Vai al contenuto

Serie A tim 2009/2010


Nesmes

Messaggi raccomandati

:ph34r:

 

 

la roma è 10 anni che si lamenta dopo ogni grande partita... sono dei piagnoni assoluti... io non mi ero accorto di nulla... poi vabbè le partite se sono noiose le guardo distrattamente anche perchè il primo tempo ho dovuto vedere fazio... poi rivedendo le immagini posso anche dire che avevano qualche ragione... davi 2 cartellini in più non so se cambiava... al secondo tempo ho visto una roma a cui andava bene il suo bel pareggio come all'inter... ecco la partita... partita mediocre... squadre stanche... niente di che...

Non ti angosciar più per quello che hai commesso,le rose hanno spine e fango le argentee fonti;nuvole ed eclissi oscurano luna e sole e nel più bel germoglio s'asconde orrido verme.Ognuno di noi sbaglia ed anch'io m'inganno giustificando le tue offese con analogie,umiliando me stesso per mitigar le tue mancanze,scusando le tue colpe più di quanto sia l'offesa:poiché porto attenuanti ai peccati dei tuoi sensi,la tua parte avversa diventa tuo avvocato ed inizia contro me stesso un regolar processo:tale è la lotta fra il mio amore e l'odio,fatalmente anch'io mi devo render complice di quel caro ladro che inclemente mi deruba
Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 9.9k
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Lazio:La squadra si oppone al ritiro: ''Così ci ammazzate!"

Lotito si è arrabbiato con i giocatori e ha ordinato il ritiro punitivo: da mercoledì a domenica 22 - in occasione della trasferta di Napoli - andranno tutti in clausura a Norcia. Così imparano, i giocatori a non snobbare le piccole. Non è bastato giocare un buon secondo tempo contro "il club più titolato al mondo" perché è comunque arrivata la quarta sconfitta all'Olimpico in campionato, la quinta stagionale se consideriamo la debacle con il Salisburgo in Europa League.

 

I giocatori questa storia del ritiro l'hanno presa malissimo, qualcuno è sbottato subito, appena è stata comunicata la drastica decisione: "Così ci ammazzate", si è sentito urlare nello spogliatoio. La Lazio ha bisogno, è vero, di lavorare in serenità e di evitare cali di tensione in vista di Napoli, ma con un ritiro così lungo si rischia il corto circuito.

 

Oddio. :ph34r: :ph34r:

 

Non saprei da che parte schierarmi: che la Lazio abbia bisogno di un grande tasso di impegno per superare la crisi non c'è certo ombra di dubbio, e il ritiro forse è proprio la cosa migliore.

 

Ma porcaccia miseria: 12 giorni mi sembrano veramente troppi, qua si rischia veramente il collasso nervoso..........

Link al commento
Condividi su altri siti

non vorrei deluderti, ma sono 150 partite in campo nazionale...

 

Un'altra volta... ho capito XD non era specificato che era in campionato e ho corretto, basta... ho già scritto che non mi frega niente di sta cosa, non è che ad ogni affermazione c'è bisogno di discutere per una pagina...

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi sono appena fatto una scorpacciata sul sito ufficiale della mia Lazio..................

 

ne ho lette veramente di cotte e di crude, ma la notizia che veramente mi ha sconvolto è stata quella inerente al nostro idolo, ovvero Maurito Zarate: il giovane talento argentino infatti ieri ha dimostrato già segni di intolleranza verso la Curva Nord dopo che la Lazio ha accorciato le distanze. Di questo gesto ha chiesto pubblicamente le scuse, ma allo stesso tempo si è dichiarato scontento di questa squadra: quando il presidente Lotito lo comprò gli promise personalmente che avrebbe giocato in una squadra che gli avrebbe permesso di mettersi in luce in campo internazionale. Adesso invece la Lazio si trova incredibilmente a lottare per non retrocedere, e non è certo l'obiettivo a cui voleva ritrovarsi combattere un campione come lui..................

 

Zarate è un giocatore sensazionale: potrebbe benissimo giocare da titolare in club maestosi come Barcellona o Real Madrid, ed era chiaro ed immaginabile che ritrovarsi in una squadra che lotta per non retrocedere l'avrebbe fatto innervosire.

 

PER FAVORE: MAURO RESTA CON NOI!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi sono appena fatto una scorpacciata sul sito ufficiale della mia Lazio..................

 

ne ho lette veramente di cotte e di crude, ma la notizia che veramente mi ha sconvolto è stata quella inerente al nostro idolo, ovvero Maurito Zarate: il giovane talento argentino infatti ieri ha dimostrato già segni di intolleranza verso la Curva Nord dopo che la Lazio ha accorciato le distanze. Di questo gesto ha chiesto pubblicamente le scuse, ma allo stesso tempo si è dichiarato scontento di questa squadra: quando il presidente Lotito lo comprò gli promise personalmente che avrebbe giocato in una squadra che gli avrebbe permesso di mettersi in luce in campo internazionale. Adesso invece la Lazio si trova incredibilmente a lottare per non retrocedere, e non è certo l'obiettivo a cui voleva ritrovarsi combattere un campione come lui..................

 

Zarate è un giocatore sensazionale: potrebbe benissimo giocare da titolare in club maestosi come Barcellona o Real Madrid, ed era chiaro ed immaginabile che ritrovarsi in una squadra che lotta per non retrocedere l'avrebbe fatto innervosire.

 

PER FAVORE: MAURO RESTA CON NOI!!

