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Xbox Series X | S


AngelDevil

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Larian Studios ha fatto delle precisazioni sulla versione Xbox Series X e S di Baldur's Gate 3, affermando di non aver mai escluso che possa uscire al lancio, insieme a quelle PC e PS5. Con l'occasione è stata lanciata anche una frecciata alla stampa di settore, rea di non aver capito il messaggio originale e di averlo mal interpretato.

A spiegare la situazione è stata Molly Carroll, la community manager di Larian, che ha scritto su Twitter: "Voglio essere completamente onesta con voi, non ho idea del perché il post sottostante abbia portato così tante testate a scrivere che "Larian ha confermato che Baldur's Gate 3 non uscirà su Xbox al lancio." Non è quello che viene detto."

Rileggiamo il messaggio originale:

"Giocatori Xbox, abbiamo visto le vostre domande su se e quando possiate aspettarvi Baldur's Gate 3 su Xbox. Abbiamo già una versione Xbox in sviluppo da tempo, ma abbiamo incontrato alcuni problemi tecnici, in particolare per quanto riguarda la modalità cooperativa in split-screen. Stiamo ancora lavorando alla versione Xbox di Baldur's Gate 3, ma non abbiamo ancora la sicurezza necessaria per poterla annunciare. Normalmente non ci piace annunciare una cosa finché questa non è praticamente pronta, perché vogliamo essere sicuri di poter mantenere le promesse fatte. Non c'è alcuna esclusiva legata a qualche piattaforma che impedisca di rilasciare Baldur's Gate 3 su Xbox nella stessa data di uscita, nel caso si rivelasse una possibilità concreta dal punto di vista tecnico. Se e quando annunceremo ulteriori piattaforme, vogliamo farlo una volta che siamo sicuri che ogni versione sia al massimo degli standard. Grazie per la comprensione!"

La Carroll ha continuato a spiegare: "Vi abbiamo dato tutti i dettagli, non c'è niente da interpretare, nessun significato nascosto. Il modo in cui il messaggio è stato forzato mi manda ai matti."

A confermare che non è ancora esclusa la pubblicazione della versione Xbox insieme alle altre è arrivato anche il Director of Publishing di Larian, che ha scritto, sempre via Twitter: "Non abbiamo suggerito che una potenziale versione Xbox non ci sarà al lancio. Abbiamo solo detto che la versione Xbox è in sviluppo, ma non è stata annunciata."

Per poi spiegare: "I giocatori Xbox non sono cittadini di seconda classe. La versione Xbox non è solo un port, ma è stata costruita insieme alle altre negli ultimi due anni. Come già detto, non siamo pronti a parlarne. Per noi è importante avere il giusto spazio per lavorare."

@Cromwelp ha anche spiegato che i problemi tecnici riguardano la modalità cooperativa locale, che è una grossa sfida per il team di sviluppo e che ha un intero team dedicato.

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Prosegue la produzione di Xbox Series X e Series S in edizione limitata, questa volta con delle versioni speciali dedicate a The Mandalorian, in occasione del lancio della terza stagione, presentate sui social da Microsoft per un concorso.

Anche in questo caso si tratta di oggetti da collezione che non possono essere acquistati ma verranno distribuiti esclusivamente come premi per una sorta di lotteria online, dunque le possibilità di poterle effettivamente ottenere sono piuttosto basse, ma non impossibili.

Si tratta, semplicemente, di seguire l'account Twitter ufficiale di Xbox ed effettuare un retweet del messaggio riportato qui sotto, con l'aggiunta dell'hashtag #TheMandalorianXboxSweepstakes, il tutto entro l'11 maggio 2023. È necessario essere maggiorenni e risiedere in un qualsiasi paese che sia supportato da Xbox Live, dunque anche l'Italia.

Per maggiori informazioni, vi rimandiamo alla pagina ufficiale sul concorso, che contiene regolamenti e precisazioni al riguardo. I vincitori del concorso ottengono entrambe le console, ovvero una Xbox Series X caratterizzata da un'illustrazione del protagonista Din Djarin e una Xbox Series S a tema con Grogu, oltre a un controller verde con tanto di doveroso giubbotto invernale.

