono posto in campionato. Doveva essere l’anno della riprogrammazione, visto che c'erano 9 giocatori a scadenza e un tetto ingaggi ridotto rispetto al passato. Abbiamo conquistato un buon quinto posto e siamo tornati in Europa League, con i giusti presupposti per rilanciarci verso l’obiettivo massimo di questo campionato che era il terzo posto con conseguente qualificazione in Champions. E devo dire che se me l'avessero consentito sono certo che tale traguardo non ci sarebbe sfuggito".

 

Su cosa basa questa sua convinzione?

"Sull'esperienza e sui segnali che avevo lavorando sul campo tutti i giorni, senza dimenticare che al momento del mio esonero eravamo a soli 5 punti dalla terza. Inoltre avevo dei dati statistici importanti che avvaloravano ulteriormente questa mia convinzione senza dimenticare che stavo recuperando titolari importanti dopo aver iniziato la stagione senza 12 reduci dal Mondiale e con molti infortunati".

 

Possiamo vedere anche noi questi dati?

"Certo come si può notare dai dati statistici all’undicesima giornata (dopo il pareggio interno contro il Verona che è costato l’esonero) eravamo posizionati costantemente tra il secondo e il terzo posto. Per esempio il dato sulla supremazia territoriale è particolarmente importante perché indica come la mentalità trasmessa al gruppo fosse propositiva, cioè l’esatto contrario di ciò che veniva fatto passare dai media. Come per quanto riguarda le giocate utili, nel quale eravamo secondi, è fotografia di come gli schemi e i tempi di gioco fossero stati assimilati. Anche per il dato delle occasioni create eravamo terzi, dietro solo a Juve e Napoli, mentre nella precisione di tiro scendevamo al diciasettesimo posto segno evidente che ci mancava qualità in avanti, un problema che con il recupero di Palacio e un intervento nel mercato di gennaio avremmo potuto risolvere".

 

Che rapporto ha avuto con i presidenti?

"Con i presidenti è capitato che abituandoli bene si siano scordati da dove arrivavano. Mi sono accorto che lo straordinario si trasformava in risultato ordinario. Far troppo bene è rischioso perché produce una sorta di assuefazione con presidenti che hanno scambiato il troppo per la routine alla fine invece di stringermi la mano a prescindere. Anche con De Laurentis il rapporto non è sempre stato idilliaco, lo sanno prima di scegliermi, prendere o lasciare. Il confronto fa bene, fa crescere, tenendo sempre presente il rispetto dei ruoli e della persona ed inoltre il mio lavoro a 360° gradi ha preparato il terreno per chi è venuto dopo".

 

E nello specifico all’Inter prima con Moratti e poi con Thohir?

"Sono un tesserato dell’Inter fino al giugno 2016 e non posso rilasciare dichiarazioni in questo senso".

 

Quanto ha influito nella decisione della società la situazione ambientale?

"A mio avviso non c'erano i presupposti per un esonero sportivo, per quanto riguarda la situazione ambientale mi sono fatto una mia idea… Ma tutti fanno finta di non sapere… Non dico altro".

 

Secondo lei la prestazione stava comunque migliorando? Dal punto di vista tecnico-tattico quali erano i problemi da risolvere o da migliorare?

"Come detto c’era da migliorare dal punto di vista realizzativo, aggiungendo un po' di qualità ad una rosa che era stata costruita facendo attenzione alle risorse economiche".

 

Si ritiene un burbero?

"Luoghi comuni. Chi mi conosce alla fine mi ama. Mi segue e si diverte. Lavorare al mio fianco aiuta anche a capirmi, chi si avvicina a me scopre dettagli sconosciuti, il lato vero di me. Magari in televisione l'immagine che ne esce è quella distorta di un WM diverso dalla realtà ma sto lavorando anche su questo si può sempre migliorare".

 

È vero che i suoi colleghi la giudicano un antipatico?