Al di là del discorso sul valore tecnico di Zarate, se sia o meno un fuoriclasse, che siccome lavoro a Roma è dibattito dei miei colleghi romanisti e laziali ogni giorno, con ovviamente i laziali che dicono che sia un campione e i romanisti che lo bollano come un talento a metà che una volta capito come gioca lo si ferma sistematicamente... (io mi schiero a metà dicendo sempre che è un giocatore tecnicamente fortissimo cui mancano ancora delle cose importanti)

 

Però mi volevo soffermare sul suo comportamento. E' un comportamento poco professionale... Vabbè che oramai tutto è fondato sul dio denaro, perchè non esiste più l'attaccamento alla maglia... Però uno dovrebbe essere il primo a lottare affichè questo problema di squadra si risolva...

 

Ricordo l'anno scorso a Napoli, nel periodo di crisi che portò all'esonero di Reja la differente reazione tra Lavezzi e Hamsik... Il primo appena ha potuto è scappato in Argentina facendosi scrivere una lettera dal procuratore (comportamento da non professionista), il secondo non ha MAI abbandonato la nave, nè parlato di un trasferimento, dicendo che lui, per l'età che ha, ringraziava Dio di prendere tutti quei soldi e non aveva la minima intenzione di lasciare Napoli (comportamento da signore)...

 

In parole povere ci sono ancora veri Professionisti con la P maiuscola, e se Zarate si lamenta forse non fa parte di quella categoria.

Link al commento
Condividi su altri siti

mai detto che non capiscono un caxxo...trovami dove l'ho scritto...

ho solo detto (e ribadisco) che Murigno non ha fatto NULLA in più di mancini. Anzi, l'inter di mancini giocava meglio. Mancini secondo me è un buon allenatore.

Il portoghese in compenso ha fatto spendere decine di milioni alla società per prendere dei giocatori inutili...sappiamo tutti quali sono.

Io parlo da tifoso, non da allenatore. Vedo le squadre giocare e noto che l'inter non ha nessun tipo di gioco manovrato, vanno vanti a folate dei suoi solisti, vi sfido a dire il contrario...e dopo tutto questo tempo è grave.

In europa si vince col collettivo, non con i "nomi"...per questo Murigno in europa sta fallendo miseramente.

 

Vediamo di raccogliere un po' le idee.

Che l'Inter di Mancini giocasse meglio potrebbe anche darsi, ma dipende quale. La squadre del primo biennio del Mancio giocava si un gran bel calcio ma non aveva equilibrio in campo, spesso si faceva uccellare in malo modo, cali di concentrazione, non era squadra insomma. Alternava buone prestazioni a prestazioni scadenti dal punto di vista qualitativo e di squadra, però ha quasi sempre espresso un buon calcio. Le squadre scudettate del Mancio erano meno belle ma più quadrate, più solide, erano squadra insomma.

Mancini è un ottimo allenatore, un uomo di campo, ma pecca un po' sotto il profilo gestionale e di gestione delle risorse umane (rapporti con i giocatori), e credo per la poca esperienza, legata ad un carattere non facile (il carattere è quello che è. Era uno difficile da giocatore e lo è anche ora, anche se meno).

L'ho fatta breve su Mancini.

E veniamo a Mourinho allenatore.

Che sia un grande allenatore non lo metto nemmeno in discussione: per lui parla il suo curriculum. E' un vincente e forse uno dei più vincenti allenatori della storia del calcio, considerando ciò che è riuscito a fare in 7 anni nella sua carriera.

Lascio ora perdere le mie considerazioni su Mou allenatore (ha una grandissima conoscenza tattica, un'ottima capacità organizzativa e gestionale e, soprattutto, sa gestire le riscorse (calciatori) al meglio.) e passo alla tua discutibile associazione bravo allenatore=bel calcio. Ragionando in questo modo ci si accorge che gran parte degli allenatori più vincenti della storia non hanno mai fatto giocare bene le proprie squadre perchè, semplicemente, era superfluo o lo ritenevano non necessario per puntare alla vittoria. Di allenatori vincenti di questo "stampo" basta citare Capello, Trapattoni, Herrera, Rocco....allenatori che hanno in comune una cosa basilare per la gestione di un gruppo, come lo è una qualsiasi squadra di calcio: un'alta capacità gestionale ed organizzativa e sono (sono stati) grandi motivatori.

Perfino Sacchi può definirsi un allenatore di questo tipo e ha avuto il merito di aver cambiato il calcio e difatti ha dato inizio al calcio moderno, con tutte le sue sfumature. il Milan di Sacchi non giocava un calcio spumeggiante ma, semplicemente, non faceva giocare le altre squadre per via del forsennato pressing a tutto campo e ad una preparazione mentale globale ben al di sopra di qualsiasi squadra al mondo. Quel Milan andava in campo sapendo già di vincere. I giocatori lo sapevano e gli avversari pure.

Poi si può passare benissimo ad allenatori che fanno giocare bene le proprie squadre ma che non sono vincenti o comunque non hanno avuto una brillante carriera nonostante ne hanno avuto la possibilità. Come primo esempio mi viene in mente Del Neri. Il suo Chievo stupì la serie A e tutta europa. Questo allenatore andò al Porto e non iniziò nemmeno il campionato. Andò alla Roma e fu cacciato. E' solo un esempio quello di Del Neri ma è il classico esempio che in una grande squadra contano anche molti altri fattori oltre a saper far giocare bene la propria squadra perchè un conto è gestire dei calciatori promettenti e un conto è gestire un gruppo di campioni e la pressione che le aspettativa di vittoria comporta.

Lasciamo perdere Barcellona e Man Utd che rappresentano delle vere e proprie scuole calcio e quindi hanno una propria filosofia di gioco e di gestione societaria.

 

In Europa si vince con il collettivo, è vero, e difatti le ultime squadre che sono arrivate in fondo in CL hanno in comunque un fattore: sono delle vere squadre con un grande colletivo, basti pensare al MAn utd,Barcellona, Arsenal, Liverpool, Chelsea.