 

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Ciao a tutti per caso vi risulta un aggiornamento? Oggi mi ha fatto un aggiornamento ma non trovo notizie da nessuna parte, l unica cosa che ho trovato riguarda un aggiornamento xbox insider beta ring ma io non sono iscritto a niente per poter ricevere aggiornamenti in anticipo

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La Commissione Europea ha prorogato il termine per la sua decisione sull’acquisizione da parte di Microsoft di Activision Blizzard da circa 69 miliardi di dollari. In un deposito di giovedì, l’autorità di regolamentazione della concorrenza dell’UE ha dichiarato di aver posticipato il termine provvisorio per pronunciarsi sull’accordo, rinviando il verdetto dalla giornata del 25 aprile al 22 maggio 2023, decisione questa necessaria dopo che il colosso di Redmond ha presentato tutta una serie di misure correttive nel tentativo di ottenere l’approvazione.

Sebbene i dettagli dei rimedi di cui sopra offerti dalla corporazione americana non siano stati resi pubblici, Microsoft ha recentemente annunciato diverse partnership per portare Call of Duty su nuove console e piattaforme di cloud gaming in caso di approvazione dell’accordo.

Un portavoce dell’azienda a cui dobbiamo Xbox ha infatti condiviso le seguenti dichiarazioni a Reuters:

“Abbiamo mantenuto la nostra promessa di portare Call of Duty a più giocatori su più dispositivi stipulando accordi per portare il gioco sulla console Nintendo e sui servizi di streaming di giochi cloud offerti da Nvidia, Boosteroid e Ubitus. Ora stiamo confermando questa promessa con impegni vincolanti nei confronti della Commissione europea, che garantiranno che questo accordo avvantaggi i giocatori in futuro”.

La Commissione Europea adesso chiederà dei feedback ai rivali e ai clienti prima di pronunciarsi sulla fusione. Inoltre stando a quanto dichiarato da Reuters, è improbabile che l’antitrust del Vecchio Continente possa richiedere la vendita di asset come parte del processo di approvazione dell’accordo.

Proprio in tal senso, secondo tre persone che hanno affermato di avere familiarità con la questione (grazie alla segnalazione di VGC), la volontà del produttore di Xbox di offrire accordi di licenza di gioco ai rivali dovrebbe riuscire a risolvere le preoccupazioni in materia di antitrust dell’UE.

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Come un vero e proprio fulmine a ciel sereno, la CMA ha pubblicato un nuovo documento riguardante l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, affermando che questa gigantesca fusione non danneggerà il mercato, approvandola in maniera provvisoria.

Ecco un estratto di quanto affermato oggi dall’ente antitrust del Regno Unito:

“La CMA ha concluso provvisoriamente che l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft non risulterà in una riduzione sostanziale della competitività per quanto riguarda il mercato videoludico console nel Regno Unito”.

E questa è una novità decisamente importante e meritevole di attenzioni, visto che la CMA era uno degli organi di controllo del mercato più contrari all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, preoccupati che l’ottenimento del franchise di Call of Duty potesse dare al colosso di Redmond un vantaggio troppo marcato ai danni della concorrenza.

“Abbiamo inoltre considerato se Microsoft avesse la possibilità e l’incentivo a restringere l’influenza di PlayStation attraverso strategie: abbiamo rilevato che qualsiasi strategia del genere potrebbe rappresentare un deterioramento del raggio di influenza di PlayStation, ma con la rimanente percentuale del mercato che rimarrebbe però ampiamente immutata. Questo deterioramento rappresenterebbe solo una frazione del valore che i giocatori PlayStation derivano da Call of Duty. Considerando questo, concludiamo provvisoriamente che Microsoft non avrebbe la capacità di soffocare PlayStation attraverso strategie di parziale preclusione.”

A questo punto non ci resta che attendere gli aggiornamenti da parte dell’organo di controllo dell’Europa e della FTC, con Microsoft che mai come oggi vede sempre più vicina la conclusione dell’acquisizione di Activision Blizzard.

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Inviato (modificato)

Xbox Series X non sarà l'ultima console prodotta da Microsoft. Probabilmente lo davate già tutti quanti per scontato, ma non fa certamente male ricevere una conferma dalla casa di Redmond, seppur indiretta come quella offerta durante la recente Games Developers Conference 2023.