"Parto dal presupposto che in questo mestiere c'è grande competizione non c è spazio per amicizie vere: posso chiamare un tecnico che stimo se gli devo chiedere una cosa, se devo confrontarmi su questioni di campo, ma niente di più. Li si ferma tutto. Di sicuro non creo un vincolo profiondo magari con un allenatore che non allena e che quindi vorrebbe essere al mio posto. Non ci potremmo raccontare la verità sarebbe tutto costruito e quindi falso. Non è da me. Odio i rapporti ipocriti quindi meglio non averne. Ho invece ottimi rapporti con grandissimi tecnici come Ancelotti e altri con i quali ho avuto modo di confrontarmi in grande sintonia. Questione di rispetto, se tu rispetti me io rispetto te".

 

Come ha vissuto questi due mesi e mezzo dopo il primo esonero della carriera?

"In questo momento sto valutando il tutto con molta calma. Le proposte sembrano non mancare (alcune società italiane e straniere hanno già fatto reperire al tecnico missive di interesse) fermo restando che sono ancora sotto contratto con l'Inter fino al giugno 2016 e quindi ho tutto il tempo per fare la scelta più giusta. Andrò in una situazione che mi trasmetta motivazioni forti".

 

Quindi anche per Lei sulla scia dei vari Trapattoni, Capello, Zaccheroni, Spalletti e Ancelotti, tecnici italiani che hanno lasciato la loro impronta in club europei di prima grandezza si potrebbe prospettare un futuro lontano dall’Italia?

"Proprio per questo motivo mi sto perfezionando nello studio dell’inglese con un professore madrelingua e poi non è detto che non vada a frequentare dei corsi in un paese di lingua anglofona anche se per la mia filosofia di gioco mi attira molto anche la Liga Spagnola. Nessuna preclusione comunque andrò dove mi porta un’idea affascinante e dove possa avere gli stimoli giusti".

 

Potrebbe anche essere interessato a guidare una Nazionale quindi si sentirebbe adatto al ruolo di selezionatore?

"Io per gran parte della mia carriera non ho avuto l'opportunità di costruire una squadra seguendo le mie esigenze e i miei bisogni a dirla tutta per molti anni è accaduto il contrario: gli equivoci con gli operatori di mercato sono stati tanti, chiedevo un tipo di calciatore ne arrivava un altro incompatibile con il progetto tattico. Io al massimo ho potuto indicare il ruolo ma so andare oltre e in questo spesso ho fatto la differenza. In una Nazionale è diverso si deve solo scegliere tra il meglio a disposizione. Detto questo nella mia autobiografia 'Il meglio deve ancora venire' dicevo che non mi sentivo ancora pronto per allenare una Nazionale, beh adesso dopo l’esperienza all’Inter lo sono”.

 

Ora come passa la giornata? È riuscito a staccare un po’ la spina, oppure vive lo stesso il calcio seguendo dal di fuori le partite o andando a vedere gli allenamenti?

"Semplicemente dopo tanti anni sempre a spingere sull’acceleratore sto rifiatando e ho più tempo per me, il che è tanta roba".

 

Nel periodo all’Inter a livello mediatico si criticava spesso la sua filosofia di gioco dicendo che era troppo “provinciale”, poco propositiva, poco spettacolare eccetera. Come pensa e come replica a questo tipo di (pre)giudizio?

"La mia è una vita contraddistinta da studio e invenzioni, per me l’allenatore è un creativo. Tutte le mie squadre dalla C2 alla Champions League hanno avuto sempre un comun denominatore: si è sempre vista chiara e profonda la mano dell'allenatore e non lo dico solo io. Questo significa che i calciatori mi hanno sempre seguito. Al di là dei detrattori, gli addetti ai lavori hanno riconosciuto come nelle mie squadre, Inter compresa, ci fosse sempre un’organizzazione di gioco precisa e propositiva. Del resto la Juve di Conte con i 3 dietro ha vinto 2 scudetti consecutivi e cambiò modulo proprio per adeguarsi al nostro tipo di gioco, altro che provinciali. I dati che abbiamo visto sono inconfutabili. Ma per alcuni, anche la matematica diventa un’opinione e non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. Ma so come funziona: i preconcetti sulla persona sono in grado di distorcere la realtà".