L'Inter l'anno scorso, e anche quest'anno, non è sinceramente paragonabile alle squadra sopra citate, ma nemmeno lontanamente. Sono superiori, complessivamente, come qualità tecnica, intensità di gioco e collettivo.

Che poi la squadra abbia dei "problemi" in Europa è vero ed è inutile negarlo ma forse perchè, fino all'anno scorso, era una squadra soprattutto fisica e di qualità non certo paragonabile alle altre e forse per colpa di un approccio mentale sbagliato. Quest'anno, come qualità globale, è già diverso.

Sinceramente, però, giudicare un allenatore da 6/7 partite in Cl mi sembra un po' riduttivo e va bene che l'anno scorso la squadra ha fatto un girone di qualificazione un po' penoso ma ha passato il turno e poi è stata sbattuta fuori dal Man Utd, squadra finalista di CL (scuola calcio Man Utd, per puntualizzare), non demeritando affatto, anzi.

 

Ritornando al gioco di Mourinho dell'anno scorso se non sbaglio tu eri uno dei fans del gruppo "senza Ibra non siete un casso" e difatti si sta vedendo.

L'Inter l'anno scorso giocava così perchè c'era un giocatore davanti che aveva determinate qualità e le si sfruttava.

Quest'anno difatti gioca in maniera diversa (ma è ancora un cantiere aperto) proprio perchè non ha più un giocatore con determinate caratteristiche. E' stato un bene o un male giocare in quel modo? Un bene per come sono andate le cose in Italia. In Europa, sinceramente, non si poteva aspettarsi di meglio. Oddio, ci sperao pure io ma se paragoni l'Inter dello scorso anno alle altre big quello che salta subito all'occhio era la netta differenza di qualità nella zona alta del campo.

Solo un pazzo pretenterebbe di giocare come il Barcellona avendo a centrocampo Zanetti, Muntari e Stankovic.

L'Inter aveva altre caratteristiche, l'anno scorso. Eccelleva in atletismo e forza fisica che gli ha persmesso di stravincere 3 campionati ma in Europa non basta, anzi queste qualità non servono proprio se non sono abbinate anche ad un alta qualità.

Per capire se Mourinho è o no un bravo allenatore ti consiglio solo una cosa, semplice sempice: vatti a rivedere queste partite dell'anno scorso: Roma-Inter, Inter-Juve, Genoa-Inter, il derby di ritorno...e altre che non ricordo.

E ricordo che siede nella panchina da 1 anno, non da 5.

 

Detto questo personalmente Mou lo considero un grande allenatore, e sarà uno dei grandi allenatori della storia del calcio, perchè: ha un'ampia conoscenza tattica, ha un'alta capacità gestionale, è estremamenente metodico e pragmatico, sa gestire le risorse umane. Qualità che hanno in comune tutti i grandi allenatori della storia.

Modificato da Coldfire
http://i57.tinypic.com/2wq4py8.jpg
Link al commento
Condividi su altri siti

vincere in italia senza avversari di livello non è che sia una grande impresa, infatti c'è riuscito anche mancini.

ma non c'erano i campioni del mondo come avversari?

ma la roma non era quella che faceva il piu' bel gioco d'europa? e non c'erano avversari

 

quanti anni sono che ripetete "in italia non ci sono avversari", fino a quando non vincera' la juve di nuovo!? allora si' che sara' stato il campionato piu' difficile del secolo...

Abrazame hasta che vuelva Roman

-10-

Link al commento
Condividi su altri siti

-cut-

 

In Europa si vince con il collettivo, è vero, e difatti le ultime squadre che sono arrivate in fondo in CL hanno in comunque un fattore: sono delle vere squadre con un grande colletivo, basti pensare al MAn utd,Barcellona, Arsenal, Liverpool, Chelsea.

L'Inter l'anno scorso, e anche quest'anno, non è sinceramente paragonabile alle squadra sopra citate, ma nemmeno lontanamente. Sono superiori, complessivamente, come qualità tecnica, intensità di gioco e collettivo.

Che poi la squadra abbia dei "problemi" in Europa è vero ed è inutile negarlo ma forse perchè, fino all'anno scorso, era una squadra soprattutto fisica e di qualità non certo paragonabile alle altre e forse per colpa di un approccio mentale sbagliato. Quest'anno, come qualità globale, è già diverso.

 

 

-cut-

 

Solo un pazzo pretenterebbe di giocare come il Barcellona avendo a centrocampo Zanetti, Muntari e Stankovic.

L'Inter aveva altre caratteristiche, l'anno scorso. Eccelleva in atletismo e forza fisica che gli ha persmesso di stravincere 3 campionati ma in Europa non basta, anzi queste qualità non servono proprio se non sono abbinate anche ad un alta qualità.

 

-cut-

 

Non ho ben capito quali sono le qualità che occorrono per vincere in Europa...

 

Basta il collettivo o serve grossa qualità? Perchè sono due cose antitetiche... O comunque si può avere un grande gioco di squadra senza avere in squadra 11 campioni, così come si possono avere 11 campioni senza avere un grandissimo gioco di squadra.

 

L'ultima frase infatti non mi quadra... Se l'atletismo e la forza fisica non servono a nulla se non abbinate ad un alta qualità allora non capisco come abbiano fatto squadre come la Steaua Bucarest, la Stella Rossa, il Borussia Dortmund o lo stesso Porto a vincere la Champions League, visto che non avevano individualità di gran lunga superiori a quelle delle squadre rivali dei rispettivi anni... Anzi...

Link al commento
Condividi su altri siti

Non ho ben capito quali sono le qualità che occorrono per vincere in Europa...