Presso il Moscone Convention Center di San Francisco, il luogo dove si è svolta la GDC 2023, Microsoft ha allestito uno stand che ripercorre l'evoluzione delle console Xbox. Una serpentina al neon rigorosamente verde accompagna l'occhio dell'osservatore di console in console, fino ad arrivare alla recente Xbox Series X, datata 2020, e ad un hardware ignoto contrassegnato da un bel punto interrogativo.

Non è ancora tempo di annunci, ma il messaggio sembra chiaro: Microsoft potrebbe aver confermato di essere al lavoro su un'altra console, dando subito il via al toto nomi. Xbox 720, Xbox Two, Xbox Series X Elite, Xbox Series X Pro, e chi più ne ha più ne metta. Di cosa potrebbe trattarsi? Il pensiero è volato subito a Xbox Keystone, dispositivo per il cloud gaming che Microsoft stava sviluppando fino a qualche mese addietro prima di ripensarci e accantonarlo per gli elevati costi che avrebbe comportato, tanto per la casa quanto per l'utente finale. Il progetto non è del tutto morto, è solamente stato riavviato, dunque non è escluso che possa davvero riapparire prima o poi per trovare posto su quella mensoletta con il punto interrogativo.

Altrettanto probabile, vista la storia recente, è una versione potenziata di Xbox Series X - quello che Xbox One X è stata per Xbox One, per intenderci - ma c'è anche chi vola basso ipotizzando un restyling in stile "slim". Meno probabile, a nostro parere, una console di una generazione del tutto nuova: tra pandemia, carenza di scorte e giochi rinviati, quella attuale ha avuto una partenza molto lenta ed è ancora ben lungi dall'aver espresso tutto il suo potenziale.

 

Modificato da AngelDevil

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La Japan Fair Trade Commission, ossia l'organo antitrust giapponese, ha dato il suo assenso all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Nel documento con le motivazioni sulla decisione si può leggere che la commissione non ha trovato alcun rischio di limitazione della concorrenza nei settori commerciali interessati nel caso in cui l'acquisizione vada in porto.

Il documento è un resoconto del lavoro svolto per arrivare alla determinazione finale. Si parte dalla raccolta di tutte le informazioni necessarie, iniziata il 16 giugno 2022 e conclusasi il 15 luglio 2022, con l'esame del caso che è stato esaminato a marzo 2023 senza che siano stati riscontrati elementi di rischio.

Le conclusioni tratte dalla commissione sono positive verso l'affare: "La Japan Fair Trade Commission ha stabilito che l'operazione di fusione non limita sostanzialmente la concorrenza in determinati settori di attività commerciale."

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Le recenti anticipazioni sull'imminente annuncio del bundle di Xbox Series X con Diablo 4 trovano ufficialmente conferma: dalle colonne di Xbox Wire, Microsoft svela tutti i dettagli su questa nuova iniziativa promozionale realizzata in sinergia con Activision Blizzard.

Il bundle speciale di Xbox Series X dedicato a Diablo 4 comprende una versione 'classica' in colorazione nera della console Microsoft di ultima generazione (e relativo controller) e una copia dell'attesissimo action ruolistico di Blizzard.

All'edizione Standard di Diablo 4 si aggiunge anche un pacchetto speciale da sbloccare nel gioco una volta ottenuta la capacità di utilizzare le cavalcature per esplorare Sanctuarium: il codice del DLC presente nel bundle consente di accedere al Light Bearer Mount e alla Mount Armor per Caparison of Faith.

La commercializzazione del bundle di Xbox Series X dedicato a Diablo 4 è prevista a partire dal 6 giugno al prezzo consigliato di 559 dollari. Sempre per il 6 giugno è atteso il lancio di Diablo 4 su PC, PS4, Xbox One, PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

 

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Posto qui perché onestamente non so dove altro chiedere. Qualcuno di voi ha recentemente preso la Series X sfruttando i rewards? Io aspetto l'avvicinarsi dell'uscita di Starfield per prenderla. Lo farei sfruttando tutti gli oltre 400k rewards che ho. 

 

In pratica vorrei sapere se usare più di un tot di carte regalo (prese con i già citati rewards) blocca l'acquisto della console. Chiedo perché è un problema  di cui ho spesso sentito parlare (ci sono discussioni anche sul forum). 