 

Torniamo un po’ all’origine. In estate, ci risulta che Lei avesse fatto precise richieste di mercato alla società, come Luis Gustavo, Lamela e Jovetic che sono rimaste inevase. Che progetto tecnico-tattico ha fatto per questa stagione?

"Per serietà professionale sui nomi non posso confermare, l'unica cosa che posso dire è che mi sarebbe piaciuto come progetto tattico poter giocare a 4 dietro con un vertice basso a centrocampo come fa De Rossi nella Roma, due interni, e due mezze punte ad infilarsi con una punta centrale, diciamo un 4-3-2-1. In allenamento abbiamo anche provato questo tipo di situazione ma ho visto che con la rosa a disposizione non eravamo pronti".

 

Lei ha allenato anche due giocatori giapponesi come Nakamura e Nagatomo che rapporto ha avuto con loro?

"Splendido sotto tutti i punti di vista: Nakamura, un ragazzo d’oro che rilanciai alla Reggina e poi venne ceduto al Celtic diventando la più importante plusvalenza della storia della Reggina; Nagatomo è un grande giocatore, un uomo eccezionale, grande professionista. Con loro c’è stato un grande rapporto di stima e rispetto".

 

 

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Non riesce proprio a far gol brutti Pogba.

 

Detto questo, al di la della partita giocata da schifo, vittoria fondamentale.

Ora possiamo andare a Dortmund più tranquilli e consapevoli.

Ma comunque, la mancanza di Pirlo si fa sentire eccome.

Importantissimo comunque il rientro di Barzagli.

http://i.imgur.com/EoNCNVP.jpg


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Non riesce proprio a far gol brutti Pogba.

 

Detto questo, al di la della partita giocata da schifo, vittoria fondamentale.

Ora possiamo andare a Dortmund più tranquilli e consapevoli.

Ma comunque, la mancanza di Pirlo si fa sentire eccome.

Importantissimo comunque il rientro di Barzagli.

pirlo fondamentale e tutto.Idolo indiscusso etc etc

ma son convinto che contro il Dortmund la sua uscita(e l'entrata di pereyra) è stata più un bene che un male.

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Ennesima partita risolta da una giocata di Pogba, fanno a gara lui e Tevez su quante ne hanno vinte da soli :asd: per il resto poca roba, serve una gran svegliata in vista della CL.

per me, migliori in campo vrsaljko (come si scrive??) e consigli.

gran possesso palla juve, grandi manovre, grandi rimpalloni, gran pestoni su berardi che sarà uscito coi lividi, e dei gran tiri quasi tutti fuori, come sempre ultimamente.

alla fine la decide uno dei pochi tiri un po' più precisi.

 

http://ecx.images-amazon.com/images/I/51XWIuJNWML._SX300_.jpg

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

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per me, migliori in campo vrsaljko (come si scrive??) e consigli.

gran possesso palla juve, grandi manovre, grandi rimpalloni, gran pestoni su berardi che sarà uscito coi lividi, e dei gran tiri quasi tutti fuori, come sempre ultimamente.

alla fine la decide uno dei pochi tiri un po' più precisi.

 

http://ecx.images-amazon.com/images/I/51XWIuJNWML._SX300_.jpg

ieri è mancata la cattiveria. prestazione soporifera.

bene o male alle partite precedenti tiravamo più in porta nonostante la pessima condizione fisica.

 

ma vabbe... alla fine il gollazzo del polpo ci ha quasi consegnato lo scudetto.

Mi lamento ma sotto sotto godo pure.

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Non è mancata la cattiveria.

E' che la Juve ha tirato i remi in barca da un bel pò in vista della champions.