 

Basta il collettivo o serve grossa qualità? Perchè sono due cose antitetiche... O comunque si può avere un grande gioco di squadra senza avere in squadra 11 campioni, così come si possono avere 11 campioni senza avere un grandissimo gioco di squadra.

 

L'ultima frase infatti non mi quadra... Se l'atletismo e la forza fisica non servono a nulla se non abbinate ad un alta qualità allora non capisco come abbiano fatto squadre come la Steaua Bucarest, la Stella Rossa, il Borussia Dortmund o lo stesso Porto a vincere la Champions League, visto che non avevano individualità di gran lunga superiori a quelle delle squadre rivali dei rispettivi anni... Anzi...

 

Per come la vedo io, e come "sta parlando" la CL negli ultimi anni, serve collettivo E qualità.

Si può avere un grande gioco di squadra senza avere 11 campioni? Vero, ma la squadra può emergere in ambito nazionale, non in Europa, generalmente, dove la qualità generale è molto ma molto più elevata anche se è successo con il Porto di Mourinho (che fosse merito suo? mah)

Ed è vero anche il contrario: ci sono squadre composte da 11 campioni senza avere un grande gioco di squadra, ma spesso sono destinate a perdere (basti pensare ai primi Galacticos o anche a questi. Non erano e non sono attualmente un grande collettivo, non sono squadra).

L'atletismo e forza fisica non servono, a parer mio e da come "parla" la Cl negli ultimi anni, se non sono abbinate a qualità taecnia e collettivo.

 

Poi ci sarebbe da inserire nel contesto l'intensità di gioco.

 

Basti pensare all'Arsenal degli ultimi anni: è una squadra composta quasi interamente da giovani ma di qualità medio-alta, però è un grande collettivo. Il Chelsea è una squadra atletica e fisica ma di alta qualità. Il Manchester uguale: meno fisica ma alta qualità in tutte le zone del campo ma ha un grandissimo collettivo.

Il Barcellona ha poca fisicità ma ha un altissima qualità tecnica e un grandissimo collettivo.

 

L'Inter ha avuto, fino all'anno scorso, un squadra fisica ma di sicuro di minor qualità rispetto a tutte quelle menzionate.

Va ene che è anche uscita con squadre ben inferiori, tipo Valencia, ma più per demeriti propri che per meriti altrui.

 

Steaua, stella Rossa, Borussia....si parla di più 20 anni fa eh....era un'altro calcio...dai.

Quella del Porto è stata una vittoria recente, ma è stata un'annata un po' particolare, dove tutte le big sono uscite (grazie anche al merito del Porto che ha eliminato il Man utd) ma quella squadra era comunque un grande collettivo e aveva anche qualità, si perchè le squadre portoghesi sanno giocare a calcio perchè hanno una qualità tecnica abbastanza alta. Prima di Mou erano un po' sprovveduti dal punto di vista tattico, mi riferisco a tutto il calcio portoghese, ovviamente. Mourinho, a parer mio, ha avuto il merito di organizzare una squadra con un elevata qualità tecnica facendola giocare e pensare come una squadra.

Non giocava bene quel Porto ma non faceva giocare bene nemmeno gli avversari. Nel calcio portoghese questa cosa non si era mai vista prima. Tutte le squadre portoghesi pensavano prima a giocare e a correre (in malo modo) e poi alla tattica.

Ps. Quel Porto di Mourinho ha vinto tutto in ambito nazionale e quasi tutto in ambito internazionale.

 

La Juve di Capello era una squadra soprattutto fisica (come l'Inter del Mancio e quella dell'anno scorso di Mou) e ha sempre fatto una grande fatica in Europa.

 

Basta il collettivo o serve grossa qualità? Perchè sono due cose antitetiche...

 

E come fanno a essere in antitesi l'una con l'altra scusa?

Ci sono esempi lampanti di squadre con qualità e collettivo: una su tutta il Barcellona.

Squadra composta da 11 campioni, grande collettivo (pensa e si muove da squadra nella sua globalità) e grande qualità (credo sia indiscutibilmente la squadra più tecnica al mondo).

 

------------------------

 

Basta dare un occhio alle squadre arrivate alle semi-finale negli ultimi anni:

 

2004/05: Chelsea, Liverpool, Milan, Psv

2005/06: Arsenal, Villareal, Milan, Barcellona

2006/07: Chelsea, Liverpool, Man Utd, Milan

2007/08: Arsenal, Man Utd, Chelsea, Bacellona

2008/09: Man Utd, Arsenal, Chelsea, Barcellona

Modificato da Coldfire
http://i57.tinypic.com/2wq4py8.jpg
Link al commento
Condividi su altri siti

De Rossi "perdona" Vieira

 

che poi da perdonare non ci sarebbe niente perchè come ha detto De Rossi stesso , si vede chiaramente che :

 

1- Guardava la palla

 

2- Il gomito era meno largo di tanti altri contrasti aerei

http://img716.imageshack.us/img716/2275/25944v.jpg

http://img594.imageshack.us/img594/1223/ilw1.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

E come fanno a essere in antitesi l'una con l'altra scusa?

Ci sono esempi lampanti di squadre con qualità e collettivo: una su tutta il Barcellona.

Squadra composta da 11 campioni, grande collettivo (pensa e si muove da squadra nella sua globalità) e grande qualità (credo sia indiscutibilmente la squadra più tecnica al mondo).

 

------------------------

 

Basta dare un occhio alle squadre arrivate alle semi-finale negli ultimi anni:

 

2004/05: Chelsea, Liverpool, Milan, Psv

2005/06: Arsenal, Villareal, Milan, Barcellona

2006/07: Chelsea, Liverpool, Man Utd, Milan

2007/08: Arsenal, Man Utd, Chelsea, Bacellona

2008/09: Man Utd, Arsenal, Chelsea, Barcellona

 

Chiedo venia, mi sono spiegato male...