Ultima cosa: sullo store la console è definitivamente disponibile?

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L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft continua ad essere discussa dai principali organi antitrust, e tra questi va tenuta d'occhio in particolare la CMA, ovvero l'authority britannica, dunque è interessante sapere quando arriverà la sua risposta definitiva, la cui data è stata recentemente confermata con un aggiornamento della timeline precisa.

L'antitrust britannica ha riferito che la pubblicazione del report finale, nel quale sarà contenuta la valutazione definitiva sull'acquisizione e dunque il via libera o meno all'operazione nel Regno Unito, avverrà il 26 aprile 2023, mentre in precedenza, il 12 aprile, ci sarà la scadenza per tutti gli eventuali documenti da inviare da parte delle terze parti interessate dall'acquisizione, dunque richieste, testimonianze e dubbi vari da parte di attori terzi rispetto ai diretti responsabili dell'operazione.

Viene dunque confermato che la risposta definitiva della CMA dovrà avvenire il 26 aprile, e sarà un evento importante perché potrebbe incidere in maniera pesante sulla fattibilità o meno dell'acquisizione. Tuttavia, il report provvisorio già pubblicato nei giorni scorsi si è dimostrato notevolmente possibilista sulla conclusione positiva dell'operazione.

 

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Come vi abbiamo già riportato, Final Fantasy Pixel Remaster Collection arriverà finalmente su console, per la felicità di molti ma non di tutti: la versione Xbox, infatti, non è stata annunciata e il gioco è previsto solo su Switch e PS4 (le versione PC e mobile sono già disponibili). A partire da questa situazione, il giornalista di Window Central Jez Corden ha dichiarato in un breve report che i rapporti tra Square Enix e Microsoft sono tutt'altro che positivi e questo sta influenza la pubblicazione dei giochi della compagnia giapponese su Xbox.

Corden afferma: "È alquanto chiaro che qualcosa è andato terribilmente storto tra Microsoft e Square Enix, a svantaggio dei fan Xbox che amano i titoli di Square Enix. Non ci sono inoltre segni di un miglioramento della relazione a breve termine". Il giornalista cita vari rumor interni all'industria secondo i quali "c'è qualcosa di funzionalmente sbagliato nel rapporto tra Microsoft e Square Enix".

Come sapete, vari giochi Square Enix non sono stati pubblicati su Xbox e la console si deve "accontentare" di opere come DioField Chronicle e Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin. Final Fantasy VII: Remake, ad esempio, non ha ancora una versione Xbox, pur essendo arrivato su PC ed essendo esplicitamente un'esclusiva temporale a livello console.

Sony ha anche stretto vari accordi con Square Enix per rendere vari giochi esclusivi, come il recente Forspoken e il venturo Final Fantasy 16. È chiaro che la compagnia giapponese è più incline a fare accordi con PlayStation. Anche quando non ci sono contratti in ballo, però, non pare avere particolare interesse a pubblicare giochi come Final Fantasy Pixel Remaster Collection anche su Xbox. Anche Octopath Traveler 2 non è arrivato su Xbox, ad esempio, sebbene il primo sia stato pubblicato dentro Game Pass.

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Xbox ha bandito gli emulatori dal proprio store, e a quanto pare la decisione è stata presa su richiesta da Nintendo: lo rivela la risposta fornita alla sviluppatrice Alyanna McKenna dal team QA di Xbox, che tuttavia non ha chiuso le porte a un ritorno di queste applicazioni.

"Il motivo principale del ban è legato ad alcuni problemi legali con Nintendo", si legge nella mail. "Sebbene l'emulazione in sé non sia una pratica illegale, può essere utilizzata per far girare giochi per console ancora protette da copyright senza permesso, e ciò potrebbe creare problematiche con Nintendo e i suoi affiliati."

"In più prendiamo la sicurezza molto seriamente, e alcuni emulatori richiedono permessi che vanno al di là degli standard per le applicazioni. Questo può creare un potenziale rischio, visto che tali permessi possono essere sfruttati da malintenzionati per accedere a informazioni sensibili. Anche per questi motivi abbiamo deciso di bandire gli emulatori dall'Xbox Store."