La squadra gioca evidentemente col freno a mano tirato, non si vogliono rischiare ulteriori infortuni e di arrivare a Dortmund con troppa stanchezza.

Anche perchè in tutto ciò la Juve ha quasi chiuso il campionato, per cui questa strategia ci sta eccome.

 

I quarti di champions porterebbero più di una decina di milioni di euro in saccoccia, mica spicci. Normale che l'attenzione sia li e non sul perdere o meno qualche punto in campionato.

 

Anche perchè quest'estate la Juve dovrà compiere grossi investimenti sul mercato e quei soldi sono fondamentali.

http://i.imgur.com/EoNCNVP.jpg


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Può pure essere eh.

Ma mi sembra del tutto assurdo che neanche due settimane fa la Juve abbia disputato una delle sue migliori partite sul piano atletico col Borussia e due settimane dopo sia ferma. Senza considerare che per forza di cose la preparazione fatta debba essere stata improntata per essere al top a febbraio-marzo.

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Non è mancata la cattiveria.

E' che la Juve ha tirato i remi in barca da un bel pò in vista della champions.

concordo.

ieri sera la cattiveria c'era, è la precisione che manca.

 

la juve ha giustamente tirato i remi in barca in campionato, visti anche i risultati dietro non c'è motivo di sprecare energie per avere 20 inutili punti di distacco...

 

...io purtroppo sono dalla parte di allegri come tecnico. cioè, magari non mi piace come atteggiamento, magari "sbaglia" la preparazione fisica, ma alla fine il suo lavoro lo sa fare e rimane uno dei più vincenti in italia: alla prima al milan ha vinto, alla prima alla juve sta vincendo... al milan poi gli hanno venduto via mezza squadra e non è che potesse poi fare miracoli, ma aveva comunque risultati migliori di tutto quello che è seguito, mi pare. Ora, con questa juve magari vinceva il campionato pure Gasperini, però intanto c'è lì lui e mi sembra stia facendo il giusto.

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

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Può pure essere eh.

Ma mi sembra del tutto assurdo che neanche due settimane fa la Juve abbia disputato una delle sue migliori partite sul piano atletico col Borussia e due settimane dopo sia ferma. Senza considerare che per forza di cose la preparazione fatta debba essere stata improntata per essere al top a febbraio-marzo.

 

Con il Borussia abbiamo fatto una buona partita a livello tattico, non atleticamente. E settimana prossima servirà la stessa partita, bisognerà fare una partita tatticamente perfetta perché a livello atletico non ce la giochiamo mai.

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Con il Borussia abbiamo fatto una buona partita a livello tattico, non atleticamente. E settimana prossima servirà la stessa partita, bisognerà fare una partita tatticamente perfetta perché a livello atletico non ce la giochiamo mai.

Mah io onestamente ho visto un'altra partita allora.. Perchè la Juve ha corso molto più del Borussia, una squadra che fa delle verticalizzazioni e del gioco in contropiede i suoi punti di forza.

La squadra ha corso tantissimo perchè il Borussia aveva molto spesso il controllo della palla e poi affondava negli spazi che i tedeschi lasciavano quando si sbilanciavano in attacco (E ci abbiamo fatto due goal così, entrambi partiti da lanci di Bonucci...). Mentre tatticamente secondo me ci sono stati diversi errori che sono stati compensati unicamente dall'ottima prestazione collettiva e dalla difesa che ha retto in maniera splendida (scivolone di Chiellini a parte)

Modificato da IamoR

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Appunto, se una squadra che gioca in velocità e in contropiede viene limitata per 90 minuti a tirare solo da fuori area è perché a livello tattico li abbiamo controllati bene. Vuoi un metro di misura per la condizione atletica? Il pressing. La Juve per gran parte della partita lasciava giocare il Borussia senza pressare, ma limitandosi a coprire gli spazi. Il Borussia invece pressava alto, cosa che richiede tantissima corsa.

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