Volevo dire che è antitetico dire prima che serve collettivo e fare un discorso sul collettivo, e poi che serve la qualità e fare un discorso sulla qualità... Quando poi è evidente, e me lo confermi, che servono entrambe le cose... Ma dire che serve qualità, collettivo, fisicità ed intensità non è come scoprire l'acqua calda?

 

Aggiungerei anche il fattore culo e un allenatore che sia nel posto giusto al momento giusto...

Due variabili altrettanto importanti no?

 

Insomma la mia critica era rivolta a degli interventi che sembravano presi da un ipotetico "manuale del calcio vol.1" che dubito esista in commercio :mrgreen: altrimenti Moratti lo avrebbe comprato e avrebbe vinto già 12 champions league...

 

Giusto per cercare di farti capire che la palla è tonda e che non si può sempre cercare di riportare tutto a tabelle o statistiche perchè trovi sempre l'eccezione che non conferma la regola e manda a farsi benedire ogni teoria... :ok:

 

P.S.

In un tuo precedente post per avvalorare la tua tesi pro-mourinho mi hai nominato Herrera e Pozzo, quindi aspettati che qualcuno nomini lo Steaua o la Stella Rossa parlando di Champions League... :P

Link al commento
Condividi su altri siti

Chiedo venia, mi sono spiegato male...

Volevo dire che è antitetico dire prima che serve collettivo e fare un discorso sul collettivo, e poi che serve la qualità e fare un discorso sulla qualità... Quando poi è evidente, e me lo confermi, che servono entrambe le cose... Ma dire che serve qualità, collettivo, fisicità ed intensità non è come scoprire l'acqua calda?

 

Il calcio negli ultmi anni è cambiato assai. Verso la fine degli anni '80 e primi 90 (anche per un decennio) si è assistito alla prevaricazione di squadre prevalentemente atletiche e fisiche. Servivano soprattutto queste qualità per primeggiare in Europa. Credo si stato la conseguenza dell'esportazione della mentalità-Sacchi, del pressing, della tattica.

Tutte le squadre cercavano soprattutto dei giocatori che avevano caratteristiche di grande fisicità, atletismo e resistenza. Mi ricordo, infatti, che in questi anni il fantasista era spesso un giocatore non utilizzato e spesso faceva fatica anche a trovare un posto in pianta stabile in quasi tutte le squadre che partecipavano alla coppa.

Poi si è ritornati ad un calcio di qualità e oggi ci sono molti giocatori in grado di abbinare le cose (fisicità, atletismo e qualità). Prima era merce assai rara.

Certo è che una squadra con tutte le qualità sopra indicate sarebbe una squadra fortissima e fortemente competitiva a livello nazionale che internazionale, ma in Europa, negli ultimi anni, si è assistito ad un primeggiare di squadre doatte di un grande collettivo e di un tasso tecnico elevato prima di tutto.

 

 

Aggiungerei anche il fattore culo e un allenatore che sia nel posto giusto al momento giusto...

Due variabili altrettanto importanti no?

Certo che si. Il collettivo lo crea un tecnico e la fortuna conta soprattutto nel calcio.

Insomma la mia critica era rivolta a degli interventi che sembravano presi da un ipotetico "manuale del calcio vol.1" che dubito esista in commercio :mrgreen: altrimenti Moratti lo avrebbe comprato e avrebbe vinto già 12 champions league...

E' un mio ragionamento sulla questione. Un semplice ragionamento.

Certo è che costruire una squadra vincente con determinate caratteristiche non è facile.

Ci vogliono determinati giocatori e ci vuole un tecnico preparato oppure una scuola calcio, come possono essere, prime su tutte, Barcellona e Man Utd, società padroni di una determinata filosofia calcistica e anche un po' l'Arsenal.

Il Barcellona ha una determinata filosofia calciatica da quando Cruyff si è seduto sulla panchina del Barcellona. Prima di allora la squadra catalana ha passato un periodo di grave crisi calcistica e d'indentità. Da quando c'è stato Cruyff (da più di 15 anni credo) il Barcellona gioca con il 4-3-3, poi ogni allenatore ci mette del suo, questo è chiaro.

Ma la filosofia viene tramandata dalle giovanili fino alla prima squadra (come l'Ajax, di cui Cruyff fece parte) e questo si spiega come mai 7 calciatori che sono attualmente nella prima squadra provengono dalle giovanili, e spiega anche il fatto che qualsiasi giovane che approda in prima squadra fa sempre la sua sporca figura in campo e, soprattutto, è utile nel contesto di squadra.

Al Manchester succede un po' la stessa cosa, visto che Ferguson siede sulla panchina da un ventennio.

 

Giusto per cercare di farti capire che la palla è tonda e che non si può sempre cercare di riportare tutto a tabelle o statistiche perchè trovi sempre l'eccezione che non conferma la regola e manda a farsi benedire ogni teoria... :ok:

Ma qui non ci sono statistiche in gioco, c'è solo da osservare per bene le cose, credo.

 

In un tuo precedente post per avvalorare la tua tesi pro-mourinho mi hai nominato Herrera e Pozzo, quindi aspettati che qualcuno nomini lo Steaua o la Stella Rossa parlando di Champions League... :P

Ma non è la stessa cosa.

Si parla di allenatori che hanno avuto comunque certe caratteristiche in comune, non di calcio giocato.

Erano (sono) prima di tutto allenatori con una grande carisma, grande capacità di gestione, grande motivatori.

Poi è chiaro che l'idea di calcio è propria e dipende anche dal contesto storico in cui sono inseriti.