"Ad ogni modo, comprendiamo che molti utenti utilizzino la modalità sviluppatore per far funzionare emulatori legali. Non proveremo a rimuovere questa possibilità, visto che non consente l'accesso a componenti retail del sistema ed è dunque considerata sicura."

"Detto questo, stiamo ancora valutando modi per consentire un'emulazione sicura e legale su Xbox. Stiamo discutendo con sviluppatori di emulatori legittimati al fine di portare il loro software sulla nostra piattaforma assicurandoci al contempo che i copyright e i protocolli di sicurezza vengano rispettati."

 

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Redfall sta facendo parecchio discutere in queste ore, e alla luce degli ultimi aggiornamenti sul gioco il noto insider Klobrille ha pubblicato un'amara riflessione sullo stato di Xbox in cui mette in evidenza le tante criticità di una gestione che sembra trascurare i possessori della console.

"Microsoft in questo momento deve fare attenzione a evitare che i possessori di Xbox si sentano degli utenti di seconda categoria", ha scritto Klobrille. "La notizia di Redfall senza modalità a 60 fps al lancio, dopo che il gioco è stato mostrato con quel frame rate in qualsiasi trailer del gameplay finora, non è che la ciliegina sulla torta."

"Xbox è stata molto chiara nell'esprimere la volontà di espandersi verso PC e mobile, per anni. Il PC Game Pass, in particolare, sta ricevendo una forte spinta e Microsoft ha addirittura sviluppato titoli first party che al lancio non sono usciti su console (Microsoft Flight Simulator, Age of Empires, Ara: History Untold) al fine di offrire un'esperienza premium su PC, mettendo appunto le Xbox in secondo piano."

"L'acquisizione di Activision Blizzard ruota anch'essa attorno a qualcosa di diverso dal mercato console: a Microsoft interessano King per espandersi su mobile e Blizzard per crescere ulteriormente su PC. Il che è del tutto comprensibile, a patto che la tua fanbase principale continui a poter godere di una grande esperienza."

"Ebbene, le console Xbox non hanno visto cambiamenti sostanziali da diversi anni, dato che le risorse erano richieste altrove. Feedback piuttosto forti espressi in merito al sistema di Obiettivi di Xbox, alla dashboard in generale o alle capacità DVR non hanno prodotto alcun miglioramento significativo."

"I possessori di console Xbox sono ormai abituati ad avere un numero di produzioni esclusive inferiore rispetto a Nintendo o PlayStation. Sebbene io ami sia Pentiment che Grounded, il 2022 è stato un anno semplicemente inaccettabile sul fronte della quantità dell'offerta first party di Xbox. E ovviamente non aiuta il fatto che titoli come Ara escano solo su PC."

"Dopodiché c'è la questione distributiva. Senza disporre di ulteriori dettagli, è difficile comprendere cosa stia davvero succedendo dietro le quinte, ma pare che Microsoft in questo momento non riesca a produrre abbastanza console, finendo dietro PS5 anche nei mercati dove prima era più forte della piattaforma Sony."

"Xbox LIVE Gold è ormai diventato un meme. Solo gli utenti Xbox devono pagare per giocare online, letteralmente agli stessi giochi e sugli stessi server che su PC sono gratuiti. I Games with Gold che vengono regalati ogni mese sono ormai ascrivibili a un errore in termini di pubbliche relazioni."

"Inoltre non ci sono stati ancora sviluppi ufficiali sul fronte delle opzioni per espandere lo storage o per giocare i propri giochi tramite Xbox Cloud Gaming."

"343 Industries e Halo, letteralmente il simbolo di Xbox, sono stati colpiti duramente dai licenziamenti in casa Microsoft. Il destino della nuova campagna di Halo è attualmente sconosciuto: doveva esserci una comunicazione maggiore dai dirigenti nel caso di una proprietà intellettuale così importante. Halo ha bisogno di prospettive per il futuro."

"La verità è che il posto migliore per giocare con i titoli Xbox, disponibili e in arrivo, non è su console ma su PC. Comprendo l'esigenza di Microsoft di spingersi oltre le console per fare in modo che il Game Pass funzioni, non sono ingenuo, ma non a costo di lasciare la fanbase indietro."

 

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Si è messa bene la situazione di Microsoft in merito all'acquisizione di Activision Blizzard in UK, ma la casa di Redmond ha pensato bene di acquistare anche degli spazi pubblicitari per promuovere l'importante operazione di fronte all'opinione pubblica.