E tutti non hanno mai "creato" un calcio spettacolare ma estremamente pragmatico e vincente.

Il binomio bravo allenatore=bel gioco non significa nulla. Se fosse così allora tutti gli allenatori più vincenti della storia del calcio sarebbero dei pessimi allenatori, il che è assurdo e sinceramente starei ben attendo ad abbracciare questo pensiero.

 

Il calcio che giocava Herrera o Rocco (pozzo non l'ho nemmeno nominato) non sarebbe nemmeno da paragonare a quello attuale anche se, a ben vedere, allora c'erano molti giocatori in campo di qualità, basti pensare alla formazione della Grande Inter: penso che oggi sarebbe difficile far giocare insieme Jair, Mazzola, Suarez, Corso, Peirò.

 

-----------------------------

Le statistiche prese come numeri fine a se stessi non dicono nulla, e sono d'accordo però forniscono un importante strumento di analisi, questo è innegabile.

Una squadra che subisce 1 gol a partita significa, sommariamente, che ha problemi in fase difensiva. Poi sarà da vedere se si tratta di problemi di transizione difensiva, e quindi tattici, o problemi individuali.

Per esempio l'Inter del primo anno di Mancini aveva un grave problema su palle inattive, subiva spesso gol.

Se si subisce spesso gol in un determinato contesto (quindi con più frequaneza) significa che ci sono degli evidenti problemi. Si passò così dalla marcatura a uomo alla zona: la squadra migliorò il suo rendimento in questa fase di gioco subendo pochi gol su palle inattive.

Questo fino alla metà dello scorso campionato.

Ora l'Inter difende a uomo sule palle inattive.

 

Un altro esmpio può essere una semplice statistica delle vittorie in casa e in trasferta.

Se una squadra ha dei problemi a giocare in trasferta (mentalità, aapproccio, ecc) dai numeri lo si nota subito, e viceversa, chiaramente.

 

La squadra campione d'Italia ha quasi sempre la miglior difesa del campionato, questo è un dato importante direi.

 

Poi è chiaro che c'è sempre l'eccezione, come in tutte le cose, ma non significa certo che i numeri sbagliano e non è certo sbagliata l'analisi che ne deriva.

Anzi, spesso i numeri dicono tutto proprio perchè scaturiscono non a caso ma sono il prodotto specifico di una squadra, nel caso si parlasse di squadra, di calcio, di sport.

Il discorso, ovviamente, lo si può estendere in tutti i campi per un'analisi di qualsiasi problema.

 

(esempio: se il 50% delle console MS 360 sono state sostituite, nei primo biennio di uscita del prodotto, significa chiaramente che tale prodotto ha presentato dei chiari difetti di progettazione. Come si fa a sostenere il contrario?

E' la stessa cosa.

Poi si può parlare dei numeri "prodotti" da uno sport, come il calcio, il tennis, ma sono e rimangono d'importanza vitale.

Se un tennista ha un'alta percentuale di errori in rovescio stai pur sicuro che l'avversario giocherà prevalentemente su quello per vincere la partita. Nello stesso se il tennista vorrà migliorare sa esattamente che dovrà lavorare sul rovescio.

Il calcio è la stessa cosa, nè più ne meno.)

 

Ma anche per i calciatori contano eccome, si perchè avere in campo un attaccante che segna, statisticamente, 1 gol a partita sifnifica partire già con l'1-0, questo è un dato di fatto. Poi è chiaro che non gioca da solo, ma i numeri dicono semplicemente che è un grande attaccante.

Ma potrei citare anche Trezeguet, Inzaghi.

Fu così per il Barcellona e l'Inter quando hanno goduto delle prestazioni di Ronaldo.

 

Se un calciatore fa 2 partite buone e 1 ottima su 10 partite significa, per me, che è un pessimo professionista che dà uno scarso supporto alla squadra. Si perchè il divario che passa tra un giocatore straordinario e un giocatore mediocre sta nella continuità di rendimento. Non è nei piedi ma nella testa la differenza.

Tra 2/3/5 giocatori con le stesse caratteristiche tattiche e d'impiego, nel caso si parlasse di attaccanti, io metterei titolare in squadra quello che segna di più, e mi sembra logico.

Modificato da Coldfire
http://i57.tinypic.com/2wq4py8.jpg
Link al commento
Condividi su altri siti

Cold ti voglio in panchina nell'Inter entro il 2016... :mrgreen:

 

Purtroppo non so esprimermi... Volevo solo dire che:

Analizzare le statistiche delle squadre o dei giocatori a campionato finito ha un senso.

Prevedere delle cose future in base a delle statistiche passate può avere senso ludico, ma non ci da la certezza di potere stabilire in che modo andranno le cose con certezza assoluta.

 

Questo è il succo del mio pensiero e credo non serva andare troppo in fondo alla questione per dimostrarmi che le statistiche siano uno strumento di analisi, perchè è ovvio che le statistiche siano il solo vero strumento di analisi su cui si basa gran parte dei ragionamenti sullo sport e non solo...

 

Ma non so cosa è arrivato, perchè mi vedo sciorinare tante statistiche e tante analisi di così tante cose diverse che non so più di cosa parlare.

 

Mi sembra una supercazzola di amici miei... :mrgreen:

 

Tralasciando tante ovvietà io volevo solo dire che il calcio non è una scienza esatta... stop.

 

Se mi scrivi la "ricetta" per vincere la CL, anche se ti procuri tutti gli ingredienti, non è detto che tu la vinca. (Penso questa frase sintetizzi bene il mio pensiero).

 

P.S.

El paron abbia pietà della mia anima, volevo nominare lui e ho scritto Pozzo... sorry.

Modificato da Doctor Raziel
Link al commento
Condividi su altri siti

Cold ti voglio in panchina nell'Inter entro il 2016... :mrgreen:

 

No grazie. :mrgreen:

Non ho la pazienza e la perseveranza di un allenatore.

Mi piace il calcio come sport, mi piace analizzarlo, capire, ecc....

 

Purtroppo non so esprimermi... Volevo solo dire che:

Analizzare le statistiche delle squadre o dei giocatori a campionato finito ha un senso.

Prevedere delle cose future in base a delle statistiche passate può avere senso ludico, ma non ci da la certezza di potere stabilire in che modo andranno le cose con certezza assoluta

.

Certo. A inizio campionato, per esempio, non si hanno statistiche.

Però se una squadra dopo 15 giornate, per esempio, è prima in campionato con la miglior difesa, il miglior attacco, ecc....direi che è una squadra con pochi problemi no?

E se mantiene la continuità sarà destinata a vincere, soprattutto se la seconda classificata dimostra qualità opposte.

 

Questo è il succo del mio pensiero e credo non serva andare troppo in fondo alla questione per dimostrarmi che le statistiche siano uno strumento di analisi, perchè è ovvio che le statistiche siano il solo vero strumento di analisi su cui si basa gran parte dei ragionamenti sullo sport e non solo...

Claro che si.

 

 

 

Tralasciando tante ovvietà io volevo solo dire che il calcio non è una scienza esatta... stop.

Certo che non è una scienza esatta, ci mancherebbe.

Ma è uno sport di squadra composta da 10 giocatori che si muovono, che giocano, che dovrebbero avere un'organizzazione di base, ecc.....

Ogni giocatore ha una propria specificità e caratteristica e l'allenatore dovrebbe essere in grado di "assemblarli" al meglio, di gestirli, di crescerli, ecc....non è facile.

Però le vittorie o le sconfitte, così come i gol, ecc...sono il prodotto di una squadra, in maniera sintetica ma mai errata.

Eliminando gli errori sul campo (inteso come evento sportivo) significa migliorare come squadra.

Migliorare come squadra significa vittoria.

Vittoria dopo vittoria si costruisce una mentalità vincente.

Capendo gli errori, capendo i punti deboli, capendo le pecche e i pregi si può sapere dove lavorare per migliorare e i numeri offrono un valido supporto a tutto questo, è innegabile.

Tu dici che il calcio non è una scienza, è vero, perchè in una partita può capitare di tutto persino di creare 30 occasioni da gol e non realizzare nemmeno 1 rete, e come in tutti gli sport conta anche l'imponderabile e l'imprevedibile, però solo il fatto che una squadra l'abbia create significa molto, a mio parere.

I giocatori non si muovono a caso, non scattano a caso.

E' una partita di scacchi con pedine in movimento perpetuo. :mrgreen:

 

(esempio: se in una squadra avversaria c'è un terzino che difende male ci metto nella sua zona un giocatore abile nell'1vs1. Se la squadra avversaria è forte sugli esterni o li tieni bloccati (magari giocando con un attacco a 3 ed ecco perchè Mou contro il Genoa ha giocato così) oppure assecondi coprendoti.

Se c'è un giocatore abile nell'1vs1 si cerca di fare sempre il raddoppio di marcatura.

Ecc....

 

C'è sempre una contromossa tattica, quindi scientifica se vogliamo chiamarla.

 

Poi è chiaro che in campo ci vanno i giocatori ma è compito del tecnico spiegare "ciò che si deve fare" per vincere.

C'è sempre a priori, o perlomeno dovrebbe sempre esserci, una componente scientifica nel calcio che consiste nella preparazione di una partita. Esiste anche una componente dinamico-scientifica durante la partita (cambiamenti tattici di un allenatore con relative contromosse).

 

Se una squadra è debole sugli esterni sarebbe stupido non sfruttarlo no?

 

Se una squadra gioca alta in maniera rischiosa sarebbe stupido non sfruttarlo no?

 

C'è un approccio scientifico, se così si può definire, o perlomeno un tecnico preparato dovrebbe essere in grado di farlo contro qualsiasi avversario.

Mourinho è uno preparato in tutto questo e molto, Capello pure, e come tutti gli allenatori vincenti che ho menzionato nei precedenti post. Perchè erano vincenti? Perchè sapevano (sanno) "leggere" benissimo le caratteristiche gli avversari, sfruttano le loro debolezze in campo. Hanno un approccio metodico e scientifico, quasi chirurgico. Non serviva loro produrre gioco per segnare un gol, bastava sfruttare le debolezze altrui e i punti forti altrui li usano a proprio vantaggio. Con semplicità e pragmatismo. :teach:

(parlo soprattuto degli allenatori che ho visto in vita mia, ovvero Capello,Trapattoni, Mourinho....Rocco ed Herrera non li ho mai visti e nemmeno le loro squadre però so che non erano squadre spettacolari ma avevano le stesse caratteristiche delle squadre degli allenatori moderni).

 

 

Poi che certi allenatori, per un certo pediodo di tempo, e con una certa formazione abbia fatto fatica a vincere in Europa è un'altro discorso sempre collegato alla specificità della squadra, credo.

 

 

 

Se mi scrivi la "ricetta" per vincere la CL, anche se ti procuri tutti gli ingredienti, non è detto che tu la vinca. (Penso questa frase sintetizzi bene il mio pensiero).

Non esiste la ricetta.

Di sicuro la cosa migliore è avere degli ottimi prodotti.