Il giornalista Tom Warren riporta come Microsoft abbia acquistato una pagina intera su due quotidiani inglesi per lanciare l'ormai consolidato messaggio relativo a Call of Duty e a come l'acquisizione porterebbe la serie presso 150 milioni di nuovi giocatori.

Non è tutto: la casa di Redmond ha fatto trasmettere anche un breve spot pubblicitario con lo stesso identico messaggio sugli schermi della metropolitana di Londra, mostrando dopo lo slogan diverse tipologie di dispositivi che potranno accedere a una versione cloud di Call of Duty.

 

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Dopo aver lanciato l'Update di Aprile di Xbox Series X|S, i progettisti Microsoft lavorano al futuro del proprio ecosistema console e si dicono pronti ad apportare delle modifiche anche profonde alla Dashboard seguendo le indicazioni di chi ritiene che la schermata Home sia troppo 'affollata' di icone e riquadri.

A darne conferma è Ivy Krislov: il Senior Product Manager responsabile dell'Esperienza Xbox riferisce di aver ascoltato "forti e chiare le segnalazioni dei tester e dei giocatori che ritengono che le modifiche alla parte superiore della Home la fanno sembrare troppo affollata e finiscono col nascondere gli sfondi. Stiamo lavorando per bilanciare l'accessibilità e le funzionalità della Home e della Dashboard per offrirvi un'esperienza fantastica e rinnovata".

La promessa di 'rinnovamento' fatta da Krislov viene ribadita dallo stesso manager del team Xbox nel sottolineare come "i feedback degli utenti sono fondamentali. Vi ringraziamo per tutte le segnalazioni, il nostro team sta facendo tesoro dei vostri suggerimenti e lavora sodo per soddisfarvi".

Richiesto a gran voce da una larga fetta della community verdecrociata, il redesign della schermata introduttiva di Xbox Series X|S ha spinto numerosi creatori di contenuti a ipotizzarne l'aspetto futuro: c'è ad esempio chi, come Souls_Ninja, guarda in direzione di PlayStation 5 per immaginare una schermata principale Xbox meno affollata di icone e riquadri. C'è poi chi, come Klobrille, si è spinto a teorizzare la futura Home di Xbox Series X|S con Game Pass, Activision e Bethesda. E voi, cosa ne pensate dell'attuale dashboard delle console Xbox e delle possibili modifiche da apportare per renderla più 'elegante' e moderna? Fatecelo sapere con un commento.

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L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è stata approvata dall'antitrust sudafricano: la Competition Commission ha stabilito che l'operazione non comporta rischi in merito alla competitività.

Aggiornamento
L'esperto legale Idas ha tenuto a precisare che in realtà in Sudafrica il parere della commissione antitrust, in questo caso positivo, va sottoposto al Competition Tribunal per una ratifica definitiva. Ad ogni modo pare proprio che i giochi siano fatti. Segue la notizia originale.

"La prima preoccupazione in merito alla competitività ruota attorno alla possibilità che Microsoft possa, ad acquisizione ultimata, restringere la distribuzione di Call of Duty alla piattaforma Xbox, oppure rendere il gioco disponibile su altre console ma con limitazioni che impediscano agli altri produttori di competere allo stesso livello", si legge nel documento dell'antitrust.

"La Commissione trova che l'operazione in questione difficilmente concretizzerà queste preoccupazioni, in quanto le parti non hanno capacità o incentivi a chiudere la porta ai maggiori distributori, in particolare Sony (PlayStation) e Nintendo (Switch). Peraltro le parti si sono impegnate nel continuare a rendere disponibile Call of Duty sulle altre console."

"La Commissione crede dunque che la transazione in oggetto difficilmente influenzerà in maniera negativa la competizione nei mercati più rilevanti, e che l'acquisizione non sollevi alcuna sostanziale preoccupazione in relazione all'interesse pubblico."

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Secondo quanto riferito da Sky News, Microsoft avrebbe programmato un evento incentrato su Xbox e l'industria videoludica a Londra, al numero 10 di Downing Street, il 26 aprile 2023, ovvero proprio il giorno in cui è prevista la deadline per la risposta ufficiale della CMA all'acquisizione di Activision Blizzard.