Sarebbe già un passo importante. :mrgreen:

 

All'Inter sono mancati gli ingredienti principali. Quest'anno un po' di "tartufo" è arrivato ma non credo possa bastare. :rolleyes:

Modificato da Coldfire
http://i57.tinypic.com/2wq4py8.jpg
Link al commento
Condividi su altri siti

eeeeh, non ne sarei troppo sicuro eh :)

 

Vabbè che l'Inter lo scudetto può solo perderlo però un minimo di suspance lasciamolo... :mrgreen:

 

@Cold

Discorso perfetto, ma infatti io non intendevo sminuire il valore del gioco calcio in tutte le sue sfumature e la possibilità di dedicare ad esso un approccio scientifico. E' tutto giusto, basta appunto sapere che c'è quella minima possibilità che in una partita accada tutto e il contrario di tutto.

Modificato da Doctor Raziel
Link al commento
Condividi su altri siti

coldfire ha ragione su tutta la linea... gli juventini rosicano troppo... non gli riesce di ragionare... come se la juve giocasse sempre bene... se giocava tanto bene non cambiavano allenatore lo scorso anno... a parte che di squadre italiane con un buon gioco in campo internazionale senza andare troppo indietro ricordo solo il milan di sacchi, ma va detto che aveva una rosa spaventosa... allora berlusconi fu il primo a portare l'eccesso nel calcio che oggi è rappresentato dai club spagnoli e inglesi in minor parte... e poi direi la juve di lippi su cui pesa come un macigno l'ombra della farmacia per non dire peggio... basta per il resto una pena con classico gioco a catenaccio... basta vedere la finale milan juve che cesso che è stata... l'inter ha fatto abbastanza pena in champions, ma va detto che adesso è dura competere con i club che ci sono, specie senza un discreto gioco, mentre una volta le italiane vincevano anche con due tre giocate dei singoli... il fatto è che se la juve o il milna vincono una partita i giornali pompano sul bel gioco e altre boiate... fanno pena tutte...la juve fa 2 partite buone e due penose... il milan nemmeno all'interno della stessa partita è continuo... e l'inter fa pena uguale... (anche se quando ha snjder gioca meglio)... addirittura quei buzzigoni venduti dei giornalisti dicono che la roma ha un buon gioco per evitare di parlare di quante ne prende... insomma il calcio itlaiano è questo... è un periodo dove conta avere dei campioni... conta avere coraggio... da noi c'è troppa maletta... per quello si gioca da schifo... altra cosa è dare tempo all'allenatore... diamo un altro anno a mourigno e potrà mettere qalche giocatore che manca alla rosa... io dico che all'inter manca un regista... snjder va bene, se non ha acciacchi, se è semrpe rotto non va bene... guardate il centrocampo di qualsiasi squadra decente... hanno almeno un centrocampista di qualità e geometrie... senza questo non lo fai il gioco... per contro va detto che l'inter ha un sacco di incurosri e gente di carattere e che sa tirare da fuori... infatti fa un sacco di gol sia di cornerche con molti giocatori diversi... il gioco fa pena e si vincono lo partite... chissenefrega... qui è una purgata generale da 5 anni... lo diciamo o no? senza doping e senza comprare arbitri...

Non ti angosciar più per quello che hai commesso,le rose hanno spine e fango le argentee fonti;nuvole ed eclissi oscurano luna e sole e nel più bel germoglio s'asconde orrido verme.Ognuno di noi sbaglia ed anch'io m'inganno giustificando le tue offese con analogie,umiliando me stesso per mitigar le tue mancanze,scusando le tue colpe più di quanto sia l'offesa:poiché porto attenuanti ai peccati dei tuoi sensi,la tua parte avversa diventa tuo avvocato ed inizia contro me stesso un regolar processo:tale è la lotta fra il mio amore e l'odio,fatalmente anch'io mi devo render complice di quel caro ladro che inclemente mi deruba
Link al commento
Condividi su altri siti

no... la punteggiatura è da ancien regime... è anche da fascisti... :mrgreen:

Non ti angosciar più per quello che hai commesso,le rose hanno spine e fango le argentee fonti;nuvole ed eclissi oscurano luna e sole e nel più bel germoglio s'asconde orrido verme.Ognuno di noi sbaglia ed anch'io m'inganno giustificando le tue offese con analogie,umiliando me stesso per mitigar le tue mancanze,scusando le tue colpe più di quanto sia l'offesa:poiché porto attenuanti ai peccati dei tuoi sensi,la tua parte avversa diventa tuo avvocato ed inizia contro me stesso un regolar processo:tale è la lotta fra il mio amore e l'odio,fatalmente anch'io mi devo render complice di quel caro ladro che inclemente mi deruba
Link al commento
Condividi su altri siti

Oggi Cold ha potuto cambiare interlocutore a cui sfracellare i marroni, per la gioia di noi frequentatori del topic :mrgreen:

 

vabbè ma se non capite la sdua saggezza interista non è mica colpa sua... io quoto tutto... anche se confesso che salto qualche riga... :mrgreen:

Non ti angosciar più per quello che hai commesso,le rose hanno spine e fango le argentee fonti;nuvole ed eclissi oscurano luna e sole e nel più bel germoglio s'asconde orrido verme.Ognuno di noi sbaglia ed anch'io m'inganno giustificando le tue offese con analogie,umiliando me stesso per mitigar le tue mancanze,scusando le tue colpe più di quanto sia l'offesa:poiché porto attenuanti ai peccati dei tuoi sensi,la tua parte avversa diventa tuo avvocato ed inizia contro me stesso un regolar processo:tale è la lotta fra il mio amore e l'odio,fatalmente anch'io mi devo render complice di quel caro ladro che inclemente mi deruba
Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

  • Chi è Online   0 Utenti, 0 Anonimo, 88 Ospiti (Visualizza tutti)

    • Non ci sono utenti registrati online

×
×
  • Crea Nuovo...