Un evento del genere presso l'ufficio del Primo Ministro britannico sembra poter essere collegato in qualche modo alla maxi-operazione in corso, mentre la coincidenza della data farebbe pensare a una qualche presentazione legata all'acquisizione. Insomma, l'idea è che Microsoft si stia preparando a concludere l'operazione incassando il parere positivo della CMA, anche se si tratta solo di supposizioni, al momento.

Come abbiamo riferito nei giorni scorsi, la CMA ha rinviato ulteriormente la data della sua risposta definitiva, ma la deadline finale risulta essere il 26 aprile 2023, data in cui arriverà la decisione dell'antitrust britannica. Il fatto che Microsoft possa avere proprio in tale giorno una sorta di evento dimostrativo a Downing Street fa pensare che sappia qualcosa sull'esito della trattativa, e che questo possa essere positivo.

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Le vendite delle console Xbox hanno accusato perdite per il 30% nel corso del terzo trimestre fiscale del 2023: un risultato preoccupante per la divisione guidata da Phil Spencer, sebbene Microsoft abbia potuto recuperare terreno grazie alla crescita del cloud.

Nello specifico, la casa di Redmond ha totalizzato incassi pari a 52,9 miliardi di dollari ed entrate nette per 18,3 miliardi di dollari, facendo segnare rispettivamente un +7% e un +9% rispetto allo stesso trimestre del 2022. Globalmente l'azienda ha dunque chiuso in positivo, ma alcuni settori stanno incontrando evidenti difficoltà.

Alcuni giorni fa si è parlato di un crollo delle vendite di Xbox Series X|S in Europa nell'ultimo trimestre, dunque risultati del genere erano nell'aria ma pare che anche la divisione Windows OEM, ovverosia gli incassi relativi alla possibilità di inserire il sistema operativo su desktop e laptop, abbia subito un netto calo con un -28%.

Colpa in questo caso di una generale flessione del mercato PC, che ha subito un crollo del 30% su base annua e ha colpito Microsoft con un calo del 30% nelle entrate legate ai dispositivi, che includono la linea Surface ma anche HoloLens e accessori vari.

Tornando alla divisione Xbox, non tutto ha il segno meno: i contenuti e i servizi sono cresciuti del 3% grazie al Game Pass, ma il reparto gaming ha globalmente perso il 4%: Microsoft ha venduto meno Xbox Series X e S durante il periodo natalizio rispetto al 2022, e a quanto pare il trend si è trascinato fino all'ultimo trimestre.

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Non si mette bene.

È arrivata l'attesa decisione definitiva della CMA britannica sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, ed è decisamente diversa da quanto sembrava profilarsi nei giorni scorsi: l'antitrust del Regno Unito ha di fatto bloccato l'operazione, sulla base di presunti rischi di monopolio legati al cloud gaming.

Come si legge nel documento ufficiale governativo pubblicato in questi minuti, la questione principale risiede proprio sul cloud gaming. La CMA aveva escluso il rischio di monopolio legato al mercato console: come avevamo visto, la decisione provvisoria sosteneva che l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft non avrebbe costruito una minaccia per la competitività del mercato, lasciando però aperte ulteriori strade di indagine.

Quella che si è rivelata di maggiore impatto è dunque quella del cloud gaming, unico ambito in cui, effettivamente, Microsoft si trova attualmente in una posizione di vantaggio, sul fronte del mercato videoludico. La CMA ha puntato tutto su questo aspetto e ha intravisto dei rischi in termini di "innovazione" e "possibilità di scelta", che potrebbero essere soffocati dall'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, che si trova già in una posizione di vantaggio sul fronte cloud.

Secondo quanto riferito dalla CMA, Microsoft ha attualmente il controllo del 60-70% del mercato del cloud gaming, cosa che si scontra con la necessità di un mercato "libero e competitivo" in questo ambito, come riportato dall'antitrust britannica. La questione è stata posta a Microsoft, che avrebbe proposto a sua volta alcuni rimedi "comportamentali", nel senso di soluzioni e concessioni per garantire l'apertura del mercato, ma questi non sono stati giudicati sufficienti dalla CMA.

Tra i rischi, l'antitrust britannica ha inserito anche la possibilità che Microsoft potesse aumentare il prezzo di Game Pass per riflettere l'incremento del valore dell'offerta, oltre agli ovvi vantaggi in termini di diffusione per il servizio in abbonamento, una volta che i titoli Activision Blizzard fossero entrati nel catalogo.

Microsoft, attraverso un comunicato da parte del presidente Brad Smith, ha comunque riferito di avere intenzione di continuare a lottare per portare a termine l'operazione di acquisizione, ricorrendo in appello.

"Rimaniamo pienamente impegnati in questa acquisizione e ricorreremo in appello", si legge nel comunicato di Smith. "La decisione della CMA rifiuta un percorso pragmatico proposto per risolvere i problemi di competitività e scoraggia l'innovazione tecnologica e gli investimenti nel Regno Unito. Abbiamo già stipulato accordi per portare i giochi di Activision Blizzard ad oltre 150 milioni di dispositivi e rimaniamo impegnati a supportare questi accordi attraverso rimedi normativi. Siamo particolarmente dispiaciuti che, dopo lunghi processi di delibera, questa decisione appare comunque viziata da una visione scorretta di questo mercato e del modo in cui l'importante tecnologia cloud effettivamente funzioni".

A questo punto, attendiamo di vedere come si evolverà la questione, anche con la decisione della Commissione Europea attesa nelle prossime settimane, sebbene la cosa si stia mettendo alquanto in salita per Microsoft.

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Come abbiamo visto, nelle ore scorse la CMA britannica ha cambiato nuovamente le carte in tavole ha deciso di bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, con entrambe le compagnie che hanno deciso di ricorrere in appello al CAT contro la decisione, ma questo richiederà tempo, con la procedura che andrà probabilmente al 2024.

In questi casi, il verdetto viene portato di fronte al Competition Appeal Tribunal, ovvero il tribunale ulteriore che può decidere le controversie in questi casi, eventualmente rimettendo in discussione le decisioni prese dai singoli organi antitrust, ma si tratta di una procedura molto lunga, che richiede almeno 9 mesi.

Secondo l'analista Piero Harding-Rolls, interpellato da Eurogamer.net, "se l'appello dovesse avere successo allora la proposta viene nuovamente inviata alla CMA per essere ridiscussa, cosa che richiederà ulteriore tempo". Tutto questo fa pensare che, per una soluzione definitiva, ci sarà probabilmente da attendere il 2024.

"Penso che le possibilità che l'acquisizione si concluda quest'anno siano calate sostanzialmente", ha riferito Harding-Rolls, "I prossimi passi sono la decisione della Commissione Europea verso la fine di maggio e poi l'azione dell'FTC che dovrebbe avere luogo verso agosto".

Il fatto che la CMA non abbia preso in considerazione come convincenti le varie proposte già fatte da Microsoft per portare i giochi Activision Blizzard su altri servizi di cloud gaming fa emergere una posizione che difficilmente potrà essere invertita, ha inoltre riferito l'analista, perché questi accordi sembra che non vadano a minacciare la posizione predominante di Game Pass e dei servizi cloud di Microsoft, nella visione dell'antitrust UK.

In definitiva, secondo Harding-Rolls, le argomentazioni di Microsoft a questo punto sono piuttosto ridotte, se tutti gli accordi e i rimedi proposti già in questa sede non sono bastati a convincere la CMA. Questo però non significa che non ci sia speranza per Microsoft: secondo l'analista, l'appello ha delle possibilità di successo, tuttavia ha aggiunto che "La CMA tende a vincere una significativa maggioranza degli appelli che vengono proposti".

Come abbiamo visto, la CMA ha bloccato l'acquisizione citando la posizione predominante di Microsoft nel mercato del cloud gaming come motivo di preoccupazione per la competitività, con Microsoft e Activision Blizzard che hanno comunque deciso di ricorrere in appello.

Da notare, peraltro, che mentre Activision Blizzard ha perso circa il 10% del valore azionario alla notizia del blocco, Microsoft ha guadagnato una percentuale simile, facendo segnare un +8% all'apertura del mercato. Sebbene questo sembra abbia a che fare soprattutto con i recenti risultati finanziari della compagnia, potrebbe anche indicare che un blocco dell'acquisizione non dovrebbe avere effetti disastrosi sul colosso di Redmond.

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